Tag: condizionatore

Mar

31

Mag

2016

Estate 2015

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Caldo, molto caldo, sono le 14,30 di un pomeriggio di luglio. Io e te distesi sul copriletto bianco, immacolato, la tapparella abbassata dalla quale filtra la luce violenta del sole che si traduce in un susseguirsi si strisce sul muro, luce e penombra. Tu sembri dormire mentre io ti guardo coperta solo da una camiciola bianca anch'essa immacolata come il copriletto. Il frinire delle cicale accompagna i miei pensieri. Hai gli occhi chiusi ma non dormi, sembri spossato e i miei occhi si poggiano sul tuo profilo, per poi scivolare sul tuo collo, il tuo petto, ci poggio una mano sopra per ascoltare il cuore che pulsa. Accosto il mio viso sulla tua spalla, sai di buono, la tua mano ora si poggia sulla mia guancia, mi accarezza, discostandomi da te ti guardo e hai gli occhi socchiusi, di un verde chiarissimo e intenso. Ti bacio ed è come se le nostre bocche fossero state disegnate per poggiarsi l'una sull'altra in un incastro perfetto. La tua mano scivola dal mio viso fino alla spalla, mi sfiori il braccio leggermente piegato per poi fermarti sul fianco. Sollevi la camiciola, la mia pelle abbronzata contrasta con tutto quel bianco candido, non sai resistere, non puoi resistere, ti vedo e sento il tuo odore diventare più intenso, mi inebira le narici. Mi baci con più passione, ti appoggi sopra di me e con un guizzo la tua mano e già pronta a sfilarmi il perizoma. Mi baci, io sono sotto di te e sudo, tu ti muovi spora di me e sudo, la camiciola me l'hai sfilata dalla testa e la nostra pelle si appiccica. Ho voglia ma non gliela faccio e ti dico: "Antò fa caldo". Tu mi guardi incredulo ancora non hai capito perchè sei troppo preso dall'eccitazione. Io mi divincolo, mi alzo dal letto e infilo la camiciola anche se in realtà vorrei restare in mutande. Ti dico mi dispiace, ti guardo ti sorrido, tu borbotti e mi dirigo in cucina a bere una bella sorsata d'acqua fresca di frigo. Mi mangio una prugna, com'è buona e saporita, l'estate ci offre i suoi frutti, l'estate è colore, l'estate ci invade con i suoi odori, l'estate è fondamentalmente sconcia in tutto questo turbinio di cose mostrate e offerte senza pudore. Tu giaci nel letto sconfitto, io ti faccio un caffè che magari ti tira su. Ci rifaremo un'altra volta...

Maggio 2016: domani ci montano il condizionatore, stavolte estate non mi freghi!