Tag: adolescenza
Gio
11
Ago
2016
Senza Titolo
Ok, c'è un problema. Ho 16 anni e mi rendo conto che la mia vita non va. Sto male e vorrei tanta cambiare ma ci sono sempre i miei che mi bloccano. Nel senso che non mi sento sostenuta e apprezzata in quello che faccio. Innanzitutto mi continuano a rinfacciare il fatto che sono sempre depressa/stanca. Mi domandano il perché io sia diventata così e apprezzo che almeno si domandino il motivo del mio malessere. Ma io non riesco a creare un contatto con loro. Ho paura di essere derisa/fraintesa. Lo che può sembrare stupido ma è gia capitato di avere discussioni ma senza ricavare soluzioni. Non riescono a capire ( sono abbastanza chiusi e pieni di pregiudizi, soprattutto mia madre) io mi sento troppo a disagio. Poi fanno anche paragoni con le figlie di loro amici mie coetanee dicendo che dovrei essere anch'io come loro, estroverse e simpatiche mentre io sono "molla" e timida (Li odio quando fanno cosí perché mi fanno sentire ancora piú inferiore e inetta) E si comunque è un mio problema il fatto di essere asociale e non avere vere amiche/amici. Esco veramente rare volte all'anno,apparte la scuola, e vivo queste esperienze con ansia e disagio. A volte penso che mi aiuterebbe molto a migliorare la mia situazione iniziare a curare di più il mio aspetto per aumentare almeno di un po' la mia carente autostima . Vorrei dimagrire un po' e iniziare a mangiare sano anche perché ho una dieta abbastanza squilibrata, oppure curare meglio i miei capelli. Ma alla fine vivo in casa con i miei e quindi devo comunque renderli partecipi di quello che voglio cambiare. Ma non riesco mai a fare niente. Ora sto dando la colpa ai miei ma può anche darsi che non riesca a concludere nulla per la mia autostima e forza di volontà bassa. Ma mi rendo comunque conto che anche i miei hanno un'influenza importante. Ho la forte sensazione che se vivessi da sola avrei già raggiunto molti miei obiettivi . Ora mi sento solo osservata e giudicata e non ce la faccio. Ho paura magari di spiegare loro i miei progetti per poi accorgermi di non avere la forza di continuarli. Mi vergognerei tantissimo di aver fallito. È già successo di fallire. Mia madre a volte me lo rinfaccia ma va beh. Mi sento bloccata e frustrata. Non dico che i miei siano dei mostri. Si preoccupano , mi fanno domande e cercano di capire. Io comunque rispondo sempre alzando le spalle o con un semplice "boh". So che non capirebbero. È già successo e ricordo bene il disagio di essere incompresa. Quella che mi da più fastidio è mia madre. Va bene solo quello che dice lei, e strade diverse sono stupide e inutili. Quindi se provo a fare qualcosa di "nuovo", come creare un'abitudine o faccio esattamente come lei pensa sia giusto oppure mi giudica con frasi del tipo :"stai sbagliando, so io quello che è giusto perché sono più anziana di te con più esperienze, te ne pentirai, ecc bla bla". Io mi sento demoralizzata, ma DIAVOLO TI COSTA TANTO CERCARE DI CAPIRMI, RISPETTARMI E SOSTENERMI?? Perché ti piace denigrare ogni cosa che faccio, oltre ovviamente a denigrare il mio carattere dicendo che dovrei essere più allegra e piena di vita, oltre a dirmi che non so fare niente ecc.. -.- che poi io sta roba gliel'ho già fatta presente più volte e lei mi promette ogni volta, "si si, non dirò niente, sto zitta e ti lascio fare" ma niente. Non ce la fa. A volte mi sento presa in giro, non mi sento presa sul serio e questo mi da troppo fastidio. Ora sogno davvero di scappare da questa casa il prima possibile per vivere da sola o con qualcuno che sappia apprezzarmi.
Anche se la vedo difficile.
Sab
06
Ago
2016
Sto ascoltando quella canzone...
La stessa che ascoltavo l'anno scorso, di questi tempi, mentre pensavo a te
Quando tutto è finito la cancellai, la ritrovai per caso nella memoria del cellulare mesi dopo, quando te ne sei andato
Il cuore mi batteva, gli occhi mi illuminavano, perché in quella canzone ho lasciato un po' di te
Sei ritornato ma le cose non sono più andate come prima, mi hai detto definitivamente addio
Non conosco il titolo, c'è scritto solo "Audio", non so nemmeno di che parla dato che è una canzone straniera e poco conosciuta, ho provato a fare varie ricerche ma niente
Però è come un punto di riferimento, capace di trasportarmi al passato quando avevo la certezza che tu eri con me
Ho cercato varie volte di sapere il titolo senza risultati, nonostante ciò continua a piacermi e non mi stancherò mai di ascoltarla
Un po' come te, cercavo tante volte di capirti senza riuscirci molto bene ma nonostante tutto ero con te sempre, senza stancarmi mai
E ti porteró dentro, sempre
Sab
30
Lug
2016
Non voglio andare a scuola, mi sento terrorizzata!
Per un anno non ho frequentato per via dei miei complessi e devo ammettere che la scuola mi mancava, ma adesso che si avvicina la data mi da una sensazione di terrore. È una cosa che va oltre ai miei complessi, solo l'immaginandomi l'edificio, passare sei ore lì, la gente che potrei incontrare, mi fa una sensazione di terrore. Sarà perché alle medie non ho mai avuto giorni sereni, tutti mi prendevano in giro e non avevo nessun amico al di fuori della classe. Una parte di me sente che vuole andarci, ma l'altra parte no, sarà anche perché mi sono abituata a non andarci, non lo so. Sto davvero in ansia per questo, soprattutto perché sono un po' chiusa e ho sempre paura di non piacere. Nemmeno io so quello che voglio
Gio
28
Lug
2016
Passi nel buio
Non capisco se é solo una cosa mia oppure accomuna un po tutti, ma in vita mia alla luce dei 20 anni mi rendo conto di non aver mai fatto nulla seguendo un piano, un programma, ma sono andato avanti a tentoni prendendo quel che passava, a volte è andata bene altre meno.
Mi riferisco in particolare alla scuola, alle medie cominci a prendere coscienza di te stesso a farti delle domande, a immaginare un futuro.
Le scuole superiori le ho scelte seguendo un sogno bizzarro, che è svanito si e no dopo il primo anno. Fatto sta che cominciai a odiare quello che facevo, diventai pessimista, e man mano che mi avvicinavo alla maggiore età vedevo un futuro buio, capii che ero in balia del caso, del nulla, e che di li a poco avrei dovuto scegliere cosa fare una volta fuori da scuola.
Finita la scuola aimè mi sentivo una nullità, non sapevo nulla e non avevo imparato nulla di utile, dopo 19 anni e 13 di scuola ero enon sono di nuovo punto a capo, punto zero.
Adesso son piu insicuro che mai, poiche mentre prima c'erano tempo e possibilità adesso ce nè molto meno.
Mi sto iscrivendo all'università, ancora una volta non per passione, non per vocazione, ma per caso, ma perche se c'è un'ultima speranza di miglioramento é questa e solo questa.
Non so cosa mi aspetta, non so quanto durerò, non so se mi piacerà, non so nemmeno cosa penserò una voltà laureato, magari penserò di nuovo tutte queste cose, ma sarò 5 anni più vecchio.
Tanti passi nel buio sono stati fatti e tanti ne faremo, dopo 20 anni, non sappiamo ancora cosa vogliamo ne come ottenerlo.
C'è speranza?
Ven
22
Lug
2016
Non riesco a chiedere aiuto
Ho sedici anni e sono una persona abbastanza timida. In questo periodo sono parecchio frustrata perché vorrei molto andare da uno psicologo ma succede sempre qualcosa che me lo impedisce. Già ho aspettato io troppo tempo, dovevo andarci già mesi fa ( quando ho passato davvero un brutto periodo anche se ora sto un po' meglio). Quando mia sorella ha fatto presente ai miei che avevo bisogno di uno psicologo avevano pensato di mandarmi da un privato. Peccato che costano davvero troppo, e quindi mi sono rifiutata. So che la mia famiglia ha problemi economici adesso e una terapia non ce la possiamo permettere. Non so perché avessero accettato quella volta, forse pensavano (per quel che ne sanno loro di come funziona la cosa) che in massimo uno/due appuntamenti si sarebbero risolti tutti i miei problemi e sarei diventata una figlia socievole e perfetta. Peccato però che so di avere bisogno di più tempo, loro pensano che voglia andare dallo psicologo solo per la mia insicurezza e timidezza ma non sanno tutto il resto. Poi ero già andata un anno fa dalla psicologa della scuola ma non aveva aiutato molto. Quindi ora che è estate mi ritrovo ad aver bisogno di uno psicologo. Ho pensato che l'ultima opzione è quella di andare al consultorio che però è in un paese un po' distante da casa mia. Devo per forza chiederlo ai miei perché é un casino andarci da sola ma non ho il coraggio. Non ho voglia di dare spiegazioni a loro perché non ci riuscirei. Continuo a rimandare e allo stesso tempo dire a me stessa che ne ho bisogno. Poi ci sono momenti in cui sto bene mentre altri sono in crisi e mi faccio mille problemi del tipo "magari non servirà a niente, sarà come è successo con la psicologa della scuola", oppure ho paura di piangere. Si perché uno dei problemi con quella psicologa, oltre a sentirmi non capita e non presa sul serio, era che raccontando quelle poche cose che gli dicevo mi veniva da piangere. Non ho mai pianto ma mi venivano le lacrime agli occhi e la psicologa faceva finta di niente e mi lasciava parlare. Era veramente imbarazzante e già dopo la prima volta non volevo più andarci. Lo so che è normale piangere in questi casi ma io non voglio. So che se andrò da un nuovo psicologo la storia sarà probabilmente la stessa. Mi sentirò a disagio, non riuscirò ad aprirmi e finirò col trovare la cosa frustrante e quindi vorrò smettere. Mi son già venute le lacrime agli occhi solo scrivendo sto testo.È quello il problema. Vorrei trovare un'aiuto stabile per riuscire a tirare fuori tutto e risolvere o almeno migliorare i miei problemi. Vorrei sentirmi capita e sostenuta. Ma è davvero tutto molto complicato e forse non sono in grado di affrontarlo. A volte sento il bisogno di mettermi in moto per migliorare la mia vita ma poi vengo bloccata dalle mie solite paure. Ho paura di tutto e sinceramente se continua così ho anche paura di quanto potrà andare avanti questa storia.
Gio
21
Lug
2016
Che schifo le amiche.
La verità è che la gente fa schifo, la gente non capisce un cazzo. Come sono potuta nascere in un modo così crudele dove io mi distinguo, dove essere diversi, essere per pochi non serve a un cazzo. Non capiscono se inizio a litigare è perché è dovuto a una mancanza di sicurezza e di affettto, che è dovuto al fatto che sono una complessata del cazzo con la paura di rimanere sola anche se dico che la solitudine mi fa bene. Ma non è così! Anche le persone a cui tieni, le persone per cui avresti fatto di tutto, ti abbandonano. È tutto fatto di egoismo, pensano alle parole dette, ma non pensano al perché di tutto questo. Eppure sono a conoscenza del mio problema. Mi dimostro forte ma non lo sono. In tutti questi anni non ho mai capito cosa significa non essere sole, avere degli amici, dei parenti vicini, delle amiche, degli amici. Non so cosa vuol dire affetto, non so cosa significa socializzare, non so cosa significa VIVERE. La gente non mi capisce.
Mer
13
Lug
2016
Ahh questi ragazzi!
ieri pomeriggio io e la mia migliore amica siamo uscite e abbiamo incontrato un gruppo di ragazzi che lei conosce. Siamo state con loro e verso la fine siamo rimaste quattro ragazze e un ragazzo. Questo ragazzo nell'arco della giornata continuava a starmi accanto, mi ha perfino detto di scrivergli.
La sera stessa io e la mia amica decidiamo di uscire di nuovo e ci accordiamo con quel ragazzo e una ragazza del gruppo. Arrivati a metà serata vedo che il ragazzo cerca di avvicinarsi sempre di più. Ad un certo punto, scherzando, ci allontaniamo dalle due ragazze rimanendo solo ed è proprio qui che ci baciamo più volte (tutt'altro che in modo casto). A fine serata lui decide di salutarmi da solo, senza farsi vedere dalle altre sue ragazze e mi dice di non parlarne con nessuno. Ovviamente ci sono rimasta un po' male.
Piu tardi parliamo per messaggio e lui mi dice che gli piaccio solo fisicamente, anche se in realtà a me non sembrava affatto (si avvicinava, mi prendeva in giro scherzosamente, mi guardava negli occhi ecc.)
secondo voi a cosa è dovuto questo strano comportamento ? Visto che ci sono rimasta un po' male perché a me interessa.
Dom
10
Lug
2016
Odio le persone felici.
Quelle che si vogliono bene, odio le persone che si fanno voler bene, le persone che vogliono la felicità du chi gli sta a cuore. Sarà perché di me non se n'è mai accorto nessuno, nessuno mi ha mai voluto bene o aacoltato nel modo in cui meritavo. E ci rosico. So che anche se do il meglio di me questa cosa non cambia, sono fatta per essere evitata o messa in disparte, e ormai ci ho perso le speranze. Mi sono arresa. In quindici anni non ho mai trovato nessuno che mi volesse bene davvero, ho passato gran parte di tutti questi anni da sola. Sento di non poter competere con nessuno e questa cosa mi fa molto male. Vorrei uccidermi
Sab
09
Lug
2016
Vuoto totale
Salve a tutti, sono un ragazzo di 14 anni che ha appena finito di svolgere il 1 liceo, e non riesco più a resistere in questa merda, sono Omosessuale, la mia famiglia è altamente omofoba e sono all'oscuro di ogni cosa, e vivo nel panico, che un giorno possano scoprirlo, sono stato lasciato dal mio ragazzo e mi ha lasciato un terribile vuoto. Sono un ragazzo diverso dagli altri, mi sento sbagliato, per i miei genitori sono una delusione, mi trattano da schifo e non ho rapporto, mio padre è spesso anche alquanto violento, mia madre è stressata, non riiesce a gestire l' ordine e anche lei, come me, soffre di depressione. Non riesco a farmi amici, a scuola mi emarginano tutti nonostante quanto io ci provi, anche fingendo di essere qualcun'altro, come ad esempio un fan di calcio, che non sono. Nel mio passato ho avuto gravi problemi di obesità e depressione, che ero riuscito a superare grazie all aiuto del mio ex ragazzo, ma ora che lui non c'è mi sento uguale a prima, possono sembrare le solite parole da ragazzina 14enne, ma non riesco a provare sentimenti, tutto è diventato niente, e il niente è il mio tutto, ora sono autolesionista, ed è l'unica cosa che mi fa provare emozioni, e in tutto questo provo una profonda solitudine interiore, e non ho idea di come uscirne.
Sab
09
Lug
2016
Vuoto totale
Salve a tutti, sono un ragazzo di 14 anni che ha appena finito di svolgere il 1 liceo, e non riesco più a resistere in questa merda, sono Omosessuale, la mia famiglia è altamente omofoba e sono all'oscuro di ogni cosa, e vivo nel panico, che un giorno possano scoprirlo, sono stato lasciato dal mio ragazzo e mi ha lasciato un terribile vuoto. Sono un ragazzo diverso dagli altri, mi sento sbagliato, per i miei genitori sono una delusione, mi trattano da schifo e non ho rapporto, mio padre è spesso anche alquanto violento, mia madre è stressata, non riiesce a gestire l' ordine e anche lei, come me, soffre di depressione. Non riesco a farmi amici, a scuola mi emarginano tutti nonostante quanto io ci provi, anche fingendo di essere qualcun'altro, come ad esempio un fan di calcio, che non sono. Nel mio passato ho avuto gravi problemi di obesità e depressione, che ero riuscito a superare grazie all aiuto del mio ex ragazzo, ma ora che lui non c'è mi sento uguale a prima, possono sembrare le solite parole da ragazzina 14enne, ma non riesco a provare sentimenti, tutto è diventato niente, e il niente è il mio tutto, ora sono autolesionista, ed è l'unica cosa che mi fa provare emozioni, e in tutto questo provo una profonda solitudine interiore, e non ho idea di come uscirne.
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