Tag: accidia

Dom

17

Apr

2016

quando lui si lamenta sempre e sfoga ansie su di te ma quando lo fai tu..

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Accidia

... già,lui è lamentoso di natura mi sa. e forse un po' falsetto..Stiamo insieme da 5 anni..ma negli ultimi tempi ho notato una cosa che me lo fa non dico odiare,ma quasi..quando sto male io per qualcosa,e mi  sfogo parlandogliene in due parole senza assillare,sui familiari che rompono,una cosa andata a male a lavoro,gente che rompe lui si mi ascoltare, però dopo due frasette su quello che dovrei fare come ad esempio "lascialo stare,non ti curar di loro", taglia li il discorso..ultimamente lui si sfoga per ogni singola cazzo di cosa,sul lavoro,sulla famiglia,ecc e mi scrive certi papiri su WhatsApp,ieri per dispetto dopo 45 messaggi su WhatsApp che mi ha mandato,ho deciso di chiudergli in faccia,perché la mattina io avevo detto una cosa e lui mi ha tagliato il discorso,io perché devo fare sempre quella buona che ascolta?? si è arrabbiato che gli ho chiuso,però non ha capito il perché,cazzo!! non capisce che io ascolto e lui no,si lamenta sempre sempre!! io ho 25 anni,lui quasi 30! è pazzesco,io devo star li ad ascoltare,eh ovvio,ci sono io,la cogliona pronta ad ascoltare le sue lagne su ogni cosa della vita,sul treno che passa e fa rumore,sui soldi che ha ma dice di non avere. ma appena dico 4 frasi su di me di una giornata andata a male mi si viene chiuso troppo presto il discorso. Lo mando a fanc.., gliene parlo (tanto è ottuso,non capirà o finiremo per litigare),o continuerò a farglielo capire con le mie non risposte sui suoi sfoghi??dio,ultimamente si lamenta pure per una goccia d'acqua  caduta per terra.. 

Mar

01

Mar

2016

Che giornata di merda

Sfogo di Avatar di RukiaRukia | Categoria: Accidia

Anche oggi una giornataccia improduttiva, noiosa, non stimolante.

Non ho fatto la mia sessione di esercizi fisici, perché ho il gene della costanza che, probabilmente, nel mio DNA, latita.

Non ho studiato un cavolo e, a questo punto, sarei potuta benissimo andare alla mostra che da tanto voglio vedere.

Non ho combinato niente, sono stata tutto il pomeriggio alla scrivania a far vagare la mente e a cazzeggiare su internet. Purtroppo, ultimamente, questo non accade una tantum, ma sempre più spesso. 

Basta! Adesso vado a sciacquare il viso con l'acqua gelida, mi do due schiaffi e mi do da fare. Non posso più trascorrere giornate così inutili!!!!

Mi pento di essere stata accidiosa.

 

 

Tags: accidia

Ven

29

Gen

2016

Vera accidia

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Accidia

Dovrei studiare con urgenza per un esame, ma niente, proprio non ci riesco. Nonostante la notte dorma male in preda al rimorso, la mattina dopo ripeto gli errori del giorno prima. E non ho ancora chiesto la tesi, perché sono perennemente indeciso. MI faccio schifo.

Lun

14

Dic

2015

La vita perfetta...

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Accidia

Detto con molta sincerità non so esattamente perchè io sia qui su questo sito all'una di notte a scrivere queste cose. Sono una ragazza giovane, sono al secondo anno di università, ho un ragazzo fantastico e ci amiamo tanto, una famiglia che mi vuole bene e mi sostiene e ho qualche amico sincero. Oggettivamente la mia vita non ha nulla che non va, sto bene dal punto di vista economico e in generale alle persone risulto simpatica, sono socievole. Eppure è da sempre che io mi sento insoddisfatta, prima di trovare quest'anno l'amore pensavo che il vuoto che sentivo dentro fosse dovuto a quello, e devo dire che si, non mi vergogno ad ammettere che io desideravo l'amore, desideravo ardentemente una persona adatta a me, che mi capisse e apprezzasse, esattamente per la persona che sono, con cui andare d'accordo come non lo ero mai stata con nessuno in vita mia e l'ho finalmente trovata. Eppure dopo i primi mesi insieme quest'estate in cui ero completamente assorta e senza nessun pensiero ho cominciato di nuovo a essere giù di corda. Ho passato praticamente tutto il mese di settembre a piangere, tra un libro da studiare e l'altro. Anche ottobre non è stato dei migliori, ma ho avuto dei giorni in cui ero serena. Novembre è stato metà buono e metà pessimo e sembrava che la situazione fosse migliorata, ma in realtà sono solo alti e bassi che si protraggono da quando avevo 11 anni. Un giorno ho cominciato ad avere delle crisi esistenziali, sulla morte, la vita, lo spazio, il perchè dell'esistenza dell'uomo, del fatto che tutti un giorno dobbiamo morire, che anche io chiuderò gli occhi e non esisterò più e tanti ma tanti altri pensieri a cui ormai ho fatto l'abitudine. All'inizio era insostenibile, adesso che ho 19 anni quando arrivano cerco di mandarli via, di fare altro, anche se arrivano di notte, quando sono sola nel mio letto a fissare il soffitto e mi sento male. Ho tante altre cose da scrivere in realtà ma non mi basterebbero due pagine per scriverle tutte... Non credo che nessuno leggerà questo pippone assurdo che sto scrivendo, anche perchè non è una storia scandalosa, anche se di quelle ne ho tante e potrei anche raccontarle, visto che ultimamente sto imparando ad accettare le esperienze negative del passato, a viverle non come pentimento ma come un qualcosa che mi hanno aiutata a crescere ed essere (spero) migliore di prima. 

ps. Per puro caso ho fatto un progetto sui peccati capitali e finalmente so cos'è l'accidia! 

Mer

09

Dic

2015

studentessa triste

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Accidia

Sono una ragazza di 26 anni. Sono una studentessa fuori corso da ben tre anni. Mi mancano 4 esami alla laurea e non trovo la forza di finire. Non so se il motivo è la mia paura del futuro ,la paura di aver deluso i miei genitori con una laurea con scarsi risultati accademici o una laurea in una facoltà scelta a mala voglia con argomenti che non mi interessano molto.  Oppure semplicemente sono una persona mediocre o perchè no anche stupida. Non ho mai brillato in niente. Non ho mai capito quale è la mia strada perché ritengo di non avere talenti particolari. Ho sempre pensato che infondo ero incompresa dalla società e da chi mi giudicava, ma forse mi sono solo illusa di essere più di quello che in realtà sono.  forse non sono niente. forse non esiste un posto per me. 

Lun

03

Ago

2015

Sono stronza, ma...

Sfogo di Avatar di La ghiandaia imitatriceLa ghiandaia imitatrice | Categoria: Avarizia

Ma se non lo avessi fatto avrei perso un sacco di soldi e di cose, una mia collega del burgher king, mi ha chiesto troppe volte di uscire, ogni volta, mi fa non ho soldi dopo che abbiamo consumato, e gia dalla prima volta gli dissi che non avrei speso un cazzo per lei, perche eravamo andati a mangiare ad un ristorante cinese e lei si e presa le cose piu costose pur sapendo che non li aveva, lei mi ha dato della stronza, e io chiamo il cameriere spiegando la situazione, e lei mi ha detto che ero doppiamente stronza, continuava ad insultarmi senza sosta,  ha dovuto pagare il debito di 35 euro perche la signorina si e dovuto prendere pure il vino bianco e lei se ne uscita con la frase anche tu lo hai assaggiato il vino quindi lei paga il vino, il cameriere gli impone di stare zitta e che io non pagavo nula perche l'ordinazione del vino e a nome della ragazza, cosi la storia finisce che lei ha dovuto lavorare a gratis una settimana in quel ristorante e pulire tutto da cima a fondo, perche lei non si sa come non ha mai soldi.

Lei ne ando a parllare al mio capo che ovviamente il capo a dato ragione a me e lei se nestesse zitta una volta per tutte, anche se poi  dopo mesi cominciava a fare mobbing a  tutte,sopratutto a me, ma e successo solo per ue giorni poi contattai il mio avvocato, adesso lei e stata licenziata per mobbing e anche mandata in un centro spichiatrico, per fortuna la pazza e andata via.

Mar

28

Lug

2015

UN PENTIMENTO? PFUI!

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Accidia

Confessare che? Questo sito serve per sfogarmi, no?

Foccalabindella, ecco che posso mostrare la mia pazzia!

E non badate a quello che scrivo, è solo per togliermelo di mezzo.

Le cose da fare sono troppeeeeeeeeeeeee, non riesco pà a seguire il ritmo, o un filo conduttore mella mia vita. Non riesco più a controllare le cose, e non so dare la giusta importanza ad ogni cosa. Non so sfruttare al meglio il mio tempo e con4374289473829473289 cose da fare mi ritrovo a fare poco e niente scoraggiato da tutto quello che ho da fare! Che schifo!!!!!!!!!!!! Mi faccio schifoooooooooo. Ma d'altronde tutto questo mondo fa schifo, al diavolo! Forse non servirebbe poi così tanto per cancellare questi problemi, un po' di rinunce, eppure io non ne sono capace. Colpa della mia troppa accidia!

Ora basta! Bisogna finirla! Se questa vita continua così, non vale la pena di continuarla. E s', mi pento, ora che capisco il mio peccato. Ogni singolo momento è un nostro dono.

Ma se volessi dare retta alla mia mente, che pur contorta ha delle buone idee, sarebbe un'ottima cosa, eppure quando si tratta di fare, ecco che subito mi fermo. Sono ad un passo da raggiungere quel che devo raggiungere, ma ogni giorno quel passo si fa sempre più allungato. Ecco, adesso mi sembra impossibile fare tutta quella strada in un solo passo. E' questa una spirale senza fine!

Se dovessi dare retta alla mia mente, come detto, scriverei che mi sono pentito, e, per quanto detto prima, ogni singolo momento è un dono, quindi andrei subito a dormire per lavorare meglio doamni. Ma sono ancoraaqua a parlarvi, mondo butano. E  se conmmetto errori si scrittura ora non me ne importa più, o perso la pazienza di correggerli. Benissimo, sono penstito, vi basta? Non fate troppi pettegolezzi. E sperate che riesca a formarmi in quanto voglio. Grazie. 

Mer

20

Mag

2015

Alcatraz

Sfogo di Avatar di BanyaBanya | Categoria: Accidia

Non è uno sfogo intelligente, ma ho bisogno di parlarne a qualcuno... onestamente! E onestamente non posso parlare con nessuno, purtroppo, perchè rischierei di ferire inutilmente altre persone. 

Comincio col dire che sono fuoricorso da due anni per colpa di un unico esame, l'ultimo, che non avevo nemmeno volutamente lasciato alla fine (era semplicemente l'ultimo rimasto), dopo una carriera tutta 30 e lode, in regola e esami passati brillantemente senza mai doverli ripetere (tranne due, ma alla seconda volta ho comunque preso 30 e non mi sono abbattuta)... e per questo a casa adesso vengo vista come una nullità. E' cominciato tutto il giorno che ho chiesto la tesi: da allora non so per quale anatema, non sono mai riuscita a passare quel maledetto ultimo esame e mi sto vedendo ogni giorno passare davanti deficienti che non hanno mai studiato... e siccome non ce l'ho con nessuno vado anche alle feste di laurea di ciascuno di loro, mi complimento dei loro successi, ecc.

No, non sono invidiosa, non di tutti almeno: alcuni hanno veramente meritato la laurea e per me la loro vittoria, dato che sono amici miei, è anche una vittoria mia. Ma degli idioti no, non lo sopporto. Gente che era al mare mentre io studiavo l'ultimo esame, gente che non ha mai aperto un libro, gente alla mia stessa facoltà che ha passato quello schifo di esame in cui sono bloccata io COPIANDO (io non ho 1010 di vista e nemmeno uno smartphone, ahimè, non posso copiare da internet... ma solo dai bigliettini, che non bastano) e ora... osano pure farmi la predica!!!

La predica! Ma come si permettono?!

"Eh ma sei troppo negativa, eh ma studi troppo, eh ma devi fare come dico io". Come dico io? Tirarmela perchè ho uno straccio di laurea preso per un pelo mentre quando io ero una studentessa modello ti vergognavi anche solo di provare a tirare fuori l'argomento? E' sempre uno schifo vedere come gente che prima mi trattava normale ora mi guarda dall'alto in basso. Il primo anno fuori corso (prima e seconda bocciatura all'esame) riuscivo a sostenere tutto questo, ma al secondo anno fuori corso (questo, con la terza bocciatura consecutiva) dopo essermi abbassata anche ad accettare le ripetizioni (che è una cosa che MAI avrei voluto fare) pur di trovare aiuto, ho cominciato a cedere. Non voglio vedere nessuno, non voglio che nessuno mi parli dell'università o mi faccia domande sugli esami, non posso nemmeno uscire o andare in vacanza perchè vivo con i miei in una città di merda isolata dal mondo e non sia mai dico loro che prendo un treno e vado al nord dai miei amici che poi non studio! Non so come descrivervi questo ultimo anno, ma è stato l'anno peggiore che io abbia mai subito: fino a due anni fa ero indipendente, vivevo completamente da sola in una cttà meravigliosa, avevo tanti amici, ero serena dopo anni di oppressione familiare... ma ora i soldi non ci sono e sono dovuta tornare a casa, sono perennemente sotto il controllo dei miei, col tempo hanno fatto in modo di impedirmi ogni passione che coltivavo: una volta avevo interesse per i viaggi, ma non posso andarmene in giro senza soldi ovviamente, poi i raduni di appassionati di generi (concerti metal, raduni cosplay, ecc), la lettura (ora se non mi vedono leggere libri dell'università sono guai), la scrittura... la scrittura è l'unica che ho difeso con le unghie e con i denti, scrivendo a notte fonda di nascosto sul pavimento del bagno, per quanto possa sembrare ridicolo: ed è quella che odiano più di tutte, perchè mi isola. Come hanno sempre fatto, mi hanno impedito di vedere i miei amici con metodi subdoli: adesso non posso nemmeno telefonare o usare il pc se non quando loro escono, e nell'era in cui se non rispondi subito a un messaggio sei uno stronzo questo mi è costato liti con tante persone... in breve tempo i miei rapporti sociali hanno raggiunto quasi lo zero e quei pochi amici che ho capiscono e sopportano le mie lunghe assenze, ma dagli altri vengo costantemente rimproverata per ogni cosa che faccio (non hai chiamato, non ti fai sentire, non mi hai detto, non hai fatto) che ormai ho il terrore anche solo di vederne uno prima che dica all'altro "ho parlato con Banya" e l'altro "Banya, sei una stronza, hai parlato con Tizio e hai ignorato me!!". Senza contare che tutti mi fanno "ribellati ai tuoi genitori!" come se ci volesse lo schiocco di dita: sì, mi ribello, e poi che faccio? Vado a vivere sotto un ponte? Non trovo lavoro anche se lo cerco e non ho un minimo di risparmi da parte per potermi pagare un mese di affitto da sola... e non parliamo dell'università con le sue tasse. Insomma, piano piano ho cominciato a perdere interesse in ogni cosaa, ora non mi fa alcuna differenza passare una giornata o un'altra e le feste sono solo una gran seccatura: il mio medico mi ha diagnosticato la depressione e a casa, tanto per cambiare, nessuno la prende sul serio. Via di "devi tirare fuori le palle!" e nessuno vede che io ho tentato e ogni tentativo viene ostacolato o non è sufficiente: io da sola non ce la faccio, ho avuto la decenza di chiedere aiuto. Purtroppo per me tutti scambiano l'aiuto con ciò che a loro più conviene per tenermi fuori dalle palle, tutti mi volevano bene quando ero successful e adesso che sono depressa.

Quando ero in anonimo una volta vi ho scritto della mia fobia di telefonare e rispondere alle email (sì, ero io) e, a differenza di altri, siete stati molto comprensivi e mi avete dato qualche consiglio serio (che non fosse "E che ci vuole, basta che fai il numero"). Ho provato a lavorarci su, ma continuo a nascondermi quando sento trillare il telefono troppo a lungo e mi sento estremamente a disagio a rispondere alle email formali: ho deciso di andare da uno psicologo come uno di voi mi ha suggerito, ed eventualmente capire se il problema è più profondo. Coi soldi della laurea, se ne avrò una .-.

Comunque tornado al motivo per cui ho visto rosso e ho sentito il bisogno impellente di sfogarmi: ho avuto l'invito all'ennesima laurea di un'incapace, sui cui demeriti non mi dilungo perchè nonostante tutto è riuscita a terminare prima di me... ci conosciamo da bambine ma non ci siamo mai frequentate perchè siamo sempre state l'opposto: lei è la classica persona festaiola, iper-attiva ed espansiva, che dormirebbe in un sacco a pelo ovunque e ama la baldoria, gli alcolici e la casa piena di amici, io sono solitaria e non amo la confusione - una volta mi adattavo alle feste ed ero molto socievole, ora invece vorrei semplicemente mi lasciassero in pace e non mi forzassero, non so come spiegare, ma non voglio vedere nessuno e l'idea di vedere qualcuno con cui non mi trovo bene, perdendo magari tre giorni di studio (perchè questa vive fuori) con gente di cui non me ne frega un cazzo quando non posso vedere I MIEI amici... mi irrita. Mi irrita tantissimo. Volevo rifiutare l'invito ma non posso: come l'ultima volta mia madre ha promesso AL MIO POSTO che sarei andata e che ero felicissima di andarci e che se non ci vado creo problemi in famiglia e se non vdo pensano che sono invidiosa eccetera eccetera, e quando ho provato a rifiutare... "Eh ma Banya che sicuro fai amicizia!" "Ma dovresti uscire di casa!" "Ma quella è gente a posto, mica come quegli sfigati dei tuoi amici!" "Eh ma perchè sei sempre così negativa! Non ti sai divertire!" ...stavo per esplodere!!!

Senza contare che non m'ha manco invitata di persona e manco se ne frega se ci vado o no alla festa. 

Ma vaffanculo voi, le feste di laurea, l'onore della famiglia e pure la prof della tesi che per i continui 'ma Banya vergognati non hai fatto niente' di MIA MADRE (non della prof!) non riesco a contattare nemmeno perchè l'idea di presentarmi con l'ennesimo insuccesso in due anni quando ero la sua più brillante studentessa mi fa sentire una merda... ma andate tutti a fanculo!!! Voglio andarmene via in un posto che nessuno di loro conosce e soprattutto dove nessuno mi conosce e ricominciare daccapo 25 anni di vita completamente sbagliata!  

Mar

05

Mag

2015

La nostra barca che sta per affondare.

Sfogo di Avatar di Souv3nirSouv3nir | Categoria: Accidia

I veterani del sito sicuramente si ricorderanno di me. Poco più di un anno fa ho conosciuto una ragazza dalla quale mi sono sentito rapito subito. La strada, che si era messa in salita per via di un mio errore durante la fase di conoscenza, si era poi piano piano "addolcita"; avevo tirato fuori il meglio di me, forse per nessuna prima di lei. Ci fidanziamo, ed inizia la nostra storia. Dopo quattro mesi una parte del mio cervello, forse inconscia, nutriva già dei dubbi. Non mi vedevo in una convivenza con lei, non mi vedevo in una vita con lei (nonostante io, per ora, rifiuti l'idea di un matrimonio); "è normale, è presto e sono uno lento a convincermi", dissi a me stesso. Vissi una lunga ed estenuante fase di "disincanto" in cui arrivai molto vicino a toccare con mano l'idea di lasciarla. Anzi, avevo praticamente deciso di prendermi una pausa, solo che non lo feci perchè lei era prossima a discutere la tesi di laurea. Ingoiai il rospo e, salvo qualche incomprensione/litigio abbastanza fisiologico a quel punto, decisi di andare avanti ed aspettare una qualche illuminazione. Ci "lasciammo per finta" 2 o 3 volte, ma era solo una finzione, appunto. Nulla che volessimo entrambi, quind, dpo il litigio, tornava sempre il sereno. Nel frattempo, pur non amandola (perchè non la vedevo al centro di una mia eventuale vita futura, nel senso che non vedevo in lei tutte le caratteristiche che vorrei nella mia donna), mi legavo a lei sempre di più, a livello affettivo. Il bene, l'affetto, che provavo nei suoi confronti cresceva a dismisura, lentamente ma cresceva. Le idee di lasciarla, che ogni tanto riaffioravano, divennero pian piano remote. Erano un incubo che ogni tanto tornava. Il mio incubo di stare anni con una ragazza a cui voglio solo tantissimo bene e da cui, in virtù di questo enorme affetto, non sarei mai più riuscito a staccarmi. Ma lo ricacciavo. Una parte di me mi diceva che lasciandola mi sarei privato di una persona troppo importante affettivamente, e che avrei sofferto. Tanto o quasi-tanto non importa, sapevo che avrei sofferto. Lei, carina, con me sempre educata ed attenta, gentile, si era però accorta che in me era cambiato qualcosa rispetto all'inizio. Che forse da parte mia c'era solo un sentimento di affetto, ma non di amore. A causa dei grossi impegni del mio lavoro, cresciuti negli ultimi mesi (e totalmente diversi rispetto a quelli che avevo quando ci fidanzammo), lei lamentava anche una specie di solitudine, si sentiva trascurata, messa da parte. E io un po' ci marciavo: è vero che nel fine settimana capitava che due giorni lavorassi, però ne approfittavo anche per "rifiatare" un po' da solo. La sua sensazione, quella di non essere amata, unita al suo sentirsi trascurata (non mancavano comunque le belle serate insieme, le tante cene a casa mia, i momenti vissuti insieme) l'avevano molto cambiata negli ultimi due mesi. Così, è entrata da gennaio in una sorta di spirale che la portava a lamentarsi spesso, a pretendere, a non capire i miei reali impegni lavorativi. E io, nel frattempo, cercavo solo rimedi temporanei, panacee momentanee che rimandavano solo il problema. Circa 8 giorni fa, domenica, davanti alla sua ennesima paranoia, al suo essere scocciata, al suo "sai bene cosa c'è", oltretutto mentre andavo a lavorare, non ho retto e, dopo la chiamata, l'ho congedata con un addio via sms, a cui lei non ha risposto. Stamattina, dopo 8 giorni di silenzio assoluto e reciproca mancanza di contatti con ogni mezzo, mi ha scritto un sms in cui sostanzialmente mi ha detto che "la situazione si è incancrenita e a questo punto non è più possibile tornare indietro. La nostra storia resta un buon bagaglio per entrambi, ma auguro ad entrambi tempi migliori". Istintivamente son andato sulla difensiva e, dai successivi scambi di messaggi, è venuta fuori parte della sua rabbia, del suo risentimento. Non vuole più parlarmi ne' sentirmi. Nonostante la mia scarsa trasparenza nei suoi confronti, non l'ho mai colpita in momenti dove sapevo di poterle fare molto male. Lei invece, in un momento in cui sono pieno di lavoro fino alla nuca, l'ha fatto. In questo momento, inoltre, le mie due persone di riferimento sono, per vari motivi, mentalmente e fisicamente lontani. Uno è in attesa di un secondo figlio, e sta lasciando il luogo dove lavoro per trascorrere diversi mesi a casa della moglie, distante 900 km. L'altro mio "confidente" è alle prese con una frequentazione importante, è poco lucido e non ha il 100% del raziocinio da dedicare alle mie beghe. Quindi, rieccomi qua. Questa situazione mi ha fatto molto riflettere in questi giorni. Uno di quei due miei amici mi ha scritto: "so che ti manca ma devi essere lungimirante e non egoista. Cerca di capire se è amore o se stai male solo perchè ti manca la sua compagnia. Se il caso è il secondo, lasciala stare e non farla soffrire." Ha ragione. Il punto è che io vivo nel dubbio atroce di non aver riconosciuto io stesso l'amore per lei, di averlo confuso per forte affetto. Di essermi innamorato e di non essermene accorto o, peggio, magari me ne accorgerò in un futuro, quando ormai sarà già tardissimo. Ho paura di me stesso in questo momento. So solo che mi manca tantissimo, ma non so se per amore o perchè temo di ritrovarmi solo. Molti lati del suo carattere, del suo modo di fare con me, sono sicuramente rari. C'è una parte di me che mi dice che, anche se mi rendessi conto adesso di non amarla affatto, mi farebbe morire l'idea di vederla con un altro. Dvvero non so. E fino a sabato non posso nemmeno "tentare" di vederla perchè ho preso qualche giorno di ferie e sono lontano. Eppure ho la sensazione che i tempi siano maturi e che, comunque, io debba decidere cosa fare. Ammetto di non riuscirci da solo.

Tags: accidia

Ven

27

Mar

2015

Distruzione

Sfogo di Avatar di ilmionicknameilmionickname | Categoria: Accidia

 

  • 27 Marzo 2015 ore 12.31

 

Dopo 5 mesi di assurdità e di cambiamenti e di rotture di palle, la qui presente Aurora ha lasciato il suo ragazzo.

E' vero, è la terza volta, ma questa dev'essere quella giusta. Non so bene come mi sento, in realtà. Mi sento solo un po' fredda, ma almeno ho smesso di piangere, dato che lui oggi, dopo averlo aspettato due ore, non si è presentato all'appuntamento. (Non è la prima volta e non è questo il motivo della separazione). Ad ogni modo, mi sento normale, ed'è strano, non mi viene da piangere, non so cosa fare, però non mi sento triste. 

Lui ovviamente, come le altre volte, ha detto che si sarebbe tolto la vita (clou) ma alla fine non penso lo farà, e se lo farà, la colp di certo non è mia. Non posso stare con una persona solo perché altrimenti si uccide. Non la sopporto questa cosa, è da egoisti.

Per gli sfoghi precedenti: Non mi aspettavo tutti questi commenti, e sì, lo so che i due sfoghi sono contraddittori tra essi, ma sono fatta così. Sono una contraddizione vivente, e di certo non devo spiegazioni a voi.

Buon proseguimento di giornata ragazzi/e.