Lun
15
Giu
2015
Come si vive? parte finale
E sì, un'altro mattone in arrivo!
Avevo intenzione di dividere questo sfogo in più parti, ma sento la fretta e necessità di chiudere più in fretta possibile, quindi sarà tutto incasinato.
scusate eventuali ripetizioni, tanto gli argomenti sono sempre quelli.
"Venite pure avanti voi con il naso corto..." Io sono sempre stato me stesso, e pressocchè uguale, con le mie sfumature caratteriali ma quasi sempre lo stesso fin da piccolo, con sempre la mia moralità, il mio senso di rispetto, mi sono sempre considerato una brava persona; non mi sono mai cacciato nei guai ne diventato un peso per gli altri.
Sempre con il motto: -Non fare agli altri quello che non vuoi venga fatto a te!-Mi considero un ribelle, un anti-conformista; uno che vuole trasgredire con i propri buoni principi.Nelle persone ho sempre cercato le stessa carattristiche, rispetto, frizzantezza, sincerità. educazione, magari anche della originalità (di conseguenza anche nelle ragazze ho sempre cercato/desiderato questa caratterstiche); e con le eprsone così mi sono sempre dimostrato aperto e spontaneo.
Non ho avuto periodi di sbandamento, di maleducazione, di cattiveria, di rabbia sputata addosso a chi capitasse; solo di stanchezza; ma sempre tanti sorrisi e battute per chiuqnue.
"Senza pietà sto uccidendo qualcosa di me" Spesso mi sono domandato se le persone vicino a me fosse amici o no; a volte erano nemici, a volte sono manichini lì per caso; rarissimamente persone valide, ancora meno quelle che ci tenevano un po' a me.Ma se una persona non mi convince, me ne sto sulle mie senza problemi; mi sento di sprecarmi a mostrarmi con chi non mi piace, spesso nemmeno arrabbiato mi voglio mostrare a questi. è bello vedere le facce delle persone quando smetto di fare il simpaticone, si assettano chissà cosa da me, e invece me ne resto zitto e muto.
"Ci vediamo poi non ci vediamo mai": cosa faccio io di male alla gente? perchè poi si allontanano da me? ignorandomi e dimenticando tutto il passato?Se mi dicessero -Sei antipatico- Sei noioso- capirei il loro allontanarsi, invece dopo innumerevoli -Sei simpaticissimo- - Che forte che sei Enrico- cioè, cosa è successo poi dopo? Non può tutto finire sempre con un -Capita, è andata così-.Sicuramente la simpatia e l'educazione non bastano da sole ad avere amici, ma uffa.
Perchè non ho mai avuto delle amicizie valide? da piccolo avevo perlopiù amiche, i cugini troppi anni più grandi per creare un legame con me. Poi ci si mette anche la mia zone che è piena di diffidenti.So che semrba che faccio la vittima, ma dopo di un po' uno si stanca e gli passa l'interesse ad avere amici; ne vorrei ma non ne posso più veramente.
"Lì non si può giocare col pallone!"
"Ecco come si finisce poi inchiodati a una finestra noi, spettatori malinconici di felicità impossibili.." Non capisco come fa la gente a socializare con facilità, a me è sempre risultato difficile, non tanto discutere o interagire, ma proprio finalizzare, legarmi.I gg scorsi al mare c'erano dei ragazzi che giocavano a pallavolo in mezzo alla gente e il loro gioco dava fastidio ad una donna, io credevo che questa donna si sarebbe arrabbita da li a poco e invece si è messa a giocare con loro; hanno riso e chiacchierato, e ha anche scambiato i num di telefono con un ragazzo (lei avrà 40 anni, lui non più 25).Io non dico che adesso diventaranno amici, o usciranno. o avranno una relazione sessuale, dico solo che è stato fintroppo facile una cosa del genere; io per molto meno sono stato mandato a fanculo, ma è tutto spiegabile col fatto che io non sono gli altri (delle cose positive).Ammetto, ho guardato con invidia.
"Ringrazio il cielo di avermi dato un gatto e un ragazzo come te!"
"Ci fanno compagnia certe lettere d'amore, parole che restano con noi..." Io sono così, rileggo messaggi, sms, chattate, lettere, mi piace farmi coccolare da quelle parole, per scacciare via la soltudine, per ricordarmi che qualcuno mi ha voluto bene (forse)Anche se spesso, chi le ha scritte dovrebbe rileggerle, per rendersi conto di quando sono diventati ridicoli(ridicole).
Questa sensibilità femminile che ho mi sta facendo impazzire, e credo che sia parte delle mie tragedie con le ragazze, forse capendole mi ritrovavo più a dare quello di cui loro aveva bisogno piuttosto (e a farle ragionare) piuttosto che quello che volevano; ma tanto non che volessero a me.Dentro di me ci sono 2 parti, una maschile e una femminile molto diverse, ma non sono in conflitto perchè mi sembrano equilibrate unite insieme; questo mi porta a non venir capito dalle femmine perchè infondo sono un maschio, ma nemmeno capito grachè bene dai maschi perchè appunto c'è una parte femminile in me piuttosto spiccata che condizona la mia emotività e mentalità.
Sono cmq un etero convinto.
Certo è che se uno da bambino si ritrova a giocare più volte a gira la moda piuttosto che a calcio, qualcosa gli cambia nella testa; se è per questo anche cambiarmi in uno spogliatoio con delle bambine e usare le mollette ai capelli, o indossare le mutande di mia cugina, non hanno aiutato (ma queste sono altre storie).
"Quando dico il vostro nome alzate la mano, mi dite da dove venite e che lavoro fanno i vostri genitori"
Ammetto che sono un tipo a cui piacciono le attenzioni, mi fa sentire utile, e questo nutre la mia megalomania.Sarà che fin da piccolo sono stato ignorato e accantonato, zittito; quindi quando qualcuno mi cerca mi fa sempre piacere, dipende poi cosa vuole.
Questo non significa che mi affeziono a chi capita, o che mi faccia piacere sentire a chiuque, dico solo che è sempre bello quando qualcuno si ricorda che esisto, e ovviamente più voglio bene e ho stima di una persona e più mi fa paicere che mi contatta, o mi saluta in giro o mi chiede di frequntarci. è come se dovessi ringrazarli di avermi scelto.
Le persone credono che io mi dia chissà quanto a loro (e quindi lo scambiano per "servilismo"), in realtà sono piuttosto tirchio, sapesse la gente quanto si è persa di me, e quanto sarebbe bastano così poco da parte loro per conoscermi veramente.
A pensarci a volte mi sono quasi sacrificato, ma l'ho fatto perchè ci tenevo a quella persona, e se c'è una persona che soffre e io posso aiutarla, mi sento bastardo a non farlo. Sono più generoso di altri, e allo stesso tempo so anche come fare stare bene gli altri; di conseguenza so come trattare male e fargliela pagare (senza alla fine fare niente di complicato o vendicativo).
Ammetto di aver usato (e di usare) certe persone ma non ci vedo niente di male se sono riconoscente ed educato; per "usare" intendo che mi sono stati utili per sistemare qualcosa di me.
"Tuo nonno ha dovuto mettere la dentiera che ancora era giovane."
"Oh please god, wake me!" Ho paura di tutto, ho ansia continua, fin da piccolo.Pur sapendo cosa voglio ed essere pronto a inseguirlo, ho paura di ritrovarmi senza energie, di stare iniziando una cosa importamte e impegnativa, e che poi rimarrò senza energie e non saprò come sistemare; questo mi porta a procrastinare e rinunciare.Fin da piccolo ho avuto paura, paure, dolore, solitudine, disagio, magoni, tutto, e nessuno che mi notava.
Questa vita è tutto un trigger.
Saranno almeno 20 anni che non ricevo un abbraccio da mia madre e mia sorella.Dalla realtà non si scappa, è tutto un obbligo, si può solo morire.Probabilmente poi non era il caso che da piccolo guardassi i film horror, -ultimo minuto- e -colpo grosso-.
"Comme on skinny love just last the year.." Certe emozioni creano domande dentro di noi, stiamo facendo le scelte giuste? Occore rincorrere le emozioni o i pensieri? La mente? il cuore? la pancia? o altro? e se le ignoriamo (magari credendo di avere trovate le risposte giuste) cosa basterà per farcele affiorare? e le sapremo affrontare con tutti i rimpianti e i dispiaceri che si porta dietro? O dobbiamo semplicemente vivere quello che accade?Certo è più facile e appagante accettarò tutto ciò se ci accadono cose belle.
Non credo di essere stato uno spettatore della mia vita, mi sembra di aver cercato e provato più volteCredo che molto dipende dalle possibilità che incontriamo nella vita, e quanto facciamo per averne di possibilità, quelli sono dei bivi, ecco.
Mai capito se questo mio reagire sia un bene o un male per me, perchè ancora sono vivo e sto male, quindi mi sembra un male.Qual' l'equilibrio giusto fra impegnarsi per far cambiare le cose e l'accettare quelo che ci succede, troppo del primo e magari sbattiamo continuamente contro un muro, troppo della seconda e ci ritroviamo a soppravvere e basta.
Ho cercato di costruire, fare, conoscere, aggiungere, poi però ripetutamente mi sono trovato senza niente, senza nessuno sarà che mi fa male vedere che gli altri qualcosa hanno avuto, e io mi accorgo semrpe più del vuoto
Una decina di anni fa mi venne fatto il test di rorshach, venne fuori che io mi sento diverso dagli altri (sentirsi diverso dagli altri, non significa per forza che sono uguale agli altri e mi sento diverso, perchè magari sono effettivamente diverso dagli altri), cmq quando mi diede il risultato rimasi stupito, mi vene da chiedere allo spicologo se per caso roschach mi conoscesse.
da piccolo pensavo di essere un robot.
Sono megalomane lo so, ed egocentrico.
"E fuori da me transiterò caleidoscopiche realtà" La mia mente è così, non si ferma mai, crea,cambia, castelli di pensieri più che tridimensionali.A volte è un bene perchè mi distraggono dall'ansoscia, ma non mi lasciano in pace questi pensieri; quanti libri o film ci potrei fare coi pensieri di una sola notte.E questi pensieri mi fanno capire quanto sarebbe potuta essere diversa la mia vita se qualcosa fosse andato diversamente; quanto spreco di capacità.
"Dentro a questo essere felici che non c'è..." Una persona per volermi bene deve accettare anche il mio dolore, e capisco che possa essere pesante, ma lo nascondo egregiamente pur di non pesare sugli altri; certo fa prima non volermi bene, cosa che poi succede.In tanti si sono auto-celebrati miei salvatori, migliori di altri e promesse varie; chissà perchè poi sono quelli che mi feriscono di più; e mi ritrovo io a farmi carico del dolore degli altri.Forse veramente attiro i casi umani.Gli altri fanno e dicono quello che vogliono, poi tanto sono io che ci sto male e devo recuperare, e reagire, devo fare sempre tutto io; e intanto fingere e costruire una vita; facile dire che devo reagire, facile se sei te il colpevole e dici a me cosa devo fare; facile se sono gli altri a sparlare e non te stesso.
Bugie bugie bugie bugie!
Valgono così poco le persone? valgo così poco io? la gente dice costantemente di essersi sbagliata, che è andata così; facile!Voglio essere speciale per qualcuno; ma non speciale oggi, e domani chissà, speciale veramente; uno per cui non sono mai state dette o fatte certe cose. Unico! Sono convinto che le persone mi abbiano rovinato.
Nonostante questo esisto ancora, mi considero una bella eprsona, ho i miei periodi di stanchezze e intolleranze, ma se mi vien fatto riprendere fiato riesco ancora ad essere il simpaticone disponibile che qualcosa di buon riesce a fare e a dire, anche se non ho sempre meno voglia.
Ho vissuto pochissimo per i 31 anni anni che ho e riesco a contare solo brutte esprienze, brutti ricordi; malattie, lutti, separazioni, rifiuti, cattiveri gratuite, solitudini; mentre gli altri possono scegliere, possono decidere, io devo subire.Ho vissuto bei momenti, brevissimi,finiscono; i belli momenti mi hanno solo fatto sentire quanto fanno più male i brutti momenti.
"Sono sabbie mobili le terre di speranze, ma non c'è strada migliore.."Dolore e stanchezza, ecco i miei temi rincorrenti, e sfortuna.Io mi sento sfortunato, sto facendo la vittima forse, ma io mi sento così. è come quando di notte si cerca di dormire e c'è una zanzara che gira, si cerca di ucciderla, si cerca di addormentarsi, e mentre stai per addormentarti questa rispunta fuori col suo ronzio pronta a pungerti, e così riperdi il sonno, ti innervosisci, e ti passa la voglia di dormrie che tanto sai che arriverà lei a darti fastiddio.
Ecco, io mi sento così, cosa ci provò più ad essere felice, che poi arriva qualcosa e mi fa crollare tutto? poi comincio anche a sentirmi coglione a riprovarci ogni volta.Certo è che me ne sono capitate di cose strane, da non crederci, poi uno si sente proprio preso di mira.Ho sempre avuto meno degli altri, cose piccole e grandi; vedere ragazzi di 10 anni in meno con più barba di me e allo stesso tempo vedere uomini di 10-20 anni più di me con più capelli di me; per non parlare poi dei problemi hai denti.
Per non parlare poi di come la vita degli altri vada avanti e la mia no, esempio vedere io in biciclette e loro in bicicletta, loro in scotter e io in bici, loro in macchina e io in bici ancoa; loro in case con amici io chiuso in camera, loro che convivono io chiuso in camera, loro in coppia io da solo; loro fanno viaggi, io vado a buttare via la spazzatura.
Certo, queste cose magari se le sono anche guadagnate, ma non è possibile ci sia tutta questa disparità tra me e loro.Tutto questo mi aliena sempre più, e mi fa sentire sempre più diverso; e poi finisce la mia carica interiore.
"Sei un ragazzo più unico che raro, le ragazze dovrebbero fare la fila per te!"
" E Francesca non ha visto mai la tua bellezza, Franco perchè l'anima è invisibile lo sai..." Solo i rifiutati sanno cosa significa stare soli, venir derisi, allontanati, quasi come se non esistessero, come se loro non fossero maschi (o femmine).
"E non sai che dolore sognare per chi non può mai.."Solo i rifiutati sanno cos'è il freddo, la solitudine, l'accorgersi di essere gli unici così. Solo i rifiutati non capiscono come le persone trovino con chi stare insieme, e sentir parlare di trombamici, tradimento, sesso, fa venire dei magoni assurdi; solo i rifiutati stanno male a vedere scene d'amore nei film, o coppiette mano nella mano.
"Io sono sono solo un'ombra e tu Rossana il sole...." Forse se fossi andato in giro con la maglie del Che e le infradito mi avresti considerato; oppure avrei dovuto assomiglire a tuo padre; o forse abitarti più vicino; ormai non mi interessa più niente, basta sentimenti.
"Dimmi che ci sei che mi vuoi.. "Non capisco come una persona, come tu, possa condividere questo con me; stare con me, viaggiare per me, guardarmi, parlarmi, baciarmi, toccarmi.... è un sogno..Se non ti faccio ridere mi sento un fallito, certo non in tutti i momenti vorrei vederti ridere..per me sei unica..e quando non ti sento mi sento perso.
"Il mio cuore è una stanca bottiglia nel mare.."Ti ho raccontato di quando ogni volta mi arriva l'e-mail di notifica che mi hai mandato un mess sul sito, mi viene da dire: non è un amico che mi ha inviato un messaggio su sfoghiamoci, ma è la mia ragazza.E te che riuscivi a decifrare le mie parole sempre con le lettere invertite, perchè le lettere che premo con la sinistra anticipano quelle premute con la destra (perchè ne preme di più).Mi domando come facevo a vivere prima di conoscerti, come fossi stupido a quel tempo, come fossi riuscito a viver esenza aver a che fare con te, senza i tuoi baci e i tuoi occhi.
Ecco, queste ultime frasi appartengono al passato.
"Ora che cammino un po' assente tra i rumori e la gente, pensando che tu stai con me.." Ancora mi viene in mente questa canzone, anche oggi, anche ieri che mi hai lasciato.
"Eppure quasi fino a ieri mi chiamavi amore tu.." Non sai che dolore è cancellare le tue foto dal cell, le foto dei nostri baci, i video insieme nei vari posti, di casa tua e della strada x arrivarci; e mi vengono in mente tutti i posti che saremmo dovuti visitare insieme.Avrei voluto conoscere i tuoi amici, tua madre e magari fare anche un saluto a tuo figlio, mi hai parlato così tanto di lui che mi sembra di conoscerlo di persona, e tutto quello che mi raccontavi mi faceva ammirarti per la brava madre che sei.
"Ma voglio morire, morire volando da te.."Mi sembra inutile tutto quello che ho fatto, che ho pensato; e mi sento ridicolo.Nonostante tutto rimani una bellissima persona, e non ho scritto qui tutto questo per raccogliere consensi al mio dolore.
Per me rimarrai sempre la mia scoiattolina.
Ti amo
"Ancora vivo mentre sto morendo.." Non so dove andare, non so cosa fare; ho un pugno nello stomaco che non se ne va, e fa troppo più male di quelli che mi do da solo.Che slavacciamento di lacrime che sono da ieri sera.Sono arrabbiato, basta! Sto male e sono solo, voglio qualcuno da stringere, qualcuno che mi dia anche pochissimo, ma che sia fidato.sono stanco, basta persone; voglio dimenticarmi di voi, voi non farete fatica a dimenticarvi di me; voglio dimenticarmi di me stesso.
E intanto che sono qui a scrivere, di là c'è gente che scoreggia, che lascia il water sporco, che mi deve migliaia di euro e invece si lamenta della mia inettitudine al cercare un lavoro, e mi offende che non ho nemmeno un'auto.Sono a pezzi sempre più, fuso emotivamente, alla deriva psicologicamente; non mio raccolgo più fisicamente, ultimanente poi ho delle emorragie che non so da dove partono, ho paura di cosa sta facendo il mio corpo; e sono stanco del dottore, anzi, dottori, che mi trattano con sufficenza.Mi sono consumato totalmente.
Mi tremano le mani, mi gira la testa.
"Nello specchio questa sera ho scoperto un'altro volto..": sì, quello pieno di lacrime.
"Sono uno spettacolo tragico e ridicolo e avrei voglia di scambiare la tua vita con la mia..." Sì, questo sempre!Questo pensiero è stato l'unico che mi ha tenuto vivo ancora, il fatto che chi muore avrebbe voluto vivere.
"Sarò io a liberarvi di me.." sì, c'è spesso questo pensiero, oggi poi sempre più.Ho sempre avuto la curiosità di cosa succederà dopo che sono morto, come lo verrano a sapere, cosa diranno, come sarà il mio funerale; e soppratutto cosa ne sarà di me, cioè, esiste un'anima che volerà via dal mio corpo morto, e vedrò cosa succederà intorno a me?La mia vita finirà nell'oblio come quella di tutti gli altri? Appurato la palesità di ciò, cosa serve vivere?Sì lo so, sono molto melodrammatico.
Ho deciso di abbandonare il sito, ormai mi fa troppo male stare qui, e poi sarebbe ridicolo rimanerci dopo tutto che ho scritto su di lei.
Se qualcuno vuole rimanere in contatto con me aldifuori del sito mi contatti in privato, poi vedremo se scambiarci le -email o skype o, ma anche in quel caso non vi assicuro niente; qualche giorno poi staccherò tutto e non entrerò più. quindi vi saluto già adesso.Scusa farny che manderò a monte le decine di discussioni che stiamo portando avanti da mesi.
Spero che questo sito duri il più a lungo possibile, così magari un giorno qualcuno butterà un'occhiata sui miei sfogi e saprà che è esistito un tipo come me; un tipo come tanti in realtà.
E visto che sono geloso e possessivo coi miei pensieri, questo è l'elenco degli sfoghi anonimi che ho scritto.
http://www.sfoghiamoci.com/Lussuria/13027/quotsessoquot+nel+sogno.html
http://www.sfoghiamoci.com/Altro/13093/Mal+di+pancia+piango+dentro+sorrido+fuori.html
http://www.sfoghiamoci.com/Altro/13382/adesso+questo+Per+te.html
http://www.sfoghiamoci.com/Superbia/13513/Grazie+sito+per+avermi+fatto+conoscere+lei.html
http://www.sfoghiamoci.com/Altro/13958/ritorno+alla+vita+di+tutti+i+giorni.html
http://www.sfoghiamoci.com/Altro/14861/dolore.html
http://www.sfoghiamoci.com/Altro/15077/Mamma+se+vedessi.html#numcomm
http://www.sfoghiamoci.com/Lussuria/15102/ti+desidero.html
chissà se ne ho dimenticato qualcuno.
Ciao a tutti!Senza rancore per nessuno!
scusate è tutto incasinato, avrei voluto scriverlo meglio e di più, ma non mi interessa più.
Questo sfogo è come la mia vita, tanta roba ma a stringere è solo un lampo di idee, di pensieri, e sentimenti; pesantezza; una cosa inziata e buttata lì, incompleta soppratutto, grezza.
Questo è l'unico sfogo che ho selezionato che mi sono pentito; non pentito di averlo scritto, ma di aver vissuto e di star vivendo quello che c'è scritto.
Ah, concludo: come si vive? io so solo come si vive male!
ri-ciao a tutti!
17 commenti
Mi riconosco in molte cose che hai scritto... Ma ne hai scritte così tante, e hai così tante sfaccettature, che probabilmente molti si sono riconosciuti. C'è un Enrico in ognuno di noi.
Fra le righe si capisce che consideri la vita un gran casino (e chi può dire che non lo é?) e che, in fondo, ti piaci molto così come sei e non riesci a capire perché non piaci nella stessa misura al resto del mondo.
sii testimone di te stesso
…. Sarà che fin da piccolo sono stato ignorato e accantonato, zittito; quindi quando qualcuno mi cerca mi fa sempre piacere, dipende poi cosa vuole…
Enrico ti spiace se uso la tua tecnica per evidenziare una tra le tante frasi che mi sembrano centrali?
Dal tuo sfogo, che è una vera autobiografia, scritta in un modo preciso e spietato, capisco solo una cosa.
Tu hai sofferto; moltissimo.
..una persona per volermi bene deve accettare anche il mio dolore….ma lo nascondo egregiamente…
Trovo questa frase stupenda.
Esprime le due contraddizioni fondamentali dell’esistenza, valide per tutti.
Tutti soffriamo (qualcuno, oggettivamente, più di altre persone, per motivi che non stiamo a descrivere, tanto penso che siano sempre gli stessi).
Tutti vogliamo condividere ed essere accolti nella nostra sofferenza.
Ma intervengono due costanti:
a tutti pesa condividere il dolore altrui
nessuno vuole manifestare direttamente la propria sofferenza.
Quindi, oggettivamente, si va incontro agi altri in parte deboli ed esposti ed in parte ambigui e nascosti.
La ferita di chi non è stato amato all’origine non è compensabile, in nessuno modo; chi dice il contrario mente.
A questo punto, già la vita è una guerra, ma penalizzati dal Gran Rifiuto la si affronta a mani nude o forse alle volte anzi legati mani e piedi, pronti a ricevere il male altrui.
Ma poi, per tutti (ognuno con i suoi tempi) arriva IL momento.
Il momento in cui non ci si chiede più cosa gli altri vogliono da noi (e qualcosa, ovviamente, vogliono sempre); non ci si chiede più il prezzo che dobbiamo decidere se pagare o meno (perché sappiamo già che c’è).
E’ il momento in cui ci dobbiamo chiedere chi siamo noi, al netto del male che abbiamo ricevuto, e cosa vogliamo noi prima di tutto da noi stessi, poi chiaramente dagli altri in relazione a quano possiamo dare noi.
Quando ci si fanno queste domande si è già al punto.
Poi.. sulla sofferenza io ho capito questo.
Alla nascita già molto è scritto, la famiglia che ci “accoglie” (uso questo verbo anche con sarcasmo) è quella con quella storia.
Noi non dobbiamo perdere tempo a cercare di capire se siamo protagonisti o comparse della nostra vita; noi abbiamo il dovere di capire che in un certo senso siamo testimoni innanzitutto della nostra sofferenza.Per quanto riguarda la storia finita, non userò parole che suonerebbero vuote e inutili. Fa male e pure se sai che vale la pena averla vissuta, ciò non rende il dolore più sopportabile. Se vai via da questo sito, anche io perdo un motivo per starci. Un abbraccio.
Amen. Finalmente meno parole a vanvera e meno quesiti assurdi e a random su ogni minkia di sfogo!!!!
Ho letto le prime due righe e le ultime due; mi basta e avanza!!!!
vecchietto stai facendo una cazzata. ti fa stare bene stare qui?se si perchè dovresti andartene?se no...perchè hai continuato a scriverci su per tutto questo tempo? mi sembra di capire che degli amici te li sia fatti qui..perchè rinunciare a qualcosa di bello per qualcuno?vali forse meno di un'altra persona tu? hai dato quello che potevi dare, vuol dire che doveva andare cosi, per il resto...Amen! dici di essere tirchio ma secondo me non lo sei abbastanza...forse il tuo attenerti sempre alle regole non ha aiutato. avresti dovuto essere più stronzo ed egoista..avresti riscosso molto più successo. ma non lo sei...quindi la smetti di piangerti addosso???la vita è una merda, è sofferenza sempre e comunque. Ricordatelo!
Certo chi prende la decisione di chiudere è sempre visto come quello insensibile che se ne frega e che non prova nulla. Il "mostro"..anzi no come mi hai detto? Stronza e bugiarda. E ok. Ci sta anche. Non posso certo prendermela con te per questo. Ho provato a farla funzionare ma così a distanza non riesco, senza viversi veramente. È tutto molto immaginato e sublimato. E volersi bene non basta, è tutto troppo aleatorio. Non rintanarti sempre dietro al tuo dolore o è l'unica cosa che la gente vedrà di te. E hai molto altro da far vedere. Smetti di lamentarti del mondo e della tua vita se poi non fai nulla per cambiarla. Le energie non le perdi a fare ma a non fare, come le batterie. Si ricaricano quando sono in movimento. Per il resto io per te ci sono sempre. Ma devi imparare a vivere e diventare adulto. Prendere in mano la tua vita. Basta parole. Metà della tua vita è andata. Cosa aspetti?
MA SEI SCEMO????
Ma i cazzi vostri
discuterveli in privato no? Avete cosí bisogno del palcoscenico? Degli spettatori?
Voi siete suonati. C'é una differenza fra sfogarsi anonimamente su un sito e raccontarsi due cagate, e vivere una relazione online. Sembrate i cacchio di bimbiminkia che si innamorano su facebook a suon di likes e emojis. Ma cacchio ragá, voi siete adulti. O vi ha rincoglionito la tecnologia, o a voi farebbero bene due sedutine dallo psicologo. Dai cribbio, ioenrico ha pure poeticamente descritto la vostra intimitá in uno sfogo, ma che cacchio.
Io sono sinceramente sconvolta. Non tanto dalla cosa in sé e per sé, ma dal fatto che non vi siate resi conto dell'assurdo della situazione. Siete ridicoli, immaturi, esibizionisti, egomani e fate anche un pó pena. Tutti e due.
Anonimo delle 21:03 hai perfettamente ragione. Umanamente parlando posso anche dispiacermi per il dolore di ioenrico ma tutto questo discutere la storia in pubblico è assurdo! Siete veramente ridicoli, a tutto c'è un limite e voi lo avete superato da molto.
capisco che il dolore stufi, capisco eccome
-Prendere in mano la tua vita. Basta parole. Metà della tua vita è andata. Cosa aspetti?
non c'è nulla che metta in moto questi ingranaggi
è difficile essere motivati a raggiungere qualcosa che non si riesce nemmeno a concepire, senza forma
@anonimo 21:03, ognuno usa lo sfogo come vuole, ci siamo esposti troppo forse, ma se non vuoi non leggere.
se ti riferisci allo sfogo di ottobre, quello era un racconto erotico inventato (come altri ne hanno scritti qui), prima che conoscessi a lei.
Ooooh peccato!!! Ioenrico non ci siamo mai "conosciuti" meglio anche se ormai penso tu sia all interno di sfoghiamoci un "pezzo grosso" e ho potuto osservare e apprezzare il tuo vero modo di essere quando è cominciata la vs storia!l unica cosa che ti dico che il vittimismo ,seppur motivato, non rende felici e sono certo che se tu facessi tesoro di questo breve periodo di felicità potresti vivere bene.non pensare al passato..o meglio pensa al passato ma in modo positivo!tu sei e sarai felice ogni giorno di più e questa tua esperienza ti ha insegnato che la felicità esiste è solo.....una buona abitudine
Ciao Enrico, a mai più.
Non l'avevo visto questo sfogo.
Interessante.
E si è dato pure il voto da solo. LoL che montato.
Non ho letto tutto il papiro
E nemmeno lo leggerò. Ma insomma, alla fine dei conti, grassy te l'ha messa nel culo giusto?
Eh. Così imparate a cercarvi le fidanzate nei siti non adatti.