Tag: diritti

Lun

14

Ott

2019

Dell'esercizio dei diritti in autobus

Sfogo di Avatar di ekediekedi | Categoria: Altro

Quando: un lunedì mattina, orario di punta di inizio giornata.

Luogo: un autobus stranamente non affollato (il servizio è migliorato, ne passano tanti) che percorre una delle arterie principali e collega una stazione ferroviaria e varie metropolitane a un ospedale.

Protagonisti: vari passeggeri con diversi livelli di arrabbiatura e indignazione.

Il ruolo di attore principale di questa commedia, lo assume un signore sedicente ottantenne, che in realtà saltellava tra una curva e una frenata, più arzillo di me.

Il signore si era documentato ampiamente sui suoi diritti di passeggero -abbiamo avuto modo di verificare - e si era premurato di aderire ad una certa campagna promossa dal'azienda di trasporto locale, per sensibilizzare le mummie che normalmente si accalcano sui mezzi, ad avere compassione di chi sia in difficoltà, cedendo il posto.

Il posto a sedere in autobus ... una conquista, lo ammetto.

Averlo è come essere giocatori diRisiko che collocano la loro bandierina su una nuova colonia.

Deve proprio passarti davanti uno visibilmente vecchio, tremebondo e con un braccio rotto, perchè ti venga voglia di cedere la tua sedia ... 

Tra le sedie però, ahimè, ce ne sono alcune espressamente riservate ai disabili, alle donne incinte (si discute a quanta circonferenza di vita di pancia gravida scatti il diritto al posto) e alle donne con bambini in braccio (si assiste al temporaneo rapimento di bambini, collocati in braccio, pur di non lasciare il posto).

Non che l'espressa riserva abbia valore imperativo: è un suggerimento; un invito alla cortesia, ma nessuno è sanzionato nè con il doppio del biglietto, nè con la discesa forzata dal mezzo nè, men che meno, con la pubblica gogna, se non cede il posto a chi appaia averne diritto.

Dunque, in questo lunedì mattina sonnolento, questo signore ottantenne entra e, dopo aver snobbato tre o quattro sedili liberi, si lancia contro i due posti riservati, già occupati da due signore.

Una gli dice, placida, di essere cardiopatica e  diretta all'ospedale (potenza dell'autocertificazione!).

L'altra era chiaramente non nelle condizioni, a causa della sua dimensione fisica, di spostarsi agevolmente  o prendere altri posti.

Questa seconda signora, peraltro bellissima, elegante, riservata .. un piacere a vederla, si è limitata a fare un cenno al proprio disagio.

L'atletico ottantenne, dunque, è scattato come una molla appollaiandosi sul sedile libero dietro alla signora non in grado di muoversi, collocato in posizione un po' rialzata, su una pedana.

E da lì, forte del pulpito che il destino gli aveva riservato, ha cominciato a insultare questa povera, gentilissima signora, brandendo come baluardo il suo stemmino blu, che gli avrebbe garantito il diritto a sedere e, a quanto pare, ad insultare.

Un rapido giro di sguardi tra i passeggeri è stato sufficiente al raggiungimento di un silenzioso accordo: meglio lasciarlo parlare.

Era davvero triste udire tanta rabbia in una persona anziana.

Ho sempre pensato che l'età porti, finalmente, il distacco ... ma questo signore ha dimostrato il contrario.

La cattiveria può esplodere e divenire virulenta, proprio in tarda età.

Si era ormai alla quarta ripetizione dello stesso ritornello quando una coppia di signori di mezza età, non potendone più, ha dato voce al disagio collettivo esprimendo il dissenso su quanto andava accadendo.

La coppia era, si sarebbe presto saputo, di Napoli (musica, il sentirli parlare!).

La provenienza da una città forse più bella di quella in cui transitava l'autobus - palcoscenico, ha ulteriormente inferocito l'arcigno vecchio, che ha così spolverato il repertorio della sua gioventù in politica: il meglio dell'Umberto, al grido di TERONI!

Un'offesa che ha colpito: i signori, risentiti, l'hanno accusato di razzismo!

E qui il primo momento surreale per me.

Sedevo accanto ad un signore che ho poi scoperto essere eritreo.

Mentre le due fazioni si fronteggiavano (teroni! razzista!) questo signore, con assoluta placidità, mi ha sussurrato: ma qui, in realtà, di razzismo non si può parlare ...

Sono scoppiata a ridere: tecnicamente è vero. L'essere meridionali non costituisce appartenenza razziale.

Detto da uno che invece sa cosa voglia dire essere di un'altra razza ... ecco, ha assunto un sapore un po' particolare.

In tutto ciò, l'eritreo tifava apertamente per i teroni: solidarietà tra minoranze, mi ha detto.

Sentendosi messo alle strette, il signore ottantenne sempre più arrabbiato, ha deciso di rivolgersi all'autorità, quella che aveva a disposizione in loco.

Si è avvicinato al conducente e, per tre lunghissime fermate, ha spiegato ad altissima voce le sue ragioni.

Esemplare l'impassibilità del conducente.

Non una parola, non un gesto.

Che classe, ho pensato!

Ma quando il vecchio arrabbiato è sceso, il conducente, chiuse le porte, ha aperto il suo sportello, è uscito, e con chiaro accento palermitano si è scusato con i compagni di cordata: "che potevo dire io? sono più terrone di voi!!".

Abbiamo tutti riso, un applauso agrodolce che ha sciolto la tensione e lasciato irrisolto un dubbio; ma davvero dobbiamo essere così incattiviti?

Il mio grazie alla signora paziente e  gentile, all'eritreo che sa cos'è il razzismo e alla coppia napoletana che ha avuto voglia di alzare la voce.

Al vecchio non saprei davvero cosa augurare ... 

Gio

14

Giu

2018

Genitori coglioni

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Ciao a tutti, mi volevo sfogare.

Ho 14 anni. 

I miei genitori stupidi ignoranti scemi con due anni di superiori non mi lasciano i miei diritti. Mio padre è un portiere ad uno hotel ed era fuori casa. Torna mia mamma da lavoro e parliamo di un contratto di mio fratello. Una volta finito il discorso chiedo a mia madre se posso andare a casa di un mio amico perché volevo studiare insieme a lui matematica per gli esami. Lei mi risponde che non mi lascia è che io non ho il diritto di fare niente. Ha detto che lei mi ha sempre dato quello che volevo è che mi ha aiutato sempre (che non è vero Pk se chiedo come si fa una roba mi dice subito che è stanca) ed io invece non mi applicano nello studio. Quindi ora lei vuole che io faccia solo quello che vuole lei mentre io non posso fare niente che voglio io... Mi ha detto che non mi lascia neanche lasciare o cagare. Solo perché due giorni fa mentre i miei non c'erano ho giocato al pc e mia madre è tornata prima dal lavoro e mi ha visto. Ora non che che cazzo fare con i miei genitori ignoranti. Mio padre volendo mi picchierebbe anche 

Ven

02

Gen

2015

Il femminicidio

Sfogo di Avatar di cielo profondocielo profondo | Categoria: Ira

Il femminicidio è un termine coniato da poco che mi fa veramente arrabbiare. Appena l'ho sentito mi è venuto un fremito nervoso. Il solito slogan come arma di distrazione di massa.

Mi arrabbio ancora di più quando gli altri lo ripetono a pappagallo. I diritti di questo ed i diritti di quello. Ora tocca ai "diritti della donna" che vengono strombazzati in alternanza con i diritti di altre categorie presunte dimenticate. La globalizzazione orwelliana ci ha rincoglioniti a tal punto da non percepire che quando si difendono «i diritti delle donne» si ha di mira la dissoluzione della famiglia.

Non lo capite? Vi sembra assurdo? Pensate sia un pensiero omofobo-maschilista?

Mi spiace, sono troppo arrabbiato per scrivervi un sermone nel vano tentativo di illuminarvi.  

Tutti hanno il diritto di far tutto e di difendersi da chiunque e nessuno ha obblighi e doveri verso nessuno.

La disumanizzazione della società, altro che violenza verso le donne.

Mer

01

Feb

2012

immigrare si ma dove?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

si ditemi dove?? si perchè a fine febbraio mi scade il contrattino di merda a progetto  e non ho manco al speranza di immigrare, perchè inghilterra stanno come noi francie e germania se la tirano tanto ma quei mangia baguette e quei crucchi stanno pure loro nella merda, la svizzera?? sarà pure neutrale ma la crisi ha colpito pure loro?

cosa rimane dell'italia? chi ha la fortuna di avere un lavoro se lo vedrà ridotto all'osso per poter pagare una caterva di tasse per amntenere il solito popolino di furbetti e piaghe della società che con uan scusa o con l'altra non alvorano e non vogliono farlo.

il colpo di grazia ieri, al Tg, una rappresentante di un sindacato di immigrati che protestava perchè pure a loro hanno chiesto di aprire il portafoglio, non volgio entrare nell'annosa questione "gli immigrati i rubano il alvoro" perchè non credo sia propriamente così, o almeno in aprte non è vero. fatto sta che questi hanno più diritti di noi! rovate a mettere a nero un rumeno un cileno un senegalese, subito la loro lobby viene e vi f aun culo con così, vorrei che fosse così pure gli italiani, che si anche noi fummo immigrati ma a che prezzo? umiliati sfruttati, usati per i alvori più logoranti però eravamo richiesti.

insomma a noi le tasse, la pensione che svanisce il lavoro che non c'è a loro i diritti,il posto all'asilo, la cas apopolare, cosa bisogna fare? qui hanno torvato l'albero della cuccagna! gli immigrati gli stranieri siamo noi, sono io!

scusate ma mi ci voleva! torno al mio lavoro che tra poco non avrò più