Tag: gratitudine

Sab

26

Gen

2019

Le persone belle

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ci sono certe persone che sono belle. Non ci sono altri aggettivi che potrebbero realmente descriverle. Sono belle, e questo basta.

Sono rare, non si incontrano tutti i giorni, ma quando le conosci ti migliorano le giornate, e anche un po’ la vita.  

Nella mia, di vita, ne ho conosciute alcune. Quattro per essere precisi. Tre di queste sono professori. L’ultima, in ordine cronologico, è stata il professore di analisi.

Una persona distinta, fiera. Competente, assolutamente, tanto che all’università è definito “un mostro” della matematica; ma non è solo questo. È sveglio e intelligente e ci mette passione in quello che fa. È riuscito a trasmetterci curiosità e voglia di imparare.

Si è fatto rispettare da subito, ha messo un po’ di soggezione, ma non esageratamente, come alcuni prof semi disperati che urlano e sbraitano pur di ottenere un po’ di attenzione. Nonostante questo, disponibilissimo e gentile, simpatico e autoironico (qualità che purtroppo è più unica che rara).

È all’esame orale che ha dimostrato, ancora più del solito, la sua bellezza. Non saprei spiegare il motivo di questa affermazione, è stato così e basta.

Fa parte di quella privilegiata cerchia di docenti che non possono essere odiati nemmeno dagli studenti che boccia.

Non lo conosco nella vita privata, quand’è distante dalle istituzioni. Magari il suo alone di miticità si affievolirebbe in un secondo, ma giudico in base a quello che ho visto.

E ora che il corso è finito, che l’esame è passato, oltre a una profonda gratitudine, c’è un senso di malinconia che mi pervade.

Lui, come le altre tre persone, vorrei facessero parte della mia vita ogni giorno. Non come amici, non come confidenti, solo come punti fermi.
Sono consapevole che, probabilmente dovrà passare un bel po’ di tempo prima di incontrarne un'altra così.  Nel frattempo mi crogiolo nel dolce ricordo.  

Ciò che so per certo è che voglio diventare come loro. 

Le belle persone, per me sono queste. Quelle che si fanno ricordare, che lasciano un segno nella tua vita, che ti migliorano. 

Ven

20

Apr

2018

Arrivederci

Sfogo di Avatar di AspasiaAspasia | Categoria: Altro

 :Mi manchi. E’ la prima volta che mi rivolgo a te in uno sfogo, proprio ora che non sei più mio. Che stronza. Ma poi mi manchi tu o mi manca l’idea di te? Non conta, vorrei solo dirti che mi è sempre piaciuto come sbuffi quando parli di qualcosa che non ti piace, come a soffiarla via. Vorrei dirti che mi piacevano anche le tue dita nodose, le tue mani callose. Che mi piaceva il tuo odore. Vorrei dirti che mi facevi una tenerezza immensa quando posavi la testa in una mano, a tavola. Alla stessa maniera ho provato affetto quando ti grattavi la nuca se eri in difficoltà, come quando ti hanno portato in sala operatoria ed avevi una paura fottuta. Vorrei dirti che ho adorato quei tuoi grandi occhi. Che ho sempre gradito mi parlassi di politica, della tua famiglia, delle tue paure. Che, anche se distante, non ho nulla da recriminarti perché mi hai permesso di entrare nel tuo mondo forse più di quanto non abbia fatto io. Pensare che me lo sentivo, quel weekend, che sarebbe stato l’ultimo. Però ti ho salutato che ancora dormivi, ti ho lasciato lì, nel mio letto. Chissà se ti manco.

“Arrivederci” perché mi auguro di poterti rivedere, anche se lo so che non riuscirò a dirti nulla di più di quanto non ti abbia detto al telefono. Vorrei che ti fosse chiara l’importanza che hai avuto e che hai per me. Ti porto nel cuore. Grazie per la delicatezza e la virilità con cui mi hai trattata. Sei stato una parentesi dolcissima. Ti voglio bene.

Mar

01

Dic

2015

Gratitudine

Sfogo di Avatar di DonnadaicapellicortiDonnadaicapellicorti | Categoria: Altro

Sono stata in Olanda e ho mangiato una space cake. Metà, in realtà. Una torta dagli effetti stupefacenti. La mia amica era allegra e sballata e vedeva doppio, mentre io, invece, avevo attacchi di panico continui, credevo che sarei morta. Mi tremavano il petto e il braccio sinistro continuamente, non so come abbia avuto la lucidità per tornare all'ostello con la mia amica, che era incosciente e strafatta. Abbiamo preso un bus, un traghetto e poi ci siamo fatte mezzo km a piedi, guidate da me, che cercavo di ricordarmi il percorso tra un attacco e una crisi di pianto. Credevo di avere l'infarto.

Arrivate all'ostello, andiamo a letto e chiedo alla mia amica di dormire con lei, da sola non ce la faccio. Però, appena spegniamo la luce, i miei attacchi si fanno sempre più frequenti e la mia amica mi porta alla reception e passiamo la notte lì, assistite dai ragazzi che lavorano lì. Iniziavo ad avere le allucinazioni, vedevo gatti bianchi, unicorni e cervelli parlanti! I quadri che erano appesi lì mi fissavano e io mi chiedevo il perché. Mai più, è stata una cosa bruttissima!

Pensavo di morire, volevo scrivere al mio ex collega per dirgli che lo amavo e che stavo morendo, ma gli altri mi dicevano di non farlo. chiedevo aiuto, chiedevo di parlare con un medico, ma tutti mi dicevano di riposare e non preoccuparmi. piangevo come una disperata. pensavo di avere l'infarto, ma tutti mi dicevano che ero in grado di camminare e parlare in inglese, ragion per  cui stavo bene.

la mattina dopo la mia amica è andata via e ho trascorso la giornata alla reception-non ce la facevo ad andare in camera, temevo di sentirmi male lì e di non avere nessuno che potesse aiutarmi. è stata una giornata orribile, piena di attacchi di panico. non sono proprio uscita. i ragazzi della reception mi hanno offerto dolci, acqua e dato consigli, mi hanno fatto distrarre e si sono occupati di me. non me lo dimenticherò mai. e poi... erano dei gran bonazzi!

poi ho cenato nel bar dell'ostello e lì un bell'israeliano si è avvicinato a me. abbiamo parlato e riso per tutta la serata. lui mi abbracciava e mi baciava e, quando avevo gli attacchi, mi stringeva ancora più forte a sé. abbiamo dormito insieme, senza sesso, perché io non stavo bene. è stato molto bello. il giorno dopo mi sono svegliata e stavo bene, ho preso il mio aereo e sono tornata a casa. queste persone mi hanno aiutato nonostante non mi conoscessero, il senso di gratitudine che provo nei loro confronti è immenso. thanks so much, guys!

 ad ogni modo, si dice che queste droghe tirino fuori la tua intriorità, sono introspettive. alla mia amica è venuta un'incommensurabile allegria, a me la depressione più assoluta. e ciò si ricollega con quel che mi disse un anno fa una massaggiatrice shatsu che mi fece un massaggio quando vivevo all'estero: "tu sei una ragazza allegra e sorridente, ma è solo apparenza. io ti sto toccando e sento che in te c'è tanta tristezza e depressione. ti devi calmare ed essere più felice". quelle parole mi turbarono e mi fecero piangere.