Tag: amicizia
Dom
11
Ott
2015
Incapace
Odio me stessa perchè sono un'incapace. Non so fare neanche le cose più semplici come stringere amicizia. Vado subito in ansia perchè non so come comportarmi, non so cosa dire e cosa no e quelle poche volte che parlo,vorrei dire delle cose, ma poi fuori mi escono cazzate, perchè improvvisamente il mio cervello va in tilt, e la mia mente diventa una scatola vuota, si annulla. Per questo non ho neanche mai avuto un fidanzato, ma los oc he non è grave perchè ho solo 15 anni e ho tutta la vita davanti. Ma se mi fermo a pensarci è davvero triste, perchè le mie amiche mi parlano dei loro fidanzati,e io non posso fare altro che ascoltare senza dire nulla. Io lo so perchè mi comporto così, perchè non riesco a fare amicizia con persone nuove ecc, perchè ho paura di non essere accettata, ho paura che qualsiasi cosa io faccia o dica venga vista di mal occhio, di essere giudicata e cose del genere...Però vorrei cambiare. Non ce la faccio più a convivere con me stessa, è una cosa impossibile. Sempre ansia,ansia,ansia. Per non parlare di come mi hanno cresciuto i miei genitori e d quello che mi stanno facendo vivere da 4 anni. Anche loro hanno influito sulla mia psiche, quindi è anche colpa loro. Perchè prima non ero così, ero aperta e socievole. Li odio, e odio me. Alcune volte vorrei morire perchè è impossibile vivere in queste condizioni
Dom
11
Ott
2015
DTR
Non so come possa funzionare, davvero non lo so. Sono ormai due mesi che me lo chiedo, eppure in qualche modo questi due mesi ha funzionato perché non ci siamo persi. Ma cosa siamo? Io ti piaccio davvero? Io sono solo la tua scopamica? Mi inviti a casa tua e guardiamo la tv insieme, mangiamo insieme, ogni tanto andiamo a fare una passeggiata. Quando sei via mi chiami sempre per sapere come va e cosa faccio, ma quando sei qua non sempre ci vediamo. Non siamo come quelli innamorati che passano tutto il tempo insieme. Molte volte potremmo vederci e non lo facciamo. Non ne hai sempre voglia. Non usciamo quasi mai in pubblico. Principalmente ci vediamo a casa tua. Tutte queste cose mi fanno pensare che il nostro rapporto sia più di amicizia, ma ti ostini a telefonarmi sempre come se ti importasse davvero di me. Non mi scrivi quasi mai cose dolci ma a volte accenni al futuro come se fossi convinto che questo rapporto continuerà. Io cerco di mantenermi neutrale, non faccio trasparire molto. Cerco di capire, cosa hai per la testa.
Forse sai anche tu che siamo molto diversi, che c'è troppa differenza di età, che io ho i miei impegni e non posso seguirti ovunque, e che non abbiamo le stesse amicizie. Che siamo due poli opposti come modo di fare con la gente, ma che nonostante tutte queste diversità ci troviamo bene insieme. Forse sei confuso quanto me. Chissà alla fine cosa prevvarra', il fatto di essere così diversi o il fatto di trovarsi così bene insieme nonostante tutto.
Mar
22
Set
2015
Come fare? Vorrei poter tornare indietro
Ci conosciamo da oltre dieci anni. Ai tempi eravamo appena ventenni e 'per gioco' ci siamo frequentati per qualche mese, ma io non avevo voglia di impegnarmi, e quindi tutto si è chiuso. In tutti questi anni, anche se a distanza di mesi tra un incontro e l'altro, ci siamo sempre e comunque cercati, e visti qualche volta per due chiacchiere e un caffè, ed è sempre stato piacevole. Sempre complici e in sintonia, come se non avessimo mai smesso di vederci. Ogni volta mi sono chiesta...chissà se potrebbe mai funzionare...ma tu hai alle spalle una famiglia con una cultura diversa, che rispetto ma che nonconosco se non per sentito dire. Ci sono stati episodi in cui mi ha spiegato come funziona e mi hai confidato il tuo sgomento rispetto a certe regole ottuse, dove le relazioni uomo/donna vengono definite a tavolino come degli affari da concludere. Mi sono sempre chiesta come facevi a vivere con questa consapevolezza. Eppure te ne sei sempre sbattuto, hai fatto la vita che volevi, in qualche modo sei sempre riuscito ad evitare i riti e le imposizioni che la tua famiglia ti richiedeva, e hai vissuto la tua vita come meglio pensavi. Ti sei divertito, hai fatto le tue esperienze e hai vissuto a modo tuo. Circa un anno e mezzo fa ci incotriamo di nuovo, entrambe reduci da relazione complicate e finite abbastanza male. Mi hai aiutato molto a risalire, mi hai sostenuto, ci siamo conosciuti di nuovo, perché cresciuti nel frattempo. Da allora non abbiamo smesso di frequentarci, cercando di tenere a bada la chimica che c'è tra noi, difficile si...anche con momenti di debolezza ma...in tutto questo si è insinuato un bel rapporto d'amicizia, fresco e sincero. Non hai mai nascosto di avere un debole per me, ma in effetti non abbiamo mai parlato a fondo di questo, tutti hanno sempre pensato che fossimo una coppia, anche se in realtà non era così. Ho sempre voluto non lasciarmi andare, l'ombra di quello che mi potesse aspettare, doveri e sacrifici, nei confronti della tua famiglia, mi ha sempre frenata. A 32 anni non volevo fare stupidate e scoprire che poi non saremmo mai potuti stare davvero insieme. Poi un giorno salta fuori il discorso e mi dici che sono solo pregiudizi e allora mi dico che sono una stupida e che ho fatto considerazioni rispetto a dinamiche e culture che in effetti non conosco. Decido di volerci provare, nonostante mille dubbi, e sembra andar bene. In fondo sei un bravo ragazzo, di quelli con cui nemmeno ci riesci a litigare, con cui in qualche modo si aggiusta sempre tutto...e quindi beh...facciamolo. Poi, un giorno, dopo una lite sciocca, ti dico di pensarci bene e che quello che voglio ora non è una storiella alla giornata ma una cosa che possa avere delle prospettive, tu mi dici che sei innamorato da sempre e che già da mesi sono la tua priorità. Di questo sono contenta e penso che forse è la volta buona. Poi la settimana scorsa capisco che hai qualcosa che ti tormenta, e dopo vari tentativi, scopro che per l'ennesima volta, la tua famiglia ti propone il solito matrimonio combinato con una ragazza sconosciuta. Scopro che assolutamente non approverebbero me come tua ragazza, che se tu dovessi fregartene potrebbero rifarsi su di me, mi racconti episodi accaduti a tuoi parenti, e mi racconti l'orrore di certe usanze e tradizioni dalle quali non vuoi farmi coinvolgere, almeno io. Scopro che sono giorni che non dormi per trovare il modo di stare con me senza che la tua famiglia interferisca con brutti episodi nella nostra storia, ma non c'è soluzione. Sono comunque i tuoi genitori, e hai tante sorelle di cui ti preoccupi...e quindi insomma, mi confessi di amarmi ma proprio per questo di non volermi condannare a una vita fatta di dispiaceri e sacrifici assurdi. Il tempo passato insieme da 'coppia' è troppo breve per decidere di fare stupidate, tipo andarsene e sparire...e quindi niente...abbiamo chiuso. Mi dici che tutte le volte che ti è capitato di innamorarti, poi dopo un pò, questa storia è tornata a galla e hai dovuto chiudere ogni volta. Dici che ogni volta cerchi di non innamorarti, ma poi non riesci e per un pò cerchi di non pensare al fatto che non te lo puoi permettere. Ma che con me è diverso, che preferisci fermarti ora e vedere se possiamo recuperare il rapporto d'amicizia che avevamo perché non sopporteresti di non vedermi mai più. E che la tua famiglia accetterà molto di più che tu rimanga solo, piuttosto che unirti con una ragazza non approvata da loro. Non abbiamo scelta. Però sei il mio migliore amico, e io non voglio smettere questa bella amicizia, la voglio recuperare. Secondo me potremmo farcela, ma non so come riuscirci...se proprio non possiamo stare insieme...tanto vale tenersi quello che di bello c'è sempre stato, un bel legame di amicizia. Non so cosa fare, in questi giorni mi dico quanto sia ingiusto tutto questo, solo ora realizzo che avrebbe potuto funzionare davvero con te, ma non possiamo farlo.
Dom
20
Set
2015
Ho perso la testa per il ragazzo della mia amica.
Lei si chiama Eleonora,lui Antonio. Io e Eleonora ci siamo conosciute in primo superiore,quando lei in secondo ha cambiato sezione e quindi non ci siamo più sentite. Una settimana fa, Giorgia(attualmente in classe mia e amica di Eleonora) mi ha presentato il fidanzato di Eleonora. Loro sono molto strani: lei è super presa,lui quasi niente,e flirta con me dalla mattina alla sera...non ho mai visto due fidanzati che si danno un bacio appena si vedono e uno quando se ne vanno, a stampo per giunta. Io e antonio abbiamo un bellissimo rapporto,ridiamo,scherziamo,giochiamo,e lui mi ha confessato tutti i suoi problemi,cosa che non fa con la fidanzata che quando usciamo in gruppo lui manco la guarda. Mi sono accorta di provare qualcosa e tra di loro c'è crisi....due giorni fa siamo andati a correre io Antonio e un suo amico finquando l'amico corre avanti e io e antonio iniziamo a parlare...lui mi dice che si è scocciato di lei,che lei è gelosa del nostro rapporto perchè a lui fanno impazzire quelle come me, quelle che gli danno testa,mentre eleonora lo fa impazzire perchè non reagisce,è passiva, e mi dice che vuole definitivamente lasciarla. Io la sera lo conferisco subito a lei e prima di vederci tutti insieme lei mi comunica che vuole ufficialmente lasciarlo. Appena ci incontriamo con loro si crea la solita situazione:io e Antonio avanti a tutti a parlare e divertirci, e i miei amici dietro. Antonio mi dice che quella sera sarebbe stato il suo ''ultimo giorno di scuola'' nel senso di fidanzamento,e io incuriosita gli chiedo se mai andrà di nuovo a scuola e lui mi dice ''si ma non con lei''...Ed ecco che mi accompagna a bere, e ci facciamo due cicchetti insieme sempre da soli. Tutti i miei amici ogni volta che ci hanno visti hanno sempre pensato che lui fosse un mio fidanzato. Allora venerdì sera davvero sembravamo fidanzati,per come mi guardava e per come stava vicino a me. Eleonora allora lo prende per parlare, e dopo un'ora mi comunicano che sono ufficialmente felici e tornati insieme. Io ovviamente ci resto di merda e cambio atteggiamento per il resto della serata, lui se ne accorse e mi chiese per tutta la serata se stessi arrabbiata con lui o se mi doveva dire qualcosa,io come una cogliona(anche mezza ubriaca)gli dissi di no. Ieri non siamo usciti insieme perchè loro sono andati a ballare,e la mia amica dice che sono inseparabili solo quando non ci sono io. Aiuto,non voglio vivere questa situazione e mi sento terribilmente in colpa--CHE QUALCUNO MI AIUTI!
Gio
17
Set
2015
Farsi delle amicizie decenti
- Credo di essere completamente fuori dal mondo. Sono una persona timida, introversa, riservata, ma dolce e disponibile. Ne ho passate tantissime da piccola tra cui un tumore e la depressione di un genitore, per cui sono una che prende gli altri anche troppo sul serio, e sto sulla difensiva spesso, dato che sono stata ferita varie volte in modo del tutto gratuito. Pero cerco quando sono in compagnia di scherzare, di non mettermi in un angolino in silenzio ma di partecipare (anche xche ormai mi sento molto sola)..eppure non riesco a trovare uno straccio di amico da ormai 5 anni e passa..il fatto è che pur avendo quasi 30 anni, in tutto questo tempo nn ho ancora trovato delle persone con cui condividere degli interessi in comune...non mi interessa uscire la sera a ballare, ad ubriacarsi, fare gli idioti, non sono neanche pero una che pensa al momento di sposarsi e fare figli... Mi sono detta che dovevo frequentare qualche corso delle mie passioni x trovare qualcuno..ma il mio è un paesino e, ad esempio, per frequentare dei corso di pittura mi hanno chiesto 150€ al mese (troppi per me!)...al lavoro sono circondata da persone di almeno 20 anni piu di me, che mi trattano come una figlia e una collega ma non come un'amica..Grazie al mio carattere e al fatto che ho un ragazzo dolcissimo che mi sta molto vicino, riesco ad andare avanti..ma a volte sono davvero sconfortata. Mi sento di essere nata nell'epoca sbagliata, oppure nel posto sbagliato. Poi pero mi dico che forse sono io sbagliata.. E tutto il resto del mondo è giusto. Non è possibile che una persona con un po di sale in zucca non riesca a trovare qualcuno con cui parlare, quando vedo persone incredibilmente false, bigotte o superficiali che pero sono circondate da amici. Mi rendo benissimo conto che ognuno ha ciò che si merita e persone cosi saranno circondate da non certo grandi amici...ma comincio a pensare che, forse, sia meglio essere pecora in un mondo di pecore e sentirsi a posto nel mondo, che sentirsi soli e non capiti costantemente.
Ven
11
Set
2015
Sfogo contro una particolare "amica"
Mi fa incazzare tantissimo che molti miei colleghi universitari, che si spacciano a volte come amici, e io scemo che li credo, mi cercano solo nel momento del bisogno! Durante queste vacanze, sono davvero pochi quelli che si sono fatti sentire pure per dire ciao come va!
Ma mi fa ancora più incazzare una ragazza che ero davvero felice di poter chiamare Amica, che mi cercava praticamente ogni giorno ma non per l'università, anche per cazzeggiare, parlare di varie cose, e mi divertivo molto con lei in aula e fuori! Mi ha fatto affezionare subito a lei, ma adesso, dopo che anche luglio/agosto ci siamo sentiti comunque, ha smesso di rispondere ai messaggi che ogni tanto le invio, o meglio inviAVO, e dopo che ho fatto un esame non si è neanche preoccupata di chiedermi come era andata, cosa che normalmente faceva subito!
Mi fa una rabbia, affezionarmi così facilmente alle persone e poi incaz... con loro altrettanto facilmente! Mi creo troppe aspettative sui miei amici e presunti tali, mi fa troppa rabbia e devo devo devo sfogarmi assolutamente!! Io ho bisogno di avere degi amici, perchè è così difficile trovarne?? Cerco sempre di comportarmi nel modo migliore possibile...!!!!
Gio
10
Set
2015
amare e Amare
siamo tornate grandissime amiche, addirittura telepatiche. Ed è bellissimo.
Ma sarebbe ancora più bello se tu non fossi etero, troppo etero. Ti darei tutto il mio amore in tutte le sue forme.
Questo mi fa male, ma non posso pretendere nulla. Continuerò ad essere la "tua migliore amica" e tu la mia, celando a te e agli altri ciò che realmente sei per me. Cercherò di nasconderlo e negarlo anche a me stessa e continuerò a fingere di gioire quando un lui ti chiede un appuntamento o ad aiutarti quando sei tu ad infatuarti di qualcuno.
Continuerò a star male in silenzio, per te e me.
Mar
25
Ago
2015
La falsità delle amiche ti distrugge
Ho bisogno di sfogarmi... Ma con chi?! Le mie migliori amiche mi hanno deluso e ho preso le distanze da loro... E da tale distanza finalmente le contemplo in tutta la loro falsità e ciò mi distrugge. Sono una ragazza che in amicizia dà tanto, sono onesta e sincera, generosa e sopratutto tengo davvero al bene delle amiche. Ero il collante del gruppo, che adorava scherzare e stare ore a parlare o ad ascoltare e consigliare una amica in difficoltà. Col tempo notavo tra le mie amiche comportamenti poco corretti nei miei confronti (mi tenevano nascoste delle cose, anche cose importanti come oppurtunità di lavoro temendo un possibile confronto con me, vedendomi come una temibile rivale?!) ma non ci badavo... non volevo vedere... Poi qualche mese fa la rottura, la goccia che ha fatto traboccare il mio vaso: io mi facevo in quattro per vederle, accettavo compromessi e mi adattavo alle esigenze della maggioranza... Una sera dovevamo vedere e riabbracciare un'amica che scendeva da Cremona in visita ed io, per una volta, avevo fatto una richiesta (o cortesia?) ossia di vederci a pranzo dato che la sera avevo un importante evento familiare... Tenevo tanto a incontrare questa mia cara amica... Mi dissero che andava bene a tutte e invece poche ore prima dell'incontro mi contatta una di loro (mandata dal gruppo apposta che si era già sentito per conto proprio alle mie spalle!) dicendomi che avevano deciso tutte di uscire la sera, con scuse varie ma comunque tutto stranamente già organizzato nei dettagli, e pretendevano che dessi buca alla mia famiglia per raggiungerle! Morale: io ho scelto la mia famiglia e non ho rivisto la mia cara amica che è tornata su. Quella sera loro si sono annoiate a morte e ci sono rimaste che le ho bidonate. Quella sera decisi che avrei preso le distanze. Avevo bisogno di riflettere... di capire. Non sapevo che il peggio doveva ancora arrivare...
Iniziavo a mostrarmi vaga e sfuggente sia sui social sia di presenza, rifiutando con scuse varie altre eventuali uscite con il gruppo. Loro hanno iniziato a insospettirsi e cominciai a notare delle differenze sul nostro rapporto: io mi interessavo garbatamente e discretamente alle vite delle mie amiche, libere di confidarsi o meno o di farsi sentire o meno... loro invece pretendevano di avere controllo su di me, su quello che facevo... Dovevano sapere cosa facevo se non ero con loro! Ad ogni costo! Iniziai a capire che molti atteggiamenti passati erano dovuti all'invidia nei miei confronti e quindi ho iniziato a non parlare di me e della mia vita con queste persone... Credo che la loro autostima sia bassissima se devono avere la consapevolezza costante che la mia vita non è migliore della loro, che io non abbia un lavoro migliore di loro o anche solo un progetto in porto e loro no... Loro stavano letteralmente impazzendo! Io quando una persona elude una mia domanda cambiando argomento... NON insisto. Quella persona non vuole parlartene. Perché forzare?? Loro invece... Continuavano a bombardarmi di domande, alludendo che io avessi problemi con loro e che le amiche ne parlano... Ma in realtà volevano SOLO sapere per loro stesse. Ad un certo punto sulla chat comune una di loro è esplosa. Mostrando quanto, di fatto, queste persone tengano a me.
Mi ha detto che ultimamente mi mostravo distante, che non volevo più vederle o stare con loro, che loro mi invitavano per farmi svagare (come se mi stessero facendo un FAVORE) e per stare insieme a loro (e quindi avevo l'onore della loro compagnia?) e se non volevo più uscire con loro, questa persona non mi avrebbe più cercata o invitata. Avrebbe smesso di farlo tranquillamente.
Dopo il suo messaggio davanti a tutte noi, il nulla. Era un messaggio ad hoc scritto a 8 mani apposta da tutte loro. Infatti NESSUNA delle altre dopo di lei mi ha scritto.... Erano tutte là, come serpi, ad aspettare la mia risposta ed erano tutte eventualmente pronte a divorarmi.
Io causa impegni personali e problemi personali ero distante a prescindere e non avevo tutto il tempo di queste persone nullafacenti di stare sui social 24h su 24h ad attendere una risposta... Comunque ho aspettato un paio di giorni prima di rispondere... Ma ripeto, le altre tutte in SILENZIO. Dovevano e volevano sapere.
Non avevo mai visto questo aspetto del loro carattere... Se a primo impatto mi sembrava sincera preoccupazione per una cara amica che si era allontanata ora mi sembrava qualcosa di sconvolgente... Mi sentivo al patibolo...
In quel momento capì. Avevano sempre avuto una chat a parte solo per loro e parlavano alle mie spalle fin dall'inizio. Io, sconvolta, risposi sorprendendo tutte. Una mezza frase. Glaciale e irrevocabile. Quando ne avrei avuto la possibilità sarei stata IO a cercarle. Fino a quel momento non avrei scritto nella chat "comune".
Toh, Puff! Non hanno più scritto in quella chat. Nessuna di loro. Tutte hanno visualizzato il messaggio e sono sparite. Una sola di loro, quella famosa che mi avevano mandato in passato, mi ha cercato e con insistenza voleva sapere perché ero distante... o cosa facevo o qualsiasi aspetto della mia vita... Lei ovviamente però era sempre vaga su se stessa e allora io ho iniziato a contraccambiare con la stessa moneta. Cosa che la infastidiva molto.
Scriverò io in quella chat solo un mese dopo, giusto per avvisarle (dato che lasciavano intedere altrove che io fossi troppo indaffarata o snob per star con loro) che avevo avuto un incidente ed ero in ospedale quindi non potevo uscire con loro per un bel pezzo. Tutte allora a scrivere come se non fosse successo nulla nella chat comune, eccole rispuntare tutte nella mia vita e preoccuparsi di me. Ma io non sono più la stessa di un tempo. No, qualcosa dentro di me si è incrinato. Non riesco a vedere questo rapporto con spontaneità, a parte qualche info sulle dinamiche dell'incidente non raccontai più nulla di me, dei miei progetti ambiziosi... Nada, nix. A queste ragazze a cui confidavo tranquillamente i miei sogni, la mia vita fino a qualche tempo prima... Queste ragazze con cui volevo condividere gioie e dolori della nostra età ormai le guardo con diffidenza e in quel momento volevo solo svigliarmela dalla chat o conversazione di turno alla svelta per evitare domande o rivelazioni scomode. E dopo tornò il silenzio. La chat in comune, chiamata Friends (ahahah sì certo), non la usano più. Si sentono tra loro oramai e io sono storia vecchia. Dopo l'incidente non le ho sentite per almeno altri due mesi... (sempre io che le contatto, attenzione!) Nel mentre invece ho ricontattato una ragazza che si era allontanata dal gruppo per lavoro (e pensavo anche perché aveva capito come sono realmente le altre e le abbiamo lasciate perdere entrambe) cercando in lei una amica in un momento molto duro per me e per il mio futuro... Le parlavo qualche volta... Chiedevo vaga delle altre... Ma ero mezza vaga su di me perché già precedentemente delusa dalle altre... Tutto andava bene finché non dissi, ingenuamente, a questa ragazza che a settembre volevo tentare di entrare alla sua stessà facoltà (per cui concorreva anche lei) ... Non lo avessi mai fatto!
Mi ha più volte mandato frecciatine e mi ha rimesso "al mio posto" (a senso suo) come a dirmi che quello è il SUO corso di laurea mentre io devo tentare altro. COSA?! Ma stiamo scherzando?! A parte la reazione e il comportamento infantile che mi hanno delusa per una persona più grande di me di cui avevo stima, si è pure mostrata glaciale alle mie proposte di studiare insieme, o all'idea di essere colleghe (e NON rivali) mentre indovinate un po'... Appena le ho chiesto se avesse rapporti con una del gruppo o se le altre avessero progetti simili prima mi ha risposto di no... Poi ha ammesso che una del gruppo tenterà insieme a lei lo stesso corso! E a lei va bene! Ci studia pure insieme! Cioè... IO no e l'altra amica sì okay, va benissimo? Ma che sta succedendo? DI CHI DEVO FIDARMI? Questa persona sente le altre mie amiche! E appena si è sentita "tradita" da me (dato che mi aveva detto qualche mese fa che le interessava quel corso di laurea a cui io mi sono interessata solo recentemente ma per altri motivi) ha subito iniziato a fare la vaga! Non l'ho sentita per un mese da allora, il bello che le avevo chiesto di tenerci in contatto ma lei è sparita. Proprio oggi le ho riscritto e mi ha risposto... Ha voluto sapere cosa tentassi (ed ecco un'altra maniaca del controllo sulla mia vita) e quando io le ho proposto di vederci per rivedere insieme qualcosa è scomparsa... Anche solo quando le ho proposto di vederci (mentre ha amesso che con l'altra amica studia qualche volta insieme tranquillamente) ... Che delusione. Io quando lei o altre mi confidavano di avere progetti simili se non uguali ai miei mi mostravo entusiasma, disponibile e vera. Se mi avesse detto che tentava la stessa cosa ne sarei stata contenta! Lei invece si è eclissata e si è mostrata ostile...
E c'è dell'altro?! Ovvio... Giusto giusto, l'altra amica che mi avevano mandato come portavoce (con cui ho più confidenza tecnicamente, ma adesso è come le altre per la sottoscritta!) ha visto delle mie foto su Facebook in un compleanno di qualche giorno fa (io ho disabilitato tutte loro dal vedere le notizie importanti sul mio profilo ma credo loro abbiano fatto lo stesso) pubbliche... E mi ha scritto... Ipocrisia e falsità mi sembrano il minimo per descrivere la conversazione che ho tenuto con lei. Bugie su bugie... e quel che peggio è che a un certo punto mi dice (volutamente io credo perché come al solito vuole andare a parare sulla mia misteriosa sparizione dal giro) che lei SA che io ultimamente mi sento con quella amica là in particolare. (ossia quella del corso di laurea!!)
Oddio. Mi controllano. Sanno di me in un modo o nell'altro. Malgrado io non le senta. Quell'altra amica finora ha SEMPRE parlato con loro?! Sì!! Io per mia fortuna, oltre confessare i miei propositi per l'università non ho assolutamente parlato dei problemi con le altre... Ho solo detto che non le sento da un po' e che ho parlato al massimo con una o due di loro. Mi sento in gabbia, senza via di fuga. Tradita e spiata.
Inoltre mi ha detto che le altre chiedono sempre di me lei (mentendo però sul fatto che le sentisse o meno) Davvero? Non mi hanno mai scritto stranamente... e io l'ho fatto notare e lei eludeva la questione dicendo che sta poco in determinate chat... o scuse varie... e che vorrebbero tutte uscire con me come prima. (lo ha sottolineato... Come se non fosse successo niente... e lasciando intedere che sono io ad avere problemi con loro)
Io ho detto che per ora non posso, come alcune di loro, causa studio ma un gelato ogni tanto ci può stare... (frase buttata là ma non voglio vederle in realtà)
Mi ha salutata specificando: Fatti sentire. Ehm... Ora, loro sono nel giusto perché ho detto che mi sarei fatta sentire io quindi loro possono anche NON cercarmi (o almeno questa è la loro interpretazione) ma se la cosa non viene dalla persona che lo dice per me non ha senso. Se io una persona la voglio sentire, le scrivo o la chiamo o la incontro. E se è distante cerco di avvicinarmi con pazienza e rispettando i tempi dell'altra persona... Quindi mi sembra ironico questo commiato.
Lo so che il mio comportamento è immaturo... sto fuggendo e invece dovrei dire loro come stanno le cose... cosa mi disgusta del loro essere... Il problema è che sto lottando per un sogno che si concretizzerà a settembre, se ce la farò, e devo convogliare le mie energie tutte fino a quel momento se voglio farcela. Devo pensare a me stessa e al mio futuro per adesso. Loro lo hanno sempre fatto, e solo ora lo vedo. Sto vivendo un periodo duro, doloroso ... di transizione per un nuovo capitolo della mia vita. Da sola. Non so di chi fidarmi, non so con chi parlare al momento...
Poi chiarirò tutto con loro. Questo sarebbe il mio proposito se non vedessi ogni volta che ci entro in contatto un risvolto inquietante e disturbante della situazione! Sto fraintendendo tutto? Eppure... Da quando non le sento, almeno dal lato emotivo/sociale sono leggermente più serena. Ultimamente prima della rottura mi opprimevano con tanti comportamenti poco garbati... E adesso mi chiedo se voglio avere ancora rapporti con queste persone che mi hanno fatto stare male, malgrado in passato mi han dato tanto conforto e sicurezza...
Non crediate, chiunque di vuoi stia leggendo questo sfogo, che ci trovo gusto a buttare fango su persone che reputavo amiche... No, soffro tanto... Le vorrei vicino, vorrei potermi confidare e sfogare con loro per questo periodo difficile per tanti motivi... Avrei tanto da dire ad ognuna delle mie amiche... E invece... loro mi fanno soffrire di più! Vorrei un appiglio... Mi sembra di vivere una doppia vita. La mia vera vita incasinata da un lato e la vita misteriosa e di facciata da tenere con loro dall'altro. Per una persona onesta è durissima mentire o non raccontare tutto spontaneamente, dover misurare attentamente le parole (cose di cui prima non mi preoccupavo, in buona fede) invece adesso parlare con loro è SOLO STRESS CONTINUO per me.
Ho capito che avevo aspettative su queste persone, aspettative sulla nostra amicizia e sul loro modo di comportarsi con me... Io ho le mie colpe e ne sono consapevole... Avevo l'ingenuità di aspettarmi da loro lo stesso trattamento che riservavo loro. Che illusa! Meglio non aspettarsi nulla dagli altri per non rimanere feriti e per vivere meglio il rapporto... Però è umano... aspettarsi qualcosa da un rapporto a cui si tiene tanto no? Che sia amore o amicizia... ci si aspetta il meglio a un certo punto... Si spera che per l'altra persona valga quello che provi tutto ma non sempre è così... Anzi scoprire che quella persona ti fa un favore facendoti godere della sua compagnia ti distrugge...
Io mi sento sola, confusa... Vorrei NON capire come stanno le cose... Ma gli occhi da una certa distanza dalle persone prima o poi li apri e la verità fa male. Ho perso le mie amiche, inizio a dubitare se lo siano mai state ma mi sono allontana per il mio bene e continuo a ripeterlo a me stessa.
Mer
19
Ago
2015
Rottura di ogni legame
Non sempre ci si ferma a pensare che oggi è così difficile trovare un lavoro che è molto dura dire di no quando ti arriva una proposta lontano da casa, così sei costretto ad allontanarti da famiglia e amici, magari ti integri bene nel territorio, ma dopo qualche anno sei punto e da capo e devi rifarti le amicizie in qualche altra città perdendo ogni nucleo e facendoti stancare sempre più.
Così vengono a mancare i legami d'amizia e d'amore perchè ognuno è lontano dagli altri, ognuno vive il suo microcosmo e ogni volta lo deve reinventare.
La mancanza di reddito (più che di lavoro) uccide anche gli affetti.
Dom
09
Ago
2015
Quanto tempo...
Eh si, è passato davvero un bel pò di tempo dal mio ultimo sfogo. Nonostante abbia continuato a seguire il sito, non ho più scritto nè commentato.
Per chi si ricorda dei miei sfoghi precedenti e della mia storia, capirà a cosa sono collegate le cose che sto per scrivere. A chi non sa niente, va bene lo stesso, prendetelo come uno sfogo a sè stante.
Lo chiamo sfogo, ma sfogo non è, in fondo. Uno sfogo io lo vedo più come un urlo, una liberazione, un lampo. Questa, più che altro, è una riflessione. Una pioggia leggera, un venticello. Fate conto di stare seduti in riva al mare, ascoltando le onde che si infrangono ritmicamente sulla spiaggia. Ecco, quel rumore sommesso è il mio "sfogo".
E' tutta la vita che mi interrogo sulla natura dei rapporti umani: da cosa nascono, perchè perdurano, in che modo influenzano le nostre scelte. Essendo una persona per natura appartata, ho utilizzato per gran parte del tempo lo strumento dell'osservazione e dell'analisi. C'è in me un'ipertrofia del pensiero, a discapito dell'azione, con tutti i pro e i contro che una simile natura porta con sè, come potete facilmente intuire da soli.
Da questa analisi, una cosa mi è apparsa chiara ed evidente: la maggior parte di questi rapporti, che siano di lavoro, familiari, di amicizia o di amore, è profondamente malata. Malata e velenosa. Perchè? Perchè scrivere una cosa così totalizzante e deprimente? Credetemi, ci ho messo tanto per giungere a questa conclusione e fino alla fine ho cercato di vedere il bicchiere mezzo pieno. Ma, ahimè, inutilmente. Perchè ad essere malati sono i presupposti, ad essere crepate sono le fondamenta stesse di questi rapporti, essi nascono tutti da un sentimento primordiale e potente: la paura. Paura del rifiuto, della solitudine, dell'esclusione. Ditemi, come si può pretendere di costruire un rapporto onesto, arricchente, solido con tali presupposti? Fate mente locale, quante amicizie vedete che si fermano alla mera superficie? Quante famiglie avete visto distrutte da egoismi, idiozia, scarso spirito di sacrificio? Quante storie d'amore sono implose davanti ai vostri occhi?
Ho cercato a lungo di impegnarmi in rapporti di ogni tipo, ma me ne sono ritratto schifato. E, vi assicuro, sono uno di manica larga, non sono "schizzinoso" e non ho pretese particolari. Ma quando egoismo e superficialità emergevano, specialmente nei rapporti d'amore, la manica più larga del mondo non avrebbe potuto sopportare la pressione di questi ego gonfi e malati.
Dal basso della mia giovane età e della poca esperienza che ho fatto, voglio però concludere con un consiglio: scegliete il più possibile, volontariamente, la solitudine. Imparate a convivere con voi stessi. Imparate a conoscere voi stessi. Solo così sarete in grado di costruire rapporti sani, solidi, onesti. Io non l'ho fatto, mi sono fidato delle persone sbagliate e la terra mi è franata sotto i piedi. Risalirò la china un passetto alla volta, e quando sarò di nuovo in cima, sono certo di una cosa: non permetterò più a nessuno di infettarmi con le proprie contraddizioni e i proprio egoismi. E se i casi della vita non mi permetteranno, almeno in amore, di trovare qualcuno con cui costruire un rapporto sano, allora sarò ben felice di vivere da solo per tutta la vita. Una sana solitudine è dieci volte meglio di una compagnia malata.
Scusate i toni pomposi e la filosofia spiccia. Fanno parte di me.
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