ragazzasilenziosa

Mer

23

Nov

2016

che faccio?

Sfogo di Avatar di ragazzasilenziosaragazzasilenziosa | Categoria: Altro

Sono arrivata al culmine. la situazione con il ragazzo che mi piace non mi soddisfa più. penso che sia in stallo. non c'è più dinamica, azione, le emozioni che vivo sono mie, ma non mi sembra di viverle insieme. e poi sono blande. non sono forti come lo erano prima. è troppo statica la situazione, ho bisogno che qualcosa nel nostro rapporto cambi. so già che se tutto finisse ci rimarrei troppo male, perchè ormai parlare tutti i giorni con lui è diventata un'abitudine. ma proprio per questo preferirei finirla qui. perchè non voglio essere un'abitudine e non voglio che il ragazzo che mi piaccia sia equivalente a un messaggio quotidiniano. voglioemozioni vere e che mi facciano sentire viva, invece con lui va tutto tranquillamente, è tutto troppo statico. durante la giornata ci scambiamo pochi messaggi, non ci vediamo da quasi tre settimane e non so lui cosa voglia da me. prima dice qualcosa che mi fa pensare che è geloso di me e poi mi dice che scherza.. quindi se io baciassi un altro ragazzo sarebbe geloso? si arrabbierebbe? o rimarrebbe indifferente? voglio affrontare questo discorso con lui, ma allo stesso tempo non voglio farlo perchè non voglio che l'abitudine di scambiarci qualche messaggio tutti i giorni finisca. è una dipendenza il suo messaggio quotidiano e io so com'è difficile uscire da una dipendenza. poi mi basta vedere il suo messaggio quando sono intenzionata a parlarci per ritornare sui miei passi e non dirgli nulla. devo ascoltare il mio oroscopo. penso che Paolo Fox sappia il nostro futuro mamma mia. tutte le volte che gli do ascolto non sbaglio. e quando non gli ho dato ascolto ho fatto degli errori. coincidenza?

paolo non sbaglia mai! ha detto che oggi sono particolarmente critica in campo amoroso e che voglio costantemente essere sorpresa. tutti mi dicono che srebbe meglio affrontare il discorso con il "mio ragazzo", ma ho imparato che fino a quando non sono io a prendere una decisione riguardo quello che devo fare non devo lasciarmi influenzare dalle idee altrui. quindi boooh 

l'oroscopo di lui dice che è critico in questo periodo!! quindi vuol dire che anche lui trova statica la nostra situazione!! meno male che c'è Paolo che mi dice quello che pensa quel cretino. sono sicura che affrontassi il discorso "noi" con lui, mi direbbe che ho ragione oppure non lotterebbe per cercare di farmi cambiare idea. quindi che senso ha stare male per una persona che non ha voglia di lottare per te ?

Tags: amore

Dom

20

Nov

2016

devo agire.

Sfogo di Avatar di ragazzasilenziosaragazzasilenziosa | Categoria: Altro

mi sento inerte. apatica. non me stessa. ci sono delle decisioni che dovrei prendere ma che voglio evitare di prendere. che ho paura di affrontare. che preferisco restino lontane da me stessa e  dai miei pensieri. so che se non le prendo resterò in questo stato di inerzia e apatia che non mi giova minimamente. mi sento esterna alle emozioni che potrei provare ed è una cosa che non fa parte della mia persona. io sono una molto emozionale, una persona che vive le emozioni fino all'ultima goccia della loro essenza. eppure, stavolta non mi va di farlo. pechè? forse perchè sono negative e non mi va di affrontarle, ma il fatto di non affrontarle mi fa setire inutile, sciatta, non me stessa. e se le affronto non mi va di tenere il passo con esse, di continuare a sostenere le mie idee. forse il dolore che ho provato per così tanto tempo mi ha tolto labforza che prima avevo di affrontare le situazioni. mentre ora preferisco rimandarle a un momento in cui mi sentirò pronta, ma questo momento quando arriverà?

ci sono tre questioni che voglio affrontare: marika. Sara, Alessandro e Francesco.

marika è la mia migliore amica, mi rende felice, mi fa sempre sorridere ed è la mia persona. io so che lei tiene a me, come io tengo a lei, ma la vedo così distante. è così presa dal suo ragazzo che si dientica che ci sono anch'io. c'è sempre lui al primo posto e io mi sento seconda. non mi chiede mai di uscire e a me questa cosa fa star male,instintivamente mi fa pensare che la nostra non valga la pena di essere vissuta per lei. poi ci penso e capisco che lei ci tiene a me, però non voglio pensare neanche per un mometo che la mia migliore amica preferisca stare con altre prsone piuttosto che con me. ho già provto d affrontare questo discorso con lei, avendo l'intenzione di smettere di considerarla la mia migliore amica, ma lei lo è e lo sarà sempre e ciò che può offrirmi è tanto, ma veramente tanto. e ne vale la pena. vorrei dirle ciò che penso, di nuovo, ma non sono sicura di ottenere risultati, ma la differenza tra l'ultima volta e questa sarà che ffronterò l'argomento in modo diverso...

per quanto riguarda Sara, non so che dire. sono cambiata tantissimo in poco tempo. ora quando mi fano del male o vengo delusa non ci rimandìgo male, oppure lì per lì ci rimango male, ma subito dopo mi arrabbio e dopo ancora rimango indifferente. questo stato di indifferenza non mi dispiace. meglio l'indifferenza allo stare male. penso che dovrei affrontarla. esporle le mie ragioni e ascoltarla. ma la deisione che dovrei arrivare a prendere mi ssembra così noiosa daa prendere. non mi va. per adesso non voglio sentirla, quando sarò pronta ascolterò le sue registrazioni.

alessandro è il mio ragazzo. il problema è che non è il mio vero ragazzo. non stiamo insieme. ci vediamo quando torna dall'università, ci sentiamo tutti i giorni. mi chiama tesoro e sono felice quando vedo che si apre poco di più. ma c'è una parte di me che non mi fa vivere bene questa situazione. perchè questa "situazione" non ha un nome. non siamo fidanzati. non siamo amici. e non so perchè continuiamo a parlare. perchè io non lo so se lui vuole conoscermi con l'intenzione di mettersi con me. non lo so. e io sinceramente non voglio perdere tempo a conoscere una persona con cui probabilmente avrò solo una "situazione" passeggera. voglio trovare una persona che entri nella mia vita per restarci. che sia pronta e che voglia starmi vicino. e con lui non so se questo avverrà. non so che fare perchè ho paura che se affrontassi questo discorso con lui lo potrei perdere. e io non voglio perderlo . ma so che se non è pronto sarebbe meglio che succedesse. adesso credo che riuscirei ad affrontare la sua "perdita". le cose sono cambiate dall'ultima volta. lui mi da tanto. mi fa provare delle bele emozioni . e mi da quella senssazione di stabilità. quella sicurezza che lui ci sarà sempre. il problema è: per cosa ci sarà sempre? per un bacio o per stare con me?

 francesco è il mio migliore amico. lui è una persona che agi occhi degli altri è sempre allegra. una persona che non piange mai. ma che in fondo è molto sensibile. con me questa maschera del "sorrido sempre" non funziona. io vorrei che si aprisse di più con me. non vorrei che si sentisse giudicato da me. invece on riesco a fargli capire che se è gay o se soffre io sono una persona che è sempre pronta a stargli vicino. è vero che non mi sono mai sforzata più di tanto per farglielo capire, ma è difficile. ho intenzione di dirgli che per qualsiasi cosa io ci sarò sempre. quando avrà bisogno di me io non mi tirerò indietro.

Sab

19

Nov

2016

Sabato sera a casa, per colpa delle amicizie sbagliate

Sfogo di Avatar di ragazzasilenziosaragazzasilenziosa | Categoria: Ira

è sabato sera e sono a casa, sul mio letto, a "guardare" Harry Potter. da sola. sono incazzata nera. non mi andava molto di uscire stasera, però all'ultimo minuto ho chiamato una mia amica e le ho chiesto se volevamo stare un po' insieme dato che LEi stessa mi aveva scritto per messaggi pomeriggio se volevamo uscire, ma dato che il pomeriggio non sono potuta uscire perchè ho dovuto sostenere un colloquio per essere accettata ad un programma per un viaggio all'estero, ho pensato di stare con lei la sera. la chiamo e le chiedo di stare insieme anche se come ho detto non mi andava molto di uscire perchè sono stanca, raffreddata, e non avevo la minima voglia di lavarmi, truccarmi, farmi i capelli etc. Ma l'ho fatto perchè almeno per un paio d'ore volevo uscire, fumare una sigaretta e tornare a casa. la chiamo più volte e mi risponde che dopo una mezzoretta dall'ultima chiamata sarebbe stata pronta. allora le chiedo:"quindi mi inizio a truccare? non mi va tanto di uscire, se dobbiamo uscire per le 10.30 non fa niente e non esco" lei mi risponde di truccarmi e io mi trucco. passa mezz'ora, la chiamo e  non mi risponde. le scrivo un messaggio e non mi risponde e sono le 11.10 (io sono pronta dalle 9/9.30). subito mi viene d pensare che non sia più uscita, invece un mio amico mi dice che l'ha vista in giro con l'altra sua amica. non essendo sicura di ciò vado a vedere l'Instagram Story prima della mia amica e poi dell'altra e sul secondo profilo vedo foto e video di loro con altri amici ( che io conosco) che si divertono. io mi chiedo: PERCHé MI HAI FATTA TRUCCARE E PREPARARE SE VOLEVI USCIRE CON GLI ALTRI? SEI UNA MERDA SARA! Sono incazzatissima e ci sono rimasta molto male. io sono una persona molto sensibile, e non sopporto la falsità. soprattutto dlle persone a cui tengo di più. io, di questi torti , non ne ho mai fatto neanhe uno. ma non perchè secondo un'etica generale "non si fanno", ma perchè è proprio la mia persona che non mi permette di comportarmi come non vorrei che mi trattassero gli altri. ed è la cosa più ingiusta che possa accadere!! se mi tratti da merda io vorrei trattarti altrettanto male!! ma non ci riesco. questo mi rende una persona migliore indubbiamente, ma a che serve? io non ne traggo giovamento perchè alla fine sono io che ci rimetto. Oggi ho sostenuto questo colloquio per fare un semestre o un anno all'estero e non ero sicura di quale opzione scegliere tra le due. anzi, pensavo addirittura di non andarci più perchè in questo periodo mi trovavo bene nella mia città, con i miei amici, con il mio  "amore" e con la mia malattia che piano piano sto cominciando ad accettare e con cui sto imparando a convivere. ma non voglio dmenticarmi le merdate che mi fanno i miei cosiddetti amici! che amica è una che ti fa preparare e poi si fa i cazzi suoi in giro senza avere neanche le palle di rispondere alle tue chiamate? che amica è un'altra che non vedi da settimane e che pensa solo ad uscire con il ragazzo e a scopare e a chiedere consigli, invece che pensare a stare un po' con me? per lei ci sono solo quando ne ha bisogno ovvero il sabato quando vuole andare a ballare, nonostante quel sabato potrebbe tornare il mio """""ragazzo""""" che posso vedere una volta al mese se tutto va bene.  ma a lei non frega un cazzo. lei vuole andare a ballare e oggi ha preferito non uscire con me per tenersi il prossimo sabato libero. magari per stare con il ragazzo, ma non con me se non per andare a ballare. ma perchè io ci tengo così tanto alle persone? loro mi fanno sempre stare male. ho così tanto dolore sulle spalle. la malattia. le amicizie di merda. un ragazzo che probabilmente non vorrà mai essere il mio ragazzo, ma che vorrà solo la mia patata. ecco perchè voglio andare via. un anno in gran bretagna, ho deciso. questo posto non ha nulla di buono da offrirmi. anche quando sono felice non devo mai dimenticarmi che è una felicità apparente e non duratura. finirà. e quando finisce io mi ricordo i motivi per cui voglio sparire. ricominciare in una nuova città. una nuova lingua. nuovi obiettivi. una nuova vita. 

ora cosa dovrei fare con quella stronza di Sara? c'è una parte di me che aspetterebbe che fosse lei a farsi viva per poi dirle che è una merda, e un'altra che dice di scriverle subito che è una merda perchè così mi toglierei il pensiero. in ogni caso ho intenzione di dirle che è una vera merda. quante cazzo di cose ho fatto per lei ?! e questo è il modo di comportarsi come risposta a tutti i favori che le ho fatto?! 

una cosa è sicura: IO DEVO ANDARE VIA DA QUI. QUESTO POSTO NON HA NULLA DI BUONO DA OFFRIRMI. NON C'è NIENTE PER CUI VALGA LA PENA RIMANERE. NON DIMENTICARTI CHE LA FELICITà CHE VIVI è SOLO MOMENTANEA, E LA DEPRESSIONE E LA MERDA CHE VIVI RIAFFIORERANNO PRESTO. 

 

Sab

27

Ago

2016

La perfezione non esiste

Sfogo di Avatar di ragazzasilenziosaragazzasilenziosa | Categoria: Gola

Ho 16 anni, peso 45/46 chili (credo) e sono alta 1,58 m. Sono stata anoressica per meno di un anno e adesso sono bulimica. Nel periodo in cui volevo costantemente dimagrire ero arrivata a pesare 41/42 chili in pochissimo tempo. non dimenticherò mai le ore in palestra, i pasti di 100 calorie, la soddisfazione che provavo per me stessa quando da 100 riuscivo a mangiarne 60 o 30 perchè mi autoconvincevo di non avere fame.le abbuffate che duravano ore. era una vera e propria malattia. mi sentivo in una bolla dove c'eravamo solo io, la palestra, le calorie e il cibo mio nemico. l'ho ripetuto tante volte a chi mi ascoltava, spesso sono stata io che avevo un disperato bisogno di raccontare le mie sensazioni e quello che provavo a qualcuno. avevo necessario bisogno di qualcuno che mi stesse vicino, che attraverso i miei racconti capisse come mi sentivo, ma negli occhi di chi mi ascoltava vedevo pena, compassione, vedevo incredulità (negli occhi di mia madre). quando guardavo mia mamma leggevo nei suoi occhi : "ma perchè lei parla in questo modo? come è possibile dire quello che dice lei?". quando  mi aprivo con lei mi sembrava sempre di parlare arabo. non penso che mi abbia mai capita, lei non ha mai capito che il mio riflesso non è mai piaciuto a me stessa. le mie gambe grandi, i polpacci enormi e i fianchi larghi non sono mai stati parte di me. l'immagine che avevo di me stessa nella mia testa non rispecchiava la realtà: volevo essere in un modo e ne ero in un altro. non ho mai pensato di voler essere Megan Fox sia chiaro, ma con qualche piccola modifica del mio corpo e del mio viso magari mi sarei piaciuta. tutti hanno il diritto di piacersi, perchè io no? ero determinata a piacermi e avevo un obiettivo, ma il momento in cui questo obiettivo è diventato l'unico della mia vita non lo ricordo ed è arrivato all'improvviso. pensavo solo e unicamente a dimagrire, era diventata un'ossessione. avevo scambiato la bellezza di stare con le mie amiche con la soddisfazione di vedere i pantaloni che mi andavano sempre un po' più larghi. ero meno vogliosa nel conoscere un bel ragazzo piuttosto che passare le ore in palestra. non ero più un'adolescente. ma nei primi mesi ero felice, non mi rendevo conto che la vera me stava sparendo e al suo posto arrivara una me malata. non sono mai stata coì determinata nel fare qualcosa, amavo avere il controllo su tutto, ovviamente su tutto quello che potevo controllare, ovvero la palestra e le calorie, ma anche il cibo, che ho anche e sempre cosiderato mio nemico perchè spesso perdevo il controllo su di esso. come ho già detto vivevo in una bolla, una costante fare di trans in cui non mi accorgevo di quello che mi accadeva intorno. quando la mia bolla di vetro ha cominciato a creparsi le cose sono andate a peggiorare. dentro di me stava avvenendo una lotta che non mi rendevo neanche conto di combattere all'inizio. Io volevo rinascere, volevo riaquistare il controllo del mio corpo, perchè tutto il controllo che esercitavo sul cibo eccetera non ero Io ad averlo, ma era la mia malattia che lo aveva su di me. di questo me ne sono resa conto più in là. cominciavo a notare i miei capeli che cadevano e che erano molto sfibrati, le mie occhiaie che erano nerissime, il mio pallore, le mie ossa sporgenti, le unghie che si spezzavano, la mancanza di memoria, la difficoltà nel parlare e nel reggere una conversazione normale. mi rendevo conto di stare veramente male,e non riuscivo ad uscirne. piangevo, mi disperavo, incolpavo Dio e chiunque mi passasse per la testa in quel momento della mia malattia, nessuno mi diceva perchè era toccata a me una malattia così brutta, cosa avevo fatto di male per maritararmi tutto questo male. pensavo di aver passato il periodo più brutto della mia vita, non credevo esistesse un male peggiore a quello che avevo provato per mesi. invece mi sbagliavo, un male peggiore esisteva e lo sto provando. sono uscita dall'anoressia per nessun miracolo, ma solo grazie a tutti gli sforzi che ho fatto. una delle persone che potrei ringraziare è la mia psicologa che mi ha aiutata a capire me stessa, mia mamma che mi è stata vicina nonostante l'immenso dolore che provava nel vedermi in quel modo e non poter fare nulla per aiutarmi, e mio padre che ha pagato per aiutarmi a guarire, ma che allo stesso tempo non riusciva a guardarmi in faccia perchè per lui era guardare sua figlia che stava morendo. ho visto la debolezza di mio padre in questi mesi, un lato che lui non mi avrebbe mai voluto far notare. quando mi chiamava al telefono mi sembrava sempre che per lui ogni saluto fosse l'ultimo perchè da un momento all'altro me ne sarei potuta andare. chiudeva quasi sempre la chiamata con la voce incrinata dal pianto e io non potevo che essere triste per questa situazione perchè mi sentivo impotente di fronte alla malattia e piano piano, prima della guariggione, iniziavo a pensare che non ce l'avrei mai fatta ad uscirne fuori. ho detto basta più delle volte che sono disposta ad ammettere, e spesso ho pensato di arrendermi,ma non l'ho mai fatto veramente. 

Iscriviti!

Iscriviti
Iscriviti e potrai aggiungere commenti senza attendere approvazioni, votare gli sfoghi e gestire i tuoi post ed il tuo profilo senza limitazioni.
Clicca qui per aggiungerti