Rorschach
Gio
15
Set
2016
Il labirinto del vivere
Il labirinto del vivere
Ancora qui seduto a grattarmi la testa
come a voler togliere via pensieri e ricordi
nella mia mente infuria una tempesta
nel mio cuore rimbalzano battiti sordi.
Corre il calendario si rincorrono i problemi
passano le stagioni mi sorpassano le persone
cambia tutto e non cambiano gli schemi
l'utilità di quello che faccio è un'illusione.
Mi butto sul letto e fisso il soffitto
vedo facce parole poi tutto sfuma
vorrei urlare ma me ne resto zitto
una gomitata al materasso, lui non si frantuma;
gli occhi si bagnano e cerco di trattenermi
adesso non posso rischiare una goccia dimenticata
aspetto che sia notte e in camera chiudermi
per sperperare la tassa di lacrime a fine giornata.
Le mie braccia si stringono e circondano il niente
guscio sotto le coperte sogno una carezza
un freddo abbraccio illusorio ad un corpo assente
essere altrove inseguendo il miraggio della mia sicurezza.
Urla, pugni, lacrime arrabbiate, dita rotte e lividi....
Insonnia, schifo, nausea mal di testa, mal di pancia e brividi...
Una vita una possibilità
una avventura che si scoprirà
il destino che nessuno sa scrivere
nel labirinto del vivere!
Ogni mattina ogni sera allo specchio che mi divora
mi arrabbio e mi perdono fra contraddizioni e perché
davanti a questa faccia che invecchia e non matura ancora
alla ricerca di un cattivo più colpevole di me;
qui mi spoglio di tutte le apparenze
maschere su maschere che coprono il vuoto
un volto mai visto senza sofferenze
occhi spenti e fissi da sorriso ignoto.
Fuori, il deserto è abitato da manichini animati
col cuore di plastica e il cervello di segatura
una catena di montaggio di zombie schiavizzati
uno spettacolo di inciviltà, uno zoo contro natura.
Appaio e subito sparisco nei loro istanti
come un fantasma cammino nelle loro vite
negli stessi posti ma in mondi distanti
da qua le mie parole non vengono udite;
sono un alieno o un umano troppo umano
spaesato nella lingua dei legami, analfabeta,
una barriera tra me e voi con cui lotto invano
ignoro la necessaria formula segreta.
Cresce sempre più in me la gogna...
della vergogna!
Io non sono mai stato mio
derubato di quello che non sono mai stato
l'insoddisfazione è il mio disco che gira a ripetizione.
Una vita una possibilità
un meccanismo rotto che non funzionerà
un pagliaccio che non fa più ridere
nel labirinto del vivere!
Corro all'impazzata verso nessuna direzione
quando faccio non faccio, da fermo sono imprendibile,
dietro ogni angolo buio dopo ogni esitazione
mi ritrovo sempre su una strada sbagliata, imprevedibile.
Quando ti prende quella voglia di una nuotata perdifiato
che non sai nemmeno se hai le energie per il ritorno
e non te ne frega se a metà strada annegassi stremato
poi ti fermi e cadi nei pensieri col nulla intorno.
Mi nascondo dagli avidi del mio sangue e corpo
fuggendo dal loro veleno che mi ha cambiato
lasciatemi da solo lontano dal vostro sporco
mi proteggo avvolgendomi col filo spinato;
demoni impuniti festeggiano come canaglie
mentre si riaprono le ferite che non riesco a curare
le cicatrici testimoni delle mie innumerevoli battaglie
parole come lame impossibili da dimenticare.
Crollo dentro sulle mie stesse rovine
sotto i colpi cade a pezzi la mia armatura
farmi forza resistere ricominciare senza fine
mi maltratto come fossi la mia controfigura.
Con la mia integra coscienza a posto...
ma l'animo decomposto!
Io non ho mai parlato con Dio
muto alle mie preghiere d'aiuto
invisibile quando il bisogno diventa irraggiungibile.
Una vita una possibilità
vivo nel sogno addormentato della realtà
devo svegliarmi o dormire non so decidere
nel labirinto del vivere!
Questa angoscia si incolla come sudore
l'orologio opprime come afa d'estate
annego nella realtà di un panico dittatore
mi cedono le gambe di ossigeno affamate.
Il mio ragionamento randagio mi colma e avvolge
tutto è al contrario in controluce riflesso dalle origini
una realtà inaffidabile che continuamente si capovolge
cerco l'equilibrio lottando contro le vertigini.
Protetto chiuso in gabbia sotto la pioggia di un temporale
un pacco abbandonato al buio senza poter andare via
ho cercato, avrei voluto, qualcosa di normale
un naufrago senza speranza su una zattera di apatia.
Stanotte dormo su queste lenzuola arancioni
che da quel giorno nessun'altra han coperto
un treno che ti ha portato via da me senza esitazioni
è l'ultimo ricordo reale che mi hai offerto;
ti cerco dove so non ti incontrerò mai
ovunque voltarmi come aspettassi un tuo ciao o sorriso
invece tornare a non sapere dell'altro, ignoti ormai,
vite estranee lontane al posto di un sogno poi reciso.
Con te nei posti miei con me nei posti tuoi
avrei dovuto fermarti invece di cedere
finali da film che premiano solo gli eroi;
parole senza valore, a cosa dovrei credere?
Ti ho vista piangere è la mia nostalgia sciocca
echi di sogni le canzoni che non ascolto più
dolcezze che adesso mi lasciano amaro in bocca
in tutto questo dov'è l'affetto lo sai solo tu.
Mai sconfitto ma sempre perdente...
E niente!
Io verrò ricordato come un brusio
sperduto del passato e lì relegato
sincero ci avevo creduto per davvero.
Una vita una possibilità
dove sei cosa starai facendo con chi chissà
mi hai dato per togliermi, ricordi che mi possono uccidere;
nel labirinto del vivere!
Racconto qualcosa che non c'è mai stato
la fotografia di un profumo, una impalpabile intuizione,
come un sogno che al risveglio ci rimane incollato
e la sua fantasia si diluisce perdendosi nella ragione.
Cammino su di una lastra di vetro senza confini
che scricchiola in ragnatele sotto al mio peso
trattenendo il respiro tra questi giorni assassini
senza mani come corde, arranco indifeso.
Quanti addii non ho potuto abbracciare
strozzati in gola come urla mute
ultimi momenti che non posso ricordare
occasioni non concesse ormai perdute;
ogni saluto vivo l'ultima volta insieme
e poi tutto può cancellarsi in un istante
mai abbastanza il tempo che non ci appartiene
un bisogno eterno, un vuoto devastante.
Mi manchi tanto quanto io manco a me stesso...
tutti gli ieri e domani, adesso!
Una vita una possibilità
un pazzo che insegna razionalità
la bilancia del giusto da redimere
nel labirinto del vivere!
Voi come fate? Io come posso fare?
Cosa è successo? Che colpa ho? Dove ho sbagliato?
Cosa mi manca da capire o imparare?
qualcosa che guidi il mio istinto sgrammaticato.
Sono una continua causa persa, imperfetto;
ho sempre pagato per ritrovarmi distrutto
sono mai quei -Dopo- -Prossima volta- che ancora aspetto
rinuncio, brucio le mie carte, butto tutto.
La paura di dimenticare qualcosa da fare o dire
una battuta spiritosa, un ultimo augurio o un figlio;
chiudere i conti stracciando ogni possibile avvenire
e tutto di me si riassumerà con uno sbadiglio.
Sono un mostro stanco e cattivo
non merito, non c'è per me niente di bello
odiatemi già così senza un motivo
mesto nasconderò lo sguardo sotto il cappello.
Scappare da se stessi è un vicolo cieco
che percorro a ripetizione, è tutto già visto,
continuare questo gioco sarebbe altro tempo che spreco
adesso voglio solo dormire, così non resisto.
In un mare di solitudine tramonterò cadendo
annullandomi mentre l'abisso mi toglierà luce
sott'acqua al buio troverò pace scomparendo
mi abbraccerà in silenzio un futuro truce.
E' troppo tardi per volare per queste vite abbandonate..
ho le ali spezzate!
Io mi perderò in un oblio
galleggiando il mio respiro ascoltando
chiuso lasciandone il mondo escluso.
Una vita una possibilità
anche io il desiderio ingenuo di felicità
le direzioni desiderate non sono libere
nel labirinto del vivere!
Provo a convincermi che non sei mai esistita
compromesso tra il dimenticarti e la rabbia
poi a volte affiorano come calore sulle dita
una data, una notifica o un nome che scrivo sulla sabbia.
Quando a questo punto tutto doveva essere diverso...
quando questa vita mi è andata di traverso!
Mi serve ancora un po' di dolore
qualcosa che sbricioli definitivamente il mio cuore
per non fare più nessun rumore...
Una vita incompleta
una possibilità effimera come cometa
una lunga notte senza luna e stelle
il freddo dell'abbandono che morde la pelle;
la speranza mi incita e sempre fallisco, è una maledizione
fare sapendo di soffrire è una continua vivisezione.
Vagherò all'infinito mentre la mia anima affonda
il tempo che passa è un incendio che mi circonda
in trappola schiacciato da questa vita
dal labirinto del vivere non c'è via d'uscita...
Dom
26
Giu
2016
Diario
Ed ecco un altro pippone psicologico.
"E un'altra volta è notte e suono..." Vabbè, più o meno, vale il suono della tastiera? "Non so nemmeno io per che motivo, forse perché son vivo..". Sì, dovrei aprire un blog, sarebbe mio personale e lo gestire io, però riceverei minimissimi accessi e di conseguenza poca gente mi leggerebbe, quindi preferisco scrivere qui. Oppure potrei dire queste cose al muro, la scrivania, la mia bici, al soffione della doccia, la carta igienica, le persone, cose inanimate insomma...
Il scrivere, il mettere i pensieri in parole mi libera dal tenerli a mente come embrioni, così ho lo stimolo per formularsi e li registro tramite le parole.
Come al solito non so se questi discorsi finiranno nelle mie memorie, oppure in un dettato di filosofia, probabilmente da nessuna parte.
Venerdì 29 gennaio: Non mi aspettavo che le gif sarebbero tornate in uso!
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Domenica 31 gennaio: Anche se mi hai bloccato vedo lo stesso le foto in cui sei taggata. Buon compleanno cretina!
"E domeniche e sogni di vita.." Le feste di compleanno sono per gli invitati e raramente per il festeggiato; raramente ho festeggiato il mio compleanno, mai piaciuti, per non parlare dei regali, spesso mi sono stati fatti regali banali ma io ho sempre ringraziato, a volte pure regali doppioni e non coerenti con la mia età ma io sono sempre rimasto zitto (spesso venivo costretto a non obbiettare), e ringraziavo.
Ho festeggiato i 14 anni con delle mie amiche, invitai anche 2 miei compagni di classe che mi fecero un regalo brutto (ricevetti un regalo brutto anche da un altro invitato), cercai anche di non annoiarli (e conoscevano altri altri invitati), loro a me non invitarono ai loro compleanni, giustamente non vanno a pensare che a Pinco Pallino avrebbe fatto piacere essere invitato a sua volta.
Nel periodo delle medie venni invitato ad un solo compleanno di un maschio, non conoscevo quasi nessuno e venni subito preso di mira.
La mia vita sociale al maschile nel periodo delle medie è stato un disastro.
Io non è che non ci provassi, eh!
Che schifo il periodo delle medie, che schifo andare alle medie, mia madre che si lamentava di dover fare 2 km per portarmi alla fermata e minacciava di andare a sbattere, l'autobus che non si fermava e dovevo rincorrerlo (al ritorno sbagliava strada), gli altri crescevano e io no, i prof aargghhh, l'inglese poi :(
Non che alle superiori andò molto meglio; nel primo compito in classe in prima superiore capii come sarebbe stato il rapporto con le mie compagne di classe quando ci fu una compagna che faceva copiare ai compagni ma quando le chiesi qualcosa mi disse di stare zitto, guardai loro e "guardai" me, e capii perchè a me non fece copiare (poi il professore si stupii del mio voto peggiore degli altri); dovetti aspettare 5 anni e venir bocciato per essere invitato a qualche compleanno.
Quando ho compiuto 30 anni l'unica persona che mi telefonò fù l'assistente del dentista, e la torta era il pandoro avazato.
Tutto molto bello!
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Martedì 26 febbraio: ragazza con gli occhiali nell'autobus somiglia alla Veronica.
Passato davanti finestra della suite!
Sabato 30 febbraio: visto Here After, che stronza quella tipa e lui sapeva già come sarebbe andata, lei voleva solo quella cosa che ha lui fa stare così male.
Io sono: ricettivo, lungimirante, lucido, attento, insoddisfatto.
Sono stato: bistrattato, umiliato, deriso, usato, condizionato, sacrificabile.
Venerdì 12 febbraio: bello il tatuaggio di Elisa, vorrei farmene un altro prima dell'estate, ma spendere così dei soldi adesso! :/
"Ho sperato ciecamente nel tuo sguardo più sincero e se devo dirla tutta ci ho creduto per davvero...". Secondo me l'edizione più bella del Festival di Sanremo è stata quella del '91, poi pure belle quelle del '92 e anche del '90.
Domenica 14 febbraio: "Io ciuff ciuff acciuffo te, tu ciuff ciuff acciuffi me!"
"Amante - non per sé - molto eloquente
Qui riposa Cirano Ercole Saviniano Signor di Bergerac
Che in vita sua fu tutto e non fu niente!"
Ah, quanto sono melodrammatico!
Martedì 23 febbraio: Guardato -Gli anni in tasca-, il bambino che mangia molto in casa dell'amico mi ha ricordato un certo aneddoto.
Film, serie tv, puntate, puntate, altre puntate, film film film.., parole, citazioni, ec... tante stori più o meno realistiche, che poi il realismo è soggettivo, tante storie e fatti a molti non capiteranno mai nella vita ma per altri sono ciò che li hanno elevati verso la felicità/soddisfazione, quindi il realismo non è lo stesso per tutti; poi si potrebbe parlare di statistica e del mio fattore moltiplicante di sfortuna, ma sono altri discorsi.
Venerdì 26 febbraio : dannato Onedrive che ha ancora tutte le foto, è stato un colpo basso!
"Perché una vita sola non può bastare per dimenticare quanto si puo' amare..." La mia tanta attenzione del momento è come una fotografia che mi rimane in testa, per questo poi pur non pesnando qualcosa ce l'ho cmq in mente, infatti ho una buonissima memoria visiva, e pure una memorie eidetica.
"E vivrò, sì vivrò tutto il giorno per vederti andare via fra i ricordi e questa strana pazzia e il paradiso..." Spesso con le persone mi stranisco quando loro non ricordano fatti e discorsi, vabbè che pure fanno finta di non ricordarseli.
Anche se cmq col tempo pure io sto perdendo colpi.
Sabato 27 febbraio: Lo sai che le persone che ti acclamano per i tuoi post ironizzanti sul fascismo/nazismo lo fanno solo perchè ti considerano una bella ragazza? Pure se scrivessi di Che Guevara ti approverebbero.
A proposito: Soffri di ipertiroidismo?
Mercoledì 2 marzo: è un po' che non giocavo con la mia faccia elastica.
Credo di non avere le espressioni facciali tipiche di un uomo; ammetto che a volte carico l'espressione per far arrivare maggiormente ciò che voglio trasmettere.
Domenica 6 marzo: sognato ghiacciai con fossili di tartarughe e tsunami. 'Azzo significa?"Fighting for survival.." "Dove il male non ti guarda e non ti tocca...""No, senza pietà..." "Dun dudun dududududu dun dudun dudududud dun dudun.." Mi piace mandare in loop brevi spezzoni, pochi secondi, delle canzoni, sentire gli acuti, le note, gli attacchi.
"Sono nato sbagliato, non lo so più, sono io o sei tu?" Avete presente quella "barzelletta" dell'uomo che è in auto sull'autostrada e lui cerca di schivare le auto che viaggiando nel senso opposto di marcia gli vanno addosso strombazzando, e sente alla radio di fare attenzione che c'è un pazzo sull'autostrada che sta andando contromano e lui eslama: Un pazzo? c'è ne sono decine di pazzi!
Ecco, per anni ho pensato che effettivamente c'è n'è fossero tanti di pazzi in giro, poi mi sono accorto che probabilmente l'unico pazzo ero io, e i conti hanno cominciato a tornare.
Ok, non è proprio essere sbagliato, ma sicuramente essere non "inerente" non "amalgamabile" alla società.
Che poi la stramaggioranza di chi si dichiara pazzo unico ecc.. in realtà è l'emblema del conformismo e banalità.
Quanto gli altri sono loro stessi con noi e di conseguenza quanto noi ci adattiamo per loro? Come siamo/saremmo senza l'interazione con gli altri? E senza contatti sociali come si svilupperebbe il nostro carattere? Perchè faccio e mi faccio tutte queste domande? Per capire, per capire cosa è normale, adatto/consono.
"Portiamo in giro solitudini che si avvicinano senza toccarsi mai.." Le persone più particolari sono quelle che più difficilmente riescono a creare legami salutari e duraturi, poi a volte ci perde la persona in oggetto a volte chi gli sta intorno, a volte tutti, io in mezzo ci sono sempre..
Non è solo una questione di autostima, ma di essere appunto adatto e valido, simile.
Domenica 13 marzo: ci si mette pure Linea Verde! Arghh!
"Ma stasera non posso nemmeno parlare perché piangerei.." A credito nelle cose belle, a debito per le cose brutte? non funziona così.
"Invece per me, più che normale che un'emozione da poco mi faccia stare male.." Sono un tipo emotivo e nello stesso tempo molto mentale. L'emotività mi indebolisce, la ragione invece apre le porte volutamente.
Spesso lo dico agli altri, ma credo che io per gli altri sono prevedibile, visto che sanno come fregarmi.
L'unico modo di fregare un testardo capiscione come me è dicendogli le bugie, sennò sono spesso un pensiero avanti agli altri, e non è che non me l'aspettavo quello che succede, semplicemente spesso non era la prosecuzione degli eventi a cui volevo credere.
Forse è la mia fiducia nel buon senso degli altri e questa suicida positività a fregarmi, diciamo che nego le mie intuizioni.
Sono troppo chiaro nelle mie intenzioni, è sbagliato spiegarsi agli altri?
Quando qualcosa non torna chiedo perchè, le azioni sono palese ma le motivazioni no; mi tengo sempre un po' di mistero, ma una cosa è il mistero e un'altra è essere una persona incomprensibile (non io, gli altri).
Con la tranquillità e sentirmi a mio agio do il mio meglio, sennò mi chiudo e sto guardingo.
Sono dell'idea che chi non ha bisogno di farsi domande è perchè le cose gli vanno bene, perchè solo a chi non gli vanno bene si domanda il perchè, chi gli vanno bene nemmeno gli salta in mente che potebbero andare male (e come).
Chi vuole controllare tutto è perchè vive situazioni difficili, di stress, e deve fare andare le cose bene; facile dire di non rimanerci male e che gli imprevisti capitano a tutti se nemmeno riesci a dormire in pace, a fare una uscita decente coi amici, a ordinare una pizza, un viaggio senza mal di mezzo, senza che qualcuno/qualcosa arrivi e ti smonti tutto.
Martedì 15 marzo; oh, questa non me l'aspettavo! :D
"It's easy when you're big in Japan.." Sono stanco di queste amicizie da chattate e poi nessuno con cui uscire: coi maschi non funziona perchè vogliono uscire col tipo fighetto (ma non più brutto perchè non attirerebbe tipe, e nemmeno troppo bello sennò se le fregherebbe tutte) per andare nei locali fighetti a provarci con le fighette; se trovi chi non fa il fighetto poi vuole solo fare solite cose nei soliti posti; con le ragazze ci chatti, ci scherzi, proponi una uscita e queste tirano fuori: lavastoviglie che perde, batteria scarica dell'auto, mai ferie dal lavoro, poi compaiono dal nulla figli da andare a prendere a scuola e mariti gelosi: "Ciao oh, chattate con qualcun'altro!" Io a sto punto se devo stare con un cell in mano tanto vale che mi sento con chi mi trovo bene e che non ci posso uscire perchè abitiamo lontano, e che anzi con loro si prova a organizzare qualcosa.
Non sono poi così disgustoso da passarci una giornata insieme.
Giovedì 24 marzo; su canale8 c'è un programma che parla di celebrità, questa puntata è dedicata a Whitney Houston. Quando accadono casi del genere fra talento, popolarità, vedi pure Amy Winehouse, ecc.. si parla tanto di talento finito nella droga, di demoni, di successo che da alla testa ecc..,
Non si pensa che magari quelllo che ha spinto/creato il talento la dedizione e la conquista del sogno ha pure creato i fantasmi, i demoni, le paure, nonchè infilandosi in ambienti/giri particolari poi ti attira gente particolare magari con più problemi di noi(che diventano un problema per noi).
Questo per dire che se una persona eccelle per qualcosa è molto probabile che avrà mancanze per altro (questioni agli opposti spesso); poi oh, ci sono pure quelle persone che hanno solo difetti.
Anche il recitare personaggi particolari nei film può lasciare un segno nella propria vita, nei modi e nei pensieri; e questi si ritrovano ingabbiati sempre nello stesso ruolo, ruolo che poi portano anche nella vita reale.
Per fortuna ci sono pure persone talentuose non così eccessive e autodistruttive.
Venedì 25 marzo: trovata in garage carta di vecchi quaderni buona per scrivere, mi fa piacere.
Mi dispiace che questo inverno non abbia fatto la neve dalle mie parti, in realtà sono diversi inverni che non ne fa per bene; mi piace la neve perchè in realtà è solo acqua quando fa più freddo e poi si scoglie, però copre tutto e con la sua semplicità si fa valere. Volevo vedere se è vero che cade a 5 cm al secondo.
Lunedì 28 marzo: opera trafugata.
Martedì 29 marzo: chissà se nessuno si è mai buttato da quassù!
Mercoledì 30: ho perso il cappello o forse i cinesi l'hanno usato per fare gli involtini primavera.
Mi piacciono gli oggetti che si legano a dei ricordi: la maglia di quella sera, le lenzuola di quel pomeriggio, giocattoli di quando ero bambino. Ovviamente gli oggetti non hanno un'anima, però loro erano con me in quel momento preciso e questo è come una testimonianza.
"Tu sai che oggi morirei per onestà..": Ecco un elenco in ordine cronologico di cose cattive che ho fatto a persone innocenti: rubato monete bambina, preso in giro compagna di classe, rubato chewingum in un bar, rubato souvenir in Francia, fatto il vandalo in una cittadina toscana, inciampato con gomito in testa bambino, data banconota falsa di resto a cliente, rubato 10 euro a cliente, qualche pestata di piede involontaria.
Per il resto degli eventi della mia vita sono stato buono, e le mia azioni cattive sono state reazioni a comportamenti sbagliati/ingiusti nei mei confronti, anche se spessissimo l'hanno passata liscia e la mia reazione non è a livello del torto subito; e credo che chi comincia si meriti pure qualche interesse nella vendetta.
Elencare questi aneddoti mi ha ricordato quando avevo 9-10 anni e andai a confessarmi e dissi che avevo ucciso un insetto (il karma poi si vendicò in modo subdolo), il prete confessore mi disse "Sii più buono", mi dispiaceva per quell'insetto.
Adesso che sono cresciuto cosa mi spingerebbe a confessarmi (a confessarmi con la mia coscienza ovviamente)?
Lunedì 4 aprile: "Some are like water some are like the heat, some are a melody and some are the beat.. " Le persone sono fatte degli stessi tasselli però questi taselli differiscono da individuo ad individuo, come pure maschi e femmine pur avendo gli stessi tasselli sono differenti.
La crescita, le esprienze, la biologia unica di ognuno e soppratutto i fattori ambientali, questo influisce su cosa diventerà una persona. Questi tasselli possono essere più o meno grandi, più o meno incastrati tra loro e con diversi incastri, possono allargarsi o restingersi.
Quindi anche se si è coetanei e vicini di casa, non significa che ci si somiglierà.
Io vorrei dire che non esistono solo storie di ragazzacci e sbagli; c'è pure chi è sempre stato onesto e rispettoso con gli altri.
Se ti mostri come bravo devi essere sempre bravo, invece il cattivo non solo può fare il cattivo quando vuole viene, ma viene pure lodato quando diventa buono, il sempre buono si attacca.
Ho sempre cercato il meglio per me di conseguenza il meglio per chi è vicino a me.
Giovedì 7 aprile: ricordo quando morì Kurt Cobian.
"E quante cose toglie crollano alle spalle ponti e cose belle..."
Si muore! Poi anche gli altri, oppure prima noi.
Non capirò mai cosa serve vivere. Cioè ok, ormai si è vivi e quindi occorre vivere, ma per come la vedo io si è sempre in svantaggio; non fai nessuna azione per nascere ma se vuoi morire qualcosa devi fare o aspetti.
Com'è quella frase? La vita è troppo bella per morire, troppo brutta per vivere?
"Come lettere anche noi mai spedite.." La morte annulla tutto quello che c'è stato (e non c'è stato) prima; persone mai più viste, successi, sfide, amori di anni o semplici incontri fugaci.
Venedì 8 aprile: i miei commenti stanno peggiorando a vista d'occho.
Considerazioni sparse su vari argomenti:
-Se si fa del male a chi ci vuole bene ci si dovrebbe sentire in colpa, e si sta male, se poi si vede che invece questa persona non sta male ci si arrabbia e quindi la si vuole fare stare più male per farti recuperare l'averti fatto avere i sensi di colpa (pensandola triste), quindi non fate del male così non si sta male.
-Infinito e eternità sono fratello e sorella.
-Non so se sono più le storie che la gente racconta agli altri o che si racconta da sola.
-Se non trovate negli altri quello che volete non dovreste dire queste cose a chi non ve ne da, ma dire/imporre a voi stessi di cercare ciò che volete!
-Solo perchè si riconosce di aver fatto un errore in passato (o ci si è comportati male con qualcuno) non significa che adesso si sta facendo bene, ne che ci sia stato un miglioramento quindi, eh!
-Lo schifo distrae più del piacere.
-C'è chi si allontana dagli altri per paura di un legame vero, per paura di rimanerci male, ma così non si vive appieno quello che è il legame, ed è pure un sabotaggio per quello che può crearsi in futuro.
-Chiusa una porta si spalanca una finestra.
-L'ignoranza si batte solo con una ignoranza peggiore.
-E' il complesso che rende valida e di valore una cosa o una azione; pochi perfetti dettagli in un lavoro per il resto fatto male non porta a una cosa valida, è come mettere un diamante in un anello di stagnola, non hai un anello di valore, hai solo un diamante in un cerchio si stagnola; lo stesso vale con le persone, piccole belle azioni in mezzo a tante cose fatte male non è una cosa valida.
-Se ottieni sai che puoi ottenere, e il successo è la benzina adatta al successo.
-C'è quello che vorremmo idealmente, quello che vorremmo dalla realtà per quello che è, c'è quello che possiamo ottenere dalla situazione immediata in cui ci ritroviamo, e quello che ci facciamo andare bene.
-I momenti belli ti fanno capire quanto sono stati brutti i momenti vissuti, come pure quanto sei stato trattato male e ti sei accontentato, sennò mica comprendi dove è "l'asticella" del rispetto e del merito.-Se si ammette di avere fatto un torto lo si deve esporre e fare qualcosa per rimediare, quindi meglio nascondersi/ignorarlo/negarlo così da non dover dar nulla all'altra persona (come delle scuse).
-Ogni persona ha un punto debole, qualcuno ne ha uno molto delicato ed il resto del "corpo" più forte, alcuni invece hanno tanti piccoli punti deboli sparsi per il cropo; il punto di qualcuno è ben nascosto, per altri invece è plateale.
Mostrare questo punto debole è una conferma di fiducia (e ne serve tanta); c'è chi usa questo punto debole per gestire l'altra persona magari infilandoci la mano e giocando con quello che c'è dentro, chi invece vuole bene protegge il punto debole dell'altro.
-Se una cosa da aggiustata funziona peggio che da rotta, magari un po' di autocritica sul tuo operato...
-O comandi o ti lamenti, non puoi farli entrambi senza che chi sopporta non ne tragga un guadagno.
-Estremizzare un pregio può diventare un difetto?
-Mai andare automaticamente incontro ad una persona in anticipo, non si deve fare automaticamente il 50% della strada, sennò poi l'altra persona vedendo la strada farà il suo 50% senza pensare che tu sei lì perchè hai già fatto la tua parte, e tu dovrai fare altro 25%; quindi andate di trattativa.
-Se si ha bisogno degli altri occorre chiedere, sennò si rimarà sempre più bisognosi di qualcosa dagli altri e lo si cercherà con sempre più affanno, creando conflitti dentro e fuori.
-Si tende a trovare quello che si incastra meglio con noi, spesso incosapevolemente, quindi se non si incastra non va bene per il nostro incasto; o si cambia incastro o si cerca altro da incastro.
-Chi non ha rispetto per se stesso non rispetterà nemmeno chi lo rispetta, di conseguenza rispetterà chi non lo rispetta; in tutto questo chi è soddisfatto? chi rispetta no di sicuro.
-Uno per tutti, tutti per uno, dipende chi è quell'uno.
-Cosa spinge una donna rimanere con un uomo poco raccomandabile? la sfida di tirare fuori quello di buono che ci può essere in lui, il tirare fuori un barlume di affetto che magari manco esiste in lui.
-Quando si è giovanissimi si crede che la vita sia tutta quella, che le gioie(e dolori) ed esprienze della vita dovranno essere vissure in quel breve periodo lì. Beata gioventù!
-Uffa! Come era quel ragionamento sul realismo che se troppo positivo è pessimismo, dannanzione!
Quanti bei ragionamenti dimenticati.
Mercoledì 13 aprile: lui lo sa che sei la sua ragazza? no perchè nel suo profilo non c'è scritto che sta con te ed ogni mese aggiunge decine di tipe nelle amicizie; e poi te eri quella che giudicava i miei sentimenti! Mah! Che poi, non dovevi suicidarti?
Contenta tu!
"E c'è un bene che devi sprecare e che non ritornerà..." Non mi piacciono i giochetti, a me viene da essere sincero, i capricci li lascio ai bambini (bambine soppratutto) e alle cose senza conto che se finiscono male o bene non mi cambia niente.
Chi gioca significa che non gli importa.
Sono per il capirsi, mi piace rendere gli altri partecipe di quello che sono io diciamo che cerco l'equilibrio in una persona, sennò infondo una persona senza equilibrio può essere chiunque, e sarebe solo valida come mordi e fuggi.
E tutto questo col chiedere e con l'educazione, e non con la prepotenza perchè allora è imporre e non legarsi; io cerco di creare una "strada", un ponte di contatto su cui costruire qualcosa.
Questo mio modo di pormi "stuzzicare le persone", reagiscono, infatti poi cambiano e il ponte crolla.
Le persone non permettono/accettano dagli/degli altri ciò che spesso loro stessi hanno fatto ad altri; io quando pongo me stesso come metro di giudizio; se per esempio io ho fatto lo stesso errore non sarò cattivo nell'accusa più di quanto non lo sono verso me stesso. Nel caso di errori che io non ho fatto sono molto accusatore e intransigente.
Stesso metro di giudizio che uso per le belle azioni che io non faccio, che chi ne fa ha la mia stima.
Il prolema è quando le persone credono di essere a posto con gli altri, invece avoglia i conflitti che ha l'atro, anche i questo caso ovviamnte ci riemtte chi ha un conflito e non chi l'ha proocato, eprchè spesso chi provoca è anche chi poi ignora.
Poi quando con gli altri qualcosa non va o si rompe, cominci a trovare chi abbia sbagliato e pensi: ha sbagliato chi si è comportato male o chi ci ha rimesso? Perchè non può essere tutto conclusibile col "E' andata così", "No, tu l'hai fatta andare così!
Le persone non hano paura di fare torti agli altri? Con tutto quello che si sente dire in giro, io ci penserei sù prima di fare incazzare qualcuno.
Considerazione solo mia, considerato quanto gli hanno e quanto possono permettersi di perdere; a me non va di rimanere negli altri con rabbia e cattiveria, mi piace chiudere con delle belle parole (quindi a loro non importa con che simpatiche emozioni vengono ricordati).
"Un altro cadavere nei pilastri delle fondamenta farà poca differenza!" Avrei potuto fare male a tante persone, tirare loro delle bombe, spesso ho preferito tenermi per me queste bombe e lasciarle esplodere in me perchè è così che fa chi vuole bene.
A me funziona che il male consuma la parte di bene, spendo il bene diciamo, ma che tristezza però!
Sto attento a quello che dico anche nei momenti di rabbia e tristezza, come pure nei momenti di gioia perchè non potrei essere lucido in quello che dico, perchè vorrei essere ingiustamente cinico o illudere , non voglio che le reazioni momentanee alle mie emozioni offendano/confondino gli altri. Io non voglio fare male a nessuno, non voglio essere il responsabile per nessun dolore/tristezza/ansia degli altri; sapere di aver fatto male ad una persona mi fa sentire come se meritassi che chiunque mi tratti male; perchè poi chissà, magari quell'unica volta mi rovina la reputazione.
Giovedì 14 aprile: il sogno comincia che siamo insieme ma tu non vuoi essere lì con me,non mi vuoi parlare, dimentichi la borsa sull'autobus io salgo per prenderla e tu ti allontani cercando di nasconderti, ti raggiungo, noto che hai un nuovo taglio di capelli (quello che dicevi avresti fatto), il sogno sfuma e finisce.
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Dolore..rabbia..dolore..rabbia..dolore..rabbia..
"Tu tu tu tu tu cuore occupato resterò nel tuo pigiama..."
Sabato 16 aprile: Il sogno comincia che siamo in auto, io sono sul lato passeggero e dalla visuale mi sembra di essere bambino, noto che guidi a velocità sostenuta (non eccessiva), ci fermiamo in un casolare/ristorante, entriamo, ti accasci su una sedia toccandoti la pancia, hai i vestiti sporchi di sangue, il sogno sfuma e finisce.
Sono nel mio letto, sono al sicuro, ho la testa sul cuscino, è morbido, è il mio cuscino e sono nel mio letto sotto le coperte, non c'è pericolo, calmati; senti, il cuscino è morbido, ti protegge, respira con calma, rallenta il battito...
"La verità che la vita ti dà è una fredda carezza nel silenzio che c'è..."
Domenica 17 aprile: a volte mi sento come una casalinga frustrata, anzi peggio, perchè almeno alla casalinga c'è chi se la bussa ogni tanto.
Anche perchè fare certe cose mi da l'illusione di darmi da fare ma in realtà sono azioni che non mi portano a nulla di produttivo.
Vengo trattato come un maggiordomo.
Ho capito che io non ho avuto una vera e propria educazione; la mia "formazione" da piccolo è stata l'imparare a dovermi adattare ai momenti degli altri, non solo al non dar fastidio, non fare arrabbiare, ecc... ma proprio ad essere una risorsa per l'altra persona anticipando i loro bisogno, prestare attenzione a loro come se dovessi compensare alle loro mancanze, ma alle mie chi ci pensa? Questo è parte del dispiacere, rabbia e vuoto che provo quando le persone non ricambiano le mie premure e "comportarmi bene".
Questo che io ho sempre cercato di migliorare la sento come educazione, solo questo conosco di fare, questo ho scambiato per "maturare", ma maturare non è sinonimo di migliorarsi come persona, è una specie di crescita parallela interiore che spesso nemmeno c'è. Nessuno mi ha spiegato che devo arricchire la mia vita,
Non sento di essere maturato, non mi sembra nemmeno di essere cresciuto con questa faccia, nemmeno la mia immagine mi ricorda quanti anni ho.
Lunedì 18 aprile: multipotenziale? forse potrebbe essere una parte della spiegazione, visto che fin da piccolo ho avuto vari interessi, certo la curiosità fa la sua parte.
Quando vedo alla tv dei programmi con professionisti del lavoro che mi ero scelto, mi sento un sfigato incapace. Il capisco il capire, quello che non capisco è come si sfrutta il capire?Sento e avverto il desiderio di qualcosa ma non lo sento mio, riconosco il meccanismo del pensiero, e l'emozione che ne scaturicsce, ma manca altro? cosa c'è oltre ai pensieri e alle emozioni? l'energia? che può essere considerata come volontà/intrapendenza; cmq sia qualcosa mi manca e sento che certe cose in me non scorrono linearmente/agevolmente come dovrebbero.Sarà che forse ho un approccio sbagliato per imparare le cose, vado di logica invece che di apprendimento, riesco cmq ad assimilare dagli altri.
La progettazione è già un'incognita, la costruzione di qualcosa mi è articolata e ostacolata, i risultati sono pessimi.Faccio-non ottengo-sto male-non voglio più stare male-non cerco-non mi impegno-no delusione-sto male meno.
Vabbè che ho sempre avuto la sensazione che la vita sia corta e che quindi non valesse la pena fare progetti a lunga scadenza.
E' come lanciare qualcosa senza avere un bersaglio, cioè, perche allora lanciarlo? Perchè illudersi di raggiugenre qualcosa che nemmeno si sa sè c'è e se è la traiettoria gusta? Ne saremo soddisfatti o no?
Non può riassumersi tutto col semplice: "Si impara dagli errori!" se proprio mancano le info basilari che nessuno mi ha mai spiegato.
A voi che effetto fa quello che vi dice la gente? Cioè, nonostante le vostre convinzioni, vi infastidiscono e disorientano le loro affermazioni?
Come quelli che mi dicono che nella vita occorre fare sacrifici (come se non lo sapessi) poi quando dico che non vado in vacanza (al contrario loro che hanno chi paga a loro ste cose) mi guardano storto.
Come quando lavoravo e chi non lavorava mi diceva che ero fortunato, io invece non mi sentivo tanto fortunato visto che lavoravo senza stipendio e l'altro non lavorando (cassaintegazione o dissoccupazione) qualcosa percepiva lo stesso; poi da quando sono disoccupato mi dicono che sono fortunato che non lavoro, io invece non mi sento fortunato visto che non lavoro e non ho soldi, invece l'altro lavora e ha uno stipendio.
Fortunatissimo!
Poi magari c'entra pure di trovarsi il lavoro giusto/decente.
Io che voglio fare questo, prima mi dicono di non farla che tanto non lo so fare poi questi mi dicono che non sapere fare non è motivo per non farla,
Prima mi dicono che devo fare quello che mi piace, poi mi dicono che occorre accontentarsi; prima dicono che devi insistere poi ti dicono che è inutile insistere quando le cose non vanno nel verso giusto; prima ti dicono che devi arrabbiarti poi ti arrabbi e ti dicono che sei prepotente. Gente messa meglio di me che mi critica perchè non ottengo dei risultati che nemmeno loro riescono a raggiungere senza venir aiutati; a volte mi sono imposto le soluzioni degli altri che però su di me non hanno funzionato. "You can be anything you want to be... " Se nessuno quando eri piccolo ti lascia giocare col pallone, o non ti mette un pianoforte o una moto tra le mani, o non ti porta ai provini per Harry Potter, cioè, avoglia quante cose non diventi; poi se addirittura ti mettono il bastone tra le gambe, avoglia di più. "E lascio i sogni in un cassetto, non li porterò con me, sono i sogni che fa un matto quando crede in se.." Competitivo io
Intraprendenza? realizzazione? no!
Come quando da bambino ero costretto ad andare in piscina e dopo mesi passati a vergognarmi a cambiarmi nello spogliatoio delle femmine e a dover fingere di non sapere nemmeno stare a galla, finalmente durante la gara potei esprimermi, ma c'era l'istruttrice che mi conduceva che mi disse di rallentare e di mettere la testa sotto l'acqua e fare le bolle, io ero nervoso perchè non potevo perdere tempo a fare ste cose durante una gara; la medaglia la ottennero tutti, era una esibizione dei più piccoli, non una gara.
Grazie anche per questo momento di fierezza!
"C'è un uomo che vola azzurro e profondo più avanti del tempo ma sempre secondo.." Eppure magari pure io sotto sotto, sotto, qualcosa la saprei fare e qualcosa valgo anche io, ma forse no.
Mercoledì 20 aprile; se mi trasferisco voglio vivere in una città più grande e attrezzata, e poi i treni costano troppo, eh cavolo!
"Rosso e giallo più rosa, nero e blu: i colori Power Rangers. Hanno sempre accanto i Dinozord,Power Rangers. Power Rangers!" che stess quando un motivo di entra in testa, le sigle di quando ero bambino tanto peggio.
Venerdì 22 aprile: no perchè io invece faccio salti di gioia! Ma va là va, che fregatura!
"Povero diavolo che pena mi fai..": Quando si mettono le proprie cattiverie lontano da noi, come spazzatura, perchè nessuno vuole la propria merda sotto il naso proprio e dei conoscenti, gli altri non devono sapere nulla di quanto puzzi la tua merda, lasciamo qualcun'altro nella merda; io proprio non so come si fà ad essere così, non lo capisco, oppure non voglio crederci, mi fa solo schifo.
"Continuai a camminare lasciandoti attrice di ieri.." Infondo è questo che si deve fare, levarsi dalle scatole e restarsene zitti.
Lunedì 25 aprie: Come si fa a sfogare la rabbia senza distruggere e distruggersi
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"Per la mia rabbia enorme mi servono giganti.."
Martedì 26 aprile: Se basta cliccare -mi piace- ad una tua foto per farsi dire -ti voglio bene-, ci credo che tuo marito è così nervoso!
"Preferisco il silenzio ora: sono stanco di questo mondo, di questa gente, di essere invischiato nel groviglio delle loro vite... Ok è il Dottor Manhattan e non Rorschach, ma cavolo quanto mi ci ritrovo!
Fino a poco tempo fa stavo male che non fossi mai riuscito ad avere legami validi e duraturi (se dura non è bella, se è bella dura poco), considerato che non ho mai legato con qualcuno, che sia parente, amico, relazione, professori, neanche con la pizzeria dietro casa in cui vado sempre riesco a legare.
Ma adesso veramente non mi interessa più, si sta meglio soli, senza dover immaginare una persona nel tuo futuro (che sia una convivenza o un gelato sul lungomare), senza qualcuno che puoi perdere insomma. Perchè vuoi o non vuoi non è vero che volere è potere (diciamo che il potere è più in chi non vuole che in chi vuole).
"Chissà per quale azzura volontà.." E chissà proprio, ma proprio proprio eh! Sì, da soli e tutto più difficile e triste, ma sempre meglio che beccarmi io i vostri problemi e tristezze; e non mi frega un cazzo dei vostri problemi visto che è solo questo che mi rimane di voi.
Mercoledì 27 aprile: Io! Io! Io voglia la penna 3D!
Purtroppo quando esplodo ho sempre sotto mano cose mie, e non mi sembra il caso di romperle che poi con che soldi li ricompro?
Ultimanente si stanno ripresentando dei fastidi fisici; no, dai!
Giovedì 28 aprile; "Che rispondono fra i denti..." altra litigata con mia madre, non chiede scusa, non dice grazie, dice che è colpa del mio caratteraccio se sono solo, sempre io quello sbagliato, sempre colpa mia. Ma chiamali pure i carabinieri!
Credo di non stare bene; che se uno arriva a pensare a come nascondere una bottiglia di liquore in camera, prende continuamente a pugni quello che capita(pure se stesso), piange di notte, ecco c'è qualcosa che non và, e la soluzione non può essere quella di parlare con uno che annuisce e sa solo dire: "Quando andrà tutto bene sarai contento." "Capita di incontrare persone così." e conclude con "Mi devi pagare!" ecco, questo non può essere l'unico tipo di aiuto; considerato che l'anno scorso mi diceva cercando di convincermi: "Perchè dovresti dubitare di una persona?"
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Perchè nessuno capisce i miei dolori, delusioni, stanchezze, paure, rabbie, vergogne, ansie...
Venerdì 6 maggio in futuro: Mi è stato fatto capire tante volte che la felicità non è per me , sono io che da testardo non ci ho voluto credere, perchè dai, infondo chi non vorrebbe crederci un'ultima volta?
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"In another world, I'll be yours tonight but I can't break free from this life..." Quindi mi merito questa vita!
"Se accadesse un miracolo, vorrei mostrarti un nuovo giorno, quello che sarò da oggi in poi..." E' brutto odiare le belle senzazioni che a volte si rifanno vive, le riconosco; e no no no, non voglio più.
"Che modo sciocco di arrendersi sprecare vita annullandosi.." Vorrei poter vivere dei bei momenti sicuri che non facciano male ricordare, no anzi, ormai nemmeno questo mi interessa più..
Ho bisogno di un posto in cui io non mi senta esposto al mondo, alla vita.
Gioved' 12 maggio: "Oh yes i'm the great pretender..." Credo di essere un troll, o forse sto trollando me stesso!
Della realtà mi interessa solo quello che non ci può essere nella mia mente; cose materiali come la salute, i soldi, il sesso, le cose inerenti alla tangibilità insomma.
Venerdì 20 maggio: Visto -Io e Marley-, non ho mai avuto un cane.
Questa sonnolenza dopo pranzo mi sta sfiancando; per quanto provi a mangiare meno amido per alleggerire la digestione mi prende proprio un calo, mi prende più sonno dopo pranzo che di notte; forse dovrei dividere la giornata in due notti.
Poi mi viene il mal di testa, mi sento intontito, mi snerva.
Che stress!
E ho fame! https://media.giphy.com/media/131ygVmM85URQ4/giphy.gif
Giovedì 26 maggio: che schifo questi capelli, nell'ultimo anno mi si sono diradati un casino, non so dove siano finiti.
Ho pochi capelli e pochissima barba, sono passato dalla pubertà all'andropausa.
Che poi avendoli fini sembrano "lucidi" di non lavati.
Un po' di normalità ovviamente no, eh?
Tutto sempre molto bello.
Che schifo! Certe cose mi hanno spinto come a nascondermi, a sentimi come il fantasma dell'opera, questo poco rispetto di me e per la mia persona poi me lo sta portando dietro in automatico.
"La tua foto che mi odia.." Mi sono sempre vergognato io di aver subito certe cose quando invece sarebbero dovuti essere gli altri a vergognarsi di come si sono comportati, loro non si sono vergognati e quello che si nasconde sono io; e tante cose non ne ho mai raccontate a nessuno, cioè, cose che le sappiamo io e chi me ne ha fatte.
Deriso per i miei gusti, mie debolezze, mio aspetto, miei sentimenti, deriso, raggirato, umiliato anche per il mio corpo e per la mia identità di maschio: non poter scegliere come vestirmi, come tenermi i capelli, da bambino denudato davanti a conoscenti, non potermi chiudermi in bagno mentro i lavavo in casa degli altri senza che qualcuno entrasse e mi vedesse nudo; deriso dalla prof davanti ai compagni; le battute e le risate delle ragazze sono sempre state le pggiori.
E anche arrabbiandomi non cambiava nulla; venendo poi non ascoltato (ne che qualcuno mi prestasse attenzione) sono diventato più taciturno soppratutto in mezzo a tante persone che non conosco (non è proprio timidezza ma pensare che agli altri non interessa cosa ho da dire).
La vergogna e l'invidia sono andati di pari passo; gente che fa questo e quello, ha questo e quello, va lì e là, tutto facile, tutto a portata di mano; cioè, come fanno con un lavoro part-time a pagarsi auto+scooter+cell sempre nuovo+viaggi+serate, e poi hanno più capelli più barba un bel sorriso, ovvio che cuccano più di me.
La differenza di trattamento ha poi fatto il resto.
Schifo, vergogna, sono diverso, sono in difetto, non sono voluto, devo nascondermi.
Domenica 29 maggio: primo o poi mi spacco le mani a dare pugni alle cose, spero di non rompermele su qualcuno.
Sono lì lì per un esaurimento nervoso, ma non posso permettermelo.
Martedì 14 giugno: "Ti dirò i miei peccati e potrai affilare il tuo coltello offrimi quella morte immortale..." Credo di avere delle allucinazioni visive, uditive, sensoriali e pure lessicali, sennò non si spiegherebbero certi fatti e la loro prosecuzione, è l'unica spiegazione logica e pure condivisa da molti.
Venerdì 17 giugno: ecco come peggiorare le cose solo perchè c'è qualcuno che si annoia!
Resta il fatto che non mi ritrovo mai a fare quello che voglio, utile o inutile che sia, nemmeno mangiare o parlare o andare al bagno; ho tempo libero ma spesso non è libero libero, sono solo momenti in cui devo aspettare di fare quello che voglio o intanto sono impegnato a fare altro.
Sempre messi da parti miei bisogni, ho l'abitudine nemmeno a farci caso se ho sonno, fame, desideri vari.
Domenica 19 giugno: Voglio dormire...
Sono più di 4 anni che non mi faccio una dormita di godimento, una di quelle dormite che ti butti nel letto fregandotene di tutto e dormi come vuoi, nella posizione che vuoi, senza nessuno che ti disturba (e non che prima andasse tanto meglio); non ricordo nemmeno 2-3 notti di fila in cui non ho dormito senza risvegli.
Fra sogni, scomodezze varie, rumori di altre persone, reazioni fisiche a non so cosa, stanchezza mentale che diventa un mattone che blocca il sonno.
Che schifo!
Lunedì 20 giugno: Ma cosa vuoi che serva a te? Per cosa? Te non hai voglia di fare niente! Vedrai quando non ci sarò più!
"E le tue parole dure spalancavano soltanto una vita di paure.." Perchè se uno si alza alla mattina e trova il water scocciolato di pipì e sporco di pupù ovvio che poi gli passa la voglia di alzarsi, e invece in tutto questo il problema sono le ditate nello specchio o l'umidità nei vetri in camera mia; per non parlare della decenza di chiudere almeno la porta quando fate certe cose.
Sì ok che se fossi indipendente non avrei questi problemi, ma è più facile a dirsi che a farsi considerata la castrazione economica in cui mi ritrovo e a me tirerebbe parecchio il culo a dover rinunciare ai soldi e alla casa; castrazione economica di cui molto è colpa tua visto che non mi hai mai alleggerito le spese ne comprato nulla, anzi, è facile regalare una macchina usata agli altri e poi chiedere i soldi in prestito a me, sono quasi 10 anni che aspetto; per non parlare degli anni senza stipendio, ecc...
Le varie opportunità che racconti di avermi dato sono state fregature, io questo l'ho capito da tempo, se gli altri continuano a credere che lo fai per me è perchè credono ancora alla madre amorevole con un figlio problematico.
Mi hai sempre dato contro danneggiandomi senza propormi nemmeno una alternativa, mi hai sempre imposto il vuoto, ma allora lasciami alle mie scelte senza mettermi i bastoni tra le ruote che già ho bastoni incastrati da secoli.
Mi hai obbligato senza rendermi partecipe, non è proteggermi è mettermi da parte e basta.
Cioè dai, nemmeno ho potuto scegliere che lampadario mettere in camera mia.
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Purtroppo c'è sempre stata questa situazione andata a peggiorare gradatamente che non mi ha mai spinto a scappare perchè intanto mi ha esaurito, come la storia della rana nell'acqua bollente insomma.
Infondo i figli sono come un investimento di energie, soldi, tempo.
Lo so che questo mio ragionamento è troppo da "passivo", il condizionamento che ho subito è sempre stato questo, e non che io non ci abbia mai provato a fare altro.
La banca per fortuna non mi ha fregato i soldi, quei pochi soldi che ho mi basterebbero per una macchina usata usata+ assicurazione+pieno, poi forse un arbre macique(che odio); oppure potrei andare via di casa e i soldi investirli per un buco in affitto ma basterebbero per pochi mesi poi sarei da capo e in più dovrei prendere tutta la mia roba sennò non la ritrovo più; in caso di emergenze (come già capitato) sarei al verde, e che faccio? Chi mi darebbe una mano
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Per esempio io ho l'ansia per le documentazioni (e quindi la burocrazia in generale); in passato mi capito chì confuse i miei dati (e pure il nome) e quando qualcuno leggeva il mio cognome mi faceva delle domande sulla mia famiglia che a me agitavano, quindi tutt'ora quando compilo documenti, mi iscrivo a qualcosa, mi viene da controllare se l'addetto sta facendo tutto bene, e continuo poi in seguito a pensare cosa potrà succedere ai miei dati inseriti magari in un sistema informatico.
Tanti pensieri da sostenere, tante paure da tenere a bada, e tante responsabilità da dover aggiungere, e se poi non ce la faccessi più mi è già capitato di non avere aiuti (anzi ...). Per quanto poi i vari passi si affrontino uno alla volta devo avere adesso le energie necessarie per affrontare tutto il percorso perchè magari (l'esperienza mi suggerisce probabilmente) in futuro starò peggio e non posso sperare in miglioramenti; e chi mi aiuta?
Non accade solo una cosa brutta e stancante nella vita, e non quando si è belli che adulti.
E' come un'attività che per diversi motivi si è trovata ad avere scarsi incassi, di conseguenza ha poche risorse da poter investire per nuovi prodotti di consuenza da questo otterrà ancora scarsi guadagni, e così via ecc... e in più c'è la concorrenza,
La mia stanchezza è così.
Akrasia portami via!
Giovedì 23 giugno: Oh proprio, ve le inventate tutte per combinare casini.
Venerdì 24 giugno: Che famiglia combinaguai, ve le andate a cercare tutte!
Sono anni che sostengo che ci sia un gene della scemenza che si sta tramandando da madre a figlia, e ho sempre più prove, ma qui come al solito il coglione sono io che non faccio lo stronzo.
Perchè non basta fregarsene dei casini degli altri no, perchè tanto questi trovano sempre il modo di appiccicarteli addosso e esaurirti.
Poi la gente mi domanda come mai mi isolo dalle persone, coi casini che fanno/fate come dovrei reagire, eh?
Tanto succede sempre qualcosa che fa stare male, và sempre così, perchè reagire e illudersi?
Ho bisogno di pace..pace..pace..pace..
Sabato 25 giugno: Fatti alla mano io sono la persona più affidabile e sana mentalmente della mia "famiglia", ciò nonostante sono io che son dovuto andare dallo psicologo e dallo psichiatra.
"Ridevi e forse avevi un fiore, ti ho capita, non mi hai capito mai..." Con delle donne così come esempio non mi stupisco che mi ritrovo a relazionarmi con tipe particolari, malate intendo.
https://45.media.tumblr.com/a5e0913291c65638bc967e11e343d3ad/tumblr_o1xavsDXBM1tlb56zo1_400.gif Davanti casa si sono incontrati dei ragazzi che abitavano nel mio quartiere negli anni scorsi; con loro non ci ho mai parlato perchè hanno sui 5-6 anni meno di me, che adesso non farebbero differenza ma 20 anni fa non potevo mettermi a giocare con bambini di prima elementare mentre io facevo già le medie; che bella la loro amicizia che dura da 20 anni, che schifo io che nessuno fa le feste per rivedermi!
Domencia 26 giugno: Avrò sempre qualcosa da dire, da ricordare, canzoni da citare, indizi da lanciare, e io odio il sempre.
Sono stanco di elaborare, pensare, domandarmi e rispondermi, domandarmi e rispondermi per cercare una soluzione; sono stanco di aver ragione, vorrei sbargliarmi. "È uno scherzo! È tutto uno scherzo... Madonna, perdonami." Se questa pagina fosse un foglio di carta meriterebbe di finire nel tritadocumenti da quanto è inutile.
Non ne posso più, non ce la faccio più!
Gio
14
Apr
2016
Sogni
Vi prego sogni lasciatemi in pace, io così non reggo più.
Già che mi basta la realtà, già che non riesco a dormire in modo sano, se poi vi ci mettete pure voi.
Schifo!
Da sveglio uno ci prova a non pensare, colpirlo quando dorme é scorretto, é da bastardi.
Che intuisco pure perché ho fatto questo sogno.
Non voglio ricordare!
Basta!
Ven
04
Mar
2016
Voglia di...
Voglia di un moment!
Voglia di un ansiolitico!
Voglia di alcool!
Voglia di una pomata cicatrizzante!
Voglia di un deodorante che non mi faccia sudare!
Voglia di fare un bagno al mare!
Voglia di tagliarmi i capelli!
Voglia di slot e gratta e vinci!
Voglia di un hard disk nuovo!
Voglia di soldi!
Voglia di fare una maratona di serie tv!
Voglia di tette!
Voglia di sesso!
Voglia di vulva!
Voglia di stare sotto le coperte!
Voglia di farla pagare a qualcuno!
Voglia di urlare!
Voglia di piangere!
Voglia di vendetta!
Voglia di fuoco!
Voglia di distruzione!
Voglia di bestemmiare!
Voglia di vedere se so volare!
Voglia di fare del male fisico a qualcuno!
Voglia di avere braccia e mani più forti!
Voglia di provocare dolore!
Voglia di sentire dolore!
Voglia di punizioni!
Voglia di sfogarmi!
Se mi viene in mente altro lo aggiungerò..
Lun
15
Feb
2016
Come allo specchio
COME ALLO SPECCHIO
Sono sdraiata qui da non so quanto tempo, distesa su un prato, riparata da un albero con le sue foglie che lasciano passare qualche tassello di sole, è caldo di quel caldo che sembra coccolarti. Non so perchè sono qui, non so cosa fare, forse aspetto qualcosa o qualcuno.
Sento un rumore di pagine che vengono sfogliate, mi volto e vedo una ragazza seduta su una panchina, rapita dalle parole stampate su un libro che sottolinea con una matita, studio la sua figura: dei calzoncini di jeans una camicetta e da sotto un capello di paglia spuntano dei capelli biondi.
In un attimo di pausa dalla lettura come per tornare alla realtà, alza lo sguardo e nota che la sto guardando, io imbarazzata dall'essere stata scoperta abbasso lo sguardo di colpo per poi rialzarlo timidamente poco dopo perchè la curiosità mi domanda se lei mi stia guardando ancora, e sì, mi sta guardando; mi accorgo che adesso è lei a studiare la mia immagine, dai sandali risalendo con lo sguado le mie gambe il mio busto le braccia fino a rincontrare i miei occhi; mi fai un lieve sorriso, io accenno un sorriso a mia volta.
Ti noto attenta a ciò che vedi, mi tocco i capelli e vedo che segui i mie movimenti, giochicchi con la matita tra le mani, dimostri un misto di eccitazione e tensione. Inaspettatamente ti alzi e cammini verso me e d'un tratto il battito mi accellera, e nemmeno il tempo di ipotizzare cosa fare che tu mi sei davanti e con uno sbarazzina voce mi dici:Ciao!
Io rispondo con un timido che mi si spezza in gola: Ciao a te!
Tu: Posso sedermi accanto a te?
Io sempre più agitata: Sì certo!
Ti siedi sul prato così vicino a me che solo adesso mi accorgo del profumo della natura di questa imminente estate; ti togli il capello che appoggi accanto noi e posi il libro.
Mi dici: Bella giornata oggi!
Io senza riuscire a pensarci rispondo: Sì, si sta bene qua!
Stiamo parlando e nemmeno capisco di cosa, probabilmente ci siamo presentate ma ora non ne sono sicura, tu sembri così disinvolta e io così tesa, guardo solo le tue labbra che si muovono morbide e la lingua che ogni tanto compare nella penombra della tua bocca. E mentre sono assorta nei miei pensieri mi accorgo che tu non parli più e tornando alla realtà ti chiedo il motivo, tu sorridi nel vedermi tornata al dialogo, mi guardi, mi sposti una ciocca di capelli, mi accarezzi il collo, le guance, mi sfiori le labbra col pollice e ti avvicini a me, io faccio quasi per scansarmi, tu con le labbra atterri sulla mia guancia destra, mi appoggi una mano sulla spalla e perchè no lo faccio pure io a te, ormai è tardi per tornare indietro.
Dici facendomi sentire il tuo calore nell'orecchio: Mi piaci!
Adesso siamo faccia a faccia a pochi centimetri, ci avviciniamo, socchiudo gli occhi, millimetri ormai e finalmente le nostre labbra entrano in contatto e un brivido mi eletrizza il viso, una vampata di calore mi arrossice le guance e mi strizza le orecchie.
Riapro gli occhi e sei così vicina che non riesco a metterti a fuoco, tu tieni ancora gli occhi chiusi mentre le nostre bocche restano incollate, e le nostre labbra si muovono senza staccarsi.
Poi ci fermiamo, adesso anche tu riapri gli occhi, ci stacchiamo qualche secondo, ci sorridiamo, e come in astinenza da noi ci riafferriamo; che bello stringerti e abbracciarti e baciarti.
Pian piano tra le tu labbra comincia a farsi spazio la lingua, che io accolgo sfiorandola con la mia come ad assaggiarci a vicenda, e quanto mi piace, e si intrecciano.
Penso che è ora di agire e faccio la mia mossa, ti sdraio sul prato e adesso ti sono sopra; sposto le labbra dalla tua bocca e mi dirigo verso le guance, il collo, e comincio a farti mia come un predatore con la sua preda conquistata.
Sbircio tra i bottoni della tua camicetta che ora voglio liberartene; con le mani scendo dalle tue spalle fino a sentire il rigonfiamento del tuo seno e arrivo alla tua vita, arrivo al primo bottone che libero dalla sua trappola, poi il secondo, ad ogni bottone liberato vedo sempre più pelle intanto che ti guardo negli occhi con intensità, terzo bottone e trovo il tuo ombelico, quarto bottone quinto, fino a riuscire ad aprirti la camicetta sul davanti e ammirare il tuo seno stretto in un reggiseno rosa; passo la mano sul tessuto e mi soffermo sul rigonfiamento del capezzolo e lo stuzzico da sopra, già ti sta facendo effetto.
Questo reggiseno da fastidio ad entrambe, scavalco le tue spalle ed arrivo al gancetto, è un gioco da ragazzi, pardon, da ragazze, slacciarlo al primo tentativo, l'elastico scatta, le spalline scendono, fremo dal riempire i miei occhi delle tue forme.
Il tuo seno ora è libero di essere ammirato da me, è una quarta abbondante, credo di avere in questo momento una espressione da ebete: hai un seno sodo e roseo.
Risalgo con le mani i tuoi fianchi e ritrovo il tuo seno, con la punta dellle dita percorro la curva dall'ascella fino al centro del tuo sterno, le mie mani sono piene, hai una pelle liscia, calda; gioco coi tuoi capezzoli, mi dedico al tuo seno destro, lo massaggio e lo bacio poi vedo il sinistro solo e dedico a lui le stesse attenzioni, vorrei avere due bocche per succhiarli conteporaneamente.
Ti sussurro quanto mi piaccia toccare la tua pelle.
Strofino il naso tra il solco dei tuoi seni, "stanca" e desiderosa di scoprire altro riparto scendendo di bacio in bacio soffermandomi nel tuo ombelico, lo bacio e stuzzico come primo approccio alle tue cavità; ma non è quella la mia meta finale.
Arrivata alla vita ti massaggio l'interno coscia, premo sui tuoi pantaloncini, slaccio il bottone e tiro giù la zip, non ho voglia di aspettare, tu sollevi il bacino per aiutarmi, e te li sfilo togliendoti le scarpe..
Ho caldo e mi levo la maglietta e i miei pantaloni di cotone, tu mi aiuti, ne approfitti per toccarmi il seno, ma non è ancora il loro momento.
Ora sono lì dove tutto nasce, sento da sopra le mutandine (rosa abbinate al reggiseno) che sei umida e sono contenta; sfioro e bacio la trama e sento il calore, vedo una smorfia di impazienza nel tuo viso, ti sorrido rassicurante.
Infilo la mano ai lati, afferro i due elastici, lentamente ti sfilo questa stoffa pudica e pian piano che scende vedo i primi ciuffi; distendi le gambe e le mutandine sono tolte del tutto.
Sembra un sole splendente, un fiore bagnato di rugiada, che accarezzo dolcemente per paura di scottarmi e appassirlo.
Mi avvicino e sento il suo odore, mi appoggio alle tue cosce, ti bacio dal fianco e mi accentro, giro intorno, mi soffermo sui margini ; scopro il tuo clitoride che stuzzico dolcemente come fosse una gemma preziosa, mi addentro con un dito curioso che poi lascia posto alla mia lingua.
Ti assaporo e ad ogni affondo vedo te che socchiudi gli occhi e inarchi la schiena, muovi il tuo corpo per farmi centrare il bersaglio, cerco la combinazione del tuo piacere.
Ti sto dando tutto il desiderio che ho di te! Quante mani e quante bocche servirebbero al tuo corpo!
Non so da quanto sono qui, il tempo sembra interminabilmente troppo breve.
All'improvviso ansimi più forte, stringi le mani sui miei capelli, ti contorci... ti contrai.. sei carica... e finalmente si libera tutta la tua voglia, una sorgente calda, una scossa fatta di piacere.
Mi ubriaco del tuo orgasmo dal calice della tua femminilità, il tuo piacere sulla mia bocca è il mio trofeo; rallento.
Il tuo respiro si normalizza, ti guardo da quaggiù e ti sorrido mentre cerchi di tornare lucida.
Abbandono quel mondo e ti ritorno sopra, lasciando una mano lì come sentinella.
Ti bacio avida come per farti assaggiare il tuo nettare indecifrabile: queste tue due bocche, queste tue labbra dai diversi sapori.
Ti avvinghi a me, le nostre gambe si incrociano, mi bagno di te, sfilo la mano, rotoliamo un mezzo giro e adesso sopra ci sei tu, non sto aspettando altro....
Le tue mani mi frugano intrepide, mi stringi il reggiseno e infili una mano sotto una coppa.... ho un primo brivido! Afferri il capezzolo fra due dita e lo strofini. Mi inginocchio il tempo di slacciarmi e sfilarmi il reggiseno, noti che è un po' più piccolo del tuo ma non mi sembra un problema per te, ora sei tu ad avere le stelline negli occhi, mi risdraio. Prendo la tua testa fra le mie mani ancora umide di te e la indirizzo sul mio collo e tu lo baci, poi ti faccio scendere sul mio petto mi mordicchi il capezzolo e poi lo lecchi come per scusarti, brividi come scintille.
Ti faccio scendere ancora più, mi baci tra le fossette delle costole, fai sollettico; una mitragliata di baci insaziabili nella pancia, anche tu ti soffermi sull'ombelico, ti avvicino sempre più..ho voglia! Ho voglia!
Trattengo il respiro mentre la tua mano si infilano nei miei slip, finalmente arrivi lì, e ci squazzi. La tua mano è stretta tra gli slip e il mio pube, la mia leggera peluria ci graffia finemente.
Sento un tuo dito esplorarmi, entrare ed uscire. I tuoi movimenti, a volte rotatori a volte tamburellanti mi portano su un altro mondo, sai cosa mi piace e te lo confermo a voce.
Mi sfili gli slip che sono solo d'intralcio; adesso che sono tutta nuda l'erba mi pizzica la schiena le gambe, si infila dove non dovrebbe. Ho la tua testa fra le cosce, sei assettata del mio piacere. Premo sulla tua nuca come per farti entrare in me, sento la tua lingua capace. Ti liberi dalla mia presa, mi fai girare di schiena e ti stendi su me; mi baci partendo dal collo e un brivido mi percorre tutta la spina dorsale; scendi, afferri le mie natiche e continui il percorso verticale di baci, provo un misto di imbarazzo e godimento, sollettico e brividi, sto sentendo mille sensazioni ed emozioni contemporaneamente.
Mi fai girare un'altra volta, adesso ti stendi su di me, finalmente ritorniamo faccia a faccia e posso baciarti.
Col braccio sinistro mi circondi la testa, mi baci il collo in una presa che mi blocca; la tua mano destra ridiscende il mio corpo e ricomincia il suo lavoro, sa che manca poco e quanto io ormai sia inerme al suo volere.
Hai una frenesia nei movimenti, hai una mano che realizza ogni mio desiderio coi suoi scatti e sfregamenti, in un paio di dita che entrano ed escono in me hai tutto quello di cui ho bisogno adesso, stai usando tutta la tua energia per me.
Ti ripeto che mi piace.
Sospiro sempre più forte, mi avvicino al culmine del piacere, dai manca poco, ancora un po' sì...
Una fitta alla pancia, una stretta all'inguine che si stringe intorno alla tua mano... e vengo! Vengo come lo scoppio di un incedio alluvionale che mi distacca dalla realtà, un orgasmo che mi elettrizza dalle dita dei piedi alle punte delle orecchie, emetto gemiti di godimento e parole senza senso mentre cerco la tua bocca e ti bacio con un coinvolgimento onirico, come se nella tua bocca ci fosse l'ossigeno di cui ho bisogno.
Ho il cervello surriscaldato e la mente drogata di questo piacere.
Mi sento tutt'una con la natura e la vita.
Rallenti col ritrmo; mi accarezzi lì come per controllare se è tutto a posto, riapro gli occhi e rivedo i tuoi dopo questo sogno del mio corpo. Poi ti fermi e lasci libera la mia lei di riposarsi.
Ci abbracciamo strette baciandoci e guardandoci negli occhi, i nostri seni schiacciati l'un l'altra, forme su forme, pelle su pelle; siamo avvinghiate, bagnate e sudate, un unico essere. Siamo come allo specchio.
Ci accarezziamo spalmando i nostri sapori e umori su tutti i nostri corpi.
Uno spiffero di vento fresco e ombre lunghe ci riportano alla realtà e al tempo trascorso nella nostra pausa dal mondo circostante; ci rivestiamo portando attaccati a noi dei fili d'erba, mi dispiace veder scomparire il tuo corpo sotto i vestiti.
Questa cosa nuova e inaspettata per me, ora mi sembra così naturale, starei ore e stagioni abbracciata a te, a stretto contatto .
Ci sediamo sulla panchina che prima fu solo tua, restiamo abbracciate, ci baciamo, ci baciamo...ci baciamo mentre il sole toglie luce a questa giornata.
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Ok è un racconto, diciamo che è uno sfogo della fantasia.
Gio
31
Dic
2015
Come io vivo!
Parafrasando i Goonies: " Oh voi lettori guai a voi, dolori cocenti e morte intrise nel sangue aspettano chi leggerà questo sfogo!". Quindi ecco, lettore avvisato, mezzo salvato.
"Aiutami così almeno a non dimenticare la vita che cos'è..."Perchè sto scrivendo uno sfogo stasera invece di andare in giro e godermi la vita? perchè sono a casa ammalato, e infondo a me che sia l'ultimo dell'anno (e che si debba festeggiare per forza) mi interessa poco; poi ok, è anche per lasciare nel 2015 altri miei pensieri.
Pentirsi, non pentirsi , cosa cambia? perdonare non perdonare, cosa cambia? Tanto infondo sono parole, con cui possiamo illudere/abbindolare gli altri o anche noi stessi.
"Per scrivere il romanzo che ha di dentro...." Mi sono sempre piaciute le parole, fin da bambinetto quando inventavo storielle o poesie battendo una macchina da scrivere; adesso sono qui per esternarmi, e magari pure sto mattone finirà nelle mie memorie.
"Senza accorgerti che negli occhi suoi hai scordato un pezzo di te..." Chissà quanto sono cambiato in poco più di un anno, quanto ho perso? quanto ho guadagnato? vivere è sempre un guadagno?
Pochi giorni fa ho guardato -inside out- proprio un bel film, ne avevo sentito parlare bene però ero scettico su come venissero rappresentate le emozioni (e in generale la psiche) dei personaggi; mi piace come hanno strutturato la memoria e le reazioni, e anche la figura della tristezza.
Chissà quali sono le mie isole della personalità.
Le sfere coi ricordi mi ha ricordato alcune scene di -la storia infinita 2-, anche in quel film ci sono dei ricordi importanti che vengono usati e dimenticati per dei scopi che ora non ricordo(scusate il gioco di parole); ricordo che quando vidi il film da piccole al cinema mi turbò parecchio questa cosa dei ricordi che scompaiono.
Dovrò riguardarmelo quel film, anche il primo.
"E vanno indietro gli anni miei e si perdono con lei che la mente mia non ha lasciato mai.." Sarà che senza memoria è come se non avessimo vissuto e che per gli altri è come se non fossimo esistiti.
"Spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato..." Ultimamente mi sento come il giovane Anakin Skywalkers, schiacciato fra le sue paure e la Forza che cresceva in lui, e il Lato Oscuro così affascinante. Poi col raffreddore che ho in questi giorni faccio spesso rumori come Kshhh....
Qualcuno mi considera un bravo ragazzo (che poi sul significato di bravo ragazzo ci sono varie interpretazioni come appunto capita in alcuni sfoghi qua), in realtà io sono uno che cerca di non dare fastidio e di non essere un peso per gli altri, e soppratutto cerco di "non cercare" e volutamente ferire/danneggiare.
Preferisco essere considerato una brava persona.
Ragionando a come in passato (anche recente) sono stato trattato dagli altri(e sì, anche come ho permesso di venir trattato) è molto influente il condizionamento di chi mi diceva che dovevo accettare tutto e stare zitto, che dovevo ringraziare anche quando non c'era nulla da ringraziare, fare buon viso a cattivo gioco insomma, unito a chi mi sminuiva e criticava fin da piccolo; e io ho continauto con questo atteggiamento di accettazione un po' perchè spesso non ottenevo di meglio, e un po' anche perchè cercavo di non farmi condizionare troppo dal singolo evento (e dalla singola persona).
Il fatto è che una piccola permissione adesso può trasformarsi in una grossa bega più avanti, come una battuta che prima viene detta scherzando, e poi passando da persona a persona diventa un nomignolo dispregiativo e viene usato per offendere. Ecco in quel caso lì avrei dovuto stoppare sul crescere, ma il senno di poi....
Oh, spesso accettai certi comportamenti perchè ero in una posizione di inferiorità (prof, parenti, clienti). Poi il mio capire le emozioni della persona e perchè si stia comportando così ovviamente non facilitava le cose, cosa che avrei voluto spesso qualcuno capisse nei miei confronti.
Quindi il mio non era un bisogno spasmodico di attenzioni e accettazioni, semplicemente una abitudine nata da un condizionamento.
Il condizionamento segna quasi quanto eventi forti, proprio perchè plasma e diventa abitudine, rimanendo difficilmente rintracciabile.
Di controparte ultimamente sono diventato un criticone e molto esigente, anche se mai ai livelli di tanta gente nei miei confronti.Diciamo che non voglio fraintendimenti e ne che si instraurino comportamenti nei miei confronti che non voglio tollerare continuamente (che poi sono sempre più difficili da estirpare).
Poi che in parte sia un fesso a causa del mio buttarmi a carte scoperte, ci sta!
Quando dico di essere insopportabile, brutto, sfigato, fesso, ecc.. non è per mancanza di autostima, è come per tenere le persone lontane da me, come per mettere un muro e magari anticipare eventuali critiche battute dagli altri. E anche per scherzare, perchè no?
Ovviamente non lo faccio ovunque.
Quindi non lo faccio per attirare simpatie o complimenti o facili approvazioni.
Quando sbaglio chiedo sempre scusa (certo devo essermi accorto pentito, sennà sarebbe finzione) e cerco di compensare il danno che ho fatto; premura che spesso altri non hanno.
Invece tanta gente se ne frega, ogni tanto hanno dei lapsus morali, ma sono molto magri e brevi.
Cerco di migliorarmi costantemente per trovare i comportamenti più adatti utilizzando una specie di autocritica spersonalizzata (come se non fossi io insomma). Questo spersonalizzarmi l'ho usato spesso per capire cosa sbagliavo, era come per avere un punto di vista obbiettivo quando non avevo nessuno con cui confrontarmi.
"Che ne sai di un ragazzo perbene che mostrava tutte quante le sue pene..." C'è ancora una parte bambino in me, molto semplice e schietta, diretta, che non fa stratagemmi, che vive nell'innocenza propria e in quella degli altri (o che almeno crede che ci sia anche negli altri).
Ecco, da una parte è bello essere così limpidi, dall'altro è facile farsi fregare; non parlo di ingenuità, ma di bontà d'animo.
"E se parlo con te e ti chiedo di più, e perchè te sono io non solo tu.." Mi sento di poter sempre fare qualcosa per chi incontro, qualche parolina sincera almeno.
"Perchè l'amore è il pane e in questa carestia c'è gente che ne ha fame gente che lo butta via...." Non è facile voler bene a qualcuno (o addirittura amare) se poi non gli arriva abbastanza o se proprio non è questo che vuole da noi; e se poi dopo tutto questo non solo non riusciamo a farlo stare meglio ma anzi si peggiora la situazione.
Se non siamo quelli adatti, ci si può sbattere quanto si pare, ma saranno sempre risultati minori che se fossimo quelli giusti (che nemmeno danno granchè).
"Cerca la sua casa e poi sul muro scrivi tutto ciò che sai che è vero...", già dovevo fare così.
"Sono un uomo strano ma sincero cerca di spiegarlo a lei pensiero.." : credo che ad un certo livello la sincerità sia un difetto; non solo perchè ci si fanno dei nemici, ma perchè la propria palese sincerità diventa una sicurezza per le altre persone, così sanno che quello che uno dice è quella la verità e che non avrà brutte sorprese che destabilizzano; credo che sia anche talmente disarmante per chi la veda manifestare.
Come col rispetto e l'educazione, è come usare i valori degli altri a proprio vantaggio.
Comincia a preoccuparmi quanto la gente si fidi così velocemente di me, così come la gente mi ferma neiposti(stazioni dei treni, autobus, città non mie) per chiedermi informazioni, le vedo/noto che puntano a me. Boh, avrò la faccia rassicurante e preparata!
Anche se in realtà poi tanta gente che conosco non si fida delle mie capacità e responsabilità (anche se poi le sfrutta), ma questo è un altro lungo discorso.
Che poi tanta gente non è nemmeno furba; cioè, se avete spiattellato segreti e confessioni ad una persona, poi abbiate almeno il buon senso di non farlo incazzare, che non ci vuole niente (soppratutto coi social) a contattare una persona e farle sapere di tradimenti e cazzi vari.
Certi tipi di vendetta non fanno per me, perchè sarebbero solo altre scocciature, però ecco,
"A chi uccidi i sogni, con chi sporcherai..." Ci sono veramente tante canzoni d'amore, amori che nascono, tante su amori che finiscono; l'imbarazzo della scelta insomma.
"Perché quando tu sei ferito non sai mai oh mai se conviene più guarire o affondare giù per sempre.." come si fa si sbaglia, come si fa ci si fa male.
"Non mi salvare ma credimi..." Ammetto che faccio sempre più fatica a relazionarmi con le persone, non so più come comportarmi; perlopiù con persone che non conosco, con chi già conosco già vado più tranquillo perchè sanno come sono (e io so come sono loro).
Il fatto è che ci sono persone che sanno fatti miei, e altri che sono quasi completamente all'oscuro.
Quelli che sanno i fatti miei a volte provano ad aiutarmi ma spesso non ci riescono, quando il più delle volte io vorrei solo una amicizia senza tanti discorsi, che poi più racconto e più occorre che racconto, e più racconto e meno mi capiscono, e più diventa stancante.
"Per te che di mattina svegli il tuo bambino e poi lo vesti e lo accompagni a scuola e al tuo lavoro vai..." Mi piace la quotidianità della gente: i posti che visitano e passano, le persone che frequentano (magari sul posto di lavoro, o magari i compagni di classe, o i loro alunni), perchè la quotidianità pur essendo ripetitiva fa parte del grosso della vita vissuta di una persona; e poi certo, sarebbe bello poter far parte della quotidianità di chi vorremmo al nostra fianco.
"Nell'anima il silenzio da quanto tempo hai..." Io non voglio l'infelicità di chi voglio bene, non voglio dare loro dispiaceri che tanto a me del loro dolore interno non mi ritorna nulla di positivo.
Perchè scrivo frasi di canzoni? credo per testimoniare l'attinenza con le mie emozioni, trovare le mie stesse emozioni/pensieri/sensazioni in altre persone mi fa sentire meno solo e alieno.E poi mi piacciono le citazioni cinefile.
Ah, non è che devo riportare i copyright per tutte le citazioni che ho fatto? XD
"Ma tanto prima o poi gli altri siamo noi.." anche perchè è facile dire -gli altri- oppure -la gente- quando si deve criticare qualcuno, guardare e giudicare male fuori di noi senza dover guardare dentro di noi.Sono ostinato sì, testardo, sopprattutto quando l'opinione degli altri(o le scelte) mi riguardano; non è presunzione, o prepotenza, è che non voglio darla vinta, e mi piace dare fastidio.
Io ho bisogno veramente di capire come si fanno le cose, non tanto il perchè (infondo i perchè sono solo dei miraggi momentanei che servono per farci correre) che sono soggettivi e parziali, ma proprio cosa si deve pensare, come si setta il cervello.
I miei vari -come si vive- (che potrebbero tanto bene essere un unico sfogo) erano puntati proprio a questo.Perchè scrivo qua ?, appesantendo (magari confermando) l'opinione non positiva (ne simpatica) che qualcuno ha di me? No, questo è un effetto collaterale.
Diciamo per mettere i pensieri in parole, perchè ho sempre questa fissa di doverle fare uscire le cose da me; vengo (verrò) giudicato sfigato, pesante.
"Io cerco solo di dimenticare quello che sento e non vorrei sentire..." Non sono delle lamentele, ma informazioni, per farmi capire, per farmi conoscere, per cercare soluzioni che non trovo; oppure sono manifestazioni del dolore.Può sembrare che voglio fare compassione, o cercare di ottenere chissà che, ma non è così, perchè tanto non sarebbe risolutivo (ne sano alla lunga) per me stesso.
Infondo qua che è una parte di noi, io qui sono una parte di me.
"Your true colors true colors are beautiful, like a rainbow.." Chi lo dice che dentro uno sia più bello? e cosa ci conferma che veramente quella persona è bella dentro? quanto tempo e quante vicende dovremmo vivere assieme per poterlo confermare? E poi per essere belli dentro lo si deve essere con tutti, non solo con noi.
E poi si può sempre fingere.
"Solo tu pensiero puoi fuggire se vuoi, la sua pelle morbida accarezzerai ..." Caspita, cavolo, è già passato un anno, dal giorno più bello della mia vita, il giorno in cui ho capito di esistere anche io; certo meglio vivere il giorno più bello della propria vita e ricordarlo con affetto e malinconia, che non viverlo per niente e ricordare solo tutti gli altri giorni piatti e vuoti.
Oppure si dovrebbe vivere ogni nuovo giorno come il giorno più bello della propria vita perchè infondo siamo ancora vivi e la vita è bella! (Naaaaa, troppo ottimistico per essere affermato da me!).
"E' come una appuntamento con la casualità.." Ecco quello che succede a non vivere e a lasciarsi vivere, ad accettare quello che ci capita. Ma dopo tante delusioni è normale che si finisce a vivere/soppravvivere così.
"Ah comme se fa' a da' turmiento all'anema ca vo' vula'..."Farmene una ragione, sì facile, proprio per farmi una ragione devo ragionare sulla ragione migliore e inattaccabile.
"E raccogli i cocci di una vita immaginaria..."Sono pieno di me sì, egocentrico sì, supponente a volte, odioso certo se mi si prende nel modo sbagliato, ma è questo che mi tiene sù, come un muro che sta su e si prende freddo-caldo-sole-vento-pioggia,ecc... sfacciato insomma, se non fosse così sarebbe già caduto.
Essere speciale, sarebbe bello, questo è uno dei miei "temi" fissi.
" Si può osare di più senza essere eroi.." Essere speciale, sarebbe bello, questo è uno dei miei "temi" fissi, poter essere speciale per qualcuno che sia speciale per me.
Sentirsi speciali, come dei supereroi, è questo che a molti giovanetti scatta. Superman era un privilegiato, Spiderman fu fortunato che morso da un ragno non morì (o non andò nemmeno in cancrena), che poi qua da me non ci sono edifici abbastanza alti da attaccarmi con le ragnatele; preferisco un X-men allora; anche se in realtà chi mi somiglia di più sarebbe il potere di peter o Sylar.
Perchè avere un potere? perchè ho manie di grandezza e mi sento diverso dagli altri. :P
Essere distinto dagli altri insomma.
Sono il tipo delle contraddizioni: Ho caldo ma prendo freddo, ho caldo ma starnutisco coi brividi, aiuto gli altri ma io ho bisogno di aiuto, sono vivo ma non vivo...
"Nel mondo che solitudini ci dà perché non resti un po' con me..." Umm.. non funziona così, non per entrambi almeno. Essendo un tipo emotivo volevo che gli altri vivessero le mie emozioni, come le mie, con me magari, quindi mi dispiaceva tutte le volte che a nessuno nasceva niente dentro di loro.
"No, niente di niente. no, non rimpiango niente. .." Ho rispetto per quello che sono e che sono stato, ho rispetto per quello che ho vissuto e provato. Sono una parte di me.
"Né il bene che mi è stato fatto, né il male, per me è lo stesso.." Anche perchè non ci si può fare niente.
"Ma ci sarà una sera che capirai di me, silenzi e chiaroscuri " Io i miei segni e le mie verità le ho lasciati, me ne voglio liberare.
"Quanto buio in un pensiero dopo il sole insieme a te.." Dicono di non pensare, ma come si fa a non pensare se ti saltano continuamente in mente ricordi e parole, e tutto ciò che ti circonda ti accende la memoria, come ieri per 2 volte alla tv (che ne guardo pochissima).
Certe cose sono come davanti agli occhi, come se fossero nel campo della visuale, impossibile così non vederle, nemmeno chiudendo gli occhi; e se poi quelle minime cose potebbero aiutare a non pensarci (e mettere altri fatti fra i ricordi e me) non le ottengo, uff!
Credo che nessuno abbia mai capito il mio pensare; che ci sia una parte di me che pensa ed elabora da sola, e un'altra che è libera di distrarsi, studiare gli altri, saltare fra passato-presente-futuro.
Entrambe attive contemporaneamente e nel presente.Non posso farci niente se la mia testa scorre più veloce della realtà!
Credo di avere una attività elettrica maggiore degli altri, questo sarebbe un motivo anche per la mia epilessia latente; spiegherebbe la mia velocità a capire, i miei ricordi che si incrociano, la mia memoria eidetica.
"Sei la voglia di un amore che non ho vissuto mai..." Quanto non ho vissuto! Ho sempre più la sensazione che le cose normali non fanno per me, che posso ambire solo alle cose improbabili.
"E poi ci sembrerà di aspettare qualche cosa che non sai cos'è, qualche cosa che avevamo già noi due..." Infondo si può anche fare a meno dell'amore.
"Dimmi ragazzo solo dove vai, Perché tanto dolore?.." Io sono così, o almeno ho questo! Non potete levarmelo perchè è da quello che sono divento me stesso.
"Perchè questa vita stende..." Mi si è rotto qualcosa dentro, come qualcosa che arranca da troppo tempo, perdo pensieri continuamente. Non sto bene e questo si è capito! O forse è vero che cerco solo delle scusanti, non so, sono rassegnato.
"Coro meu fuente ‘ia, gradessida gai puru deo potho bier a sa vida..." Ecco cosa mi ha sostenuto, ecco cosa è stanco ormai!Solo su di me ho potuto contare, e sulle mi doti; il mio cuore e il mio cervello sono la mia salvezza, ma per quanto ancora.
Per non parlare del mio solito mal di pancia; la mia solita angoscia.
"Hai un momento Dio? No, perché sono qua, insomma ci sarei anch'io...." Quando sarà il mio turno? Quando mi realizzarò?
"Ma te lo giuro sai, ho paura di che sarà di me.." Che mi succederà (o cosa farò accadere) in questo 2016?
In questi ultimi mesi sono stato alla sbaraglio totale, ho arrancato, ho paura del futuro, di ora in ora.
Come al solito avrei voluto scrivere di più, è tutto buttato a casaccio, apporssimativo, ma mi sto rompendo, e sicuramente mi verranno in mente dopo altri pensieri, altre citazioni, altre cose inutili insomma, altro di me...
Non fate caso a cosa ho scritto, è colpa dello spumante insieme all'antibiotico. ;p
Poco fa dal terrazzo ho assistito ad una litigata fra genitori separati con in mezzo una ragazzina che cercava di ragionare per entrambi, era più matura dei genitori.
Buon 2016 a tutti!
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Ven
11
Dic
2015
Insopportabile
Deve esserci qualcosa di profondamente insopportabile in me che porta le persone a comportarsi così male nei miei confronti, solo così ha senso!
Sono sbagliato! Sono fatto male (come dice mia madre)!
Oppure sono (siete) tutti d'accordo per farmi incazzare, ma poi a che scopo?
Ogni volta c'è n'è una nuova.
Forse dovrei scusarmi appena una persona mi conosce: Scusa se fra un tot di tempo indeterminato il mio caratteraccio ti porterà a comportarti male con me, scusa se mi hai cercato (per non so che motivo) e poi ti deluderò quando mi ferirai!
Cioè veramente basta!
Non se ne può più!
Mer
11
Nov
2015
Ma che bella barista!
Sarà che fare colazione negli alberghi mi mette di buon umore, sarà stato il concerto della sera prima, sarà stata la nottata pessima (cioè una persona é stata pessima), sarà stato che é perché sei romagnola, e sei attraente e bella...Ma sai che mi hai fatto proprio un bel effetto!!!
Volevo lasciarti il mio numero ma poi ho pensato a che scopo, e poi hai due figlie....
Però.....
Ven
06
Nov
2015
Come si vive? reloaded
Ehilà!
Per la serie: Chi non si slogga si rivede!
E sì, sono ancora vivo; sempre più egocentrico, presuntuoso, montato, autocelebrativo, superdotato, esibizionista, dipendente affettivo, annoiato, solo, e tanti altri vari aggettivi che potete consultare sul vocabolario.
Cosa mi raccontate? Niente, che tanto qualcosa so già.
Fra un'ora dovrei andare a fare la spesa (devo comperare la birra e provarci con la cassiera); chissà se faccio in tempo a scrivere tutto.
Volete che vi aggiorno su di me? No? Io lo scrivo, se non volete leggere cambiate pagina.
"Abito sempre qui da me in questa stessa strada che non sai mai se c'è..." La mia vita non è cambiata molto negli ultimi mesi, quindi i conoscitori di me sapranno che sicuramente non faccio i salti di felicità.
E' stata una estate e un inizio di autunno proprio come me lo immaginavo nei miei incubi (potete notare la mia positivtà galoppante); qualche esperienza nuova, qualche colpo di testa, nessun colpo di fortuna.
Partiamo con le novità: Ho scoperto che anche io sudo dalla fronte (col caldo che ha fatto); ho scoperto che il mio corpo non è invincibile ed è meglio non esagerare con certi esprimenti culinari; ho scoperto che da gusto farsi mandare a quel paese così posso rovinare anche io un rapporto con una persona (perchè lasciare sempre agli altri tutto il divertimento? eh?); ho scoperto perchè Van Gogh dipingeva così; ho scoperto che sono più bello di quello che pensavo; ho scoperto che se chiedi del sesso ad una tipa questa non ti denuncia(non tutte almeno).
Invece si sono confermate: La stronzaggine delle ragazze; la mia sfiga; continuo a perdere i capelli; continuo a ritrovarmi in situazioni paradossali; la gente continua ad essere egoista e ridicola; che in proporzione sudo più quando è freddo che quando è caldo; ho avuto la conferma di essere più brutto di quello che pensavo.
Mettendo novità e conferma su due piatti della bilancia, potrei dire che le palle da tennis mi girano lo stesso!
"E tu ragazza col sole fra i denti, e un assorbente al posto del cuore.." E adesso un elenco scritto dal mio organo riproduttivo:
- Mi hai proposto di incontrarci quando ancora ero impegnato, e vista la situazione delicata (e il fatto che proprio non mi interessava incontrarti) ti ho detto che ci avrei pensato; poi sono tornato single (ma và?) e ci siamo visti; incontro (in amicizia) noiosissimo, non mi importa che non ci siamo più visti.
Sei anche abbastanza carina, ma assomigli troppo a tua madre e a tuo fratello(che stamattina mi ha chiesto se avevo una sigaretta). - Ammetto che per te mi sono preso una cotta istantanea; sarà che ero in un periodo delicato, sarà che sei molto bella e non dimostri gli anni che hai, sarà stata la spiaggia.
D'accordo entrambi di rivederci, poi però non hai trovato tempo, e io mi sono lamentato; se hai una dipendenza dalle tue amiche, ovvio che non trovi tempo x fare altro. Non sai cosa ti sei persa!
E cmq: NON HO FRAINTESO! - Ancora non ho capito cosa vuoi da me, ne ho capito perchè mi hai cercato e parlato del tuo matrimonio; mi hai proposto di vederci e brindare per il tuo compleanno ma non ci siamo visti; cosa dovrei farci con una che si sta separando, ha 3 figli, e con 15 anni più di me?
So solo che ancora non mi hai offerto da bere! - Sei bruttina, noiosa, insicura, appiccicosa, non abitiamo vicino, e ti stupisci che nessuno si affeziona a te?
Passi dal temere che io ci provo con te (e che te ci "dovrai" stare), al stuzzicarmi ridicolmente in chat; ma quando mai ho mostrato interesse concreto per te? Ho paura cosa potrà succede quando rimarremo soli. - Ti ho chiesto l'amicizia su fb perchè sei molto carina, a me del tuo carattere e della tua personalità non ha mai importato nulla, tanto più quando mi hai detto la tua situazione quasi non volevo più provarci con te.
Poi ti sei appiccicata a me, mi hai proposto di incontrarci, hai detto che sono bellino e che ti interesso, ci siamo incontrati e poco dopo sei andata via con una scusa, per poi scrivermi in chat che non è scattato niente, e mi hai bloccato sui social prima che potessi risponderti.
Credo che il tuo ex non ti abbia menato abbastanza! - Te sei il mio desiderio sessuale ormai da mesi, credo che se ci incontrassimo sbaverei senza contegno; peccato che te non hai nessun interesse in me, e ora ti sei pure trasferita nell'entroterra.
Quante te ne farei..... Consumerei volentieri la mia lingua sul tuo corpo... - Te sei un bel bocconcino, e non so se preferirei soffocare fra i tuoi capelli o sul tuo seno.
Tutto questo considerato che ho quasi zero stimoli sessuali. Se una delle tipe citate sopra, legge sta roba, faccio una pessima figura.
"Invidio i tuoi paesaggi che non so e non vedrò mai, rimpiango le ragioni per cui ancora piangerai..." Ieri mi sono accorto di avere un buco nei calzini da cui esce l'alluce, stessa scena di un anno fa, un anno preciso; quanti ricordi.
Nostalgia e tutto il resto...
"Io non credo davvero che quel tempo ritorni ma ricordo quei giorni.." Eh sì! Sempre!
Qualche mese fa ero nella saletta d'attesa del mio medico di condotta, c'erano degli anziani che parlavano; in quello stanzino in ombra, mi sono sentito in pace, totalmente al contrario di come ero fino a pochi minuti prima(e dopo).
Ascoltandoli narrare le loro vicissitudini più o meno serie ed originali, mi sono accorto che loro hanno fatto il loro "ciclo vitale", hanno attraversato il percorso della vita, sono soppravissuti diciamo.
Ho sentito dell'interesse di arrivare alla vecchiaia.
"Io non voglio insegnarvi la vita, perchè ognuno la impara da sè..." Come si vive ancora non l'ho capito, e a dirla tutta non sto bene per niente, ma questo conferma che sono io.
Boh!
per adesso non mi viene altro da dire, quindi chiudo qui e vi saluto, che devo commentare migliaia di sfoghi da recuperare.
Quindi direi che in un certo senso sono tornato; faccio un saluto a chi ho continuato a sentire in questi mesi; poi do un bacione (cioè uno per uno) a Farnight e Inquietamente che in questi mesi mi hanno su/opportato in una maniera quasi autolesionista! :* :*
X gli amministatori o moderatori (o x chi lo fa): mi potreste cambiare nick? Vorrei che quello nuovo fosse Rorschach . Grazie!
Per la cronaca, ho impiegato più di un'ora per scrivere, sono andato a fare la spesa e ho guardato la cassiera...umm.... quanto mi piaci....
Lun
15
Giu
2015
Come si vive? parte finale
E sì, un'altro mattone in arrivo!
Avevo intenzione di dividere questo sfogo in più parti, ma sento la fretta e necessità di chiudere più in fretta possibile, quindi sarà tutto incasinato.
scusate eventuali ripetizioni, tanto gli argomenti sono sempre quelli.
"Venite pure avanti voi con il naso corto..." Io sono sempre stato me stesso, e pressocchè uguale, con le mie sfumature caratteriali ma quasi sempre lo stesso fin da piccolo, con sempre la mia moralità, il mio senso di rispetto, mi sono sempre considerato una brava persona; non mi sono mai cacciato nei guai ne diventato un peso per gli altri.
Sempre con il motto: -Non fare agli altri quello che non vuoi venga fatto a te!-Mi considero un ribelle, un anti-conformista; uno che vuole trasgredire con i propri buoni principi.Nelle persone ho sempre cercato le stessa carattristiche, rispetto, frizzantezza, sincerità. educazione, magari anche della originalità (di conseguenza anche nelle ragazze ho sempre cercato/desiderato questa caratterstiche); e con le eprsone così mi sono sempre dimostrato aperto e spontaneo.
Non ho avuto periodi di sbandamento, di maleducazione, di cattiveria, di rabbia sputata addosso a chi capitasse; solo di stanchezza; ma sempre tanti sorrisi e battute per chiuqnue.
"Senza pietà sto uccidendo qualcosa di me" Spesso mi sono domandato se le persone vicino a me fosse amici o no; a volte erano nemici, a volte sono manichini lì per caso; rarissimamente persone valide, ancora meno quelle che ci tenevano un po' a me.Ma se una persona non mi convince, me ne sto sulle mie senza problemi; mi sento di sprecarmi a mostrarmi con chi non mi piace, spesso nemmeno arrabbiato mi voglio mostrare a questi. è bello vedere le facce delle persone quando smetto di fare il simpaticone, si assettano chissà cosa da me, e invece me ne resto zitto e muto.
"Ci vediamo poi non ci vediamo mai": cosa faccio io di male alla gente? perchè poi si allontanano da me? ignorandomi e dimenticando tutto il passato?Se mi dicessero -Sei antipatico- Sei noioso- capirei il loro allontanarsi, invece dopo innumerevoli -Sei simpaticissimo- - Che forte che sei Enrico- cioè, cosa è successo poi dopo? Non può tutto finire sempre con un -Capita, è andata così-.Sicuramente la simpatia e l'educazione non bastano da sole ad avere amici, ma uffa.
Perchè non ho mai avuto delle amicizie valide? da piccolo avevo perlopiù amiche, i cugini troppi anni più grandi per creare un legame con me. Poi ci si mette anche la mia zone che è piena di diffidenti.So che semrba che faccio la vittima, ma dopo di un po' uno si stanca e gli passa l'interesse ad avere amici; ne vorrei ma non ne posso più veramente.
"Lì non si può giocare col pallone!"
"Ecco come si finisce poi inchiodati a una finestra noi, spettatori malinconici di felicità impossibili.." Non capisco come fa la gente a socializare con facilità, a me è sempre risultato difficile, non tanto discutere o interagire, ma proprio finalizzare, legarmi.I gg scorsi al mare c'erano dei ragazzi che giocavano a pallavolo in mezzo alla gente e il loro gioco dava fastidio ad una donna, io credevo che questa donna si sarebbe arrabbita da li a poco e invece si è messa a giocare con loro; hanno riso e chiacchierato, e ha anche scambiato i num di telefono con un ragazzo (lei avrà 40 anni, lui non più 25).Io non dico che adesso diventaranno amici, o usciranno. o avranno una relazione sessuale, dico solo che è stato fintroppo facile una cosa del genere; io per molto meno sono stato mandato a fanculo, ma è tutto spiegabile col fatto che io non sono gli altri (delle cose positive).Ammetto, ho guardato con invidia.
"Ringrazio il cielo di avermi dato un gatto e un ragazzo come te!"
"Ci fanno compagnia certe lettere d'amore, parole che restano con noi..." Io sono così, rileggo messaggi, sms, chattate, lettere, mi piace farmi coccolare da quelle parole, per scacciare via la soltudine, per ricordarmi che qualcuno mi ha voluto bene (forse)Anche se spesso, chi le ha scritte dovrebbe rileggerle, per rendersi conto di quando sono diventati ridicoli(ridicole).
Questa sensibilità femminile che ho mi sta facendo impazzire, e credo che sia parte delle mie tragedie con le ragazze, forse capendole mi ritrovavo più a dare quello di cui loro aveva bisogno piuttosto (e a farle ragionare) piuttosto che quello che volevano; ma tanto non che volessero a me.Dentro di me ci sono 2 parti, una maschile e una femminile molto diverse, ma non sono in conflitto perchè mi sembrano equilibrate unite insieme; questo mi porta a non venir capito dalle femmine perchè infondo sono un maschio, ma nemmeno capito grachè bene dai maschi perchè appunto c'è una parte femminile in me piuttosto spiccata che condizona la mia emotività e mentalità.
Sono cmq un etero convinto.
Certo è che se uno da bambino si ritrova a giocare più volte a gira la moda piuttosto che a calcio, qualcosa gli cambia nella testa; se è per questo anche cambiarmi in uno spogliatoio con delle bambine e usare le mollette ai capelli, o indossare le mutande di mia cugina, non hanno aiutato (ma queste sono altre storie).
"Quando dico il vostro nome alzate la mano, mi dite da dove venite e che lavoro fanno i vostri genitori"
Ammetto che sono un tipo a cui piacciono le attenzioni, mi fa sentire utile, e questo nutre la mia megalomania.Sarà che fin da piccolo sono stato ignorato e accantonato, zittito; quindi quando qualcuno mi cerca mi fa sempre piacere, dipende poi cosa vuole.
Questo non significa che mi affeziono a chi capita, o che mi faccia piacere sentire a chiuque, dico solo che è sempre bello quando qualcuno si ricorda che esisto, e ovviamente più voglio bene e ho stima di una persona e più mi fa paicere che mi contatta, o mi saluta in giro o mi chiede di frequntarci. è come se dovessi ringrazarli di avermi scelto.
Le persone credono che io mi dia chissà quanto a loro (e quindi lo scambiano per "servilismo"), in realtà sono piuttosto tirchio, sapesse la gente quanto si è persa di me, e quanto sarebbe bastano così poco da parte loro per conoscermi veramente.
A pensarci a volte mi sono quasi sacrificato, ma l'ho fatto perchè ci tenevo a quella persona, e se c'è una persona che soffre e io posso aiutarla, mi sento bastardo a non farlo. Sono più generoso di altri, e allo stesso tempo so anche come fare stare bene gli altri; di conseguenza so come trattare male e fargliela pagare (senza alla fine fare niente di complicato o vendicativo).
Ammetto di aver usato (e di usare) certe persone ma non ci vedo niente di male se sono riconoscente ed educato; per "usare" intendo che mi sono stati utili per sistemare qualcosa di me.
"Tuo nonno ha dovuto mettere la dentiera che ancora era giovane."
"Oh please god, wake me!" Ho paura di tutto, ho ansia continua, fin da piccolo.Pur sapendo cosa voglio ed essere pronto a inseguirlo, ho paura di ritrovarmi senza energie, di stare iniziando una cosa importamte e impegnativa, e che poi rimarrò senza energie e non saprò come sistemare; questo mi porta a procrastinare e rinunciare.Fin da piccolo ho avuto paura, paure, dolore, solitudine, disagio, magoni, tutto, e nessuno che mi notava.
Questa vita è tutto un trigger.
Saranno almeno 20 anni che non ricevo un abbraccio da mia madre e mia sorella.Dalla realtà non si scappa, è tutto un obbligo, si può solo morire.Probabilmente poi non era il caso che da piccolo guardassi i film horror, -ultimo minuto- e -colpo grosso-.
"Comme on skinny love just last the year.." Certe emozioni creano domande dentro di noi, stiamo facendo le scelte giuste? Occore rincorrere le emozioni o i pensieri? La mente? il cuore? la pancia? o altro? e se le ignoriamo (magari credendo di avere trovate le risposte giuste) cosa basterà per farcele affiorare? e le sapremo affrontare con tutti i rimpianti e i dispiaceri che si porta dietro? O dobbiamo semplicemente vivere quello che accade?Certo è più facile e appagante accettarò tutto ciò se ci accadono cose belle.
Non credo di essere stato uno spettatore della mia vita, mi sembra di aver cercato e provato più volteCredo che molto dipende dalle possibilità che incontriamo nella vita, e quanto facciamo per averne di possibilità, quelli sono dei bivi, ecco.
Mai capito se questo mio reagire sia un bene o un male per me, perchè ancora sono vivo e sto male, quindi mi sembra un male.Qual' l'equilibrio giusto fra impegnarsi per far cambiare le cose e l'accettare quelo che ci succede, troppo del primo e magari sbattiamo continuamente contro un muro, troppo della seconda e ci ritroviamo a soppravvere e basta.
Ho cercato di costruire, fare, conoscere, aggiungere, poi però ripetutamente mi sono trovato senza niente, senza nessuno sarà che mi fa male vedere che gli altri qualcosa hanno avuto, e io mi accorgo semrpe più del vuoto
Una decina di anni fa mi venne fatto il test di rorshach, venne fuori che io mi sento diverso dagli altri (sentirsi diverso dagli altri, non significa per forza che sono uguale agli altri e mi sento diverso, perchè magari sono effettivamente diverso dagli altri), cmq quando mi diede il risultato rimasi stupito, mi vene da chiedere allo spicologo se per caso roschach mi conoscesse.
da piccolo pensavo di essere un robot.
Sono megalomane lo so, ed egocentrico.
"E fuori da me transiterò caleidoscopiche realtà" La mia mente è così, non si ferma mai, crea,cambia, castelli di pensieri più che tridimensionali.A volte è un bene perchè mi distraggono dall'ansoscia, ma non mi lasciano in pace questi pensieri; quanti libri o film ci potrei fare coi pensieri di una sola notte.E questi pensieri mi fanno capire quanto sarebbe potuta essere diversa la mia vita se qualcosa fosse andato diversamente; quanto spreco di capacità.
"Dentro a questo essere felici che non c'è..." Una persona per volermi bene deve accettare anche il mio dolore, e capisco che possa essere pesante, ma lo nascondo egregiamente pur di non pesare sugli altri; certo fa prima non volermi bene, cosa che poi succede.In tanti si sono auto-celebrati miei salvatori, migliori di altri e promesse varie; chissà perchè poi sono quelli che mi feriscono di più; e mi ritrovo io a farmi carico del dolore degli altri.Forse veramente attiro i casi umani.Gli altri fanno e dicono quello che vogliono, poi tanto sono io che ci sto male e devo recuperare, e reagire, devo fare sempre tutto io; e intanto fingere e costruire una vita; facile dire che devo reagire, facile se sei te il colpevole e dici a me cosa devo fare; facile se sono gli altri a sparlare e non te stesso.
Bugie bugie bugie bugie!
Valgono così poco le persone? valgo così poco io? la gente dice costantemente di essersi sbagliata, che è andata così; facile!Voglio essere speciale per qualcuno; ma non speciale oggi, e domani chissà, speciale veramente; uno per cui non sono mai state dette o fatte certe cose. Unico! Sono convinto che le persone mi abbiano rovinato.
Nonostante questo esisto ancora, mi considero una bella eprsona, ho i miei periodi di stanchezze e intolleranze, ma se mi vien fatto riprendere fiato riesco ancora ad essere il simpaticone disponibile che qualcosa di buon riesce a fare e a dire, anche se non ho sempre meno voglia.
Ho vissuto pochissimo per i 31 anni anni che ho e riesco a contare solo brutte esprienze, brutti ricordi; malattie, lutti, separazioni, rifiuti, cattiveri gratuite, solitudini; mentre gli altri possono scegliere, possono decidere, io devo subire.Ho vissuto bei momenti, brevissimi,finiscono; i belli momenti mi hanno solo fatto sentire quanto fanno più male i brutti momenti.
"Sono sabbie mobili le terre di speranze, ma non c'è strada migliore.."Dolore e stanchezza, ecco i miei temi rincorrenti, e sfortuna.Io mi sento sfortunato, sto facendo la vittima forse, ma io mi sento così. è come quando di notte si cerca di dormire e c'è una zanzara che gira, si cerca di ucciderla, si cerca di addormentarsi, e mentre stai per addormentarti questa rispunta fuori col suo ronzio pronta a pungerti, e così riperdi il sonno, ti innervosisci, e ti passa la voglia di dormrie che tanto sai che arriverà lei a darti fastiddio.
Ecco, io mi sento così, cosa ci provò più ad essere felice, che poi arriva qualcosa e mi fa crollare tutto? poi comincio anche a sentirmi coglione a riprovarci ogni volta.Certo è che me ne sono capitate di cose strane, da non crederci, poi uno si sente proprio preso di mira.Ho sempre avuto meno degli altri, cose piccole e grandi; vedere ragazzi di 10 anni in meno con più barba di me e allo stesso tempo vedere uomini di 10-20 anni più di me con più capelli di me; per non parlare poi dei problemi hai denti.
Per non parlare poi di come la vita degli altri vada avanti e la mia no, esempio vedere io in biciclette e loro in bicicletta, loro in scotter e io in bici, loro in macchina e io in bici ancoa; loro in case con amici io chiuso in camera, loro che convivono io chiuso in camera, loro in coppia io da solo; loro fanno viaggi, io vado a buttare via la spazzatura.
Certo, queste cose magari se le sono anche guadagnate, ma non è possibile ci sia tutta questa disparità tra me e loro.Tutto questo mi aliena sempre più, e mi fa sentire sempre più diverso; e poi finisce la mia carica interiore.
"Sei un ragazzo più unico che raro, le ragazze dovrebbero fare la fila per te!"
" E Francesca non ha visto mai la tua bellezza, Franco perchè l'anima è invisibile lo sai..." Solo i rifiutati sanno cosa significa stare soli, venir derisi, allontanati, quasi come se non esistessero, come se loro non fossero maschi (o femmine).
"E non sai che dolore sognare per chi non può mai.."Solo i rifiutati sanno cos'è il freddo, la solitudine, l'accorgersi di essere gli unici così. Solo i rifiutati non capiscono come le persone trovino con chi stare insieme, e sentir parlare di trombamici, tradimento, sesso, fa venire dei magoni assurdi; solo i rifiutati stanno male a vedere scene d'amore nei film, o coppiette mano nella mano.
"Io sono sono solo un'ombra e tu Rossana il sole...." Forse se fossi andato in giro con la maglie del Che e le infradito mi avresti considerato; oppure avrei dovuto assomiglire a tuo padre; o forse abitarti più vicino; ormai non mi interessa più niente, basta sentimenti.
"Dimmi che ci sei che mi vuoi.. "Non capisco come una persona, come tu, possa condividere questo con me; stare con me, viaggiare per me, guardarmi, parlarmi, baciarmi, toccarmi.... è un sogno..Se non ti faccio ridere mi sento un fallito, certo non in tutti i momenti vorrei vederti ridere..per me sei unica..e quando non ti sento mi sento perso.
"Il mio cuore è una stanca bottiglia nel mare.."Ti ho raccontato di quando ogni volta mi arriva l'e-mail di notifica che mi hai mandato un mess sul sito, mi viene da dire: non è un amico che mi ha inviato un messaggio su sfoghiamoci, ma è la mia ragazza.E te che riuscivi a decifrare le mie parole sempre con le lettere invertite, perchè le lettere che premo con la sinistra anticipano quelle premute con la destra (perchè ne preme di più).Mi domando come facevo a vivere prima di conoscerti, come fossi stupido a quel tempo, come fossi riuscito a viver esenza aver a che fare con te, senza i tuoi baci e i tuoi occhi.
Ecco, queste ultime frasi appartengono al passato.
"Ora che cammino un po' assente tra i rumori e la gente, pensando che tu stai con me.." Ancora mi viene in mente questa canzone, anche oggi, anche ieri che mi hai lasciato.
"Eppure quasi fino a ieri mi chiamavi amore tu.." Non sai che dolore è cancellare le tue foto dal cell, le foto dei nostri baci, i video insieme nei vari posti, di casa tua e della strada x arrivarci; e mi vengono in mente tutti i posti che saremmo dovuti visitare insieme.Avrei voluto conoscere i tuoi amici, tua madre e magari fare anche un saluto a tuo figlio, mi hai parlato così tanto di lui che mi sembra di conoscerlo di persona, e tutto quello che mi raccontavi mi faceva ammirarti per la brava madre che sei.
"Ma voglio morire, morire volando da te.."Mi sembra inutile tutto quello che ho fatto, che ho pensato; e mi sento ridicolo.Nonostante tutto rimani una bellissima persona, e non ho scritto qui tutto questo per raccogliere consensi al mio dolore.
Per me rimarrai sempre la mia scoiattolina.
Ti amo
"Ancora vivo mentre sto morendo.." Non so dove andare, non so cosa fare; ho un pugno nello stomaco che non se ne va, e fa troppo più male di quelli che mi do da solo.Che slavacciamento di lacrime che sono da ieri sera.Sono arrabbiato, basta! Sto male e sono solo, voglio qualcuno da stringere, qualcuno che mi dia anche pochissimo, ma che sia fidato.sono stanco, basta persone; voglio dimenticarmi di voi, voi non farete fatica a dimenticarvi di me; voglio dimenticarmi di me stesso.
E intanto che sono qui a scrivere, di là c'è gente che scoreggia, che lascia il water sporco, che mi deve migliaia di euro e invece si lamenta della mia inettitudine al cercare un lavoro, e mi offende che non ho nemmeno un'auto.Sono a pezzi sempre più, fuso emotivamente, alla deriva psicologicamente; non mio raccolgo più fisicamente, ultimanente poi ho delle emorragie che non so da dove partono, ho paura di cosa sta facendo il mio corpo; e sono stanco del dottore, anzi, dottori, che mi trattano con sufficenza.Mi sono consumato totalmente.
Mi tremano le mani, mi gira la testa.
"Nello specchio questa sera ho scoperto un'altro volto..": sì, quello pieno di lacrime.
"Sono uno spettacolo tragico e ridicolo e avrei voglia di scambiare la tua vita con la mia..." Sì, questo sempre!Questo pensiero è stato l'unico che mi ha tenuto vivo ancora, il fatto che chi muore avrebbe voluto vivere.
"Sarò io a liberarvi di me.." sì, c'è spesso questo pensiero, oggi poi sempre più.Ho sempre avuto la curiosità di cosa succederà dopo che sono morto, come lo verrano a sapere, cosa diranno, come sarà il mio funerale; e soppratutto cosa ne sarà di me, cioè, esiste un'anima che volerà via dal mio corpo morto, e vedrò cosa succederà intorno a me?La mia vita finirà nell'oblio come quella di tutti gli altri? Appurato la palesità di ciò, cosa serve vivere?Sì lo so, sono molto melodrammatico.
Ho deciso di abbandonare il sito, ormai mi fa troppo male stare qui, e poi sarebbe ridicolo rimanerci dopo tutto che ho scritto su di lei.
Se qualcuno vuole rimanere in contatto con me aldifuori del sito mi contatti in privato, poi vedremo se scambiarci le -email o skype o, ma anche in quel caso non vi assicuro niente; qualche giorno poi staccherò tutto e non entrerò più. quindi vi saluto già adesso.Scusa farny che manderò a monte le decine di discussioni che stiamo portando avanti da mesi.
Spero che questo sito duri il più a lungo possibile, così magari un giorno qualcuno butterà un'occhiata sui miei sfogi e saprà che è esistito un tipo come me; un tipo come tanti in realtà.
E visto che sono geloso e possessivo coi miei pensieri, questo è l'elenco degli sfoghi anonimi che ho scritto.
http://www.sfoghiamoci.com/Lussuria/13027/quotsessoquot+nel+sogno.html
http://www.sfoghiamoci.com/Altro/13093/Mal+di+pancia+piango+dentro+sorrido+fuori.html
http://www.sfoghiamoci.com/Altro/13382/adesso+questo+Per+te.html
http://www.sfoghiamoci.com/Superbia/13513/Grazie+sito+per+avermi+fatto+conoscere+lei.html
http://www.sfoghiamoci.com/Altro/13958/ritorno+alla+vita+di+tutti+i+giorni.html
http://www.sfoghiamoci.com/Altro/14861/dolore.html
http://www.sfoghiamoci.com/Altro/15077/Mamma+se+vedessi.html#numcomm
http://www.sfoghiamoci.com/Lussuria/15102/ti+desidero.html
chissà se ne ho dimenticato qualcuno.
Ciao a tutti!Senza rancore per nessuno!
scusate è tutto incasinato, avrei voluto scriverlo meglio e di più, ma non mi interessa più.
Questo sfogo è come la mia vita, tanta roba ma a stringere è solo un lampo di idee, di pensieri, e sentimenti; pesantezza; una cosa inziata e buttata lì, incompleta soppratutto, grezza.
Questo è l'unico sfogo che ho selezionato che mi sono pentito; non pentito di averlo scritto, ma di aver vissuto e di star vivendo quello che c'è scritto.
Ah, concludo: come si vive? io so solo come si vive male!
ri-ciao a tutti!