Tag: lavoro
Ven
31
Mag
2013
Senza Titolo
CAZZO IL CAFFE' DELLA MACCHINETTA A LAVORO E' VOMITEVOLEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
Lun
13
Mag
2013
Sono una stronza
Tutti mi giudicano una brava ragazza, che non sa dire di no (è da questo che si determina se si è bravi???), sempre educata...in realtà nessuno sa che vorrei spaccare la faccia a tante persone, urlare un bel vaffa...io mi sento una ragazza "ribelle" nell'anima...me ne frego di tutti, ascolto, sto sempre zitta perché se parlassi verrebbe fuori solo la mia riluttanza nei loro confronti. Diciamo che ho una doppiafaccia incredibile.
Oggi è successo che alcune persone hanno saputo che ho l'amicizia (virtuale) con un ragazzo non molto ben visto al lavoro. Io di questo ragazzo ne sono innamorata (non ricambiata) e ovviamente, cerco di nascondere in tutti i modi i miei sentimenti.
Beh ai loro"non ti riconosco più" "mi hai delusa", (dette comunque scherzosamente) ho risposto con sorrisi, accorgendomi solo in un secondo momento di averlo messo in mezzo alla discussione, e ridendo di lui.
Qualche settimana fa io e lui avevamo parlato non molto bene di quelle stesse persone, che non fanno altro che parlargli dietro e fare battutine a bassa voce...
Ecco, non stiamo insieme, credo che non staremo mai...ma sento di averlo tradito e se mai lui dovesse venirlo a sapere credo che non potrei più rivolgerlgli la parola ne guardarlo in faccia...
Mi sento una m**** nei suoi confronti e credo che dovrei togliermi questo buonismo di dosso, perché credo che della "ribelle nell'anima" non freghi un c**** a nessuno, quello che importa è tirar fuori le palle, dimostrando le cose e non solo pensando di farle!
Scusate sono incazzata con me stessa, sono una pessima persona. Accetto insulti(ma anche consigli)
Dom
12
Mag
2013
Sono un fallito
Sono stufo di vedere gli altri che riescono, che fanno cose riconosciute dagli altri. Mentre io ho sempre dei problemi o non faccio niente di speciale. Tutto quello che faccio è sempre a livello di "amatore", non c'è niente in cui sono un professionista! In cui mi distinguo.
Odio e invidio chi riesce a scoprire il suo talento e a farlo fruttare. Soprattutto perché mi dicono che io non sono capace come loro.
Mer
01
Mag
2013
lavoro dove sei ?
un bel va a fanculo a tutti gli stronzi che dicono che in italia la priorità va data ai giovani in cerca di lavoro.
io ho 41 anni e non sono ne vecchio ne giovane ma ho la sfiga di essere disoccupato da 3 anni e ad ogni colloquio il risultato è:
max 30 anni, hai troppa esperienza, alla fine abbiamo scelto un ragazzo in apprendistato, sei tu la persona che cerchiamo ma purtroppo abbiamo anche altri colloqui da fare ma non preoccuparti (e chi li ha più sentiti), ecc... ci vorrebbero altri tre anni solo per scriver tutte le cazzate che mi son sentito dire ai colloqui.
va fanculo anche ai selezionatori che durante il colloquio ti illudono e poi ti rendi conto che sono emerite teste di cazzo che non sanno nemmeno come funziona il lavoro per cui ti stanno selezionando.
in fine un bel VA A FANCULO a tutti quei datori di lavoro che assumo con la promessa del tempo indeterminato e poi ti presentano un contratto di 6 mesi dicendoti che è un proforma alla fine rinnovano di altri 6 mesi e poi arrivederci senza nemmeno un grazie
Mar
30
Apr
2013
datore di lavoro di merda
ho lavorato per due anni presso un'azienda dove ho dato anima e corpo , facendo un sacco di straordinarie ( chiaramente non pagate ) il tutto per non mettere mai in difficolta' l'azienda e dei colleghi .Premetto che dal momento in cui sono arrivata ho dovuto scontrarmi in quanto donna con dei colleghi di merda maledetti che non facevano altro che farmi ostruzionismo ( per la verita' li avrei voluti vedere immersi nella merda fino al collo) , pero 'per il 'bene della mia famiglia (visto che lo stipendio e' indispensabile) ho mandato giu' qualsiasi tipo di rottura di palle in silenzio con la fervida speranza che le cose in giorno magari sarebbero cambiate in meglio.Speranza che sono andate a finire nel cesso quando appunto dopo due anni di sottomissione forzata mi hanno lasciato a casa dall'oggi al domani dandomi come motivo la crisi e la mancanza di lavoro.Be come se noon fosse abbastanza questo gentile gesto di merda mi ha provocato ( a causa dell'ansia)dei brutti problemi di salute.Ho scoperto pero 'che nonostante la crisi si sono comprati una casa con piscina e vivono nel lusso piu' sfrenato.Spero sinceramente in una giustizia divina perche' queste merde non possono andare aventi sulle spalle dei lavoratori in questa maniera immonda ( oltre a me hanno lasciato a casa altre 10 persone tutte con la famiglia e il mutuo).
Mar
16
Apr
2013
Curriculum
Ogni giorno vedo dal mio ufficio parecchie persone lasciare curriculum (o curricula) nella nostra cassetta postale. Li vedo suonare al citofono ed aspettare la risposta dell'impiegata. In quel gesto alcuni ripongono tutte le speranze che ancora riescono a sentire dentro se stessi, altri ne fanno un gesto automatico ormai. Data l'esigua mole del lavoro, dopo aver chiuso il bilancio dello scorso anno, ho tempo di osservarli da debita distanza. So bene che questo è il periodo peggiore per chi cerca lavoro e forse per questo, se ne avessi la facoltà e l'opportunità, vorrei poter dare loro un'occasione. Quanti di loro hanno una famiglia alle spalle, una vita che a stento riescono a portare avanti, una casa acquistata con tanti sacrifici e che rischiano ora di perdere...mi sento un privilegiato. E un sognatore...
Sab
06
Apr
2013
Lo devo dire?
Lo devo dire?
Che sono stufo di questo Paese, tutti (beh, non proprio tutti, più propriamente "molti") a fregare tutti e nel contempo a lamentarsi, senza fare niente, anzi, uniformandosi?
Lo devo dire?
Che sono stufo di questa società arrivista di merda,falsa, ipocrita e lurida, finta moralista e organizzata col culo, sul principio dell'emarginazione dei più deboli e della selezione?
Lo devo dire?
Che sono stufo della gente con la sindrome del bimbominkia che antepone l'amore a tutto, dicendo che è un valore bla bla bla... quando in realtà probabilmente non esiste neppure, e qualora esistesse sarebbe comunque qualcosa che termina con la morte? E che anche se esistesse non sarebbe necessariamente qualcosa di positivo?
Lo devo dire?
Che non capisco proprio chi parla di farsi una famiglia e un lavoro fisso (solo allo scopo di sopravvivere, senza mettere passione in nulla) e bla bla bla... che vita è? Un giorno uguale all'altro, si diventa una macchina e si uniforma il proprio pensiero alla società di merda.
Lo devo dire?
Che siamo fatti con il culo? Bella la vita? E come dobbiamo fare a mantenerla? Uccidiamo piante e animali per poi CAGARLI! Che bel valore la vita, per sopravvivere bisogna uccidere...
Devo dire tutte queste cose?
Troppo tardi, ormai le ho dette.
E non ho ancora finito, ma per ora è sufficiente.
Mar
26
Mar
2013
La stupidità della classe dirigente
Il potere decisionale è facoltà di chi dirige, ed è giusto che sia così, ma se tale potere viene messo nelle mani di individui incapaci diventa una forza a perdere dirompente e in caso di decisioni sbagliate non esiste possibilità di arrestarla prima ancora di far danni
Un dibattito sulla stupidità, forse è meglio per ovvie ragioni di etichetta definirla improduttività dei dirigenti, non è mai stato affrontato politicamente e considerato il particolare momento di crisi economica, le polemiche sulla flessibilità, produttività e il confronto concorrenziale dei costi nella globalizzazione sfavorevole per l’Italia, poiché direttori e quadri portano troppo in alto l’indice del costo del lavoro (gli imprenditori anziché chiedersi quanto costa un operaio utile, dovrebbero chiedersi quanto costa un dirigente inutile). Credo pertanto che non sia affatto un tabù discuterne nelle sedi opportune affinché si avvii al più presto un disciplinamento in merito.
Molto spesso nelle aziende, ma anche nella pubblica amministrazione, nel mondo politico e nel sistema finanziario, i capi non sono affatto operativi, sono sterili di idee e si limitano esclusivamente alle formalità o al comodo ruolo di rappresentanza interna tra i vari livelli delle maestranze e più delle volte rappresentano se stessi facendo uso del linguaggio del corpo.
Sono convinto che verrebbe fuori una bella e costruttiva disputa tra chi non fa di tutta l’erba un fascio e chi pensa come il sottoscritto che in un seminato o sono tutti intelligenti o tutti stupidi. In un collegio dirigenziale se prevale l’intelligenza, l’imbecille non avrebbe chance di imporsi e coabitare, mentre in quello opposto sarebbe esattamente il contrario.
Dove già domina la stupidità in un qualsiasi ambiente di lavoro, gli incapaci sono apprezzati, presi in considerazione e avviati in carriera poiché non innescano rivalità professionale, i capi stupidi temono la competizione. Gli imbecilli sono potenzialmente scarsi e non creano imbarazzo mettendo in luce l'incompetenza.. e convivono in simbiosi.. tra cani non si mordono (se non concorrono per lo stesso obiettivo). Invece chi sin da subito rivela talento viene mobbizzato e messo in condizione di non poter nuocere da chiunque è consapevole di avere posizione non meritata. Purtroppo il fenomeno della presenza dei capi imbecilli avviene con ricambio esponenziale ed è in crescita, caricando sempre più i passivi aziendali.
I dirigenti stupidi, oltre ad essere incapaci nel proprio mestiere, sono anche di basso profilo etico, attributi concatenati.. se si trovano in un pasticcio pur di scaricarsi dalle proprie responsabilità sono abili ad incolpare chiunque, ma sono sempre pronti ad accollarsi meriti altrui. E se si vedono ad un certo punto della propria carriera in prossimità di un imbuto, intensificano le leccate ai diretti superiori e ognuno, pur di mettere in difficoltà per scavalcarlo, complotta contro il rivale, sembrano più ratti che cani, sono codardi e agiscono con pretesti personali e non mettendosi in evidenza con contesti professionali. Queste condotte sono una piaga quotidiana, rendono impestato l’ambiente lavorativo = meno rendimento.. e si tratta di produrre in malora, ma ora si muore anche per la stupidità di un comandante, com'è accaduto a Costa Concordia. La dilagante stupidità dei capi non può essere più accettata.. la sindrome dello schettino, così la chiamo io, è ormai diventata una piaga nazionale e sta cancrenizzando tutto il settore produttivo e amministrativo, è devastante.. ci sta affondando tutti.
Parliamoci chiaro, la crisi economica non è una cosa venuta dal cielo, né saturazione del mercato.. un mercato globale è aperto quindi fa aumentare la domanda e l'offerta di prodotti e servizi, per cui l'unica causa possibile è l'incompetenza di chi ha poteri decisionali che decide male, o non decide affatto. Ed è ridicolo che sono gli stessi a pretendere di portare l'Italia fuori dalla voragine, poiché sono tutti ancora ben saldi ai loro posti.
C’è assolutamente bisogno di derattizzare gli ambienti delle attività e di investire nei cervelli d’opera e nella mano d’opera e non negli abiti del monaco come si è sempre fatto e si continua ancora a fare. Se "fannulloni e ladri fanno storia” le ultime parole famose di Marcegaglia, è perché sono remissivi i capi stupidi altrimenti non starebbero oltre il terzo giorno sui luoghi di lavoro. Se, come dice ancora Marcegaglia, è colpa dei giudici che reintegrano fannulloni e ladri, si potrebbe indurli alle proprie responsabilità, Berlusconi contro di loro ha già infranto un tabù, e non solo i giudici ma anche i medici dalla certificazione facile.
Sempre più spesso sentiamo parlare di meritocrazia, anche se è più un ritornello che un reale progetto, ma condivido solo in parte poiché un concetto veramente doc dovrebbe includere la stupidocrazia, premiare il merito si.. ma anche penalizzare gli imbecilli.
Vi rammento che la produttività non si tratta, non è come chiedere lo sconto.. tu lavori tanto e io ti pago poco, né lavoro in offerta speciale prendi 3 e paghi 2.. tu lavori tre ore e io te ne pago due. L'improduttività la si conosce, la si capisce e la si migliora.
Tengo a precisare, per evitare che qualche stronzo di dirigente tenti di cavalcare il cavallo contro la mia tesi semplicemente reclamando il merito di tutta la categoria per l’eccellenza di molte aziende italiane che effettivamente lo sono, che quanto affermo accade in quelle dove intermedia una trafila di individui tra la proprietà e i dipendenti di base.. sembrano masserie senza padrone. A differenza di tante piccole aziende dove responsabili e maestranze vengono quotidianamente sottoposti individualmente a continui test di professionalità e capacità produttive in modo diretto dal padrone stesso, e se esse soffrono, malgrado la passione e il costante impegno, è perché devono sostenere tutto il carico dell'imbarazzante "sistema Italia".
Gio
21
Mar
2013
VAI A CAGARE AMICO DEL CAZZO
Sapevo ke lavorare con un amico sarebbe stato difficile ma nn pensavo fino a questo punto soprattutto xkè nn sapevo ke se nella vita eri un so tutto io a lavoro fai cascare proprio le palle a terra. Confesso di aver sbagliato a nn dirgli prima ke ponderavo di andare in un altro posto x lavoro ma è anke vero ke fino ad ora nn sapevo nulla di quest'altro posto. Lavoro lontano da casa x 8 mesi all'anno ed ora ho una moglie ed un figlio ke amo più della mia stessa vita....volevo portarli con me ma nn mi viene possibile visto ke ora sto tra l'incudine ed il martello (senza un altro posto di lavoro e con uno pseudoamico ke mi snobba da quando ho sbottato con lui e gli ho detto quello ke pensavo e xkè mi comportavo così). Venderei l'anima al Diavolo per farlo stare un giorno nella mia situazione solo per il gusto di vedere come si comporterebbe e come reagirebbe al fatto di crescere un figlio da estraneo. Posso solo scrivere: Vai a cagare stronzo dopotutto il resto del mondo nn sa neanche ke esisti!!!!
Gio
21
Mar
2013
Sei esagerato!
Sei il mio capo. Mi piaci. Sei bello (un figo!), intelligente, spiritoso, sempre pronto ad ascoltare e ad aiutare gli altri. Mi piacciono le tue battute di spirito. Mi fai morire con quell'espressione da eterno ragazzo. Quando mi hai proposto di partecipare al progetto, sono stata ben lieta di accettare. Ho trascorso ore e ore a fantasticare sulla nostra settimana. E così siamo partiti. Siamo stati una settimana insieme, lontani da casa, lontani dalla tua famiglia. Una scappatella dopo 10 anni di matrimonio non ti avrebbe danneggiato. Ho cercato di avvicinarti in tutti i modi, di creare situazioni in cui potessimo restare insieme da soli. E, invece, passavi i pochi momenti liberi al telefono a parlare o a messaggiare: buonanotte ai bambini, buongiorno alla moglie, cosa mangiano a pranzo e a cena. E quando chiudevi la chiamata, spesso mi guardavi con quel sorrisetto idiota e me lo dicevi pure. "Sta preparando il pollo con le patate!". Ma che me ne frega di cosa mangiano quella scema e i tuoi mocciosi? Che vadano al diavolo! Io desidero te! Finalmente, riesco a trovare un momento per noi. Busso alla porta della tua camera. Ti affacci e mi dici sorridente come se non stesse succedendo nulla "Che c'è?" Io: "Cosa stai facendo?" Tu: "Sto parlando con *****." Mi cadono le braccia. Mi sporgo leggermente e vedo il pc con tua moglie in video. "Nulla. Volevo chiederti una cosa per il lavoro. Ne parliamo domani." ti rispondo. Ma quale cosa di lavoro? Volevo solo scopare con te. Avevo in mente tutto per farti cedere. E, giuro, che ci sarei riuscita senza dubbio. Non sai cosa ti sei perso, idiota! Continua a giocare pure all'innamorato con quella, che tra qualche anno sarà pure in menopausa. Spero che si sia fatta trastullare da tutto il paese mentre tu eri via, lasciandole metà letto libero. Ti odio!
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