Tag: amici
Sab
08
Dic
2018
Odio questa cosa
Io ODIO il fatto che un ragazzo, per sentire comune, DEVE uscire con gli amici, DEVE uscire il sabato, DEVE andare in discoteca, ecc. e se non sei così sei un povero sfigato. Personalmente esco ma non molto, non ho una marea di amici, ho i miei cari amici e stop, e francamente, ho anche lo studio a cui badare. Voi che ne pensate?
Sab
08
Dic
2018
Natale che fare
Non è un pentimento, ma c'è tensione in casa e ho bisogno di esporre a qualcuno questo problema e non posso farlo con nessuno.
Io, mio fratello e i miei genitori dobbiamo decidere cosa fare a Natale, più precisamente dobbiamo decidere se andare in Calabria dai parenti. Noi abitiamo in Emilia e io e mio fratello da un paio di mesi abitiamo a Milano per frequentare l'università.
Mio fratello non vuole andare dai parenti, non li sopporta. I miei lo sanno, ma per loro è importante passare il Natale con la famiglia unita. Mio fratello come motivazione ultriore per non andare ha detto che dobbiamo studiare per gli esami (ed è vero) e che lì non riusciremmo (in parte ha ragione).
La situazione pero è più complicata, mio fratello è un transgender ftm. Ha appena iniziato ad essere seguito da uno psicologo e ha fatto coming out solo con me e i miei un paio di anni fa. Con i parenti è complicato perché alcuni (soprattutto da parte di mia madre) sono bigotti, quindi non sanno di questa situazione e mio fratello si sente a disagio con loro.
I miei lo hanno accettato, ma hanno anche sofferto per questa notizia. Lo vedono chiuso in se stesso e distante e non vogliono che si isoli.
Lui da quando è iniziata l'università non ha fatto nuove amicizie e mantiene a stento i contatti con i pochi vecchi amici (tutti in comune con me), che non sanno che è transgender. Io invece ho conosciuto nuove persone, e mi sento in colpa per questo, anche perché ho detto a tutti di avere un gemello, ma nessuno ha idea della sua situazione e ancora non mi sento abbastanza in confidenza per dirglielo. Quindi, anche se mi piacerebbe, non posso presentargli mio fratello o chiedere consiglio a loro.
Neanche io adoro i parenti, però so che i miei ci tengono a rivedere la famiglia e in più non andando da loro non so cosa faremmo io e mio fratello a Natale, perché i vecchi amici vanno dai parenti, e ai nuovi che ho conosciuto, anche se non festeggiassero con i familiari, dovrei presentare mio fratello, ma non so se lui vuole e non sono sicura delle reazioni che potrebbero avere. Io non vorrei passare il Natale in casa a mangiare pasta al tonno in pigiama e studiando analisi dopo pranzo, o peggio, non voglio che i miei si sentano costretti a rimanere qui con noi... perché ci sarebbe un'aria pesantissima.
Oggi a tavola quando i miei hanno introdotto l'argomento è calata una coltre di tensione e al rifiuto di mio fratello di andare dai parenti la faccia di mio padre si è rabbuiata, era abbattuto.
Io so solo che starò con mio fratello, sia che decida di andare sia che preferisca restare. Non voglio lasciarlo solo, penso che passerò in casa anche il Capodanno, si sentirebbe abbandonato, credo, se uscissi con nuovi amici mentre lui non ne ha.
Uff, il problema non è neanche legato al Natale in realtà. È che lui si isola, sta solo con me e non ha altri amici, è possibile che nessuno abbia mai provato a parlargli? E se fosse lui ad evitare le persone? Per paura? Da quando siamo a Milano non è mai uscito se non per andare in Università, per fare la spesa e per fare un giro con me e basta. Anche io sto uscendo poco perché non mi sembra giusto che abbia una vita sociale molto più attiva della sua.
Non so cosa fare.
Sab
08
Dic
2018
Troppi problemi inutili?
Non so cosa pensare... Sto parlando di uscite con amici. Non esco, mi sento triste perché penso che sono da sola... Ma se esco non mi diverto quel granché e poi mi sento in colpa perché pensavo che la serata la avrei potuta sfruttare meglio, tipo studiando, invece di andare a fare un cazzo in giro a ciondolare per qualche strada di qualche città o in qualche locale o discoteca. Sì lo so, sono problemi inutili e stupidi, ma voi che ne pensate? Vi piace uscire? Anche voi provate un qualcosa di simile di quello descritto da me?
Lun
03
Dic
2018
Ho fatto una cazzata anni fa
Diversi anni fa ho fatto un'enorme cazzata
Ero un coglione che stava uscendo dall'adolescenza, una frana con le ragazze per la totale assenza di autostima che mascheravo bene. Ero simpatico a tutti, andavo bene a scuola, eppure avevo un tasso stellare di coglionaggine.
Sono stato un grande, grandissimo coglione perchè d'estate a mare conobbi una ragazza che mi fece perdere la testa. Insieme ci trovavamo benissimo, avvertivo una sintonia perfetta. Ma essendo un deficiente,non ebbi il coraggio di dichiarare i miei sentimenti.
Così approfittando del fatto che lei abitasse in una cittá a 100km di distanza, quando tornai a casa ed i miei amici iniziarono gli sfottò classici riguardanti delle foto che ritraevano me e lei, io mi stetti zitto
E stando zitto, è come se avessi confermato di essermi fidanzato. Non ero mai atato fidanzato prima d'ora, e lo feci credere solo per farmi trattare bene ed alla pari dagli altri.Feci credere la cosa per un paio d'anni, finchè la veritá è salita a galla.
Quando ammisi la mia grave colpa, i miei amici risposero che altro non si trattava che di una palla adolescenziale. Mi perdonarono subito, trattando la cosa con leggerezza (non mi meritavo il perdono).
La compagnia di amici in comune fra me e lei seppe di questa cosa, ma non le hanno detto mai nulla dato che molto molto di rado mi ricontatta.
Assimilata la colpa, ci sono passato sopra auto-tagliandomi fuori,sparendo.
Ma spesso mi ricapita di pensarci su. Mi sento un verme, un viscido verme bugiardo nonostante siano passati molti anni. Non ho il coraggio di parlarle più, e la cosa mi fa soffrire perchè oltre ad aver perso una grande occasione per relazionarmi con quella che sembrava la ragazza perfetta, che forse avrebbe potuto ricambiar e i miei sentimenti, ho perso anche un'amicizia meravigliosa.
Non solo vivrò con il senso di colpa di aver fatto qualcosa di spregevole, ma mi fará compagnia anche il dubbio su come sarebbe potuta andare.
Quanto faccio schifo.
Dom
25
Nov
2018
Sto per perdere un'altra potenziale amicizia
Sono io la causa che mi fa perdere le amicizie, ma è perché ogni volta si ripete sempre la stessa storia: il massimo che ottengo è incontrarmi con qualcuno per prenderci il caffè, poi quando tento di invitarlo/a a uscire ci sono sempre mille seghe mentali per evitarmi! Hanno sempre da fare... però coi loro VERI amici ci escono quando cazzo vogliono. Oggi stesso quei pezzi di merda sono tutti insieme a mangiare fuori, mentre il sottoscritto come vedete è qui, a sfogarsi, non essendo nemmeno stato invitato. L'ho saputo per caso che uscivano tutti insieme, i merdosi.
E io sapete cosa faccio? Gli chiedo se stavolta vogliono uscire con me e in caso negativo li mando tutti a fanculo, dicendogli in faccia che sono solo gente stronza e opportunista.
Almeno evito di soffrire e magari se ci riesco faccio un po' soffrire loro... perché se fossero gente seria, mi direbbero subito in faccia "guarda ci fai schifo, ci fai pena, non ti vogliamo"... invece di darmi il contentino di prendere il caffè, parlare, ridere e scherzare insieme e poi quando si tratta di uscire mi mettono da parte. Tutti a casa l'uno dell'altra, a scambiarsi cose, a condividere le loro vite, formare gruppi... OGNI VOLTA E' SEMPRE COSI'! Inutile cambiare giri... sono così incazzato che vorrei prenderli a pugni uno per uno.
Mar
13
Nov
2018
fallita a 16 anni...!?
Non so neanche se qualcuno risponderà a questo post, ma ho bisogno di sfogarmi e non avendo nessuno con cui farlo, eccomi qua.
Sono una ragazza di 16 anni e ho lasciato la scuola lo scorso ottobre (2017).
Cercherò di racontare brevemente quello che mi è successo.
Due anni fa, settembre 2016, ho iniziato il liceo linguistico e fin da subito mi sono trovata male, sia con la classe che con i professori. Verso la fine di novembre mi sono accorta che non era proprio la scuola che faceva per me e di conseguenza l’ho detto ai miei genitori che si sono trovati d’accordo nel farmi cambiare indirizzo. Non avevo idea di cosa scegliere e alla fine ho optato per scienze umane, sotto consiglio della mia professoressa di italiano. Qualche settimana dopo ci hanno comunicato che non c’erano posti disponibili nelle classi e sono stata obbligata a finire l’anno lì, al linguistico. Da gennaio ho iniziato a fare un sacco di assenze (causa bullismo e attacchi di panico) e di conseguenza a giugno sono stata bocciata per mancata validità dell’anno scolastico. Lo stesso mese mi sono iscritta a scienze umane e poco tempo dopo aver cominciato la scuola (metà ottobre) l’ho lasciata. Sinceramente non so neanche io il perché. Stare in classe mi creava ansia e di conseguenza non riuscivo a parlare con nessuno, a rispondere alle domande dei professori ecc.. Non facevo altro che guardare l’orologio e non veder l’ora di tornare a casa. Addirittura c’è stato un periodo, precisamente a dicembre e gennaio, in cui non volevo uscire di casa per paura che mi potesse venire un attacco di panico. Detto ciò è da più di un anno che sono a casa disperata perché non so cosa fare per far “smuovere” questa situazione. Mi sono accorta del mio sbaglio e non so come rimediare, vorrei continuare gli studi ma non so proprio come! I miei genitori non possono permettersi di pagarmi una scuola privata per recuperare gli anni, ne tantomeno lo studio da casa. Tornare a scuola sarebbe strano, l’anno prossimo dovrei essere in quarta e non posso ricominciare dalla prima. L’unica mia alternativa è fare un corso serale ma non ne sono molto convinta; mia madre torna stanca dal lavoro e non mi va di chiederle di stare sveglia fino alle 11 per venirmi a prendere. In più quei corsi sono abbastanza lontani dal mio paese e i miei genitori hanno già i loro problemi, sia economici che non.
Ammetto che l’unico motivo per cui voglio continuare gli studi è per avere un diploma in mano, non perché ci sia una scuola che mi piaccia o interessi veramente. Senza contare che, purtroppo, non sono portata per lo studio. Ho sempre avuto voti mediocri. Le uniche scuole che (forse) vorrei fare sono l’accademia di make-up artist o un corso per diventare tatuatrice. Ma costano parecchio e di conseguenza, se decidessi di frequentarne una, i miei genitori dovrebbero richiedere un prestito. (Lo so perché ne avevamo già parlato). E in più nessuno mi assicura che effettivamente troverei lavoro come truccatrice o tatuatrice, visto che sono lavori difficili e c’è moltissima competizione. Rimarrei comunque una ragazza senza titoli di studio.
In tutto ciò mi vergogno di me stessa, vedo i miei coetanei andare a scuola e io sono a casa a fare niente. Mi sono anche ridotta a non parlare con nessuno e non ho letteralmente amici. Se esco di casa una/due volta alla settimana è tanto. Nell’ultimo periodo ho quasi perso interesse a fare qualsiasi cosa...Non che abbia mai avuto particolari hobby. Le uniche cose che mi siano mai piaciute sono leggere, scrivere, truccarmi, guardare serie tv e/o film.
Passo la giornata a letto a dormire o a leggere, visto che per me è un vero e propio sfogo. In più, non avendo amici, non so con chi svagarmi.
Non ho neanche parenti (per esempio cugini) con cui posso uscire o chiedere consiglio...Non ho voglia di fare niente. Non penso assolutamente di essere depressa, ma c’è sicuramente qualcosa che non va. Non è possibile che a 16 anni io sia ridotta così. Dovrei essere felice e spensierata invece no. Senza contare la negatività che c’è in casa. Mio padre è sempre incazzato e ci prende a parolacce dal mattino alla sera. Non gli va mai bene niente e ha sempre ragione lui. Più volte l’ho beccato su siti di incontri ma non ho mai avuto il coraggio di dirlo a nessuno, anche perché nell’armadio ha una pistola e vivo con il terrore che un giorno possa usarla. (Purtroppo non sto scherzando, mi capita anche di fare incubi su questa cosa). Non è un tipo violento (fisicamente) ma con tutto quello che sta passando....(Ha perso il lavoro e ha problemi fisici).
Alla fine mi sento in colpa anche con lui.
E anche con mia mamma. Sono sempre stati dei bravi genitori, nonostante i vari litigi, e non si meritano una figlia fallita come me...Almeno sono contenta che ci sia mia sorella, che seppur piccolina,(va alle elementari) porta a casa voti bellissimi e studia molto.
Mi sento una fallita già a 16 anni...
Ven
09
Nov
2018
Help! Amico mi propone di conoscere i suoi amici
Un mio amico, conosciuto tra i banchi di scuola, ultimamente mi sta proponendo di conoscere la sua compagnia di amici. Io con questo mio amico ci vado molto d'accordo, è da un po' di anni che ci conosciamo, conosce tutto di me, sa che non ho quasi nessun amico se non lui e altri 2. Su questo punto voglio un attimo dilungarmi. Molto tempo fa avevo una compagnia di amiche, ci andavo d'accordo, ma era un'amicizia che con il passare degli anni sembrava sempre più finta, ci frequentavamo soltanto per uscire e le solite cose.. Io, andando avanti con gli anni, avevo capito che non era quello che volevo e mi stavo stancando di loro, stavo diventando apatica nei loro confronti. Così, con la scusa dell'università, decisi di chiudere con tutte loro. Forse un gesto un po' estremo, ma mi ha permesso di capire chi sono e di fare cose che magari non avrei mai fatto stando con loro. Mi ha permesso anche di cavarmela in molte situazioni difficili e soprattutto mi ha permesso di apprezzare un lato della solitudine. Questo mio amico conosce tutta questa vicenda, approva il fatto che le abbia "mollate", ma non approva la mia solitudine. Io sono un po' indecisa di conoscere la sua compagnia ed il motivo è che ho paura che questo mio amico mi abbia proposto di conoscere i suoi amici perché gli faccio pena, per il fatto che non ho amiche e che sto sempre in casa. Io ammetto che sto davvero bene da sola, esco ogni tanto, vado in università, quello che mi spinge ad accettare l'invito sarebbe il fatto che da un lato magari potrei conoscere delle persone che potrebbero piacermi. Forse un'altra motivazione che mi frena è il fatto nella compagnia ci sia anche la sua ragazza e al mio amico, parlando del più e del meno mi confessò che la sua ragazza non è il tipo di persona che riesce e stare da sola e che un pochino gli facevo pena. Diciamo che un po’ mi ha ferito. Aggiungo anche che non gli sono mai garbata alla sua ragazza, ma appena ha saputo che mi sto frequentando con un ragazzo, si è tranquillizzata. Mi consigliate cosa devo fare? Se accettare o meno l’invito del mio amico.. Cosa fareste voi al mio posto?
Dom
04
Nov
2018
Sono l'unica?
Sabato sera con amici... aperitivo e cena... All'aperitivo ancora qualcuno che mi ha rivolto la parola. A cena eravamo in tre: mio marito é stato più di un'ora a parlare di alieni, storia, filosofia e io??? Come se non esistessi, giusto interpellata per ordinare. Che serata schifosa... Sono uno stupido soprammobile.
Gio
25
Ott
2018
Vorrei averti qui con me, ora
E da molto tempo che faccio sesso con un mio amico, il mio migliore amico.
Siamo entrambi sposati, spesso per lavoro siamo fuori e dormiamo in albergo, dividiamo stanza e letto.
Ed è li che succede, non ci sentiamo gay non cerchiamo o vogliamo altro maschi ci sono pratiche che le nostre compagne non accettano e le pratichiamo tra noi, spesso abbiamo condiviso anche altre donne separatamente e anche rapporti a tre.
Spesso ho voglia di sentirlo mio... in ogni senso.
Come in questo momento.
Ven
28
Set
2018
I need an advice <3
Hola a todos...
Sarò breve.
Conosciuto in vacanza, cosa di un giorno e mezzo, poi ci organizziamo per rivederci una volta tornati nelle rispettive città, abitiamo lontani (regioni diverse).
Ci rivediamo, dopo vari problemi, dopo circa una ventina di giorni dal ritorno dalle vacanze, stiamo insieme un paio di giorni, dormiamo di nuovo insieme,ci sentiamo tramite messaggi e telefono per un altro mese, circa.
Una decina di giorni fa mi fa sapere, tramite un whatsapp, che non se la sente, che siamo troppo lontani e che in questo periodo (doveva affrontare un'operazione abbastanza delicata ma non da fine del mondo) ha bisogno di una persona che gli stia affianco, anche se non ha la testa nè per una vicino a lui, figuriamoci per una che abita a 3 ore di macchina...
Fatto sta che ci rimango di mer*a perchè ciò che mi aveva fatto intendere fino a qualche giorno prima della "batosta", sembrava che potesse diventare qualcosa di interessante...
Mi chiede di rimanere amici, si, signori miei, gli fa piacere parlare con me, ma non si fa sentire da 10 giorni circa... Mette storielle su instagram e whatsapp (del tipo: troppo orgogliosi per scriversi... canzoni che adoriamo entrambi...
Quindi, ciò detto, è arrivato il giorno dell'operazione, che faccio? gli scrivo come sta? mi rifaccio viva io, nonostante gli abbia detto "ok, rimaniamo amici e fammi sapere come va l'operazione?"
Che faccio?
Grazie
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