Tag: disagio

Ven

30

Dic

2011

Non so se รจ mai capitato a qualcuno di voi....

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

mi sento a disagio quando io e il mio ragazzo usciamo insieme ad alcuni  dei suoi amici in quanto tutti laureati nello stesso settore e lavorano insieme....allora loro parlano di questo e quello e io che non lavoro (ma sono laureata in una cosa completamente differente...) non so che dire e mi sento inferiore, esclusa.

Certo, i loro discorsi non vertono sempre sul lavoro. Ho paura che prima o poi anche lui possa sentirsi a disagio e vergognarsi che io non ho un lavoro. Quando mi chiedono " che hai fatto in questi giorni? ", che devo rispondere??? sempre a casa... che faccio? 

Gio

05

Ago

2010

e adesso?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Sono qui che guardo il pc. Non sapendo se scrivere o meno la mia storia. Non so se servirebbe a qualcosa raccontarla, e se lo sfogarmi lenirebbe il mio dolore.  Ho tanto amato un uomo , Amore grande fu tanto che in nome di quel sentimento cosi forte decisi di ,ollare tutto e tutti per trasferirmi nella sua città Ho due figli il piccolo a  quel tempo ancora non aveva ancora 18 anni. Fu uno scandalo terribile. La mia famiglia mi mandò per tal ragione anatemi di ogni sorta.

L'accoglienza della sua famiglia non posso dire che fu una delle migliori: ebbi subito a che fare con una madre gelosa e possessiva che vedeva per come chi gli aveva rubato il figlio. Dapprima si era pensato di cercare casa, posi si decise dato che io non lavoravo di aspettare il mio impiego per fare questo passo. Ma ben presto sua madre ci rese la vita impossibile. E dopo una lite avuta con lui poco prima che andasse al  lavoro, quando lui andò al lavoro. Quell'essere infernale che era la dolce mammina, mi intimò di andar via da casa. Tornai nella mia città.  Ricordo ancora quel  viaggio piansi a dirotto per tutti il tempo. Pensavo fosse davvero finta. Non fu così nel giro di 15 giorni il mio uomo prese in affitto una casetta, e mi lasciai convincere a ritornare.  A quel punto ben sapendo che era oltremodo necessario trovare un lavoro feci ogni sforzo possibile ed immaginabile per trovare un lavoro perchè ben sapevo che col suo solo stipendio non era possibile tirare avanti. Inviai una marea di curriculum presso le agenzie interinali.

Ne contai ben 181 per l'esattezza. Facevo di continuo pellegrinaggi al centro per l'impiego. E misi annunci sui giornali. Dico questo per far capire che tentati di fare l'impossibile.Ma per quanti sforzi facessi, ogni mio tentativo fu vano. Il lavoro non si trovava. La situazione precipitò e fummo costretti a lasciar casa. Ospiti di nuovo ahimè a casa di sua madre. La tensione tra noi due era al massimo eravamo stanchissimi, avviliti e preoccupati. Cercavo in tutti i modi di stemperare la tensione ma temevo che accadesse il peggio. Come avevo ragione! La mega lite che già era nell'aria esplose. Manco a farlo apposta la miccia fu sua madre e anche i soldi che mancavano. Fu un grande errore litigare a casa e sua madre che non  aspettava altra occasione. Mi ributtò nuovamente fuori. Fui relegata in una casa famiglia per me fu una sofferenza indicibile mi sentivo né più  e né meno in carcere. Pur rembrava che questa odissea dovesse durar poco.

Tramite il centro per l'impiego mi fu data la possibilità di fare un tirocinio formativo con conseguente impiego. Concentrai al massimo ogni sforzo per riuscire. Va anche aggiunto che nel frattempo mi era stato diagnosticato un tumore all'utero. Nonostante i dolori che mi arrecava, non feci neanche un giorno di mutua. Ogni mattina alle 5.00 in qualsiasi condizione mi trovassi ero sempre  al lavoro. Non fui assunta.

La disperazione per me fu fortissima. con enorme sforzo cercai di non demordere e ricomincia di nuovo col mio calvario quindi mi rimisi a inviare curriculum e tutto quello che andava fatto per trovare quel maledetto impiego. Per disperazione non so quante volte andaii a girare per strada andando nel locali chiedendo  se avevano bisogno di qualcuno anche per fare le pulizie. Niente da fare il nulla completo. La fine di questa storia è ancora più squallida. Il mio lui mi ha lasciata non lo ha fatto di persona. Ma tramite sms e messaggi in un gioco di ruolo che facevamo insieme. Mi rinfaccia  di non essere stata all'altezza della situazione di non aver saputo trovare un lavoro, di essere infantile e di non saper badare a me stessa, di essere solo una vigliacca e aggiungendo ala fine: non ti amo più.

Ritornerò nella sua città continuerò a lottare per trovare un lavoro ed avere una mia dignità che mi è stata negata. Ma non voglio vederlo mai più.

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