Tag: telefono
Mer
07
Ago
2019
SmarthLife
Qui da me nn parliamo qui da quando sono entrati in vendita questi ''schermini'' una volta c'era il pc poi uscivi e per telefonare e messagiare il caro vecchio cellulare a tasti.
Cioè mi sono sentito appioppare botte di ''bastardo'' e ''fai schifo'' quanto gli ho cancellato qualche foto dei gatti a mia madre che aveva letteralmente intasato il telefono (è anziana dovete sapere)
Sembrano come stregati,ora sono tutti attenti al nuovo ''cucciolo'' di casa: un Samsung non ricordo il modello..Io non faccio eccezione,ormai in casa è diventato l'unico strumento per dialogare se non l'unico in assoluto: tra i miei sempre scazzati,con la battuta acida e l'offesa sempre pronta..
Io mi rifugio nello schermetto (dato che non ho la connessione cablata nella mua stanza per il pc) il pc lo uso per ascoltare musica e giocare quando invece mi piacerebbe usarlo per Internet (spero un domani di impostare una connessione..mi mancano i soldi purtroppo)
Ma mon è che uscendo fuori al bar o chissà dove la situazione migliora,ANZI..Tutti ipnotizzati..Zero Dialogo..Solo le persone anziane si salvano.
Sapete che farò? Dato che non posso permettermi una sim,poiché ora ti mangiano i soldi se non hai un conto corrente..Userò il tel solo come sveglietta..tanto nessuno mi chiama..
Un saluto scritto con Huawei P10
Ven
14
Giu
2019
Non ho libertà in casa mia
Inanzitutto premetto che per me scrivere online queste cose è assolutamente anormale, trovo assurdo tutto ciò che sto per dirvi ma purtroppo è vero.
Ho 18 anni, vivo a casa con i miei genitori, ma ormai la situazione va degenerando. Potrei raccontarvi tante cose che riguardano tutti i problemi che ho avuto con loro durante la mia adolescenza, ma diciamo che i peggiori sono iniziati non molto tempo fa. I miei sono sempre stati molto all'antica; sono una ragazza, la sera devo tornare per le 11 e se tardo di 15 minuti (avvisandoli) iniziano a chiamarmi costantemente, anche trenta volte ognuno (sia mamma che papà). La cosa per me è frustrante perché vorrei avere un po' di pace, sentirmi libera di poter fare un po' tardi senza paura di tornare a casa, il mio costante pensiero è "chissà che cosa mi faranno questa volta". Un paio di settimane fa ho tardato la sera, di un paio di orette, sono arrivata verso l'una più o meno, dopo varie chiamate e messaggi da parte di mia madre. Diciamo che la peggiore è lei. La cosa degenera talmente tanto che più loro mi chiamano meno voglia ho di tornare a casa. Così, quella volta ho tardato, mi hanno preso il cellulare (per undici giorni) e le chiavi di casa, che non mi hanno ancora ridato. Si preoccupano tantissimo anche se sanno che sono sempre con il mio ragazzo la sera (con il quale sto da tre mesi) perché dicono che non sanno con quali persone esco e cose del genere. Io voglio che loro lo conoscano ma loro si rifiutano, anche se so che concordano con me sul fatto che sarebbero più tranquilli se lo conoscessero. Mi fa male tutta questa situazione e prima di tornare a casa mi metto sempre a piangere, come i bambini, perché trovano sempre qualcosa di sbagliato in me. Quando sono a casa del mio ragazzo la sua famiglia mi tratta come se fossi una di loro, e mi fanno sentire a casa più loro che i miei genitori. È frustrante e non è normale tutto questo, perché anche per piccolezze la colpa ricade sempre, e ripeto SEMPRE su di me. Hanno sempre tentato di farmi essere ciò che volevano loro (decidevano il mio modo di vestire, le persone con cui dovevo e non dovevo uscire, il modo in cui dovevo comportarmi e addirittura alcune volte i giorni in cui dovevo studiare e i giorni in cui non dovevo farlo) e quando mi sono resa conto che non volevo essere così ho iniziato a ribellarmi e a fare quello che volevo, per fargli capire che io ho un mio carattere e che non posso essere come vogliono loro. Io sono stufa di tutto questo, di non avere la libertà di essere chi voglio essere e di uscire con le persone che voglio, la libertà di uscire di casa senza che loro mi chiamino 30 volte per quindici minuti di ritardo. Sono stufa, e anche il mio ragazzo (che comunque mi sta sempre vicino) si sta veramente stufando di vedermi stare male per questo. Quando mi chiudo in camera e mi metto a piangere dallo stress, o per altri motivi, loro entrano, mi guardano ed escono fuori. Senza dire nulla. Quando torno a casa e mi chiedono dove sono stata, io gli rispondo ma per loro è sempre una bugia. Qualsiasi cosa io dica, è una bugia. Non posso andare a ballare perché torno a casa prima che inizi qualsiasi festa e sono sempre la prima ad andare via.
Ho provato tante volte a parlare con loro di questo, ma loro non si degnavano di ascoltarmi. Non si sono mai preoccupati di chiedermi come sto, come sta andando con il mio ragazzo, non sanno nemmeno che ho conosciuto i suoi genitori. Parlare è fuori discussione. Io a casa aiuto sempre mia mamma, studio e vado bene a scuola, quando esco faccio spesso tardi però sempre avvisando, ogni tanto quando sono fuori scrivo a mia mamma di mia iniziativa per dirle che va tutto bene, o dirle che autobus prendo per tornare a casa e a che ora. A me non sembra di sbagliare, ma per loro qualsiasi cosa è un errore.
Sto veramente valutando di andarmene di casa, anche perché loro sono i primi a spronarmi a farlo, a trovarmi un lavoro, a tenermi i soldi da parte. Credo che sia l'unico modo per risolvere tutto questo, perché io non ne posso più di essere sempre quella sbagliata quando in realtà non lo sono! Le cose che a me farebbero piacere non vengono calcolate ma le cose che loro vogliono bisogna farle se no io posso dire addio al mio cellulare, alle mie chiavi e sopratutto al poter uscire di casa. Non ne posso più.
Ven
03
Mag
2019
Senza Titolo
Mi piace il sesso, adoro farlo, ti amo tantissimo ma quando ti vedo non mi viene da saltarti addosso.... Non ti curi, mi aiuti il minimo indispensabile, se ti chiedo qualcosa mi rispondi male, quando usciamo con gli amici stai tutto il tempo al cellulare e alla fine esco sempre da sola, ti dico quello che penso e l unica cosa che ottengo è una litigata e io che ci sto male... Non so più cosa fare ... Tu arrivi, vuoi farlo, ma io non ce la faccio... Io di mia spontanea volontà non me la sento, però quando lo facciamo mi piace, non vorrei mai smettere ma dura poco e mi accontento... vorrei stare con te, parlare, coccolarci ma tu no, ti avvicini solo quando lo vuoi fare, le coccole sono una scusa e io ci rimango male anche se molte volte lo facciamo lo stesso. Perché non mi coccoli più... Non vuoi stare con me, tenermi per mano o abbracciarmi e coccolarmi ... Ormai siete tu, il tuo telefono e io vengo dopo...
Gio
18
Apr
2019
Ma perchè ?????? fatevi i cazzi vostri
Allora,mio padre mi controlla il cazzo di mio telefono senza un motivo!!!!
non tengo app irregolari,non tengo la Blue Whale quindi non ho fatto niente
Ven
15
Mar
2019
Solitudine e incomunicabilità con madre anziana
Ultimamente sto riscontrando in mia madre (87 anni) gli stessi sintomi che presentava mia nonna alla stessa età. E cioè non è presente, mi ascolta sì e no, non recepisce quello che tento di comunicarle. Declino cognitivo è il termine medico corripondente.
Un po' è sorda, un po' è maleducata perché mi interrompe mentre parlo (lo fa anche perché è sorda. Fa fatica ad ascoltare e allora parla.). E io mi arrabbio, che non serve a niente e fa male alla salute.
Devo farmene una ragione, ci sto provando.
Poi minimizza sempre i miei problemi e i miei bisogni e questo mi dà fastidio. Ho fame? Dice che bisogna saper reggere la fame. Idem per il sonno, la stanchezza, il raffreddore, la febbre etc
Le esterno un sentimento, un'emozione, un problema. Provo a parlarle della solitudine che sento da quando mio padre e mia nonna sono morti e siamo rimasti noi due soli. Ma recepisce poco.
Dopo che morì mio padre andò in depressione, non subito ma dopo qualche mese. Morto lui per lei era finito il mondo. Ora, a distanza d'anni la capisco, ma all'epoca mi fece un po' incazzare perché sembrava che si scordasse di me. Il mio ragionamento era "Va bè che sei rimasta vedova ma hai un figlio. Che sarei io. Com'è che te ne sei dimenticata? Non conto un cazzo per te?".
Mi telefona e mi chiede di andarle a comprarle le sigarette. Abito a 15 km da casa sua. Le dico che gliele comprerò in serata quando andrò in città.
Poi le telefono prima di uscire. Il tel squilla a vuoto per un minuto e mezzo ogni volta per poi smettere (time out). Penso a quante volte le ho telefonato in questi ultimi anni. Centinaia di telefonate, ore di TU-TU, frustrazione...
Dopo un po' ritelefono. Mi dice che è uscita a comprare le sigarette perché se aspettava me... (velato rimprovero).
Penso vaffankulo. Non te l'ha ordinato il dottore di fumare, e se per assurdo l'avesse fatto non fumeresti perché ti piace fare come ti pare, il che non sarebbe un male in linea generale, però lo è quando ti intestardisci a fare cose che vanno contro il tuo interesse, e conseguentemente anche contro il mio.
Farò obiezione di coscienza sulle sigarette. Non voglio comprargliele, le fanno male alla salute.
E poi ho dei limiti, non voglio vivere per fare il badante a te. Non sta scritto da nessuna parte che io debba farlo. Chiedi, chiedi, chiedi... Se faccio come dici perdo la salute perché mi trascuro dovendo occuparmi di te.
E quindi stabiliamo dei paletti. Sono abbastanza tranquillo per pensare all'argomento senza arrabbiarmi. Forse ho metabolizzato, chissà... Perché prima mi incazzavo e ora accetto la situazione per quello che è senza tentare imprese impossibili.
Non posso occuparmi di te. Non è il mio lavoro né lo sento come dovere. Sono cresciuto con mia nonna, tu eri troppo stressata per badare a me. Hai sempre avuto problemi a badare a te stessa, pensare anche a tuo figlio è troppo per te. Sei fatta così. Amen.
E voglio andarmene da qui. Ho vissuto quasi tutta la vita nello stesso posto e ho voglia di cose nuove. Mi sto organizzando in tal senso. Prima penso per me, poi SE C'ENTRA penso un po' anche a te. Non ti ho messo al mondo io, è il contrario.
Ciao ma'.
Sab
01
Lug
2017
ho fatto una cavolata col benzinaio
cari amici, ebbene si ho fatto una cavolata come al solito trascinata dall'istinnto. per farla breve c'e un ragazzo che da qualche settimana lavora dal benziaio nel quale mi rifornisco, mi guarda in modo inequivocabile, mi fissa, mi spoglia letteralmente con gli occhi ed è davvero molto carino e sexy. questa cosa insomma nn mi ha lasciata indifferente ed è andata avanti per circa due settimane al che mi sono decisa, dopo l'ennesimo segnale da parte sua, di lasciargli il mio numero. Ieri infatti vado a fare benzina e quando gli do i soldi lui mi prende la mano e mi guarda negli occhi è durato qualche secondo. quando mi ha dato il resto gli ho dato un bigliettino col mio numero che avevo preparato....e ora non chiama ne mi scrive ed io mi sento un'idiota!
Mar
02
Mag
2017
Il mio titolare è un pezzente
Ho un datore di lavoro che è una merda .Premetto che svolgo la mia manzione a 50 km dalla sede per cui lavoro, solo 1 volta al mese mi ci reco per consegnare materiale lavorativo. Chiamo martedì alle 09 per comunicare che sono a letto con la febbre oltre 39 (domenica l'ufficio è chiuso e lunedì era 1 maggio) e che quindi attendo la dottoressa a casa per la visita . Mi risponde una delle tante persone che sono in ufficio e mi chiede chi avrebbe svolto il mio lavoro. gli rispondo dicendo di non sapere chi possa farlo. Lui mi chiede come mai ho solo avvisato martedì mattina... ho semplicemente risposto di non avere altri numeri di telefono se non quello dell'ufficio e visto che non lavorava nessuno per 2 gg.. come avrei fatto? mi risponde testuali parole: " Tu già mi hai rotto le palle". Non volendo discutere con persone così ed avendo altro a cui pensare prendo e attacco. 10 mn dopo ecco il datore di lavoro che chiama. Mi RIMPROVERA per aver attaccato il telefono ad un suo dipendente dicendomi che sono un maleducato. Provo a spiegare sia il motivo per cui non potevo mettermi in contatto con loro e sia il mio gesto nell'attaccare il telefono..... ma mentre lo faccio il capo inizia a fare una cantilena dicendo " tanto non ti ascolto tanto non ti ascolto tanto non ti ascolto". Ho salutato dicendogli di richiamarmi quando sarà più educato e poi ho agganciato. Per me non stanno bene quelli che lavorano presso quella cooperativa... me compreso perché ancora ci lavoro.
Lun
06
Feb
2017
il mio telefono non squilla mai...
salve a tutti, sono qui a sfogarmi in quanto il mio telefono non squilla mai, e non perchè abbia qualche priblema ma semplicemnete perchè nessuno mi cerca, niente telefonate per sapere come sto, o messaggi per raccontarmi qualche aneddoto simpatico, niente di niente.
Neanche i miei genitori mi telefonano più se vado fuori per un week end.
Penserete sia lo sfogo di una quindicenne in crisi adolescenziale e invece no, ho trent'ani, si avete letto bene e non so se sia proprio questa la cosa peggiore.
Sono fidanzata a anche se stento a crederci lui mi ama tantissimo, ma a me manca qualcosa,manca quell'amica d'infanzia con cui da piccola si litgava per un ragazzo e che ora invece è contenta per il tuo fututo matrimonio, l'amica in crisi con il ragazzo che ti chiama per sfogarsi o per avere consigli, manca qualcuno che mi contatti per sapere com'è andata la mia giornata o qualcuno che abbia voglia di raccontarmi la sua.
Mi sembra di non aver costruito niente...e poi se per qualche strano motivo qualcuno si ricorda di me e mi chiede di fargli qualche favore mi sento usata.
Non riesco a fidarmi di nessuno, e di conseguenza ad aprirmi con nessuno.
Ho tentato già la via della palestra per conoscere nuove persone ma niente, non riesco a legare con nessuno, e praticamente le ho provate tutte nella mia zona nel corso degli anni.
Cosa ho di sbagliato e come fanno tutti a capire che ho qualcosa che non và ancora prima di presentarmi???
sono stanca di non essere apprezzata e sono pure una di quelle che si è sempre conportata secondo le regole, educata, mai una parola fuori posto o un atteggiamento sbagliato.
boh
Gio
24
Nov
2016
La ragazza dell'altro
Ieri sera sono andato al campo con i soliti amici. Birretta e sigaretta prima, arrivano quelli dell'altra squadra, due accompagnati dalle rispettive ragazze. Non ci bado, anche se ci siamo presentati, e dimentico subito i nomi. Perdiamo clamorosamente la partita, gli avversari ci invitano a farci una pizza tutti insieme. Mi siedo a tavola e una delle due ragazze si siede di fronte a me, unico posto libero, accanto al tipo. Abbiamo iniziato a parlare di sport, gli hobby, film preferiti. Il tutto sotto l'occhio critico del suo ragazzo, mi guardava con odio. Lo capisco, gelosone. Sta di fatto che lei mi è rimasta impressa, non so, la sua voce, la sua risata, in neanche due ore abbiamo parlato veramente tanto. Sembrava flirtasse, flertasse, come volete voi nazi, non cambia. O era semplicemente simpatica e espansiva, una persona solare. Con una scusa (invitare il suo ragazzo a una partita per rivincita) mi sono fatto lasciare il numero (nel frattempo lui era andato a pisciare). Penso di scriverle, ovviamente evitando l'argomento "lui", e no, non sono pentito. "mandamela bona"
Sab
05
Nov
2016
Internet
Giovedi senza linea in casa, venerdì uguale... Oggi lo stesso e penso: va bene che prende poco perche siamo lontano dai ripetitori e che con il brutto tempo prende ancora meno, ma caspita! Alla fine chiamo il tecnico e in 5 minuti trova la soluzione... "Signora ma qui non ha nemmeno la linea del telefono, aspetti che esco un attimo"
Mah... Lo seguo con la figlia in braccio, gli faccio vedere il giro dell cavo telefonico e sbalorditi fissiamo la fine del palo con il cavo tagliato a penzoloni....
" Ah signora, niente, qui le hanno tranciato il cavo, si vede che quelli che tre giorni fa sono venuti a fare la manutenzione nella via mi sa che per sbaglio l hanno rotto e non hanno avvisato.... Proviamo lunedì se è bel tempo per sistemarglielo"
"Ah... Grazie" rispondo io.... Ma intanto penso... Come stracazzo si fa a tranciare un cavo telefonico e nemmeno avvisare.... Maledetti!
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