Tag: paura

Gio

09

Ago

2018

Aiutatemi

Sfogo di Avatar di Lica16Lica16 | Categoria: Ira

Sono una ragazza di 19 anni e vorrei raccontare la mia storia o meglio qualche parte della mia storie per avere consigli in merito.

Sono fidanzata da un anno e qualche mese,il mio ragazzo per me è tutto,è l’unica cosa che mi è rimasta,ma allo stesso tempo non riesco a sentirimi ‘adatta’ per la una persona.Io e lui abbiamo molte differenza del tipo:Io sono stata bocciata più di una volta a scuola, Lui fa un liceo ed è bravissimo,Lui ha una famiglia stupenda,unita! Io :l’unica persona che in è preoccupata costantemente di me è stata solo mia madre...Non ho nessuno con cui parlare perché ho litigato con il mio ‘gruppo’ di amici,persone le quali non potevi farci un ragionamento senza essere aggredita verbalmente oppure escludevano senza farsi rimorsi.Il suo gruppo pur avendo molte imprfezioni è unito..Lui non esce più con loro perché nel gruppo c’è la sua ex.Ogni volta che arriva una chiamata da uno di loro al mio ragazzo il cuore mi sale in gola..ho paura che magari un giorno possa uscire con loro ed a mia insaputa spunti lei..Io con i suoi amici a malapena ci parlo,anche perché tengono tutti a lei.Domani abbiamo un compleanno e lei sarà presente,io sono sola (oltre il mio ragazzo) non ho confidenza con nessuno,e sono len tipiche persone con la puzza sotto il naso..Perfetti,ottimi voti,tutto il mio contrario (compresa lei) Che faccio?Ho bisogno di consigli!!Vi prego 

Mar

26

Giu

2018

BISESSUALITÀ O ETERO CON DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Su internet non trovo niente al riguardo e quindi scrivo qui visto che questo è stato un sito che mi ha sempre aiutato. Sono una ragazza di diciassette anni e durante tutta l'adolescenza non ho mai provato attrazione verso le persone del mio stesso sesso, ma solo per i ragazzi, sia fisica che mentale, nonostante sia stata delusa varie volte. Solo che nello stesso arco di tempo, mi è successo a periodi di avere dubbi sul mio orientamento sessuale. Iniziavo a testare questa cosa in base alle situazioni che mi circondavano, vedevo/vedo una rragazza chiedendomi quale fosse la sensazione che mi trasmette. Successe anche l'estate scorsa che mi ritrovai a guardare alcuni video lesbo appunto per testarmi, non mi facevano nessun effetto a parte l'ultimo video che guardai, però so con certezza che non farei mai nulla con una ragazza, spesso penso se potesse scappare un bacio giusto per testarmi un'altra volta e capire chi sono, però poi penso che il bacio sia qualcosa di intimo che non mi va di condividere con una ragazza. È da quando avevo tredici anni che nell'estate di ogni anno (ci ho fatto ben caso) ho questi dubbi, e nonostante io pensi di non essere bisessuale c'è qualcosa che mi logora dentro ogni volta che ci penso. Ho paura e ho addirittura pensato di essere omofoba quando non mi ha mai dato fastidio stare a contatto con persone di questo tipo. Ci sono state occasioni nel baciare persone del mio stesso sesso ma proprio non me la sono sentita, non so per quale motivo. Sono ancora vergine, mai avuto rapporti e mai fatto preliminari, sogno di fare queste cose con un ragazzo, anche in una vita futura mi immagino con qualcuno dell'altro sesso.  Sarà che mi sento così perché tutto questo ha a che fare con il mio stato d'animo, visto che la maggior parte del mio tempo lo trascorrono chiusa in casa e ci sto molto male per questo, o sul fatto che non sono molto a mio agio con il mio corpo anche se rispetto a qualche tempo fa la situazione è migliorata, poi sono anche molto paranoica. Aiutatemi ad avere qualche risposta.

Mar

12

Giu

2018

HO DELUSO LA MIA FAMIGLIA

Sfogo di Avatar di ScarsoFecciaScarsoFeccia | Categoria: Invidia

Un'oretta fa, ceno. L'aria è pregna di quell'atmosfera cringe tutta particolare, segno che i miei genitori vogliono parlare di qualcosa. Infatti mia madre si prende il disturbo di esplicitare i miei dubbi a voce. Dice che mio fratello è triste, soffre perché non parlo più con lui come se gli fossi indifferente. Il mio fratellino inizia quasi a piangere mentre lei spiega. Io lo invidio perché ha una ragazza ed è pieno di amici, in un certo senso ho paura di lui. Soffre perché lo tratto come uno sconosciuto, anzi tutti qua soffrono per la medesima ragione. Non lo faccio apposta, c'è qualcosa di sbagliato in me, lo so. Tratto la mia famiglia come se fossero tutti estranei e li faccio star male. Vedere mio fratello piangere mi ha fatto sentire una merda. Per questo non ho una ragazza e non posso essere amato da nessuno o fare sesso, perché sono così bizzarro, intrattabile, socialmente inadatto. Proprio ora mentre scrivo mio fratello è entrato in salotto e mi ha chiesto se gli voglio bene. Gli ho detto di sì con una voce atona e incolore e sono andato ad abbracciarlo. 

So che vorrebbe parlarmi di tante cose ma io sono incapace di rapportarmi e non per scelta. Voglio un bene dell'anima a tutti i miei familiari. Forse non sono degno dell'amore delle persone, merito che i miei sentimenti inutili vengano brutalizzati a dovere.

Il mondo mi odia, ogni essere femminile mi odia perché avvertono che sono un disagio ambulante. Non ho mai parlato di temi sessuali con mamma e papà, è tutto troppo imbarazzante. Scoperei fino alla fine dei tempi se fosse per me, forse è proprio perché sono sessualmente castrato che sono così indifferente a tutto il resto?

Sono emotivamente sconvolto, i familiari soffrono per me, pensano che io non gli voglia più bene. 

Gio

07

Giu

2018

Paura di affrontare i miei genitori

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ho 31 anni e ho un problema: ho sempre avuto paura del giudizio dei miei genitori.

Anche adesso che lavoro e mi mantengo da sola vado in panico ogni volta che devo comunicare ai miei genitori qualcosa che esula dalla routine. Credo che le mie ansie derivino dal fatto che i miei genitori sono sempre stati molto abitudinari e le novità anche piccole li mandano nel pallone.

Finché devo andare al lavoro tutto ok. Se nel weekend devo uscire con gli amici vivo con l'ansia di doverlo comunicare ai miei genitori, arrivo persino a sperare di ammalarmi così da non uscire e non dover quindi pensare a come comunicare la cosa ai miei genitori.

Quando poi si arriva in prossimità del weekend, finisce che non trovo il coraggio di parlare e dico ai miei genitori che devo fare gli straordinari al lavoro, oppure lavorare anche la domenica (per i miei genitori il lavoro è sacro e qualsiasi cosa si faccia per il lavoro è lodevole).

Sulle questioni sentimentali non abbiamo mai parlato, e questo mi ha portata ad avere paura di affrontare questi argomenti con loro. Ogni volta che esco con un ragazzo vivo con l'ansia di essere vista da qualche conoscente che possa dire ai miei genitori di avermi vista con un ragazzo. 

L'ansia sta salendo sempre di più, tanto che con l'ultimo ragazzo che ho frequentato uscivo con enormi occhiali da sole e cappello a tesa larga per non essere riconosciuta.

I miei genitori criticano spesso chi si fidanza presto, ma anche chi si fidanza a 50 anni, criticano chi convive, chi fa sesso senza essere sposato e chi cambia partner. E quindi io pur di mostrarmi perfetta e non ricevere anch'io queste critiche faccio tutto di nascosto e anche se esco con le amiche dico che vado a lavorare.

Pensate che ho dato il primo bacio a 22 anni e da quella volta per due anni ho avuto attacchi di panico per il senso di colpa verso i miei genitori, solo per aver "già baciato", mi sentivo sporca.

Adesso ho imparato a fare le cose di nascosto senza sentirmi in colpa  Da un lato vorrei sbloccarmi e riuscire ad essere sincera su tutto con i miei genitori, ma proprio non ci riesco, ho troppa paura. So già che, se i miei dovessero vedermi in giro con un ragazzo, mi vergognerei da morire e forse scapperei in Australia per non affrontarli più.

Come posso sbloccarmi e vivere più serenamente? 

Tags: paura

Mer

06

Giu

2018

Uno di questi giorni me ne vado

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ho deciso che uno di questi giorni me ne vado. Esco a prendere le sigarette, come nei film, e non torno più.
Ho 23 anni, una depressione sviluppata quando ne avevo appena 13 o 14 per via di alcune dinamiche familiari e la certezza che andare via sia l'unica cosa che voglio.
Sarà facile, terrò la valigia nascosta nell'armadio e appena sarò pronto chiuderò la porta dietro di me.
Avrei voluto farlo tempo fa, ma la mia famiglia mi aveva convinto che ero solo un ragazzino viziato, che mi aveva dato troppo e per questo non mi accontentavo di nulla. Che scemo sono stato, ci ho messo tanto a capire che in realtà lo dicevano per tenermi rinchiuso qui. Un padre che da quando si è lasciato con mia madre è sparito e si è fatto vedere una volta ogni 2-3-4-5 mesi, si riferiscono a questo quando dicono che mi hanno dato troppo? O a mia madre, che senza il mio aiuto non riesce neanche a pagare una bolletta tanto è insicura? O forse parlano di mia sorella, narcisista e insicura cronica a cui piace umiliare chiunque le stia intorno per sentirsi degna di stare al mondo? Sono stato davvero ingrato, nonostante tutto questo ho avuto anche l'ardire di essere depresso, andare in terapia a causa dell'insonnia, prendere gli psicofarmaci per rimediare qualche ora di sonno.
Uno di questi giorni, comunque, me ne vado. Sarà orribile, avrò una paura tremenda. Ma forse è peggio rimanere qui sapendo già come passerò il resto della vita.

Gli amici mi perdoneranno, molti di loro conoscono la mia storia. La mia famiglia non lo so, se va bene mia madre passerà gli anni che verranno a piangere, se va male la pasticca per la pressione alta non basterà più a evitarle il collasso.
Chissà perché alcune famiglie ti danno la vita e poi te la tolgono. Che senso ha? Ti regalo 1000 euro e il giorno dopo te li rubo di nascosto, facendoti credere che sei pazzo e in realtà te li sei persi. Oltre il danno, la beffa. Era meglio non farlo proprio, quel regalo. Era meglio tenerlo per sé, che una vita in meno certe volte non guasta. Non se di vita ha solo il nome.
Uno di questi giorni me ne vado. Metterò le cuffie alle orecchie, una bella canzone, prenderò tutti i soldi che ho da parte e salirò su un treno o un aereo. Chi se ne importa del posto, dovunque sarà meglio di qui. Mi piacerebbe una città sul mare, una spiaggia dove poter andare la sera a sentire la musica e ascoltare le onde.
Non voglio molto da questa vita, finora ha fatto talmente schifo che mi basterebbe un lavoro abbastanza buono da permettermi di pagare affitto, cibo e un'auto decente. Qualcuno con cui passarla non sarebbe male, ma ho imparato a bastarmi e se non arriva chi se ne importa.

Uno di questi giorni me ne vado. Spero non sarà troppo doloroso. Se lo sarà, spero che passi.

Mer

09

Mag

2018

Io 19 e lei 12, che fare?

Sfogo di Avatar di nuotatorenuotatore | Categoria: Lussuria

Ho conosciuto questa ragazza durante un corso di nuoto, ed ho cominciato ad avere interesse verso di lei. Anche lei sembra ricambiare. Scopro però solamente ora che lei ha solamente dodici/tredici anni, mentre io ne ho quasi venti. È vero che lei ne dimostra di più, anche io ne dimostro quasi cinque in meno (colpa principale dell'altezza), ma ho comunque paura di continuare ad interessarmi, più che altro per conseguenze penali (l'età del consenso è di 14 anni in Italia). In questo periodo con cui ci nuoto insieme mi trovo bene con lei, non so come farò a "resistere" per circa due anni, ma preferisco non finire in galera.

 

Sono abbastanza confuso. È vero che lei dimostra più anni ed io ne dimostro di meno (mi danno 15-16 anni anche se ne compio quest'anno 20), però l'età REALE è troppo differente. Eppure quando ci parlavo non mi rendevo conto della sua età, il suo fisico inoltre è da nuotatrice ed addirittura è più forte di me...

 

Cosa dovrei fare?

Tags: amore, paura

Sab

21

Apr

2018

Mezz'ora con una escort

Sfogo di Avatar di ScarsoFecciaScarsoFeccia | Categoria: Lussuria

Non sapevo se raccontare questa esperienza perchè me ne vergogno ma ho deciso che lo farò.

Non andrò più a escort. Mai più.

E' successo alle 16:10 di oggi, quindi circa tre ore fa. No non ho fatto sesso vero e proprio, le ho esplicitamente chiesto di andare solo di preliminari. Intanto si è meravigliata di quanto fossi giovane e mi ha fatto ridere.

Al di là di baci e abbracci e un mezzo pompino con preservativo (quindi non ho sentito niente)...

Non ho avuto un'erezione soddisfacente. Perchè?

Il fatto è che non ero nemmeno nervoso. Freddo come il ghiaccio, non provavo alcuna eccitazione emotiva.

Ho avuto un'erezione puramente fisica e neanche tanto potente, con la testa non c'ero, infatti non sono venuto per tutta la mezz'ora di trattamento. Niente. 

Ripeto non c'è stata penetrazione di alcun tipo, si è vero io stesso non lo volevo, ma perchè non ho avuto un'erezione mentre il corpo di una donna così mi era premuto addosso? Sono sessualmente impotente? Eppure toccandomi mi porto all'orgasmo senza problemi, non capisco. Anzi, quando era lei a toccarmi mi faceva solo male...

Quando si è spogliata di fronte a me, non ho sentito assolutamente nulla.

Oh no, non mi dite che non potrò nemmeno avere un rapporto sessuale soddisfacente, cosa c'è di sbagliato con me... 

Le mie teorie:

1) La mia dipendenza dalla masturbazione ha influito e ora faccio fatica nelle relazioni sessuali reali.

 

2) Senza un vero coinvolgimento emotivo, non sono capace. Ho notato che il tipo di attrazione che provo per le donne tende ad essere molto psicologica e ben poco fisica. Scopare per soldi, mi demotiva.

 

3) Forse dovrei provare a passare all'altra sponda.

 

4) Ho ragione io quando dico che c'è qualcosa di sbagliato in me.

 

Cosa ne pensate?

Mentre mi mugolava addosso provavo solo noia... 

Quindi si, sono ancora vergine ma non mi dà più tanto fastidio...

Ma se arrivasse una ragazza che mi piace davvero e non riuscissi a far scattare l'interruttore!?!? 

Ora ho paura. 

Mar

17

Apr

2018

Studio? Lavoro? Preoccupata del futuro

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ciao, ultimamente sono un po' preoccupata. Mi sono lasciata da un annetto con un ragazzo che amavo tanto, ma che mi ha reso totalmente improduttiva (colpa mia che ho seguito l'esempio, per carità). A quasi 30 anni, durante 5 anni di relazione, avrà lavorato in totale una cosa come 6 mesi mentre io frequentavo l'università. Stavamo bene insieme ma ci siamo totalmente impigriti, io dopo esserci lasciati mi sono resa conto di aver buttato via un sacco di tempo, ho perfino cambiato corso perché non mi ritenevo più soddisfatta. 
Il mio problema è questo: il prossimo anno vorrei trasferirmi ma ho paura. Paura perché ho 23 anni, se per qualche motivi dovessi laurearmi in tempo, finirei a 26. Se volessi fare la magistrale, che è ciò che in realtà mi attira, finirei a 28/29. Non sono troppo vecchia? Ho paura di star sbagliando tutto. In più mi chiedo se non dovrei anzi provare a farmi il culo e dedicarmi a una cosa come informatica, che assicura lavoro, a costo di perdere però ancora più tempo. Ora seguo scienze della comunicazione. Sono in ritardo di 4 anni in totale. Il futuro mi spaventa. Ho anche paura di lasciarmi tutte le amicizie, costruite in tanti anni, alle spalle e ritrovarmi in una nuova città da sola. Cosa fare? Ci terrei davvero tanto ad avere opinioni di chi ha già passato fasi del genere o le sta affrontando adesso...

Mer

11

Apr

2018

AIUTO NON VOGLIO ESSERE FELICE!!! LEGGETE!!!

Sfogo di Avatar di ScarsoFecciaScarsoFeccia | Categoria: Invidia

 

APPROVATE SUBITO QUESTO SFOGO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Premetto che so che questo non è il luogo ideale per chiedere consulenza psicologica ma.... fottesega gli psicologi costano e non servono ad un quinto di cippa.

Perchè la gente mi incoraggia ad essere me stesso quando io non vado bene? 

 

Ho capito che cosa c'è che non va in me. Soffro di un disturbo comportamentale avanzato, me l'hanno spiegato oggi a lezione.

La mia personalità è troppo strana e contorta, fatico ad identificarmi nei miei coetanei, non ne condivido l'umorismo, le opinioni o i pensieri. E' come se fossi un vecchio di ottant'anni.

Non so perchè ma le battute degli altri non mi fanno mai ridere e mi costringono a sghignazzare ipocriticamente per mascherare la mia noia. Trovo invece esilaranti scenari grotteschi e demenziali. Quando tutti sorridono mi sento a disagio ed inizio ad avere paura perchè sento un'immensa ed irrimediabile distanza tra me e i ragazzi normali. Loro sono degni di amore e io no.

Perchè sono così sbagliato? Intanto chi se ne frega del mio fisico o della misura del mio pene, sono solo meccanismi di autosabotaggio che uso per distogliermi dal vero problema, ossia il mio carattere bizzarro.

Voglio qualcuno che mi capisca ma non sono capace di entrare in confidenza stretta con nessuno.

Che ho fatto di male, non ho mai insultato nessuno, mai fatto il bullo, non ho pregiudizi razziali o sessuali di qualsiasi tipo, EPPURE ANCORA NON VADO BENE, SONO MARCIO DENTRO!!!! 

Se devo restare solo ed incompreso a vita preferirei non essere mai nato, è meglio se smetto di respirare stanotte per non essere costretto a patire una vita miserabile e desolata. Non so come uscire da questo limbo, vi supplico ditemi come, sono prigioniero di me stesso e cambiare sembra impossibile perchè avverto troppa differenza tra me e gli altri.

Ho pensieri terribili i testa, nessuno mi sorriderà mai con amore ed è solo colpa mia che sono fatto male. Voglio uccidermi. 

 

Domanda bonus: capisco che i miei sproloqui sul sesso possano essere logorroici e ridondanti ma come vi sentireste voi se non foste mai stati desiderati sessualmente da qualcuno nel corso della vostra vita?

Anche mio fratello minore ha una morosa e lui ha 15 anni. 

 

p.s. Sono iscritto in palestra ora, ma continuo a non parlare con nessuno. Voglio solo fare parte di una cerchia sociale, mi basterebbe quello invece di soffrire come un cane, ma proprio non riesco a stabilire connessioni.

Forse è la prova che non merito di vivere e devo essere ucciso per il bene della razza umana. 

Mer

11

Apr

2018

mi sento troia...

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Lussuria

ultimamente mi sento con un ragazzo, lui è molto carino con me e ci vado d'accordo.ci siamo incontrati in discoteca e già da subito non sembrava uno di quei ragazzi pervertiti così dopo un paio di volte che ci siamo visti ci siamo scambiati il numero. ci sentiamo spesso e qualche volta ci incontriamo anche, visto che viviamo abbastanza vicini. il problema è che qualche sera fa ero a casa con lui e dei suoi amici/amiche. ci divertimmo ma poi alcuni di questi se ne andarono e gira che ti riggira rimaniamo soli io e lui...io ero abbastanza ubbriaca e credo di avergli sparato qualcosa di romantico o di erotico. alla fine siamo andati a letto insieme e il giorno dopo lui mi raccontò tutto  tranne che mi penetrò, dice che lui voleva molto ma non lo fece perchè urlavo il nome del mio fidanzato!!

eh si sono fidanzata da un paio di mesi, lui è romantico e tutto e io lo amo da morire. il problema è che vive a un ora di macchina da me e non ci vediamo troppo spesso, massimo il week-end o durante i giorni festivi. lui non è un tipo oppressivo si fida di me come io mi fido di lui ma ho paura della sua reazione...non so nemmeno se dirglielo ho una paura matta. non posso dirgli che ho urlato il suo nome mentre avevo una relazione amorosa con un altra persona. sono nella merda e mi sento una puttana...lui dice che era ubbriaco anche lui ma io non l'ho visto bere nemmeno una volta, non mi fido e ora ho paura anche di lui. 

Tags: paura, puttana