Tag: stanchezza

Mer

23

Set

2015

meglio rassegnarsi

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

basta, non se ne esce.

Non c'è meditazione, non c'è pensiero positivo, non c'è atto di coraggio, non c'è azione nè reazione che mi trascini fuori da questo stallo.

meglio rassegnarsi.

 sono donsnnata alla mediocrità.

Pochi soldi, zero soddisfazioni, nessuna relazione in vista.

e vaffanculo al mondo intero.

Mer

09

Set

2015

Non so cosa provo per il mio ragazzo..

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ciao a tutti, premetto che sono parecchio giovane ed inesperta.

Ho diciassette anni, ho avuto soltanto un paio di storie (durate un mese in tutto), ho perso mio padre quando ero molto piccola e per questo credo di "non sapere come si comporti un uomo" in certe "occasioni".

Mi sono fidanzata da poco con questo ragazzo splendido, conosciuto tramite il mio migliore amico, che mi aveva comunque avvertita che non era uno da storie di una settimana e che gli piacevo tanto e io credevo lui piacesse a me.

Fatto sta che sono dovuta andare in Calabria per visitare i miei parenti, per cui non ci siamo visti per una decina di giorni.

Lui è il classico nerd a cui "non piace usare il telefono", quindi ci sentivamo poco e nulla e il 98% delle volte gli scrivevo io per avere come risposta monosillabi o peggio. Prima di partire, però, ho conosciuto questo magnifico amico, sempre del mio migliore amico, con cui c'è stata chimica da subito. Il divertente è che l'ho conosciuto per caso mentre ero col primo ragazzo.

Durante i dieci giorni ho visto un'amica, a cui racconto praticamente tutto, a cui voglio un bene dell'anima. Una notte, non ce l'ho fatta più e sono scoppiata a piangere. Piansi tutta la notte. Quando mi chiese perché le risposi che mi sentivo in colpa per il ragazzo con cui stavo e che io volevo l'altro.

Lei mi tranquillizzò, dicendo che era solo la distanza, e che una volta tornata a casa si sarebbe risolto tutto.

Continuavo a sentirmi una merda, e avevo persino terrore di tornare a casa perché avrei dovuto affrontarlo.

Tornata a casa, ci siamo visti, poco prima che arrivassi mi scrisse il messaggio più lungo che mi avesse mai inviato:
"Non vedo l'ora di vederti <3"
e lì ci morii.

Usciti, ho capito che tra noi non c'era alcun tipo di chimica o legame. Eravamo due amici che sono usciti insieme, con nulla in comune. Lì ho dovuto sorbirmi per la duecentesima volta le storielle strappalacrime dei suoi genitori divorziati ecc ecc ecc.

Insomma, da una parte avevo un ragazzino che non faceva altro che fare la vittima per ricevere pietà da me, dall'altra parte avevo questo misterioso sconosciuto con cui c'è stato feeling prima di subito.

Il giorno dopo dovevamo vederci in gruppo, con entrambi i ragazzi e altri amici. Se ne andarono quasi tutti per cena, rimanemmo io, i due ragazzi e il mio migliore amico.

Quest'ultimo aveva i coglioni girati per fatti suoi, il mio "ragazzo" è stato al cellulare tutto il tempo perché doveva sentirsi con un suo familiare, per cui ho stretto amicizia con il misterioso sconosciuto.

Ho scoperto che era adorabile, tenerissimo, alla fine della serata mi chiese "ma che ci stai a fare con quello?".

Me lo chiesi anche io.

Presi il telefono e lo scaricai. Senza se e senza ma.

Adesso sto insieme a quell'adorabile ragazzo da quasi un mese, e ho il terrore di "stancarmi" di nuovo di lui come ho fatto col primo. In tal caso ci rimarrei davvero male, perché mi trovo benissimo con lui e mi sta dando emozioni che non ho mai provato prima. 

Inutile dire che l'altro ensa ancora che io l'abbia scaricato per questo ragazzo. 

Ven

26

Giu

2015

Senza riserve

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Vi racconto il mio stato d'animo,il mio vissuto,come se non portassi nulla sul mio cuore,soltanto i ricordi...avrei potuto essere felice con lui,se me ne avesse dato la possibilità,ma quante volte qui leggo di uomini che si adagiano nella sicurezza familiare,che gli cresce la panza e non sono più quelli galanti e gentili di un tempo,che ti aprivano la portiera della macchina e se stavano via per lavoro ti portavano una rosa rossa...quelli che prima non vedono l'ora di andarsene di casa e poi da sposati continuano a farsi asfissiare da mamma tutti i giorni...come mai la donna non perde il lume della ragione nelle difficoltà e anzi,si rafforza?E perché invece alcuni,tantissimi uomini si crogiolano in se stessi senza reagire?Ma le donne con le palle vi fanno così paura?Come mai allora le scegliete?Si sa,sono difficili,aspre,senza peli sulla lingua,con un istinto autoconservativo notevole...ma sanno essere premurose e dolci,leali e non ruffiane gatte morte,ma indomite leonesse...Se si ha un partner molle come un fico,anche se non si è dure lo si diventa,eccome se lo si diventa...e nonostante tutto poi si viene rimproverate di voler fare tutto a modo nostro,di essere preponderanti,tiranniche...Quando in realtà a tante di noi piacerebbe l'uomo spavaldo e sicuro di sé, senza timore di prendere le redini della situazione, quello che non delega ogni cosa a noi perché "te lo fai meglio,sono stanco per il lavoro,che ti costa?"...Tanti si lamentano del ruolo mascolino della donna nella società odierna,ma nessuno dice quanto sia diventato femmineo il maschio moderno,che non intende l'essere gay quanto piuttosto incapace di reagire in un certo modo...Non sono una femminista e non ambisco a esserlo,ma non è possibile che tanti 30-40 enni manco sanno far partire una lavatrice,lasciano calzini mutante vestiti ecc ecc sparsi per casa manco fossero ingessati e quindi impossibilitati a piegarsi...Che non sia mai tu ti scordi mezza cosa è il putiferio...Che tu debba capire loro in relazione alle lro famiglie ma loro non debbano mai capire i tuoi punti di vista...Non se ne può più di uomini cicciobello,basta!Certe cose esistono solo in Italia,a 50 anni ancora attaccati alle gonne di mamma e spesso la colpa è proprio vostra,delle madri possessive che se potessero sposerebbero loro stesse il proprio pargolo!E fatevene una ragione,madri nostre,zie,cugine,amiche,conoscenti ecc ecc se i figli non ci vengono...Non siamo da meno di voialtre,non ci manca un braccio o una gamba...poi lo volete capire che per la vostra indelicata superficialità noi soffriamo da cani?E che mi rappresenza il fatto che io sono sofferente ma devo essere comprensiva con te?Non dovrebbe essere il contrario?Agli empatici con la scusa che comprendono di più e meglio tutti cercano di buttarglielo in c*lo!Eh no,così non va non va proprio...Se ti dico che sono influenzata o non sono in casa te non puoi fare finta di nulla e mi tartassi di chiamate...Perché mi rompi i cog***ni ecco perchè!E se lo facessi io a te?Immagino!Quindi ti becchi il telefono staccato e cari saluti!Odio chi mi vuole comandare e non ne ha manco il diritto...Fino a che esplodo a mò di supernova e lascio un buco nero tanto...Lo so,sono polemica,troppo.Ma sono stanca di questo andazzo.Non ditemi di impormi,perché non ha risultato alcuno,se non bucarmi lo stomaco con la gastrite.E neppure mi va di litigare sempre,potrei diventare abbastanza cafona.Tocca mettermi l'animo in pace e ogni tanto sottrarmi alle rotture di palle a modo mio...Certo che è stancante però

Dom

03

Mag

2015

il mio primo sfogo, ho bisogno di qualcuno che mi capisca

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

ciao a tutti, questo è il mio primo sfogo e spero di averlo pubblicato nella sezione giusta. Non ce la faccio più, la mia vita fa schifo e non capisco il perchè. A scuola va tutto male e non ho più voglia neanche di aprire i libri, cosa grave visto che non sono così intelligente da permettermi di non studiare. Ma la cosa più stupida e forse anche la più importante è questa: tutti mi credono una brava ragazza, timida, altruista e distaccata, ma in realtà non lo sono affatto! All'inizio questa cosa mi piaceva ma adesso non ne posso più, basta una piccola cosa (dire una parolaccia o fare una battuta sconcia) per far si che tutti rimangano esterrefatti. Ora, se questo comportamento lo avessero solo gli altri andrebbe anche bene ma io stessa quando faccio queste cose mi meraviglio. Adesso non voglio essere troppo volgare ma io sono una t***a dentro, mi masturbo e guardo cose sconce. Forse lo faccio perchè non ho nessuno che mi dia un sostegno, anche solo un amico. Infatti oltre ad essere stufa della mia vita, sono anche stufa del fatto che non ho neanche uno straccio di amico, malgrado cerco di essere divertente e socievole invece di chiudermi su me stessa. Come a tutte le ragazze della mia età (17 anni) mi piace un ragazzo impossibile da raggiungere ma, al contrario di altre, purtroppo non ho neanche un ragazzo che mi trovi carina o con cui possa parlare liberamente. Prima non ero così, non mi importava niente del parere degli altri, stavo bene nella mia solitudine ed ero veramente una brava ragazza, ma adesso tutto è cambiato senza che nessuno se ne sia reso conto...

Ven

20

Mar

2015

E' un narcisista distruttivo?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

In terapia da anni,ma non ha risolto nulla,oscilla tra essere un buon marito amorevole a violento,scostante.Cerca di allontanarmi dalla mia famiglia,la sua è l'unica di cui si debba avere importanza.Quando gli gira,non importa che io stia male,se ha voglia di fare sesso la colpa è solo mia che mi nego perché non ce la faccio e mi sento debole.Per le sue paturnie ho perso due lavori,ma mi rimprovera che al momento non trovi lavoro.Ho 40 anni e sono stanchissima,non capisco questi suoi sbalzi di umore improvvisi,una parola detta al momento sbagliato e si altera,con gli occhi da matto,mi stringe forte le braccia,mi lascia lividi e mi schiaffeggia.Non oso dire nulla a nessuno per la vergogna,la paura che mi venga detto "l'hai scelto tu,è colpa tua",ma in realtà noi donne non cerchiamo questi mostri perché sono loro a trovarci,ci fanno credere di essere la cosa migliore che ci sia capitata,che li dovremmo ringraziare per stare con noi.Poi dopo ogni sfuriata piange,mi dice di non lasciarlo,che ha bisogno di me,che non può vivere senza di me,che i suoi problemi derivano da un'infanzia difficile,con un padre assente e una madre oppressiva.Eppure lui non si stacca da loro,sono una famiglia malata,con un figlio malato.Io non riesco a parlarne con mia sorella,anche se lei a volte nota nei miei occhi stanchezza e tristezza,che io imputo alla mancanza di lavoro e lo stress di cercarlo...Quindi vi chiedo: è possibile che lui sia un narcisista?Come mi dovrei comportare?Lo denuncio oppure no?E' già in cura e questo non da risultati apprezzabili,era tanto che non mi metteva le mani addosso e poi un mese fa lo ha rifatto,poi si è scusato ma dicendo che la colpa era mia(?)perché mi ero dimenticata di fare gli auguri a sua madre...Sono molto,molto stanca.Certe volte mi verrebbe voglia di farlo fuori

Lun

05

Gen

2015

Uffi..però....non è bello essere sole...

Sfogo di Avatar di ArielAriel | Categoria: Altro

Esco, mi guardo attorno...vedo così tante coppie...E io sono sola, sola, oggi mi sono sentita uno spettro. Dopo tutto vorrei solo un pò di serenità...vorrei incontrare il ragazzo giusto per me..Ma come?Aspettando che qualcuno mi fermi per strada? Resterò sola a vita...che amarezza..

Ven

14

Nov

2014

Mal di pancia, piango dentro, sorrido fuori!

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Sfoghiamoci? dichiaramoci? quello che è, è!   L'ho scritto e riscritto più volte, cancellato aggiunto spostato; so già che verrà fuori tutto sconclusionato. 

Sono nato, quindi ecco, per quello sto scrivendo, anche merito che sono andato a scuola.  Vivendo, col pensiero c'era qualcosa di strano..qualcosa non dava bene, mi sentivo diverso, ma va bene!  Mia sorella gelosa di me, dava problemi, io vengo messo da parte. 

A scuola le prese in giro per la mia magrezza -Stecchino!- io per vendicarmi -Ciccione- ma le maestre si arrabbiavano con me, io rispondevo che avevano cominciato loro, e se ciccione è offensvo lo è anche stecchino, ma invece no, io ero quello diverso. io capivo ma chi capiva a me? 

Al mio compleanno frasi tipo: Non te lo meriti, fai arrabbiara tua sorella! ok! sensazione come se dessi fastidio a qualcuno. 

Scopro l'ansia dei film horror, la mia fantasia e immaginazione fanno il resto; poi la paura di rimanere solo, e i pensieri del perchè di certi pensieri, la paura di cosa possa succedere domani; sempre col mal di pancia, piango dentro sorrido fuori. 

Poi le mie paure trovano la realtà: l'ospedale, imparo (ascoltando gli altri) le parole tumore , metastasi, chemioterapia.. poi pochi mesi dopo la chiesa, un funerale, un loculo; poi l'attacco di panico, come un palo conficcato nel petto che non si è più tolto. Poi frasi del genere: -Tuo padre è morto perchè eri cattivo- -Se non mangi andrai a fare compagnia a tuo padre al campo santo- io mangiavo poco, ma ero in salute.  Capivo che non era cattiveria, ma era il dolore a far parlare così mia madre, ma chi capiva a me? 

Poi ho cominciato a vedere la morte ovunque, nei giovani come nei vecchi, nelle città come nei sobborghi, il tempo che passa e gratuggia tutto via. Mal di pancia, piango dentro sorrido fuori. 

Poi il trasferimento il non riuscire ad inserirmi, il venire deriso; le amicizie d'infanzia che nemmeno salutano più. non mi arrabbio, capisco. La scuola superiore, le ragazze che guardano dall'alto al basso, i ragazzi popolari, poi quelli casinari e teppistelli che impietosiscono tutti, le prese in giro, e loro la passano liscia, io no perchè nessuno si preoccupa di capirmi.I professori disumani, voti scambiati, raccontano bugie ai colloqui a mia madre per pararsi il culo, e di conseguenza gli urli a me, io spiegavo, nessuno mi credeva. 

Poi scopro l'amore, non corrisposto ovviamente, le posie, gli appostamenti lunga la sua via per vederla, lei ovviamente mi squadra come un fesso. e anche l'altra, anzi, le altre, credo abbiano imprecato e maledetto la vita quando dissi loro che mi piacevano. capivo che ero quello che non volevano. io chiedevo, domandavo, ma non cambiava niente.

Visto che così non funzionava passo al voler bene solo a chi me ne dimostra: -così non vorrò bene invano- pensavo poi arriva una e mi si dichiara, io dico -finalmente! cosa mi importa se è brutta, è pelosa e puzza- io capivo che era sincera, sono stato il suo pungiball, il suo bidone, amico, amante (non soddisfatto), confidente, stampella, saggio, credo anche informatore sulla riproduzione umana.  Soddisfatta è andata via, e mi ignora. adesso sta con un nero, spero che almeno lui si diverta. 

Gli amici tanto contenti di me, quanto lontani; io quello strano, io quello empatico, io quello coi gusti strani, io quello sacrificabile; io che quello che dico è legge per me.  Capisco che le persone vanno e vengono nella nostra vita (se si è fortunati qualcuno rimane [qualcuno di quelli positivi intendo]), ma anche quando avevo qualcuno era come se non fossero realmente, come sbuffi di vapore che appaiono per un istante e scompaiono, e nemmeno si crede se sono esistiti veramente.  

Mi sento come un bellissimo fiore, che la gente vede e strappa per tenerselo con se, lo mette in un vaso ma pian piano lui muore perchè è stata tolto dalla terra, e poi appassito lo buttano via dimenticando che sono stati loro a condannarlo; mentre gli altri fiori se ne rimango allegri e spensierati nel prato a fare il loro ciclo vitale. 

I problemi di salute, l'imbarazzo e vergogna di parlarne e non venir capito, e sentirti dire -è tutto nella tua testa- sì certo, ma intanto i danni ci sono, io sempre attento e prevenuto, i dolorini quotidiani che tolgono serenità e i magoni allo stomaco che schiantano(ma magari fossero quelli il problema).  A questa età uno dovrebbe dover combattere coi postumi delle sbornie e/o le malattie veneree, no con problemi da vecchi: e tutte le mattine e tutte le sere contare se ho ancora tutti i pezzi. Mal di pancia, piango dentro sorrido fuori. 

E confessare agli amici di sentirsi a terra e loro nemmeno a risponderti; e te ti consideravi il mio migliore amico. Tutto guadagnato per voi, eh? Io sempre a lottare, sempre a trovare il positivo e l'energia in tutto; ma così è una illusione, è mangiare aria.

Forse il riuscire a trovare il positivo su tutto, ha ucciso la mia voglia di reagire.  Spesso maledico la mia testa, fossi ingenuo sarei meno attaccato alla vita, non sarebbe una situazione migliore di adesso, ma almeno soffrirei meno perchè sentirei molto meno.  Io sempre stato corretto, sempre lontano da droghe, alcool, risse, perchè non è giusto che il mio dolore sia danno per gli altri.  

Stupido io che cerco di migliorare la mia vita mi sto prendendo in giro, mi illudo. e mi maledico. Maledico i momenti di positività e fiducia, quando reagisco poi tanto ricado giù subito. 

Nelle ultime settimane ho pensato di fare una specie di voto del silenzio, non parlare più, magari sarebbe fattibile; ovviamente non lo sto facendo.  

Una parte di me si è proprio staccata, persa; tutto ha lo stesso colore, lo stesso odore, e io sono stanco di spendermi per trovare qualcosa che mi piaccia fuori di me.
Cos'è meglio della felicità? forse il non doverne sentire il bisogno. Cosa c'è di anomalo in me? ma soppratutto l'anomalia chi la decide, è anomalo per me o per gli altri? Sopporto sempre meno il mio corpo, sembra indeciso, qualcosa invecchia, qualcosa aspetta,  odio la mia voce.  

Ogni volta che trovo qualcosa che mi piace, non posso averla, accetto quello che trovo ma mi devo accontentare delle briciole, mi sento stoppato continuamente; allungo le mani e quello no, no questo non è per te, questo no...più tardi, dopo, aspetta, per te non c'è. 

La gente mi dice che sto perdendo tempo, che sto sprecando la mia vita col far nulla, a me invece sembra che questo tempo è già durato troppo, che sono io che mi sto sprecando per la vita.  E' sempre stato tutto precario.  Mi sento sprecato, il Toki della situazione, quello tanto bravo e meritevole ma sfortunato, non l'eroe osannato e riconosciuto.  

E continuamente a dirmi: -sono cose che capitano- -non si può avere tutto dalla vita-.  Certo, c'è chi ha avuto una vita più difficile della mia, ma quanta colpa ho di quello che mi è successo, io credo quasi nessuna, a parte il fatto di rimanere vivo. Scometto che sono una incognita anche per il mio psicologo.  Il bello (o il brutto, dipende dai punti di vista) è che io mi sendo giusto, tutto funzionante. ma nel posto sbagliato, fuori posto. 

Non concepisco più io più qualcuno; io più un amico o io con una ragazza; non mi ci vedo più a diventare amico di qualcuno o addirittura stare in intimità con una ragazza, a parte che chi lo vorrebbe? ma proprio come possibilità che un'altro essere umano si voglia legare a me. Loro prometto, io prometto, loro cambiano, io mantengo le promesse.  voglio stare lontano dalla gente; vi voglio ed è per questo che devo starvi lontano. Non dire che mi vuoi bene e poi mi ignori; perchè mi dici che mi chiamerai/messaggerai se poi non lo fai?  perchè parli? perchè lo dici? perchè lo dici? perchè? ognuna ha la propia vita i propri problemi ok, ma perchè lo dici e non lo fai? perchè lo dici? gli amici...sì certo...l'amicizia mi denuncerebbe se li chiamassi amici, così mi sento tradito. Bugie! Bugie! 

Vorrei due occhioni che mi guardano, parole sincere, stare abbracciati al caldo come al freddo una con cui decidere cosa fare della nostra vita. O un amico per una birretta e una confidenza, un film a cinema.  E' molto più di una solitudine, è una diversità, essere straniero come umano, separato dagli altri. 

A volte mi viene voglia di prendere in mano una penna, o una matita, battere su una batteria, o dichiararmi spudoratamente..ma non lo faccio voi direte perchè? perchè mi sono incatenato, voi direte perchè non mi libero? non mi tolgo queste catene perchè col mio stato d'animo so che mi farei del male, quando ho voglia di correre verso un muro, di predermi a pugni, di buttarmi dal terrazzo, di affogare..proprio affogare è quello che vorrei adesso, starmene lontano da tutti e riposare in fondo al mare, al buio al silenzio al freddo, ad arrugginire in pace; con le lacrime di questi ultimi tempi ci sono molto vicino. 

Tutto diventa sempre più pesante, duro da masticare e da digerire. Tanti fantasmi, demoni, ostacoli, cattiverie. 

Vorrei prendermi il lusso di sognare un sogno, ma... ma per carità, a chi voglio prendere in giro, a me no di sicuro. alla fine queste sono tutte chiacchiere.


Ogni mattina mi sveglio e per tutto il resto della giornata è tutta un'attesa per quando riandrò a dormire, perchè so che in quel momento nessuno mi dirà che faccio una cosa sbagliata, so che in quel momento verrò lasciato in pace; ma non che riesco a dormire. Anche questa giornata è finita, anche oggi sono soppravissuto. Mi sento in trappola, condannato; è il destino? il caso?   

Questo panico esistenziale, questi brividi che stringono la pancia, vorrei uscire da me stesso, uscirne, ma non si può. Vorrei delle coccole, delle rassicurazioni. Mi manca mio padre, mi manca tutto. Accetto la vita ma rifiuto la realtà, se almeno fosse più vivibile. Ma poi?  

Perchè devo continuare se non ottengo qualcosa di bello? cosa mi strascino ancora a fare? per la gloria? e chi lo saprà? qual'è la soluzione definitiva per sistemare tutto?  Che peccato è il mio? il continuare a vivere?  Ho finito quello che riesco a tirare fuori di mio, preferisco arrendermi. E poi cosa altro succedrà? quanto altro mal di pancia, quanto altro piangere dentro e sorridere fuori? La rabbia e l'invidia mi stanno uccidendo. No! No! No! Basta! Basta! Basta! Ho detto basta! 

Alla fine sono solo uno fra 7 miliadi e più; tanti ci sono stati e tanti verranno, tutti moriranno; io non faccio differenza; non importa a me, importerà a loro? Conosco già la risposta. 

Mi sputtano, lo scrivo qui, lo dico qua, ma cambia poco, mi capiscono non capiscono, non cambia niente. Questa voglia di vomitare me stesso.

Quanto altro potrei aggiungere a questo sfogo?  Tanto! è tanto lungo quanto inutile. Non so se si capisce qualcosa, ma chi cazzo se ne frega, non ho nemmeno voglia di scrivere, e tanto non cambia niente...

ma sono cose che capitano.... 

è sempre un mal di pancia, piangere dentro, intanto smetto di sorridere fuori...

Lun

03

Nov

2014

Ai miei professori:

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

“Sì, io sono maturata in questi cinque anni. Ma non solo; ho compiuto un percorso ancora più lungo della semplice maturazione. Sono arrivata come una ragazzina, quasi una bambina che non sapeva neanche dove si trovava. Ho maturato le mie idee, le mie convinzioni con difficoltà. Ho imparato a riconoscerle, a rispettarle, ad esserne fiera. Le ostentavo, le tenevo ben alte sopra la testa. E voi me le avete buttate giù. Me le avete scaraventate a terra e le avete stracciate, calpestate con la forza della cruda realtà. E così ho capito che le mie idee e le mie convinzioni non erano importanti, e dovevo tenerle per me. Ho capito come le persone a cui doveva importare e che dovevano aiutarmi a maturarle, lo facevano solo perché poi avrebbero potuto distruggerle. E questo fa parte della crescita. L’avrei imparato più avanti, voi mi avete risparmiato anni di illusioni, probabilmente. E dico probabilmente perché non posso saperlo. Non mi avete insegnato a nuotare, mi avete buttato in acqua e a nuotare ho dovuto imparare da sola per non annegare. Mi avete insegnato che nella vita nessuno ti accompagna, devi farcela da solo anche quando ancora non puoi farcela. Ma non riesco a ringraziarvi. Sono diventata tutto ciò che non volevo essere. Ho delle idee, ma le tengo per me. E per tanto così è come non averle. 
Molti ragazzi non passano neanche per la fase in cui sviluppano le proprie idee. Prendono direttamente le vostre, e di loro sì che siete fieri. Io ho percorso una strada diversa, ma sono arrivata allo stesso punto degli altri. L’ho solo allungata un po’. Ho preso la strada più lunga e anche più insidiosa, ma alla fine sono diventata quello che volevate. Avete svolto il vostro compito anche con me. Complimenti.”

Mer

30

Lug

2014

mi hai rotto le scatole!!!

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

tu mio caro fidanzato mi hai rotto le scatole!!!!!

 tu e i tuoi motori da elaborare,

dici che non passiamo abbastanza tempo assieme ? 

MA  VAI A RACCOGLIERE DELLE ORTICHE .

in questi anni ho cambiato il mio comportamento ma ho fatto una caxxata e per finire quando siamo insieme sei perennemente al telefono con qualcuno per parlare di cosa?

di motori!!!!!!!!!! NON LAMENTARTI SE PREFERISCO STARMENE A CASA..Sarò DA SOLA UGUALMENTE ma posso fare ciò che mi fa stare bene .

 

Ven

09

Mag

2014

Stanco

Sfogo di Avatar di MinkyOneMinkyOne | Categoria: Accidia

Mi sento stanco di tutto, di ogni cosa. Piano piano sento che nulla ha una qualche importanza...tutti si affidano a me in tutto ma nessuno, di fatto, si prende realmente cura di me. Sono fidanzato sì e si suppone che almeno con lei dovrei trovare la mia "isola di pace". Invece non è proprio così. Mi prendo cura di lei, le sto dando dell'autostima e poco alla volta sta uscendo da un disturbo molto difficile da superare. Per me, lei viene prima e semplicemente mi metto da parte.

È da sempre che reggo a tutto, ma le mie spalle si stanno indebolendo e mi sento come se stessi arrivando ad un punto di non ritorno. Spero sia solo un periodo e che mi stia sbagliando...