Tag: quasi
Mar
29
Mar
2016
Quasi riuscita
Non so più che fare. Ho provato a lasciarti perdere, e pensavo anche di esserci riuscita.
Mi stavo guardando intorno, ricominciavo quasi a respirare, a sentirmi libera; libera dal tuo pensiero, dal tuo sorriso.
Di nuovo in equilibrio.
Mi faceva sempre piacere incontrarti, ovviamente. Ma stava quasi ridiventando qualcosa di normale, di ordinario.
E poi, tra una cosa e l'altra, abbiamo ricominciato a parlare, a discutere, a polemizzare; e nel momento in cui, occhi negli occhi, lo scontro (una delle tante divergenze d'opinioni) si è ridotto a un "sì" arrabbiato contro a un "no" altrettanto infervorato, ho sentito di nuovo un moto feroce di sentimento nei tuoi confronti.
Un moto prepotente di frustrazione, di profonda rabbia, di altro, mentre la discussione si accendeva e si faceva sempre più piccata; la mia opinione contro la tua, pochi centimetri che ci separavano (tendi sempre ad accorciare le distanze, tu), il tono delle voci che si alzava man mano.
Ci irritavamo a vicenda, discutendo di quella certa questione d'attualità, e il tuo sguardo si faceva sempre più duro, più determinato, più affilato, mentre sentivo che volevi averla vinta. Ma io non potevo cedere. Tutte e due volevamo che la controparte si arrendesse.
C'è stato un piccolo momento di silenzio, dopo quello scambio di monosillabi, subito prima che riprendessero le argomentazioni; e in quell'attimo, ho sentito così tanta irritazione, così tanta rabbia, che si è trasformata in qualcos'altro.
Ti ho guardata. Eri accaldata, arrabbiata, "appassionata" nel tuo discorso, leggermente spettinata, scomposta; il tuo solito contegno era andato perduto da qualche parte all'inizio della discussione. I tuoi gesti, normalmente misurati, erano ampi, quasi teatrali; gli occhi che brillavano, piantati nei miei; le guance rosate, leggermente colorite.
In quel momento, l'aria tra noi era carica. Carica di frustrazione, di scontro di opinioni e di punti di vista completamente diversi; carica di "io contro di te", carica di "ho ragione io". Così tesa che sembrava crepitare, sul punto di spezzarsi; e difatti si è spezzata, ripiombando nella polemica.
In quel momento ho pensato che eri bella.
E che adoro chi mi dà del filo da torcere.
C'ero quasi riuscita, dannazione.
Sab
10
Mar
2012
Quasi.
Che casino.
Lui è quasi carino: ha due occhi che incantano e bei capelli lunghi e ricci ma per il resto è un ragazzo qualsiasi (anche un po' bassino per me). Lui è quasi simpatico: dolce e gentile ma un po' troppo immaturo. Lui è quasi adatto a me: abbiamo molte cose in comune ma su altre proprio non ci troviamo.
Lui mi piace, quasi.
Non voglio ferirlo o flirtare con lui senza essere sicura che poi non mi tirerò indietro. Che cosa posso fare?
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