Tag: lavoro

Sab

19

Nov

2016

Vuole tornare insieme a me, dicendo che è cambiato, ma a me non sembra sia cambiata nemmeno una virgola.

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Tre mesi fa ci siamo lasciati, io ero stanca di essere trattata come un robot, usata per sfogare i suoi bisogni fisici e posata poi in quel solito angolino buio. Mi aveva stufato il fatto che lui contasse sul mio "stipendio" per una convivenza perché a casa sua non ce la faceva più. Il mio stipendio era di appena €500 al mese, chiariamo. Non ha mai amato i lavoretti umili, non ha colto le opportunità di andare all'estero per lavoro, mentre io mi sbattevo a destra e sinistra in un locale come cameriera, sfruttata. A casa tornavo stanca morta e quando, gentilmente alle 2:00 di notte gli chiedevo di andare via perché l'indomani mi sarei dovuta alzare alle 5:00, lui si incazzava dicendo che ero diventata una vecchia. Le sue giornate si svolgevano così: si svegliava alle 12:00pm, si riempiva la pancia di porcherie, si buttava nel divano a giocare a quella cazzo di PlayStation. €400 e passa spesi per una console, cosa che non ho accettato mai. Alle 2:00pm sua madre chiamava la famiglia a tavola e dopo essersi ingozzato di frittura, primo, secondo, frutta e dolce tornava sul divano, a giocare. Oppure variava: andava al computer a giocare. Ed io a spaccarmi la schiena. Qualche volta andava in palestra alle 6:00pm, oppure passava tutto il pomeriggio a giocare come uno stupido, per poi cenare alle 9:30pm ed uscire la sera con gli amici. Vizi campati dal papà, ovviamente. A 22 anni mi sembra una cosa inammissibile. Io a soli 19 anni avrei dovuto mantenere lui, le sigarette mie e sue, le sue uscite ed una casa? Con €500 al mese? Tante volte gli ho chiesto di cercarsi un lavoretto onesto, come avevo fatto io, perché 500+500 fanno 1000 e qualcosina si sarebbe potuta fare. Ma niente, la solita scusa che lavoro non se ne trova, che LUI non trova niente e bla bla bla. Mi ha rotto i coglioni tutta la sua situazione. Per di più mentre che ero a lavoro a farmelo tanto, lui pretendeva che io gli rispondessi al cellulare perché dubitava di me e di un collega. Cristo. Niente, ci siamo lasciati e lui è impazzito. Minacce, stalking e persecuzioni anche telefoniche, parole pesanti ed accuse dell'altro mondo.

Adesso vorrebbe tornare insieme a me, dicendo di essere cambiato. Ma è ancora un disoccupato, si fa mantenere dal papi per qualsiasi cosa, gioca ancora e non solo, adesso si droga e si ubriaca. Io sto continuando a lavorare come la matta, ho perso due lavori ed il massimo dei giorni in cui sono rimasta a casa è stato 3-4, perché sin da subito mi sono messa a cercare e casualmente ho sempre trovato qualcosa. Come mai lui no? Ah, perché a lui non piacciono i lavori umili. 

Ora, siamo tornati a frequentarci ma io vorrei mettere in chiaro che mi da fastidio il fatto che lui se la spassa ed io lavoro per otto-dodici ore al giorno, che mi farebbe piacere se crescesse anziché stare sotto le cosce della mamma e del papi, che oltretutto tratta come stracci.

Ven

18

Nov

2016

25 anni, laurea, lavoro, genitori

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Accidia

Ciao a tutti, ho 25 anni e non mi sono ancora laureato, mi mancano 4 esami che odio, mi sono pentito di aver scelto questa facoltà e ho praticamente deciso di lasciare, anche perché parlo perfettamente inglese e ho conoscenze informatiche ed esperienza che, credo, mi potrebbero aiutare a trovare un lavoro decente anche senza laurea. Dopo mesi l'ho detto ai miei, anche se ci ho un po' girato attorno, temendo di deluderli e invece l'hanno presa bene. Per il resto sono sempre stato un figlio ideale, forse è questo che aiuta. Resta il fatto che se effettivamente smetto di andare all'università, poi devo trovare un lavoro e finora non ho trovato niente se non qualche colloquio finito con un nulla di fatto. Mi sento uno sfigato e ho paura per il mio futuro, anche se in realtà non me ne frega un cazzo perché non ho particolari ambizioni e necessità economiche, quindi mi sento doppiamente fallito perché è come se fossi in un limbo dal quale non ho interesse né incentivo di uscire. Infatti invece di fare qualcosa di serio perdo tempo a scrivere su questo sito. Che disagio, raga

Lun

14

Nov

2016

Non ne posso più

Sfogo di Avatar di sonnysunsonnysun | Categoria: Ira

Avete presente quando avete il morale cosi tanto a terra da pensare che pure i vermi siano piu alti di te? Io mi sento cosi.

Ho 25 anni e mi sento distrutta. 

vivo nella miseria ormai da quando ne ho memoria e piu lotto e meno ottengo. Sto cercando lavoro, da molto tempo, abito assieme al mio fidanzato e cerco di non fargli notare quanto io stia male. 

Non riusciamo ad andare avanti, dobbiamo pagare l'affitto, fare la spesa e pagare le bollette, ma ogni volta, ogni mese cè la scelta. Pagare le bollette, l'affitto o mangiare?

Siamo giovani, non dovremmo vivere cosi. Vogliamo metter su famiglia ma cosi sta diventanto impossibile.

Sono una ragazza che sa fare di tutto e non si stanca mai, ma ogni volta che rispondo ad un annuncio di lavoro son sempre le stesse "Non hai esperienza" oppure "Sto cercando una ragazza ler massaggi hot. Se sei interessata chiamami."

So dosegnare, cucinare, so fare la dogsitter, la babysitter, so pulire e disinfettare, ho un corso di primo soccorso, ho avuto una mia attività riatorariva. Mi somo fatta il culo per anni pulendo scale, appartamenti, case, cantine e ho imparato a fare il colore e il taglio ai capelli da sola. 

Non capisco cosa succeda a questo mondo.

So solo che non voglio perdere casa.

Non voglio ritrovarmi a viaggiare da un capo all'altro del mondo. Anche se mi sembra gia di farlo. Ma tanto a chi interessa.

Loro dicono che devo studiare.

Ma senza soldi come si fa a studiare? Corsi costosi, bisogno di mangiare e pagare gli autobus. No è impossibile. Ma. È la vita. Strana. Sempre. 

Dom

13

Nov

2016

Continuare con gli studi?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Non so cosa fare. 

Ho sempre pensato di voler continuare gli studi dopo la triennale, ma è da quando mi sono laureata che continuo a rimpiangere questa scelta. Sono indietro con gli esami, le materie non mi esaltano, faccio fatica a ci centrali,  sono sempre in ansia e l'unica cosa a cui riesco a pensare è mollare. 

I miei genitori mi hanno dato carta bianca, le mie amiche anche mentre i miei compagni insistono affinché io finisca, dicono che me ne pentiro' amaramente quando loro avranno un lavoro figo ed io no.

La verità è che ho davvero paura di pentirmene anche se, continuando con gli studi sto capendo che forse non è proprio il lavoro adatto a me, e non c'è nulla che io desideri di più di un lavoro. . . . 

Non so proprio cosa fare...  

Dom

13

Nov

2016

Ha senso cambiare lavoro???

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ho 40 anni. Da ventuno lavoro per la stessa media azienda. Ho un buon stipendio, con tutti i vantaggi che un tempo indeterminato comporta. L'ambiente di lavoro è sereno... anche se un po' la crisi ci ha colpiti. il mio orario è di 10/12 ore al giorno.

Mi moglie lavora in un'altra ditta privata, abbiamo casa e due bellissimi bambini. Eppure... eppure detesto il mio lavoro di contabile. Basta, non ce la faccio più. Negli uffici simo 20 circa. Tutti sui 40. Tutti assunti nel boom dell'impresa, negli anni '90.

Quindi conosco tutti da 20 anni circa.

Stessi discorsi... Stesse espressioni... stesse scadenze... stesse battute... stesse critiche... stesse pizze aziendali una volta l'anno...

Vi giuro che certi giorni della settimana entrano persone alle quai passo il documento che vogliono senza che me lo chiedano... tanta è la routine. Senza alzare lo sguardo dal pc. Pensare che alla ditta ho dato, soprattutto negli ultimi 10 anni, anche 12/14 ore al giorno in erti periodi

Certe volte mi collegavo con il pc da casa e finivo alle tre di notte. 

Ora, sono ben consapevole di quanta gente potrebbe esserci lì fuor ad invidiarmi e magari anche ad insultarmi per il fatto di dileggiare il tanto agognato POSTO FISSO... MA io di vita ne ho una sola... e la passo tutta sfogliando gli stessi fogli e con le stesse 20 persone? 

Cercherei anche un lavoro manuale, anche molto meno pagato, pur di rimettermi alla prova. Anche solo a caricare un bancale di merce. 

Sono depresso, anche a casa. Mi sento arrivato... finito. Da qui in poi, se continuasse così, sarebbe un count down di 20 anni e più fino alla pensione. Ma vi pare possibile? Non mi vengono in mente obiettivi per i prossimi 20 anni che non siano arrivare alla pensione. Ma neanche mio zio 57enne pensa alla pensione!

Anche la vita familiare ne risente. Sono apatico, depresso, non sopporto più nessuno. A volte nemmeno i miei due cuccioli.

Sono un pazzo a cercare un altro lavoro, o a cercare di tenermi questo per altri 20/25 anni? 

 

Tags: lavoro

Dom

06

Nov

2016

Sono un' insegnante incapace!

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Non ne posso più. Da circa quattro anni svolgo quello che -nei miei sogni di adolescente- doveva essere il lavoro della mia vita. Salvo scoprire che non sono affatto in grado di insegnare. Essendo figlia di due professori fantastici, sono incappata in un grave errore: ero convinta che avrei avuto la loro stessa bravura. In realtà non ho ereditato il loro talento didattico.

Gestire le classi è una fatica immane. A volte, passando nel corridioio, vedo i miei colleghi che spiegano tranquilli e in classe non vola una mosca. Quando ci sono io, invece, i momenti di silenzio assoluto sono davvero rari.

In media devo interrompere la lezione 3-4 volte per invocare il silenzio, sedare interventi a sproposito, calmare litigi improvvisi. Sia chiaro: non ho la pretesa che gli alunni siano delle statue di cera. Faccio lezioni dialogate, li interpello spesso facendo domande e stimolando discussioni. Ma questa attività è spesso disturbata a da brusio e distrazioni varie. Ho letto libri e dispense per rendere più accattivanti le mie lezioni, ho guardato video di life coaching per insegnanti, ho chiesto consigli ai colleghi. Forse va un po' meglio rispetto alle mie prime supplenze, ma non posso dire che vada davvero bene. E' davvero frustrante perdere il sonno per preparare una lezione interessante, con tanto di slide e immagini, per poi perdere alunni che mi girano la schiena, che chiacchierano, che pensano ai fatti loro.

Ogni mattina mi sveglio con un nodo alla gola, pensando che dovrò lottare per cinque ore nel tentativo di mantenere l'ordine. L'altro giorno ho dovuto interrompere un'attività per il troppo rumore e passare a un dettato di punizione. Non mi capitava dai tempi della mia prima supplenza, e mi sono sentita morire: è terribile quando non riesco a fare lezione. La cosa più brutta è quando, nei momenti più "movimentati", entra la bidella con un avviso: in quei momenti vorrei seppellirmi.  Impegnandomi al massimo e "copiando" qualche trucchetto dei colleghi, talvolta ottengo un risultato discreto, ma nulla di più. Non riesco a capire dove sbaglio: mi dicono che ho una voce chiara e piacevole, che so leggere in maniera espressiva, che so raccontare in maniera coinvolgente...sicuramente, il carattere timido e insicuro gioca a mio sfavore. Per quanto cerchi di apparire decisa e sicura di me, non riesco mai ad essere autorevole. Ci sono alunni che mi danno del tu e mi salutano con un "ciao", come se fossi una di loro. Anche questo è davvero frustrante.

Mi sento sempre più depressa e demotivata. Ultimamente faccio fatica anche a correggere le verifiche, sto perdendo la voglia di impegnarmi. Ho provato a cambiare lavoro, ma a 28 anni, con una laurea umanistica, non ci sono più alternative. Dovrò rassegnarmi a svegliarmi tutte le mattine con un senso di ansia e malessere, per poi tornare a casa con le lacrime agli occhi...  

Sab

22

Ott

2016

Non ho un futuro

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Mi pento di essere nata. Non fraintende temi, non mi farei mai del male da sola, non sono il tipo... Ma sto male, credo di essere depressa (sottolineo il credo perché non ho le competenze per poterne essere certa, ma so di essere molto triste). Mi pento di essere qui perché mi sento una multa per la mia famiglia: nonostante faccia una scuola pubblica, come molte altre persone, ciò non significa che mio padre non debba sborsare un sacco di soldi (libri, abbonamento dell'autobus, iscrizione annuale, gite e quant'altro) quando non navighiamo certo nell'oro, anzi tutt'altro. Mi sono imbattuta in questo sito per caso, mentre stavo piangendo.. Ora, perché stavo piangendo? Perché ho 17 anni e oggi ho capito che i sogni non si avvereranno mai, che sto pesando alla mia famiglia senza motivo... La maggior parte delle mie coetanee in questo momento sicuramente saranno fuori a divertirsi, io no:non posso permettermelo, anche perché sono abbastanza sfigata ma non è questo il problema; stasera stavo nel mio letto pensando ai compiti che avrei dovuto fare il giorno dopo, alla scuola che mi sta facendo esaurire, che non mi lascia dormire, e ad un certo punto ho pensato ad inglese: dovrei fare un certificazione quest'anno (frequento il quarto  allo scientifico) ma come posso chiedere a mio padre, che si spacca la schiena (letteralmente, si è anche dovuto operare) per farci vivere dignitosamente con uno stipendio da fame (e siamo in cinque a casa), più di 230 euro (corsi pomeridiani+esame) per qualcosa che forse non mi servirà mai nella vita perché non ho un futuro? Mi sarebbe piaciuto fare medicina, ma come posso quando a malapena ora riusciamo ad andare avanti con bollette arretrate e quant'altro? Dov'è il mio futuro? Mi sento a pezzi, perché niente ha più un senso ora: a cosa mi serve studiare dodici ore se fra due anni mi ritrovero' con un pugno di mosche in mano? Non sarebbe meglio lasciare la scuola e cercarmi qualcosa che aiuti cobcetramente la mia famiglia, invece che essere un peso ancora peggiore? Piango mentre scrivo in queste frasi, perché non riesco più ad illudermi facilmente come una volta: ora ho capito che i film in cui il protagonista senza niente da adulto si trasforma in un multi miliardario sono solo.. Film.

Lun

17

Ott

2016

Colloqui

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ho fatto un colloquio circa dieci giorni fa. La tipa che ci esaminava mi ha detto che la tempistica per sapere qualcosa sarebbe stata di circa dieci giorni. Ma ad oggi nessuna chiamata.Vorrà dire che mi hanno rimbalzato anche questi?? Non ne posso davvero più. Avevo un poco di fiducia,visto che era la seconda volta che mi chiamavano.Sono stanco e sfiduciato. Avevo proprio bisogo di questo lavoro.  

Tags: lavoro

Sab

15

Ott

2016

Mi sento persa

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

  1. Sono laureata da quasi un anno in infermieristica e le cose non vanno bene  prima ho lavorato per 6 mesi i una casa di persone anziane. Ero brava non c erano molti imprevisti ma poi me ne sono andata perché la politica assistenziale era scadente e volevo crescere professionalmente.  Mi arriva una chiamata da un ospedale lontanuccio da casa ma sempre a Milano incarico di 6 mesi accetto  ma nemmeno arrivata un branco di colleghi strong mette in luce la mia inesperienza e la mia lentezza nell apprendere: giustissimo parlo con la caposala sinceramente  ma lei non è obiettiva dice che loro hanno problemi di personale perché tutti i giovani se ne stanno andando dal reparto e  loro hanno bisogno . Non ci sono possibilità di trasferimento . Vado avanti così giorno dopo giorno ma è sempre peggio non riesco a concentrarmi ho l ansia e sto male fisicamente perché becco più volte i colleghi a lamentarsi che non vogliono seguirmi oppure che dovrei essere già brava .  Alcuni mi fanno anche dispetti mi rubano le cose se sbaglio cavolate mi umiliano non posso fiatare esprimere il mio parere sulle  cose perché qui si fa così mi infamano dicendo cose di me che non sono vere . Parlo con Chi sta sopra di me e mi dice che devo stare zitta xk sono piccola ! Io ho 23 anni e la metà dei colleghi quelli più gradi che hanno dai 40 anni in su  sono dei bulli. Vado avanti ancora mi sforzo di non perdere questa occasione di essere responsabile crescere di adattarsi ma il mio corpo la mia mente soffrono e si ribellano. Fin quando decidono dopo 2 settimane di fuori turno in cui fai cose molto più facili di mettermi a fare 2 settimane in turno con un ragazza severa ma disponibile e anche forse onestà che mi racconta dato che lei se ne sta andando che ha subito anche lei un sacco di soprusi al limite del mobbing. Capisco che l impressione di essere torturata non è solo mia.ieri dopo la mia prima notte e 4 giorni di turno esco dalla guardia per cambiare dei pazienti e ritornando sento 6 colleghi urlare e litigare tra loro .rimango li ferma davanti a loro sono in dubbio sembra parlino di qualcuno ...alcuni di loro dicono che ho bisogno di tempo e d e giusto me lo diano altri che se faccio un errore (e sn in contratto di formazione) son ocazzi miei anche se non mi hanno spiegato le cose oppure che è colpa mia che dovrei andarmene. Ero lì ferma davanti loro hanno continuato a parlare di me davanti a me come se fossi trasparente e non è la prima volta perché già solo il 3 giorno c'è ero lì l hanno fatto. Mi trattano come un stupida mi buttano anche le divise a terra sporche. Le pensano e non è un caso perché le trovo per 5 giorni di fila a terra. Insomma la mia tutor mi dice che è meglio me ne vado xk uno ha una valutazione negativa su curriculum resta. Che l ospedale può anche mettermi una sanzione è che se tra una settimana rimango da sola in turno comunque è un dramma xk non sono pronta. Insomma torno a casa e piango piango ancora ora x il dispiacere l umiliazione di tutto ciò .nella disperazione decido di mandare lettera di dimissione oggi che è sabato e non la vede nessuno è decido anche di coprirsi questo ultimo giorno di lavoro con una malattia.  Ho ancora paura che mi sgridino mi dicano quando andrò di persona a prendere le mie cose e consegnare anche la lettera di dimissioni cartacee come usano fare che sn una che non vale nulla. Sto molto male mi sento persa e non so cosa farò x il mio futuro . Se è come reagiranno alle mie dimissioni (sono ancora in prova quindi sono legittime). Ma perché c è gente così cattiva ? Io non ho esperienza a lavorare in un reparto così complesso  e mi sono sentita più volte maltrattata e non ho mai potuto fiatare xk mi sn pure partite minacce . Sto maleeee

Tags: lavoro

Gio

13

Ott

2016

È stanchezza o c'è anche altro? Come posso aiutarlo?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Io e il mio ragazzo stiamo insieme da davvero poco tempo e in questo periodo ha iniziato a lavorare. Si sta dando molto da fare, ha due lavori e praticamente mai un giorno libero. Abbiamo inziato a sentirci di meno..di giorno lavora, la sera esce con gli amici per staccare e io non voglio disturbarlo tenendolo attaccato al telefono per rispondermi. Il vero problema sta nel fatto che anche per quel poco che ci sentiamo lui si è raffreddato molto..risponde dopo un po' di tempo dicendo solo cose tipo "ok", "già", "bene" e dopo un po' mi sento anche a disagio a portare avanti la conversazione perché mi sembra di forzarlo e non gli rispondo più. Gli ho chiesto più volte se ci fosse qualche problema e lui mi ha detto che è solo stanco. Quando ci vediamo invece è molto dolce. 

 Non so come comportarmi. Vorrei aiutarlo, farlo sentire meglio..cerco già di non stargli troppo addosso e spesso sono anche disposta a rimandare le nostre uscite per lasciarlo riposare (anche se lui vuole sempre e comunque vedermi), ma più di questo non so proprio come fare. Tutto questo mi rattrista, anche perché mi sento poco considerata e questo aumenta la mia frustrazione. So che mi vuole bene e so che sta facendo un sacco di fatica. È la sua vita, è giusto che la gestisca come vuole e che si dia da fare per crearsi un futuro. Vorrei solo sentire il suo affetto anche quando non siamo insieme e vorrei potergli essere davvero d'aiuto.  A volte ho paura che si sia già stancato di me, ma non sappia come dirmelo..alla fine non sono niente di speciale. So che potrebbe avere di meglio.