Tag: amiche
Mar
22
Ago
2017
Quando l'ansia non ti fa vivere come vorresti e ti estranea da tutto
Ho 21 anni e l'ansia mi sta uccidendo. Mi sento come se non stessi vivendo, nel senso che sto sprecando tutto della mia vita. Tutti non fanno che ripetermi che la mia è una bellissima età, dove devo pensare a divertirmi e a fare esperienze, io tutto questo non riesco a “viverlo” per colpa delle mie paranoie e della mia insicurezza. Non riesco stare a contatto con le persone, non riesco a mangiare nei luoghi pubblici, non riesco a guidare senza andare in panico, non riesco a socializzare (soprattutto con i ragazzi) e quando parlo con persone più grandi di me inizio a balbettare, non riesco ad uscire di casa se non ho almeno controllato (minimo tre volte) di aver chiuso la porta di casa e spesso mi capita di dover rientrare in casa per controllare di aver staccato tutti gli apparecchi elettronici che potrebbero provocare danni. Mi sento pazza. A volte mi capita di fare degli sbagli, magari di dire una parola che io considero di troppo o magari di aver fatto qualche brutta figura e non faccio altro che pensarci per una settimana intera, magari anche quando sto studiando per un esame, e questo mi nuoce gravemente perché non riesco a concentrarmi e mi tocca leggere più di una volta lo stesso capitolo, perché le prime letture le ho fatte con disattenzione per colpa dei miei pensieri negativi che offuscano la mia mente. Ultimamente ho trovato un lavoro part-time come cassiera. Un disastro. Essendo molto paranoica ho capito che non fa per me, più che altro il fatto di gestire i soldi di una cassa mi fa stare male, mi sento molto insicura. Arrivo a casa che non riesco né a mangiare e né a chiudere occhio. Per quanto riguarda le amiche, ne ho avute poche, tutte amiche conosciute tra i banchi di scuola, con loro mi sento pochissimo, più che altro perché io ci credevo molto nella loro amicizia, ma appena ognuno di noi ha preso strade diverse non si sono più fatte sentire e ci sono rimasta molto male, tanto da chiudermi un po' di più in me stessa. Ogni tanto qualcuna di loro mi chiede di uscire, ma provo un po' di rancore nei loro confronti e per questo declino sempre i loro inviti, perché noto che mi cercano solo per uscire o perché non sanno con chi passare la loro serata. Delle amiche alla fine me ne sono fatta una ragione. All'università ho conosciuto un po' di persone, anche se ora tento a non fidarmi molto e a non dare molta confidenza. Sono diventata molto amica di una ragazzo ed come se fosse un mio confidente. A parte ciò, ho sempre il problema di vivermi la mia vita. Soprattutto con i ragazzi, da quando vado all'università sono molti i ragazzi che hanno iniziato a provarci con me, sinceramente non so se per disperazione o perché gli piaccio davvero, ma nonostante questo io tento a scappare quando provano a parlarmi e a tagliare subito il discorso. Infatti sono già stata etichettata da molti, in modo ironico, come “quella strana”. È da sei/sette anni che non ho un ragazzo e non so, forse la mia situazione in famiglia (ovvero i miei genitori che litigano sempre) o forse perché non sono la classica ragazza che esce, va in discoteca, va al mare o ha delle amiche, mi portano a vergognarmi molto di me stessa e a non affezionarmi a nessun ragazzo. C'è un ragazzo che ha catturato la mia attenzione, è molto silenzioso e sta molto nelle sue, ma non ci proverei mai (anche se continuo a pensarci dalla prima volta che l'ho visto) perché non mi sento alla sua altezza. Ho accettato di uscire con un ragazzo, ma continuo lo stesso a pensare al ragazzo “silenzioso” e mi sento uno schifo. Mi sento di fare un torto ad entrambi, assurdo. Se avete dei consigli da darmi li accetto molto volentieri. Preciso che suppongo che io sia così per colpa del “mio passato”, sono stata bullizzata, ho avuti un po' di problemi di salute da piccola, non ho mai avuto un buon rapporto con mio padre e anche con tutti i miei parenti, sono sempre stata vista come quella troppo silenziosa, timida e che non parla molto. Ringrazio le persone che perderanno un po' di tempo nel leggere questa pappardella e mi scuso per il mio italiano sgrammaticato.
Sab
22
Lug
2017
Non provo invidia, ma questa cosa mi urta. Anche al più piccolo sbaglio, il karma mi colpisce, ma non a certa gente che ha fatto parte del mio passato... (purtroppo)
Per farla breve: avevo due amiche con cui ho condiviso alcuni miei anni dell'adolescenza. Mesi fa, per un motivo stupidissimo, litigammo e non le sentii più. Non ho sentito la loro mancanza, se non cinque mesi dopo per circa una settimana, poi fortunatamente è passato: loro mi dissero di volere soltanto il mio saluto, io avevo ribadito che nemmeno quello volevo dal momento che mi hanno trattata da perfetta sconosciuta. Adesso le vedo che hanno già fatto il loro gruppo di amici, se ne escono, mentre io passo le giornate chiusa in camera mia, sebbene ci fosse l'opportunità di uscire ma le mie insicurezze si impadroniscono di me e della mia personalità, mostrandomi tutt'altro per ciò che realmente sono, perché io non sono solo una persona insicura e complessata, posso anche essere molto di più (positivamente parlando)! Della mia città mi è rimasta solo un'amica (vita sociale molto simile alla mia, se non uguale se non fosse per il fatto che lei ha un ragazzo), per il resto amici virtuali. Non capisco perché io da un momento all'altro mi sono ritrovata a stare sola, a piangere di nascosto e a passare un'altra estate di merda. So che se non esco gli amici non vengono a bussare sotto casa mia, però che cazzo, buona vita a loro, ma se sono così sfigata ci sarà del buono anche per me? Chissà.
Mer
14
Giu
2017
"La collezione"
Fatemi capire dove sbaglio. Ho 30 anni e credo di essere padrona della mia vita... ieri discutevo con il mio compagno e ad un certo momento mi sono anche incazzata peché mi ha fatto chiesto come facessi io ad avere tutti i miei ex su facebook.
Premetto che ho avuto 4/5 ex ragazzi con i quali per me le storie sono sempre finite placidamente -ho sempre troncato io-
per loro magari no, ma negli anni poi siamo tornati ad essere in armonia diciamo quando gli passava l’incazzatura.
Siccome sono state persone importanti per brevi o lunghi periodi della mia vita... ne coservo un ricordo tenero e simpaico e quindi non ci vedo nulla di male nel rimanere anche solo blandamente in contatto con loro.
Il mio ragazzo non la vede così. Ho anche alcuni album online dove ci sono foto assieme a loro. Neanche li vado a vedere, sono lì un po perché non ho voglia nè tempo di andare a cancellare e poi perché dovrei, è roba vecchia? Io sto con lui. Gli da fastidio ovviamente che magari ogni tanto qualcuno di loro mi commenti o scriva in bacheca io però sinceramete trovo la cosa una sorta di prevaricamento nella relazione (quella di dire tu ora stai con me cancella tutto quello che c’è stato prima) ma potrò mai fare quello che mi pare? Parlandone con un amica lei dava ragione a lui dicendo che effettivamente anche a lei darebbe fastidio e che lei quando si è messa con il nuovo compagno ha fatto tabula rasa di tutte le foto che c’erano prima con altri per rispetto. Io non capisco dove sia il problema. Addirittura mi ha detto che la mia è una specie di “collezione” tenendoli lì... mah... Il culmine delle discussioni è avvenuto ieri quando ho aggiunto un altro ragazzo con cui ho avuto una storia anni fa. Ha visto la cosa ed è andato giù di testa. Ma cosa faccio di male.
Mar
16
Mag
2017
Ex amiche
Ma vi ricordate l'inizio di tutto? I nostri primi pomeriggi insieme passati a mangiare tante schifezze, tra risate, parlando e fantasticando sul nostro futuro. Quando parlavamo di chi non sopportavamo, quando una delle tre era alle prese con i primi amori, alcuni finiti male. Le nostre uscite, le serate, quella volta in cui avevo provato il primo tiro di sigaretta, ma io inesperta, non sapevo come mantenerla e ridemmo di questo. I sabato sera quando non avevamo voglia di uscire, e restavamo a casa insieme, tra una pizza o un panino, mentre guardavamo film, quando decidevamo di guardare un horror e prese dalla tensione ci coprivamo gli occhi con le mani, ridendoci su. La nostra prima birra insieme, le nostre camminate durate ore, oppure quando prendemmo il treno per la prima volta e andammo in città, nonostante non fossimo pratiche. I consigli dati, gli sfoghi causati dalla rabbia trasmessa dai propri genitori o dalle situazioni a scuola, quando preparavamo i dolci e ci riuscivano male, ma noi li mangiavamo lo stesso e scoppiavamo a ridere della nostra sbadataggine. Quando avevo casa libera, e quella domenica mattina andammo a fare la spesa per poi cucinare, i nostri scleri e tutte le volte in cui ascoltavamo la musica ad alto volume. Quando un pomeriggio trascorso con voi rimediava ad una giornata di mèrda, e non mi sentivo mai a disagio, mi aprivo completamente con voi, e anche voi con me. Sono passati cinque mesi da quel litigio, da quando ho perso tutti i contatti con voi, e adesso non siamo altro che sconosciute. Non mi sarei aspettata di poter sentire la vostra mancanza così dal nulla, anche se non è una buona cosa. Vorrei sapere se state bene anche senza di me, se sperate in un mio ritorno, se la mia amicizia è valsa qualcosa per voi. Mi piacerebbe sapere cosa pensate a quanto è accaduto, se vi capita di ricordare i momenti trascorsi con me e se per voi non sono del tutto indifferente.
O forse sono io che mi faccio film mentali, magari voi avete dimenticato tutto, magari non vi importa più
Sab
22
Apr
2017
Mi piaci te, ma mi scopo la tua amica
Conosco due ragazze in un locale. Una bonazza, l'altra mediocre ma comunque scopabile.Sono due amiche. Non mi chiedete come sia possibile, la bonazza mi fa capire che le interesso.. eppure non sono sto gran figo e sinceramente non mi sembra di saperci fare più di tanto
Comunque, inizio a chattare su Facebook con la bonazza. Quanto mi tira, porca puttana.
Ma anche la sua amica bruttina mi scrive. Le piaccio. Ci vediamo, scopiamo come ricci. E va avanti questa scopamicizia
La bonazza lo viene a sapere. Io non me la calcolo più, non la cago, non le rispondo. Sapete perché? Perché già mi immagino che quando escono insieme lei e l'amica sua tutti i ragazzi guarderanno e ci proveranno solo con lei. Perché è troppo più bella della sua amica, la oscura, la fa sembrare ancora più cesso se si mette accanto a lei
Allora mi immagino l'invidia che l'amica bruttina prova verso di lei. Quanto si sarà sentita umiliata tutte le volte che i ragazzi si filavano l'amica sua e a lei nemmeno uno sguardo
Stavolta invece è andata diversamente. Ho fatto volutamente il contrario. La bonazza l'ho mandata in bianco per farla rosicare, le sta bene, quanto cazzo se la tira. Pensate quanto ci sarà rimasta di merda a sapere che ho scelto l'amica sua molto peggio di lei
Già me la immagino nella sua stanza a masturbarsi furiosamente senza capire il perché non l'abbia scelta. E immagino, anzi ho il piacere di guardare, l'amica sua bruttina quanto gode mentre me la scopo a sangue pensando che stavolta è stata lei la prescelta
Mi dispiace cara, così impari a fare la vanitosa e pretenziosa. E la tua amica scopa che è un piacere. Viva le bruttine , sono quelle che a letto ti danno le maggiori soddisfazioni
Dom
26
Feb
2017
L'amicizia esiste ancora?
Con il tempo si capisce che certe amicizie, anche quelle che sembra dureranno una vita, prima o poi finiranno, ed è quello che è successo a me. Per qualche motivo vi siete rivelate per quello che siete realmente, avete dato la conferma a tutto quello che pensavo, trattandomi come se fossi il niente. Sono una persona orgogliosa e sopporto, non ci penso a contattarvi o farmi perdonare, in fondo chi ha sbagliato siete state voi due che mi escludevate da tutto, e questa cosa mi ha segnato, tanto che se dovesse farlo qualche amica conosciuta da poco non mi stupirei più di tanto, visto che voi mi avete esclusa quando conoscevate tutto di me, compreso i punti deboli, abbiamo condiviso tutto, abbiamo vissuto le prime cose dell'adolescenza fino e pochi mesi fa e adesso è come se fossi estranea ai vostri occhi. Quando altre volte succedevano litigi mi mancavate, ma adesso no, sono disgustata più che altro, perché comportandovi così mi fate capire che in fondo era quello che volevate non avervi più nella mia vita. L'altra ha voltato la faccia a mia cugina e l'altra addirittura a mia mamma, e per quale motivo poi? Non si sa. Eppure non abbiamo litigato con parole pesanti, io non mi sono sbilanciata e ho solo detto quello che pensavo, quando quella sera, qualche giorno prima di capodanno vengo a sapere che vi eravate organizzate per stare con il fidanzato e l'amico dell'altra, trattandomi poi da ruota di scorta quando successe quella discussione tra voi quattro, magicamente mi volevate con me, perché voi due poi non sapevate con chi passarlo. Io anzichè accettare il vostro “invito” ho deciso semplicemente di andarmene, dato che in quel periodo mi stavate escludendo davvero tanto, tanto che quando mi capitava qualcosa non sentivo più l'esigenza di dirvelo, vi sentivo lontana, distante, anche l'ultima volta che ci vedemmo. Ogni tanto il passato mi riaffiora in mente, ripenso a tutte le cose successe, per qualche secondo ne sento la mancanza, è una mancanza sopportabile che distraendomi subito passa, magari penso a tutte le cose da dirvi se un giorno ritornerete, a quel punto non so quale sarà la mia reazione. Ma una cosa è certa, anche se volendo, non ci sarò. Adesso avete una vita tutta vostra, e in qualche modo le persone mi fanno sapere quello che fate come se poi a me interessasse, ma in realtà ormai mi è indifferente, siamo solo sconosciute con ricordi in comune adesso. Ho capito che molte persone non danno più valore all'amicizia, a questo punto mi tengo quelle poche che mi son rimaste e quel che sarà, sarà. Meglio dare spazio a nuove persone, che ad un certo punto quelle vecchie lasciano l'amaro in gola.
Gio
12
Gen
2017
Mi vuole bene, aspetterà!
Tutti dicono che io e la mia migliore amica abbiamo un rapporto meraviglioso, che insieme sembriamo divertirci come matte e che siamo il perfetto prototipo di amiche. La verità, che tutto sommato diventa piuttosto palese se ci si osserva più a lungo e più attentamente, è completamente diversa. Il nostro è un raporto sbilanciato tutto da un lato, a senso unico, teso. Tutto questo è causato da due caratteristiche opposte delle nostre personalità. Infatti, mentre io tendo a lamentarmi il meno possibile e a non chiedere mai aiuto (potrei essere definita introversa?), dal momento che odio essere di peso al prossimo, lei fa di tutto perchè la sua vita appaia agli altri dura e complicatissima. Le piace fare la martire, insomma. Se la si conosce superficialmente e la si frequenta poco, i racconti riguardanti le sue molteplici disavventure appaiono avvincenti e stucchevoli... è la persona perfetta con cui prendere un caffè dopo pranzo una volta al mese, diciamo. A lungo andare, un rapporto del genere diventa una grande, sporca scocciatura. Come vi sentireste se l'unico argomento di conversazione con la vostra migliore amica e compagna di banco (vuol dire che sto appiccicata a lei circa per l' 80% della giornata, senza contare whatsapp) fosse il suo ragazzo? Chiamiamolo, per semplificare, M. Ebbene, quello che M non si immagina nemmeno lontantamente, è che io so tutto di lui. TUTTO. Ogni gesto, parola, sguardo o effusione che si scambiano, tutto mi viene riportato nel giro di un'ora con una precisione e un'abbondanza di dettagli disarmante. Lo sapevate che il padre di M era uno scout? So cosa state pensando... non ve ne frega un beato cavolo. Nemmeno a me. E so anche cosa state pensando ora, posso quasi vedere le vostre espressioni accigliate mentre borbottate: "Ma scusa, è la tua migliore amica, è normale parlare di queste cose." Sarà anche vero, quella dello scout è un'informazione innocua, ma dopo ore e ore che non si ascolta altro diventa arduo chiudere un occhio. E quando mi pianta giù quei panegirici infiniti riguardo i suoi dilemmi di sfondo sessuale? Dio, mi viene voglia di schiaffeggiarmi da sola con dei guanti di lattice! "Secondo te è troppo presto per la noce sgusciata? Dovrei limitarmi a noce e basta, che dici? Ah no, di mela caramellata non se ne parla proprio, non voglio sembrare una trottola!" Chiaramente i riferimenti alla frutta fanno parte del suo stupido codice sessule. Si crea problemi dove non ce ne sono per poi potersene lamentare, mentre io assisto inerme a questo folle processo, che alla fine si ritorce sempre contro di me. E così ascolto, ascolto e aspetto. Ovviamente, essendo un'insicura che elemosina attenzione e approvazione, non manca mai di arrivare sempre in ritardo agli appuntamente di almeno 30 minuti. Lei è una vera ritardataria cronica, direi un caso clinico. Se pensate che la vostra amica sia una ritardataria cronica perchè qualche volta arriva in ritardo, non avete mai conosciuto la mia. Io mi presento ai nostri appuntamenti mezz'ora in ritardo apposta, nel tentativo di non doverla attendere sotto il sole cocente o al freddo artico, ma niente... giuro che arrivo semore prima di lei di 15 minuti minimo. Ma quale sarà mai il meccanismo che avviene nel suo subconscio e che la fa arrivare SEMPRE in ritardo? "Chissenefrega di quell'idiota che mi sta aspettando sotto la pioggia, tanto mi vuole bene e aspetterà. Facciamo pure i nostri comodi!" Ecco cosa pensa la maledetta cafona! "Mi vuole bene e aspetterà." Per concludere in bellezza, se quando arriva provo a dirle qualcosa, mi accusa di essere cattiva e di sgridarla sempre... ah, le scuse per il suo ritardo me le posso anche scordare, ovviamente, ma in compenso mi può raccontare per qualche ora di quanto sia tormentata la sua vita amorosa.
Mar
13
Dic
2016
Amiche? Amiche sti cazzi
Allora, premetto che è stato un anno dove ho cercato di capire chi mi è veramente amico e chi no.
Inizio con le amiche di pallavolo.
Ho cambiato squadra per esigenza personale e, da che facevo parte di un gruppo affiatato con altre 4 amiche, a distanza di nemmeno un mese hanno iniziato a non chiamarmi più per fare le cose insieme, per andare agli eventi ecc.. Ho chiesto spiegazioni e la loro risposta è stata: "Non ci abbiamo pensato". STI CAZZI! Io non mi sarei mai comportata cosi!!
La cosa che mi rode di più è che una di queste 4 amiche, era la mia migliore amica! Ci ho litigato pesantemente per questo problema e non ci vediamo da agosto. (Bella stronza comunque).
L'altro gruppo di "amiche/conoscenti" con cui ho discusso, è formato da altre 3 persone.
Due le conosco da molto tempo e una si è unita a noi perchè la cazzo di cannaiola di merda deve scroccare da fumare ad una delle mie amiche.
Con loro va tutto bene, fino a quando non iniziano ad insultarmi per come mi vesto o se non mi trucco.
Vi pongo un quesito:
Se sapete di dover andare a casa di una vostra amica e che non vi dovete muovere per niente, vi infighettate??
IO NO! Io se devo uscire alle 22.30 per tornare a casa a mezzanotte massimo, mi metto una CAZZO DI TUTA E NON MI TRUCCO NEMMENO!! Perchè dovrei infighettarmi??????
E questa coglionazza che si è aggregata a noi ha pure il coraggio di insultarmi?
Lei manco si veste bene! E' grassissima e si veste con le salopette con la schiena scoperta (dove si vedono tutti i rotoli di ciccia), si mette il cerone in faccia, che se provi a toccarla con un dito le rimane il solco sulla guancia, ha i capelli crespi e pisciati... ma chi cazzo sei per giudicarmi?
Almeno io struccata ed in tuta sono decente!
Una delle due amiche di vecchia data invece mi insultava sempre per le mie unghie non curate (io vado a periodi, ci sono mesi in cui sono belle e altre in cui sono nervosa e non ho voglia di mettere smalti ecc..).
Anche per lei ho qualcosa da dire: ALMENO LE MIE SONO NATURALI E DRITTE, NON SONO CONICHE, STORTE, FINTE ED ESAGERATAMENTE BOMBATE COME LE TUE!.
All'ultima amica avevo posto i miei problemi e mi ha ignorata con l'intenzione di parlarmene di persona, solo che al momento ero nervosa e quando ho visto che rispondeva sul gruppo e non a me, ho deciso di scriverle un messaggio un po' "duro", chiedendole scusa la sera stessa per i modi bruschi. Il problema è che sono passate due settimane da quel giorno ed anche se lei mi dice che è tutto ok e che mi vuole bene, ho la sensazione che eviti di vedermi...
SI SONO UNA CAGA CAZZO!
Ma non posso farci niente, questo è il mio carattere.
Scusate per l'italiano e/o eventuali errori, ma sono in ufficio e sto scrivendo a sgamo dal mio boss. :P
Sab
10
Dic
2016
Ma amiche de che?
Ho 3 amiche di lunga data. L'anno scorso queste si sono allontanate da me ed io ho fatto lo stesso, presa anche da nuovi amici (che si sono rivelati falsi)la scuola, e il mio ragazzo. Ho provato in questo tempo anche a chiedere ad una di loro di uscire, ottenendo una risposta solo il giorno dopo (nonostante lei fosservava on).
Questa estate cerco di riallacciare l'amicizia e STRANAMENTE accetta il mio invito ad uscire dicendo che ho fatto bene a parlarle, che voleva allontanarsi, che io non c'ero mai.... facciamo pace e cerco di essere più presente, quando posso le chiedo di uscire (lei me lo avrà chiest due volte) le chiedo come va quando non ci senti amo da un po'... Penso di fare il possibile per quest'amicizia. Ora vedo che SENZA INVITARMI, lei e le altre 2 amiche sono andate a divertirsi insieme. Nulla di male, ma potevano invitare anche me, io mi sforzo di capire e superare i miei errori (che poi.... Io non cerco le persone per indole, ma nessuno ha cercato me, neanche quando stavo passanso un brutto periodo e sono finita in ospedale.) A me non sembra di agire o aver agito male, è facile dire "tu non ci sei mai" ma tu si? una chiamata, un messaggio.... Ora mi sforzo anche per non sbagliare nonostante mille fattori di stress e ne anche un "Oi lo sai? stiamo organizzando questo, ti va di venire?"bo.
Mar
06
Dic
2016
Rendersi conto che in realtà del gruppo non hai mai fatto parte
E' terribile rendersi conto dopo cose successe con il tuo gruppo di amiche "sorelle" del liceo che il gruppo erano loro 3, tu eri sempre un qualcosa in piú..la dimostrazione di questo è il fatto che quando TU hai avuto dei seri problemi familiari e per questo hai saltato qualche uscita con loro (d'altronde se non hai nessuno che ti accompagna fuori paese come ci arrivi volando? d'altronde se una di loro scarrozza le altre due e te no é colpa tua se non hai il teletrasporto, no?) dopo mesi e mesi di rancore covato ti iniziano ad escludere e quando tu chiedi spiegazioni danno tutte scuse diverse, tranne la reginetta del ballo che ti sputa tutto il suo veleno addosso per aver fatto l'imperdonabile errore di non essere uscita per 3/4 volte ma mai tutte di fila. Tutto questo DOPO i test di ammissione in universitá dove lei non era stata ammessa ma tu sì. Ovviamente tu le cose me le rinfacci dopo mesi e dopo un'ultima volta in cui ero USCITA con voi. Certo.
Quando cerchi di spiegare perché dall'altra parte trovi il muro di Berlino quando poi chi le scarrozzava era l'unica a sapere tutta la situazione tua ma non solo non ha mai preso la tua parte, ti ha pure sfanculata peggio delle altre.
Da parte loro mai uno scusarsi, solo da parte di una di loro dopo ben tre anni una stupida richiesta di amicizia su facebook quando poi ti incontra nemmeno ti saluta ma fa la faccia di una che pretende che sia tu a salutarla.
La cosa che fa più male è che questa batosta è arrivata in uno dei periodi più brutti della mia vita.
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