Tag: diario
Mer
09
Mar
2016
Chiedere scusa dopo 30 anni
Scrivo questa lettera con la speranza nel cuore che tu Massimo legga casualmente questa confessione. Eravamo compagni di classe, entrambi sotto i 20 anni. Frequentavamo ragioneria. Tu un giorno hai chiesto il mio diario per poi ridarmelo con una dedica accompagnata da un, bel disegno e da una dolce dichiarazione d'amore. Poi il primo appuntamento, io sono scesa dal treno, e siamo andati al, parco, trascorso del tempo su, una panchina. Hai, osato, un, abbraccio e la tua sensibilitá ti aveva fatto capire di non, andare oltre. Non ero pronta per il, mio primo bacio. Le emozioni, i giorni a seguire mi sono implose dentro, era caos nella mia testa. Quella stessa sera mi sono rifugiata nella sala della mia casa avvinghiata a me stessa e mi sono, riconciliata con il, mio essere ancora bimba guardando, i cartoon, in particolare i puffi. Devi sapere che i silenzi a cui ti ho ingiustamente sottoposto, l'averti rinnegato con i compagni e stato solo, il modo per scappare dal mio diventare grande. Poi ho, cambiato scuola e me ne sono, andata senza salutarti, senza averti mai degnato, di una spiegazione. Perdonami. Ultimamente ti vedo nel, mio, paese, vorrei fermarti e chiederti, scusa, vorrei spiegarti che ero, una adolescente lenta, ma oggi, ho, 46 anni e sono, sposata e mi sembra inopportuno. Sono, stata bimba a lungo, condizionata forse da una educazione rigida. Ho sposato a 35 anni il, fidanzato storico, quello e stato l'unico uomo. Perdonami, Massimo B. Il, motivo per cui ti ho, lasciato e rinnegato, subito dopo, il, primo appuntamento era che ero, bimba e non, ero, pronta per il mio primo, bacio. Il tuo, ricordo mi accarezza il, cuore. Consolati sapendo che non saresti riuscito, a stare al.mio, fianco a vivere la mia lunga e lenta adolescenza. Alla fine sono, diventata donna in, viaggio di, nozze, e ho, pianto a lungo, quando ho lasciato la radsicurante casa paterna. Oggi, penso che quello che e diventato, mio marito dopo 14 anni di lungo fidanzamento era predestinato dal cielo. Lui ha potuto capire perché ha avuto come me un, padre padrone. Ti auguro, il meglio. Ti saluto, con, quell'abbraccio che ci siamo, scambiati su quella panchina del parco.
Mar
26
Ago
2014
Diari e fatti miei
Una volta, qualche tempo fa tenevo in diario.
Lo tenevo online, su quei siti apposta perchè non mi fido a usarne uno cartaceo. Prima o poi qualcuno lo legge.
Così su questo sito mi sfogavo, senza fare nomi e cognomi (è pur sempre online, anche se privato) e scrivevo quel che pensavo. Era più un modo di registrare meglio i ricordi, i brutti momenti o anche le belle cose perchè io tendo a dimenticare in fretta.
Poi arriva lui, litighiamo, io voglio uscire e starci lontana e lui mi prende il pc "Così vedo cosa scrivi sul tuo diarietto".
Lì non ci ho più visto, al diavolo il self control. Manco la voce mi rispondeva, saliva di tono senza che volessi.
Non voglio che legga dove mi sfogo, non voglio che legga quel che dico di lui quando sono incazzata con lui, e senza di me di fianco. Eravamo già incazzati, sarebbe stato come buttare la benzina sul fuoco.
Poi trattarmi come una bambina, farsi i fatti miei.. questo è il mio moroso nei suoi momenti peggiori.
Ci ho tirato una ginocchiata e un paio di schiaffi e alla fine mi son ripresa il computer, sono andata e ho cancellato quel diario. Ho cancellato tutto quel che avevo scritto di me in circa 6 mesi... l'avevo scritto per me.
Non ho un'amica con cui parlare di tutti i miei problemi, con cui uscire e raccontare di cosa và bene e cosa no, non posso parlare con nessuno per sfogarmi.
Il diario era un modo di supplire a questa mancanza, adesso invece tengo tutto dentro.
Non è giusto... lui un 'diarietto' ce l'ha ma ancora non l'ho usata come scusa per un ricatto e farmi i cazzi suoi.
Iscriviti!
