Mela2019
Gio
29
Ago
2019
Non sopporto mia madre
Ho sempre reputato mia madre piuttosto infantile. Mi ha sempre voluto dare l'esempio "a parole" e mai coi fatti. Per esempio da bambina mi costringeva ad andare a messa, anche se lei ormai non ci andava da anni. Quando le comunico qualche mia aspirazione la minimizza e dice che non è possibile. Per esempio io insegno ginnastica artistica e sono sempre stata molto brava a disegnare, le ho detto che mi sarebbe piaciuto creare dei body, venderli online come secondo lavoro iniziando a fare pratica con la macchina da cucire. Lei mi ha risposto:"e chi li cuce questi body?" io ho risposto che li avrei cuciti io. E lei ha detto:"e che tu sai cucire? È lavoro di sartoria ma cosa ti salta in mente" ed io ho detto che avrei potuto imparare... Stranamente se mi succede qualcosa di brutto in campo sentimentale con un ragazzo invece è pronta a consolarmi e ad ascoltarmi, quando si tratta invece dei miei sogni, delle cose belle, no... Potrei scriverci un papiro... Tutto è iniziato sin da quando ero piccola, per colpa sua sono cresciuta ansiosa ed insicura con l'autostima sotto i piedi... Perché mi faceva sentire sempre sbagliata. Ricordo che alle elementari sono andata a casa di una mia amica, la accompagnai a ginnastica con la madre (ed è così che mi sono appassionata alla ginnastica), avevo degli spicciolo messi da parte, mi comprai al distributore due succhi di frutta e li portai a casa la sera. Mia madre di picchió e disse che non dovevo farlo mai più. Quei succhi se li bevve lei dicendo che però erano buoni. Io non so perché, rimasi scossa e mi sembrava anche sbagliato berli, così non li tocca. Sempre da bambina, per giocare, buttai una monetina da un centesimo dal sedile posteriore dell'auto verso i sedili anteriori, fu un gesto che non racchiudeva nessuna malizia, mia madre si girò furiosa dicendomi che le sarebbe potuto andare nell'occhio, mi picchió e mi spezzo un mignolo. (e quindi nel frattempo l'unica che si era fatta male sono stata io) In ospedale mi costrinsero a dire che mi ero fatta male giocando. E niente, non ho più voglia di continuare... Per ora questo è tutto...
Sab
22
Dic
2018
Voglio stare solo per un po', devo ascoltarmi
Frequentazione chiusa dopo 3 mesi per volere suo. Aveva già procrastinato qualche appuntamento, telefonicamente l'ho sentito più freddo. Ma mi ha proposto un viaggio, mi ha portato le brioches calde a casa per tutta la famiglia, nonostante la freddezza nel darmele. Per i due giorni seguenti non si è fatto sentire, il terzo mi ha mandato un messaggio dicendomi di voler stare un po' solo per ascoltarsi profondamente e cambiare alcune cose della sua vita. Lui ha 40 anni, e non ha lavoro stabile e sente il bisogno di cambiare casa perché quella ereditata dai familiari gli infonde brutti ricordi. Io ho 23 anni. Vorrei capire effettivamente il problema quale è. Nell'ultimo mese uscivamo, alcune volte era molto preso, altre sembrava annoiato... Io sono timida ed insicura e mi tormento pensando di non aver potuto dare il massimo per via della mia inibizione e non riesco a perdonarmelo...Di fatti le serate prendevano la stessa piega che avevo io quando uscivo di casa. Se ero sicura di me andava bene, se uscivo con la paura di non farlo stare bene puntualmente la serata andava così. Spesso lui era molto preso da me, altre volte invece era annoiato. Lui non ama confronto e dopo due mesi di relazione ho chiesto se pensasse ancora alla ex con cui aveva chiuso un mese prima di conoscermi e non ho ricevuto risposta, ma sono stata additata come l'insicura... E ha detto anche che come ultima arrivata non mi dovevo permettere a fare queste domande. Quindi ho supposto anche che pensi ancora a lei.