Tag: plagio
Sab
07
Set
2019
Tradimento
Ai funerali del padre, mio marito ha incontrato un'amica di famiglia divenuta molto ricca ed influente. Le ha presentato il marito anch'egli Vip. Essendo residenti all'estero hanno iniziato un triduo epistolare via whatsapp e instagram fino ad arrivare ad incontrarsi in Italia piuttosto spesso. Ovviamente io sempre al margine pur essendo a conoscenza di questa amicizia rinata. Siccome conosco bene mio marito (31 anni di matrimonio) ed avendo notato delle incongruenze nei racconti dei viaggi fatti per incontrare queste persone ho iniziato a sospettare che il più delle volte si incontrasse solo con lei. Ed avevo ragione!!!! Nell'unico incontro a cui ero presente anch'io l'ho constatato subito ed alla prima occasione le ho detto tranquillamente e chiaramente di lasciar perdere mio marito. La reazione del momento è stata abbastanza tranquilla però il giorno dopo mio marito mi accusava di avergli rovinato il viaggio. Il triduo non ha mai smesso di tenersi in contatto fino ad oggi (da gennaio 2019) e nel frattempo i due sono riusciti ad ottenere da mio marito l'acquisto di un appartamento al mare ed ora stanno tentando di fargli aprire una società. E io? Tenuta al margine in tutto questo tempo, impossibilitata di impedire che ciò avvenisse, costretta a subire. Costretta da chi direte voi? Da me stessa perché durante tutti questi mesi e nei periodi in cui mio marito non si vedeva con quella lì, egli mi chiedeva di aiutarlo a liberarsi perché si sentiva in trappola. Mi chiedeva di pregare per lui perché convinto di essere vittima di un sortilegio. Mi diceva che quando era a casa di lei o con in qualche posto gli veniva da chiedersi cosa stesse facendo e di desiderare di essere a casa o a lavorare ma nel contempo di non riuscire a farlo. In questi ultimi 8 mesi il mio conto corrente bancario è a zero e il lavoro di mio marito va a rotoli perché quasi totalmente fermo (piccolo imprenditore nei trasporti in conto terzi). Un paio di volte me ne sono andata di casa ma lui è venuto a riprendermi chiedendo una chance bruciandola dopo soli 3 giorni perché lei è tornata in Italia e lui ha trascorso il fine settimana con lei dicendomi che era al lavoro. Mio figlio che ha scoperto tutto e glielo ha detto in faccia al padre, è stato cacciato di casa. A me non mi molla, non vuole che lo lascio ma io non ho più fiducia in lui. Mi chiede di dimenticare ciò che è successo perché rimetterà ogni cosa al suo posto compreso il danaro. Voglio lasciarlo ma non riesco, non posso passare sopra a un tradimento del genere ma non riesco a dirglielo. Se lo abbandonarsi, mio marito andrebbe sul lastrico nel giro di un mese perché non è in grado di gestire la ditta da solo. Io e mio figlio lo aiutiamo con l'ufficio. Inoltre è solo, non ha parenti né amici stretti qui in Italia anche se vive qui nello stesso posto ormai da 35 anni. Ho deciso di smetterla di piangermi addosso (ho perso 15 kg in due mesi, ho attacchi di panico, tachicardia e insonnia), voglio riprendermi i soldi di cui mi ha privata e far rifiorire la ditta, dopodiché deciderò se andarmene o no. Voglio trasformarmi in una guerriera che non cede a nessuno quello che è suo e che si è conquistato con 31 anni di sacrifici. Penso anche ai contributi versati per la pensione, al tfr e ai mutui pagati per acquistare appartamenti, automobili e quant'altro. La mia vendetta sarà stargli vicino per finta, senza amore e senza interesse. Cosa ne dite? Avete consigli per me? Fatemi pure e senza remore tutte le domande che volete.
Lun
24
Set
2018
La trappola dei Damanhur
Non so se qualcuno di voi sarà a conoscenza dell’esistenza della (...setta...) dei Damanhur, ma spero di si. Sono iscritto a questo sito oramai da un po’, e tramite sfoghi e commenti vari mi è sembrato di capire che una buona parte degli utenti siano del nord Italia, pertanto ci sono buone possibilità che molti di voi sappiano di cosa vi sto parlando. Io spero vivamente che sia così.
Allora, comincerò un po’ alla lontana per introdurre il topic oggetto del presente sfogo, circa tre anni fa studiavo assieme a una ragazza che frequentava la mia stessa università, una tipa veramente stranissima, sempre sovrappensiero, del tipo che dovevo chiamarla almeno due volte prima che si girasse anche quando era a mezzo metro da me, ho sempre pensato che fosse un po’ autistica (quantunque lo abbia sempre negato tutte le volte che glielo chiesi), in quanto aveva abilità matematiche veramente fuori dal comune, ricordo che riusciva a calcolare a mente in una manciata di secondi il fattoriale ennesimo di qualsiasi numero intero, anche di numeri molto grandi, e quando le chiedevo come caxxo ci riusciva mi rispondeva che non lo sapeva.
E ogni volta che lei mi sparava il risultato, controllavo su Excel ed era proprio quello, provavo un coacervo di emozioni veramente indescrivibili, mi saliva un brivido pazzesco lungo la schiena, tipo uno spasmo, per me era qualcosa di magico e inconcepibile allo stesso tempo.
Aveva anche tantissimi altri tratti autistici, del tipo che aberrava qualsiasi tipo di contatto fisico con chiunque, anche solo a volte quando le toccavo il braccio così per scherzare si arrabbiava tantissimo e le partiva tipo un pianto isterico per il fatto di essere stata toccata, e in quei casi non sapevo come scusarmi o consolarla. Inoltre aveva la capacità di ricordarsi ogni singola cosa che dicevo, a volte quasi parola per parola, anche a distanza di anni, e devo ammettere che questo mi ha sempre un pochino spaventato! Ero sempre attentissimo quando le parlavo, perché in un certo senso sapevo che era un po’ come se stessi scrivendo quello che le dicevo, in un foglio della sua mente che poteva leggere soltanto lei.
Tuttavia ci fu una sera in cui questa sua particolarità di ricordarsi sempre tutto quanto mi fu davvero provvidenziale, e mi salvò quasi la vita... ma di questo ne parlerò magari più avanti.
Ad ogni modo, ritenendomi anch’io una persona parecchio strana e singolare, abbiamo legato subito tantissimo, devo dire che ad oggi è stata la mia amicizia più bella in assoluto. L’unica persona con cui riuscivo veramente ad aprirmi era lei, su molti aspetti posso dire che sia stata veramente l’unica in grado di comprendermi...e di capire che cosa provo e come mi sento in certi momenti. Con lei ho condiviso una grandissima parte della mia vita, le ho raccontato cose di me che non avevo detto mai a nessuno, e mai avrei avuto intenzione di farlo con qualcuno se non l’avessi conosciuta. Pensieri e segreti che pensavo che sarebbero rimasti nella mia testa per tutta la vita, dei quali non ne avrei mai e poi mai fatto parola con nessuno, a lei invece gli ho raccontati. Era una ragazza veramente fantastica.
Dico ‘era’ perché, quantunque non sia morta ed esista ancora, di fatto per me è un po’ come se lo fosse. È caduta in quella che molti chiamano la “trappola dei Damanhur”
Allora, veniamo al sodo, in Valchiusella , in Piemonte, c’è una comunità che conta mi sembra circa mezzo migliaio di persone, che si definisce come una specie di libera associazione spirituale, quando invece dal mio punto di vista (e di quello di moltissimi altri) si tratta di una setta a tutti gli effetti. All’interno di questa comunità le persone sono tenute a vivere secondo specifiche regole, le quali, di primo acchito, potrebbero sembrare tra le più genuine e sane. Niente fumo, niente alcol, per scaldarsi soltanto “energia verde” (intendo fonti rinnovabili, ovviamente), una totale e assoluta, come dire, commistione con il regno animale e vegetale, in tutti i sensi. A tal punto che tutti i suoi adepti (sì, esatto, dico adepti, perché è una setta!) sono tenuti ad assumere il nome di una pianta o di un animale, dimenticando totalmente il loro nome di battesimo.
Per inciso, risparmiatevi battutaccie legate al nickname Worm e a ciò di cui sto parlando: sì, esatto, se diventassi un Damanhuriano, è possibile che mi chiamerebbero Verme, in piena sintonia con i dettami imposti dalla comunità.
Non lo dite perché l’ho già detto io adesso, quindi non avrebbe più senso dirlo di nuovo.
Ok?
Ok.
Ad ogni modo, alla mia amica assegnarono il nome di Primula. E adesso, vivendo all’interno di questa “libera comunità spirituale” (i.e., di questa setta!!!!), credo che saranno anni che nessuno la chiama più con il suo nome di battesimo. Nemmeno i suoi genitori, che oramai non vede più, in quanto non-damanhuriani. Il fatto è che questo è solo uno dei tantissimi aspetti, il fatto è che oltre al nome ben presto ci si dimentica poco a poco di tutta la vita che si aveva prima di far parte della setta, ritrovandosi costretti a dover tagliare i legami con tutte le persone che conoscevi... in realtà, in senso stretto, loro non ti “costringono” a fare proprio nulla, bensì ti fanno credere che sia stato tu a scegliere quello che loro vogliono che tu faccia. Questa è la cosa che personalmente considero più atroce.
Prima di tutto, sempre nell’ottica di uno svincolamento e di una liberazione totale da questi beni materiali terreni che secondo loro ci uccidono e che ci opprimono, ti viene chiesto giorno dopo giorno di donare tutti i tuoi averi ad una cassa comune gestita dal guru della comunità, i quali vengono successivamente convertiti in una loro valuta interna, riconosciuta solo all’interno della comunità stessa.
In questo modo, qualora tu decidessi di lasciare la setta (oppss, volevo dire, la comunità), ti ritrovi come un cretino in un mondo che ormai non ti appartiene più, senza un euro, senza un lavoro, senza niente. E, cosa più importante, senza amici e senza più legami, visto che la vita all’interno della federazione dei Damanhur impone la completa estraniazione da tutto ciò che non ne faccia parte, familiari compresi. Infatti, da quando la mia amica è diventata una damanhuriana, non ho più avuto modo di vederla, e mi manca davvero un sacco.
Darei qualsiasi cosa per poterla riavere come prima. Ho una carogna addosso verso me stesso per non averla fermata in tempo allorché mi inizio a parlare di sti esaltati manipolatori dei Damanhur, avrei potuto informarmi, cercare su Internet, chiedere, e invece non l’ho fatto, non ho fatto nulla di tutto questo. Mi porterò questo peso addosso tutta la vita, non riesco ad accettare il fatto che avrei avuto l’opportuintà di fermarla e non l’ho fatto. Ultimamente passo le sere a pensare a lei e a quanto stavo bene quando eravamo assieme, molte volte mi verrebbe voglia di prendere la macchina, presentarmi davanti ai cancelli della comunità e vomitare addosso ai responsabili tutto il mio odio e mia la rabbia che ho dentro lo stomaco, ma tanto so che non servirebbe a nulla, so che nulla è più come prima. Lei non è più come prima. L’hanno cambiata, l’hanno manipolata, hanno fatto in modo che non desiderasse vedere più nessuno all’infuori della setta. Me compreso.
Spesso modifico da loggato la pagina di Wikipedia sulla Federazione dei Damanhur, ma ci sono sempre i soliti cazzo di seguaci che fanno il roll-back alla versione precedente sulla base di presunte fonti che non la definiscono come una setta, che in realtà il loro stile di vita è ecologico ed ecosostenibile, che la gente in realtà può andarsene quando vuole, ecc ecc.... Tuttavia la sezione “aspetti critici” all’interno della pagina grazie al cielo continua a sopravvivere, fortunatamente c’è tanta gente che è uscita dalla setta e ha avuto modo di raccontare al mondo intero il plagio mentale a cui sono stati spttoposti, e non solo.
Molti di voi che stanno leggendo, sicuramente si chiederanno “Ma chi sarebbe così stupido da dare tutti i propri soldi a un tizio in cambio di fuffa e chiacchere, fare tutto ciò che gli viene detto, e a rinnegare le proprie origini e la propria famiglia andando a vivere in pochi chilometri quadrati di terreno in capanne fatte a mano, scegliendo deliberatamente di non uscirne più per il resto della propria vita??”
That’s right.
Ebbene, sappiate però che la federazione dei Damanhur è stata fondata nel 1977, ad oggi conta quasi mezzo migliaio di adepti. Viene praticato una sorta di lavaggio del cervello, giorno dopo giorno... Ad esempio, all’interno della setta, in realtà tu potresti portare con te un computer continuare a utilizzare Internet, e magari anche i Social: il fatto è semplicemente ti “riprogrammano” il cervello per non sentire più il bisogno di usarlo, e farti credere che sei tu che non vuoi.
Avrei dovuto organizzare meglio questo discorso e procedere più ordinatamente nello spiegare la vera natura di questa seconda realtà parallela, e di come faccia tramite le sue pressioni psicologiche riesca a tirar dentro così tanti seguaci, ma è notte fonda e sono stanchissimo, ci sarebbe veramente ancora tanto da raccontare... e poi qualora voi non ne foste a conoscenza potreste tranquillamente documentarvi per i fatti vostri, a me in fondo non interessa proprio nulla.
L’unica cosa che mi interessa veramente sarebbe riavere la mia amica, e che fosse tutto come prima
Loro me l’hanno strappata via da me
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