Tag: madre
Sab
13
Lug
2019
Mio padre!
Torno a casa dal lavoro, passo a fare la spesa per la cena e corro a casa perché devo assolutamente studiare per un esame.
Chiedo a mia mamma di preparare qualcosa mentre io inizio a studiare quando mio padre torna ad inveire contro mia madre.
Io non ce la faccio proprio più, vorrei non averlo mai conosciuto.
Mia madre non è stata una mamma ne una moglie perfetta, ma lui sicuramente non può proprio parlare ne rimproverala in alcun modo... lo ha sempre messo al primo posto.
Piuttosto quelli che dovrebbero urlare dovremmo essere io, il mio fratellino e la mia sorellina che non ce li siamo di certo scelti due genitori folli.
Il motivo della lite è stata la scelta di un film: mio padre ha preso la palla al balso per sfogare tutte le sue frustrazioni da uomo fallito, quale è.
Ma si può urlare per una cosa del genere?
Io in fin dei conti in un modo o nell’altro sono cresciuta e anche troppo bene visto la mia storia...
presto, spero me ne andrò.
ma non voglio che mio fratello e la mia sorellina crescano nel terrore come sono cresciuta io... con un padre pazzo ed una madre che se ne frega.
Ven
05
Lug
2019
Genitori
Stamattina sono andato con mia mamma a fare delle commissioni, siamo andati in una via "araba" , nel senso che e' frequentata per lo più da arabi e hanno negozi li, perché mia mamma tende a comprare alcune cose lì, anche se e' italiana, a un certo punto, mio padre è uscito da un negozio con due suoi amici, eravamo tipo a un metro di distanza da lui, ci ha guardato e mi ha fulminato con lo sguardo, senza dirmi nulla, volevo parlargli ma ero tipo bloccato, poi ha parlato nervosamente in arabo con i suoi amici e l'unica parola che ho capito e' hawal (non so come si scrive, ma vabbè) che in italiano sarebbe "frocio" , dopo di che se ne andato e mentre se ne andava assieme ai suoi amici si è girato a guardarci e i suoi amici se lo sono portato via dicendo qualcosa tipo che li dispiaceva, non ho capito molto perche di arabo so pochissimo. Io e mia mamma abbiamo finito di comprare e lei per tutto il tempo era silenziosa e mi rispondeva solo a monosillabi se le chiedevo qualcosa, tornati a casa la stessa cosa, i miei sono divorziati ma mia mamma è succube di mio padre da sempre e ancora adesso, lui le ha detto piu' volte che io sono omosessuale per colpa sua e che non è stata una buona madre. Io lo so che non è così e che mia mamma non c'entra nulla, ma la vedo stare male e mi dispiace, mi dispiace anche che mio padre per strada invece che salutarmi si innervosisca , vorrei solo che fossero felici , in pace e che mi volessero bene . Scusate la rottura di palle ma non vedo il mio ragazzo fino a stasera e avevo bisogno di sfogarmi
Gio
27
Giu
2019
Fagotto
Sono stato da mia madre a prendere le mie cose, e mi sono fatto l'augurio di non entrare più in casa sua.
Quella vecchia strega è patologicamente egoista. Aveva trovato una badante italiana che si è licenziata e poi mi ha detto, confidenzialmente, di aver fatto di tutto per accontentarla ma lei non era mai contenta.
Non ho bisogno di sentire l'altra campana. Corrisponde al profilo psicologico della mia psycomadre.
E beccati la straniera che parla come un camionista. Non muovo più un dito per aiutarti, brutta bestiaccia.
P.S.: E' una delle rare volte in cui mi dichiaro pentito. Pentito di averla aiutata e essere mal ricompensato.
Sab
22
Giu
2019
Che macello...
I genitori della mia ragazza sono separati, io ho 20 anni e lei 17.
La madre è da un po che si sente con uno di 6 anni piu giovane che aiuta tutta la famiglia giacché può permetterselo. In tutto ciò io non avevo mai avuto l onore di conoscerlo e di vederlo. Per il complenno di questo tizio,la madre organizza una cena a casa propria non invitandomi. Io non me la sono presa per questo,più che altro mi sono arrabbiato con la mia ragazza perché mi dice che sarebbe stato scortese mancare alla cena e che dovevo passarla a prendere alle 22:00 se mi andava. Io le dico che non ho mai aspettato nessuno e non faccio il cretino per nessuno. Litigammo pesantemente fino al punto che lei si fece sentire piangere dalla madre che era a cellulare con il fidanzato che decide di saltare la cena perché voleva che si fosse risolta la situazione. Io dopo aver litigato con la mia ragazza invio un sms alla madre dicendogli che mi dispiaceva per la situazione e che mi ero sentito mancato di rispetto.la madre mi risponde non quando legge il mess, ma soltanto perché il fidanzato decise di saltare la cena. In un certo senso voleva sfogarsi con me. Dopo 3 giorni di pace, mi arriva la chiamata a nome della madre della mia ragazza alle ore 23 : 30, ma a cellulare era lui che mi parlava. Si presentó, invitadomi a prendere un caffè tutti insieme dicendomi che lui doveva chiarire una situazione con me perché doveva parlare a fianco della fidanzata e della mia fidanzata,dato che era lui a occuparsi della famiglia, almeno cosi disse. (io e la mia ragazza stiamo insiene da 2 anni, loro manco 8 mesi). Io educatamente gli dico : guarda che non c entri tu in questa situazione, io vorrei chiarirla di persona ma senza di te e tu chi sei per parlare a fianco della mia ragazza? Lui mi dice di abbassare il tono perche ha 8 anni in più di me.io gli dico. Guarda che il tono io ce l ho basso, non fraintendere. E lui alla fine mi minaccia di venire sotto casa mia e io a quel punto gli rispondo che gli avrei rotto la testa appena l avrei raggiunto. Sono andato io da lui e c era la mia ragazza triste, ferma che non parlava. La madre seduta che sembrava non avesse fatto nulla e lui che mi aspettava che non fece altro che dire :perché hai contattato la madre della tua ragazza? Lei che c entra nel vostro litigio. Io dopo avergli detto che con lui non avevo nessun problema lui si toglie da mezzo ma continua a provocarmi e a dirmi che io avevo provocato lui e che dovevo chiarire con la madre della mia ragazza davanti a lui. Alla fine gli ho fatto una tensione che se la sono fatta addosso. E data la loro ignoranza dopo avergli detto che con lui e con la madre della mia ragazza non volevo avere niente a che fare, sono salito in auto e andato via. Ho passato 2 giorni di inferno. La mattina dopo x tutta la giornata ho fatto 18 chiamare alla madre della mia ragazza per parlare senza nessuno intorno ma lei mi rispinde tramite messaggi anche se a me non bastava. Cosi mi reco a casa loro e chiedo scusa per tutto anche se io sentivo e sento di avere ragione, soltanto per la mia ragazza.
Lei era nervosa e si alterava facilmente addirittura dicendomi che la sera del litigio, il fidanzato faceva bene se mi menava 2 o 3 schiaffettoni. Alla fine mentra stavamo parlando ci raggiunge il fidanzato e andiamo a prendere un caffè chiudendo in pace. Prima di sfogarmi con la mia famiglia ho fatto passare un paio di giorni per far in modo che non si intromettessero. Mio padre l ha presa malissimo come anche mia madre. Io contatto la mia ragazza per una pausa riflessiva perche dovevo pensare a cosa fare e succede di nuovo la stessa cose. Lei piange, la madre la consola e davanti al ragazzo mi telefona e io rifiuto la chiamata. Non rispondo per il semplice fatto che volevo la mia vendetta. Se la sera prima il ragazzo mi dice che non dovevo riferire alla madre che avevamo litigato io e la ragazza, se la sera prima io ho chiamato lei 18 volte e lei non ha risposto allora era giusto anche che nemmeno io avrei dovuto rispondere. La cosa che mi da fastidio e che ora stanno mettendo i familiari contro la mia ragazza e la maggior parte continuano a darmi ragione. Ma io a questo punto non accetto più la situazione ma non voglio lasciare La mia ragazza
Lun
17
Giu
2019
Mia madre mi odia
Ciao, sono una ragazza di 19 anni.
Il mio più grande principio è sempre stato la famiglia. L'ho sempre messa al primo posto, ho idolatrato mia madre e l'ho supportata da quando non ero neanche abbastanza grande da capire cosa mi diceva. Con mio padre non ho mai avuto un vero rapporto,ccon mio fratello, invece, ho perso tutto a causa del suo abuso di droghe leggere. L'erba è più importante di sua sorella, per quanto ci provi a fargli capire che non è così. La mia unica gioia èmmia sorella.
Per mia madre ho rinunciato alla facoltà dei miei sogni per lei, ho rinunciato ad essere felice, ad esprimere il mio orientamento sessuale, solo nel disperato tentativo di farmi finalmente amare da lei.
Ma tutto quello che faccio non sembra mai essere abbastanza. Un buon voto non copre il mio orientamento sessuale. I miei sacrifici non sono un prezzo onesto per la mia felicità. Posso fare di tutto, ma non lo accetterà mai.
Adesso ho incontrato una ragazza fantastica, stiamo insieme da poco tempo, ma mi fa tremare il cuore e sento il desiderio di poterla sposare, di poter avere una famiglia con lei, ma non voglio neanche perdere la mia famiglia, non lo sopporterei.
Ormai non mi faccio troppi problemi con mia madre, ma ho una sorella minore, ha 11 anni ed è la gioia più grande della mia vita, e so che se facessi questo passo, la perderei. Mia sorella sa tutto, è felice per me, ma non vuole perdermi, dice che senza di me la sua intera esistenza non ha senso, così come la mia senza di lei. La amo.
È per questo che mi nascondo ogni giorno, che abbasso gli occhi e metto su un sorriso di circostanza. Non voglio abbandonare mia sorella. Mai. Non voglio lasciarla da sola ad affrontare quello che ho dovuto affrontare io, ma non voglio negarmi la possibilità di essere finalmente felice.
Non so cosa fare,davvero. Ho provato di tutto per "diventare etero" nonostante so quanto possa essere impossibile. Ma per loro l'ho fatto e, ad oggi, non me ne pento. Sono Felice di essere ancora nella vita di mia sorella e sono felice di averle insegnato qualcosa che non è facile insegnare. Amare. Quello che la nostra famiglia sembra abbia dimenticato. Quello che dovrebbe essere al primo posto. Quello che ho fatto così disperatamente da annullare me stessa.
Per favore, ditemi dove ho sbagliato, dove sbaglio, perché le mie certezze stanno crollando e non voglio perdere anche mia sorella... Non credo che riuscirei ad andare avanti se accadesse....
Grazie in anticipo...
Dom
16
Giu
2019
sono cambiato io o la mia fidanzata?
buongiorno a tutti è la pòrima volta che scrivo su un sito e sono felice di averlo trovato perchè avevo proprio bisogno di parlare. esfogarmi con qualcuno dato che non parlo mai con nessuno dei miei problemi. ho 20 anni e voglio avere un parere e un giudizio sulla mia vita. a 13 anni persi mio padre per causa che io ancora non so e sono rimasto con mia madre. non ci sono mai stati problemi economici nella mia famiglia o di altro tipo ma la perdita della figura paterna non è una coa da poco. l'estate dopo, esattamente un anno dopo, nel mio cervello ho sentito qualcosa cambiare e sono cresciuto di botto e nel giro di pochi secondi ho cominciato a vdere la vita in modo diverso, ssapevo di dovermi prendere cura di mia madre e ho cominciato a rinunciare alle uscite per stare più tempo con lei, a tornare presto la sera, cose semplici ma che comunque ho fatto per rispetto suo anche se lei non me l'ha mai chiesto. da tre anni sono fidanzato con una ragazza che ha due anni in meno di me e tra poco fa 18 anni e ho sempre sentito una differneza d'età (soprattutto mentale e nei ragionamenti) che all'inizio si erano dei problemi ma che abbiamo sempre superato. mi ritrovo adesso a vivere in un'altra città da ottobre e ci vediamo molto di rado, questo ha intensificato i problemi e ci ha fatto allonatanare più di quanto non lo fossimo prima. adesso a pochi giorni dal suo 18esimo compleanno sto mettendo insieme le classiche foto per poi farne un video e mi sto accorgendo di alcuni suoi atteggiamenti, alcuni suoi modi di fare di cui prima non mi ero mai accorto e soprattutto sto capendo di non essere più innamroato di una persona del genere. capisco che è sbagliato giudicare una persona da alcune foto e dei video però è l'unico modo che ho per "vederla". lei vive in modo leggero e spensierato, non ha problemi non ha responsavilità, io invece mi comporto come una persona di 50 anni (mi è stato confernato da più persone), penso prima di agire, penso prima agli altri e poi a me. sembro la persona perfetta ma non lo sono affatto ho buttato tutta la mia adolescenza per avere questo carattere che odio e che non riesco a cambiare. sono stato molto vicino alla famiglia della mia ragazza perchè prima sua mamma ha avuto un tumore e sembrava finita e poi la mia ragazza lo stesso problema. entrambe se la sono cavate perfettamente e per questo ringrazio il signore ogni giorno soprattutto perchè sono stato io a covincere la madre della mia ragazza ad operarsi e il margine che quella operazione fosse fatale era del 90%, capite bene che responsabilità che mi sono preso senza dire nulla a nessuno. vorrei capire il pensiero di altre persone soprattutto riguardo il rapporto con la mia ragazza. grazie a tutti
Sab
15
Giu
2019
Mia madre è pericolosa
E' un problema che è sempre esistito ma che nei periodi buoni ho scordato / dimenticato.
Poi si è ripresentato.
Riassunto:
appena nato e poi all'asilo e alla scuola. mia madre era 40enne e soffriva di mal di testa, esaurimento nervoso e menopausa (a suo dire).
Dopo il lavoro d'ufficio il pomeriggio doveva dormire. mia nonna faceva tutto per lei per aiutarla. Le faccende di casa, badare me ecc.
Doveva dormire. se sentiva rumori mi picchiava.
poi finalmente prende una casa col mutuo e lei e mio padre vanno a stare lì.
mia nonna mi trattiene da lei per evitare che mi picchiassero.
Ricordo ancora la scenetta. avevo 6 anni circa. Mia madre entrò in casa di mia nonna, fuori di sé.
Io mi misi a distanza. disse che la casa era pronta. dovevo andare con lei. poi quel week end mi avrebbero picchiato per benino perché ero stato cattivo. Aggiunse: "Lì,a le mi'mani..."
Si riferiva al fatto che finché abitavamo tutti insieme, se mia madre esagerava con le botte mia nonna interveniva, e lei questo non lo voleva. finalmente avrebbe potuto picchiarmi in pace.
Mi misi dietro al tavolino.
Mia nonna disse No, il bambino resta qui, sennò gli fate del male.
Lei tirò fuori un coltello: Porca ma****a, mi taglio le vene!
E mia nonna: Ma tagliati anche il c**o...
Se ne andò, furibonda.
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Ora è vedova, ha 87 anni e io 50. Mia nonna non c'è più, mio padre nemmeno, e me le sta facendo vedere nere.
Ho degli immobili in comproprietà con lei. Le ho detto che vorrei venderli. Lei prima dice sì poi ci ripensa.
Mi serve un avvocato.
L'ultima volta c'è stata una lite poco dignitosa e pericolosa:
da un mese avevamo appuntamento con un legale. aveva giurato che firmava per la vendita. il giorno prima notai che tremava. chiedo che succede.
mi dice che sta male e non verrà dal legale, anzi, ci ha ripensato e non vuole più vendere.
m'inkazzo e alzo la voce.
tempo 30 secondi c'erano i carabinieri alla porta.
troppo presto sono arrivati.
poi ho capito.
c'è un tizio che la piglia pel c**o. non so se la tr**a, fatto sta che gli gestisce i soldi.
è stato lui a suggerirgli la scenetta.
è per quello che tremava, è per quello che i carabinieri sono arrivati subito.
tremava perché aveva paura che io perdessi il controllo e la picchiassi.
arrivati i CC ho spiegato la situazione. non le ho torto un capello, solo alzato la voce.
è venuta l'ambulanza, l'hanno visitata e ricoverata in pronto soccorso.
a quelli dell'ambulanza gli ha detto che sono violento. tacci tua.
come cazzo si fa con una madre così? ditemi voi...
avrei dovuto pensarci subito appena morto mio padre. non firmare l'eredità e chiedere subito la DIVISIONE GIUDIZIALE.
ORA MI FOTTO. C'è DA ASPETTARE.
E poi gli sto lontano. sto a casa mia e non vado a trovarla. non voglio calunnie.
che ne dite?
il tizio che gli suggerisce ste stronzate è colpevole di manipolazione di incapace, o qualcosa del genere.
Sono in pericolo.
Idee?
Lun
10
Giu
2019
mi serve un avvocato
Riflessioni e seghe mentali. La violenza subita esce fuori a distanza di anni. Sono perseguitato da un gruppo di criminali. Cerco soluzioni.
___________
Concetto di base: la strange Situation, quella dei test sui bambini per la valutazione del loro attaccamento ai caregivers.
Se la famiglia è disfunzionale si può ipotizzare che ci siano casi come il mio, in cui il bambino viva perennemente in strange Situations.
Caregivers che se ne vanno, ricompaiono, abusanti che si danno il cambio per sorvegliare il bambino tenuto come un ostaggio dalla famiglia (Manson).
Manca una situazione di base che non sia, appunto, "strange".
Una situazione che non sia strana.
È nella situazione di base che il bambino cresce e sviluppa il suo attaccamento ai caregivers.
E col test della strange Situation si può cercare di capire l'atteggiamento del bambino di fronte alla vita.
Attaccamento ok oppure no.
È la teoria dell'attaccamento.
Organizzato, disorganizzato, evitante eccetera.
Test degli anni 70 un po' troppo abusato. Veniva eseguito nelle scuole ed era suscettibile a trucchi vari. Per approfondimenti si rimanda alla voce enciclopedica corrispondente: teoria dell'attaccamento.
Andiamo a vedere cosa accade in mancanza di una situazione non "strange".
È il mio caso.
È quello che è accaduto a me. Sono stato definito "ostaggio" dagli spettatori dell'orrendo teatro.
La definizione è giusta. La mia famiglia mi teneva in ostaggio.
Galera è un'altra delle definizioni possibili.
Chi ha usato per primo questi termini altri non è che i vicini di casa, appartenenti allo stesso condominio, "quelli del piano di sotto".
Cominciava per me l'avventura della vita. Tutta una storia illegale che mi vede vittima di più soggetti criminali, quelli che all'epoca "facevano" i delitti di Firenze.
Delitti by proxy, così sono stati definiti da uno di quelli, uno della mia generazione che mi è stato nemico.
L'impunità di cui hanno abusato i mostri dell'epoca ha portato allo sfacelo la generazione successiva dei "figli di", e il territorio ****(con collegamenti all'estero. Il più abusato mi risulta essere ******* complice il clima politico di quei tempi).
Corruzione morale della gente, terrore e paura, anarchia, legge del più forte, fascismo, la popolazione è "immostrita" sotto gli occhi delle autorità compiacenti.
Hanno chiuso gli occhi polizia, carabinieri e magistrati. Addirittura una larga fetta dei miei coetanei lavorava "al depistaggio". Depistaggio delle indagini e depistaggio delle persone intere.
Una mafia locale che imponeva mode, costumi e modus operandi. O plata o plomo, secondo la celebre frase attribuita a Pablo Escobar, nell'immaginario popolare l'Al Capone di quei tempi.
A ******# l'aeronautica è un gruppo importante, dà da mangiare a molte famiglie, insieme all'ospedale ****** e i resti del Carrozzone dello stato italiano, quello di quando si votava a sinistra.
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Ci sono state discussioni in merito a chi fosse davvero il soggetto più cattivo, il "peggio".
Mi è stato detto che non è lui il peggiore oppure quello che comandava tutti. C'erano varie fazioni, vari clan.
Mi è stato fatto notare che la mia famiglia è peggio di lui (lui inteso come capo clan).
Qualcuno mi ha minacciato e mi ha detto che devo chiudere la bocca.
Mi risulta che non sono io il provocatore ma chi ne difende la reputazione e mi perseguita.
Se si va a vedere chi c'è dietro a quella gente si vedrà che c'è sempre o quasi lo zampino suo.
Non è l'unico, però. Il tizio ha fatto scuola. Molta gente si è accodata al carrozzone degli attori e dei maghi.
Hanno notato che le istituzioni coprivano certi fatti e sono saliti sul carro degli impuniti.
Se mi arrestano - raccontava ******* - me la canto sul mostro. Col risultato che lo facevano uscire.
Così millantava il ********, e per quello che ho potuto vedere e capire, il Mago era molto coinvolto nella storia dei mostri. Lui e altri nomi storici dei suoi compagni di merende. Chi è di ******* e ha per lo meno 50 anni, ne sa più di me che sono il figlio di *****.
Scomoda posizione la mia. Vorrei evitare certi riferimenti a sopra e sotto e cavoli vari.
E comunque ci siamo capiti.
Serve a poco che io scriva queste note. Nel frattempo se ne va la mia vita. È vero che anche senza **** ero messo male lo stesso. Al momento il mio nemico più prossimo è la mia mammina, che copre il marito anche da defunto, e continua a farmi del male, ostacolandomi l'esistenza.
Non è più una persona, mia madre. È una macchinetta che subisce l'influsso di terze persone che ostacolano me tramite lei.
By proxy, avevamo detto. Come i delitti.
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Chi ha influito di più nella mia vita? Chi mi ha ostacolato e chi, invece, mi ha aiutato fino ad oggi?
Andiamo a ricostruire i fatti:
Nei miei primi ricordi mio padre è preda di un delirio zooantropico, ulula e i cani abbaiano quando lui è vicino.
Pare che mia madre sia diventata "mostra", se non lo era già, durante uno dei soggiorni miei presso i nonni paterni, che si rivelò un rapimento. Il figlio le venne sottratto, pazzia eccetera.
Poi risulta che mio padre mi abbia venduto ai suoi compari, ricevendo l'incarico di tenermi in ostaggio, in attesa di decidere cosa fare di me. Stretto controllo sulla mia persona, incarico esteso a tutti i caregivers abusanti, tipo la nonna.
Una cosa lunga.
Puzza . C'è già la voce in giro.
Incontro sto tizio.
Lui si fa già le pere. Riscuote dei soldi e ha pensato di comprare della morfina. Finisce che prende "la sola di """""""". Eroina brown di scarsa qualità.
Si fa una pera al cesso di casa mia. Molto anni 70.
Mi sembra che ********* gli ha dato una dose per fare me. Lui se la spara e io lo guardo. Mi fa cenno di stare zitto.
Poi ****** è nei delitti di Firenze che ripartono nel 74.
Si viene a sapere qualcosa a scuola e allora niente delitti fino al 79 quando ho cambiato scuola. Prima media.
Mi risulta che le fila le tenessero il *********.
Nel frattempo amnesie.
Con tutti i familiari ho almeno un episodio amnesico che segue una violenza. Padre, madre, zii, cugini eccetera.
Questa è la base familiare. Di tutti conosco il dottor Jekyll e disconosco mister Hide.
Fa eccezione la nonna, ma non troppo.
Mi studiano i pazzi che studiano psicologia. Mi s-curano.
Il libro "Una stanza piena di gente" è un testo base per gli abusanti dell'epoca. Lo legge ****** vacanza a *a***** con me.
Mi porta da *** La figlia é mia coetanea.
Lui commenta: fa il lavoro tuo.
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Lo scandalo della mia storia è immenso. Ho fatto indagini per quanto potessi con i miei mezzi limitati. Sono nato nel 1968 e il primo delitto avvenne mesi prima della mia nascita.
Non so come i delitti ricominciano negli anni 70, ho capito però che mio padre cominciò a esserci coinvolto e poi fu ricattato e fu costretto a continuare.
Fa parte del modus operandi della banda quello di coinvolgere soggetti esterni in attività illecite per impedire poi che possano denunciare alcunché, passando da liberi a schiavi, perdendo ogni tutela giuridica (benché la legge non protegga un granché i cittadini onesti; è più importante notare come da abusanti diventino poi vittime, e si crei un legame che è difficile sciogliere, fra il criminale e gli altri criminali: il cosiddetto sodalizio criminale, che viene rinnovato e rafforzato da ogni ulteriore delitto compiuto.
C'è di più: l'attività criminale di gruppo diventa uno stile di vita e crea dei falsi scopi nei soggetti affiliati; riempie vite vuote.
La tutela giuridica dei cittadini onesti è, almeno in Italia, estremamente insufficiente. Dipende chi sei.
E qui mi fermo, pensando che dovrei e voglio assolutamente andarmene da questo posto.
Ho bisogno di denaro e di cure mediche, e affetto di persone umane. Ho sofferto troppo e sto soffrendo ancora.
Ho del denaro virtuale: delle quote immobiliari che vorrei vendere. Mi toccherà chiedere lo scioglimento di comunione di tali beni, la cosiddetta separazione giudiziale.
Tali beni sono in comunione con mia madre, che mi impedisce il godimento della mia parte di eredità. Ho bisogno di un avvocato. Ho chiesto informazioni e mi risulta difficile trovarlo perché qui sanno chi sono, in secondo luogo fare causa alla mamma non è politicamente corretto, e in terzo luogo non ho i soldi per pagare un avvocato.
Ci proverò. Ho bisogno di aiuto.
_____________
Al momento sono, di fatto, ostaggio di mia madre. In teoria ho diritto ai miei soldi, tramite la separazione giudiziale dei beni immobili ereditati da mio padre.
E se avessi quei soldi me ne andrei altrove, per vivere alla meglio il tempo che mi resta.
Troppa galera, troppo tempo perduto, troppa violenza e il posto fa schifo, almeno per me che ci ho combattuto per troppi anni e ho troppi brutti ricordi. Inoltre sono emarginato dai mostri. Non posso lavorare, non posso avere una compagna, non sono più il bambino di 40 anni fa che scoprì la pistola e l'attività del padre e tentò invano di denunciarlo. Ho compiuto 50 anni senza avere ricevuto aiuto alcuno. L'ultima donna che ho avuto l'ho persa perché i mostri hanno voluto così. Mi è stato impedito di vivere. Voglio vivere o morire degnamente.
Sono stanco di aspettare.
La nostra mi prende in giro. Deve darmi ciò che mi spetta. Mi serve un avvocato onesto.
___________
Dom
09
Giu
2019
Arrangiati!
Ho pensato tante volte di sfogarmi con qualcuno. La verita' è che non frega nulla a nessuno. Se volete leggere perdonate la lunghezza. Ho bisogno di condividere almeno una volta ciò che ho dentro.
Si dice che la miseria possa essere solo economica ma non è vero...la mia è una miseria assoluta, esistenziale, esponenziale.
Nasco in una famiglia benestante di professionisti ebtrambi presi esclusivamente da se stessi e dalle proprie ambizioni, mia madre per sua stessa ammissione quando ha scoperto di essere incinta voleva gettarsi nel fiume e mio padre mi ha ignorata dalla nascita.
I nostri parenti stretti erano o molto schizzinosi e ci guardavano dall'alto in basso ( quelli di mio padre) o molto meno abbienti di noi e ci invidiavano malcelatamente ( quelli di madre) così io bambina solitaria ho trovato un po' di amore nell'unico essere umano che ne abbia provato per me. Mio nonno materno.
Ho cercato di stringere con i cuginetti ( da brava figlia unica) ma sebbene in tenera eta' ci si volesse quasi bene ( e nonostante i regali e denari regalati alle loro famiglie dai miei) ...l'adolescenza e l'età adulta hanno tirato fuori tutta la rabbia e il livore per me " che avevo di più".
Ho perso mio nonno che avevo 10 anni e da lì la mia vita si è rinchiusa in se' e nei forsennati tentativi di essere un po' benvoluta da parenti e amici cui davo davo davo a piene mani nella sciocca speranza di addolcire i loro cuori. Nulla.
I miei sono andati avanti litigando tutta la vita tra loro e non risparmiandomi nulla, piatti spaccati, ceffoni, separazioni.
Naturalmente non hanno mai avuto un minuto per questa figlia che hanno solo vilipeso, scansato, insultato e soprattutto ignorato a comodo...
Poi mi sono fidanzata e credevo di fuggire in una situazione migliore dove trovare un po' di comprensione e tenerezza.
Senza annoiare nessuno sono 10 anni d'inferno in un matrimonio che poi scopro combinato con un narcisista anaffettivo che mi tollera a malapena per comodita' e scappa lontano appena può.
Nel frattempo mi laureo e inizio a lavorare con entusiasmo ( e pochi soldi) nell'attivita' di mio marito...nel sogno di creare un qualcosa per noi due. ( più cretina non potevo essere)
Lui dopo poco mi scarica professionalmente ( sentimentalmente lo aveva fatto dal matrimonio praticamente) e si allontana semore più fino a che diventiamo praticamente coinquilini.
Lo lascio una prima volta e torno dai miei i quali mi sopportano ( e non supportano) per un po'...ma mi sento di troppo.
Quando lui torna alla carica per riavere ' la moglie' ( inteso come proprieta') io cedo e torno a casa ( mia!) Per ricominciare un rapporto finto e pieno di vuoti e silenzi sino a che mi ammalo un anno fa seriamente ( stavo per morire) di cuore e lui beh...vi lascio immaginare. Diciamo che è una terribile delusione.
Finalmente ci separiamo e, mentre aspetto il divorzio mi scoprono il peggio: una malattia rara e cronica che è difficile da gestire.
Lui non lo sa...i miei sì: credete che siano migliorati? Mio padre di un egoismo accecante a 88 anni ( lo è stato sin da giovane...immaginiamo adesso) si preoccupa solo a parole ( e poco anche a quelle) di questa unica figlia con la meta' dei suoi anni che attraversa da sola una tempesta.
Ma il peggio è lei, mater...quella mater che non ha mai saputo fare la madre ( insofferente, poco empatica, bizzosa) che ora deve per FORZA aiutarmi e alla quale mi permetto di aggrapparmi almeno in questa disperazione......LEI mi tratta con disprezzo e mi scarica addosso tutta la rabbia e il livore che ha dentro perchè invece di non fare un cazzo e godersi la pensione ecco che la palla al piede ha bisogno di lei ( è anche medico) per dosaggi di farmaci e terapie da seguire....nonchè le grandi paure notturne.
Quanto ha resistito? Una settimana. Oggi mi ha brutalizzata e finalmente gridato il suo motto di una vita per me:
ARRANGIATI!
Per chi crede siano assurdita' garantisco che è turto orribilmente vero. Atrocemente doloroso, ma vero.
Scusatemi lo sfogo e la lunghezza..ma non potevo più tenere tutto dentro
Se qualcuno ha situazione simile alla mia e vuol parlare....ringrazio in anticipo.
Ven
17
Mag
2019
mia madre è una strega
Mi tiene per le palle perché non vuole che io svincoli la quota di eredità del mio defunto padre.
E io invece vorrei la mia parte e andarmene.
Premetto che non ci sta con la testa, sarebbe da interdire.
È contro di me su tutto. Anche se le do buoni consigli nel suo interesse o nell'interesse comune, preferisce farsi consigliare da terze persone che se ne approfittano.
Mi obbliga a stare con lei. Cerca accudimento, mi sfrutta.
Ho pensato che serva un parere legale. Dovrei rivolgermi a un avvocato.
PS: sono cresciuto con una zia. Mia madre non si è mai occupata di me. Perché devo stare con lei ad annusare le sue scurregge?
Che faccio?
Qualcuno di voi sa come funzionano queste cose?
Idee?
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