Tag: domannnnda
Sab
13
Ago
2016
Gli scrivo o no?
Buonasera, o buongiorno. Scrivo sempre di notte, e non so quando mi leggerete.
Ho dimenticato la mia password. Sono le quattro (quasi cinque, a dire il vero) di mattina, mea culpa. Mi verrà in mente. (Forse i frequentatori abituali mi riconosceranno comunque, chissà?)
Detto questo, per favore, una domanda.
Diciamo che ho 18 anni; e mettiamo caso che stasera abbia sentito cantare un baritono favoloso. Bello come il sole, che sembra persino simpatico. 37 anni.
Lo vedo sul palco che praticamente brilla, si diverte genuinamente e si vede. Si vede che gli piace ciò che fa. Domina la scena come gli pare, gioca con gli altri cantanti - che sembrano più comparse che altro, in confronto a lui. Canta da dio, è proprio il mio tipo. Io sono nel pubblico, terza fila, molto divertita. A un certo punto gli scappa da ridere. "Voglio conoscere questa persona" è ciò che mi balena in testa.
Diciamo anche che uscendo a prendere aria l'abbia trovato da solo, durante una pausa tra due atti dell'opera, mi sia fatta coraggio e ci abbia parlato. (Cosa che non faccio assolutamente mai, attenzione. Solitamente mi limito a lamentarmi del fatto che sono single, ma alla fine non muovo mai un dito perché dopotutto ci sto anche bene.)
Adoro avere diciott'anni, perché posso permettermi di essere sfacciata senza troppe conseguenze.
Lui dopo la solita tiritera del "quanti anni mi dai?" mette in chiaro l'età, del tipo: "gli anni magari non li dimostro, ma ci sono". Per la serie sono-più-vecchio-di-quel-che-pensi, piccola.
I miei gesti sono inequivocabili, penso. Contatto visivo quasi ininterrotto (cercando di non metterlo a disagio, per favore), sorrisone a ottantaquattro denti, parliamo del più e del meno un po' ad minchiam (hobby, vacanze, che fai-che non fai, etc). Finisce la pausa, l'atto successivo inizia e siamo ancora lì. Mi dice: "Perché non mi scrivi? Magari, potrei darti qualche dritta o qualcosa..". Recupero il numero e lui scappa perché lo stanno cercando, dentro. Deve andare in scena.
Io sono strafelice per tanti motivi. Un po' perché l'ho proprio preso nel giorno giusto. Mi sento carina, oggi. Un po' perché lui sembra proprio interessante e forse forse anche interessato. Un po' perché un anno fa non l'avrei mai fatto. (Uhm, spero di non averlo infastidito).
Arrivata a casa, faccio qualche ricerca. Scopro che ha persino una pagina di wikipedia (?????!?!?!?) dedicata. Insomma, le informazioni non scarseggiano. Abita abbastanza vicino, una città a mezz'ora di treno.
Che faccio? Gli scrivo o non gli scrivo?
Temo di fare la figura dell'idiota, e di sembrare la ragazzina stupida che vorrei evitare di essere. Potreste dire: "ma corri dietro ai ragazzi della tua età, è troppo grande.". Ma i miei coetanei non mi interessano, come io non interesso a loro. Troppo facile, ovviamente. Perché perdere occasione di complicarsi la vita?
Se qualcuno mi piace, come minimo di solito è sulla trentina. Che cavolo.
Sono consapevole della situazione, e so che abbiamo esperienze di vita molto diverse, per forza di cose. Sono consapevole di essere una diciottenne e niente più. E poi sono io che l'ho avvicinato, dopotutto. Non so che spazio ci sia a livello intellettuale, ed è quello che vorrei scoprire (tipo prendendo un caffè..? Una cosa del genere?)
Comunque: il danno (ovvero il mio eventuale passare per cretina) sarebbe contenuto, vive persino in un'altra città, per quanto vicina. Potrei rischiare? O è meglio evitare? Ma se non mi prendo mai dei rischi va sempre a finire non vado da nessuna parte.
Sveglia lo sono abbastanza da mantenermi razionale. Non sono una che si fa usare o infinocchiare con niente, nemmeno in amicizia. Quindi non mi preoccupo troppo, di solito se c'è puzza di bruciato la sento.
È che lui.. sembra valerne la pena, forse.
Non sono troppo esperta in queste cose.
Che panico, spero non legga mai questa cosa. (Risata nervosa). No, sul serio.
Vi auguro una buona giornata, o una buona serata.
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