Tag: burnout
Gio
23
Mar
2017
Sto impazzendo!
Da settembre insegno alle medie; fresca di laurea realizzo il mio sogno lavorativo. In realtà sto vivendo all'inferno. Odio i miei studenti con ogni fibra del mio essere, piango al mattino prima di accendere la macchina, in classe non mi rispettano, sono stanchissima, triste e frustrata. Mi sento un'incapace perché mi impegno tanto per niente. È il mio primo lavoro e credo di fare schifo. Ho la sensazione di stare impazzendo, temo che da un momento all'altro avrò una crisi di nervi e mi ricovereranno in qua.che clinica. Cosa che non mi dispiacerebbe visto che mi allontanerebbe da scuola.
Mer
22
Mar
2017
Non รจ un pentimento ma lo sfogo di un'insegnante: il burnout!
Volevo sfogarmi sullo sfacelo della scuola italiana e, soprattutto, sulla condizione dell'insegnante. Se uno, DI CARATTERE, è severo, ha la voce grossa e magari anche una certa prestanza fisica, allora tutto ok. Se invece uno è più mite e dolce, ha la vocina, cerca di essere il più giusto possibile, cercando di parlare con i ragazzini anziché mettere immediatamente una nota o strillare come un dannato, se gli alunni se ne ne approfittano allora viene considerato uno senza polso. Tutti i suoi pregi come per magia diventano difetti e allora via col burnout (per chi non lo sapesse, è lo stress dell'insegnante).
Io sono stanca come non mai di sentir dire frasi come "non riesce a tenere la classe". Questa frase è terribilmente svalutante perché toglie tutte le responsabilità agli alunni scaricandole sulle spalle dell'insegnante. Ma per quale motivo la figura del Maestro, una volta così importante e autorevole/autoritaria di suo, viene ora messa sotto i piedi? Per quale motivo deve essere il docente a dover "tenere" la classe???? Dove per "tenere" s'intende farli stare seduti, in silenzio e attenti, prevedere eventuali offese e botte ed evitare (sempre prevedendo il futuro) che si facciano male.
Sono gli alunni che devono venire a scuola SAPENDO GIA' che devono stare attenti durante la lezione, che devono rispettare i compagni e non picchiarli, che non devono urlare, che non devono rispondere male, che devono obbedire all'insegnante. Che ovviamente deve metterci del suo ma che non può impazzire! Vorrei vedere certi genitori, che già si lamentano che il figlio a casa è intrattabile. Cari signori, vorrei vedervi in classe a gestirne come minimo una ventina così! Per ore e ore. E a dovergli anche insegnare qualcosa. E al contempo stare attenti che non si facciano neanche un graffio.
Perché ovviamente se qualcuno si fa male la colpa è dell'insegnante, anche se un ragazzino all'ultimo banco pianta improvvisamente la punta della matita sulla guancia del compagno. Perché in quel momento c'era lui/lei in classe e tutto quello che succede, anche se non causato da quel docente, è sempre colpa sua. Ma perché la scuola deve sempre trovare un colpevole esterno all'alunno minorenne che l'ha provocato? Perché non gli passa neanche per l'anticamera del cervello che gli incidenti esistono e non per forza è colpa di qualcuno? I bambini si fanno male a casa quando sono soli o a due passi dai genitori, figuriamoci a scuola con i compagni. E quando un ragazzino si fa male in casa la madre viene denunciata? No, quindi perché invece l'insegnante, che tra l'altro ha molti più alunni in classe, è a rischio? Perché deve sudare freddo e vivere nella paura ogni santo giorno? E se va dal preside ottiene come risposta "ma la colpa è sua che non li sa tenere". Ma stiamo scherzando? Non stiamo parlando di oggetti da custodire. I bambini, che a scuola sono molti di più che a casa, parlano e si muovono e non vengono legati alla sedia. Nelle classi (che sono piccole) ci sono banchi con spigoli e compagni che sì, prendono anche in giro. E può succedere di tutto senza preavviso. Ma perché devo sentirmi in colpa IO se si comportano male LORO? Che si sentano in colpa i genitori che li hanno educati male e che non li puniscono severamente.
Ci hanno tolto tutte le armi: la bocciatura è quasi un ricordo, la sospensione neanche a parlarne, più compiti a casa neanche (per carità, hanno già mille impegni e i compiti sono gli ultimi della lista). L'alunno sa che tanto, qualsiasi cosa faccia, non gli viene fatto niente e che vengono sempre spalleggiati dai genitori. Sinceramente, trovo che il lavoro dell'insegnante, al giorno d'oggi, sia diventato uno dei peggiori al mondo per quanto riguarda lo stress. Per non parlare della spaventosa burocrazia che c'è dietro.
E, per favore, basta e dico BASTA UNA VOLTA PER TUTTE con questa storia che adesso buono=fesso e cattivo=eroe. Il bullismo è una cosa brutta e adesso viene fatto anche contro gli insegnanti. Il mondo si è capovolto! E un docente tranquillo che vuole semplicemente fare il suo lavoro in pace deve diventare un baby sitter/poliziotto/psichiatra/assistente sociale. E deve anche sentirsi dire: sei buono, quindi sbagli.