Tag: sfogo
Mar
13
Nov
2018
fallita a 16 anni...!?
Non so neanche se qualcuno risponderà a questo post, ma ho bisogno di sfogarmi e non avendo nessuno con cui farlo, eccomi qua.
Sono una ragazza di 16 anni e ho lasciato la scuola lo scorso ottobre (2017).
Cercherò di racontare brevemente quello che mi è successo.
Due anni fa, settembre 2016, ho iniziato il liceo linguistico e fin da subito mi sono trovata male, sia con la classe che con i professori. Verso la fine di novembre mi sono accorta che non era proprio la scuola che faceva per me e di conseguenza l’ho detto ai miei genitori che si sono trovati d’accordo nel farmi cambiare indirizzo. Non avevo idea di cosa scegliere e alla fine ho optato per scienze umane, sotto consiglio della mia professoressa di italiano. Qualche settimana dopo ci hanno comunicato che non c’erano posti disponibili nelle classi e sono stata obbligata a finire l’anno lì, al linguistico. Da gennaio ho iniziato a fare un sacco di assenze (causa bullismo e attacchi di panico) e di conseguenza a giugno sono stata bocciata per mancata validità dell’anno scolastico. Lo stesso mese mi sono iscritta a scienze umane e poco tempo dopo aver cominciato la scuola (metà ottobre) l’ho lasciata. Sinceramente non so neanche io il perché. Stare in classe mi creava ansia e di conseguenza non riuscivo a parlare con nessuno, a rispondere alle domande dei professori ecc.. Non facevo altro che guardare l’orologio e non veder l’ora di tornare a casa. Addirittura c’è stato un periodo, precisamente a dicembre e gennaio, in cui non volevo uscire di casa per paura che mi potesse venire un attacco di panico. Detto ciò è da più di un anno che sono a casa disperata perché non so cosa fare per far “smuovere” questa situazione. Mi sono accorta del mio sbaglio e non so come rimediare, vorrei continuare gli studi ma non so proprio come! I miei genitori non possono permettersi di pagarmi una scuola privata per recuperare gli anni, ne tantomeno lo studio da casa. Tornare a scuola sarebbe strano, l’anno prossimo dovrei essere in quarta e non posso ricominciare dalla prima. L’unica mia alternativa è fare un corso serale ma non ne sono molto convinta; mia madre torna stanca dal lavoro e non mi va di chiederle di stare sveglia fino alle 11 per venirmi a prendere. In più quei corsi sono abbastanza lontani dal mio paese e i miei genitori hanno già i loro problemi, sia economici che non.
Ammetto che l’unico motivo per cui voglio continuare gli studi è per avere un diploma in mano, non perché ci sia una scuola che mi piaccia o interessi veramente. Senza contare che, purtroppo, non sono portata per lo studio. Ho sempre avuto voti mediocri. Le uniche scuole che (forse) vorrei fare sono l’accademia di make-up artist o un corso per diventare tatuatrice. Ma costano parecchio e di conseguenza, se decidessi di frequentarne una, i miei genitori dovrebbero richiedere un prestito. (Lo so perché ne avevamo già parlato). E in più nessuno mi assicura che effettivamente troverei lavoro come truccatrice o tatuatrice, visto che sono lavori difficili e c’è moltissima competizione. Rimarrei comunque una ragazza senza titoli di studio.
In tutto ciò mi vergogno di me stessa, vedo i miei coetanei andare a scuola e io sono a casa a fare niente. Mi sono anche ridotta a non parlare con nessuno e non ho letteralmente amici. Se esco di casa una/due volta alla settimana è tanto. Nell’ultimo periodo ho quasi perso interesse a fare qualsiasi cosa...Non che abbia mai avuto particolari hobby. Le uniche cose che mi siano mai piaciute sono leggere, scrivere, truccarmi, guardare serie tv e/o film.
Passo la giornata a letto a dormire o a leggere, visto che per me è un vero e propio sfogo. In più, non avendo amici, non so con chi svagarmi.
Non ho neanche parenti (per esempio cugini) con cui posso uscire o chiedere consiglio...Non ho voglia di fare niente. Non penso assolutamente di essere depressa, ma c’è sicuramente qualcosa che non va. Non è possibile che a 16 anni io sia ridotta così. Dovrei essere felice e spensierata invece no. Senza contare la negatività che c’è in casa. Mio padre è sempre incazzato e ci prende a parolacce dal mattino alla sera. Non gli va mai bene niente e ha sempre ragione lui. Più volte l’ho beccato su siti di incontri ma non ho mai avuto il coraggio di dirlo a nessuno, anche perché nell’armadio ha una pistola e vivo con il terrore che un giorno possa usarla. (Purtroppo non sto scherzando, mi capita anche di fare incubi su questa cosa). Non è un tipo violento (fisicamente) ma con tutto quello che sta passando....(Ha perso il lavoro e ha problemi fisici).
Alla fine mi sento in colpa anche con lui.
E anche con mia mamma. Sono sempre stati dei bravi genitori, nonostante i vari litigi, e non si meritano una figlia fallita come me...Almeno sono contenta che ci sia mia sorella, che seppur piccolina,(va alle elementari) porta a casa voti bellissimi e studia molto.
Mi sento una fallita già a 16 anni...
Lun
12
Nov
2018
Sono stanca
Davvero. Finalmente sto lavorando e conservando, mia madre ha ripreso il lavoro...insomma, va tutto meglio. Nonostante ciò lei continua ad incatenarsi dietro mio padre. Vi spiego velocemente la situazione:
Mia madre si innamorò di lui a 26 anni, e dopo 5 anni nacqui io. Se non fosse che lui era sposato ed aveva ben 4 figli. Mia madre decise dunque di interrompere i rapporti con lui. Ho vissuto tranquillamente la mia vita senza di lui, anche se mia madre non è riuscita mai a riprendersi. La mia adolescenza è andata tra alti e bassi, senza poter uscire perché non avevo nessun passaggio, senza fare tutte le esperienze che avrei dovuto fare. Ma pazienza. Mi sono fidanzata ed è andato tutto meglio. Un anno e mezzo fa mio padre chiamò mia madre al telefono perché voleva rivedermi. Maledico quel giorno. Accettai, mio malgrado. Lui iniziò a riempirmi di bugie, a dire che non mi avrebbe fatto mancare più nulla, perché aveva proprietà e immobili. Toccò il fondo quando disse che non era tornato perché in carcere per 10 anni. Da lì mi sono insospettita, ho contattato sia figlia che mi ha svelato tutta la fitta rete di bugie da lui archiettate. In questo periodo mia mamma crede a lui ciecamente e litighiamo. Il nostro rapporto non si è mai ripreso. Decido, dopo qualche mese, di mandarlo al diavolo. In quel periodo mia madre aveva anche perso il lavoro. Resto senza una lira, e decido così di iniziare a lavorare (ho 20 anni, faccio anche l'università).
Nel frattempo mia mi odia, litighiamo, passo periodo di quasi depressione, senza prospettive. Preparavo gli esami piangendo. Il mio ragazzo è stata la mia salvezza, mi è stato molto vicino e grazie a lui che sono ancora qui.
Mia madre ha continuato a pressare per farmi riprendere i rapporti con lui, senza successo.
Sta mattina ci ha provato di nuovo dopo un po' che non lo faceva, dicendo che lui voleva mettere i soldi per farmi iscrivere a scuola guida. Ho rifiutato.
Cosa ne pensate? Ho fatto bene?
Mar
06
Nov
2018
Senza Titolo
Verissimo è che, chi nasce tondo, non può morir quadrato.
ebbene sì, mi ero ripromessa, dopo tanti fattacci, di non legarmi ulteriormente al soggetto degli ultimi sfoghi;
magari, se mi fosse andato, un po' di sesso sarebbe stato l'ideale: ma non avrei desiderato nient'altro.
cosa succede?
che mi passa davanti con un'altra, in atteggiamento molto intimo.
morale della favola?
la realtà non è quella che si vede.
AZZ
Dom
14
Ott
2018
Non sopporto mia madre
Io e mia madre non andiamo d'accordo. Per me lei è superficiale, strafottente ed insopportabile. I motivi sono disparati. Prima andavamo più d'accordo, ma adesso non riesco proprio a sopportarla. Ciò che odio principalmente è il fatto che ogni tanto dice che "ha dormito per 20, non ha vissuto e ora deve farlo" Per 20 anni, cioè da quando io sono nata, perché a quanto pare io non le ho permesso di vivere. E lei invece, mi ha permesso di vivere? Non avevo mai fatto un giro nel centro storico della mia città con lei, mai mangiato ad un ristorante per il semplice desiderio di farlo, mai andata nel centro commerciale. Mai andata al mare, perché lei aveva problemi di salute (ora sono magicamente scomparsi visto che ci va con la sua amica e le figlie) mai seduta al bar, non mi ha mai portata da nessuna cazzo di parte, erano sempre i miei zii che mi portavano. Sempre depressa, perché con mio padre non è andata bene, sempre a piangere.
Ma che vita è?! Ho iniziato a vivere quando il mio ragazzo ha iniziato a portarmi in giro, scioccato che io non abbia mai visitato Posillipo, o Sorrento, o Avellino. Ho iniziato a conoscere le cose belle.
Si, c'è l'ho con lei. Perché ora queste cose, ora che si è "svegliata" le sta facendo con le figlie dell'amica. Sono risentita nei suoi confronti e spesso la tratto in maniera brusca.
Inoltre da quando ha problemi economici io ho iniziato a lavorare per mantenermi da sola. Volete sapere cosa mi ha detto? Che io non sono buona perché lei aveva problemi economici e io non le ho comprato nemmeno un pacchetto di sigarette. Però giusto questa settimana si è comprata 5 magliette(si è spesa più di 500 Euro da agosto ad ora)L'ultima cosa che ho comprato io, dopo mesi che non lo facevo, è un pantalone da 5 euro.
E vero, lo ammetto, ce l'ho con lei e mi incazzo per ogni cosa. Oggi ad esempio, abbiamo litigato di brutto. Io ieri sera e stanotte sono stata malissimo, e sto ancora male. Lei ha ospiti a pranzo, alcuni amici, io invece vado dal mio ragazzo. Ovviamente cosa mi chiede di fare? Buttare la spazzatura, fare commissioni per lei quando non mi sento bene. Avevo anche pensato di rimanere a casa, ma con tutta questa gente mi è passata la voglia. Abbiamo iniziato a discutere perché lei era evidentemente incazzata perché non l'ho aiutata a pulire e non le ho comprato quello che le serviva. Le ho detto "se ti serve vai tu " e lei no, ovviamente. Poteva buttare la spazzatura ed evitarmi lo sforzo e la puzza, ma no ovviamente. Vi giuro non la sopporto più!!!!
Lun
08
Ott
2018
Sfogarmi
Perché ho sempre bisogno di qualcuno a cui dire tutto quello che mi succede, che sento, che penso?
Sab
22
Set
2018
Sfogo
Prometto che sarò breve e concisa.
Allora io e il mio ragazzo stiamo insieme da tipo otto mesi. Prima che iniziasse l'estate eravamo abituati a vederci tutti i giorni, poiché eravamo nella stessa classe alle superiori. Con l'inizio dell'estate, lui ha cominciato a lavorare e quindi ci vedevamo quando poteva, ossia una volta a settimana (ah mi sono dimenticata che fa triathlon e quindi si deve allenare tutti i giorni, per non parlare nelle gare nel weekend). E a me stava abbastanza bene, cioè capivo che non potevamo fare altrimenti. Andava tutto bene, finché non arrivò il fatidico momento in cui dovevo partire con i miei per una settimana e, caso vuole, la settimana successiva lui sarebbe partito per un ritiro con la sua squadra. Fatto sta che dovevamo vederci sabato prima che io partissi, in teoria tutto il giorno. La sera di venerdì però mi scrive che può stare da me solo di mattina e a pranzo perché il pomeriggio doveva vedersi con i suoi zii. Ed è da questo momento che è andato tutto a rotoli perché diciamo che me la sono presa un po', scrivendogli cose di cui me ne sono pentita nel giro di due secondi, tipo "tanto vale che ci vediamo" e cose così. Lui ovviamente si è incazzato, ma poi scusandomi infinite volte abbiamo chiarito e ci siamo visti.
Ok, passate due settimane, dove ovviamente ci siamo sentiti poco, solo tramite messaggio e senza nessuna chiamata, ci vediamo lunedì dopo che lui è tornato dal ritiro di triathlon. Sembra che sia tutto normale ecc.
Mi avvisa anche del fatto che il weekend successivo (e siamo intorno al 10 settembre) deve partire per Venezia per una gara. Notare il fatto che domenica sarebbe dovuto essere il suo compleanno. Io dico "ok, no problem, ci vediamo prima che tu parta"
Ci eravamo messi d'accordo per vederci venerdì, solo che un paio di giorni prima (quindi mercoledì) mi dice che la partenza è stata anticipata giusto a venerdì. Io mi incazzo e mi deprimo come se non ci fosse un domani, iniziamo a litigare, cioè lui litigava, io chiedevo scusa per essermi incazzata. Mi scrive che avrei dovuto supportarlo, essergli vicino, sopratutto in periodi di gare impegnative, visto che per lui è una cosa importantissima il triathlon. Bene chiariamo, ma il giorno seguente gli rimane l'incazzatura ed è freddo, distaccato. Io ovviamente ci sto male, ma non glielo faccio pensare o notare. Passano due settimane, io inizio l'università e nel frattempo si è calmato un po', tranne per il fatto che smette totalmente di chiamarmi amore o dirmi ti amo ecc.
Ci vediamo quindi dopo due settimane dal litigio e dall'ultima volta che ci siamo visti e gli spiego che mi sembrava che si fosse allontanato un po'. Lui si scusa dicendo che è stato un periodo intenso per lui e cose del genere, ma comunque si è pentito.
La faccenda sembrava chiusa lì quando martedì (di questa settimana) è venuto fuori che mi comporto in modo strano, dicendo cose come che si è allontanato ecc. e inoltre aggiunge che sente che è cambiato qualcosa nella nostra relazione, non è più come prima. Io gli chiedo se possiamo parlarne a voce per chiarire. Abbiamo chiarito l'altro ieri, via telefono. Mi ha spiegato che si sente oppresso, che ormai vedermi gli risulta un peso, se faccio una scenata ogni volta, gli passa la voglia di passare il tempo con me. Io gli chiedo scusa se sono stata troppo appiccicosa o altro. Poi continua dicendo che comunque vuole ritornare a stare bene con me come prima dei due litigi sopra riportati ma devo essere meno egoista. Io gli chiedo se vuole che gli lasci più spazio e cose del genere ma lui ha detto semplicemente che no, devo stare bene con il suo vero lui e pensare solo che adesso le sue priorità sono l'università e il triathlon. Poi gli ho chiesto se mi ama ancora e lui ha detto "non lo so", quando domenica o quando cazzo era mi ha detto che mi amava. (Horiportato la sintesi di quello che ci siamo detti, anche se la conversazione è durata mezz'ora)
E ora siamo, anzi sono in una sorta di limbo dove non so cosa lui provi per me, se si è stancato definitivamente di me o se vuole davvero che la situazione ritorni veramente come prima. Nel frattempo è abbastanza distaccato, anche se mi cerca abbastanza, però ha tolto l'immagine di profilo di whats dove io e lui ci baciavamo ecc
Io cerco di non pensarci ma la cosa mi sta mangiando dentro, cerco di tenermi occupata il più possibile per non pensarci, ma è difficile. Quando mi fermo a pensare, penso che è tutta colpa mia se siamo in questo casino. Mi sento una fidanzata orribile...
Cosa fare? Tenere duro e aspettare che la situazione cambi? Perché io lo amo, ho molto chiari i miei sentimenti, ma non so come comportarmi.
Lun
13
Ago
2018
mi sento oppressa
sarà il caldo di questi giorni, ma ormai ho davvero poca pazienza. Non riesco piu a nascondere quello che penso. Suocera pesante e piagnona, marito eternamente afflitto da problemi lavorativi che, se non ha, se li va a creare, cognato rompiballe e alcolizzato. In tutto questo mettiamoci pure dei vicini di casa spioni e criticoni e un paese, dove purtroppo vivo, pieno di ignoranti e bifolchi.
Decisamente in questo periodo ho una voglia di scappare... ma dove vado? Le uniche cose che mi fanno tirare avanti sono i miei figli, che adoro, il mio lavoro, che riesce ancora a darmi qualche soddisfazione, e il mio papà che vado a trovare tutti i giorni tanto per respirare un po' di aria tranquilla...
Aiuto... tutto passa nella vita, si dice...
Lun
13
Ago
2018
Perchè?
Premetto di non voler scrivere molto, è solo un qualcosa che mi da' incredibilmente fastidio ogni volta che faccio un giro su youtube e social network vari. Non capisco perchè molte delle persone nate prima del 2000/1999 si "atteggino" da uomini/donne vissute, come se avessero assistito ad una guerra. Capisco che siano cresciuti in un periodo particolare, in quegli anni credo siano avvenuti un sacco di cambiamenti soprattutto in campo tecnologico/sociale, ma arrivare a criticare in modo così pesante le "nuove generazioni" (neache avessimo 30 anni di differenza) così pesantemente mi sembra eccessivo. Alla fine si vantano solo di cartoni animati e videogiochi (che sinceramente piacciono molto anche a me) e di nient'altro. Si comportano come se avessero già vissuto i migliori anni della loro vita e potessero comandare a bacchetta ragazzini di 13/14 anni. Credo che dovrebbero essere rispettosi verso chi ha davvero lavorato per un mondo migliore. Ovviamente non sto generalizzando, mi sto riferendo solo a quella fetta di persobe che si comporta in questo modo. Grazie se hai letto fino a qui e per aver sopportato questa tiritera.
Ragazzina di 13 anni
Ven
10
Ago
2018
Rabbia
Mi sento arrabbiata perché non ho una famiglia normale. Perché mia madre pensa più a sé stessa che a me. Una madre che chiede soldi ad una figlia che ha lavorato un intero anno per conservarsi pochi spiccioli, e li chiede per cose futili. E che dopo un rifiuto ti stacca il telefono in faccia e si incazza con te. Che conta fino all'ultimo centesimo, che sta sempre a puttaneggiare al telefono con uomini diversi, che non riesce a conservarsi un soldo perché appena ha qualche cosa in tasca li spende per vestiti, unghie e stronzate, che non pensa a conservare un soldo in caso di necessità.
Vorrei una madre norknor, che a 21 anni non mi fa sentire con le spalle scoperte. E invece se non ci fosse il mio fidanzato nemmeno la ricarica o gli assorbenti avrei potuto comprare in certi periodi. E invece che fa? Mi chiede i soldi per anticiparli all'amica.
Ma che cazzo vuoi?! Ma perché dovrebbe fregarmene? Già so che stasera tornata a casa sarà un litigio continuo
Lun
06
Ago
2018
Sceme ovunque
Continuo a pensare che il cervello della
donna sia super limitato.
Sì scelgono come uomini la spazzatura
sciscop come cagnette e tornano a piangere
da quelli "buoni"
Ma andate a fare in culo
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