Tag: barbasenziente

Gio

24

Nov

2016

La barba senziente - pensieri in libertà.

Sfogo di Avatar di gagenoregagenore | Categoria: Altro

Cápita.

Sono le due e trentasette...  La notte è  nera densa e fluida,  pensieri nudi privati di ogni razionale concretezza vi galleggiano pigramente,  vedo un parco pubblico davanti a me,  i lampioni mi guardano con quella luce fredda della loro anima fatta di led,  abbasso il finestrino in questo parcheggio di periferia,  e sento il respiro della citta,  un rumore sordo basso persistente ed onnipresente...  Una sirena in questo momento emerge dal fondo  della città e si impone per un attimo sugli altri elementi,  per poi sparire allimprovviso,  una figura irrompre con presunzione nel mio campo visivo fino ad un attimo prima fisso ed immutabile...  Entra nel parco,  e si immerge nel nero...  La testa è  la prima a sparire poi i piedi,  le gambe,  e per ultima la busta di plastica nella sua mano destra,  dopo un tempo insopportabilmente indefinito la figura riemerge dal nulla,  è  un uomo con  una barba insolitamente lunga,  anzi no!  È  la barba ad avere una faccia sopra da dove nasce fluisce e vive,  per un attimo penso che sia un mostro di Lovecraft emerso da un suo abisso,  mi convinco che l'anima la mente l'intelligenza di quella persona sia tutta nella sua barba,  credo per un istante che quel volto sia  solo il supporto privo di vitalità ,  come lo sguardo di adamo sulla cappella sistina prima che il dito di Dio gli infonda la capacità  di stupirsi,  é  un pensiero idiota...  Ma la cosa non mi sorprende per nulla,  anzi lo cullo lo coccolo...  la barba senziente è  andata a rifugiarsi nel suo necronomicon,  e i pensieri ritornano a farmi compagnia.

Non so perché  ma mi viene in mente una canzone di Mario Castelnuovo credo si chiami "Nina"...  Eccooooo! ...   mi viene in mente perché  Parla di una notte,  ma diversa da questa...  Una notte di rumori pesanti e maleodoranti. 

 il respiro della città  è  tornato,  lo sento anche a finestrini alzati,  é  cadenzato dal ticchettio leggero delle mie dita sulla tastiera del telefono...  Vorrei essere nel mio letto,  vorrei esserci con...  Con l'altra parte di me. 

Non ci credo che siate arrivati a leggere fin quí...  Non ci son riuscito neanch'io...  Occhi che si chiudono,  pensieri che  giocano...  Vorrei dormire...  Le 3,25...  Chissà in quale abisso si è rifugiata  quella barba... Che notte strana...  Una notte al pronto soccorso,  ma tranquilli...  Niente di grave...  ... ...  Cápita.