Gio
18
Dic
2014
La cosa appare silenziosa...ma sto male dentro.
Ciao a tutti, non saprei neanche dove "incasellare" questo sfogo.. se ci fosse lo inserirei nella tristezza o impotenza.
Ho 26 anni e.. per problemi economici non riesco ancora a vivere da sola, quindi sono a casa con i miei.
Amo i miei genitori, mi hanno dato tanto affetto e amore negli anni passati e continuano a loro modo a farlo.. ma io sto male e mi sento impotente nei loro confonti.
Ultimamente (hanno superato i 60) non vanno più tanto d'accordo, diciamo che si sopportano per quieto vivere. Forse di base c'è ancora l'amore di un tempo, tramutato in affetto. Il più delle volte però mal si sopportano e talvolta mi rendono partecipe dei loro sfoghi ciascuno in separata sede... veso l'altro.
Io cerco di stare nel mezzo senza prendere troppo le parti dell'uno o dell'altra, cercando sempre di equilibrare le cose. Non vorrei mai vederli tristi o scontenti. Ma la situazione è quella.
Dico solo che non ne posso più di questa quotidiana aura di negatività che mi ruota attorno: io sono di base una ragazza solare e serena a cui piacciono le persone positive, propositive e con iniziative. Ultimamente tra i miei genitori sempre scontenti sempre sbuffanti sempre stanchi sempre negativi l'uno con l'altro.. il lavoro che non va bene (ambiente lavorativo da pazzi), ragazzo anche lui più sul negativo che sul positivo, amiche che non ci sono e si fanno i cavoli loro (io sempre dietro a proporre, a rendermi disponibile per uscire, a organizzare cose) e non c'è mai nessuna... sto veramente affondando nel pessimismo più cosmico.
Avete presente quando vi rendete conto che NON RESPIRATE? Mi sembra un po di soffocare. Avrei veramente voglia di respirare aria nuova, aria fresca, aria serena.
Soprattutto, ripeto, mi sento impotente nei contronti dei miei genitori. Mamma ha ripreso a lavorare dopo tanto tempo che non lo faceva (per un infortunio) e sicuramente si stanca prima (anche perché fa un lavoro pensate, povera) quindi non bada più a nulla della casa. Trascura tutto, non si cura, è persa... dimentica i discorsi, è spesso sbuffante e incavolata, irascibile. Mio padre, in pensione da tempo, cerca di "correrle dietro" fino che riesce occupandosi della casa (ehehe lui è un pignolo perfettino) cucinando, cercando di pulire dove mamma non arriva perché stanca o perché non bada. Però poi si stanca anche lui. E' stanco di questa situazione.. di dover far tutto lui di vedere sua moglie così vaga e con pensieri vani, si preoccupa (nonostante altri tanti pensieri quali : nonni che invecchiano, malanni, casa, bollette, ecc.). In casa veramente c'è proprio sensazione di scontentezza totale. Io provo a stare vicina ad entrambi e capirli ma il tutto si somma anche ai miei pensieri quotidiani e a volte mi sembra di scoppiare. Insomma, sono scontenta anche io.
Non so come uscire da questo circolo vizioso.
7 commenti
prova a parlare con loro, cerca di fargli prendere coscenza della situazione che, per cambiare, necessita anche del loro aiuto e non solo del tuo.
tu hai già fatto un passo, cioè rendertene conto!
alla tua età dovresti interessarti ai problemi della tua vita e non a quelli dei tuoi genitori altrimenti la tua vita non ce l'avrai mai e ti ritroverai in un'età di mezzo in cui i tuoi genitori non ci saranno più e tu sarai sola rendendoti conto che certe cose le hai perse, che non hai fatto esperienze di vita di alcun tipo e che sarai inadeguata per il mondo del lavoro perchè non sai nulla di nulla. che dire, la vita è dura per tutti ma tu la tua vita non ce l'hai. renditi indipendente, non ti stai sforzando di cercare lavoro o di andartene. vuoi veramente farlo? se non ti dai da fare fra qualche anno chi vuoi che assumerà una donna sopra i 30 anni senza esperienze lavorative che l'unica cosa che ha conosciuto nella vita è la disperazione dei suoi genitori? scusa la franchezza ma il mondo funziona così
Mh. Accidia
Certo
che lavoro. Fortunatamente lavoro e mi impegno anche cercando di risparmiare il più possibile per farmi una vita.
Purtroppo però ho dovuto fare i conti con qualche imprevisto di salute recentemente quindi non ho abbastanza soldi per "lasciare il nido" anche se è il mio intento.
Do una mano in casa per quello che mi è possibile e cerco di rasserenarli come riesco.
Dico solo appunto, che sentire sfoghi di qua e sfoghi di là più tutti anche i MIEI pensieri e casini + sentirli sempre insoddisfatti della vita non è bello.
Magari te hai più sensibilità e assorbi anche le stanchezze degli altri, ma non è un difetto, soppratutto considerato che sono i tuoi genitori.
Magari potresti intervenire (aldilà del stare in mezzo senza prendere parte), proponendo cose che li rilassassero, fare tentativi per distrarli; non dico attività impegnative, ma magari anche una partita a carte dopo cena in casa, o proporre loro di andare a fare una passeggiata.
Questa mi pare una situazione difficile, non so davvero che dire. Da un lato concordo che sono affari loro, dall'altro comprendo che uno non voglia vedere la propria famiglia soffrire. I loro battibecchi si limitano alle parole? Cosa si dicono? Perché non riescono ad andare d'accordo?
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Sei in una situazione in cui molti tuoi coetanei si ritrovano.
Cmq te contibuisci in casa aiutandoli nelle faccende e non aggravando la loro situazione economica?
Lavori?