Tag: litigi

Mer

18

Set

2019

Cosa fare? troppi pensieri!

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Invidia

Buonasera, non so se riuscirò a essere breve, al massimo suddividerò le questioni in più post.

 

Sono stufa della madre del mio ragazzo che gli sta rovinando la vita e di riflesso la rovina anche a me.

Sono l'unica persona al mondo che lo aiuta, che lo sprona, e gli ho chiesto di venire a vivere da me per serenità di entrambi già da prima che si evidenziassero i problemi con la madre, anche se lui non avesse più capacità contributive in casa, perchè per me l importante è stare insieme.

Sta cercando di tirarsi su da un mondo anche lavorativo che non lo soddisfa e io sto cercando di essergli vicina ad ogni passo, piccolo o grande, cosa che sua madre non fa.

Nonostante ciò lei ha da ridire su di me, su qualunque cosa, addirittura ha detto che un giorno che lui è finito in ospedale per un intossicazione alimentare (di una cosa comprata e cucinata da lui) io gli stavo vicino e la guardavo con la coda dell occhio per vedere se mi osservava .

Un altra volta ha asserito che mancassero delle cose in casa, non roba di valore, l'assurdità è che secondo lei mancavano delle conserve, barattoli di pessimi carciofini fatti da lei, fino a quando il mio ragazzo non glieli ha trovati in frigo.

Le da fastidio che io abbia una casa di proprietà, che io prima di lui abbia avuto una vita, ho fallito in una relazione e mi ritengo fortunata ad aver trovato lui, più giovane di 5 anni.

Il mio ragazzo riconosce che sua madre è una figura tossica già da tempo, addirittura mi ha detto che se avesse potuto se ne sarebbe andato via di casa a 11 (!!!) anni.

Lui è innamoratissimo ma diviso tra due fuochi.

Non so se sia necessario allontanarmi per fargli schiarire meglio le idee, su chi vive, su cosa vuole ecc

 

Help 

Lun

19

Ago

2019

ho litigato con la mia migliore amica

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Aiuto sono in panico,non so cosa fare.Praticamente ,qualche mese fa la mia migliore amica si è “sentita” con un ragazzo,si scrivevano pocone e niente perché lui non le rispondeva spesso,si sono dati un bacio e lui ha detto esplicitamente che l’ha fatto per vedere se c’era dell interesse,è finita con i due che si smollano.Ecco diciamo che questo ragazzo da un mese a questa oarte mi è stato vicino per molte cose che mi sono successe,io e lui abbiamo instaurato un bel rapporto,ho capito che mi piace,ne ho parlato con la mia migliore amica (io e lei anbiamo questa amicizia da circa 5 anni,però molto spesso litichiamo perche lei se la prende per cose inutili),insomma ha un carattere davvero strano e difficile da gestire,mi sono sempre scusata io per sbagli che a volte faceva lei,solo per farla contenta perché non mi piace litigare.Insomma abbiamo parlato,e non sembrava le desse fastidio all inizio,premetto anche che lei è innamorata di un altro ragazzo con cui è stata e tutt ora si sente,ma purtroppo dopo qualche settimana ha iniziato a darmi contro,dicendo che le dava fastidio che io e lui ci sentissimo,secondo me sta cosa è davvero esatta,in primis perché loro due non hanno avuto praticamente nulla,poi è una cosa passata e non essendo stati insieme non ha molto senso,anche perchè lei a lui non lo sopporta proprio,io credo che lei dovrebbe essere felice per me,dopo tutte le cose brutte che ho passato,credo che tra amiche si debba essere cosi,ma lei non ne vuole sapere.Ora mi ha messo davanti a una decisione in pratica sta dicendo implicitamente sta dicendo che dovrei scegliere tra lui e lei,dicendo peró al mio amico che non vuole che io stia male,questo mi sembra semplice egoismo da una parte.Non so cosa fare a me sto ragazzo piace da impazzire ma a lei voglio un bene infinito 

Gio

31

Gen

2019

Fottiti tu e il tuo bisogno di riconoscimento

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Non ne posso veramente più. E forse sarà una cosa sentita e risentita, specialmente in questa pagina, ma è l'unico posto dove credo di poterla tirare fuori.

Ho una compagna, 9 anni che stiamo insieme. Wow, che bello direte... si, certo, come no.

Più cerco di stare tranquillo, di gestire i problemi in maniera serena, e più si impegna per farmi stare male. Perché poverina, lei è l'unica che ha il peso delle cose da fare in casa, che coordina e si deve ricordare, che si adatta ai miei bisogni e alle mie richieste, e quindi può permettersi di scoppiare.

Io invece sono il mostro, quello che promette ma non fa, quello che capisce le cose come vuole lui, che si giustifica con scuse, quello che intenzionalmente la fa star male, non capisce il peso che ha addosso, non la vuole aiutare.

Mi sono rotto di dovermi scusare ogni volta, mi sono rotto di non poterti dire le cose che faccio perché ribatte con ogni minima cosa che non ho fatto da ora a 4 anni fa. Perché lei, poverina, le cose le fa, ma se le dico che anch'io faccio, è una cosa minima, che non la aiuta.

Mi sono rotto di sentirmi dire che non comprendo il suo malessere quando ogni giorno sto ORE ad ascoltarla lamentarsi di quanto il suo lavoro faccia schifo, di quanto le scarichino le cose da fare. Mi sono rotto di doverla pregare in ginocchio per avere un momento in cui pensi allo stare con me invece che ai suoi problemi, alla casa che non è pulita, alla lavatrice che non è fatta.

Mi sono rotto di dover contare sulle dita di UNA MANO le volte che riusciamo ad avere un po' di intimità nel corso di un'anno.

Mi sono rotto di provare a ribattere a situazioni inventate, esagerate, descritte tralasciando particolari che poi nega se gli vengono fatti notare

Mi sono rotto di terminare ogni discussione con io che mi scuso di cose che non ho fatto, perché è l'unico modo per non stare giorni interi ad urlarsi in viso 

Mi sono rotto di fermarmi a pensare ogni volta che discutiamo, con il cervello che pensa solo "adesso ti mollo" e poi pensare che nonostante questo abbiamo passato troppo insieme per buttare via tutto per una casa che non è pulita alla perfezione come vorrebbe

Dice sempre che è lei a fare i passi, che mi viene sempre incontro, e io non lo faccio. E quando glieli fai notare, non sono mai sufficienti.

Come si può ribattere a qualcuno che dice cose non vere, e lo sa, quando l'unico testimone è l'accousato?

Come si fa a fermare qualcuno che continua ad aumentare le proprie richieste, ma sostiene che sia l'altro a non fare? 

Questo è quanto 

Dom

23

Set

2018

Ma ho sbagliato a reagire?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Eravamo ad una festa in un bar. Io sono all’entrata perché la volevo una boccata d’aria, ed esce anche il festeggiato con la torta in mano avanzata, ed escono pure altri. Così io dico (ma è finita la festa? Ci stanno cacciando?)

E qui tutto degenera. Il proprietario mi ha sentito, è uscito e ha cominciato a dirmene di ogni, insulti gratuiti ribadendo che io non dovevo dire una cosa del genere, ma in un modo moooolto arrogante. Così io dico (ma cosa ho detto di male?)e lui continua dicendomi che dire cacciati è un’offesa, e ha continuato a urlarmi per 10 minuti e io stavo lì così a dire solo (ma cosa ca**o ho detto???) fino a quando non esce uno, abbastanza fuori di testa, che mi viene vicino dicendo (muto devi stare muto) con aria minacciosa. E io allora mi allontano, ma lui mi si  continua ad avvicinare,cosi io dico (stai distante,stai lontano non ti avvicinare)perché se si avvicinava troppo io non stavo lì a prendere il primo pugno. Questo tipo rientra nel bar, e il proprietario mi ha ribadito il concetto di prima e mi ha detto che sono stato provocativo a dire al tipo stai lontano, perché se quello mi tira un cartone devo stare muto (testuali parole). Cioè io sono veramente sbalordito, e me ne sono andato insieme a un altro,ovviamente i miei amici a difendermi contro il proprietario. E i miei genitori mi hanno detto che perché faccio boxe mi gaso a dire stai lontano. Ma gasarsi non era dirgli (vieni sotto che ti spacco!)? Cioè più che dire per favore non avvicinarti che non mi fido, cosa dovevo fare prenderle? Senza parole sono

Tags: litigi

Ven

29

Dic

2017

Dedicato a mia nuora

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Mi dispiace, ma di me non hai mai capito niente. Ti ho accolta con entusiasmo e ti ho voluto bene, senza falsi sentimentalismi e senza retorica, perché comunque non sei mia figlia ed io non sono tua madre. Pensavo ci unisse semplicemente un sentimento di solidarietà e di affetto dalle caratteristiche tutte sue. Anche se non l'ho mai sottolineato ho sempre compreso le tue fragilità e le tue insicurezze, certamente provenienti da tempi e contesti che posso solo intuire, però ho cercato  di sostenerti e di aiutarti, senza irruzioni nel tuo privato e, penso, con molto tatto. Ti ho dato una mano coi bambini quando me lo hai chiesto (spesso), facendo anche qualche sacrificio visto che nel frattempo non sono stata propriamente in buona salute. Pensavo che tra noi ci fosse empatia, comprensione, ed invece vivevo evidentemente su di un altro pianeta... Di punto in bianco, per i cosiddetti futili motivi, hai tirato fuori tutto il repertorio becero, trito e ritrito delle nuore gelose e inviperite. Per anni hai finto di essere la persona che non sei, ed io che ti credevo una donna intelligente, sono rimasta basita, non solo perché  non mi sono riconosciuta nelle tue parole, ma anche perché  in tutti questi anni avresti potuto parlarmi, cercare un confronto, creare la discussione, accusarmi, se dovevi, a viso aperto, sai che di fondo non sono una stupida ed accetto le critiche costruttive. Invece per anni mi hai sopportata, mi hai subita, hai lavorato alle mie spalle, e quando hai capito che non ti servivo più  perché di solito i figli crescono ed il baby sitting finisce, hai finalmente fatto il botto vomitando tutto ciò che il tuo cervello di gallina ti ha suggerito. Ora pensi, a ben ragione, di esserti finalmente liberata di me, ed infatti è così perché nemmeno io ti voglio più. Purtroppo hai scassato le palle a mio figlio esasperandolo contro di me ogni giorno che avete trascorso assieme, anche se lui non l'ha mai dato a vedere, e se l'avessi saputo prima sta' sicura che gli avrei risparmiato il tormento prendendo provvedimenti più tempestivi. Ora va', cara, sparisci dalla mia vita, io ti-vi lascio andare. Sarà mio figlio, quando lo riterrà opportuno, a venire da me ed a farmi vedere i bambini, e tu continua a tormentati e ad autoescluderti da una famiglia che ti voleva bene. Lui ci ama, i bambini ci adorano, e questo non potrai cancellarlo neanche in mille anni. Hai avuto il tuo tempo, le tue occasioni, ma ora è finita. Non sono una persona lamentosa o petulante, ho delle spalle grandi, e francamente sono sicura che ce la caveremo bene tutti nonostante te. Tu resta a gracidare inutilmente nel pantano.

Ven

13

Ott

2017

non ce la faccio piĆ¹

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

ho solo 16 anni e potrò sembrare esagerata ma ho bisogno di sfogarmi. litigo costantemente con i miei genitori e mia sorella, prima con papà poi con mamma poi con mia sorella o tutti insieme. ogni volta è sempre peggio. in uno di questi litigi sono corsa a casa di mia nonna, e da allora ne sono ancora tentata e comunque ogni volta che succede qualcosa la chiamo. non so più cosa devo fare. 

Mar

29

Ago

2017

Liti tra genitori

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

ciao non so perchè io stia esattamente scrivendo, non sono il tipo che si sfoga molto con le persone e anzi tendo a tenermi tutto dentro ma forse stavolta mi servirà parlarne con qualcuno.

la mia situazione è questa: sopporto i miei da moltissimi anni dico sopporto perchè da quando mi hanno messa al mondo non ricordo un momento in cui loro non abbiano litigato... litigano sempre per qualsiasi motivo, passano dei giorni senza parlarsi fanno pace e poi ricominciano dinuovo è una ruota continua e penso non si finirà mai...

i litigi non sono normali parecchie volte ho assistito a scene di violenza di tiro dei piatti e alzate di mani, io e mia sorella parecchie volte anzi quasi sempre  li abbiamo divisi mettendo la pace.. 

adesso mia sorella si è trasferita ed ha trovato la sua pace... ed io mi chiedo quando tutto qst finirà? in una famiglia non si dovrebbe andare sempre d'amore e d'accordo?

grazie per le persone che leggeranno.. come speravo adesso sto un po meglio 

Mar

29

Ago

2017

aiuto

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Ciao a tutti, oggi sono arrivata al limite. I miei genitori litigano da molto tempo a causa di problemi economici che ha creato mio padre e di cui non si vuole prendere la responsabilità dei casini che ha creato. Purtroppo è una cosa bella grossa, una gran bella patata bollente e io sinceramente non so più come reagire. Ha fatto cose che non avrebbe dovuto fare a discapito di tutti e adesso ci ritroviamo al fondo del barile, dove nessuno si accorge di quanto questa cosa mi stia buttando giù. Io vorrei vivamente che le cose si risolvessero, non mi importa come,separandosi, stando insieme, basta che riesca ad acquisire nuovamente un pò di serenità che attualmente mi manca e di cui ho bisogno per potermi laureare. sono cosi arrabbiata con lui, ha rovinato tutto. Adesso i miei sogni e le mie aspettative sono ridotti a zero. Non so più che fare.Uffa!

Mar

25

Lug

2017

Ho molta confusione in testa

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ho 21 anni, sono una ragazza molto insicura, con una bassa autostima e molto ansiosa. Ho avuto molti problemi in passato; problemi in famiglia, problemi di salute.. E una cosa che mi ha particolarmente segnato è stato il bullismo psicologico che ho subito durante i tre anni delle medie da alcuni compagni, professori e amiche, ed è una cosa che mi porto dentro insieme a tutti gli altri mix di problemi. Non voglio stare qui a specificare che problemi ho avuto perchè non servirebbe a molto e perchè penso che tutti abbiamo dei problemi e che i miei non sono dei veri e propri problemi. Vado al dunque, ho paura che ultimamente non sto facendo delle scelte giuste e spero che qualcuno sia disposto a darmi qualche consiglio, perchè non so proprio con chi parlarne. Il fatto è che ho un carattere abbastanza particolare e tutti spesso me lo dicono, alcuni in modo positivo e altri in modo negativo, questo mio carettere mi ha portato ad avere poche amiche e soprattutto pochissime relazioni. Una di queste amicizie ancora tutt'oggi mi "perseguita", è un'amicizia nata durante gli anni del liceo che con il tempo e a causa dei cambiamenti è andata a trasformarsi in qualcosa di ben diverso, in rivalità e penso che sia una rivalità più di lei nei miei confronti. Durante l'ultimo anno di liceo un litigio ci portò a separarci e per un anno intero entrambe avevamo deciso di rompere i rapporti. Io in quell'intero anno, dopo il litigio con lei, ho tarscorso un periodo abbastanza brutto.. morì mia zia, morì mio nonno paterno, non fui ammessa all'università, i miei genitori volevano divorziare, inviavo curriculume cercavo lavoro per non rimanere in casa con scarsi risultati, non andavo d'accordo con i miei che non facevano altro che farmi capire che ero una fallimento... In quell'anno pensavo che l'unico rimedio potesse essere il suicidio, mi svegliavo e avevo quel pensiero che mi accompagnava per tutto il giorno. Diciamo che in quel periodo avevo bisogno di un'amica, appunto della mia migliore amica, come io c'ero stata per lei nei suoi momenti peggiori... La volevo accanto, anche solo per dirmi "le cose si sistemeranno, vai tranquilla!". Invece non ho avuto nulla di tutto questo.. anzi, per ripicca si sentiva con i ragazzi di cui provavo simpatia e ci provava anche con i miei bulli (perchè quando eravamo amiche glielo raccontai), fa ridere come situazione, ma alla fine penso che sia stata davvero cattiva. Io non le avrei mai fatto tutto questo. A parte ciò, a Settembre decisi di rialzarmi, di studiare e di scegliere un'università e di cambiare radicalmente vita. Ed infatti ci sono riuscita, sono entrata in università, ho conosciuto tantissime persone, ragazzi e ragazze, sono diventata molto indipendente e soprattutto ho anche trovato un lavoro, giusto per non dipendere totalmente dai miei. A parte questo lei, continua a scrivermi, a chiedermi di uscire, ma ormai la mia testa pensa che lo faccia solo per sapere come va la mia vita e per potermi buttare giù (poi non mi è andato molto giù il litigio e soprattutto penso di provare molto rancore nei suoi confronti), vorrei chiudere definitivamente con lei, ma ho paura. Ho paura, non di rimanere da sola (perchè alla fine ci sono passata e mi sono anche abituata), ma sarebbe una conferma che anche con lei non sono riuscita ad mantenere un rapporto di amicizia e sarebbe una conferma che tutti i litigi passati con le altre amiche sono causate sempre per colpa mia e non loro...
E il fatto anche di non avere dei veri e propri amici, di non essere la solita ragazza che esce il sabato sera o che va in vacanza al mare, in montagna o chissà dove, che rimane chiusa in casa mi porta a vergognarmi un po' di me stessa, anche di passare le festività a casa, tipo Capodanno, Ferragosto... E questo mia vergogna mi fa pensare di non essere nemmeno all'altezza di un ragazzo che mi piace in università e con cui ho solo scambiato uno stupido sguardo. A volte penso che se dovessi avere un ragazzo sarei costretta a dovergli mentire di come realmente vivo, magari anche alla domanda "cos'hai fatto sabato sera?" so già che mentirei per vergogna di dirgli "sono rimasta a casa a fare schifo guardando la tv", perchè avrei paura di un giudizio negativo. Ed è per questo che non mi avvicino a quel ragazzo che vedo in università, forse perchè non conoscendolo penso lo stesso che si meriterebbe qualcuno di meglio di me. Scusate il poema, ma spero che possiate darmi una mano. Per favore non insultatemi, sono abbastanza sensibile e fragile in questo periodo.

Ven

14

Apr

2017

Terra di Nessuno

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

A volte capita di trovarsi nella scomoda posizione di dover scegliere se schierarsi dalla parte di A o dalla parte di B. Ovviamente, non essendo direttamente coinvolti, non è obbligatorio ma come si può riuscire ad ignorare ciò che il nostro "senso di giustizia" ci dice?
Caso vuole che la vita si diverta anche a prenderci in giro, a guardare mentre noi ci tormentiamo immersi nei nostri stessi pensieri. Entrambe le fazioni hanno avuto le loro motivazioni ma in questa guerra fredda dove tutti sanno ma nessuno parla, dove ogni pretesto diventa un'occasione per vendicarsi, io non riesco a schierarmi a favore di nessuna delle due parti. Eppure il mio "senso di giustizia" non manca occasione per farmi notare quali comportamenti di A o di B siano stati sensati, insensati, sbagliati o giusti.
Persone in uno stesso gruppo di "amici" che litigano, si formano delle fazioni e poi c'è chi prova a rimanere nella "terra di nessuno", neutrale.

Quando si creano queste situazioni cerco sempre di rimanere neutrale, di essere "super partes" per il bene degli altri ma soprattutto per il mio. Preferisco rimanere in una situazione sospesa tra le due e non perdere nessuno dei due piuttosto che prendere una posizione e perdere uno o l'altro. Non è la prima volta e non sarà l'ultima, a volte mi sento una codarda, incapace di prendere una decisione. Non penso di atteggiarmi da superiore ma ho paura di apparire così; in fin dei conti mi è stato fatto notare in passato. E io finisco per starci male perché sono un'idiota.

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