Tag: distanze
Sab
16
Lug
2016
Poveri i miei ragazzi.. eh?
Penso tutto sia normale comportarmi così ma... insomma, tempo fa successe che conobbi un ragazzo su internet. Ci scambiammo presto i numeri e incominciammo a scriverci. Abbiamo 4 anni di differenza. Dopo un pò di tempo, ci conoscevamo bene, era successo più volte che ci confidassimo come dei veri migliori amici, e le consolazioni non erano vane. Inoltre ci divertivamo un mondo e avevamo un sacco di cose in comune. Finchè un giorno lui mi disse che pensava di cominciare a provare qualcosa per me. Io, persa nelle sue infinite dolci parole volevo innamorarmi altrettanto... Così finsi di esserlo, ma lo lasciai sempre in dubbio. E già questa è una mia grande colpa. Essendo che abitiamo a due regioni di distanza volevamo incontrarci, ma tra i suoi rimandandare essendo che eravamo ancora i periodo scolastico io cominciai, senza accorgermene a stufarmi di quella situazione. Comunque resistetti. Verso i primi di giugno le cose iniziarono a precipitare, non riuscivamo più nemmeno a parlare tranquillamente. Prima di quel periodo, lui era molto preoccupato che potessimo perdere i contatti, così insistette perchè ci scambiassimo oltre che i contatti di diversi social anche un paio di numeri di amici. Dato che ero curiosa in modo assolutamente giustificabile essendo che i suoi amici si occupavano di una cosa che mi interessa a morte, con il consenso sia di lui che dei suoi amici scrissi ad uno di loro. Cominciammo a chiaccherare più o meno tutte le sere. Io adoravo quel ragazzo, era 3 anni più grande di me. Un giorno i ragazzi fecero un live, per scherzare, a cui partecipai anche io. Non riuscii più a smettere di pensare a quel ragazzo che avevo conosciuto solo pochi giorni prima... Insomma.. mi ero presa una cotta per quello che era il migliore amico di quello che sarebbe dovuto diventare il mio ragazzo. Pochi giorni dopo lo scaricai. Non seppe mai esattamente il perchè, anzi, nemmeno lo volle sapere. Purtroppo solo più avanti scoprii che ero la prima ragazza di cui si era innamorata, e no, non sto parlando di un 14enne... nemmeno 15, un pò di più. Sta di fatto che qualche volta ci sentiamo tutt'ora come amici, e quando mi ha confidato che aveva deciso di odiare l'amore, anche se so che gli passerà, mi sono sentita in colpa. Mentre lo scaricavo ero felicissima. Mi sono odiata per questo.
Le mie colpe, pur che non siano gravi, pur che non siano vere e proprie colpe perchè dettate dai sentimenti, quindi diventano i miei rimosrsi, sono: Il fatto di avergli dato corda all'inizio senza pensare molto alla conseguenza, il fatto di essermi quasi innamorata del suo migliore amico mentre lui soffriva, il fatto di non aver sofferto nel scaricarlo, il fatto di averlo illuso a lungo, ed infine di avergli reso la sua prima esperienza in cui veramente volesse stare con una ragazza propriamente uno schifo... Non mi sento granchè in colpa, ma penso dovessi raccontarla decentemente questa storia, prima o poi...
Dom
01
Nov
2015
Da capo.
Conosco questa ragazza da tre anni, siamo colleghi di corso all'università. Per diverso tempo, non abbiamo mai avuto un grande rapporto, nel senso il classico, da colleghi, appunto. Quest'estate però ci siamo avvicinati molto: avevo passato lo scorso anno in Francia per studio e ci sentivamo, non dico spesso, ma comunque più di prima. Tornato in estate, siamo andati assieme in vacanza a Malta (non da soli, ma con altri ragazzi) su invito suo. Per tutta l'estate ci siamo sentiti praticamente tutti i giorni, insomma stava nascendo qualcosa, più di un normale rapporto. Poi a Settembre pure lei è partita per andare a studiare all'estero. L'ultima volta che ci siamo salutati, le ho regalato un libro e ci siamo abbracciati e le avrei detto che sarei andato a trovarla. Si trova in Inghilterra. Dopo qualche sacrificio, Mercoledì ho preso il volo e sono andato da lei. Abbiamo passato tre giorni molto belli, tra pioggia britannica, molto té e risate. Chiaramente, dopo averla vista partire a Settembre, ho covato dei sentimenti per lei, ma non capisco come mai. Solitamente quando mi piace qualcuno, nasce qualcosa all'istante. In ogni caso, due giorni fa, mentre mi trovavo in stanza con lei, non facendocela più (ed essendo la notte di Halloween) le ho detto: "Vuoi che ti racconti una storia del terrore? Vedi c'è un ragazzo che da qualche tempos'è preso una cotta per te. Sono io." Imbarazzata se l'è presa e mi ha ordinato di andare a letto. Il giorno successivo dovevo partire, abbiamo fatto un giro per la città; lei era molto imbarazzata, ma comunque mantenevamo una parvenza del nostro solito rapporto. Pensavo volesse parlare rigaurdo a quello che era successo ieri sera, ma zero. Prima di prendere il bus per l'aereo lei sembrava che volesse dirmi qualcosa, ma, per fretta mia (ero in ritardo) ho preso il bus e l'ho salutata frettolosamente. Tornato in Italia, mi invia un lungo messaggio: il messaggio cita il fatto che ha provato moltissimo imbarazzato, e per reazione sua, si è innervosita. Detto questo mi ha detto che si è sentita lusingata dal mio interessa, ma non sente di provare qualcosa per me. Le ho scritto dicendole che comunque si tratta di una cotta, che comunque prima o poi finirà, è che io sono tranquillo.
Ora però resta l'enorme problema: il nostro rapporto non sarà più lo stesso. Io sono molto tranquillo ora. Sento però di aver sbagliato a dichiarare i miei sentimenti, forse perchè si tratta solamente di una cotta quasi adolescenziale (anche se, sì siamo giovani, ma io ho 24 anni). Vorrei sapere come fare adesso. Anche perché non ho idea di cosa mi accadrà.
Grazie mille per qualsiasi risposta!
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