Tag: neo

Lun

03

Ott

2016

Nei

Sfogo di Avatar di MolemanMoleman | Categoria: Altro

ho da sempre una particolare predilezione per i NEI.. mi piace osservarli guardarli ed anche farmeli finti.

Una passione "difficile" da portare avanti, da esternare e da condividere. Anche perchè "esteriormente" tutti li schifano, poi però senza farlo sapere troppo li apprezzano.

Se si guardano dei nei si ricevono occhiatacce almeno nella maggioranza dei casi.. 

Tags: neo, nei

Sab

03

Set

2016

Quello sguardo che mi cambiĆ² la vita

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Di non essere una bellezza me n'ero resa conto fin da piccola: le crudeli prese in giro dei compagni iniziarono alle elementari. Mia madre mi diceva di non darci peso, nonostante ciò, nei suoi occhi leggevo sì il dispiacere di un genitore che soffre per un figlio, ma anche la consapevolezza del fondamento delle critiche che mi venivano mosse.  Per cercare di darle un motivo d’orgoglio, m’impegnavo tantissimo a scuola: all’esame orale di terza media ricevetti i complimenti di tutti i professori e risultai l’alunna più brillante della classe.

M’iscrissi al liceo classico: al ginnasio ero brava in tutte le materie, in particolare in fisica e greco, spesso i professori mi citavano ad esempio per i miei compagni; questi mi apprezzavano per la mia intelligenza e mi sfruttavano per copiare i compiti, ma non m’invitavano mai ad uscire con loro. Mi ero ormai rassegnata a questa situazione: consideravo  l’essere emarginata la mia condizione naturale, un destino a cui nessuno avrebbe potuto sottrarmi e nessuno l’avrebbe nemmeno voluto fare.

Un giorno, lo ricordo come fosse  oggi, stavo rientrando da scuola in autobus quando, ad un certo punto, lo notai: era un ragazzone con la goffaggine tipica di chi è cresciuto troppo e troppo in fretta. Tuttavia non fu tanto il suo aspetto, per quanto piacevole,  a colpirmi, quanto il suo sguardo fisso sul mio volto. Subito mi preparai a ricevere l’ennesima presa in giro e a reagire con la consueta finta indifferenza, ma il viaggio continuava, e non solo la presa in giro non arrivava, ma il suo sguardo rimaneva fisso su di me, come fosse ipnotizzato. Possibile che stesse accadendo? Possibile che, per la prima volta, qualcuno mi guardasse senza provare disgusto, ma al contrario, con un’espressione che sembrava (ma no, non poteva essere!)  ammirazione. Forse era simpatia; allora accennai un timido sorriso di gratitudine che egli ricambiò con una buffa  smorfia  stupita: non aveva notato che anch’io lo guardavo. Il viaggio continuò così con qualche occhiatina rubata  e qualche sorriso incerto da parte di entrambi. Quando scesi una nuova consapevolezza si era fatta strada in me: se ero piaciuta ad un ragazzo, sarei potuta piacere anche ad altri, dovevo solo credere in me stessa  e lavorare per migliorare il mio aspetto. Quello fu il giorno della mia rinascita.

Avevo solo sedici anni, ma una volontà di ferro;  cominciai a curarmi: estetista, parrucchiere, palestra. Inizialmente i miei genitori mi finanziarono generosamente: erano felici che l’aspetto della propria figlia stesse finalmente migliorando, anzi presero tutte le informazioni necessarie per l’intervento di rimozione di un fastidioso neo che mi deturpava una guancia. Quando lo tolsi erano felici più di me.

Io, però, sapevo che non mi sarei accontenta: ora il mio pensiero fisso era rifarmi il naso. Questa volta i miei genitori rifiutarono di pagarmi l’operazione, io decisi che ci avrei pensato da sola. Negli anni successivi feci qualsiasi lavoretto, dalla baby-sitter al volantinaggio, per pagarmi l’intervento, ma i soldi non bastavano mai.

Intanto i miei risultati scolastici peggioravano, l’idea di frequentare l’università non mi attraeva più; l’unica cosa di cui m’importava era il mio aspetto. Presi il diploma con un voto ben più modesto di quello che mi sarei aspettata all’inizio del mio percorso liceale, poi trovai lavoro in un bar e, pian piano, racimolai i soldi necessari all’intervento. I miei genitori non condivisero con me la gioia per il mio nuovo naso.

Mi sentivo finalmente più sicura: i ragazzi cominciavano a guardarmi;  ne frequentai qualcuno, più per poter dire a me stessa che anch’io potevo conquistare un uomo che per reale interesse. 

Trovai un secondo lavoro come cubista in una discoteca; le mie frequentazioni maschili aumentavano, ma erano tutte persone di cui, dopo pochi giorni, non ricordavo nemmeno  il volto e in nessuno di loro ritrovavo lo sguardo del ragazzo dell’autobus.

Passavano gli anni e gli interventi chirurgici aumentavano: ormai avevo seno, labbra e glutei nuovi. Forse fu solo il mio nuovo aspetto ad attrarre quello che, di lì a pochi anni, sarebbe diventato mio marito; io invece m’innamorai sul serio di lui, per la prima e unica volta in vita mia. Più grande di me di dieci anni, mi dava quella sicurezza che non possedevo. Con lui iniziò la terza fase della mia esistenza.

Oggi sono una donna sposata da vent’anni  con due figli adolescenti che adoro, nonostante mi facciano impazzire; mio marito non mi ha mai fatto mancare nulla, allora vi chiederete: perché scrivi qui?

È presto detto: un lungo matrimonio che ormai si trascina con qualche stanchezza, più da parte sua che mia, la mancanza di attenzioni che, in questi ultimi anni, è diventata una costante della mia vita coniugale, mi ha condotta qui, in questo non luogo dove ci si sfoga. Qui ho trovato conforto, ma mi è capitato anche qualcosa che non avrei mai creduto: ieri ho letto un commento di Gagenore che raccontava come da ragazzo fosse rimasto ipnotizzato da un neo peloso sul viso di una ragazza. La consapevolezza di essere io quella ragazza mi ha colpita come uno schiaffo; confesso di aver pianto per tutta la notte:  tutti i cambiamenti della mia vita erano avvenuti a causa di un equivoco! Lui non era stato attratto dal mio volto, lui era rimasto basito dal mio aspetto! Ho stravolto la mia vita per un errore di valutazione!

Poi, oggi, ho riflettuto con più calma: che sarebbe avvenuto se non lo avessi incontrato, se lui non mi avesse  guardata nel modo che ho così palesemente frainteso? Ci ho pensato: probabilmente sarei diventata una di quelle professoresse nubili che vivono per il loro lavoro, al posto dei miei due figli avrei un paio di gatti e, invece di una bella casa, un modesto bilocale.

Perciò, Gagenore, ti scrivo per ringraziarti: con una semplice occhiata hai cambiato in meglio la mia vita! So che sei sposato, come me del resto,  e non ho alcuna intenzione di metterti  in difficoltà, ma io vivo ancora nella stessa città e, da ciò che scrivi sul sito, mi pare anche tu. Mi piacerebbe incontrarti, anche solo una volta, per abbracciarti e dirti che tutto quello che ho lo devo a te.

E poi chissà: magari in questo modo darò il via alla mia quarta rinascita!

Tags: neo, rinascita

Mer

02

Lug

2014

Anna odia i NEI

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Basta, sono stufa, ho 29 anni e sono piena di nei, ne avrò 300-400 in tutto il corpo. Provate a pensare ad ogni forma geometrica, ne ho di piccoli da pochi mm a 1 centimetro di grandezza, piatti, in rilievo, rosa, neri, marroni, addirittura coi peli, mi viene da vomitare solo a pensarci. Avete presente poi ai pori in stile stregona? Ho pure quelli, poi angiomi rossi ma di quelli chissenefrega.

Il mio dermatologo ha detto che non posso toglierne nessuno perchè non han rischio di tramutarsi in melanoma, ma io vorrei toglierli solo per estetica. La mia pancia, schiena e braccia sono letterlamente TAPPEZZATE di nei, tra un po' non c'è nemmeno più visibile la pelle da quanti ce ne sono. Mi vergogno al mare (e guardacaso vivo in una città di mare) e a volte avrei voluto usare costume un pezzo per mascherarli, il bikini è un'utopia. Una mia amica mi ha detto che un giorno li collega tutti con la penna come nei cruciverba per vedere che figura viene fuori e si è messa a ridere! Io ci sto male perchè vedo la gente che mi guarda schifata, non so cosa fare!! C'è qualcuno nella mia situazione? GRAZIE