Tag: adolescenza

Lun

21

Set

2015

Bella ma confusa?!

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Salve a tutti.

Sono una ragzza 16enne e mi ritrovo oggi qui a sfogarmi con voi perchè  è da un po' di tempo, quasi da sempre che magari quando sono in cittá a fare un giro, o anche quando esco da scuola, mi capita che ragazzi (17-23 anni) mi schiamazzano, mi dicono che sono bella, come sto, mi si fermano a parlare etc... Il problema è che magari li per li ci sto bene e son contenta, perchè diciamocelo fanno sempre piacere i complimenti, però dopo mi prende l'angoscia, la tristezza e non so il motivo. Ogni santa volta che succede dopo mi prende la malinconia, e io ci sto impazzendo perchè non capisco il motivo.. 

Sono strana, non ci son dubbi, ma non capendo queste emozioni esco pazza, quindi dico a voi, popolo di sfoghiamoci, consigli? O magari spiegazioni? Grazie a tutti.

Dom

20

Set

2015

Amicizia falsa e solitudine!?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Non so che fare, e tutto questo mi tormenta...

Salve a tutti, sono una ragazza adolescente, che mi trovo oggi a sfogarmi con tutti voi perchè sono stufa della mia situazione sociale.

In pratica ho 1 sola amica, 1 sola (lo so faccio pena) e la cosa buffa e che mi sta pure sulle palle. Siamo in classe insieme, e fuori da scuola ci vediamo poco. Lei non si interessa a me, anche se io l'aiuto sempre. Siamo amiche false in poche parole, però io me la tengo amica perchè ho solo lei. Il problema è che da un pò di tempo 'l'ho studiata, il suo comportamento, cosa dice, cosa fa etc..' e mi sono accorta che siamo completamente diverse. Lei è molto superficiale, molto esuberante, quando c'e da fare i fatti non c'e mai e anche un po troia.. Io non dico che sia una brutta persona, perchè ogniuno è comè, però per me come amica, non è l'ideale.. Interessi in comune 0, mi parla sempre dei suoi ragazzi (che cambia 1 alla settimana) e a me ste cazzate non interessano... Cosa fare, ci chiudo o me la continuo a tenere amica? E se ci chiudo ho paura di rimanere davvero sola, anche se un po mi ci son abituata avendo solo 1 amica, però passare tutto il tempo da sola non mi sembra il caso, anche perchè alla mia etá è strano... 

Sab

19

Set

2015

Sono stufa di questa vita di merda!

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Piccola premessa, ho 16 anni.

Mi sono stancata delle mia vita, ormai sono al limite...

La mia rutine giornaliera è : alzarmi, andare a scuola, tornare a casa, pranzare, dormire tutto il giorno, cenare e dormire; e cosi rinizia da capo.

Non ce la faccio piu, passo i pomeriggi interi a non fare assolutamente nulla, il fine settimana chiusa in casa.

Non ho amici (o almeno veri,quelli con cui la voglia di uscire non ti manca), attivita fuori scuola non le faccio perchè non saprei che fare...

Poi ci si mettono pure i miei che il fine settimana mi dicono che devo uscire e fare cose, ma io sono sola e loro non lo sanno.. Questa cosa mi sta distruggendo.. Ho bisogno di qualcuno, qualcuno di vero..

P.S. e non dite che passera' perchè è circa 3 anni vhe vado avanti cosi..

Gio

17

Set

2015

Mi sento sola e non sono me stessa.

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Scrivo qui, perché non ho nessuno con cui confidarmi, sono veramente disperata : non ho amici, nessuno, proprio zero,  nonostante io abbia 19 anni, e vada all'università, sono un carattere molto introverso e freddo, non faccio amicizia subito, le uniche amiche che avevo dal liceo, le ho abbandonate, perché non riuscivo ad essere completamente me stessa, avevamo altri interessi,  e mi sentivo non compresa, avevo e ho tutt'ora dei gravi problemi economici in ambito familiare, mi porto tutto il peso su dei miei genitori, in quanto figlia unica,  quando finimmo il liceo e iniziato l'università, ogni tanto capitava che volevo starmene da sola, si trattava di giorni,non mesi o anni, GIORNi, non volevo confidarmi perché non voglio passare per la vittima della situazione e di quella che fa pena agli altri, nonostante ciò loro lo sapevano, e mi chiedevano spesso di uscire e andare a mangiare fuori, cosa che io , in tutta onestà, non potevo fare spesso, dato che sono sulle spalle dei miei e sono loro a dovermi dare  i soldi,  per questo motivo mi sono sentita più volte esclusa, dunque,  ho deciso di tagliare i rapporti. 

Ho un ragazzo, ma il mio sentirmi spesso sola e avere questi problemi in casa che non mi permettono di poter condurre la vita che vorrei, non mi aiutano, non ho nessuno,oltre lui, con cui confidarmi  e parlare,esco solo con lui, non mi confronto con gli altri da mesi, questo  mi porta spesso ad essere molto acida, sto cadendo in un tunnel in cui non riesco ad uscirne, nessuno riesce a capirmi e forse non  lo riesco a fare neanche io , il mio ragazzo sta per lasciarmi perché dice che non riesce a sopportare  tutti i miei problemi che ho, nonostante neanche con lui mi confidi spesso, ma dice che ciò mi rende triste e acida, e  rende triste anche lui, e in questo momento vuole stare sereno e attualmente dice che non riesce a stare più con me, perché lo rendo triste, cosa che non ho mai voluto fare. 

So che devo reagire, fare qualcosa, ma mi sento come se fossi intrappolata, da non so neanche io cosa. 

Mi sto sentendo sempre più sola, credevo di riuscire a fare forza solo su me stessa come ho fatto in questi ultimi mesi, mi ero abituata all'idea, e ormai, mi sono rassegnata  per colpa del mio carattere poco espansivo non posso andare lontano, e non riesco a cambiare, mi rendo conto che gli altri non possano stare dietro a tutto ciò, dietro al mio dolore, ma non ce la faccio più, sono arrivata al punto di piangere giornate intere. Mi sento disperata a scrivere qui, ma veramente io non ce la faccio più, ho finto tutto questo tempo, vorrei poter fare amicizia spensieratamente, vorrei poter conquistare il mondo, dovrei farlo data la mia età, vorrei poter essere spensierata a 19 anni, ma non riesco ad esserlo, non riesco neanche a risolvere i problemi familiari, non so neanche se posso risolverli, ma vorrei tanto, così da star più serena con la mente, così da poter uscire...

 

Mer

16

Set

2015

mi piace stare sola, ma odio sentirmi sola

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Sono un po' complicata, lo so benissimo, mi piace stare sola, ma odio sentirmici. Premetto che ho 16 anni. Non vivo la vita come vorrei, quando sto con gli altri non sono io, delle volte ci ripenso e dico: ma ero io, ho fatto quelle cose, ho detto quelle cose?'.

Delle volte mi chiedo cosa ci faccio, cosa ci faccio qui, mi vedo come un estranea..

Ho sempre voglia di stare sola, non esco quasi mai, e infatti è molto strano per la mia eta, ammetto che non mi dispiacerebbe avere qualche amica/o vera/o, però è cosi difficile che poi tutte le volte mi arrendo e penso sempre che mi sta bene. 

Io mi sfogo oggi perchè non ho nessuno con cui farlo, e quindi tutto questo mi sta distruggendo e ho paura di rimanere sola per sempre. Non voglio choudermi in me stessa, ho paura che tutto questo possa distruggermi.. 

Grazie a tutti per i consigli 

Mer

02

Set

2015

I miei genitori mi hanno distrutto l'adolescenza

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Fin da quando ero bambina (fino ai sette anni) mia madre mi urlava contro e mi dava la colpa di tutto ciò che le succedeva, mentre con mio padre ero in buoni rapporti. Poi mia madre cominciò a mostrare la sua intenzione di divorziare (dicendo DAVANTI A ME che non lo amava più, che sarebbe stato meglio se non si fossero sposati, etc..); mio padre, terrorizzato, cominciò a fare tutto ciò che lei gli chiedesse, e quindi iniziò anche lui a sgridarmi per cose a caso e a vietarmi tutto. La mia adolescenza è stata tutto un "era meglio se abortivo", "tornassi indietro ti rifarei solo perché dopo di te è nato tuo fratello" e così via; non mi era concesso fare niente: non potevo uscire, non mi hanno mai comprato dei vestiti (ai miei fratelli pagano tutto, dalla palestra, ai vestiti, alla benzina, all'affitto) e sono costretta a usare quelli che a loro non stanno più, quando vado a scuola non mi danno soldi per mangiare e ogni cosa che dico è motivo di urla e insulti. Ormai ho 17 anni e da più di un anno sono fidanzata con un ragazzo che purtroppo è molto lontano da me. In questo anno lui è venuto a casa mia tre volte rimanendo fino a 10 notti (l'ultima volta), io ho chiesto di poter andare da lui a Natale e mia madre ha iniziato a urlare che non se ne parlava, che non sarei mai uscita di casa e che sarei rimasta con loro per molti altri anni perché non mi avrebbe concesso di uscire; allora io ho risposto che il giorno stesso dei miei 18 anni me ne sarei andata e non li avrei più neanche chiamati, e ha cominciato a deridermi e ad insultarmi, dicendo che non sopravvivrei e che tornerei sicuramente da loro in pochi giorni.
Io me ne voglio andare, col mio ragazzo abbiamo già organizzato tutto, io sto mettendo soldi da parte e lui lavora già, ma come resisto fino al mio prossimo compleanno?

Lun

24

Ago

2015

HO DUE GENITORI DI MERDA

Sfogo di Avatar di B26B26 | Categoria: Ira

In questo momento non sono arrabbiata, ma sto solo ripensando al mio passato e alla mia storia e mi accorgo di come i miei genitori non lo siano mai stati pienamente. Mia madre impone limiti, su qualunque cosa, è iperprotettiva, ma non per affetto, quanto per paura, credo, che mi faccia una vita vera. Non posso uscire da sola, non posso fare attività che qualunque 16enne farebbe, non sono mai andata a fare un giro con i miei amici e mai a nessuna festa per ragazzi (a quelle che si facevano alle elementari sì). Mi tratta come una bimba, mi ha più volte detto di non fare nulla in casa, di non aiutarla e che quindi deve fare tutto lei. A cinque anni a chiuso me e mia sorella in camera al buio contro la nostra volontà perchè le erano saltati i nervi, noi piangevamo, urlavamo, ma solo quando si era calmata ci ha fatto uscire. Mi urla spesso contro. Quando alcune volte le parlo lei non mi ascolta, perchè le vedo gli occhi vuoti, non partecipa e ogni tanto m'interrompo a metà frase e lei non mi chiede di continuare: non mi sente proprio, ed io ci sto davvero male, perchè non ho motli amici, e neanche parenti con cui confidarmi. Non vi racconto i "traumi", se così si possono chiamare, che ho subito da piccola, con lei che mi umiliava in posti pubblici, che mi sgridava con tutti che mi fissavano. Io non dimenticherò mai quei momenti. Lei non lo sa, perchè per lei tutto passa, ma non si ricorda, non capisce quello che mi porto dentro da tempo... Per lei non posso neanche avere un ragazzo, perchè lei il primo lo ha avuto (si parla degli anni 70) a circa 20 anni, se non mi sbaglio. E se io ne trovassi uno non so nemmeno come farei a dirglielo. 
Mio padre invece è un uomo a cui piace vantarsi di sé, a cui piace screditare le persone ed i loro sogni, è così concretamente duro, mi ha spezzato il cuore più volte e non è mai venuto con me a ricomporlo. Mi ha più volte detto di avere un "cuore di pietra", mi ha accusata di farmi influenzare da mia madre e quindi di non avere un cervello tutto mio, le mie idee, i miei pensieri... ogni tanto si incazza  con me per nulla, soffre d'ansia quindi immaginate cose tipo le partenze per viaggi: sono esperienze allucinanti. Sin da quando ero bambina, quando le mie compagne venivano a casa mia e mia madre (perchè mio padre non partecipava mai, ovviamente) ci portava la merenda e cose simili, loro mi dicevano che avrebbero tanto voluto una madre come la mia ed io, già allora, dicevo loro che non la conoscevano bene, che non vedevano ciò che realmente era senza quella maschera. Non so se mi hanno mai creduto. I miei genitori di merda, insieme, formano una macchina letale. Litigano quasi ogni giorno, mia mamma stuzzica apposta mio padre, perchè lo odia per fatti che io non so bene (o di cui non so la vera versione) perchè accaduti prima della mia nascita, e lui per ogni piccola cos o frase innocente di mia madre si accende. Urlano. Ormai sento grida quotidianamente. Il massimo di calma a casa mia è stato 2 giorni e 1/2. Ho contato. Perchè era un evento così insolito. 

Scusate per la lunghezza, ma avevo bisogno di condividere tutto ciò con qualcuno che mi possa dare dei consigli o semplicemente che mi scriva qualcosa che mi possa dare la forza di continuare, perchè devo stare qui, non ho il fegato per scappare, sono una ragazza ordinata, che ha bisogno di organizzarsi e di sicurezze, non posso partire per l'ignoto. E mi stanno rovinando gli anni che dovrebbero essere i più belli della mia vita. E non è giusto.  

Gio

20

Ago

2015

SORELLA IMPICCIONA

Sfogo di Avatar di B26B26 | Categoria: Ira

Mia sorella è una rompicoglioni ficcanaso. A lei, se si sfiora (letteralmente) il suo cellulare di merda si incazza e te lo toglie subito dalle mani, vallo a dire a lei poi che invece viene e ti guarda la cronologia, le pagine recenti e qualunque cosa possa suggerire una attività su internet. E poi inizia a riccattare e prendere in giro, vuole beccarti in frangrante ed ogni parola è spunto per una colpa nuova che lei ti dona. Porca puttana quanto mi fa incazzare!! E' stronza... abbiamo litigato già ieri perchè lei è pure una bugiarda seriale e rompipalle e dopo aver fatto "pace" ritorna e si comporta spavalda come fosse la padrona del mondo. Vuole leggere il mio diario segreto, vuole sapere cosa faccio in ogni momento... Poi io non mi dovrei arrabbiaare, ma se si tocca solo lei e il suo computer, tablet o cellulare che sia sembra ci nasconda dentro un piano terrorista per quanto lo tiene sotto custodia!!!! Che nervi!! 

Gio

13

Ago

2015

PADRE MISOGINO...

Sfogo di Avatar di B26B26 | Categoria: Ira

A volte le parole sono più taglienti di un coltello: è proprio questo che mio padre ha appena fatto. Mi ha urlato contro di essere una ragazza fannullona, di non saper svolgere i mestieri di casa, mi ha detto che ormai ho 16 anni e che non posso solo limitarmi a studiare, mi ha detto che lui è stufo di fare i mestieri da donna a casa, più precisamente quelli che lui definisce "i mestieri da schiava". Cioè lui vorrebbe che io fossi una schiava a casa, ma che allo stesso tempo ottenessi ottimi risultati a scuola. Lui sostiene che se avrò un marito non potrò più fare ciò che voglio, sarò in un certo senso assoggettata da lui, mi dovrò dedicare alla casa. Ma io non voglio questo futuro. Ed io so che gli uomini là fuori non vorranno nulla di tutto questo perchè nell'attualità tutto è cambiato e le donne non sono più solo donne di casa. Io voglio fare carriera, avere una vita entusiasmante e nuova. 
Io lo odio, e non so come poi i momenti di rabbia si fossilizzano e finiscono sotto terra, coperti dai sorrisi deboli che provi ogni tanto. Ma lui sa come buttarmi a terra, sa come manipolarmi, sa come farmi male, alza la voce, mi sminuisce, parla di un lavoro futuro per me e poi di essere una brava donna di casa il cui marito non mi sopporterà se non farò la brava "domestica". Secondo lui io dovrei andare a scuola, studiare, cucinare, pulire i pavimenti, lavare, stirare, spolverare, aspirare e chissà quali altre cose. E' normale che sia così? Ma sentirsi dire di non essere "buoni a niente" di concreto fa davvero male. Ho appena smesso di piangere, ma pubblico il mio sfogo qui per ricordarmelo quando avrò successo nella vita e lui non sarà più nulla, neanche una misera briciola minuscola sotto i miei piedi. 

Sab

08

Ago

2015

Scrivere o no? Questa estate lo deciderà

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Mi è difficile pensare al passato, ho una memoria poco sviluppata e in ogni caso, è sempre verso il futuro che sono proiettata. So solo che non riesco mai a stare bene con gli anni che ho, che quando ne ho avuti dodici ho battuto il pugno perché gli altri riconoscessero i miei tredici, poi paradossalmente, raggiunti i tredici il mio sguardo era andato ancora più avanti, oltre, i quattordici. 

So che ho iniziato a leggere per ottenere un riconoscimento, perché in casa mio fratello era quello bravo in matematica e io volevo essere come lui, raggiungere le vette più alte, la sua perfetta antitesi però, salire una vetta in cui lui non avrebbe mai posato neppure lo sguardo. È iniziata per gioco, è iniziata per uno scherzo, probabilmente molte volte ho anche letto distrattamente i libri, avevo appena dieci anni e mi piaceva anche giocare. È stato questo il modo in cui è nato tutto, questo il modo in cui sono cresciuta. Ho iniziato a leggere e non ho più smesso, poi ho iniziato a scrivere, non ricordo quando, neppure cosa scrivessi, so che sono sempre stata brava a parlare tra me e me, che mi piaceva descrivere ciò che vedevo e anche dare una mia interpretazione ad ogni cosa. Era come se narrassi la mia stessa vita. Poi sono andata verso i quindici anni (sedici! Mi impuntavo io) e allora ci sono state le prime cotte, la fase adolescenziale mi ha dato molto di cui scrivere, mi limitavo però soltanto ad alcuni pensieri, a pagine di borbottii inutili, sproloqui intensi, però si, pur sempre sproloqui. Mi piaceva scrivere, è diventato inconsciamente il mio sogno, certo, perché avevo già detto che non mi sarebbe bastato un posto in collina, volevo la vetta. La voglio ancora. A diciotto anni qualcosa è improvvisamente cambiato, ho smesso di pretendere un anno in più, in questo momento non voglio che qualcuno pensi "è una diciannovenne" proprio no, mi sento diciottenne. La verità è che sono spaventata da questo anno che potrebbe essere il mio anno decisivo. In tutti questi anni ho scherzato, mi è piaciuto sognarmi sulla vetta, mi sono improvvisata scrittrice senza esserlo mai stata ma ora è il momento di capire. Non sono più in vena di prendermi in giro, basta sproloqui e basta racconti scritti e lasciati a metà. È da inizio estate che mi sto cimentando in questa impresa, sto scrivendo un romanzo! La trama è stata già organizzata, ci sono dettagli che adoro, i personaggi lì sento, la storia vuole essere raccontata. È un romanzo senza pretese, ma al momento di mettermi davanti al computer le mie certezze crollano. La mia storia è tutta nella mia testa ma questo è nuovo per me, le descrizioni, i dialoghi, la discrezione del narratore, l'intreccio, gli aggettivi e il continuo ripetere parole. È difficile. Non l'avevo mai pensato, è difficile. Inizio a credere che sia impossibile per me. Questa mia inadeguatezza da cosa nasce? Dalla mancanza di talento o dal fatto che comunque è una cosa nuova per me? Dopo anni sto davvero cercando di mettermi in ballo. Scoprirmi incapace è la mia più grande paura. Chissà se anche gli scrittori talentuosi si sono sentiti impotenti ed incapaci.