Tag: litigi
Mar
10
Nov
2015
Come posso smettere di creare discussioni?
Litighiamo troppo spesso. Generalmente è perché lui ne combina di ogni ma non in cattiva fede, magari ha voglia di stare per conto suo e spegne il cellulare, io mi sento esclusa e nasce una discussione. Deve presentarmi ai suoi da settimane e settimane, all'ultimo mi da buca si e no quattro volte di seguito, io ci rimango di sasso e si litiga perché credo non sia ancora sicuro di fare questo passo che però ha avanzato lui, purtroppo insiste dicendo sia solo casualità quindi non troviamo un punto d'incontro. Non riesco a socializzare con i suoi amici, li abbiamo visti solo due volte ma sto in silenzio perché sono molto timida e lui sembra si vergogni di questo mio atteggiamento e mi tratta con sufficienza.
Lo amo molto ed anche lui ama me tantissimo. Oltre problemi del genere, andiamo d'accordo e siamo felici, però purtroppo stare in discussione molto spesso ci fa perdere tempo utile come coppia, cambia il nostro umore ed inevitabilmente ci allontanerà. Non mi interessa sapere se è colpa mia o sua, io voglio sistemare le cose e cambiare nella mia parte sbagliata. Forse cerco attenzioni, perché quando è disponibile e premuroso, io non creo tensione. Ma non posso pretendere che si dedichi più spesso a me di quanto lui desideri. Sul discorso dei suoi, se lui me li presentasse io non avrei dubbi, invece continua a prendere tempo e a non spiegarmi il perché...
Forse sono infantile, ho paura di perderlo e sono immatura. Lui da poca importanza a cose che a me feriscono. Insomma mi sento insopportabile! Aiutatemi a renderlo sereno, così da esserlo anche io! Si stancherà così e mi lascerà...non voglio pensi questo di me, che sono anche pessima, voglio solo dargli il meglio di me e che abbia una buona idea di me come persona.
Sono veramente in difficoltà, cerco consigli su come renderlo spensierato, anche se alcune cose mi fanno arrabbiare vorrei sempre pensare che mi ama e che desidera solo me. Ad esempio facciamo sesso ogni settimana/10 giorni che per me è assurdo ma forse per lui è normale, quindi discuterne non avrebbe senso.
Abbiamo io 25 anni e lui 28. Stiamo insieme da quattro mesi. Purtroppo lui tempo fa mi aveva già lasciata (ci stavamo solo sfrequentando) a causa però di una sua marachella, niente di serio ma credo volesse una scusa per allontanarsi e stare libero. Ora tutto è ufficiale, lui mi ama e la storia è seria ed affermata.
Vorrei essere più leggera. Come? Distrarmi? Non so!
Cerco consigli...giudicatemi pure, potrebbe servirmi a cambiare. Baci!
Mar
23
Giu
2015
sono un'idiota, ho sbagliato tutto
Questo più che uno sfogo è un consiglio nello sfogo
Quando il mio ex mi ha lasciata ha iniziato a comportarsi da stronzo con me. Veniva a raccontarmi particolari sulle ragazze con cui andava, con chi usciva e cose del genere.
Allora io sentendomi ancora più ferita di quello che già ero lo bloccavo, ma lui riusciva sempre a farsi sbloccare con belle parole in cui io da brava scema fin troppo innamorata ci cascavo sempre, e se gli dicevo di smetterla di raccontarmi tutti i fatti suoi mi diceva "sei la mia migliore amica ora, io mi fido di te".
Non ci siamo sentiti per un po' di tempo e lui nel frattempo si è rifidanzato e rifatto una vita dopo un mese dalla rottura con me. Ha iniziato a farmi frecciatine cattive su facebook, con insulti tipo "troia", ma davvero non riesco a capire il perché delle frecciatine, e oltre a questo nemmeno mi saluta più.
Siccome a me lui ancora piace, ho iniziato a fare la stronza io. Ho iniziato a provocarlo, a cercare di iniziare litigi, a ridergli dietro quando lo vedo o a urlare cose offensive davanti agli altri, lui allora ha cancellato tutte le nostre foto e si è offeso. (Non proprio tutte le foto, su facebook ancora ce l'ha tutte).
Il problema è che ho paura di averlo allontanato, vorrei chiedergli scusa e chiarire tutta questa situazione perché ci siamo comportati male entrambi nei confronti dell'altro. Ma io non volevo allontanarlo, io volevo che mi guardasse di nuovo e che si accorgesse di me e ci sono riuscita ma purtroppo nel modo sbagliato.
Non so che fare, secondo voi devo chiedergli scusa dopo quello che ha fatto passare a me oppure gli sta bene?
E secondo voi lui se l'è presa perché non mi ha dimenticata o per una cosa per un fatto di orgoglio personale?
Non so che fare, mi trovavo talmente tanto bene con lui che lo preferirei anche come amico che come il nulla, poi non ce la faccio ad essere incazzata con lui, non riesco più a fingere indifferenza e antipatia nei suoi confronti.
Questa volta ho sbagliato io, sono stata un'emerita cogliona ad insultarlo e a ridergli dietro, però anche lui ha sbagliato con quei post e parole tipo "troia", quando è stato lui a lasciare me. Non capisco le sue frecciatine se dice che non mi vuole e non mi pensa più, secondo voi ha fatto lo stesso ragionamento che ho fatto io?
Non capisco più nulla..
Gio
04
Giu
2015
Litigio padre- figlia
Non ce la faccio più dei battibecchi tra mio marito e mia figlia di 13 anni. Ogni volta cerco di parlare con l'uno e con l'altra per farli ragionare soprattutto con mio marito..... L'adolescenza è un'età difficile, sono ribelli, dispettosi, ma anche molto insicuri e per di più mia figlia è anche molto permalosa e sensibile! Io cerco sempre di parlare tanto con lei, le spiego le mie motivazioni, le conseguenze, le dò il mio parere, la consiglio certo anche con me ci sono state delle discussioni ma nenache a paragone con quelle del padre! Lui ha la brutta abitudine di dire le cose in modo sgarbato, offensivo, prepotente... cos' facendo sta allontanando la figlia, non lo sopporta in casa, si punzecchiano, è arrivata a chiedermi perchè il padre la odia; Io sono sempre quella che deve fare l'arbitro tra i due, ripetere a mia figlia che il padre le vuole bene, ma è possibile che lui non capisce che così peggiora le cose? Io preferisco il dialogo e la compromesso, piuttosto che mille rimproveri, divieti su divieti e poi magari questi ragazzini si chiudono in se stessi, non si confidano più in famiglia e magari finiscono col fare le cose di nascosto! Dall'altra parte non riesco nemmeno a far ragionare mia figlia e fargli capire che anche lei deve cercare di dialogare col padre e non cercare sempre lo scontro! Sono tanto stanca di questa situazione...poi abbiamo anche una figlia più piccola, ha 4 anni e sono dispiaciutissima che debba assistere a questi litigi tra il padre e la sorella!!! COME DEVO FARE??????
Sab
30
Mag
2015
da torino con furore
Dopo qualche difficoltà finalmente siamo riusciti ad accordarci per una data, e così venerdì sei arrivata qui in treno.
Mi avevi ripetuto di star tranquillo, ma temo che l'agitazione fosse inevitabile.
Te l'ho detto, il primo impatto è che sei giovane :p, ma anche vivace, effettivamente cerchi di far sentire le persone a proprio agio, e hai un bel sorriso.
Avevo in mente altri programmi, mi è dispiaciuto usare quel tempo per pranzare. Sì, lo so che son silenzioso, ma mi è venuto in mente di che parlare solo qualche ora dopo... te l'ho detto che devo abituarmi alla tua presenza. Poi a destra c'era una signora, c'era altra gente... sì, dirai, ma che gliene frega a loro di noi? Eh però...
Ad ogni modo, ho potuto appurare che la pelle femminile è semplicemente fantastica. Non ho capito cos'hai fatto quando ho tolto la maglia, né perché sorridi quando ti guardo (ma lo trovo divertente).
Per inesperienza le cose mi vengono in mente dopo. Avrei voluto magari farti una foto, o star lì finché non partivi.
È durato decisamente troppo poco, questo incontro, ma non si poteva fare altrimenti.
Ho comunque visto che ci sei e che sei reale, un bel passo avanti, e la tua compagnia mi ha fatto piacere.
Chiudo con una cosa che mi hai detto qualche tempo fa: "Hai bisogno di qualcuno vicino forse..devi abituarti all'affetto,al calore".
Un abbraccio, rabbiosa. È un peccato che tu non sia qui anche oggi.
Lun
04
Mag
2015
il peso delle responsabilità
Sto scrivendo per la prima volta su questo sito e mi sento una completa idiota, ma allo stesso tempo vorrei sapere se sono davvero l'unica a provare quello che sento.
Oggi ho avuto una discussione con mia madre, lei è gravata da moltissimi oneri da quando papà è stato male, circa un anno e mezzo fa, e abbiamo litigato per una sciocchezza: lei mi ha chiesto se la avessi potuta aiutare a rivolvere un problema informatico e io le ho risposto in modo socciato trattandola come dice lei "con sufficienza". Ha palesemente ragione ad essere arrabbiata con me, ma talvolta accade che ai figli prendano i 5 minuti di rodimento; ho quasi venti anni e con mia madre non ci litigo affatto spesso, io e lei abbiamo sempre avuto un rapporto molto aperto al dialogo da pari a pari. Io lo so che a lei da' fastidio quando le rispondo così ma ero assorta nei miei pensieri e non volevo sentire nessuno. Lei non mi rivolge la parola e ha detto che da ora in poi ognuno pensa a sè.Una parte di me è assolutamente d'accordo con questa soluzione, ma l'altra si rende conto che fino ad oggi io mi sono mossa sotto la mano dei consigli di mia madre e questo a lungo andare mi ha reso debolissima. Sono debole. E lo sono perchè non ho mai preso decisioni che non fossero approvate da lei, non ho mai dovuto tirare fuori le unghie per difendermi da sola da qualche ostacolo imprevisto, neanche uno stupido come consolare me stessa. Il mio ragazzo mi è stato vicino oggi e ha considerato l'idea che io debba staccarmi da questa dipendenza emotiva da mia madre. Oggi mi rodeva e basta, può capitare, capita a tutti! Solo che io poi mi faccio rodere dal senso di colpa perchè vedo mia madre infelice e in una situazione familiare non proprio bella.
E' davvero giusto staccarsi ?
Sab
08
Nov
2014
non in mia vece
Questo sfogo lo scrivo per conto di mio zio, perché ne avrebbe da dire.
Sapevo che sabato sarei andato da lui ad aiutarlo a pulire il prato (una parte dell'orto) dietro casa, così stamane mia sorella mi porta da lui.
Non appena arriviamo, il vicino, con fare piuttosto esigente, ci si para davanti intimandoci di andare piano. Mia sorella non è una che le manda a dire, conclusione: nel breve scambio che segue si passa dal "oh vai piano" al "e io ti denuncio".
Credo sia obbligatorio spiegare la configurazione di quelle case: si tratta innanzitutto di un posto davvero isolato, bisogna passare all'incirca venti tornanti di una strada molto stretta per arrivare fin lassù, e son tre case una attaccata all'altra più due separate all'inizio e al fondo. Ovviamente dato lo scarso spazio a disposizione condividono il passaggio tra di loro, quindi per arrivare da uno bisogna passare per tutti quelli prima.
Chiusa parentesi.
Dopo questo spumeggiante inizio, raggiungiamo il retro della casa dove R (almeno evito di ripetere "mio zio" n mila volte) ha già cominciato a lavorare e ci spiega la penosa situazione del vicinato. Non è che siano mai andati particolarmente d'accordo, sostanzialmente perché essendo entrambe le famiglie nate qua, al contrario di noi, si sentono i padroni e non concedono agli altri le stesse libertà, consapevolmente o meno.
Ad esempio: se R deve tagliare la legna con la motosega NO perché fa casino, loro sì. Se loro devono far rumore battendo o accendendo il compressore sì, R no. E così via.
Perciò, tornando al vicino che ci precede, la prima occasione della giornata è stata: per passare con la macchina bisogna passare piano, a passo d'uomo, perché "è tutto nuovo" e perché gli hanno investito un gatto. Ora, senz'offesa, come prima cosa tu come hobby ripari macchine, fai il meccanico, quindi qua sopra passano furgoncini, automobili, e quant'altro... Poi anche tutti gli altri hanno jeep, macchine, trattorini, moto, quindi non puoi pretendere la ghiaia rimanga immacolata, la cosa non ha senso. Secondo, magari se invece di aver 25 gatti ne tieni un numero decente (e li tieni bene, e dai loro qualche attenzione), vedrai che te ne moriranno di meno.
Ma ovviamente tutto questo non c'entra niente, di sicuro ci sono altre ragioni per questo comportamento (forse alcune richieste non esaudite), però principalmente sembra pazzo, nient'altro. Dopo che mia sorella è andata via, è venuto da me a ribadire il concetto che bisogna andare piano, ci ha raggiunto nuovamente nell'orto sottostanze la casa, poi nel pomeriggio è arrivata anche mia madre ed è andata a dire a lei che mia sorella deve andare piano.
Seconda occasione: per poter trasportare legna o quant'altro col carretto disponiamo del diritto di accesso di un passaggio del vicino della casa successiva alla nostra. Peccato che in una occasione, durante la giornata, il passaggio era ostruito. No problem, passiamo dall'altro, quello smpre del primo vicino accennato. Ora, si abita uno affianco dell'altro, ci si vede praticamente ogni giorno, si svolgono le solite attività di pulizia, si passa uno nella zona dell'altro, è normale, no? No. Per raggiungere il retro sfruttando il suo passaggio dovevamo chiedergli il permesso. Guarda, così come non serve che nessuno, nemmeno gli sconosciuti, ci chiedano il permesso di passare davanti a casa nostra, per favore sii una persona decente e non ti lamentare se in una situazione di bisogno passiamo in due a piedi per il tuo passaggio, ti pare?
E allora di nuovo a lamentarsi con noi, a raggiungerci dietro casa per ribadire la cosa, e andare a smaronare l'altro vicino a parlare di rispetto ed educazione.
Scriverlo non rende idea (anche se son sicuro qualcuno possa capire) di quale emerita rottura sia questo tizio, quindi è facile comprendere come i rapporti tra mio zio e questo vicino siano ridotti sostanzialmente al vaffa libero e indiscriminato.
Immaginate averci a che fare per tutto il giorno, tutti i giorni. PS ha una moglie, ma oggi non è la sua storia.
PPS dovrei descrivere il padre? siamo a posto.
L'altro vicino, quello appunto residente nella casa dopo la nostra, potrei dire semplicemente che è burbero, ma preferisco dire che prendeva a cinghiate il figlio, e che la figlia invece è ritardata (non intendo dirlo come offesa, è proprio in quella condizione; dovrebbe essere oramai nei venti anche lei, da qualche anno riesce effettivamente a parlare).
Piccola parentesi, nonostante tutto anche loro avevano il loro diamante, una donna bella dentro e fuori, gentile, istruita (giuro, sembra un film), e povera stella anche a lei poi è andata in una certa maniera... Gli attacchi di sfiga a volte... Come dire, vita ingiusta. Chiusa parentesi.
Insomma, gente così, che non accetta molto la convivenza, son sempre stati isolati e non credo siano troppo capaci a trattare con la gente, e anche con questi vicini ogni tanto finisce a insulti.
Quindi mio zio si trova a vivere in questo posto... Ma non è il quadro completo della situazione, perché poi c'è la parte in cui non ha lavoro, quella in cui ha due figlie che diciamo pure crescono senza un minimo di ordine nella loro vita, e quella in cui la ex-moglie coglie tutte le occasioni possibili per dargli fastidio e/o rovinarlo.
E tecnicamente è invalido perché dopo essersi compresso una caviglia per una caduta non può più muoverla come prima.
Per la prossima puntata, scegliete chi devo descrivere della famiglia. Se avete il coraggio.
Personalmente posso dire questo: se non avessi cominciato palestra da settimane questa giornata non l'avrei superata, perché non ce l'avrei fatta a strappare erbacce, pali, reti, rami, per ore (soprattutto su un terreno come quello).
Mar
14
Ott
2014
odio mia madre
Odio mia madre per come mi fa sentire. Appena entra in casa mi sento male perchè so che qualunque cosa dirò lei avrà qualcosa da criticarmi. Odio mia madre perchè quando lei dice qualcosa, ne vuol dire totalmente un'altra. se io faccio una cosa da due ore e lei si mette li e comincia a farlo anche lei: come se non fossi capace di arrangiarmi! Odio mia madre perchè tutte le volte cambia argomento e riesce a farmi sentire vuota, uno schifo. Odio mia madre prechè tutte le volte che cerco di parlarle finisce che litighiamo perchè non è capace di non avere l'ultima parola. Odio mia madre perchè quando sono arrabbiata non mi lascia mai stare e poi se mi arrabbio con lei perchè non mi lasci stare pretende pure di avere ragione! Odio mia sorella perchè è la sua preferita, testa china ascolta e poi fa tutt'altro. Potrei fare anche io così ma è una cosa che mi disgusta! Dire di fare una cosa e poi farne un'altra! io stò benissimo quando lei non c'è solo che appena entra in casa mi sento minacciata da lei! Non fa altro che dire che ci godo a farle del male e che sono orgolgliosa solo perchè odio che lei debba avere l'ultima parola! LA ODIO! A volte penso d voler morire solo perchè così non dovrei più preoccuparmi di cosa dire, di cosa fare, di capire i significati intermedi di ogni frase poco cane!
Sab
26
Lug
2014
Un grande vaffa a tutte le ragazze
A tutte le ragazze coi genitori pieni di soldi, un grande vaffanculo, avete tutta la mia più spregievole invidia. Non sapete fare un cazzo se non spendere quello che non è vostro. Potete permettervi il new beetle e le marche più costose, cosa credete che se ne avessi la possibilità mi andrei a vestire da zara? Sti cazzi, mi comprerei di tutto come voi, invece mi ritrovo a spulciare vestiti da 5 euro tra le bancarelle del mercato. Voi vivete in una bella casa, io in un cazzo di condominio marcio e putrefatto. Voi vi trovate il figlio del dentista/avvocato/ingegnere perchè anche l'occhio vuole la sua parte e con quello che avete addosso....Mentre io raccatto solo disoccupati o operai perchè sono una stracciona. Vi auguro tutto il male possibile.
Ven
31
Gen
2014
Persone che si credono tutto loro.
Parto con il dire che io con mia mamma non ci sono mai andata d'accordo ma diciamo che bene o male ci venivamo in contro. Ma poi un bel giorno cambiano le cose,e tutto è partito da una maledetta frase che mi ha detto mentre stavamo litigando: TU SEI INVIDIOSA DI ME. allora partendo dal fatto che non è assolutamente cosi, mia mamma non è una donna realizzata che dal nervoso ha accumolato molti kili e il suo moroso è un sottomesso del cavolo, per cui mi dici cosa dovrei invidiargli? ma quello che mi da piu fastidio è che ho capito che questa cosa gliela messa in testa un suo "amico". questo qua ha 50 anni ha una moglie e 4 figli e ogni cavolo di mercoledi e venerdi è a casa mia a mettere nella testa di mia mamma un mucchio di stronzate e lei come una tonta gli crede a tutto. ma quello che mi fa venire il sistema nervoso proprio è che è uno grosso e alto che si crede tutto lui, pensa di essere il piu furbo di tutti. E poi che razza di persona è uno che va a dire a una mamma che sua figlia è invidiosa di lei? e poi lui che cavolo ne sa di me e di lei? mi conosce a mala pena! ho un nervoso che lo rimepirei di parole. E tutti qui in casa gli vanno a dietro come dei conigli! MA PERCHè CAZZO NON SI SVEGLIANO PORCA LA MISERIA!
Lun
30
Set
2013
Come possiamo venirci incontro?
Io e il mio ragazzo litighiamo sempre perchè non siamo d'accordo sul campo "divertimento". Io sono un po' più piccola di lui(due anni), lui ha fatto le sue esperienze mentre io ancora non del tutto... Comunque non ho molta testa, voglio divertirmi(non tradendolo, certamente!)
A me piacerebbe poter bene e divertirmi anche quando lui non c'è, ma ogni volta litighiamo perchè lui non vuole, dice che da ubriaca non ragiono, etc... E' iperprotettivo! Sono contenta che ci tiene tanto a me, però dovrebbe esserlo di meno....
Altra cose, non vuole che io parli con le mie amiche di sesso... Premetto che non ho raccontato mai a nessuno le nostre cose, non lo farei mai! Non vuole che ne parlo nemmeno in generale, come si fa solitamente con le amiche!
Ho 16 anni e non voglio non potermi sentire libera già da quest'età!
A voi è capitato? Potresti darmi qualche consiglio?
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