Tag: vita
Lun
31
Ott
2016
Due tipologie di vita
Sto con il mio compagno da due anni e mezzo lo amo ma la sua natura mi sta "uccidendo".
Stiamo bene, ci amiamo entrambi ma con il tempo mi sto rendendo conto che il suo modo di essere spegne il mio carattere. Io sono una donna curiosa, appassionata a tutto... alla vita. Vogliosa di fare, dinamica. Lui (e sì... lo sapevo fin dall'inizio ma speravo in qualche anche minima modifica) pantofolaio, svogliato, depresso, senza interessi. Dopo le prime e anche forti discussioni sui nostri stili di vita diamentralmente opposti, io mi sono un po' plasmata nei suoi confronti non pretendendo sempre di fare chissà cosa o di avere/ricevere chissà quali proposte o iniziative ma lui ZERO per darsi uno sprint e venire incontro a me.
Il problema sta che ho conosciuto una persona recentemente, non è successo assolutamente nulla.. anche perché io non tradirei mai. Quest'uomo però è veramente intrigante. Probabilmente velatamente mi fa la corte e sto notando con il tempo che abbiamo tantissime cose in comune... le più disparate. Oltre ad essere molto piacente esteticamente è una persona attiva, a cui, come a me, sembrano piacere la vita e le esperienze. E' interessato a tante cose. Ripeto non è successo niente e non succederà però nella mia mente si stanno insinuando ovviamente pensieri e dubbi. Faccio una sorta di paragone. Immagino la mia vita con uno e la mia ipoteteica vita con l'altro. Mi immagino con uno: sempre in casa, sempre senza nulla da fare, senza passioni e spinte.. passando il tempo libero a sonnecchiare e con l'altro invece divertirci "facendo cose e vedendo gente", condividendo passioni. Ovviamente mi sento in colpa o comunque MALE. Sì, per quanto riguarda l'altro sto fantasticando, semplicemente fantasia. Lui da piccole attenzioni si dimostra interessato e probabilmente gli spiaciucchio ma non abbiamo mai avuto conversazioni molto allargate, per questo dico che forse fantastico più del dovuto.
Ven
14
Ott
2016
Giornata no...
Oggi ci penso e ci ripenso, ma chi di noi può vantarsi di aver avuto sul serio qualcuno accanto a cui è realmente fregato di noi? Ma tutte quelle persone che vanno e vengono, che ti tengono compagnia durante il giorno, che vanno a prendersi un caffè con te dopo cena, cosa resta di tutto questo se il giorno dopo spariscono? Quanto è triste e desolante il fatto di accorgersi di non avere sul serio nessuno che ti conosca davvero, che sarebbe disposto a fare qualsiasi cosa per te, che sia esso amico o amore? La solitudine è la costante compagna di viaggio per molti di noi, me compresa. Ma domani farò già finta di esser me ne dimenticata.
Mar
04
Ott
2016
Costruire amicizie durature è un impresa...
Non ho amici nè confidenti e la cosa mi pesa un po'; col passare degli anni mi ci sto abituando sempre di più, ma ci sono ancora momenti in cui la consapevolezza di questo fatto mi fa venire una stretta al petto assurda, per esempio quando i miei parenti me lo rinfacciano come se fosse una colpa o un fallimento personale, come se non soffrissi già abbastanza di mio per questo.
Io ci provo sempre, ho provato a stringere amicizia in università e a proporre uscite, ma frequentando un indirizzo un po' particolare non mi ritrovo con molti compagni di classe (saremo meno di una quindicina, in tutta la sede ci saranno 50 ragazzi considerando quelli degli altri anni e indirizzi); il fatto è che queste persone non sono interessate a coltivare un'amicizia fuori dall'università, in classe sono cordiali ma poi finisce lì.
C'era solo una ragazza con cui mi sembrava di stare legando, ma ultimamente mi sono stancata di lei (probabilmente ho solo aperto gli occhi): dice di avere problemi economici, il che può anche essere vero (ha comunque un lavoro), il fatto è che è quel genere di persona che scrocca sempre (e che ti fa sentire usata).
Non mi ha mai offerto un caffè al bar, una volta che siamo uscite mi sono ritrovata a pagarle la benzina, mi è capitato di doverla aiutare a pagare qualcosa perchè non aveva abbastanza soldi e per dirne un'altra, si è trasferita e ho sborsato altri soldi per andare a trovarla nel paesino inculato dove ora vive facendomi anche 4 ore di treno tra andata e ritorno.
"Però è simpatica, per un'amica si può fare, è solo un momento no, quando sarà economicamente più stabile sarà diverso": questo è quello che mi sono ripetuta fino ad ora, quello che ho cercato di ignorare è che lei è carente anche dal punto di vista emotivo.
Ho avuto dei problemi ultimamente (anche di salute) e parlando con lei ho cercato di lasciarle qualche indizio sperando in un "Stai bene? Ti vedo preoccupata, dimmi tutto..." che non è mai arrivato, quindi sono diventata più esplicita: "Tizia, mi è successo questo, sto male e non so cosa fare". A questo punto speravo davvero in un consiglio o in una consolazione, non pervenuti nemmeno questa volta.
La verità è che questa persona non può darmi niente: non posso costruire momenti felici con lei se non usciamo mai, è lontana ed è sempre al verde e non posso condividere i miei momenti di sconforto perchè è troppo egocentrica per ascoltarmi; è una persona sola come me anche se per altre motivazioni, ma non riesco a convincermi che ne valga la pena.
C'è anche questa cosa della discriminazione delle persone sole, credo che a tutti più o meno inconsciamente passi per la mente il classico pensiero "Beh, se è solo/a ci sarà un motivo, no?".
Volete sapere il mio? In passato avevo degli amici, ma per un motivo o per l'altro si sono allontanati e le uscite si sono ridotte a una ogni due-tre mesi; ogni volta mi sembrava che per uscire con loro dovessero consultare l'agenda e vedere di trovarmi un buco, a 20 anni per me era una cosa impensabile, non ho voluto accettarlo e li ho chiusi fuori dalla mia vita. Ero arrivata davvero a un livello di frustrazione esagerato e da quel momento in poi forse sono diventata meno tollerante per quanto riguarda le mancanze altrui, visto che io cerco di dare il meglio di me. Nessuna amicizia dovrebbe farti sentire come io mi sentivo all'epoca: trascurata, sopportata, senza importanza, l'ultima scelta.
Da come scrivo potrebbe sembrare che carico le persone di aspettative eccessive, ma nella realtà mi modero molto, non insisto se mi rendo conto di avere davanti una causa persa e non ammorbo la gente, mi vergogno di farlo, e come ho già scritto mi sto abituando a vivere relativamente sola. Tutto sommato ho me stessa e la mia famiglia, anche se il vuoto rimane. A volte poi mi annoio davvero tanto.
Voi avete dei veri amici? Da quanto tempo li conoscete? Scusate se mi sono dilungata, ma non ho nessuno con cui parlare di queste cose.
Mar
04
Ott
2016
Fallita
Non so dove sfogarmi o chi farlo dato che mi sento sola, quindi approffitto di questo sito sperando che sia d'aiuto.
Mi sento uno schifo, senza motivazioni, senza stimoli, senza sogni, senza futuro. Non ho passioni, nè tantomeno talenti, credo di non essere in grado di fare nulla. Ho sbagliato corso di studi, ma non ho soldi per iniziarne uno nuovo, ma quale poi? Tanto non ce nulla che mi interessa! Non riesco neppure a trovarli i soldi comunque, riesco ad arraggiarmi con piccoli lavoretti, ma nulla di più. Li cercano tutti giovani con esperienza, ma se l'esperienza non ce l'hai ti poi attaccare dato che nessuno ti darà mai l'occasione per svilupparla. Neppure le associazioni di volontariato mi degnano di risposta, cosa dovrei fare? Non ho ancora trovato la mia strada e temo proprio che non la troverò mai. Mi sento un parassita che occupa solo spazio, un peso per tutti e nient altro. Ho 23 anni e mi sento già finita, una fallta in piena regola. Passo le mie giornate fra il letto e il computer, sto perfino lentamente perdendo anche l'appettito. Quando accenno vagamente a come mi sento mi rispondono "C'è chi sta peggio". Buono, grazie al cazzo, ma ciò mi fa sentire affatto meglio, non cancella di certo ciò che ho dentro.
Ho paura che il mio fidanzato se ne accorgerà prima o poi, e mi lascerà per qualche più degna per lui. Magari una bella ed intelligente, in grado di farlo felice. A volte quasi ci spero, perchè una persona del genere merita il meglio, ma ho una paura folle di stare senza di lui, non so cosa farei senza. È l'unica persona che dà ancora un senso al tutto, senza sarei finita, senza davvero più nulla.
Sono così stanca...
Lun
19
Set
2016
Calo del desiderio?
Mi è sempre piaciuto il buon sesso. Ho 32 anni, ho avuto qualche relazione negli anni passati e sono sempre stata predisposta. A qualsiasi ora, più volte... anzi, quando il mio partner dimostrava poca spinta/voglia mi arrabbiavo, perché mi sentivo poco desiderata e/o non la trovavo una vosa accettabile il non sfruttare momenti liberi per poter fare l'amore, soprattutto perché io lo avrei fatto no stop per più volte e quindi non riuscivo a mettermi nei panni di un NO. Da poco più di un mese però mi rendo conto che non ne ho voglia IO. Sono con il mio compagno da 3 anni, ci amiamo e per quanto riguarda il sesso non ci sono mai stati problemi di sorta. Io come dicevo sempre molto disponibile, lui ogni tanto tirava indietro ma insomma avevamo una buona media. Da tempo però giuro che non ne ho voglia. Lui ha anche sollevato il problema. Io non so cosa dirgli. Lui mi ha chiesto il come mai ma io non sapevo dirgli altro oltre al: ultimamente ho poca voglia, non sei tu ma ho poca voglia. Lui ci è rimasta male e io sinceramente non so cosa mi prenda. E' la prima volta in vita mia. Preferisco dormire, guardare un film, fare altro... piuttosto che sesso. Lo sento quasi come un obbligo o comunque una "fatica" ecco sì una fatica. E non è una cosa normale! Eppure lui mi piace, lo amo e ritengo che in linea generale non sia cambiato nulla! Lui per tutto questo tempo ci prova ogni tanto e io cambio discorso o prendo a fare altro, oppure gli dico "tesoro non ora" e poi ovviamente non riprendo l'iniziativa. Sono un po' perplessa io stessa da questo comportamento, non so cosa fare.
Gio
15
Set
2016
18enne stufo della vita
Ciao a te che stai leggendo. Sono un ragazzo di 18 anni stanco di come sta andando la mia vita fino ad ora.
Partiamo dalle amicizie. Fin da piccolino sono sempre stato il "bravo bambino" che non faceva niente di male a nessuno, era sempre calmo, tranquillo. Ció mi fece isolare dagli altri bambini perchè diciamo che loro preferivano quelli piú "ganzi e vivaci" e quindi ho sempre avuto quei 2-3 amici in croce, ma non mi lamentavo... Fino ai tempi delle medie, in cui ho cominciato ad essere vittima di bullismo e quei 2-3 miei amici si sono rivelati degli stronzi, lasciandomi da parte. Ci sono rimasto veramente male... E ció mi fece chiudere ancora di piú, come se già non fossi di partenza timido e introverso. Tuttavia riuscì verso la seconda media a farmi un altro gruppetto di amici... Che peró anche loro una volta al liceo si sono rivelati dei coglioni per motivi che non sto a dire. Qui comincia la parte piú triste della mia vita. A 14 anni avevo di nuovo perso tutti gli amici che avevo, facendomi diventare sempre piú un "eremita sociale". Inoltre continuavo a venir preso in giro a causa della mia situazione e personalità e questo non mi aiutava affatto. Entrai in depressione (meditai persino il suicidio)... E ogni tanto ci cado ancora adesso. Dai 16 anni le cose migliorarono leggermente... Forzandomi cercai di farmi nuovi amici.. Nuove conoscenze... E ci riuscì, o almeno credevo. Persi infatti interesse nella compagnia con cui avevo cominciato ad uscire da qualche mese... Avevo capito che non facevano per me... E ció mi demoralizzó. Ma il peggio è stato circa 5 mesi fa. Infatti quello che consideravo il mio "migliore amico" si riveló anch'egli uno stronzo. Non sto raccontarvi tutta la vicenda, ma in sintesi mi raccontó un sacco di menzogne. Questa fu la goccia che fece traboccare il vaso. Ormai ho 18 anni, sono all'ultimo anno di liceo e sono diventato molto disilluso. Con tutte le delusioni che ho avuto a livello di amicizia mi chiedo se quest'ultima esista veramente...
Inoltre non ho mai avuto una ragazza. Tutte le ragazze che mi attraevano o mi hanno respinto, o mi hanno fatto perdere interesse in loro, o erano a loro volta fidanzate.
Per non parlare dell'atmosfera che respiro stando a casa mia in famiglia. Prima di tutto devo dire che nel periodo di depressione maggiore i miei genitori non sono stati per niente d'aiuto. Si limitavano a sgridarmi dicendomi di svegliarmi... che non dovevo essere triste.. che non dovevo rinchiudermi in casa...
Adesso invece loro non fanno altro che litigare ogni giorno... A pranzo e cena molte volte non parlano tra loro... Rendendo il mio ritorno a casa (e stare a casa) non molto eccitante. L'unica persona della mia famiglia con cui ho un bel rapporto è mia sorella.. Che purtroppo vive all'estero, quindi la vedo o su Skype, o la vado a trovare 2 settimane all'anno.
Davvero.. Non vedo l'ora di andarmene da questo posto... Dal mio liceo e da casa mia.. Ma tanto credo che le cose non cambieranno mai.. Come non sono cambiate fino ad esso ogni volta che ho cambiato scuola.
Mer
07
Set
2016
Ho capito finalmente!
Da quando ho iniziato a vedere i miei difetti, ho imparato ad amarmi di più! Ero sempre a vedere gli errori degli altri ,adesso non giudico più gli altri! E mi sento TROPPO BENE! Mi faccio i miei affari,sono positiva e vivo meglio!!!!!!
Ciaoooo😉
Lun
29
Ago
2016
una merda
Perchè deve essere sempre tutto così una merda? Giusto oggi c'è stato un momento in cui mi sembrava di riuscire a pensare alla mia vita senza risentimento, e adesso eccomi qua che mi tornano di nuovo alla mente tutte le delusioni subite e la mia vita mi sembra una delusione continua. Avanti il prossimo. Per chi o cosa mi dovrò disperare, la prossima volta? Sono curiosa di scoprirlo...
è normale che sia sempre una merda, quindi. Nel lavoro, nelle relazioni... una merda. Come fanno tutti a sopportarlo? Io non lo so se ce la faccio.
Ma ce la devo fare per forza. Qual è l'alternativa? Spararmi un colpo? Quali soddisfazioni restano? Se ne restano? No perchè sembra che a me sia destino mi vada sempre tutto di merda.
Sembra che io torni a pensare di andare da uno strizzacervelli.
Sembra che io trovi che la vita non abbia più molti motivi per essere vissuta.
Che riservi più delusioni che soddisfazioni.
Che io non abbia abbastanza le palle per sopportare la vita?
Pensavo di avere tutto quello che serve per riuscire bene nella vita. Ora non ne sono più tanto sicura. Domani è un altro giorno comunque. Un giorno di merda?
E allora perchè non mi sparo un colpo subito? Per i miei genitori suppongo. Che pensano di avere una figlia tutto sommato intelligente e sono sempre pronti a sostenermi. Perchè per il resto ho visto amicizie finire, gente che mi piace sparire, il tuo lavoro che non viene apprezzato o non ci si accorge nemmeno di te...
Perchè bisogna soffrire così tanto? Perchè? Chi lo ha deciso?
Lun
29
Ago
2016
Domanda
Immagino che ognuno di noi cerchi o pensi di agire in funzione del proprio benessere psicofisico, a nessuno piace soffrire, eppure puntualmente le persone si lasciano, le coppie divorziano, le amicizie si rompono, gente che piange, che si sente sola, gente che si toglie la vita.
Come è possibile tutto questo? Forse non sappiamo qual'è veramente il nostro obbiettivo e dunque non siamo in grado di prevedere dove le nostre azioni portano?
Ricordo quando mi lasciai con la mai ragazza passavo le mie giornate chiuso in casa, a pensare: ma perchè l'ho lasciata? Ho abbandonato l'unica persona che mi voleva bene? Adesso sono solo, non mi piace essere solo, adesso devo trovare un'altra persona che si affezioni a me, non è facile"
Nonostante la consapevolezza della sofferenza di fronte a queste situazioni, continuiamo a cascarci, sempre.
Forse perche non ci accontentiamo mai, o forse perchè non ci rendiamo mai conto di quello che abbiamo finchè non lo perdiamo.
Chi è stanco di soffrire alzi la mano
Dom
21
Ago
2016
Buio
Pur essendo una persona estremamente affettuosa ,continuo a sentirmi sola e non amata da nessuno .. I miei non mi capiscono ,pur manifestando le mie paure e incertezze per il cammino che vorrò percorrere nel mio futuro , a loro sembra non importare niente di aiutarmi e starmi vicino con un minimo di supporto morale /affetto.. Mi fanno solo notare quanto sia difficile il percorso che ho scelto e tutti i motivi per cui non posso farcela.
Sono innamorata da ormai due anni di un ragazzo che non mi considera minimamente.e non c'è modo di levarselo dalla testa,comincio a pensare che questa stupida cotta ninni passerà mai
Mi sento semplicemente una fallita. Quello che vorrei è solo un po' di amore da parte delle persone che amo..vorrei essere corrisposta ogni tanto ,vorrei essere felice..mi impegno ogni giorno ,mi faccio il culo per ottenere i risultati che vorrei e cerco di donare amore il più possibile a chi amo..ma quando arriva un po' di luce anche per me ? Dicono che alla fine del tunnel ci sia sempre ,ma questo tunnel sta durando da troppo tempo ..e comincio a temere di non farcela più
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