Tag: indecisione
Dom
06
Nov
2016
ho tradito il mio ex con il mio ex
sono stata 8 anni con il mio primo amore, mai tradito nonostante lui mi desse molte mancanze. lo lasciai non per mancanza di amore ma perchè mancavano tante cose nella coppia. dopo qualche mese ho conosciuto un altro ragazzo con cui ho vissuto un amore travolgente, ma abbiamo costruito un palazzo senza prima le fondamenta, tra noi c'era solo un grande amore e niente più quindi ci siamo fatti la guerra e io l'ho allontanato. anche stavolta non per mancanza di amore ma perchè mancava tutto il resto.
io e il mio primo amore ci siamo sempre sentiti in modo platonico fino a quando, ad un anno esatto dalla nostra separazione, ci siamo baciati e ci abbiamo riprovato. ma la scintilla iniziale in me subito si era spenta e credo sia pure normale con una persona che conosco da 9 anni.
poco dopo tutto ciò, ho incontrato in facoltà il mio secondo amore, un caffè, una chiacchiera, una cena tra amici, il vino e insomma riscopriamo questo amore travolgente e forte tra noi e tra passione e sensi di colpa facciamo l'amore. sono combrattuta tra due amori, quello profondo, sicuro e affettuoso per il mio primo ragazzo, e quello travolgente, adulto e complice per il mio secondo amore. ho scelto con la testa il primo amore perchè sto vivendo un periodo della mia vita dove la priorità è la serenità e non i sentimenti e le emozioni forti. ma mi domando se è giusto rinunciarci a 23 anni.
Lun
04
Apr
2016
Innamorato dell'amante? Ma ho dei segreti...
Ciao a tutti, mi sono messo in un bel casino.
Premetto che sono consapevole del fatto che mi sto comportando da vero pezzo di m.., scrivo per consigli e opinioni, ma so che inevitabilmente arriveranno critiche.
Ho 28 anni e sono fidanzato da 5 anni. La mia ragazza, Maria, 25 anni, è la più brava ragazza di questo mondo, mi ha sempre fatto stare bene anche se non mi sono mai sentito particolarmente attratto fisicamente da lei. Ho sempre pensato che lei fosse la ragazza ideale con cui costruire una famiglia, e non ho mai avuto l'intenzione di lasciarla. Ultimamente la passione tra noi è ulteriormente diminuita, e non sento più una grande attrazione. Questo mi ha portato a chattare con altre ragazze su facebook, in modo da poter provare quelle emozioni sopite da tempo, senza però rinunciare a Maria. Non cercavo solo sesso, ma soprattutto emozioni.
Ho conosciuto una ragazza di nome Giovanna che si è mostrata molto interessata a me, sia fisicamente che mentalmente. Questo mi ha lusingato molto, anche perché nessuna ragazza ha mai mostrato grande interesse dal punto di vista fisico come invece fa lei con me. Abbiamo iniziato a frequentarci e col tempo Giovanna ha iniziato a piacermi sempre di più. A un certo punto lei mi ha detto di essersi innamorata di me. Col tempo ho iniziato a provare quelle emozioni che cercavo, che non avevo mai provato con Maria. Credevo di poter gestire la cosa, credevo di essere in grado di lasciare quest'amante in qualsiasi momento. Mi sbagliavo.
Con Giovanna siamo anche stati in intimità, anche se non abbiamo mai avuto un rapporto completo. Non so se le sensazioni fisiche che mi ha fatto provare mi annebbiano la vista, non so se sto ragionando solo con gli ormoni oppure se mi sto davvero innamorando di questa ragazza. Io le ho detto che anch'io l'amo, ma non so se è amore... in effetti provo qualcosa di molto forte, ho sempre voglia di vederla, di sentirla, sono geloso di lei...All'inizio non provavo queste cose, lei per me era solo uno svago ma adesso non so più cosa provo, se amore o semplice attrazione fisica.
Tuttavia, con Giovanna ho dei segreti. Innanzitutto, non sa che sono fidanzato. Inoltre lei sa che ho 22 anni, e non 28, ho mentito sull'età per evitare che lei rinunciasse a conoscermi per la troppa differenza di età (ne ha 19). Altro problema, abitiamo molto distanti, e riusciamo a vederci solo 3 o 4 volte al mese. A lei pesa questa distanza, dice che mi vorrebbe più vicino, e che soffre per questo. Una volta decidemmo di lasciarci proprio per questa sua grande sofferenza dovuta alla distanza, ma poi lei cambiò idea perché disse di non poter stare senza me.
Il problema è che negli ultimi giorni Giovanna si fa sentire molto poco, è fredda, ed io temo che stia pensando di lasciarmi nuovamente, stavolta per sempre. Stavolta però io sto male per questo, perché i miei sentimenti per lei nel frattempo sono cresciuti, e non posso sopportare l'idea che lei non sia più mia.
In tutto questo, i miei sentimenti verso la mia ragazza Maria si stanno raffreddando sempre più, anche se non me la sento di lasciarla perché una come lei non la troverei mai più...
Aspetto qualche vostro parere.
Regan
Gio
24
Mar
2016
Dovrei farlo, lo so
Secondo la mia psicologa dovrei dire ai miei che sono autolesionista. Perchè dovrei? Non se ne sono mai accorti, non capirebbero. Non hanno mai capito. Se sono arrivata a questo punto è soprattutto grazie a loro, quindi non vedo proprio la necessità di farmi vedere così vulnerabile..con una madre che crede che i ragazzi facciano queste cose solo perchè sono "degli stupidi viziati e irriconoscenti; i genitori non sbagliano mai" e un padre che boh, non so cosa potrebbe pensare.
Mi immagino già la scena: lite furiosa, lacrime, mutismo, io che consolo mia madre perchè "no, dai..non sei una cattiva madre" (mentendo) e poi il nulla più assoluto. Non se ne parlerà più, come se non fosse mai successo niente.
Ah, no..mia mamma sarà più che felice di usare questa cosa per ferirmi ulteriormente al prossimo litigio.
Dom
06
Mar
2016
Invidio i decisi (e gli indecisi)
Invidio i decisi. Quelli che arrivati a questo punto sanno chi vogliono essere, cosa studiare, come arrivare ai loro obiettivi. Mai stata incerta, prima d'ora. 18 anni (che posson parer pochi ad alcuni, ma ma per me sono una vita) senza tentennamento alcuno: si è sempre trattato di riflettere e scegliere in modo razionale, ma anche solo di pancia. In modo più o meno equilibrato mi sono fatta guidare da razionalità e istinto, facendo scelte giuste e sbagliate, ma senza mai guardarmi indietro. Ora però, sento di essere arrivata ad un punto cruciale della mia vita. E non riesco a decidere. L'istinto è come annebbiato e la ragione arrugginita. Non riesco a muovermi. Io che preferivo andare incontro agli abissi, piuttosto che stare immobile a guardare, sono adesso legata da un'apatia totale. Lascio in sospeso la scelta. Sono come intrappolata in un limbo tremendo. Per la prima volta decidere mi è di peso. Quel traguardo lontano ormai è visibile, ma non prospetta niente alla fine. Medicina? Forse. Mi sono sempre vista come medico. Come psichiatra. È il destino verso cui mi sono proiettata da sempre. La psicoanalisi mi ha sempre affascinata.O forse no. Forse è il borghesuccio ignobile dentro di me che mi spinge a scegliere un lavoro sicuro. Lo faccio per soldi? Forse. I soldi non hanno mai contato di per sé, seppur mi hanno sempre attratto le cose belle, e lo sfuggire da questa città malata, immobile, stagnante. Lettere? È quello che lei si aspetta professore. Che lei ripete. Lei e gli altri. Ma d'altronde quegli altri non valgono un granché. Lei sa che l'arte per me non arte, ma sterile propaganda, se la si sottomette a messagera morale. Io lo so, lei forse l'ha già intuito, professore: fare il suo lavoro, con le mie idee, mi prosciugherebbe l'anima. E se scegliessi Lettere perché per pura accidia? In fondo è la materia che preferisco (quella in cui brillo), e il suo studio mi viene facile e leggero. E se scegliessi Medicina perché sono debole di carattere? Insomma, nessuno mi ha mai ascoltata volentieri, ma tutti avete fatto la fila per un consiglio, per una pacca sulla spalla, per raccontare un segreto, o solo per avere qualcuno che ascolti sul serio. Allora Medicina perpetuerebbe quella debolezza (che poi è parte integrante di me)? Sono pateticamente invidiosa di quella bambina che in modo, forse leggero, forse testardo sapeva esattamente cosa volere (essere).
Gio
12
Nov
2015
Amicizia profonda
Sto con un ragazzo da quasi 2. Storia complicata la nostra, iniziata nel mio paese e adesso a distanza per il suo lavoro. Complicata sia per il suo carattere freddo e distaccato, sia per il nostro essere troppo diversi, per i nostri sbagli. A metà agosto ho scoperto che mi aveva tradito ma per tutto quello che provo nei suoi confronti ho deciso di dargli una seconda e ultima possibilità, e sembra cambiato molto nei miei confronti. Da Gennaio ho conosciuto un suo ex amico di infanzia che ha cominciato ad uscire nella nostra comitiva per il periodo in cui era qui, visto che vive fuori Italia. La cosa più strana è l'attrazione che ho subito provato nei suoi confronti, pensavo fosse una cosa passeggera ma è andata ben oltre quando abbiamo cominciato a sentirci sempre di più via messaggi e chiamate. Non c'è stato mai nulla di fisico né prima né ora. Adesso lui è tornato dopo quasi un anno, ci siamo visti e abbiamo deciso di chiudere questa "amicizia" che stava diventando un po' ingestibile...il problema è che ci sto male e non so perché. Lui in una sera mi ha dato tutto quello che vorrei dal mio compagno, senza sfiorarmi né baciarmi...attenzioni, gentilezze particolari, risate, leggerezza, sguardi complici, carezze dolci mai volgari...è un ragazzo meraviglioso, uno dei pochi seri che ci sono in giro, uno con cui sarei sicura di poter formare una famiglia un giorno, uno di quello che non mi farebbe mancare nulla e non parlo di cose materiali! E non parlo solo per questa sera, ma perché in un anno di conversazioni ci siamo scoperti sempre di più senza nemmeno guardarci, notti insonni intere a parlare dei nostri pensieri più profondi...mi mancherà tantissimo ma ho deciso, seppur con poca convinzione, di rimanere con il mio ragazzo, sia per il bene comune, per evitare che amici e parenti ci facciano intere puntate di Beautiful , sia perché ormai mi sono abituata ad avere lui nel bene e nel male. Sì, sono una cretina.
Mer
29
Lug
2015
Indecisa
Ci siamo lasciati da qualche settimana. Ricercarlo o no?
Gio
28
Mag
2015
"Figlia mia, è importante NON andare all'università
Ho diciotto anni e mi manca ancora un anno per ottenere il diploma, io però è da un po' che penso alla mia scelta universitaria, anche perché mia madre mi ha sempre consigliato fino alla noia di continuare gli studi, di rendermi indipendente e di farmi quindi una cultura, insomma, di formarmi. Io mi sono sempre trovata d'accordo con mia madre, ho sempre dato e do ancora un'importanza speciale agli studi, la mia vita è composta essenzialmente da questo, è dalla cultura che sono affascinata, dall'arte, dalle belle parole.Tra un anno dovrei quindi ottenere il diploma di un istituto tecnico, un ramo che mi sono resa conto troppo tardi purtroppo, essere completamente sbagliato per una persona come me. Ma non è solo questo, mi sono trovata completamente male con questo indirizzo, non solo a causa delle materie irritanti con la quale obbligatoriamente devo e dovrò strappare la sufficienza (economia aziendale, economia politica) ma anche con le poche materie che amo (lettere, storia, diritto, inglese) poiché ho avuto docenti che non sono riusciti a farmi vivere serenamente l'esperienza. Questo approccio cattivo allo studio mi ha, anziché invogliata, allontanata sempre di più dallo studio, ottengo buoni risultati pur studiando non proprio bene, me la sto prendendo comoda e non sono interessata al voto finale che otterrò poiché fino a poco fa ero certissima che appena finito il quinto avrei usato il diploma come cartaccia, non avevo né ho intenzione di avere più niente a che fare con la contabilità e con l'economia, con bilanci e scritture, semplicemente non fanno per me. Il punto è proprio questo, io sono sicura di avere molti problemi con lo studio e di non essere da 100 ma sono anche sicura che la maggior parte dei problemi che ho incontrato durante questi anni è sorto proprio a causa dell'odio che ormai covo per questo ambiente e per queste materie.Io ho un temperamento artistico, amo la musica classica, suono il violino per hobby, leggo di tutto per hobby, scrivo male, anche questo per hobby, disegno e pur non facendolo spesso ottengo risultati buoni e adoro tutto questo. Se mi chiedessero cosa vorrei fare nel futuro io ti direi che non ne ho la più pallida idea, che però sento di appartenere all'arte (che sia disegno, musica o scrittura) e che voglio continuare a fare tutto questo anche senza puntare a diventare un nuovo Verdi, Giotto oppure Verga. So che voglio una vita tranquilla, che un lavoro precario mi starebbe bene e che anche fare la commessa mi starebbe bene a patto però, di continuare a vivere a contatto con le mie passioni che sono la mia unica ragione di vita. Voglio continuare l'università perché sono ignorante e perché voglio imparare, voglio prendere filosofia perché è una delle cose che da autodidatta non riuscirei a fare e poi magari vorrei provare a diventare professoressa della materia, lo so che di professori ce ne sono tantissimi, troppi ma sono anche conscia che è uno dei pochi sbocchi che avrei con quella laurea. Non sceglierei nessun altro ramo per me, ormai me ne sono resa conto definitivamente quando visitando l'università ho provato quel forte nodo alla gola e quasi le lacrime salirmi. Mio padre continua a mostrarmi annunci di lavoro perché per lui non sono portata per la scuola, capisco anche la sua titubanza, sono sempre con la testa fra le nuvole, spaesata, non esattamente il tipo di persona che da l'impressione di essere portata per lo studio, anzi, sembro spesso una vera idiota a differenza di mio fratello che ha ottenuto 100 al diploma e la lode alla facoltà di economia.Io senza la laurea non saprei cosa fare, sarei persa, significherebbe che tutti i miei sacrifici sarebbero stati vani, significherebbe ammettere la mia sconfitta, la superiorità degli altri, senza contare che non sono interessata al matrimonio o alla casa (come molte donne) mi sentirei realizzata solo tramite lo studio, l'apprendimento, solo se diventassi una persona più colta. La voglia come ho già detto, c'è, sto riprendendo i libri di geografia, di storia, di teoria dell'arte, grammatica proprio per sopperire le lacune che ho. La verità è che ho una fortissima e sanissima voglia di cultura e non capisco proprio perché, se tutti i genitori fanno di tutto per far studiare i figli (anche quando questi proprio non ne vogliono sapere) i miei fanno invece di tutto per farmi cambiare idea!
Dom
22
Feb
2015
Non so che fare!
Sto con un uomo di 50 anni ed io ne ho 30, abbiamo un rapporto passionale e complicato, spesso ci capita di litigare. Entrambi stiamo vivendo un brutto periodo e forse per questo i nostri litigi aumentano. Sono combattuta se stare o meno con lui perché nel frattempo sto risentendo il mio ex che è un mio coetaneo che ho lasciato tempo fa perché non ero molto attratta da lui, l'ho visto e questo mi ha fatto capire che purtroppo questa cosa esiste ancora, gli voglio molto bene, ma l'attrazione è finita. Sono combattuta perché vorrei stare con lui e lasciar perdere questa storia che mi sta distruggendo, ma non ci riesco. Non so che fare, forse mi sono illusa che con il tempo sarebbe rinata la passione, chissà, forse con lui la mia vita sarebbe più semplice... mi pongo queste domande eppure non riesco a scegliere. L'uomo che ho accanto probabilmente se vivesse un periodo tranquillo non mi avrebbe mai fatto fare questi pensieri, all'inizio eravamo una coppia magnifica, ma con tanti problemi abbiamo solo smarrito un po' la via, non so se continuare.... quando ho provato a lasciarlo sono stata malissimo, adesso credo che me ne starò un po' da sola per decidere, faccio bene? Datemi un consiglio.
Gio
19
Feb
2015
Adulta o cogliona?
Ho 23 anni, sono fidanzata, il mio ragazzo è quello che idealmente desidero da un uomo, nonostante mi abbia tradita. prima di lui ho avuto una convivenza di 4 anni. Lui lavora con dei personaggi della musica, niente di estremamente mainstream, ma insomma...sono abbastanza in vista.
Li ascolto perchè mi piacciono e potendoli vedere come persone da frequentare allo stesso tempo....ho iniziato a fantasticare su alcuni di loro.
Una settimana fa sono andata a un altra serata.... Vuoi perchè non è estremamente bello, vuoi perchè è abbastanza vicino al mio ragazzo...non lo so , ma a lui in particolare non ci avevo mai pensato.
quella sera era silenzioso, incazzato, non parlava con nessuno. Ci siamo ritrovati soli e vicini e ho sentito la voglia di parlargli, nonostante per come si stesse comportando nessuno si era nemmeno avvicinato.
Mi sono girata e gli ho chiesto due cose, lui mi ha sorriso, mi ha risposto...e siamo rimasti vicini, in silenzio.
Ho iniziato a guardarlo con occhi diversi quella sera, l'ammirazione per lui e il modo in cui lavora, la simpatia genuina e tutto il resto...sono diventati voglia di fottermelo....lo so, sono veramente banale.
Gli ho scritto, in modo anonimo...abbiamo iniziato a chiacchierare e a giocare, io dando indizi su chi potevo essere e lui dando risposte che lo hanno fatto apparire ai miei occhi meglio di quello che credevo.
Mi ha proposto di vederci. Io mi sento una merda da un lato.
Scoparmi uno che lavora con il mio uomo. Bella troia. Magari la cosa salta fuori e io butto al cesso la mia relazione per una scopata che magari è pure di merda. Carica di aspettative perchè "alla fine vado a scopare con tizio". Comportamento degno di una liceale arrapata.
Dall'altro penso che ho 23 anni, che pure lui mi ha tradita per levarsi uno sfizio...e che alla fine sti cazzi. La cosa non salterà fuori e se salta fuori non potrà mai essere dimostrata. Sfizio levato, fine della storia.
Che faccio? L'adulta o la cogliona?
Lun
09
Feb
2015
Non so più cosa fare!
È da tre mesi che frequento l'università. Ho scelto questa facoltá prima di terminare il liceo, ho passato gran parte dell' estate a studiare per passare i test e alla fine sono riuscita ad entrare all'universitá che tanto desideravo. Adesso è periodo d'esami ma sono letteralmente bloccata. Sento che la voglia di studiare è letteralmente andata via da me e allo stesso tempo l idea di ritrovarmi davanti un professore per un esame mi crea un ansia così forte da sconfinare quasi nella fobia. All'inizio pensavo che questa mia paura fosse causata da una scarsa preparazione quindi ho deciso di saltare i primi appelli e di prendermi più tempo per studiare ma il tempo passa e ogni giorno non riesco che a leggere una sola pagina. L'ansia mi sta divorando e contemporaneamente comincio anche a sentirmi in colpa per la mia nullafacenza. Ho cercato di capire cosa mi stia succedendo ma invece di chiarirmi le idee, ho cominciato ad avere più dubbi. Ho cominciato a pensare di aver sbagliato facoltá e forse di aver sbagliato anche a scegliere di fare l'universitá. Sono sempre andata abbastanza bene a scuola quindi, al momento di scegliere, non ho preso in considerazione altre opzioni se non l'università. Per quanto riguarda la facoltà, la scelta è stata più sofferta in quanto non avevo veramente idea di cosa fare. La mia scelta è ricaduta su questa facoltà perché è sempre stato un mio piccolo sogno però ho sempre saputo di avere una limitata propensione per questo genere di studi. Adesso comincio a chiedermi se ho sbagliato a fare questa scelta, contemporaneamente però se penso a quale altra facoltà potrei fare, sento di non essere interessata a niente e soprattutto di non essere capace di fare niente. Mi sono dunque chiesta se fosse la scelta giusta per me fare l'università. Tutti pensano di si e mi dicono che sarebbe uno spreco delle mie capacità abbandonare tutto ma io non ne sono così certa. Tuttavia anche pensando ad un mio possibile futuro lavorativo non vedo niente e ho paura che senza una laurea avrei tutte le possibilità precluse. Mio padre ha una attività commerciale a cui sta avviando mio fratello e non avrebbe problemi ad includermi nei suoi progetti tuttavia sento che non fa per me. Qualche settimana fa una mia amica straniera mi ha fatto una proposta: dopo essersi diplomata vorrebbe tornare nel suo paese per aprire un'attività gastronomica di stampo italiano e mi ha detto che se lo desidero, posso aiutarla in questa sua impresa. Non so perché ma non riesco a togliermi questa proposta dalla mente. Sono già stata nel suo paese e mi affascina molto e la nostra amicizia è veramente speciale. Anche se i suoi genitori finanzierebbero tutto, non posso non pensare che questa idea sia un po un azzardo tuttavia continuo a pensarci. Non so se sia pura follia, non so se è ciò che desidero veramente e non so se sia qualcosa di fattibile. Mi trovo in un mare di indecisione, non so più cosa fare!
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