Tag: istruzione

Dom

07

Lug

2019

Futuro?

Sfogo di Avatar di LightLight | Categoria: Ira

Ma quale futuro? In questa vita di m**da se non hai agganci non sei nessuno.

Se non vieni da una famiglia importante, non sei nessuno.

Se non hai soldi, non sei nessuno. 

Se non ti laurei, non sei nessuno.

Se ti laurei in una facoltà che non sia medicina o ingegneria, non sei nessuno.

Se non ti piacciono facoltà come medicina e ingegneria, finirai per non troare alcun tipo di lavoro...non sarai nessuno.

Io non vedo una via d'uscita... tra 5-10 anni non mi vedo felice e spensierata con un lavoro che mi permette di vivere una vita degna di essere vissuta. Mi vedo a fare forse un lavoro come i poveri rider delle app tipo delivero o just eat... sfruttata, sottopagata e in costante pericolo. 

Sto attualemte studiando in una facoltà farmaceutica... con molti problemi di persorso legati a problemi di salute che mi hanno portato a subire varie operazioni... quindi..percorso rallentato, laurea in ritardo, non con il massimo dei voti... guarda un po' non sarò nessuno! Non sarò nessuno agli occhi dei datori di lavoro! Che senso ha sprecare altro tempo? 

Dannazione ogni giorno mi chiedo perchè diavolo continuo a vivere? Cosa ci faccio io qui?! Ogni singolo giorno è un invìferno di emozioni che mi consumano. Perchè non vedo via d'uscita! Vedo un futuro tutt0altro che rose e fiori... 

Chiariamo che quando dico "non sarai nessuno" non intendo essere una persona famosa e straricca. Intendo una persona con uno stipendio nella media, che viene rispettata (no sfruttata) e che conduce una vita serena... non una vita nella quale non sai se andare avanti a pane e acqua per avere la luce a casa o non avere la luce e magari poter agiungere un po' di pomodoro al pane...

 

Light..24 anni, secondo anno universitario ripetente... 

  

Gio

27

Ago

2015

Stanca e finita

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

ok, mettiamola così... sono stanca. Ho 21 anni. A 21 anni mi sto rendendo conto di averne vissuti in realtà non più di 15. Ho capito che i 6 persi sono quelli più importanti: dalla 4^elementare al 1^ superiore. Sono gli anni in cui si stringono quelle amicizie che poi dovrebbero, o almeno potrebbero, durare a vita. E infatti io non ne ho. E' anche colpa mia, lo ammetto. Dalle superiori si coltivano le amicizie già costruite, si scremano alcune, si cementificano altre e se ne possono creare altre ancora, ma sempre partendo da una base già forte. Il problema è che alla mia scrematura non è sopravvissuto nessuno. Alle medie avevo un gruppo di 5 ragazze. Oggi ci limitiamo al saluto, ma due di loro sono rimaste grandi amiche. Significa che è colpa mia se non lo sono ancora neanche io. Così avrei potuto trovarmi nella loro comitiva di 20 persone. Invece sono in una di una decina di apatici, che neanche si può veramente definire gruppo di amici, dato che ci sentiamo solo il sabato per organizzare la serata. Addio mondo se un giorno dovessi aver bisogno di qualcuno che mi stia vicino. Non esiste nessuno con cui uscire solo per due chiacchiere e un caffè. Dovrei avere una migliore amica... ma se anche lei ormai non mi caga più, allora siamo alla frutta. Io neanche l'ho più sentita realmente migliore amica da due anni più o meno. Apatica, anche lei. Avrei potuto darle affetto e dedizione. In cambio avrei voluto semplicemente anch'io un po' di affetto, un ti voglio bene ogni tanto, invece no. Allora penso che l'amicizia non si dimostra a parole, ma nei fatti. Bene... nei fatti, ad esempio, pur sapendo che dopo quella sera non sarebbe potuta più uscire e non ci saremmo viste per qualche settimana, ha preferito uscire con tre ragazze che sopporta poco, sperando che ci fosse anche il ragazzo che le piace, piuttosto che con me. Per la cronaca, poi il tipo non è uscito. Allora penso che ciò che voglio io non potrà darmelo lei nè nessun altro, perchè ciò che cerco è l'amicizia adolescenziale, di quel periodo della vita che mi manca. Quindi sono io il problema, sono io infantile. Può essere, ma intanto vedo che per tante ragazze mie coetanee è normale avere ciò che io vorrei e non avrò mai... per loro è normale ancora oggi. E insomma sono sola e annoiata.

Studio all'università qualcosa che sì, mi piace, ma non è ciò che veramente vorrei fare. E ciò che veramente vorrei fare non potrò mai farlo, se non come hobby e interesse personale, perchè non dà pane. Ok... almeno quello che faccio mi darà la buona scusa per scappare dal mio paesino appena dopo la laurea. La laurea? Ah bè, altra storia. Perderò per seri motivi buona parte di settembre e ottobre, mi troverò indietro con gli esami e mi laureerò in un aprile, e la specialistica inizia a novembre... significa che avrò 6 mesi in cui non saprò letteralmente che fare.

Ah, e non sono ricca eh, anzi. I miei genitori non sono dipendenti pubblici, quindi lavorano tanto ma guadagnano poco, e questo mi preoccupa, per me e per loro.

Tutti questi pensieri mi opprimono, mi rendono ancora più apatica dei miei amici e ogni volta che ci penso sento un tonfo. E non posso non pensarci, perchè qualunque gesto, qualunque cosa della vita quotidiana riconduce a loro. Se me ne andassi, temporaneamente o per sempre, non se ne accorgerebbe nessuno, ne sono convinta, e aspetto con ansia il momento. Ah, sono bisex, e nel mio paesino neanche vi dico cosa significa. 

Scusate se mi sono dilungata troppo... non siete obbligati a rispondere e no, prima che me lo consigliate, non è questa l'età e il momento per fare nuove amicizie, trovare nuovi gruppi, cambiare corso di laurea ecc. Non c'è modo di cambiare nulla.