Tag: rimpianti

Mer

24

Apr

2019

Finita dopo 10 anni

Sfogo di Avatar di Ale7258Ale7258 | Categoria: Altro

Ragazzi che sberla di vita, mai ricevuta una del genere...io e lei, quasi coetanei (lei 8 mesi in +) siamo cresciuti assieme dai 17/18 anni fino al mese scorso, sempre convissuto diciamo, prima a casa dei miei, poi altre case, (magari mio padre x lavoro non c'era per un po' e scappavamo subito a casa sua per stare tranquilli), con il grande sogno di amore di un giorno andare a vivere da soli senza le varie pressioni esterne.

Cosi è successo ufficialmente che mi sono trasferito a MI per lavoro e lei ovviamente è venuta con me.

spesso c'erano incompatibilità e modi opposti di vedere le cose, più e più volte abbiamo avuto quelle "tipiche" discussioni furiose con tanto di facimento di valigia, scene che poi si fermavano li (al limite qualche graffio ah ah)

 Ora ho veramente tanta paura, mi manca, ci penso tutto il giorno e il fatto che lei abbia un altra persona mi fa stare di merda, ancora non lo realizzo.

in Questi 10 anni cmq ci siamo sempre portati rispetto, potrei giurare su qualsiasi cosa riguardo la sicurezza che riponevo in lei sotto questo punto di vista (del tradimento)  infatti appena è scattato qualcosa con un altra persona me l'ha subito detto.

Ora mi sembra di non poter trovare una con i suoi valori e con certe sue visioni della vita che adoravo, ma so che cercare lei in altre è la cosa piùsbagliata del mondo :( me l'ero "scelta" bene sotto tanti punti di vista eh già :(

qualcuno in una situazione del genere che poi ne è uscito ?  

Ven

05

Apr

2019

26 anni e tantissimi rimpianti

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Invidia

26 anni, tantissimi rimpianti.
Tanti anni di studio senza grandi risultati. Ho avuto sempre ottimi risultati, eppure mi ritrovo allo stesso punto di molti altri. Anni sprecati ! 
Una vita sociale inesistente, poche conoscenze, nessun vero amico...
Il risultato sono anni buttati al vento, una gioventù che non tornerà più. A 26 anni mi sento vecchia. Unico punto positivo : una relazione durevole che rimane nonostante tutto. 
Sono sempre stata considerata la secchiona, quella troppo seria, noiosa. Eppure non credo di esserlo davvero. Ho ricevuto un'educazione con troppi valori e me ne dispiace, vista la società di oggi... Ho sempre una voce che mi dice che devo comportarmi bene. Cercavo delle amicizie vere e non perdonavo. Mi offendevo facilmente... e ne pago le conseguenze.
Oggi vorrei tanto riuscire ad essere diversa, meno seria, meno complicata...essere superficiale, pensare solo ad uscire, a divertirmi, ad andare in discoteca, flirtare con altri. Adesso mi sento pronta a vivere davvero, ma purtroppo è troppo tardi... non c'è più nessuno e non è più possibile. Adesso devo essere ancora più seria. Sarei pronta a pagare per avere degli amici per uscire e non pensare ad altro che a divertirmi.
Che invidia quando guardo le foto su facebook : feste, divertimento e tante amicizie... Il confronto è doloroso : io sono qui, sola, insoddisfatta, come compagna una bottiglia di vino... e sempre tanti, tantissimi rimpianti. E' davvero troppo tardi ?

Ven

01

Feb

2019

Rimpianti - Sottomondo/Mondo di mezzo

Sfogo di Avatar di OldJoeOldJoe | Categoria: Altro

Quando mio padre è morto non mi è dispiaciuto; era una persona corrotta che aveva fatto cose assurde e del male a me, a se stesso e ad altri. La sua attività criminale mi ha reso bersaglio di bullismo da parte di tanta gente. Dopo un po' di tempo in cui faceva quello che faceva era ricattato e costretto a continuare a fare del male. Gli altri criminali si sono impegnati a rovinare lui e poi me (figlio unico, e al tempo testimone e sorvegliato speciale). Una specie di maledizione che riguarda ormai due generazioni, considerando che i delinquenti vecchi (suoi coetanei) hanno fatto dei figli (miei coetanei) che sono cresciuti e diventati delinquenti com'era logico che accadesse (questo lo capisco ora). Ho cercato l'aiuto della polizia e dei magistrati, ho fatto di tutto per uscire da questa storia ma non ci sono riuscito.
Morto lui mi ha rovinato mia madre, un po' per stupidità sua, un po' per pressioni esterne, un po' per errori vari.
Ho capito (troppo tardi) che qui non ho futuro. Il mio rimpianto è quello di non aver creato una famiglia mia. Sono solo e l'unica persona che ho vicino è mia madre. Non è più quella di prima che mi ha fatto del male coprendo lui e i vari scandali che si sono susseguiti in maniera seriale; è una vecchia che dipende dalla badante. Il mio errore, morto lui, è stato quello di aiutare lei. Ci ho perso energie e salute. Se lei avesse voluto avrebbe potuto togliermi dai guai tirando fuori un bel po' di soldi, ma ha voluto più bene a se stessa, ai suoi soldi e alla memoria del marito che a me. Probabilmente ha tirato a campare: nel complesso ci ha rimesso e non poco.
La memoria del marito? Sanno tutti chi era e cosa faceva.
I soldi? Se li è fatti fregare  dagli altri.
Ed infine il figlio (che sarei io): ha contribuito alla mia rovina (e siccome sono sangue suo ha fatto del male a se stessa) e poi mi ha perso perché le porto rancore e non ho più voglia di aiutarla.
In retrospettiva mi sono accorto che tutte le mie scelte sono state pilotate: la scuola che ho scelto, per esempio, e un paio di donne (fra le quali la fidanzata storica) che erano parte di quel mondo di criminali. Ad essere onesto direi che tutte le donne con cui sono stato, tranne qualche eccezione fortuita, sono, per così dire "dell'ambiente".

Come saranno le donne "di buona famiglia"? Le non puttane, le non spie, le non pedofilate in casa da piccole, le non pazze, le non malintenzionate, le non omertose, le non disgraziate?
Come sarà avere una famiglia e dei figli?
Lo saprò in una prossima vita.

Gio

20

Dic

2018

Se avessi saputo come andava a finire

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Avrei fatto tutto in modo diverso. Ma come cazzo ho fatto a finire in questa situazione?

Ven

07

Dic

2018

Delusa da me stessa

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

ciao, scrivo qui principalmente perché non saprei con chi parlarne... tanto comunque non c’e soluzione e mi vergogno di sentirmi così.

Ho 23 anni e alle spalle, scolasticamente, ho un passato bruttissimo. Non so bene quando è cominciato ma non ho mai avuto voglia di studiare. Al liceo ho scelto l’artistico affascinata dall’ambiente e me ne pento ogni giorno. Non solo nella mia regione non c’e Spazio per questo genere di lavoro... ma non è nemmeno quello che avrei voluto “fare da grande”. E ora mi trovo qua, anni dopo, a piangermi addosso perché non trovo lavoro... alla fine mi sono buttata prima sul marketing ed ora sull’amministrazione. Ho fatto corsi e mi piace anche... ma sul cv quel “liceo artistico” stona talmente tanto che è miracolo se sono riuscita a trovare 2 tirocini a termine.

Avrei voluto fare la maestra o l’educatrice ma come facevo ad iscrivermi all’università se ho faticato a finire le superiori? E ormai è tardi. I miei sono entrambi in pensione e ci siamo appena trasferiti. Devo pensare a crearmi un’indipendenza economica e non potrei mai chiedergli di spendere per mandarmi all’uni dopo i soldi che hanno speso per me in passato ...e comunque non potrei pagarmela da sola, vivendo ancora con loro il reddito è alto e quindi lo sarebbe la tassa.

Boh... lo so che è inutile e so anche che magari da voi verrò insultata e mi direte che è inutile piangere sul latte versato. Avevo solo bisogno di scrivere queste righe e buttar fuori l’amaro che ho dentro.

Buona serata ❤️ 

Mar

03

Lug

2018

Uroboro

Sfogo di Avatar di WarzoneWarzone | Categoria: Altro

Queste le mie confessioni.

Ho sprecato molti anni della mia vita nell'apatia, come criogenizzato. Soltanto da poco ho recuperato la forza di reagire, ma la strada verso il riscatto personale si prospetta ancora lunga e tortuosa.

Ho sviluppato capacità analitiche fuori scala rispetto alla media dei miei coetanei: qualità invidiatemi da quanti in grado di coglierle, ammirarle, ma per altri persino incomprensibili; qualità forgiate nel tempo, attraverso un rigoroso lavoro di introspezione; coltivate con meticolosità e precisione, esse sono il frutto più maturo di una radicata, pur talvolta intransigente, e al limite della spietatatezza con me stesso, onestà intellettuale. Essa costituisce il cardine della mia esistenza, ergo coerenza: la fortuna. Infatti, non ho mai veramente pagato lo scotto dei miei errori, poiché altri hanno saputo pazientemente ammortizzarne gli urti al mio posto (essi vedevano in me un potenziale enorme, tuttavia sprecato). Ciò mi aveva reso un inetto, incapace di provvedere a se stesso: passivo, come subordinato, quasi asservito alla mia fragilità, per lungo tempo erroneamente interpretata come una forza irrazionale, incontrollabile. La conseguenza fu l'esilio nel torpore assoluto, di cui vivo costantemente il rimpianto. Soggiogato dalle mie stesse insicurezze, autoflagellato oltre i limiti del buon senso, mi ero confinato entro i limiti di quattro mura a compiangere me stesso.

Ma - attenzione - dissimulazione: ho intrattenuto lunghe ma insoddisfacenti relazioni amorose, infine rivelatesi inconcludenti, a causa della mia estrema instabilità emotiva. In definitiva mi ritrovavo, mio malgrado, protagonista tragicomico di una decadenza esistenziale di cui solo io ero il responsabile. Impassibile, ormai insensibile alle percezioni esterne, mi ero barricato nella vergogna, scivolando verso la depressione. Le ossessioni, alimentate da un'alienazione rassicurante e a tratti anestetizzante, mi stavano spegnendo.

Uroboro: è questo ciò che accade a chi sceglie di non scegliere.

Ma poi arriva lei: colei che ha saputo raccogliere i cocci, relitti di un'autodistruzione. Lei ha saputo farmi sentire importante, abituandomi ad uscire fuori da me stesso, per prendermi cura di qualcun altro. Insieme a te tornerò a vivere.

Perdonatemi questa lungaggine.

Ven

04

Mag

2018

Sono in un vortice

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Dopo una triennale in economia presa a 24 anni per problemi personali e pressioni di parenti che mi facevano sentire ancora più in colpa per l'essere in ritardo, ho deciso di non continuare con la magistrale e buttarmi nel mondo del lavoro. Nel frattempo mi fidanzo con una psicopatica che mi avrebbe lasciato come un coglione 2 anni dopo all'improvviso, ma questa è un'altra storia 

Subito dopo la laurea trovo un impiego con contratto a progetto per 600 euro al mese a 50 km da casa  dopo 2 mesi e mezzo (in cui ho più volte risposto male ai superiori che pretendevano lavorassi anche da casa o nei festivi con quella paga del cazzo), mi ritrovo a casa disoccupato per 3 mesi, fino a trovare un lavoro nel mio luogo di residenza, ma con mansioni di routine e poco adatti alla mie qualifiche e aspirazioni, tipo stare al centralino e carichi di lavoro stressanti che mi portano a fare molti straordinari (pagati ).  Dopo 3 anni (ovvero nel 2017), vengo contattato da un'azienda più grande per un lavoro decisamente migliore ma anche più impegnativo a 60 km da casa. Decido di buttarmi e provare, ma vengo travolto da ansie, paranoie e dopo un mese torno nel mio vecchio posto di lavoro. Tutto ok per 10 mesi, poiché viene tenuta anche la persona che mi avrebbe sostituito...ma da un mese sono di nuovo solo in quanto a lui non è stato rinnovato il contratto, così mi ritrovo di nuovo a quel centralino di merda. 

Non mi piace avere a che fare con la gente e passare come uno sguattero, so di potere fare di meglio e mi pesa aver fallito quando ho avuto l'occasione del riscatto.

La consolazione è che da 2 mesi sto con una nuova ragazza stupenda, che vive e lavora a 60 km da casa mia e sebbene sia  presto Avrei voglia di cercarmi un nuovo lavoro per avvicinarmi a lei. 

Qui entrano in gioco altri pentimenti, come il non aver preso la laurea magistrale;  Mi sto guardando intorno e non so se dopo 5 anni sono in grado di riprendere gli studi, se avrà senso farlo così tardi e se avrò tempo di farlolavorando. Sono in un vortice da cui non vedo uscita 

 

Dom

06

Nov

2016

ho tradito il mio ex con il mio ex

Sfogo di Avatar di 2palletante2palletante | Categoria: Lussuria

sono stata 8 anni con il mio primo amore, mai tradito nonostante lui mi desse molte mancanze. lo lasciai non per mancanza di amore ma perchè mancavano tante cose nella coppia. dopo qualche mese ho conosciuto un altro ragazzo con cui ho vissuto un amore travolgente, ma abbiamo costruito un palazzo senza prima le fondamenta, tra noi c'era solo un grande amore e niente più quindi ci siamo fatti la guerra e io l'ho allontanato. anche stavolta non per mancanza di amore ma perchè mancava tutto il resto.

io e il mio primo amore ci siamo sempre sentiti in modo platonico fino a quando, ad un anno esatto dalla nostra separazione, ci siamo baciati e ci abbiamo riprovato. ma la scintilla iniziale in me subito si era spenta e credo sia pure normale con una persona che conosco da 9 anni.

poco dopo tutto ciò, ho incontrato in facoltà il mio secondo amore, un caffè, una chiacchiera, una cena tra amici, il vino e insomma riscopriamo questo amore travolgente e forte tra noi e tra passione e sensi di colpa facciamo l'amore. sono combrattuta tra due amori, quello profondo, sicuro e affettuoso per il mio primo ragazzo, e quello travolgente, adulto e complice per il mio secondo amore. ho scelto con la testa il primo amore perchè sto vivendo un periodo della mia vita dove la priorità è la serenità e non i sentimenti e le emozioni forti. ma mi domando se è giusto rinunciarci a 23 anni.

Lun

08

Ago

2016

Dieci anni in meno...

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Oppure anche otto,andrebbero bene lo stesso!

Mi sento come se avessi buttato la mia vita,facendo scelte che a oggi non so se rifarei.

Dieci anni in meno mi permetterebbero di coltivare una carriera che desidero e che non ho avuto,

provare a fare quel figlio che ancora non ho fatto e onestamente non so se arriverà mai,

evitare un matrimonio disastroso,

fottermene dei desideri altrui e pensare a fare solo ciò che mi rende felice.

Si,mi piacerebbe essere più egoista,meno servizievole,con meno educazione,

perché ha nuociuto solo a me.

Sono tante le mie questioni irrisolte,

le ferite mai rimarginate del tutto.

Porto le cicatrici delle mie battaglie bene in vista,

ho fama di essere una persona forte,che non cade mai.

Eppure,quante volte ho provato un dolore intenso,

da farti urlare fino a non avere più un solo momento di fiato...

Avrei voluto buttarmi a terra,piangere,supplicare,

dire:hey anch'io sto male,anch'io soffro e sanguino come tutti.

Ma l'orgoglio e il senso del pudore me l'hanno impedito.

E' dura questa mia corazza,intrisa di sogni infranti,

di mani che non stringerò mai più,di bimbi che non cullerò,

di sorrisi svaniti disciolti nel pianto più acido che esiste.

Eh si,solo la mia fiera spada mi sostiene...

Ma sapeste ora come mi tremano le ginocchia. 

Mar

17

Mag

2016

Liceo

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Ho scelto il linguistico è vero, ma non per mia scelta neanche per scelta dei miei, ma solo perchè era l'unica cosa che potevo fare. Che cosa triste. Sin da bambina  alle elementari sognavo di adare all'artistico e diventare una grande artista che si guadagna da vivere grazie alla sua passione. Ma non sapevo come stavano messe le cose: io vivo in un paesino in Calabria e per colpa della lontananza del liceo artistico che addirittura si trova a Maratea (basilicata) sono dovuta andare as uno più vicino. Essendo una schiappa in matematica non potevo andare nè allo scientifico o altri che hanno a che fare con matematica tipo ragioneria e altri ancora. Classico avevo pensato perchè le materie umanistiche mi piacciono tantissimo, ma alla fine mi scoraggiavano e mi scoraggiavo anche io da sola, la gente dice "troppo difficile", "sei sicura che vuoi andarci?"  e cose del genere. Io lo so che non sono molto forte d'animo e quindi mi sono lasciata influenzare.

Ogni giorno mi pento della mia scelta. Odio il francese ma devo studiarlo per forza, ma mi sento così vuota. Invidio tutti quelli che hanno avuto la possibilità di andare a fare arte. Dev'essere proprio bello andare a scuola e fare quello che si piace nonostante sia faticoso, mi piacerebbe molto lamentarmi dei troppi disegni da consegnare che dei verbi irregolari di francese. Mi piacerebbe avere la scrivania piena di pennelli e libri di storia dell'arte. Il colmo è che al linguistico si fa arte solo al triennio, ed è solo teorica. Che incubo.

E ogni volta che la prof ci rinfaccia che siamo in questo e che in futuro , quasi come se ce lo stesso imponendo, faremo i linguisti, mentre gli altri  vesto che altro scelto altre scuole potranno fare in poche parole quello che vogliono, mi viene voglio di morire. In quei momenti mi sento ancora più miserabile.

 Lo so che in futuro potrò fare altro e laurearmi in quello che voglio ma non potrei mai andare all'Accademia Delle Belle Arti o altre accademie artistiche, perchè sono troppo incompetente. Sono molto brava a disegnare ma non ci potrà mai essere paragone con coloro che l'hanno STUDIATA ogni giorno della loro vita per 5 anni.

La vita è una e ogni volta che ci penso, sento che la mia è andata proprio a farsi fottere.  

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