Tag: rabbia
Mar
27
Dic
2016
Un Natale infuocato (letteralmente)
BUONE FESTE A TUTTI!
Come avete passato queste vacanze?
Io onestamente MALE, male, male e male. Ed ora vi racconteró il perché.
Uhm. come posso spiegarlo... C'é stato un incendio in casa mia in Italia che ha bruciato mezzo tetto e distrutto camera mia. La causa? Ignota. É stato qualcuno ad incendiarlo? Sí. Sanno chi é stato? No. Apriranno un indagine? Assolutamente no.
I danni sono tanti; il tetto é TUTTO da rifare, camera mia é assurda... Due dei miei gatti sono morti nelle fiamme e mia madre é rimasta ferita ad una spalla; i vicini stronzi non hanno chiesto a mia madre come sta o altro, le hanno semplicemente chiesto se voleva fare un tetto nuovo in nero.
A S S U R D O.
Dunque ora mia madre e mio padre sono senza un bel pezzo di tetto in Inverno e non sappiamo cosa diavolo fare anche perché i danni sono piú di 5000 euro.
Sono cosí stressata da sta storia che sto perdendo la voglia di ridere; i miei ricordi materiali sono andati via... Poff in una frazione di secondo, i miei due gatti sono spariti... È assurdo.
Ho passato Natale sola a pensare a questo inferno che mi é capitato tra capo e collo.
Sono fuoriosa, sono triste, sono avilita e sono sotto antidolorifici perché un dannato calcolo renale ha deciso di muoversi durante il cenone; meglio che si muova ma il tempismo era pessimo.
Bah...
Sono solo stanca...
Lun
12
Dic
2016
amarezza, disgusto,rabbia
sono una ragazza di 19 anni.. il mio migliore amico f. (la persona presente in tutto e x tutto) è dovuto andare via x problemi vari e io nn potrò mai sapere dove si trova.. :( quindi ho legato cn altre amiche di cui nn farò nome.. possibile che ogni volta mi devo sempre fare a pezzi x tutti e nessuno si preoccupa di farmi una chiamata pure x vedere come sto?? e poi quando hanno bisogno di qualcosa scappano sempre da me?? ma in che mondo di merda ci troviamo? tutto gira attorno alla convenienza.. è uno schifo. se deve andare così meglio soli che mal'accompagnati!
Sab
03
Dic
2016
Sono stanca.
Quando tutto ma proprio tutto ti va una merda che fai? Che puoi fare? Sono stanca di essere me, di questa situazione perenne. Io e il mio ex abbiamo rotto un mese fa ormai, tu stronzo che mi amavi follemente poi all'improvviso boh, io non ho parole. Non ho manco voglia di scrivere seguendo un senso logico. Sono troppo incazzata per la mia vita, ho quasi 20 anni e non ho nulla, l'unica àncora era lui, non ho amici veri, l'università che ho appena iniziato mi fa cagare. Oggi ho fatto il mio primo preappello e OVVIAMENTE mi capita l'assistente stronza. Quanto mi ha dato? 24. Voi potreste dirmi "ma sei cretina? è il primo voto, non è poco e non è manco definitivo", e io risponderei che lo so, ma non mi sta bene! Ho studiato un sacco e vedo le altre persone che capitano a culo con quella brava che sgancia 30 a go go. Ma io manco la voglio fare questa vita qua, di ansie e paranoie. Io volevo solo essere creativa, amare l'arte e il mondo, fare del bene agli altri...io non volevo questo. Non ne uscirò mai, lo so, purtroppo sarà un susseguirsi di eventi inutili di cui mi accontenterò. Purtroppo non mi aspetta un ragazzo che mi ama sul serio, purtroppo non farò mai ciò che voglio. E voglio solo avere il diritto di incazzarmi per le ingiustizie, per la vita che a volte in certi periodi è davvero una stronza, per tutto quello che non ti va bene e per il non poterne parlare con nessuno.
Mer
30
Nov
2016
CHI SEI TU PER ME?
non so come cazzo liberarmene di questa rabbia stupida, infantile, egocentrica. a sto punto vuol dire che mi piace stare in questo pantano. non so come cavolo e perchè sono cresciuta diffidente, sulla difensiva, avercela col mondo. il mio problema è la difensiva, troppa. sono anni che sbraito per le ingiustizie , e ho pure smesso in parte, andava e va a mio discapito, mi è sempre sembrato che il mondo sia una giungla..in effetti lo è. la mia vera rabbia è che ho sempre creduto di dovermi difendere dal fatto che mi sono stati tolti gli spazi..forse l'ho dati io questi spazi che non riesco a ritagliare. il buonismo, l'interessarsi per forza a persone, troppo. mi hanno rotto troppo le palle. uno ama come sa fare mi dicono. non me ne frega un cazzo delle cene di lavoro, dei compleanni dei baminini piccoli, della socialità imposta come formalità. il problema è che io come tutti i santi cristiani ho bisogno degli altri, ma ho paura di essere uniformata, di aderire a formalità bestiali che con me non c'entrano nulla. il sabato sera quando mi chiedono "cosa fai per cena?" come cosa faccio.. non c'è un altro modo di passare il tempo? si deve magnà a tutti i costi, quel che costi non importa a discapito delle mie prefernze, come dovesssi fare un favore a me stessa. e voi direte..chi ti obbliga ? nessuno. infatti nessuno mi obbliga, ma mi fa incazzare che il mio disinetersse venga troppo giudicato e visto come puro e semplice disinetresse per rituali che mi annoiano profondamente. non posso esserci col cuore. e dopo che hai capito, assodato, convenuto che il disinteresse è una veirtà condivisa e scontata che muove il mondo dalla parte opposta dove va l'interesse vero, quello genuino, ll'etichetta è quella della menefreghista. perchè.. cazzo non vi siete mai accorti che non me ne frega nulla? perchè a voi ve ne frega qualcosa?no di certo.NO , VE NE FRGA DI SALVARE LA FACCIA. soltanto quella e tiri un respiro di sollievo quandotutto finisce e hai adempito al tuo dovere. non me ne frega un cazzo di manigare insieme a persone che durante il giorno si strofinano le mani chiedendosi cosa possono ottenere da me solo per loro interesse, sia speculativo o semplecemnte professionale (e qui hanno il mio rispetto). MI DEVO OCCUPARE DI VOI PER 6 ORE AL GIORNO SE VA BENE, PER IL RESTO DELLA GIORNATA DIMENTICO LE VOSTRE FACCE. SIETE IRRILEVANTI come io lo sono per voi.aiutatemi a sfanculare il prossimo cosìchè io lo accolga con sincerità. la mia diffidenza rivoltosa e rabbiosa è data dal fatto che mi sento in obbligo verso cose a cui do troppa imortanza. la leggerezza non è mai stato il mio forte. la seriosità è il mio prendere troppo sul serio il mondo, me stessa e chi mi circonda. ma chi mi circonda non è così imporatnte..non posso aver scelto io tutte le pesone che mi cirondano come loro on hanno scelto me.non c'entraimo un cazzo l'uno con l'altro.e io sono così per tanti ambiti. ho una certa filosofia, amorosa , professionale , politica. la cosa che più mi sta sulle balle è la politica. dalla politica non si prescinde, è sempre tutto una questione politica, fatta di compromessi, cosa ti do io e cosa mi dai tu in cambio, te lo devi guadagnare. devo darti il culo per avere i miei diritti. ma andatevene a fare in culo parassiti, viziati e fannulloni. non me ne frega un cazzo delle cene pagate dagli sponsor se il prezzo è darmi in pasto avoi. Neanche gli uomini possono pensare che offrirmi la cena equivale a dire "ADESSO ME LA SONO GUADAGNATA" ocose del genere. TE LA DO SE MI PIACI ANCHE SE NON MI OFFRI LA CENA. il fatto di dartela non è un favore che ti faccio, è interesse MIO che ho per te. Ma non ti senti male solo a pensare che ho interesse per il tuo portafogli piuttosto che di te? io mi sento male a pensare che siamo riuniti, lavati, stirati, messi a tiro per interessi che non ci riguardano l'uno per l'altro.fate le vostre obiezioni. aiutatemi, sono cose scontate che dico, ma hanno la loro importanza.
Gio
24
Nov
2016
Accogliete questo mio sfogo con compassione, è ancora tutto molto recente e ancora non ho realizzato...
A me hanno ammazzato a sangue freddo un micio di appena tre anni di una dolcezza e buonismo mai conosciuto....solo per il gusto di fargli male. Ci sono delle indagini in corso e se questo infame venisse preso si farebbe appena due anni oltre ritiro a vita del porto d'armi. Prima della sentenza definitiva passeranno almeno 5 anni ma in Italia è una prassi, purtroppo. Si è trattato di un vero animalicidio volontario, il povero micio che era un vero patatone, è stato rincorso con lo scopo di assassinarlo, dopo averlo braccato e rinchiuso in un angolo gli è stato inferto un colpo di fucile dalla distanza (di massimo) un paio di metri ammazzandolo sul colpo, il corpo è stato lasciato in una pozza di sangue. Questo infame, probabilmente aiutato da un complice, sarebbe un cacciatore che nella zona (cui purtroppo sono venuto a vivere) non gode di buona reputazione (come tutti i suoi colleghi) visto gli innumerevoli casi che da anni avvengono nella valle...veri e propri episodi di ANARCHIA E FARWEST. Questo mostro ha sparato tra l'altro in prossimità di una strada principale e il dolce gattino, che aveva una vita davanti, è stato assassinato all'interno di una proprietà privata (struttura ricettiva) che al momento era chiusa. Oltre l'omicidio volontario vi sono appunto questi altri due reati: uso di un'arma (preventivamente caricata) in prossimità di abitazioni e strade più la violazione di un domicilio. Quel povero gattino che ho accudito fin dai primi mesi di vita e che è stato salvato in sardegna (tra l'altro una settimana prima di una pesantissima alluvione - destino?) è stato brutalmente assassinato per gioco, non tornerà indietro e se questo bastardo venisse anche preso, oltre i biblici tempi della giustizia italiana, si beccherebbe appena due anni di carcere.....personalmente è una giustizia di margine, superficiale e non equilibrata, come posso essere soddisfatto...come posso non pensare a vendicarmi magari non togliendo la vita all'essere ma magari tagliandoli le mani così che in futuro non accadano altri episodi violenti e soprattutto ingiustificati? è difficile mantenere il controllo mentale in questo mondo i cui valori da moltissimi anni sono già andati persi...che prospettive si possono avere per il futuro sapendo che certi individui fanno quello che vogliono spalleggiati da leggi pagliacce? La Terra è nostra Madre gli animali i nostri fratelli, come puoi rimanere fermo mentre stuprano tua Madre e uccidono i tuoi fratelli?
Sab
19
Nov
2016
Adoescenza sprecata, quindici anni sprecati
La verità è che deprimersi è la via piú dolorosa, ma anche quella più facile, ed è questo il vero fallimento. Piangersi addosso per poi ottenere nulla non ha senso, è lottare che rende forte una persona, e io non lo sono. “Siamo noi stessi solo quando stiamo male”, e io quando sto male penso alla morte come via piú facile, ma è qualcosa che non voglio, perché io voglio vivere, ma lascio vincere ai miei disagi mentali, ai miei complessi che non mi fanno vivere davvero, a questi tre anni passati nell'inferno che si è formato nella mia anima, alla gente che non è capace di capirmi, a chi non è mai stato capace di spronarmi, al fatto che voglio cambiare la mia vita, che voglio cambiare le mie amicizie, ma penso sempre che sia troppo tardi ormai. Mi trovo per l'ennesima volta a sfogarmi dietro a uno schermo, nella più completa solitudine, con le cuffie alle orecchie, una canzone ad alto volume e mia mamma che si lamenta dalla cucina. Ma le do ragione. Chiunque si lamenterebbe di avere una figlia come me, anch'io lo farei. Una figlia che ha già perso quasi tre anni delle scuole superiori, una figlia che sta sempre a casa, una figlia che mangia, ingrassa e dopo va a lamentarsi di quanto fa ccia schifo il suo fisico. Una ragazza di quindici anni che esiste senza vivere, una persona che vorrebbe vivere, che vorrebbe scontare tutto quello che non ha fatto negli anni precedenti, perché non si rendeva conto di star crescendo. Quella persona imprigionata in sé stessa, e in quella prigione, c'è una piccola parte di lei da bambina: quella bambina che si sentiva sola, quella bambina senza amici, che passava giornate a casa, che si sentiva a disagio ovunque, quella bambina complessata che dopo è diventata una ragazza con complessi non superabili facilmente, quella ragazza che non crede all'esistenza di una via d'uscita, quella ragazza che vuole cambiare, che ha bisogno d'aiuto. Quella ragazza adesso si odia, odia sé stessa e odia la fallita che è diventata, odia la sua città, vorrebbe sparire da qui, ma prima vuole sparire dal suo demone interiore e per quello ci vuole coraggio. Ho questo vuoto che non riesco a colmare, mi mancano tante cose...
Sab
19
Nov
2016
Vuole tornare insieme a me, dicendo che è cambiato, ma a me non sembra sia cambiata nemmeno una virgola.
Tre mesi fa ci siamo lasciati, io ero stanca di essere trattata come un robot, usata per sfogare i suoi bisogni fisici e posata poi in quel solito angolino buio. Mi aveva stufato il fatto che lui contasse sul mio "stipendio" per una convivenza perché a casa sua non ce la faceva più. Il mio stipendio era di appena €500 al mese, chiariamo. Non ha mai amato i lavoretti umili, non ha colto le opportunità di andare all'estero per lavoro, mentre io mi sbattevo a destra e sinistra in un locale come cameriera, sfruttata. A casa tornavo stanca morta e quando, gentilmente alle 2:00 di notte gli chiedevo di andare via perché l'indomani mi sarei dovuta alzare alle 5:00, lui si incazzava dicendo che ero diventata una vecchia. Le sue giornate si svolgevano così: si svegliava alle 12:00pm, si riempiva la pancia di porcherie, si buttava nel divano a giocare a quella cazzo di PlayStation. €400 e passa spesi per una console, cosa che non ho accettato mai. Alle 2:00pm sua madre chiamava la famiglia a tavola e dopo essersi ingozzato di frittura, primo, secondo, frutta e dolce tornava sul divano, a giocare. Oppure variava: andava al computer a giocare. Ed io a spaccarmi la schiena. Qualche volta andava in palestra alle 6:00pm, oppure passava tutto il pomeriggio a giocare come uno stupido, per poi cenare alle 9:30pm ed uscire la sera con gli amici. Vizi campati dal papà, ovviamente. A 22 anni mi sembra una cosa inammissibile. Io a soli 19 anni avrei dovuto mantenere lui, le sigarette mie e sue, le sue uscite ed una casa? Con €500 al mese? Tante volte gli ho chiesto di cercarsi un lavoretto onesto, come avevo fatto io, perché 500+500 fanno 1000 e qualcosina si sarebbe potuta fare. Ma niente, la solita scusa che lavoro non se ne trova, che LUI non trova niente e bla bla bla. Mi ha rotto i coglioni tutta la sua situazione. Per di più mentre che ero a lavoro a farmelo tanto, lui pretendeva che io gli rispondessi al cellulare perché dubitava di me e di un collega. Cristo. Niente, ci siamo lasciati e lui è impazzito. Minacce, stalking e persecuzioni anche telefoniche, parole pesanti ed accuse dell'altro mondo.
Adesso vorrebbe tornare insieme a me, dicendo di essere cambiato. Ma è ancora un disoccupato, si fa mantenere dal papi per qualsiasi cosa, gioca ancora e non solo, adesso si droga e si ubriaca. Io sto continuando a lavorare come la matta, ho perso due lavori ed il massimo dei giorni in cui sono rimasta a casa è stato 3-4, perché sin da subito mi sono messa a cercare e casualmente ho sempre trovato qualcosa. Come mai lui no? Ah, perché a lui non piacciono i lavori umili.
Ora, siamo tornati a frequentarci ma io vorrei mettere in chiaro che mi da fastidio il fatto che lui se la spassa ed io lavoro per otto-dodici ore al giorno, che mi farebbe piacere se crescesse anziché stare sotto le cosce della mamma e del papi, che oltretutto tratta come stracci.
Sab
19
Nov
2016
Il mio ragazzo e la sua famiglia sono soffocanti.
NOn ce la faccio più, da quando sto insieme al mio ragazzo c'è stato sempre di mezzo suo padre, voleva essere mantenuto economicamente, stiamo insieme ormai da 6 anni l'intenzione era di sposarci ma vedo che questo passo non lo voglio più fare. Suo padre è sempre attaccato ai figli e pretende che ogni figlio deve dare la metà di quello che guadagna, il mio ragazzo dice che mi invento palle ma invece io l' ho visto dopo 6 anni io e il mio ragazzo non siamo mai riusciti neanche a farci una vacanza di 3 giorni come tutte le coppie appena prendeva la paga subito doveva andare dal padre a portargli i soldi. Un giorno mi incazzai tanto perché gli dissi che ci dovevamo lasciare perché non é possibile che tu rimani sempre senza soldi , ma tuo padre ti ha preso per una banca?E lui mi disse: eh ma è mio padre devo aiutarlo. Non ho mai detto che non deve aiutarei suoi ma quando è troppo non si riesce neanche a farsi una vita lui per il futuro. Il PAdre gli sta addosso come una mosca non si stacca mai, avevamo pensato di aprire un officina e subito si è messo di mezzo il padre (carrozziere) allora ho detto io NO perché tutto il guadagno andrebbe al padre e di nuovo noi non guadagneremmo niente , ma lui fa finta di niente mi dice che il padre non si prende niente, in effetti adesso stanno aggiustando auto (insieme) e non so il perché e lui non sta guadagnando niente su un auto ha preso solo 50 euro e il padre 100.. sta storia va semrpe così da 6 anni da quando l' ho conosciuto. Ogni tanto vorrei che il padre morisse almeno il mio futuro marito riesce a viversi la vita a 26 anni e magari potremmo avere dei figli, se continua così non faremo mai neanche una famiglia noi.Io vendo abbigliamento Online e vendo Make up a percentuale non guadagno molto però mi ci metto di impegno, ogni volta che il padre a lui gli cerca soldi ed io mi arrabbio lui cerca sempre di screditare me dicendomi: "tu non fai un cazzo, non lavori non devi parlare della mia vita che tu non fai mai niente, non fai neanche le pulizie in casa e niente" (io invece pulisco sempre e vengo anche screditata che mi verrebbe da tirargli un vaso in testa). Mi sento soffocare da lui e da tutta la sua famiglia tranne sua mamma, sua mamma è davvero una donna perbene . Anche sua sorella ha dovuto lavorare per un estate per 250 euro al mese solo per mantenere sto benedetto padre e mi dispiace perché si alazava alle 5 e poverina per quel guadagno non ci voleva andare ma era "obbligata" perché viveva e vive con i suoi anche maggiorenne ma non riescono a dire di NO al padre. Il fratello invece è l'unico che rispetto perché non dice quando prende e nonprende dal lavoro e i soldi se li tiene per se. La mia ex cognata che stava con il fratello del mio ragazzo l' ha lasciato perchéilpadre cercava soldi anche a lei, ora la vedo felice con un bravo ragazzo e fa una bella vita almeno si godono qualcosa cheio e il mio ragazzo non riusciamo proprio a fare .. non ce la faccio più. NOn voglio essere cattiva dicendo che ogni tanto vorrei che morisse il padre ma vedo che sia l'unica soluzione che il mio ragazzo tiene per farsi dei soldi per se, almeno non avrebbe il padre che gli cercherebbe soldi ogni santo giorno. I miei genitori sono rimasti senza parole, lo vedono anche loro, dicono ma è possibile che sto padre non pensa al futuro del figlio e pretende sempre ? ma che razza di genitore è..
Ogni tanto mi viene la voglia di lasciare il mio ragazzo, non voglio essere cattiva ma come stanno le cose non riusciamo economicamente neanche a comprarci una macchina per noi o fare un assicurazione,o a pagare un affitto di casa ,lui in un mese guadagna 150 euro se lavora il padre invece è quello che si intasca tutti i soldi.. se fossi maschio al posto suo io a mio padre l'avrei mandato a fanculo dopo un pò. Mi tratta di merda a parole : tu fai 100 euro 1 volta al mese o di meno, non mi prepari i vestiti non me li trovi neanche quelli che devo mettere per lavorare (viviamo insieme) , tu stai sempre al pc invece di darmi una mand a lavorare ( qui lui pretende che io vado con lui a impastare cemento a casa di signore quando fa il muratore, poi mi dice: tu non mi aiuti però alla fine averei soldi ti piace? eh? con la frase tutto da SO io...
Noi conviviamo però a 26 anni i vestiti se li puà trovare da solo non ha problemi alle gambe che non sa camminare, mi fa uno schifo in casa lasciando patatine coca cola e poi mi dice: guarda questo schifo neanche pulisci..
Io non lo voglio più, non sono più innamorata, non so nemmeno quando dico Ti amo se è vero, non sento più niente, io lo vedo come un amico e basta non so un pò tutto questo mi ha sconvolta psicologicamente vorrei lasciarlo ma poi mi manca perché sono 6 anni non è 1 mese che stiamo insieme comunque ci siamo cresciuti, non mi ha mai alzato le mani questo mai, però i suoi comportamenti verso di me non mi piacciono e poi è sempre attaccato a sto benedetto padre. Una volta gli dissi ma se un giorno tuo figlio non ha da mangiare e tuo padre pure che fai? mi disse: come diamo da mangiare ad uno mangia l'altro..
Se poi va a lavorare fuori è peggio, il padre vuole mandati i soldi sulla postepay.
Caro padre mi hai rotto proprio le palle tieniti tuo figlio che io non lo voglio più.
Lun
07
Nov
2016
Invisibile
In questo momento ho un grande vuoto allo stomaco per non essere importante per qualcuno, per non avere nessuno che mi considera, che se esisto è solo per essere presa per il culo e ricevere l'ennesima delusione. Inizia la scuola e io pensavo che fosse un modo per ricominciare, per ripicca dei tre anni di merda passati alle medie, invece non è cambiato un cazzo, anzi, sto peggio di prima perché la gente mi rende nervosa e io a scuola non voglio starci soprattutto se in un paese di merda come il mio. Gli altri hanno avuto un dialogo tra loro, hanno fatto amicizia e poi ci sono io: i primi giorni andava tutta una meraviglia, poi da lì ricordo solo giorni in cui improvvisamente sono diventata invisibile. Perché io in classe ho questo potere, divento invisibile agli occhi della gente...ridono, scherzano, parlano, e che importa se all'ultimo banco c'è quella che non parla con nessuno? Per giunta è anche difficile interagire quando ci si sente a disagio con sé stessi. Vivere una vita in cui si è il nulla sarebbe meglio farla finita, solo che non ho il coraggio ed è per questo che quando mi addormento spero di non svegliarmi più. Eppure mi piacerebbe andare via da qui, mi piacerebbe andare da questo posto di merda che non mi ha mai dato niente, ma sono bloccata, bloccata in una vita che non sento mia e di sicuro non basterebbe un altro miliardo di parole a descrivere come mi sento. La mia esistenza non ha senso, e vorrei solo piangere ma non ci riesco. Perché mi hai messa al mondo, mamma? Perché? Se continuerà così vorrei solo morire, tanto divento invisibile ugualmente.
Dom
23
Ott
2016
Pessimi rapporti con i genitori
Prima di tutto ringrazio in anticipo chi leggerà tutto, scrivo uno sfogo qui perché non ho altra scelta.
Non ce la faccio più, in famiglia fa tutto schifo in qualsiasi ambito. I soldi non sono mai abbastanza, questa cosa inizia a spazientirmi perché “papà” (per come sto adesso non ho voglia di definirlo tale) decide di accontentarsi per quei pochi soldi che prende alla settimana e mamma si lamenta della vita che conduce. Si lamenta del fatto di aver sposato mio padre o per non aver imparato un mestiere decente quando era giovane. Poi ci sono io che vorrei trovare un lavoro di pomeriggio per essere indipendente, per non chiedere soldi ai miei genitori e per non sentirli lamentare ogni volta che chiedo una cinque euro, quando invece papà va a giocare dieci o venti euro di numeri al lotto, ovviamente tutti zitti! I soldi per me sono sempre passati in secondo piano, per me la cosa che conta in una famiglia è il rispetto reciproco, fiducia e soprattutto essere uniti, ma in questa famiglia, nella mia, manca qualsiasi cosa. Non posso chiedere a mia mamma di accompagnarmi da qualche parte che lei lo dice a mio padre e insieme iniziano a parlare male di me. Papà fià due volte mi ha rinfacciato il fatto di essere nata, dicendo che il mio unoco sbaglio è stato questo. Momenti di rabbia penserete...il problema è che non lo penso assolutamente, perché dopo non si è nemmeno scusato. Mi sa che per lui non mi è rimasto più niente se non rabbia e delusione dopo tutte le cose che ha fatto, di quelle volte che allungava le mani a mia mamma chiamandola in tutti i modi possibili, arrivando addirittura a insultarla e lei che è succube di lui. Sono poche le volte in cui vanno d'accordo. C'è mamma poi, che si lamenta per qualsiasi cosa, è una cattolica bigotta non pensa assolutamente allo stato di sua figlia, anzi, il fatto che per lei Halloween sia una festa satanica conta di più, ragiona col cervello di una donna del 1920 convinta anche di aver ragione. Non riusciamo a finire un discorso senza litigare e per giunta non ho nessuno che mi supporta. Non siamo famiglie unite, né dal lato materno e né paterno, ho solo un fratello più piccolo e nessuno è in grado di capirmi per bene. Non vorrei crescere, ma in qualsiasi momento l'unica cosa che vorrei è arrivare ai diciotto anni per andarmene di casa, andarmene da questo paese di merda ed essere finalmente libera, condurre la vita che ho sempre sognato facendo capire a loro due che io non dipendo da nessuno. Questo sfogo nasce da un litigio fatto con i miei genitori stamattina, dove mio padre mi ha anche picchiata, solo perché gli ho detto quello che penso cioé che non è capace di fare il genitore dal momento che mentalmente è assente e non è capace di avere un dialogo con sua figlia, pensa solo a sé stesso e la moglie è una debole di merda. Dicono che non so fare niente e che sono una fallita, ma in effetti cosa avrebbero dovuto aspettarsi da persone del genere? Almeno dopo tutto questo, in un futuro quando avrò dei figli cercherò di stargli vicino e non portare a termine un discorso facendo l'esaurita.
Iscriviti!
