Tag: ansia
Dom
02
Ott
2016
Sono tesa e ho paura che possa ripetersi tutto..
Ho quindici anni, sono sempre stata una persona timida e con il bruttissimo vizio di arrossire facilmente, soprattutto nei momenti meno opportuni. Sono stata bocciata perché ho capito che l'indirizzo scelto non faceva per me e ho cambiato scuola per sceglierne un altro decisamente più facile. Il problema è che nella classe precedente, essendo ancora più timida l'anno scorso e avendo questo vizio di arrossire, sono stata presa di mira da alcuni ragazzi di classe. Quest'anno credo di essere più socievole rispetto le altre volte, ma ovviamente questo arrossire ci sta sempre e infatti alcuni in classe l'hanno notato scherzandoci su, ma non posso sapere se man mano si trasformeranno in prese per il culo. Intanto ho un po' d'ansia per quello che potrebbe succedere
Sab
01
Ott
2016
Non so rispondere alla gente come dovrei... consigli?
Salve, da quasi un anno ho litigato con una ragazza di due anni più piccola di me che si crede molto alternativa è va in giro con gonnella, calze nere rotte (chiamasi moda) e collarino con spuntini. Da 6 mesi ho smesso di essere amica con una ragazza approfittatene che ora è diventata la sua migliore amica, nulla di strano e non mi interessa, ma ieri passando ho salutato un mio amico, queste mi hanno visto e hanno iniziato con :"ah." E la ragazza con il collare ripeteva "ciao. Ciao. Ciao" per darmi fastidio, fino a che, scoccata le ho risposto un secco "Ciao" molto infastidita e lei è l'altra hanno iniziato a ridere e fare "mh. Ah.eh. ah. Ahahah. Mh." Che neanche le scimmie questi versi.
Voglio dire: io non rompo i coglioni a nessuno, perché devono a distanza di un anno romperli a mw quando mi vedono? Vorrei rispondergli a tono ma sul momento non so mai che dire, anche perché la ragazzina è una che si crede superiore (poi la maturità io non la vedo ma vabè. ) e la mia risposta dovrebbe farle capire in realtàè piccola.
Non so rispondere a tono. Voi al mio posto che le avreste detto? Vorrei degli spunti per imparare a superare questo mio "blocco" nel rispondere chi mi attacca, grazie di aver letto...
Gio
22
Set
2016
Aiuto...
Sto con il mio ragazzo da 3 anni e lo amo tantissimo, purtroppo questo è un periodo molto stressante per me, perché sto cominciando l'università (in una facoltà che purtroppo i miei contestano da mattina a sera considerandomi una povera stupida e irresponsabile). Tutto ciò da solo mi procura molto, MOLTI stress, al punto tale che da settimane soffro di attacchi di panico e non mangio. Come se ciò non bastasse vado a fare il test d'ammissione all'università (che mi è costato ore di studio intense e crisi di panico per la sensazione di "non farcela") e scopro che la ex che per ben 3 anni ha cercato in ogni modo di farci lasciare, di farci litigare, etc... frequenterà la mia stessa facoltà. Già dal primo giorno dimostriamo di non poterci vedere. Io non riesco a vivere bene il fatto che dovrò avere contatti non solo con la ex del mio ragazzo (se fosse solo per questo cercherei di abbozzare) ma con la persona che per ben tre anni di relazione ha contribuito a rendermi insicura, arrabbiata,spaventata, a dividermi dalla persona che amo, senza preoccuparsi di ferire qualcuno! Con questo non voglio dire che lei nn può fare la mia stessa facoltà o cose simile (sarebbe assurdo) tuttavia vorrei almeno piter dire "diamine, ora mi toccherà andare a scuola con lei, lavorare in gruppo con lei, avere il suo numero di cellulare, sopportarlo. ." Senza che il mio ragazzo, che sa bene cosa ho passato per colpa sua, dica cose tipo "Non puoi fare sempre così" o se ne freghi altamente continuando a fare le sue cose come se lui non avesse mai visto i suoi comportamenti nei nostri confronti.
Non dico che voglio cambiare facoltà, litigare con lei o altro. Vorrei solo potermi sfogare liberamente con la persona che amo, potergli dire che quella mi fa pensare e ripensare a quanto si creda (e forse è ) superiore a me, a quanto lei potrebbe facilmente occupare il mio posto, al fatto che i miei genitori sono insistenti e non mi capiscOno, he pensano di me che sono una povera stupida.... É invece no, quando ci voglio provare lui è impgenaro a giocare o a fare altro e quando gli parlo dice che non posso sempre prendermela, che devo lasciar stare e mi blocco senza riuscire a dirgli tutto. La mia ansia in questo momento è troppa, ho avuto un attacco di panico anche ieri mentre ero sola, ma non voglio dirglielo perché poi vorrebbe sapere il perché e si arrabbierebbe. Non riesco a stare bene ed affrontare la situazione...
Gio
22
Set
2016
Aiuto...
Sto con il mio ragazzo da 3 anni e lo amo tantissimo, purtroppo questo è un periodo molto stressante per me, perché sto cominciando l'università (in una facoltà che purtroppo i miei contestano da mattina a sera considerandomi una povera stupida e irresponsabile). Tutto ciò da solo mi procura molto, MOLTI stress, al punto tale che da settimane soffro di attacchi di panico e non mangio. Come se ciò non bastasse vado a fare il test d'ammissione all'università (che mi è costato ore di studio intense e crisi di panico per la sensazione di "non farcela") e scopro che la ex che per ben 3 anni ha cercato in ogni modo di farci lasciare, di farci litigare, etc... frequenterà la mia stessa facoltà. Già dal primo giorno dimostriamo di non poterci vedere. Io non riesco a vivere bene il fatto che dovrò avere contatti non solo con la ex del mio ragazzo (se fosse solo per questo cercherei di abbozzare) ma con la persona che per ben tre anni di relazione ha contribuito a rendermi insicura, arrabbiata,spaventata, a dividermi dalla persona che amo, senza preoccuparsi di ferire qualcuno! Con questo non voglio dire che lei nn può fare la mia stessa facoltà o cose simile (sarebbe assurdo) tuttavia vorrei almeno piter dire "diamine, ora mi toccherà andare a scuola con lei, lavorare in gruppo con lei, avere il suo numero di cellulare, sopportarlo. ." Senza che il mio ragazzo, che sa bene cosa ho passato per colpa sua, dica cose tipo "Non puoi fare sempre così" o se ne freghi altamente continuando a fare le sue cose come se lui non avesse mai visto i suoi comportamenti nei nostri confronti.
Non dico che voglio cambiare facoltà, litigare con lei o altro. Vorrei solo potermi sfogare liberamente con la persona che amo, potergli dire che quella mi fa pensare e ripensare a quanto si creda (e forse è ) superiore a me, a quanto lei potrebbe facilmente occupare il mio posto, al fatto che i miei genitori sono insistenti e non mi capiscOno, he pensano di me che sono una povera stupida.... É invece no, quando ci voglio provare lui è impgenaro a giocare o a fare altro e quando gli parlo dice che non posso sempre prendermela, che devo lasciar stare e mi blocco senza riuscire a dirgli tutto. La mia ansia in questo momento è troppa, ho avuto un attacco di panico anche ieri mentre ero sola, ma non voglio dirglielo perché poi vorrebbe sapere il perché e si arrabbierebbe. Non riesco a stare bene ed affrontare la situazione...
Ven
16
Set
2016
Amici? UNA FREGATURA!
Ero amica di una drogata che si crede superiore degli altri e appena litiga con una son tutte troie. (Es. Questa litiga con A, quindi A diventa automaticamente una troia e non di ferma qui, noooo. Va avanti mesi o anni a darle il tormento in giro con frecciatine o andando sotto casa di questa a urlare, ridere, chiamarla...)
Con me ancora non ha iniziato, ma per lei lo stanon facendo quei DEFICIENTI dei suoi amici (che erano anche amici miei eh) e hanno iniziato con le frecciatine su facebook (esempio, non successo.Scrivo uno stato sui miei capelli? Ecco uno di loro che scrive tipo "ho fatto i capelli, chissene?" E gli altri che commentano con frasi per schernire) roba di poco conto, PER ORA! Ha rifatto anche amicizia con una puttanella drogata che le da ordini su ordini e non vorrei che iniziasse anche con me questa manfrina. Non vorrei neanche denunciarli qualora iniziassero a venire sotto casa mia o altro perché soffrendo di ansia e attacchi di panico avrei paura di ritorsioni.
Inoltre la mia ansia mi fa temere anche per cose che non ho fatto. Se ad esempio loro dicessero as una mia amica che io ho combinato qualcosa tanto grave da far finire la nostra amicizia ne morirei ANCHE SE MAGARI NON HO FATTO NULLA PER DAVVERO. Non capisco perché la mia mente reagisce così! Ho paura che potrebbero mettermi contro persone importanti dicendo loro cose che effettivamente non ho fatto ma che mi fanno sentire colpevole come se le avessi fatte. Perché questo?? Vorrei sapere solo perché la mia ansia mi fa fasciare la testa prima di romperla...
Mer
07
Set
2016
Salve
Non so perchè ho ancora le cuffie nelle orecchie se non sto ascoltando musica
Fisso la tastiera nella speranza di trovare l'ispirazione, ma non sto mica scrivendo un libro, è uno sfogo, cacchio!
Sono di nuovo in questa casa, ho addosso lo stress post-vacanza, ansia, depressione e un grosso cuscino a tenermi coccolata. Non si toglie l'ansia di dosso, chatto con ancora quei ragazzi, videochiamate e boiate varie ma mi annoio, che schifo chattare, che schifo socializzare con persone estranee LoL che schifo il disordine, che schifo studiare mi è passata la voglia.. sento ancora il profumo di te su di me.. Mi sale il vomito, voglio dimenticarti, chiusa una porta si apre un portone?
La sveglia tornerà a suonare di mattina e tutto sarà come prima, voglio rifarmi il guardaroba. Odio i miei vestiti, voglio fare shopping. Questo posto è troppo silenzioso, voglio il casino, però non troppo altrimenti non dormo di notte. Voglio delirare, voglio urlare, voglio socializzare ma non so che dire, sono timida.
Un pacco di pringles è andato insieme ad una bottiglia di coca, me ne frego. Mangio le unghie e le sputo a terra come facevo da piccola, alla faccia dell'estetista.
Ho ancora quella giacca di pelle li sul divano, aspetto che tu venga a prendertela, ma tu non vieni mai, brutto scemo, scrivo cavolate su fogli, elenchi, obiettivi e non ne rispetto nemmeno uno, forse dovrei scrivere un diario.
BoH
Vado a nanna...
Mar
06
Set
2016
Non se ne può più
Non se ne può più, pare che tutti si siano messi d'accordo per rovinarmi la vita.
Partiamo da mia madre, che nell'ultimo anno e mezzo ha deciso di dare di testa. Già lei per me non è mai stata una madre ottimale, diciamo che ha fatto il minimo per non essere definita "madre degenere". Solo per fare un esempio che può sembrare idiota, ma che vi assicuro che ha inciso molto sulla mia vita: ho avuto uno sviluppo sessuale precoce e a 8 anni ho avuto il mio primo ciclo. Credete che lei mi abbia spiegato qualcosa? Ma che, ho dovuto imparare tutto da sola, capire tutto da sola. Nonostante avessi il seno fino ai miei 13 anni si è rifiutata di comprarmi reggiseni perché "ero troppo piccola". Quando stavamo insieme non ha mai fatto altro che mortificarmi. Già alle medie non stavo molto bene perché alcuni ragazzi mi prendevano in giro perché non mi truccavo (mi era proibito, perché "ero troppo piccola"), non ero abbastanza carina, non uscivo mai (anche questo, mi era proibito, sempre perché ero troppo piccola), non avevo un cellulare e altro. Mia madre c'ha messo proprio il carico. Ogni volta che usciva per andare a fare shopping con mia sorella portava anche me ed era una tortura, tanto che oggi quando entro nei negozi e ci resto per più di 15-20 minuti mi viene uno sfogo cutaneo (!!!). Non potevo mai provare nulla perché "non mi sarebbe mai stato", perché era roba "troppo femminile" e quindi "non fatta per me". Il risultato è che i miei vestiti erano sempre stati quelli dismessi degli altri, poco importava che fossero da maschio o che non mi stessero bene. Ovviamente quando tornavamo a casa lei e mia sorella avevano comprato questo mondo e quell'altro per loro stesse e ovviamente ero io a dover portare le buste "perché ero più forte". Proprio perché ero più forte ho sempre dovuto farei lavori pesanti insieme a mio padre o al posto suo se stava a lavoro. Mi sarebbe pure andato bene, perché effettivamente sono più forte di mia sorella, per esempio, ma a volte mi vengono richieste cose impossibili da fare da sole. Una volta, avevo 16 anni, mamma mi chiese di andare a comprare QUATTRO CASSE D'ACQUA d'estate. Io le dissi che non potevo comprare tutte quelle casse d'acqua, ma lei insisteva e si lagnava, quindi le ho chiesto di portarmi dietro mia sorella per farle portare UNA cassa d'acqua e lei mi ha trattato come se fossi matta, perché ti pare che mia sorella potesse portare una cassa d'acqua, mica era così forte! Quindi sono uscita, ho comprato le casse d'acqua, ma ovviamente c'ho messo molto tempo, più di un'ora, a fare il percorso fino a casa. Una volta tornata, ovviamente, lei si è lagnata che ci avessi messo troppo. Ma, Dio Santo, erano QUATTRO casse d'acqua e io ero una ragazza di 16 anni, che diamine! Doveva ringraziare Dio che avessi obbedito a una cosa totalmente folle come quella! (Inutile dire che le mani, le braccia e la schiena mi hanno fatto male per un bel po', dopo quell'avventura)
Ultimamente mia madre ha dato di matto. Ha deciso che lei deve avere la sua indipendenza, che è libera di fare quello che vuole, che mio padre le ha sempre tarpato le ali e cazzate del genere. Ha deciso che lei davvero non fa più nulla e, se prima io dovevo spesso occuparmi dei pasti, della spesa e di altre piccole cose, ora, che sono all'università, ha deciso che devo fare tutto io e che lei non fa più nulla. Io faccio ingegneria meccanica, dovrei studiare, invece sono tutto il giorno a fare i lavori di casa e, quando finalmente riesco a studiare, lei, puntualmente, mi chiama per qualcos'altro, o si mette lì vicino a parlare al telefono, a sentire la musica oppure, fra le due stanze della casa dove c'è la tv, lei si deve mettere proprio dove sono io a guardarla, SEMPRE. A volte mi sposto in un'altra stanza, ma lei viene comunque dopo qualche minuto a rompere. Lei non ha mai fatto l'università, quindi non so se lo sta facendo apposta oppure semplicemente non si rende conto del danno. Ovviamente, anche se sono solo al primo anno, sono già indietro con gli esami. Se rimango in università a studiare, mi chiamano in continuazione perché mi chiedono quando torno a casa, quando faccio le cose, perché mia sorella non sa farle (lei non sa fare nemmeno l'uovo al tegamino, eppure è solo 3 anni più piccola di me!).
A proposito di mia sorella, lei è terrificante. Ha avuto da sempre subito tutto quello che io ho dovuto sudarmi (perfino la storia dei reggiseni per lei non è valso e lei li ha avuti anche quando era piatta e mancava ancora molto alle sue prime mestruazioni). Lei a 12 anni poteva uscire e tornare a prima serata, io a 14 sono potuta cominciare a uscire e tornare alle 16; lei ha sempre avuto tutti i vestiti, i trucchi, i tacchi fin da quando era alle medie, io certe cose non posso averle neppure adesso che ho 20 anni senza sentire mia madre che rompe (ancora adesso non mi trucco mai perché non ho mai imparato); i soldi lei li ha sempre avuti a richiesta, senza dire quello che doveva farci, io ogni soldo che guadagnavo dovevo darlo a mia madre e dovevo spiegarle molto bene quello che ci dovevo fare, altrimenti me li potevo scordare. Le feste? Lei ci può rimanere quanto le pare, io se non esco entro mezzanotte e accompagnata mi devo sorbire il mazzo! Senza contare la maleducazione di quella ragazza perché "non mi posso permettere di dirle cose deve o non deve fare". E va be', capisco la libertà di scelta, ma sinceramente che tu non faccia niente dalla mattina alla sera a 17 anni, mentre io a 20 devo fare qualunque cosa, mi sembra un po' esagerato, ecco. Spesso capitava che io le preparassi da mangiare e la aspettassi per il pranzo o la cena e poi lei non tornava perché aveva deciso all'ultimo di mangiare con le sue amiche e non mi aveva avvertito. È da cinque anni che va avanti questa storia e io ogni volta come una scema continuo a prepararle da mangiare e ogni volta sono costretta a buttare metà delle cose che ho preparato perché non riesco a consumare io tutto il cibo per due.
Per la questione dei soldi, comunque, ho provato a lavorare (ho iniziato a 16 anni, fin troppo tardi, per quel che mi riguarda), ma ogni giorno quando tornavo a casa mia madre mi diceva che non dovevo farlo, che non serviva a nulla, che non aveva senso per me, che era "una tortura per lei vedermi ridotta in quello stato per il lavoro" (ma che stato, poi? Ero solo stanca!)... A volte mi prendeva appuntamenti o visite mediche in orario di lavoro apposta per farmelo saltare. Ancora adesso che ho 20 anni le ho dovuto tenere nascosto il lavoro, perché sennò mi avrebbe rotto le scatole.
Da un lato vorrei andarmene da qui, però, sinceramente, non riesco a lasciare mio padre (che invece è sempre stato un uomo di buon senso, che mi ha sempre consigliato e sostenuto) in mano a queste due folli.
Poi si sono aggiunti i problemi sentimentali a causa di uno dell'università. Questo qui mi si era dichiarato e visto che sono sempre stata single (SEMPRE, manco il fidanzatino all'asilo ho avuto) e mi sono sempre lamentata ho deciso di dargli una possibilità, chiarendo che comunque era, appunto, una POSSIBILITÀ. All'inizio sembrava andasse tutto bene, tanto che mi ero convinta a dirgli definitivamente di sì, ma poi tutto è degenerato in una spirale di follia pura. Vi dico solo che abbiamo avuto una discussione perché ci dovevamo vedere, io ho detto che sarei stata un po' libera un x giorno a una x ora e lui mi ha fatto "Ah, ma c'è la partita" e allora io gli ho detto "Scusa, non lo sapevo, vediti la partita perché tanto ci vediamo in università e poi decidiamo un altro giorno" e lui no, doveva per forza saltare la partita perché sennò io gliel'avrei rinfacciato e io che gli dicevo di vederla perché tanto che me ne fregava, ci vedevamo tutti i giorni! Una cosa di surreale. Lui alla fine la partita non l'ha vista ed è sempre stato lui a rinfacciarmi di averla saltata per me (!!!!). Dopodiché, cercava di pagarmi sempre tutto e io ti direi "Oh, grazie, molto gentile", ma se mi venisse presentato come un favore, come qualcosa che fai per farmi contenta, non che poi paghi e ti lamenti che sei un pezzente, perché allora non è una gentilezza, è un baratto: mi vuoi far pesare che hai pagato, perché così mi sento in debito con te. Allora, se vuoi una che quando paghi te la dà, vai dalle prostitute, non da me. Io credo credesse di star parlando a una matta scocciata, perché ogni cosa era "Eh, ma poi me lo rinfacci", "Eh, ma poi ti rigiri la frittata", "Eh, ma poi-" POI NIENTE. Non c'è nessuna frittata, non ti devo rinfacciare nulla. Era la persona più pesante che io avessi incontrato in tutta la mia vita! Tutti i giorni più volte al giorno doveva essere aggiornato su cosa pensavo di lui e perché. Mi metteva fretta, ansia, stress, in una maniera assurda. Capisco che la situazione in parte era colpa mia, lo ammetto a mani alzate, lo so, ma diamine, ci si è messo anche lui a peggiorarla! Ogni volta che litigavamo lui stava così male che non mangiava, non dormiva, non beveva, perché avevamo litigato e non è che lo nascondesse, no, andava in giro a sbandierarlo, come se io gli avessi fatto chissà che torto quando gli avevo semplicemente detto di andare a farsi la partita con gli amici perché tanto io avevo da fare e quindi ci saremmo visti per solo pochi minuti. Ha pure minacciato di ammazzarsi!! Mi ha messo uno stress così forte che mi sono venuti a me disturbi psicosomatici! Mi cadevano i capelli, perdevo peso a vista d'occhio e velocemente anche se mangiavo una marea di schifezze per tirarmi su il morale, dormivo di meno, facevo gli incubi (non mi succedeva da molto tempo)... Quindi stress per l'università + stress per questo tizio + stress per la mia situazione familiare = disastro, casino totale.
Gli ho detto a questo ragazzo che forse potevamo continuare a vederci in università con calma, che non aveva funzionato e amen, si andava avanti, ma noooo, lui doveva fare per forza la vittima, ero IO che avevo sbagliato, la colpa era mia e lui non mi voleva vedere più. Mi ha tolto pure il gusto di andare in università perché ogni volta che lo incontro per caso è l'imbarazzo puro perché io lo saluto come faccio con tutti e lui non risponde e fa di TUTTO per far sentire che sono indesiderata. Ma sinceramente, 'sti cazzi, va bene? È andata male, pazienza, si va avanti come tutte le persone sane di mente fanno, non che continui a dovermi fare sentire in colpa per la vita. Perché poi, mentre io non avevo nessuno con cui confidarmi perché non volevo far pesare questo problema agli altri, lui lo raccontava al mondo, indi per cui TUTTI sapevano quello che stava succedendo, ma dal suo punto di vista, quindi pare che io fossi una stronza e basta, punto, fine del discorso, perché ignoravo il suo malessere quando discutevamo o sul fatto che non gli davo una risposta definitiva e cose del genere. Sinceramente, io ci ho messo tutta la mia buona volontà: ho cercato in tutte le maniere di farlo contento, davvero, gli ho perfino cucinato delle cose perché sapevo l'avrebbe reso felice, per fargli capire che non me ne importava nulla se era un pezzente e cose del genere. Poi ho capito. "Eh, ma è insicuro", INSICURO 'STA MINCHIA, è un pazzo psicotico, se curasse in testa! Se dovessimo contare tutte le volte che io sono stata rifiutata (una volta in maniera anche piuttosto brutale, anche se molto genuina, c'è da dire), allora io dovrei essermi sparata in testa da una vita e che diamine.
Scusate per lo sfogo lunghissimo, ma ne avevo bisogno perché mi serve per non dare di matto anche io. Lo so che ci sta gente che sta peggio e ci sono problemi ben più pesanti, ma, ecco, tutti abbiamo bisogno di uno sfogo, a prescindere.
Dom
07
Ago
2016
Ansia
Sono le 6 del mattino, i miei genitori sono usciti con il cane per la solita gita della domenica e io sto annegando nell'ansia.
Sono rannicchiata sul divano con addosso il mio pigiama rosa con le mucche stampate, le orecchie tese per captare ogni minimo rumore, il cervello in esplosione e il sonno che mi attanaglia. Mi manca solo uno scolapasta in testa e un mestolo in mano per completare questo patetico quadretto da soldato in trincea.
A 20 anni è penoso non essere in grado di dormire a casa da soli.
Anzi, è penoso non essere in grado di dormire.
Sono mesi che sono soffro di insonnia, ormai non mi ricordo nemmeno più cosa voglia dire dormire bene per tutta una notte.
All'inizio è cominciato con la difficoltà a prendere sonno e la comparsa di numerosi incubi. Poi gli incubi sono andati scemando, ma si è rafforzata l'incapacità ad addormentarmi. Sto sveglia fino a notte fonda e riesco a chiudere gli occhi solo al mattino. Ora, paradossalmente, ho anche inziato ad avere paura ad addormentarmi. Non so perché, ma spesso, quando mi rendo conto di stare per prendere sonno, mi prende l'angoscia e mi costringo a svegliarmi. Ma le migliori credo rimangano quelle notti in cui proprio non riesco a chiudere occhio. Con i miei amici ci rido su dicendo che ormai sono abituata a fare after, ma la realtà è che durante quelle notti arrivo a farmi del male fisico (non che l'autolesionismo sia un problema solo notturno) pur di alleggerire il carico di ansia e angoscia che mi attanaglia. È come se il mio cervello perdesse la bussola e non fosse più in grado di tenere a bada i pensieri. A volte ho paura di perdere totalmente il controllo e impazzire scollandomi totalmente dalla realtà. Di questa cosa ho vergogna a parlarne anche con la mia psicologa, mi sembra di essere troppo una disagiata.
La mia ansia sta intaccando ogni singolo aspetto della mia vita. Il sonno, le relazioni sociali, il rapporto con me stessa.
Non ce la faccio più. Sono esausta.
Mar
19
Lug
2016
Chi se ne va fa spazio!
Vi capita mai di sentirvi col dito puntato contro da coloro che affermano di essere vostri amici? Si, dico ''coloro che affermano'' perchè c'è una sottile differenza tra essere amici e credere di esserlo. La mia storia in pratica è questa: Conosco questa ragazza 5 anni fa, non abbiamo molto in comune, ma nonostante ciò riusciamo a diventare molto amiche, nonostante alti e bassi. Io cerco di essere una brava amica supportandola nei momenti di difficoltà, a scuola, con i genitori, le presto anche dei soldi per cene, cinema, piscina. (perchè suo padre non lavora molto e la madre è casalinga, pur essendo figlia unica, spesso i soldi scarseggiano.) Non è un problema per me, penso a lei e al fatto che è più divertente fare le cose in gruppo. Tutto procede bene fino a che non ho una crisi e finisco in ospedale per via di un violento attacco di panico che mi porta di conseguenza a giornate ansiose, altre crisi, incontri con uno psicologo ed ansiolitici su ansiolitici. In queste condizioni sento di voler uscire di meno, del resto i miei ''amici'' non mi chiedono come sto, come è andata in ospedale, non vengono a trovarmi a casa... Ad un certo punto questa ragazza mi manda un messaggio affermando di avere una crisi, e mi chiede di andare da lei, tuttavia io non sono nelle condizioni di andarla a trovare e glielo dico sperando nella sua comprensione. Ricevo come risposta un ''comunque se sai che sto male potresti anche venire...'' mi sento così in colpa, un vero e proprio stato d'ansia, che corro da lei in condizioni pietose, entro in casa e la vedo stesa sul divano a guardare la Tv. Nessun problema. Prima di riuscire a dire quacosa l'ansia mi precede e corro a vomitare nel suo bagno, ricevendo un ''potevi anche non venire se dovevi vomitare'' come risposta. Da questo episodio decido di smettere di vederla, sollecitata anche dai miei genitori (che mi danno consigli nonostante sia ormai una 25 enne matura, forse..). Lei mi manda ogni giorno messaggi per uscire, che declino, complice anche l'università, l'amore e nuovi amici. Lei però, gelosa dal primo giorno che l'ho conosciuta, mi accusa di non esserle mai stata vicina, di preferire gli altri a lei e di non meritare la sua amicizia. Dovrebbe dispiacermi aver perso un'amica, tuttavia credo che in un momento così difficile della mia vita, in cui sto ancora combattendo con un disturbo d'ansia generalizzato che mi porta ad avere attacchi di panico anche solo per la paura di ciò che potrebbe accadere in futuro, per quanto surreale, il tenermi stretta una persona negativa, capace di pensare solo a se stessa, che non è venuta a trovarmi neanche una volta, che non mi ha mai ringraziato per i prestiti, che non mi ha chiesto neanche ''stai bene?'' quando, per amicizia, sono corsa da lei e sono finita nel suo bagno a vomitare, sia superfluo. Chi se ne va fa spazio, forse avrei dovuto capirlo prima.
Dom
17
Lug
2016
C'è qualcosa peggio del peggio ? Si !
Sono un ragazzo di 21 anni (ho esitato per un attimo sulla mia età e continuo a dubitarne...21 o 22...) Vivo a Milano da un anno per motivi lavorativi;In questo periodo necessito di almeno 3-4 giorni di CALMA, RELAX e TEMPO PER ME......Chiedo troppo!!La mia vita va avanti in continue distrazioni,sfortune e continui "guai"
-Perdo le chiavi di casa, dormo in albergo.
-Perdo l'incasso del negozio
-Perdo il portafoglio
-Sto per perdere la testa, o è già altrove e non so dove!!!
Continuamente ho persone che dicono che io non ho tempo per loro... Vorrei avercelo in primis per me.
Lavoro da mattina a sera...PER FORTUNA HO UN LAVORO (sempre se non perdo anche quello...)
Voglio mandare tutto all'aria...
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