Tag: lavoro
Dom
10
Mag
2015
titolare sempre incazzata e impaziente
Ho iniziato uno stage di me*da da poche settimane..io ci metto molto impegno, anche se non é che m'interessi molto l'ambito. La titolare mi urla dietro dai primi giorni..é impaziente..sbuffa ogni volta che le chiedo un consiglio e se faccio di mia iniziativa mi dice che dovevo chiedere. É uno sconforto andare al lavoro..non ho nemmeno firmato un contratto per ora, ma non so nemmeno se chiederlo per il mese di prova per cui eravamo d'accordo perché non vorrei me lo facessero più lungo..vorrei andarmene subito, ma ho il timore di ritrovarmi di nuovo a casa senza prospettive per mesi...lo stipendio é imbarazzante oltretutto e, non avendo il contratto, chissà se lo riceverò. Voi che fareste al mio posto? Continuereste comunque? Chiedereste per il contratto? Grazie
Mer
06
Mag
2015
non vedo vie d'uscita
con le lacrime agli occhi, e la vergogna nel cuore, ho deciso di prostituirmi, non vedo altra soluzione, ho provato tutto quello che potevo, ho cercato tutti i lavori che potevo, qua si tratta di non avere da mangiare ogni giorno, non ce la faccio più, non dormo più, e ho mia madre malata, spero solo di non trovare qualche malato che mi faccia del male.
Ven
24
Apr
2015
Una settimana di comandi
Hai passato una settimana a darmi comandi sul posto di lavoro, e io per non dire mai di no ho sempre annuito, stancandomi più del dovuto. Te ne sei approfittata non curante del fatto che i miei sì erano prese in giro per vedere fino a che punto ti saresti spinta a dare ordini. Evidentemente, non l'hai capito o meglio ancora, hai fatto finta di non capirlo.
La prossima settimana, gli ordini non li darò io, non ce la faccio, ma avrai molti più no!
Gio
23
Apr
2015
Non so da dove cominciare
Quindi cercherò di riassumere, sperando di non fare troppa confusione.
Ho quasi 24 anni, vivo a casa di mio padre, mia madre se n'è andata 3 anni fa, genitori divorziati da quando avevo 6 anni circa. Il rapporto con mio padre è andato sgretolandosi anno dopo anno per via del mio provare repulsione per la scuola sin dalla 5 elementare (ricordo che proprio non volevo entrare), e anche perché mi sentivo schiacciato dal suo comportamento nei miei confronti, durante i compiti a casa mi sembrava di essere all'inferno, urlava spesso perché probabilmente sbagliavo continuamente, magari sembra una cosa da niente ma a me faceva stare male e ho un ricordo di ansia/angoscia del periodo quindi mi sembrava giusto scriverlo. Con mia madre invece avevo un rapporto normale, mi è stato sempre detto che probabilmente mi ha viziato, e che era troppo permissiva nei miei confronti. Comunque, indietro con gli studi sin dalle scuole medie, ho ripetuto anni, ho frequentato poco le superiori e cambiando spesso indirizzi. Alla fine mi sono preso solo il biennio in scuola privata. Ho sempre avuto amici da frequentare, sin dalle elementari, uscivo spesso, quasi tutti i giorni, e quando non andavo a scuola stavo a casa al computer o a giocare ai videogiochi, ed a volte vedevo gli amici anche la mattina, cercando di non far casino per non farmi sentire da mio padre. Nonostante tutto ho sempre avuto una sorta di peso addosso, ansia//tristezza, non saprei come definirla. Sono stato solamente con 4 ragazze fino ad oggi, con 3 di esse ho avuto i tipici problemi di tradimenti, da parte loro, anche se nonostante tutto è stato tempo passato bene. Invece con altre due ragazze mi sono sentito spesso in chat, ''rapporti di amicizia'' che sono durati anni, per una ho anche perso la testa e causa anche la già citata ansia/tristezza che mi portavo appresso ho provato il suicidio, ma con esito negativo.
Ho lavorato poco e saltuariamente, anche perché non ho nessuna qualifica e quindi non trovavo niente, e a dirla tutta spesso non avevo neanche la voglia di impegnarmi. Quando è morta mia madre mi sono ritrovato a vivere con mio padre e la sua compagna ed è stato un casino perché come ho gia detto il rapporto stava andandando sgretolandosi da anni, ed al momento della morte di mia madre non mi ricordo neanche da quanto non lo vedevo mio padre. Ad ogni modo... ciò che di positivo ho è che verso i 17 anni ho cominciato a fare attività fisica in palestra e non mi sono piu fermato, e che mi ha portato con gli anni ad appassionarmi alla pesistica olimpica.
Il presente è questo: non ho nulla in mano, ho bruciato diverse opzioni che mi avrebbero permesso uno sblocco della mia situazione, sto facendo un lavoro che non mi da un fisso, a stento riesco a pagarmi lo sport che pratico, e basta. Non faccio nient'altro. Cerco sempre un lavoro con un fisso così almeno ho qualcosa in piu. Ogni giorno che passa mi rendo conto che la vita è mia, e devo gestirla io, ma a volte sono completamente distaccato dalla realtà, non penso a pianificare, tutto mi sembra astratto. L'unica cosa che mi tiene in piedi è appunto lo sport che pratico. Per il resto io sono tutto chiacchiere. Di fatto, non ho nulla. Nel senso che non ho combinato mai nulla, ma l'ho gia detto. Non ho idea di cosa/come fare per sbloccarmi finanziariamente, la gente può pensare quello che vuole e scandalizzarsi ma se i soldi non li hai non sei nessuno, il mondo va così del resto, è basato sul giro di denaro, non c'è da stupirsi. Farei qualsiasi cosa per guadagnare molti soldi, tranne crimini, perché non voglio essere uno qualunque, mi sento attualmente uno qualunque, e non mi va, mi sento male all'idea che non riuscirò a combinare nulla di qui sino ai 30 anni. Meglio morire, e non sto facendo il drastico, è solo un opzione da tenere in conto.
Spero non sia troppo confusionario, ho omesso dettagli per non dilungarmi troppo, non vorrei che qualcuno che conosco leggendo per caso questo sito capisse chi sono perché di norma detesto parlare delle mie cose. Cosa ne pensate?
Gio
16
Apr
2015
Vaffanculo ignorante di merda
Davvero sta demente non la sopporto più.
Per fortuna le devo solo dare il cambio turno,se no l'avrei già massacrata di botte.
Mi arriva la soffiata che ha già chiesto le ferie per agosto. E l'educazione? E la collaborazione tra colleghi? Ti prendi le ferie e non dici nulla alla collega che lavora nella tua stessa sede?
Allora sei stronza. Oggi le chiedo candidamente se le ha prese, conferma..le faccio notare che prendere ferie senza avvisare chi lavora con te è da maleducati, oltre che da stupidi (visto che senza dirsi niente avrei potuto chiederle anche io per lo stesso periodo..e tutte e due in ferie nello stesso momento non ci possiamo andare..) e l'avviso che, per esempio, io mi prenderò due giorni a fine mese..e lei che fa?
Rigira la frittata dicendo che anche io ho "sbagliato" e quindi "siamo pari"?
Ma dove siamo, all'asilo?
E poi, brutta decelebrata ignorante di merda, io te lo sto dicendo di mia spontanea iniziativa che ho preso le ferie, proprio perche io sono onesta, tu se non te l'avessi chiesto, non mi avresti detto nulla, brutta troia.
E metti la cosa sullo stesso piano?
No..va bene essere accondiscendenti, ma farsi pigliare per il culo, no.
Poi mi becco anche la sgridata dell'impiegato che mi viene a dire che sto creando un ambiente ostile a lavoro e lei non ne può più di vederci litigare.
Ma..scema..hai visto cos'è successo? Hai visto come ha reagito quella demente di tua sorella?
Eh ma è ovvio..poco importa se sei una lurida cretina, l'importante è che tua sorella sia l'impiegata, e che quindi ti difenda.,e che se si dovesse stufare di vederci "litigare" quella che sarebbe licenziata sarei io.
Ma andatevene tutti affanculo va.
Ven
10
Apr
2015
E la mia azienda chi la tutela?
Tutela per le donne incinte blablabla.
E intanto io ho TRE impiegate, TRE su cinque, a casa per maternità.
Fanculo. E io come la porto avanti l'azienda? Per me non c'è tutela? Sono stronzo per default in quanto uomo e imprenditore?
Una di queste è al secondo figlio e la terrò perché non ne vuole più. Ma le altre due le licenzio qualche mese dopo il rientro. E che cazzo. Io cretino che faccio i contratti indeterminati per correttezza poi me la ritrovo anche nel culo????
Andate a cagare. Tutte e due sono miracolosamente rimaste incinte poco dopo aver ricevuto il contratto. Mi hanno fregato, questa è la verità.
Io vi pago per lavorare, non per stare dietro ai vostri mocciosi.
I prossimi impiegati tutti uomini! E POI NON VENITE A LAMENTARVI CHE NON C'È LA PARITÀ!!!
Gio
09
Apr
2015
Tra un mese
Parto e andrò a lavorare un anno all'estero. Ho paura. Se va bene l'esperienza mi fermerò a tempo indeterminato. Speriamo di non sentirmi troppo sola. Avete avuto/passato esperienze simili?
Mer
08
Apr
2015
Call center che palle
Basta!!! Ad ogni Santa ora del giorno, sti caxxo di Call center che mi martellano. E meno male che mi sono iscritto al registro delle opposizioni, non è servito a un caiser.
Sentite ragazzi, ho capito che non c'è lavoro e tutto quello che volete. Ma piuttosto che farvi pisciare in mano da questi signori, è meglio che alzate il culo dalla sedia e andate a fare il cameriere, il commesso, il muratore, il meccanico, e tanti lavori che se imparati con un po di sacrificio guadagnate di più, vi danno vere soddisfazioni, e sopratutto non rompete i coglioni a nessuno.
Mar
07
Apr
2015
Per riflettere
Lavoro in fabbrica, ne ho le palle piene saranno quattro anni ormai. Come tutti gli operai che vengono chiamati addetti alla produzione, ma sempre operai sono, faccio i tre turni, ovvero mattina, pomeriggio e notte. Io preferisco fare dalle 6 di mattina alle 14, cosi ho il giorno libero, me ne sbatto il cazzo se sono stanca ma almeno sono a casa. Il turno di pomeriggio è la mia morte, mi sveglio già tardi di mio e poi via a lavorare. Quando entro in fabbrica mi sento depressa, non conti niente li dentro e ci sono i capireparti e altri superiori che ti osservano nella loro superbia, me ne andrei sbattendomi di tutti, ma questo è un lavoro sicuro. I colleghi poi... meglio non parlarne, nella maggior parte dei casi, ignoranti e teste di cazzo, spero dio di non restarci a lungo o diventerò scema come loro. E' un carcere ma nessuno fa niente, non so se cercare altro o meno. Tra un pò devo andare, devo sgobbare dalle 14 alle 22 ed è abbastanza deprimente.
Vi lascio leggere questo adesso -
http://www.sanmarinoworld.com/?id=35&id_n=8869
Lun
06
Apr
2015
Non so se sia invidia.
Già, non so esattamente se ciò che provo sia invidia. Forse senso di incompiutezza... non so neanche io da dove partire.
Facciamo che parto da qui: mi sono laureato esattamente due anni fa in una materia socio-economica... a due anni esatti dalla laurea ho lavorato sette mesi in un'azienda come operaio, ovviamente lavoro che nulla centrava con ciò che avessi studiato, ma si sà, di questo tempi c'è ben poco da lamentarsi. E vivo a Milano.
Ora sono sette mesi che sono disoccupato, a breve raggiungerò i 700 (settecento) cv inviati da quando mi sono laureato e di colloqui... pochissimi, una quindicina occhio e croce. Massimo 18, non di certo 20. E tranquilli, l'80% delle posizioni alle quali mi candido sono da stagista a 600€ (se va bene) al mese ed in QUALSIASI campo. Ne manderei molti di più, ma per alcune posizioni nettamente raggiungibili ricercano candidati con doti davvero eccezionali, tipo due lingue conosciute alle grande, cinque anni di esperienza, utilizzo di qualunque tipo di software presente sulla faccia della terra e max 25 anni.
Ogni tanto mi chiedo se davvero esista un candidato del genere.
Me veniamo al dunque: i miei amici, chi più e chi meno, si stanno tutti e dico tutti sistemando. Chi compra casa, chi firma l'indeterminato presso una bella azienda, chi ha già avuto due aumenti di stipendio in cinque anni... insomma, l'unico disoccupato senza una minima prospettiva sono io. Entro più nel dettaglio.
A 26 anni prendo la disoccupazione, questo mi fa sentire un difetto sociale... si ma sono in molti a prendere la disoccupazione direte voi, ma ciò non mi interessa. Io non voglio pesare o dipendere da nessuno!
E qui centro il punto: prima stavo riflettendo su quante volte mi capita di mentire per non uscire con i miei amici...quando magari essi dicono "Andiamo a mangiare in quel posto stasera!" ... "Facciamoci una gita in quella località!" ... io racconto balle per non andarci perchè non me lo posso permettere e per di più mi sento una merda nel farlo perchè la sofferenza mista a frustrazione è doppia. Evito di cacciare 30€ per una cena, perchè con quella cifra ci esco tre volte minimo! Oggi è Pasqua, ieri avrei dovuto partecipare al compleanno della ragazza di un mio conoscente con altri amici, ho preferito non andarci per evitare di spararmi in un giorno 60km tra andata e ritorno più soldi per il regalo e, domani, c'è la solita grigliata di pasquetta alla quale quest'anno non andrò per evitare di cacciare altri soldi e farmi altri km e quindi dover rifare benzina a breve. Soldi, soldi, sempre loro! Ho detto al mio numeroso gruppo di amici che andavo all'estero da parenti con i miei genitori durante queste festività (ho davvero parenti all'estero eh...) per evitarmi questi due impegni per me troppo gravosi sotto il profilo puramente economico. Mi sento in colpa, davvero. Non voglio raccontare loro bugie ma al tempo stesso mi vergogno terribilmente a dire la verità.
Esco con i miei amici per carità, ci conosciamo da una vita, ma evito di farlo per più di una/due volte alla settimana... mi sento in colpa per i soldi, ho paura di spendere troppo. Ogni tanto mio padre mi lascia venti euro e per me è una ferita, quasi mi fa schifo prenderli, mi pesano da morire! I miei amici invece spendono senza farsi troppi problemi, sapendo che a fine mese arriva lo stipendio sul conto. Hanno il cuore più leggero. Proprio ieri uno ha speso davanti ai miei occhi un sacco di soldi per un jeans... ok non lo fa tutti i giorni, ma ha POTUTO farlo. Non spenderei mai quella cifra per un paio di jeans neanche se guadagnassi 5000€ al mese... ma l'ho invidiato non per il jeans in se, ma perchè ha POTUTO FARLO (e lo ripeto). Questo è solo un banale ma significativo esempio.
Come detto c'è chi compra casa con la ragazza, chi è già a vivere da solo, parlano di lavoro, di stipendi nelle loro grandi aziende dove lavorano in team, dove si fa business planning, dove si lavora per target, con un determinato budget, on the job e tutti quei cazzo di termini. Dove lavoravo io era già tanto se il capo ci dicesse "Buongiorno!" e quella troia della capa si lamentava se ogni tanto usciva qualche sorriso a qualcuno. Una volta scaduto il contratto via, come se mai avessi lavorato lì per sette mesi, non sono venuti neanche a stringermi la mano.
Cani arricchiti.
Adesso passo invece le mie giornate a mandare cv sia a mano che via web...vivo su infojobs e simili...vivo aspettando una telefonata, un colloquio, vado a prendere i pannoloni per mio nonno malato di parkinson e riporto a casa mia nonna dall'ospedale dopo la solita visita di routine. Tutto ciò è frustrante, terribilmente. Quando ho trenta euro nel portafogli è un miracolo, faccio conti su conti, previsioni su previsioni. Quanto spenderò? Quanto costerà? Risparmio il più possibile, spendo solo il necessario. In previsione di questi tempi ho risparmiato anche durante il mio periodo da lavoratore. Snervante, tutto snervante. Ho voglia di realizzarmi, di coronare qualche sogno da ragazzo di 26 anni quale sono... di togliermi qualche sfizio, di non dover rinunciare più a delle stupide uscite serali dove si rischia di spendere più di 20€...e dovermi poi guardare su facebook le foto dei miei amici mentre si divertono spensierati.
Ah, mi sono dimenticato di dirvi che l'80% dei miei amici non sono laureati e lavorano perchè paraculati, buttati dentro dallo zio, il cognato, il cugino etc...Mi sono sentito dire "Eh lo so... ma in Italia funziona così!" (aimè vero) oppure "Senza mio zio non so a quest'ora dove sarei..." o ancora "Senza mio padre sarei in mezzo ad una strada..." e concludo con "Mia zia mi ha risolto la vita!". Alcuni non hanno mai inviato un cv in vita loro, o altri non lo fanno da cinque anni e non conoscono minimamente la miseria lavorativa che c'è fuori. Leggo nei loro occhi lo stupore nel vedere che ancora non ho trovato lavoro. Il cameriere? Ma senza esperienza dove vai??
Attenzione, non invidio loro perchè paraculati, invidio loro perchè si stanno realizzando, perchè possono investire nelle loro passioni, è sottile il discorso...perchè fanno progetti, perchè questa estate alcuni di loro molto probabilmente andranno oltreoceano mentre io mi tufferò in qualche piscina. Non li odio badate bene, ad alcuni di loro voglio bene come fossero miei fratelli, siamo cresciuti insieme.
Io di agganci da qualche parte non ne ho...e mi vergogno anche a chiedere. Pensa te quanto sono stronzo! Devo fare tutto da solo ed è tre volte più difficile in un paese che offre poco e nulla, anche qui nel 'grande Nord'. Anche nella città dell'Expo di sto gran cazzo, dove forse non hanno capito che dal 1° Novembre sono di nuovo tutti a casa. Dove il 50% degli annunci sono per fare il venditore porta a porta ovviamente con partita iva senza fisso ne nulla.
Vedo il dispiacere negli occhi dei miei genitori nel vedermi ancora così, a casa quando loro tornano da lavoro... un ragazzo con una laurea, il b2 di inglese, con l'ecdl e soprattutto tanta voglia di imparare, di impegnarmi, di realizzarmi. Uno ragazzo senza futuro, quasi senza speranza. La domanda "Allora il lavoro? Novità?" detta da qualsiasi persona mi terrorizza, mi mette a disagio...mi fa sentire diverso rispetto agli altri. Cerco sempre di evitare l'argomento. L'unico ragazzo laureato della compagnia sfigato che non lavora. Così mi sento.
Sono arrivato persino ad evitare di conoscere o frequentare ragazze ...chi le porta fuori? Chi offre? La benzina? Qualche viaggetto? Non se ne parla, non se ne parla davvero...è tutto una rinuncia.
Come da titolo, non so se sia più invidia nel vedere chi attorno a me è spensierato oppure senso di frustrazione, rabbia, di incredulità nel vedere che ancora sto così... Non lo so, so solo che sono stufo. Ma realmente stufo. Ogni Domenica sera mi dico "Speriamo che questa settimana sia quella buona!"
Ora vado a letto... guardo l'ora e noto che siamo già nel giorno di pasquetta, andrò a farmi un giro in bicicletta da solo. Se non piove.
Ah, Martedì ho un colloquio. Per fare lo stagista ovviamente.
Baci!
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