Tag: delusione
Dom
23
Ott
2016
Pessimi rapporti con i genitori
Prima di tutto ringrazio in anticipo chi leggerà tutto, scrivo uno sfogo qui perché non ho altra scelta.
Non ce la faccio più, in famiglia fa tutto schifo in qualsiasi ambito. I soldi non sono mai abbastanza, questa cosa inizia a spazientirmi perché “papà” (per come sto adesso non ho voglia di definirlo tale) decide di accontentarsi per quei pochi soldi che prende alla settimana e mamma si lamenta della vita che conduce. Si lamenta del fatto di aver sposato mio padre o per non aver imparato un mestiere decente quando era giovane. Poi ci sono io che vorrei trovare un lavoro di pomeriggio per essere indipendente, per non chiedere soldi ai miei genitori e per non sentirli lamentare ogni volta che chiedo una cinque euro, quando invece papà va a giocare dieci o venti euro di numeri al lotto, ovviamente tutti zitti! I soldi per me sono sempre passati in secondo piano, per me la cosa che conta in una famiglia è il rispetto reciproco, fiducia e soprattutto essere uniti, ma in questa famiglia, nella mia, manca qualsiasi cosa. Non posso chiedere a mia mamma di accompagnarmi da qualche parte che lei lo dice a mio padre e insieme iniziano a parlare male di me. Papà fià due volte mi ha rinfacciato il fatto di essere nata, dicendo che il mio unoco sbaglio è stato questo. Momenti di rabbia penserete...il problema è che non lo penso assolutamente, perché dopo non si è nemmeno scusato. Mi sa che per lui non mi è rimasto più niente se non rabbia e delusione dopo tutte le cose che ha fatto, di quelle volte che allungava le mani a mia mamma chiamandola in tutti i modi possibili, arrivando addirittura a insultarla e lei che è succube di lui. Sono poche le volte in cui vanno d'accordo. C'è mamma poi, che si lamenta per qualsiasi cosa, è una cattolica bigotta non pensa assolutamente allo stato di sua figlia, anzi, il fatto che per lei Halloween sia una festa satanica conta di più, ragiona col cervello di una donna del 1920 convinta anche di aver ragione. Non riusciamo a finire un discorso senza litigare e per giunta non ho nessuno che mi supporta. Non siamo famiglie unite, né dal lato materno e né paterno, ho solo un fratello più piccolo e nessuno è in grado di capirmi per bene. Non vorrei crescere, ma in qualsiasi momento l'unica cosa che vorrei è arrivare ai diciotto anni per andarmene di casa, andarmene da questo paese di merda ed essere finalmente libera, condurre la vita che ho sempre sognato facendo capire a loro due che io non dipendo da nessuno. Questo sfogo nasce da un litigio fatto con i miei genitori stamattina, dove mio padre mi ha anche picchiata, solo perché gli ho detto quello che penso cioé che non è capace di fare il genitore dal momento che mentalmente è assente e non è capace di avere un dialogo con sua figlia, pensa solo a sé stesso e la moglie è una debole di merda. Dicono che non so fare niente e che sono una fallita, ma in effetti cosa avrebbero dovuto aspettarsi da persone del genere? Almeno dopo tutto questo, in un futuro quando avrò dei figli cercherò di stargli vicino e non portare a termine un discorso facendo l'esaurita.
Ven
07
Ott
2016
vorresti un titolo
tutti mi dicono vaii avantii ,dimenticalo,non è la persona della tua vita eppure io nn ci riesco .gli altri fanno tutto facile quando nn sanno tu cosa provi ,ridi ma vorresti piangere ,guardi il telefono ogni secondo cercando un qualcosa ,una telefonata un messaggio ke sai nn arriverà mai più, lo so sembrerò una sfigata ma non pensavo di incontrare finalmente qualcuno ke mi capisse solo guardandomi ,non posso dire una bugia ,mi legge nella mente ,nel cuore ,questo ragazzo é tutto quello ke io ho sempre desiderato ...ma lui nn vuole me ,o nn vuole nessuno ,la verità non la saprò mai con precisione ,so solo che tu mi hai preso in giro, io li vedo i tuoi occhi che mi dicono una cosa ma poi tutto il resto ne dice un altro ...l'unica cosa che mi resta é dimenticarti ,so solo che chiunque incontrerò non sarai mai tu e non reggerà mai il confronto ma la vita fa skifo ,il destino é strano ,ti fa conoscere persone e soprattutto ti fa innamorare di una persona ke non ti amerà...qual é il senso? É la mia punizione forse ,vabe ma in ogni specchio d'acqua vedrò sempre Te come quel pomeriggio a budapest sul traghetto guardavo il fiume al tramonto e nn mi senti mai cosi vuota e infelice. Addio ma comunque TI AMO ....
Mar
04
Ott
2016
amore estremo?
Salve a tutti, finalmente ho trovato un sito dove posso dire tutto quello che mi sta succedendo nella mia vita ora... Sono un ragazzo di 23 anni che é fidanzato con una bellissima ragazza di 22. Stiamo insieme da 3 anni e abbiamo deciso di sposarci quest'anno, precisamente tra una settimana... La nostra relazione é stata temprata da molti avvenimenti, la morte di mio padre e della mia più vicina zia e di sua nonna, che erano persone che erano dei pilastri della nostra vita ma che sene sono andati molto probabilmente per farci capire diverse cose della vita. Sta di fatto che ne abbiamo passate e siamo davvero innamorati... Ma quello che sto per dirvi richiede l'attenzione di un pubblico di persone con una mentalità davvero aperta, perché veramente ho bisogno di tanti troppi consigli e ho voglia di svelarvi cosa il mio cuore e la mia mente stanno elaborando nella loro eterna lotta fra ragione e sentimento... Tutto é iniziato un mese fa più o meno, quando lei, facente parte di un gruppo su facebook dove si commentano gli screen di chat fra persone che scrivono cose demenziali, commentando uno screen inizia a parlare con persone e tra queste c'é un uomo che la colpisce subito perché, secondo lei, dal suo modo di scrivere e ragionare si sente molto legata. Piccola premessa, lei ha un carattere davvero deciso e forte ed é determinata a ricercare la verità in ogni relazione che ha con amici e famigliare dato che, appena sa che qualcuno non gli ha detto delle che pensa su di lei, inizia diciamo a discuterci fino ad estrapolargli la radice o origine di tale pensiero su di lei. Io invece sono un ragazzo introspettivo che prima che mio padre morisse ho passato un lungo periodo di depressione che ha cambiato il mio carattere da nerd di videogiochi e bravo studente scolastico, a diciamo zoppicante ragazzo (estroverso?) con ancora molte pippe mentali che parla relativamente poco e quindi dice poco la sua. Potere quindi immaginare da una parte lei la lava incandescente e io l'oceano con i suoi abissi... Sta di fatto che lei si "innamora"(?) di questo lui dopo tante notti che ci parla e si scambiamo parecchi complimenti a sfondo sessuale... Ora potete tranquillamente dire:"ma tu la soddisfi sessualmente questa ragazza?" Vi dico di si perché lo vedo che quando siamo a letto nei nostri sguardi c'é passione e nelle prestazioni non manca di certo quell'impeto animale che di certo non distingue molto noi umani dagli altri esseri viventi. Il desiderio di, ma si diciamolo, sbattere" é prerogativa di ogni atto di procreazione nel mondo animale credo... Ad ogni modo lei mi parla di tutto quello che dicono la notte, é totalmente sincera con me di tutti i loro sentimenti reciproci, tanto che mi dice che lo vuole incontrare una volta al mese fino a quando credo questo desiderio non si spegnerà, e ovviamente mi dice che vuole anche concedersi a lui perché questi la fa sentire veramente desiderata. Ovviamente ne abbiamo discusso, io ovviamente sono geloso perché chi non lo sarebbe e poi penso che questo cambierebbe profondamente la nostra relazione... Lei mi dice che le attizzerebbe molto vedermi mentre mi faccio un altra donna e che se io fossi nella sua stessa situazione, lei stessa mi lascerebbe fare quello che mi sento di fare. Ovviamente lei parlando con questo uomo ha raggiunto una apertura mentale davvero considerevole, perché da qui a tre anni non mi sarei mai aspettato una confessione del genere da parte sua, lei cosi gelosa di me, ma io mai di lei fino ad ora.. E forse questo é uno dei miei tanti errori in questo rapporto. Adesso io chiedo, voi visualizzatori e inquilini di questo sito che magari avete per lo meno una piccola esperianza in campo di "coppia aperta" o del cosi chiamato fenomeno del "poliamore o poligamia" quale é la ragione che vi spinge cosi tranquillamente a concedere il vostro lui\lei ad un'altra persona? sapendo si che avrete la felicita del vostro amato o amata, e non avendo comunque sia nessun sentimento del tipo: "questo mi sta a mette le corna perché non é veramente soddisfatto e quindi mi ha mentito per tutto il rapporto". Tante volte ho pensato evenienza che mi potesse capitare nella vita una relazione con una tale visione del rapporto sessuale di coppia cosi dannatamente aperto, ma mai avrei pensato che mi capitasse. Ad ogni modo succederà perché lei vuole vederlo e lui si é innamorato veramente per la prima volta nella sua vita. Ma io dal mio lato non so più cosa fare, perché se lascio andare la mia parte razionale che dice :"dopo tutto quello che mi é successo nella mia vita, pure cornuto adesso no eh...", potrei perdere ciò che più amo al mondo, che considero veramente l'amore della mia vita perché lei mi completa. Perché lei mi ha detto che se non riesco a sopportare questa cosa molto probabilmente mi lascerebbe perché non vuole farmi soffrire. D'altra parte invece se seguo il cuore che mi dice "lascia che lei vada per la sua strada e che sia felice, tanto lei ti vuole comunque nella sua vita. Lei ti sta per sposare.... Questo ti fa capire che il vostro rapporto, aldilà che ci sia un altro, é di sicuro di autentico amore". E qui sono arrivato (a 10 giorni dalla celebrazione del nostro matrimonio) a che domani lei andrà da lui e poi tornerà da me il giorno dopo, e io sto lasciando che tutti questi eventi accadano perché voglio capire quale tra questi due sentimenti sia il più prevalente e che molto probabilmente decreterà il mio modo di essere (o ragazzo innamorato con una mente matura ed aperta, oppure innamorato si, ma che ha perso in questa relazione... Perso in tutti i campi). A voi il giudizio signori e signore, uccidete il mio cuore, schiacciate la mia ragione con le vostre critiche, mi serviranno per capire. Grazie. P.s (per il momento mi sento di mettere un No alla domanda "ti sei pentito" perché ancora non lo so).
Sab
24
Set
2016
Ero solo una bambina bisognosa di amore ed attenzioni. Adesso sono diventata una stronza che sa portare solo rancore. Per colpa sua.
Quando mi sono messa insieme a lui ero solo una bambina. Avevo appena quindici anni. Lui ne aveva quasi diciotto. L'ho amato perdutamente sin dal primo istante perché con lui avrei voluto un futuro, una famiglia, dei figli, una casa. Anche se non condividavamo le stesse passioni, insieme ci stavamo "bene". Pensavo che tutto stesse andando a meraviglia, fino a quando non ho cominciato a soffrire. Lui usciva, lui sempre e perennemente libero ed io costretta a stare in casa. Da lui. Ed io glielo permettevo; gli permettevo di passare le notti fuori e bere, di uscire a tarda notte, gli facevo passare le volte in cui non voleva sentirmi e lasciava il telefono a casa mentre lui era chissà dove, chissà con chi. Mi ha annullata dal mondo, mi ha tolto il respiro coi pianti che mi faceva fare. Volevo solo essere felice con lui ma anche coi miei amici. Amici che adesso non ho più e mai riavrò. Felice con la mia libertà, la mia spensieratezza. Tante volte mi piaceva uscire da sola, a rilassarmi, a passeggiare senza nessuno perché mi sentivo libera ed "indipendente". Era l'unico benessere che permettevo a me stessa. Perché chi entra nella strada dell'autodistruzione non ne uscirà facilmente o forse mai. Ed io mi autodistruggevo tranquillamente dietro gli occhi di tutti. Ma quel benessere.. quel benessere era un lusso che mi permettevo tranquillamente. E lui me l'ha tolto, come mi ha tolto anche la salute fisica e mentale. Tanto ha fatto che mi sono ammalata. È peggiorata la mia depressione, facendola diventare "grave". E quando uno psichiatra ti guarda, ad ormai diciassette anni e ti dice:"signorina lei soffre di una depressione grave, la strada è lunga e difficoltosa", capisci che qualcosa NON VA PER NIENTE BENE. Mi sono incolpata di tutto, che la colpa fosse mia e del lusso che mi permettevo. Così l'ho lasciato vincere. Lui le notti a bere le passava ed io anche, a piangere. A piangere fino a soffocare. Attacchi di panico tutte le volte che mettevo mezzo piede fuori casa. Poi la mazzata della malattia. E ho smesso di vivere.
Quattro anni di relazione, adesso ho diciannove anni e lui ventuno. Ma è finita. Perché io un giorno mi sono svegliata, dopo due anni mi sono svegliata e gliel'ho fatta pagare e lui non lo ha accettato. Ho sofferto io per due anni? Soffri anche tu per altrettanto periodo di tempo. Lui mi ha portato le mie malattie che sono costretta a tenermi forse per sempre, io gli ho portato la pazzia, le crisi di nervi. Ho sempre pensato che lui avesse un problema di tipo psicologico perché il suo nervosismo non mi è mai parso normale. L'ho cominciato a pensare quando dopo sette mesi che stavamo insieme, davanti a tutti, mi ha spinta a scuola fino a farmi arrivare a terra e per poco a non sbattere la testa nell'angolo del banco. Mi sono sentita morire. Mi ha ucciso tante, troppe volte, con le parole e coi gesti. Ma adesso era peggiorato. Persecuzioni e minacce; "io ti ammazzo, troia" - "ti pesto fino a renderti irriconoscibile". Mi ha stalkerato per mesi. Sapeva ogni mio movimento.
Mi ha confessato di aver avuto tante volte la tentazione di tradirmi nel periodo peggiore della mia malattia, nonostante io non gli avessi mai fatto mancare nulla da nessun punto di vista. Era sempre al centro delle mie attenzioni e dei miei pensieri, sempre. Mi ha confessato di aver pensato ad altre donne oltre me, a come sarebbero stati i rapporti e di averne avuto voglia. Ma me lo ha confessato dopo che io gli dissi che stavo cominciando a provare un'attrazione puramente fisica verso un collega. Dopo quattro anni di relazione, in pratica. L'attrazione che provo per questo collega mi fa stare male con me stessa perché non doveva succedere a me. Ma lui le attenzioni, a differenza del mio ex, me le dava in quel momento. Ho ceduto alle sue parole, ai suoi sorrisi, alle sue avance ed ai suoi complimenti. Ai brividi che mi faceva spuntare lungo tutta la schiena. Ma non ho tradito il mio ex, nonostante ne avessi avuto le occasioni. Anzi, ho cercato di evitare questo collega in tutti i modi. Soprattutto di rimanere sola con lui, soprattutto questo. E premetto di essere stata chiamata "puttana" prima che tutto questo mi succedesse.
L'ho lasciato quando ha ammesso di avermi data per scontata,di essersene fregato altamente di me e di quello che provavo perché lui avev diciassette anni ed aveva il DIRITTO di vivere la sua vita come meglio credeva. Ed io che ne avevo solo quindici.. lui.. lui mi ha tolto anche il respiro.. L'ho lasciato quando ha cominciato a strattonarmi davanti alle persone. Tutte estranee. L'umiliazione mi ha sbranata. L'ho lasciato nel momento in cui ho pensato che a casa non ci sarei arrivata viva perché ha cominciato a correre come un pazzo ed a sbandare con la macchina, urlare, sbattendo le mani sul volante e minacciarmi di uccidersi, per poi piangere e chiedere un'altra possibilità. Se gli veniva negata, minacciava di uccidersi, con un tono furioso, capace di mettere i brividi. Mi ha terrorizzata.
Ho rabbia. Ho perso quattro anni della mia vita e mai potrò recuperarli a causa della mia malattia.
Ho promesso a me stessa che non avrò mai più relazioni sentimentali. Mai più. Perché questa mi ha bruciata viva.
Intanto col collega stiamo cominciando a scambiarci qualche sguardo involontario in più, qualche sorriso. I suoi complimenti mi fanno piacere, ci sono momenti in cui ci sbraniamo con gli occhi. Non so se cederò mai al suo corpo, quello che so è che sono talmente arrabbiata col mio ex da odiarlo.
Lun
19
Set
2016
Sei uno stronzo
sei uno stronzo e ti odio, ti sono stata appresso per 10 mesi e mi hai fatto cadere nella tua trappola, prima ti sei presentato come il principe azzurro che voleva una vita e dei figli con me, poi con il tempo ti sei rivelato per quello che sei.... Cioè un egoista demente e superficiale!!!! L' unica cosa che ti teneva legato a me, per tua stessa ammissione, era l' aspetto fisico ed il sesso.... Avrei potuto essere la peggior megera dell' universo e non te ne sarebbe fregato nulla, perché di me l' unica cosa che sai apprezzare è il c***!! Vergognati!! Io esistevo solo per il sesso, perché figuriamoci, per te le cose importanti sono altre!! Come fare tutti gli sport possibili e immaginabili e fare il coglione con gli amici.... Ed io a seguirti dovunque, a supportarti dovunque, mentre in casa ho un padre depresso ed una madre che non ci sta con la testa.. Te ne è mai fregato dei miei problemi???? MAI!! A te non interessa NULLA, ti importa solo di te, te e te!! Io esistevo in quanto tua estensione e basta....
poi sono cominciate le spinte, le mani addosso, gli insulti, sminuirmi pubblicamente, scenate, strattoni,denigrazioni pubbliche, dirmi che mi odi con tutto il tuo cuore e che ti ho rovinato la vita, che staresti meglio da solo ma che stai con me solo perché ami sc***** con me!! Ed io ho sopportato tutto questo.
ora che hai un problema serio e concreto, io non mi sono allontanata, ma ero pronta a darti supporto e a starti vicino, a subire i tuoi malumori, le tue ingiustizie, il tuo "egoismo" come tu hai affermato che pretendevi di essere....poi l' epilogo, mani al collo, strattoni, urla ed insulti SOLO perché all' ennesima volta in cui mi davi della stupida ho OSATO stare zitta!!!! Ovviamente me ne sono andata, mi hai ricercata e mi hai anche chiesto scusa.... Ed io ci sono cascata!!!! Ma perché perché sono così stupida!!!! Ora dici che mi ami ma SEI TU CHE non vuoi stare con me!!!! E ho permesso che me lo dicessi anche dopo avermi insultata per bene ed avermi dato della poco di buono ed avermi ferita in tutti i modi!!!! Bloccata perfino nel registro chiamate e su whatsapp!!!! Ma PERCHÉ PERCHÉ ti ho dato questa soddisfazione??!! Sei solo un bastardo infame, tu non sei un uomo, sei un escremento!!
ed io qui ancora a star male per te.... Ho già perso un anno all' università per colpa tua, ed ora chissà quanto altro tempo perderò. Non so se riuscirò a rialzarmi. Mi sento uno schifo, mi domando se finalmente troverò un uomo che mi ami per quella che sono, non per il mio c***. Perché non ho il diritto come quasi tutte le donne al mondo, di trovare qualcuno che abbia voglia di proteggermi e di non farmi del male??
Sab
10
Set
2016
Non mi fido più del mio ragazzo
Ciao a tutti,
Frequento un ragazzo da più di due anni e mezzo ma ultimamente le cose non vanno come speravo. Ammetto di essere una persona sempre molto presente nella sua vita ma che sa anche lasciargli i suoi spazi non appena ne ha bisogno. Non lo ho mai obbligato a fare niente nonostante tante volte fossi io a soffrire, piuttosto preferivo fare finta di niente. Poi con il passare del tempo mi sono resa conto che se una cosa mi faceva stare male era giusto farglielo sapere (ovviamente senza offenderlo ma parlandogli con calma per risolvere il problema). Indipendentemente da ciò di cui si parlava la colpa era sempre mia sebbene era palese non fosse così. È convinto che io non voglio che esca con i suoi amici (e a loro va a dire proprio questo, bastardo), quando ci rimango solo male se mi aveva detto che ci saremmo visti e all'ultimo cambia i piani e va con loro. Non la trovo una forma di rispetto più che altro.. Sono convinta che lui sia un bravissimo ragazzo e che non mi abbia mai tradita ma nonostante ciò sento che faccio fatica a sopportare questi suoi sbalzi di umore.
In questo periodo litighiamo per le cose più stupide.. Del tipo.. Una sera è venuto a casa mia e si è messo a spingere via il mio cane (cucciolo, tra l'altro) con i piedi e a calciarlo perché a suo avviso gli stava troppo addosso. A quel punto gli ho fatto presente che a casa mia certi comportamenti mi danno fastidio e li se ne è uscito con 'certo che tu e la tua famiglia siete proprio strani'. Come se io andassi a casa sua a calciargli la madre..
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata giovedì. Lui era al bar con i suoi amici nel mio paese che conta 7000 anime, dunque di bar aperti alla sera ce ne è solo uno. Quella sera come altre, sono uscita con mia mamma e visto che quello è anche il nostro di bar siamo andate li. Ovviamente l'ho avvisato e gli ho chiesto se gli dava fastidio. Lui mi ha detto di no. Il caso volle che una volta arrivata l'unico posto libero fosse quello di fianco al loro. Per me non c'era nessun problema.. Lui lo conosco da due anni e mezzo e i suoi amici li ho conosciuti prima di lui. Inoltre il mio ragazzo è praticamente da due anni che viene in casa mia ed ha un buonissimo rapporto con mia mamma.. Fatto sta che lui è stato convinto che fossi andata al bar solo per controllarlo (assurdo perché non l'ho mai controllato ne sono mai andata nei suoi stessi posti) e che non avrei mai dovuto andare al bar con mia mamma perché è troppo vecchia (ha 55 anni e io 20, e quel bar è frequentato da chiunque). Tutto ciò per dire che quando mi ha vista ha faticato a salutarmi e per tutto il tempo ha fatto attenzione a non girarsi verso di me con la paura che gli rivolgessi la parola. Ma io mi chiedo.. Dopo due e anni e mezzo insieme e il bene che gli voglio è normale una reazione così infantile? Vi è mai capitato?
Da quel giorno non fa altro che dirmi che è stanco di le, che vuole i suoi spazi, che non ce la fa più ad essere impegnato con me anche se mi ama.. Io non ci capisco più niente e sono arrivata alla conclusione che di me poi non gli importasse poicosì tanto.
Tra l'altro uno di quei due amici di quella sera mi ha mandato dei suoi messaggi vocali in cui mi diceva che è cogenti di avermi lasciato e che finché io non cambio non vuole neanche più vedermi. Ieri poi dovevamo vederci e mi ha detto che non poteva perché doveva lavorare, quando poi quel suo amico mi ha confidato che in realtà è stato a casa. Io con tutte queste bugie non so più cosa fare.. Non riesco a fidarmi nonostante lo ami. Quello che mi fa stare peggio è rendermi conto che si vergogna di me e che se non è il giorno in cui ci saremmo dovuti vedere non mi vuole più tra i cosiddetti. Inoltre non è la prima volta che mi lascia per poi tornare da me due o tre giorni dopo dicendomi che ha fatto una sciocchezza. Sono stanca di questa situazione instabile.. O sta con me o mi lascia, ma sembra ormai essere convinto di avermi in pugno.
Scusate per il poema e grazie mille.
Mar
06
Set
2016
Gli Uomini...sono tutti maiali!
È decisamente imperdonabile come tutti e dico TUTTI gli uomini di questa terra siamo pervertiti e maiali! Sono dei repressi senza fine,mentono senza pudore e non sono capaci di affrontare mai la realtà. Pensano a sistemarsi per bene con una ragazza mediamente carina,di famiglia umile e buona,che lavora e pensa a mantere casa...mentre loro cosa fanno??????!!!!! Pensano costantemente al sesso e farsi mandare foto delle ragazze (di facili costumi) dei loro amici che hanno incontri occasionali...senza pudore direi!!!!! Ma che skifo... Forse non hanno capito che nel 2016 anche questo tipo di ragazze possono fate altrettanto ma sai...capita che hanno veramente dignità e sentimento..così preferiscono non farlo! Ma alla lunga tutti si stancano...e da li corna su corna! E allora mi viene da dire meglio avere tutti conquilini con compromessi...tanto ti cornificano con qualunque mezzo e tu ti devi difendere...quindi si preferisce non avere più sentimento e basta solo comodità! Fanno tutti skifo! Niente più rispetto, si è solo e illusi in un mindo di ipocrisia!
Dom
04
Set
2016
Scuola
Ciao a tutti,sto passando uno dei periodi più brutti della mia vita...Sono sempre andata bene a scuola allora ho scelto di fare il liceo.Pensando di essere intelligente e dotata,sono andata a scegiermi il liceo più difficile della città.Mi sono completamente sopravalutata perchè ho inziato subito a prendere brutti voti e ad andare male in varie materie ma in qualche modo ho superato la prima e la seconda...Il terzo anno delle superiori l'ho iniziato con moltà difficoltà ma ho tirato avanti fino alla fine,mi sono impegnata e ho studiato tanto...comunque ho avuto il debito in 2 materie e agli esami di recupero di agosto mi hanno bocciato.I miei sono delusi e si vergognano del mio fallimento e io penso che potevo fare di più,potevo impegnarmi di più...mi sento veramente uno schifo perchè ho perso un anno...ho speso soldi per libri e ripetizioni per niente,ho faticato tanto per niente...i sacrifici miei e dei miei genitori sono stati invani ma la cosa che più fa male è che i miei mi danno la colpa di tutto...scusa se ci sono errori ma al momento non ho proprio le forze di ricontrollare ciò che ho scritto
Sab
27
Ago
2016
Che schifo la mia vita.
Sono sempre stata sola, mai nessuno con cui passare le mie giornate già dall'infanzia. Passavo del tempo solo con mia cugina un anno più piccola di me, ma lei non aveva tutta questa importanza per me quanto io gliene davo a lei, anche se devo dire che abbiamo passato bei momenti assieme. Chiunque passava le festività natalizie o di Pasqua in compagnia. Chiunque aveva qualcuno con cui andare a mare d'estate. E io mi chiedevo il perché i miei genitori non avessero nessuno, questa cosa mi faceva sentire ancora più sola, tanto che la mia unica e vera compagnia, sono stati i giochi e i cartoni animati. Ho passato l'infanzia in solitudine, anche perché con i miei compagni di classe ci litigavo senza un motivo valido...ricordo quei giorni pieni di tristezza, non vorrei mai ritornarci. In più si è aggiunto il fatto che sono sempre stata grassa e io lo sapevo, pesavo molto di più rispetto ai miei coetanei e quando mangiavo rimandavo sempre la "dieta" al giorno dopo. Ma ogni giorno passava, quei giorni sono diventati anni e sono arrivata alle medie. Gli altri già avevano fatto amicizia, io nel socializzare avevo molta difficoltà quindi preferivo stare in disparte...i primi due anni sono stati da inferno: c'era chi mi prendeva in giro per il mio aspetto fisico e c'era chi non mi sopportava perché insultavo la gente della mia scuola media su facebook (lo so, me la sono cercata un po' anche io e questo successe in seconda media), in realtà lo facevo per passatempo visto che come adesso, non avevo una vita sociale. In realtà stavo crescendo, si, ma me ne sono resa conto tardi. L'estate 2013 è iniziato l'inferno che si è scatenato nella mia testa, e questa cosa mi ha influenzata molto, sia in ambito sociale che scolastico: ero grassa e per avere a che fare con qualcuno dovevo dimagrire, così la pensavo. Intanto mi guardavo allo specchio e piangevo... odiavo non avere la pancia piatta, odiavo avere le gambe grosse e quando mi sedevo lo diventavano ancora di più, odiavo il fatto di non essete come avrei voluto sia fisicamente che caratterialmente. Passai l'ultimo anno delle medie pieno di insicurezza ..vedevo come le mie ex compagne di classe erano vivaci mentre la mia era solo per mascherare tutta la tristezza che avevo dentro, come si preparavano e come stavano bene con loro stesse e la cosa mi faceva sentire molto inferiore, perché io non mi truccavo, avevo sempre i capelli raccolti e mi vestivo da maschio, per di più si aggiungeva il fatto che fossi grassa quindi vi lascio immaginare. E due volte è successo che mi prendevano per tale..tutto questo mi portò a superare quasi il limite delle assenze. Estate 2014: provai per l'ennesima volta a fare la dieta ma tutte le volte mollavo. I miei complessi crescevano sempre di più. A Settembre iniziai il primo anno delle superiori, ma capitai in una classe dove c'era certa gente delle elementari (già, una cazzata..), ma era più forte di me. Intanto però, i capelli erano sciolti e iniziavo a truccarmi. A scuola comunque ci riandai dopo un mese, cambiando classe però, andando assieme ad una mia amica delle medie. Lì nemmeno socializzavo, non me ne rendevo nemmeno conto che dovevo farlo, ma intanto arrivai a pesare 95 kg, e per una tredicenne è tanto..solo che essendo alta e il mio modo di vestire si notava circa una decina di kg in meno, ma comunque SI NOTAVA. Per il mio carattere timido, il mio arrossire quando stavo a contatto con gli altri, venni presa di mira da un ragazzo della classe.. E da lì iniziò a prendermi in giro, per l'ennesima volta qualcuno mi prendeva in giro, ero sola come sempre, nessuno mi difendeva, se non da sola. Anzi, gli altri preferivano assistere alla scena vedendomi stare male. A Febbraio del 2015 decisi di farmi bocciare, perché poi avrei iniziato una dieta e ripetuto di nuovo il primo anno, visto che avevo l'anno vantaggiato, così non andai più a scuola. Ma da vero fallimento che sono, quella dieta non l'ho mai iniziata e a Settembre del 2015, cambiando scuola, ci andai dopo due giorni quando gli altri già avevano iniziato a socializzare, con lo stesso peso di sempre. Lì mi sentivo davvero a disagio: non conoscevo nessuno e gli altri già stavano in confidenza, e da lì capii una cosa..che il problema della situazione stavolta ero io. Il non sentirsi a disagio con loro stessi succede in modo che non si riesce ad andare d'accordo col mondo esterno. Ma sentivo davvero che la parte più bella di me vuole uscirne fuori, ma per farlo non ho bisogno di questo corpo. Così, saltai l'anno, promettendomi di nuovo che avrei fatto la dieta. Quella dieta l'ho iniziata pochi mesi fa, troppo tardi, tanto da perdere solo 10 kg (adesso sono 82)... Tra 20 giorni inizierà l'incubo, ma non so se ce la farò. Ho tanta vergogna a stare con le mie amiche che magari penseranno che per l'ennesima volta non sono riuscita a dimagrire. Il mondo fuori si diverte e io sono qui, più sola ancora. Ieri tramite internet ho litigato con certa gente che mi insultava in tutti i modi possibili e inimmaginabili, è inutile dire che ho pianto come non mai, mi sono meravigliata di me stessa. Da lì ho capito che il vero problema sono io. Non dovevo nascere...io sono nata per essere infelice, per essere sola, ormai ci ho completamente perso le speranze. Non ho né amici nella realtà (solo 4) e né nel virtuale. Non ho nessuno, mi sento talmente sola. Eppure ho bisogno di qualcuno che mi voglia bene ma semplicemente ci ho perso la speranza. A nessuno importerà mai di me. Mi chiedo perché una persona debba nsscere quando il suo destino deve essere segnato da tanta cattiveria, tanti insulti, tanti complessi. I demoni del passato ritornano a farmi visita e questo non lo sopporto. Vorrei il suicidio ma non ci riesco. Sono una fallita, mi faccio così schifo. Dentro di me c'è solo il vuoto e se continua così, ricorderò con tristezza anche gli anni dell'adolescenza..i miei quindici anni che avrebbero dovuto essere gli anni più belli.
Sab
20
Ago
2016
Mi deprimo ascoltando "I migliori anni della nostra vita"
È una canzone bellissima che suscita in me forti emozioni, perché mi fa pensare all'adolescenza. Solo che nonostante mi faccia emozionare, provo una forte nostalgia, nostalgia di qualcosa che ancora non ho vissuto. Ho quindici anni ed è come ancora dovessi iniziare a vivere, i miei complessi sono imprigionati in me. Eppure vorrei stare per strada tutto il giorno, le serate, le feste, gli amici. Quando sono con le mie amiche di sempre penso di non essere nel posto in cui vorrei stare. Io da sempre non sono mai stata una persona tranquilla, ho sempre voglia di fare cose fuori dagli schemi, ma come ho già detto, i complessi me lo impediscono. Il mio aspetto fisico è il motivo per cui sono così triste, è vero che magari come la maggior parte degli altri penserete che ce ne sono di cose peggiori al mondo e anche io ne sono consapevole, ma il fatto è che non sto bene con me stessa e quando accade ciò non si sta bene con niente e nemmeno con nessuno. Mi sento in un corpo che non è il mio, perché ho troppa voglia di cambiare e mi sono promessa che durante l'inizio della scuola avrei raggiunto questo cambiamento, ma il problema è che ho soltanto perso 10 kg quando devo perderne altri e sarei disposta a fare cazzate per perderli velocemente ed essere quella che ho sempre sognato. Nessuno può entrare nel mio dolore, nessuno può pensare quanto io ci stia male, c'è gente che brucia le tappe mentre io ancora devo percorrerne una. Arrivata alla preadolescenza non mi rendevo conto di star crescendo e solo adesso mi accorgo di come il tempo passi velocemente e io non sto vivendo. Questo sfogo nasce perché per caso girando i canali per televisione, stando a casa (come sempre!) appare questa canzone e mi ha fatta pensare molto. Ho anche un carattere chiuso perché appunto sono tre anni che mi sono chiusa in me stessa rifiutando di conoscere gente nuova, rifiutando di allontanarmi dalla mia città, rifiutando di andare a scuola anche. Mi sento una fallita perché la dieta e lo sport è un percorso impegnativo che avrei potuto fare anche quattro o cinque mesi fa, e ora che il tempo stringe mi sento davvero in difficoltà, ho voglia di deprimermi. Non voglio assolutamente andarci se sono così, perché davvero mi sento troppo, troppo a disagio con il mio aspetto fisico, molte volte ho pianto guardandomi...almeno 13 kg vorrei perderli...ma già so che mi contraddirà chiunque.
Iscriviti!
