Tag: femminicidio

Sab

01

Dic

2018

Femminicidio

Sfogo di Avatar di WendyJWendyJ | Categoria: Altro

Care persone che vi lamentate del termine "femminicidio".Purtroppo l'italiano ha dovuto adottare questo termine in quanto nel nostro """"""""""bel"""""""""" paese, in un lasso di tempo molto breve, una donna viene uccisa da un uomo che aveva direttamente o indirettamente dichiarato di amarla e/o si considerava al di sopra di lei come persona in quanto provvisto di pene. Pene che, puntualmente, usa al posto del cervello.No, non esiste una violenza meno grave rispetto alle altre.No, non è un modo per "impedire agli uomini di essere uomini", in quanto per esserlo basta essere nati con un pene e/o riconoscersi come persone di sesso maschile.Sì, merita una categoria a parte, perché il femminicidio non si limita a terminare la vita di una donna, ma a denigrare la vittima come persona: "tu sei nata con la vagina, quindi non sei importante come me che sono nato col pene, ed essendo nato con il pene sono il tuo padrone e devi obbedirmi".Sfortunatamente questo pensiero è ancora molto diffuso nel 2018, e la sensibilizzazione a riguardo è estremamente importante per sdradicarlo dalle menti nostre e delle future generazioni.
E, comunque, dire che il termine femminicidio è assurdo vi porta indirettamente a sostenere la violenza contro le donne.Ebbene sì.Pensateci bene: un ragazzino che sente da suo padre una frase del genere ogni volta che si cerca di sensibilizzazarlo a riguardo, potrebbe sentirsi giustificato a fare del male alla futura fidanzata, moglie, figlia... perché in fondo, lui è un uomo, e gli uomini, si sa, sono possessivi e aggressivi; quando l'ha vista con un altro dopo solo due anni ad averla seguita in strada e sui social, ha avuto una crisi di gelosia, è un crimine passionale!
Sì, è giusto che esista il termine "femminicidio".

Gio

09

Mar

2017

Combattere i fantasmi del passato: le violenze

Sfogo di Avatar di EvelynEvelyn | Categoria: Ira

Mi rimane un po' difficile raccontarmi... e probabilmente ci sono dettagli che potrebbero svelare la mia identità. Spero di no, ma è sia uno sfogo che una riflessione su una condizione di vita.

Visto che si parla di un 8 marzo appena trascorso, la cosiddetta "giornata internazionale delle donne" (non festa del troieggio, benintesi...), ecco perché non mi sento di festeggiarla.

Una quindicina di anni fa mi innamorai di un coglione, che mi convinse persino a convivere con lui. Mi aveva fatto il lavaggio del cervello, era molto persuasivo e bipolare. Io all'epoca ero giovane e scema, neanche maggiorenne tanto per dire. Già da fidanzati eravamo litigiosi, lui mi picchiava, ma non mi rendevo più conto dove fosse la normalità essendo la mia primissima storia. Una volta diventata maggiorenne, sono andata a stare a casa sua. Le violenze aumentavano, finché arrivò FINALMENTE un barlume di apertura degli occhi. Con coraggio l'ho lasciato... ma la paura c'era sempre per ritorsioni.

Ho passato più di un paio di anni con il terrore, sono diventata anche anoressica per quel periodo. Fortunatamente ne sono uscita grazie ad amici che mi hanno riportata nel "mondo reale".

Ogni san Valentino mi mandava un messaggio, con vari metodi seppur bloccandolo qua e là, ma trovava sempre il metodo per riuscirci.

La domanda che vi farete tutti è: l'ho denunciato? No. Ho avuto paura. Probabilmente adesso, con altra mentalità, lo avrei fatto. Ma a che pro, se la giustizia italiana non tutela affatto le donne violentate?

Ora che sto aiutando delle persone a denunciare gli ex stalker, la diffidenza verso il genere maschile mi sta tornando. E' come rivivere tutto daccapo. Forse è una paura stupida, una reazione insulsa, ma ben presente.

Boh, così, pensieri e parole... 

Ven

02

Gen

2015

Il femminicidio

Sfogo di Avatar di cielo profondocielo profondo | Categoria: Ira

Il femminicidio è un termine coniato da poco che mi fa veramente arrabbiare. Appena l'ho sentito mi è venuto un fremito nervoso. Il solito slogan come arma di distrazione di massa.

Mi arrabbio ancora di più quando gli altri lo ripetono a pappagallo. I diritti di questo ed i diritti di quello. Ora tocca ai "diritti della donna" che vengono strombazzati in alternanza con i diritti di altre categorie presunte dimenticate. La globalizzazione orwelliana ci ha rincoglioniti a tal punto da non percepire che quando si difendono «i diritti delle donne» si ha di mira la dissoluzione della famiglia.

Non lo capite? Vi sembra assurdo? Pensate sia un pensiero omofobo-maschilista?

Mi spiace, sono troppo arrabbiato per scrivervi un sermone nel vano tentativo di illuminarvi.  

Tutti hanno il diritto di far tutto e di difendersi da chiunque e nessuno ha obblighi e doveri verso nessuno.

La disumanizzazione della società, altro che violenza verso le donne.