EOS
Mar
09
Ago
2016
Mi sento solo
Essere di carattere introverso è una vera CONDANNA. Prima avevo tanti amici, ma dai 13 anni in poi (oggi ne ho quasi 21) non faccio altro che sentirmi solo... 8 anni e passa di solitudine e abbandono, mi rimane difficile esser eespansivo, allacciare rapporti con le persone, sono un tipo chiuso, un po' timido... nel corso degli anni ho lottato molto pe rmigliorare, e ci sono riuscito, ho fatto gradi passi, ma l'indole rimane quella, non si cambia. Ho pochi amici (non me ne è mai fregato tanto di avere mille amici, me ne bastano pochi, non ne sento il bisogno) a quei pochi non frega nulla di me, non si fanno mai sentire, non rispondono o inventano scuse, ma loro hanno mille amici, che gli frega? siccome per loro probabilmente sarò una persona noiosa, preferiscono evitarmi e uscire con altri, appena possono. Io mi sento maledettamente solo al punto che vorrei farla finita (anche se non lo farò mai per un mio ragionamento mentale che non sto a spiegare), non so nemmeno se esisto davvero, in 21 anni non ho mai avuto una ragazza, mai che una ragazza fosse interessata a me (e non mi ritengo brutto, una volta ho messo la mia foto in un sito e mi hanno votato di media 7/10, ma vabbè). Nel week end esco sempre con questi amici, vado anche in discoteca o in posti frequentati da molte ragazze, ma niente in 21 anni non ho mai avuto una ragazza, e mi manca, cioè sento il bisogno di qualcuno al mio fianco, che mi faccia capire che esisto... cristo. Sono vergine ma non me ne frega nulla del sesso, come ai miei coetanei che ne cambiano 1 ogni settimana e non fanno altro che pensare di sco... quella e quell'altra. Io vorrei solo essere qualcosa per qualcuno, essere amato e poter amare, avere una ragione di vita, perché al momento non c'è l'ho. Passo le miei giornate nella solitudine più totale, ai miei amici non è mai importato nulla di me, la mia famiglia non fa altro che darmi contro, sono introverso e nessuno mi calcola, sono invisibile, passo la vita a guardare gli altri che si mandano cuoricini su whatsapp a vicenda e mi fa male... si perché dietro al corpo di un ragazzo normale c'è un'anima profondamente sofferente e abbandonata. Io non capisco veramene cosa non vada in me, cos'hanno gli altri più di me e perché non piaccio a nessuno. Cristo santo non c'e la faccio più... non so più che c*** fare, hey esisto anche io!
Dom
19
Giu
2016
Il senso della vita
Attenzione: quello che state per leggere è solo uno sfogo per fare il punto della situazione e scrivere pensieri, siete pregati di non giudicare, insultare e fare morali inutili.
20 anni, troppo timido, troppo asociale, troppo chiuso e non trovo mai una ragazza, non sono brutto, nemmeno bello, un ragazzo normale, vedo tanti ragazzi molto più brutti di me, che sono fidanzati... ma niente se sei introverso sei fottuto a vita, si può migliorare , sono anni che miglioro, ma il carattere non si può cambiare. Mi sento uno sfigato perché la società mi fa sentire sfigato, tutti che cambiano ragazza, ne trovano un' altra con una facilità disarmante, io invece a 20 anni ho dato il primo bacio qualche mese fa a una tizia ubriaca dopo che si era limonata altri 2 miei amici... che tristezza... tutti che mi continuano a chiedere: ma c'è l'hai una ragazza? e io no... e mi sento sempre più solo. E le cose non cambieranno, lo so. Non è il fatto di voler mostrarsi agli altri, o fare qualcosa che fanno tutti, oppure sco....re, no, è che mi sento solo, vorrei dare amore ed essere amato sinceramente, solo questo.
Il lavoro mi fa schifo, ma siccome c'è chi non ce l'ha, siccome in questi tempi non si trova molto, siccome c'è gente messa peggio, siccome una laurea al giorno d'oggi serve solo per pulirsi li dietro, allora devo fare questo lavoro schifoso e starmene zitto.
Il mondo mi fa schifo, spreco 8 ore delle miei giornate, tutto il giorno , privato della mia libertà, a sprecare la mia giovinezza chiuso in un capannone a fare lo stesso movimento tutto il giorno, per cosa? per 1000 euro al mese, così mi posso comprare la macchina nuova, l' Iphone, le scarpe nuove, i vestiti firmati, la mega televisione, per fare il figo davanti agli altri, per pagare lo stato ladro... bella mer...
Alla fine sai quanto me ne frega di guadagnare soldi, non me ne frega un ca..o di fermi la macchina nuova, l'ultimo smartphone e stronzate simili, la libertà non ha un prezzo.
E non venitemi a dire che a 20 anni ancora ho tutta la vita davanti, devo avere voglia di vivere, c'è gente che ha malattie gravi, che sta peggio... non mi interessa, mi sono rotto il ca..o del mondo, della società, della gente , menefreghisti, superficiali, sporchi e tutti uguali.
La società vuole che lavori tutto il giorno, così un giorno ti comprerai un casa, poi ti sposerai e farai dei figli, che avranno la sfortuna di essere nati in questo mondo di me... che va avanti per inerzia, destinati ad affrontare un'esistenza dannata, come la tua e quella dei tuoi genitori. Poi divorzierai e finirai la tua esistenza in un ospizio ridotto a motivo di imbarazzo per gli stronzetti viziati ed egoisti che avrai figliato per rimpiazarti. Ah, che bella la vita, ma come fate? ma come fa la gente ad andare avanti in questo infermo? Forse sentendosi amati da un' altra persona? non lo so perché non l'ho mai provato.. quasi vorrei non essere mai nato. Grazie dell'attenzione
Mer
01
Giu
2016
Lavoro del cazzo
Io non ne posso più, in tanti hanno elogiato la mia pazienza, ma si sà che dopo un po' la pazienza finisce, è inevitabile.
In pratica ho inziato a lavorare in questa azienda da qualche mese, innanzi tutto, è un lavoro di merda, usurante, in pratica una catena di montaggio, fai sempre la stessa azione, il ritmo è elevatissimo e bisogna correre, a fine giornata inevitabilmente mi fanno male la schiena e i polsi (e sono giovane), la monotonia, la ripetitività, la noia e la mancanza di dialogo la fanno da padrone. Non sono uno che scarta i lavori (specialmente ora che non siamo in una bella situazione) ma cazzo, l'idea di fare questo per il resto della mia schifosa esistenza mi devasta, vedere tutti questi poveri operai prossimi alla pensione, che sono lì dentro da 20 30 40 anni ... vi giuro mi mette una tristezza infinita. Adesso faccio parte dei prigionieri, chiuso dentro al capannone per 8 ore al giorno, senza sapere nemmeno se piove o c'è il sole, vestito come gli altri, con la mia bella tuta da prigioniero, con il nome del padrone stampato sopra e un numero assegnato per sostituire il nome (nulla da invidiare ad Auschwitz). Come se non bastasse, a parte il 99% dei colleghi , tutti molto simpatici e alla mano, c'è quell' 1%, quell'individuo che definire stronzo è un complimento. Lui è il primo dei leccaculo (l'unico amato dal capo all'interno dell'azienda) è il primo tra i patetici servi del padrone. In pratica sembra che comanda lui, non il capo, questo individuo sarebbe il mio tutor, DOVREBBE insegnarmi il funzionamento del macchinario in cui lavoro, e invece cosa fa? non fa altro che incazzarsi, per nulla, anzichè spiegarmi come fare, preme mille tasti in contemporanea, sposta 10 levette, smanetta e alla fine non ti dice niente, pretendendo che tu abbia capito. Cristo santo sono lì da quasi un anno davanti a questa macchina e ancora non so la metà delle cose che dovrei sapere, mentre l'altra metà l'ho imparata da solo a forza di ricevere insulti.
Ogni volta che la macchina ha un problema, non ti da il tempo nemmeno di risolverlo che subito lo senti urlare il tuo fottuto nome, e poi imprecare , fino a venire da te e "metterla a posto" da solo, mentre ti copre di insulti e non ti spiega quello che cazzo sta facendo, così se la volta dopo dovesse riaccadere, si incazarebbe all'inverosimile perché a suo dire "te l'ha già fatto vedere come si fa". In pratica non mi basta che già di per se, per 8 ore al giorno faccio un lavoro stressante da scimmia ammaestrata,no, ci si deve mettere anche questo stronzo, sempre attaccato ai coglioni, che ti insulta dalla mattina alla sera, e non puoi nemmeno rispondergli perché lui è il capo dei lecchini, il leccaculo numero 1 per eccellenza, basta che dica una parola al capo per mandarti via. Ogni giorno torno a casa con la schiena a pezzi, e un nervosismo che germano mosconi sarebbe calmo in confronto. Questo brutto figlio di puttana è odiato da tutti lì dentro, tranne che dal capo naturalmente. Invece di arrivare alle 7 come tutti gli altri stronzi, lui arriva alle 6 20 , e se stai facendo il turno di mattina, finirai per chiederti: "ma perché cazzo non dormiva un altro po'"" o magari "perché diavolo non è crepato nel sonno?"
Io non riesco a asprimere il mio odio verso questa persona attraverso parole scritte, ma sappi, brutto pezzo di merda con la faccia da coglione che ho appena deciso che mi leverò dal cazzo, e tu sarai contento, così avrai un altro povero cristo da maltrattare, si forse era questo il tuo obiettivo, ci sei riuscito con almeno altri 10 ragazzi prima di me, e ci riuscirai anche sta volta, ma con te o senza di te, non voglio restarci un solo attimo in più chiuso in quella prigione a fare quel lavoro da infame quale sei. Non vedo l'ora che scada il contratto (ormai mancano pochi giorni), poi andrò a cercare un altro lavoro, o magari all'università, sperando che con una laurea in tasca, possa ambire ad un futuro più dignitoso, se questo non dovesse succedere, mi levero dai coglioni anche da questo paese di merda, come avrò fatto per l'azienda in cui laovro. Ma nell'ultimo mese, rilascerò tutto l'odio che ho represso dentro in tutti questi mesi di insulti, offese e stress quotidiano, me lo ricorderò e te ne butterò addosso così tante che dovrai andare a piangere del tuo amato capo, tanto anche lui ha detto che sei un piagnone.
Ormai non posso nemmeno più vederti, ogni volta che entro in azienda e ti vedo, ti giuro mi strapperei gli occhi, dovresti farmi la cortesia di venire a lavorare con un sacchetto in testa, perché non sopporto più la tua faccia di merda, e dovresti anche stare zitto, almeno per 1 fottuto minuto, chiudere quella fottuta bocca, perché non sopporto più neanche la tua voce da piagnone.
Con tutti i colpi che ti mando dovresti essere già morto, io per ora mi consolo immaginando di sgozzarti con il cacciavite, come faccio almeno 400 volte al giorno, anche se la liberazione più grande, dopo aver ricambiato gli insulti, sarà quella di levare le tende e sperare di non vederti mai più, verme schifoso.
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