aladyah

Mar

26

Lug

2011

E ora cosa faccio con te?

Sfogo di Avatar di aladyahaladyah | Categoria: Lussuria

Ma si può sapere perchè sei piombato nella mia vita così???

Stavo tanto tranquilla prima di conoscerti!!!

Ora è un casino... non ci capisco più niente!

E nemmeno tu!!! Ma almeno uno dei due ci capisse qualcosa!!!

Cazzo, mi ero rassegnata ad avere emozioni solo dalla mia attività, mi ero detta che non volevo emozioni forti in amore, che basta, volevo sentirle solo da quello ce facevo!!! mi bastavano!!!!!! mi andava bene così!

poi arrivi tu... che appena ti ho visto mi hai fatto pure schifo, te lo confesso... logorroico egopatico del cazzo, mi sembravi... uno svitato! uno svitato totale! mezz'ora che abbiamo parlato non sono riuscita a dire una parola, alla fine sapevo anche con quale sapone ti pulivi il culo. e tu, accidenti, tutti i giorni a raccontarmi la tua vita, che alla fine mi facevi qualsi pena, che mi sembravi un disperato senzapatria. e quel maledetto momento in cui mi sono sentita male e tu mi hai preso la mano... e lì è capitolato tutto, quella mano asciutta dalla stretta forte, fortissima, una presa che non mi lasciava andare. e il tuo odore, magari non lo avessi sentito. e quel delizioso difetto che hai al dente, che tua madre voleva farti mettere l'apparecchio, e meno male che non lo ha fatto.

basta, ho deciso che te ne devi andare. dici che ti ho stregato, ma ora non ci sono le circostanze, capisci??? non ci sono, non posso andare avanti così. ho un progetto di vita nel quale non puoi entrare, almeno per ora. tu mi dici che non aspetterai all'infinito, io ti dico che non sarebbe giusto che tu lo faccia. è stato bello... bellissimo. mi ero dimenticata cosa volesse dire baciare qualcuno e sentirsi sconfitti, atterrati, affondati, tu hai questo potere, il potere di disarmarmi, di togliermi la fionda e lo scudo dalle mani. hai il potere di tirarmi a terra, ma è proprio quello che ora non deve accadere. devo fare qualcosa della mia vita, e ora tu sei incompatibile con lei.

in passato non ho mai scelto me stessa. ogni volta sceglievo sempre l'altro, ma forse era perchè non avevo un obiettivo che davvero mi interessasse. perchè non prospettavo una vita che mi interessasse, che fosse davvero mia. ora c'è l'ho. non fermo tutto ora per te, non posso farlo. mi sento dannatamente i colpa per aver ceduto, sono umana, tu sei arrivato così vicino. e sei una creatura così terribilmente sensuale, e le nostre labbra quando si incontrano creano una reazione chimica notevole. qualunque cosa sia, non è il momento. mi dispiace. e quando lo dico non è retorica, mi dispiace davvero. una cosa così forte, in così breve tempo... sei intenso, e lo sai. ma mi manca il mio amore. mi sento in colpa verso una persona che mi ama da impazzire, che non si stuferebbe mai di me, della quale mi sono innamorata lentamente, con calma, e che mi sta a cuore nonostante io non me la meriti nemmeno un pò.

noi non siamo dei santi, o forse sì e non lo vogliamo essere. noi tradiamo e mentiamo, e ci stufiamo dell'amore perchè ci sentiamo (forse, probabilmente) talmente invincibili da poterne fare a meno. sentiamo, periodicamente o sempre, di poter fare a meno delle persone. ma credo che in giro ci siano delle persone che non possono fare a meno di noi. quando mi hai detto che ti stanno a cuore alcune persone, e le proteggi (o ti curi di loro) anche se loro non fanno lo stesso... lo capisco, è una cosa che faccio anch'io, sempre. per anni ho avuto un'amica a milano; andavo, anzi correvo (mollando tutto) da lei ogni volta che stava in crisi. lei per tutta risposta si comportava bene con me solo il primo giorno del soggiorno: tornavo da lassù con uno sfogo di pustole in faccia da far paura, tale era lo stress al quale mi sottoponeva per giorni interi. eppure continuavo ad andare, perchè mi sentivo talmente forte per entrambe che non me ne fregava niente del fatto che in tre giorni potevo fumarmi otto pacchetti di sigarette, avere l'ulcera e tornare a casa che sembrava mi fossi spalmata l'insetticida in faccia. lei mi chiamava, stava male, io andavo. fine della storia. e ho fatto così, credo, con tutti coloro che ho amato. lo faccio ancora, ma risparmiandomi un poco, perchè il passato remoto e recente mi ha insegnato che se non stai bene te non puoi davvero far star bene nessuno, e il tuo diventa solo un giocare a prendersi cura dell'altro, mentre questa è una cosa delicata che si dovrebbe fare terribilmente sul serio.

non so più cosa scrivere. o meglio, vorrei poterti dire mille cose, duemila, tremila. vorrei poterti dire che in passato mi sono infatuata, ma il più delle volte erano forzature dovute a un capriccio, ci si cercava e non ci si trovava e magari alla fine si finiva insieme per qualcosa che non si capiva bene cosa fosse e poi non era niente; altre volte si costruivano delle storie fatte ad arte, solo per poter dire che c'era qualcosa. tu, con onestà, sei inqualificabile. non posso metterti tra le cotte, tra le infatuazioni, ma nemmeno tra le storie storiche, lunghe, serie, da manuale. sei - spero che tu te ne renda conto, ma non compiacertene - un evento, una cometa, un miracolo, qualcosa di inspiegabile. se potessi ti prenderei e ti terrei in tasca tutta la vita come un portafortuna. ma sarebbe come limarti gli artigli, come strapparti i baffi, usarti violenza, e non lo farei mai. sei un buco nero, davvero, con una potentissima forza d'attrazione che non hai -credo- mai esitato a usare e con la quale potresti inghiottire un'intera galassia, me compresa.

non posso averti più qui; forse in altre circostanze avrei lottato per averti, ti avrei voluto egoisticamente, ad ogni costo: non l'ho già fatto d'altra parte? mi fa male, non credere che non mi faccia male, e non pensare che non sappia di farne anche a te, e che non mi senta in colpa per questo, ma ho deciso così.

io proverò ad andare in fondo al mio progetto di vita. ma ci proverò veramente. perchè se rinuncio a una cosa così, il resto dev'essere un autentico successo. intanto stasera scrivendo questa lettera mi sono ascoltata a ripetizione un pezzo di verdi, che ora è irrimediabilmente non più neutro, legato a te, accidenti. mi toccherà cantarlo e pensarti.

ciao Lord, meraviglia

Lun

25

Lug

2011

Stavo tranquilla prima che arrivassi tu

Sfogo di Avatar di aladyahaladyah | Categoria: Lussuria

Stavo tanto bene prima che arrivasse lui, una settimana fa. magari sì, incassata in quelle quattro (forse ipocrite) certezze che mi sono costruita, ma che ora mi servono, mi servono come il pane dato che porto avanti alcuni progetti che richiedono una sola cosa: la stabilità. sì, i miei progetti richiedono che io ora sia stabile, che stia con una persona che mi da tranquillità, anche uno noioso cazzo, quello che ti pare... ma dopo quello che ho passato non esiste che mando tutto a 'fanculo, l'ho detto e lo ripeto: sacrifico ogni cosa, anche me stessa, ma dove voglio arrivo, voglio, voglio, voglio riscattarmi.

stavo tranquilla, ok. arriva lui, doveva stare un giorno solo. quanti ne ho visti di clienti all'albergo, centinaia, migliaia! non è che uno dei tanti, ma non me lo dico nemmeno, è ovvio che è così.

lui mi vede e pensa "questa magari me la scopo, è carina, analizziamola, vediamo se è una porca. magari domani la inchiodo al letto, magari resto un giorno in più"

io lo vedo e penso "questo mi sa proprio del classico maniaco che se ne va in giro a cecare di trombarsi tutto ciò che si muove, avrà mille strategie, meglio rimanere distaccata e tanti saluti, se no senti che palla"

tempo una settimana.

allucinante scoprire che siamo, nel nostro lato più profondo, assolutamente identici. No, è assurdo, dico io, dice lui, spiazzati comletamente. non so cosa dire e pensare. lui dice che sono un vulcano che una volta butta lava, una volta merda, una volta fiori. io dico che lui è un uragano che dove arriva cambia ogni parametro. curioso che l'aria alimenti il fuoco, che le eruzioni condizionino i climi. amare è una parola grossa, ma quello che succede ci cambia, e non è una cosa fisica, dato che di fisico non c'è stato nulla. siamo due teste che si prendono e si combattono e si abbracciano e si modificano. insieme respiriamo. respiriamo.

devo chiuderla qui. pericolosissimo, ma per una serie di cose. da quel che ho capito lui sopravvive di espedienti, forse anche di mestieri poco puliti. è instabile come me, ci capiamo sì, ma pericoloso ruotarsi intorno. ne ho paura, può destabilizzarmi. e il mio compagno mi ama da impazzire, ed è stabile, e sta con me. io non lo lascio, non lascio quello che sto costruendo. ho vacillato, è vero! da morire, vacillato come un palazzo durante un terremoto.

lui dice che vuole stare con me, pensaci, mi dice, pensaci veramente, ma che cazzo facciamo insieme? non riesco nemmeno a capire da dove prenda i soldi per sopravvivere. come fa? non è tutto limpido; anzi, a pensarci bene non è limpido niente. ho un sacco di dubbi. gli ho chiesto di ritornare nella sua città, a mezza italia da me. meglio così, poi faccio un viaggio, solo per ripristinare i parametri.

che saranno diversi, dato che ormai sono cambiati. che cazzo, mi ero ripromessa di non vacillare, di npon destabilizzarmi come in passato.

e poi quella ragazza... oggi vado al cimitero, a trovare degli amici andati (ci vado sempre nei momenti di crisi), quando vedo una ragazza. ci passo davanti, era nella foto così, mi guardava: una foto antica, antichissima. aveva i capelli neri, guardava dritta l'obiettivo, ma con uno sguardo dolce, serio. mi ha colpita anche il fatto che ci fossero due nomi sulla lapide, l'altro era probabilmente il marito, ma non c'era una foto corrispondente. la guardo, mi avvicino. giuro, sembrava fosse lì a chiamarmi cazzo!!! cioè, perchè dovevo avvicinarmi così, senza motivo, proprio quella ragazza tra tutte le lapidi che c'erano, anzi, i fornetti, a centinaia, a migliaia, a milioni!!! perchè... mi guardava, cazzo!!! mi avvicino, e vedo sulla data di nascita tante ragnatele, spesse, piene di insetti... da quanto tempo non ci andava più nessuno, forse aveva perso i parenti, mi dico, nessuno la ricordava? era nata, leggo, nel 1900. scosto le ragnatele dal mese e anno. poi mi vengono i brividi. siamo nate lo stesso giorno. lei è morta alla mie età, 30 anni compiuti, il 26 agosto. brividi su brividi, dato che quel giorno deve venire. ma sarò in viaggio.

Mer

29

Giu

2011

Mi fa mancare qualcosa

Sfogo di Avatar di aladyahaladyah | Categoria: Lussuria

Non so cosa mi succede, sono così confusa.

Ho un ragazzo da un pò... all'inizio non volevo innamorarmi tanto; cioè, già prima di stare con lui avevo giurato che per una volta dovevo far sì che l'amore prendesse una piega più razionale. lo so che non è facile, ma mi ero stufata dei colpi di testa. Uscivo da una storia con un lui assurdo, mi aveva scombinata. Incontro il mio attuale e mi dico "calma! per una volta, calma!". in effetti mi innamoro dopo tanto, ma tanto... lui è magnifico; ha i suoi lati negativi, certo, ma è magnifico. mi da una storia tranquilla. mi basta? non lo so.

ho voluto far sì che la cosa prendesse una piega razionale, e ci sono riuscita. non ho avuto grandi battiti di cuore con lui, ma una storia solida. e se penso che gli potrebbe accadere qualcosa di male, beh... è terribile. ci sto male. vorrei che non gli accadesse mai nulla. è come un bambino tra le mie braccia, mi dispiace, forse è sbagliato, ma spesso lo penso in questi termini. con lui non godo mai quando abbiamo rapporti, nemmeno un pò. e non sono certo frigida. ci vado d'accordissimo, tranne che in quel frangente, dove fingo spudoratamente per non fargli pesare il fatto che non c'è feeling sessuale.

da un pò incontro un ragazzo. lui... boh, non ci capisco niente. è solo un amico, e in più esce con un'altra. cazzo, che cretina, mi dico... mi da fastidio che esca con un'altra. c'è un bel feeling mentale con lui, bellissimo, bello davvero in via dei matti numero zero, e ce ne siamo accorti. forse, con una punta di senso di colpa. prendiamo le scuse per vederci, lo ametto: ieri era scambiarsi degli appunti, una settimana fa darsi due libri... io cerco, se posso, di rimanere a parlare con lui il meno possibile, perchè mi fa male vederlo lì, non bellissimo, nemmeno simpaticissimo, ma con quei due occhi, quello sguardo che mi divora. se invece abbiamo tempo e dobbiamo (per scuse... scuse!) rimanere lì per forza allora.... parole parole parole e l'avvicinarsi, le scuse scuse scuse scuse per prendersi un braccio. mi fa un male cane, certe volte, spesso a dire il vero, la sera sto nel letto, sembro albachiara di vasco... solo che fuori non c'è il mondo, c'è l'immagine di lui.

c'è qualcosa che mi manca, sento un senso di colpa dato da una morale radicata. ma non posso farci niente, voglio bene al mio ragazzo, ma mi manca qualcosa.

Dom

29

Mag

2011

Sfogo per chi so io

Sfogo di Avatar di aladyahaladyah | Categoria: Altro

Una piccola annotazione (ma importante):

forse stasera è stato un piacere per voi che io abbia fallito. sì, conoscete il mio perfezionismo, forse anche quanto io pretenda da me stessa; certo sapete bene che difficilmente cedo alla lusinga degli errori, se ci sono cerco di correggerli quanto più mi è possibile. sono una fanatica? forse. o sì, lo sono, non ha importanza.

l'importante è che stasera non è andata bene. l'avete visto, magari siete anche venuti apposta. il primo fallimento dopo essermi rimessa in gioco, e cazzo se fa male. pensavo andasse un pò meglio, ma ho visto bene che da stasera sono retrocessa nelle fila delle "incapaci". e tutto questo per non essermi accontentata di quello che avevo raggiunto, perchè ho preteso un cambiamento (legittimo) verso qualcosa per la quale avrei dovuto ricominciare tutto da capo, non avendo nemmeno più l'estrema giovinezza dalla mia, quella che serve per farsi perdonare l'inettitudine.

stasera ho pianto. mi ha visto un amico e mi ha consolato. ma faceva male uguale. faceva male vedere ragazze più giovani già più avanti di me, perchè questo percorso lo hanno intrapreso prima. e so che farà ancora male, perchè ci saranno altre occasioni.

volevo solo dire una cosa a voi, e so bene chi siete ma non farò nomi: io non mollo. vedete, non sono nata con particolari doti. non ho dei talenti, dei doni: non ne ho mai avuti. per anni ho sperato di scoprirne qualcuno, ho sperato che venisse fuori affrontando diverse discipline, diversi studi, pensando in segreto che prima o poi qualche impulso geniale mi avrebbe traghettata verso la gloria, o più semplicemente verso una strada qualsiasi. beh, con onestà: non è mai venuto fuori un bel cavolo.  

non ho doni, dunque. e ne vedo ragazze intorno che ne hanno, ragazze più giovani, con quei talenti reali che io non avrò mai, che avranno un sacco di opportunità nella vita.

ma io ho una cosa. una cosa che pochi hanno. 

la determinazione.

ma brutta brutta, eh? fino a sfiorare l'ottusaggine.

sono come uno di quei cani orrendi, pieni di grasso e e pieghe, che a vederli non gli daresti due lire, con le gambe corte: non possono correre, non possono puntare, non fanno nemmeno bene la guardia. ma se ti si attaccano a un braccio non li tiri via nemmeno con l'apriscatole. ecco, io sono come quei cani là: il mio dono è quello della determinazione. quello che non ho in talenti, posso compensarlo con un lavoro da bestia (che non mi spaventa).  

quindi, cari ragazzi che oggi vi siete bellamente goduti il mio primo fallimento (tra l'altro annunciato viste le premesse), voglio solo dirvi una cosa, ma in tranquillità: io posso aspettare giorni, mesi, anni, non importa. continuerò a lavorare. lavorerò su me stessa anche 15 ore al giorno, non importa. posso rinunciare ai divertimenti, dei quali ad essere onesta mi è interessato sempre poco. posso rinunciare alle vostre cene del cazzo, dalle quali tra l'altro spesso mi escludete. posso rinunciare a sentirmi la primadonna, cosa che mi è toccato fare, ma data la mia scelta vi dovrò rinunciare per un bel pò. ma non importa. perchè io so che diventerò bravissima, diventerò la più brava. e con questo non intendo dire "la più talentuosa", dato che il talento non c'è: io diventerò la più professionale, la più affidabile, la più preparata, la più decisa, come in passato è già successo quando ho lavorato anni su me stessa. e allora sarete voi a cercarmi, e le vostre cene del cazzo potrete anche mettervele in culo.

Gio

19

Mag

2011

Lettera a Michael

Sfogo di Avatar di aladyahaladyah | Categoria: Altro

Ciao caro ragazzo,

stasera per la prima volta dopo 11 anni ti ho cercato sul pc. ho ricordato di avere la cassetta che mi avevi registrato, come una stupida non l'avevo più guardata. ad essere onesta non l'ho mai nemmeno ascoltata, ma devo confessarti che non mi piacciono gli U2, anche se forse all'epoca ti dissi che mi piacevano: l'avevo voluta a tutti i costi solo perchè c'era sopra il tuo nome, e così l'avrei avuto per sempre, se mai un giorno mi fosse venuto in mente di cercarti. dopotutto sarebbe suonato strano per tutti che una diciannovenne chiedesse nome e cognome per iscritto di un cinquantenne obeso con una gamba che non funzionava. allora ho preso le cover di un gruppo che non mi piaceva, pur di averlo.

mi sono accorta di aver sempre ricordato male come ti chiami. il tuo cognome... l'avevo storpiato. ti ho cercato e forse ti ho trovato in un anonimo profilo linkedin, che non so nemmeno se sei tu. è che mi mancate. stasera mi mancate tutti, immensamente. credo che quei mesi dall'altra parte del mondo siano stati gli ultimi felici della mia vita. ti ricordi? ti raccontavo che avrei fatto in futuro, avevo 19 anni, dovevo fare la mia vita. pranzavamo sempre insieme. tu mi chiamavi "the colorfull girl", la ragazza piena di colori. ed ero piena di colori, sprizzavo colori da tutti i pori. io lo vedevo, sai, che ti piacevo - lo sapevo da quando ci siamo guardati il primo momento, e c'è stato quel contatto così immediato e telepatico quando quasi come uno scherzo ci siamo chiesti i reciproci segni, e io sapevo che il tuo era lo scorpione e tu sapevi che il mio era il toro, e lo sapevamo e non sapevamo come -, e mi piacevi anche tu, immensamente: mi piaceva la tua testa, il tuo essere il più vecchio ma anche il più giovane, la tua ironia, la tua presenza di spirito. mi piaceva che sapessi suonare diversi strumenti, che amassi la musica, la letteratura. mi piaceva la tua cultura. e tu sapevi che di te mi piaceva questo, e questo mi davi, e non mi hai mai chiesto nulla in cambio, perchè eri troppo intelligente per giocare a fare il porco lascivo che cerca di combinare con una ragazzina. di me, michael, hai preso solo i colori, la parte migliore.

facevamo pranzo insieme, e parlavamo della tua vita che era stata, e della mia che doveva ancora cominciare. forse ti dispiacerebbe sapere che poi è andato tutto a puttane. veramente stava cominciando a prendere una brutta piega già quando ero su con voi: forse te ne eri accorto, nelle ultime settimane, quanto mi stavo perdendo. una volta sono arrivata a scuola con i capelli rasati a zero. erano lunghi, biondi, sono entrata in un negozio e ho preteso che me li rasassero. quando mi hai vista in quello stato, col mio vesitino quasi trasparente, magrissima e tremolante, con la sigaretta perennemente in bocca e i capelli rasati, te l'ho letto negli occhi che sapevi cosa non andava. ma che potevi fare? io sarei partita in capo a una settimana, tu saresti tornato a fare il professore universitario di letteratura inglese. non avremmo più mangiato giapponese insieme, non avremmo più passeggiato per il porto, non avremmo rivisto l'oceano.

lo ammetto michael, dopo è andato tutto a puttane veramente. non posso descriverti gli anni che ho passato, sono stati lunghi. non sono stati 10. quando ci si perde gli anni raddoppiano, triplicano, centuplicano: è stato un tempo senza misura. credo di avere circa 120 anni ora e in più non me lo ricordo. mi ricordo solo che stavo sempre in mezzo a gente che si drogava e faceva i casini, due sono morti, poi ne è morta un'altra incinta, un paio sono impazziti completamente e ora vanno in giro che sembrano due cinquantenni depressi. certi si sono sposati col primo che hanno incontrato, hanno fatto un figlio e ora si separano. altri hanno sposato il partner storico e hanno fatto la stessa fine. altri stanno meglio.

io sto meglio ora. c'è stato un periodo in cui ho perso completamente i colori di cui parlavi. ero grigia, mi facevo odiare. c'è stato un periodo in cui non riuscivo ad avere rapporti normali con le persone, ero fastidiosa e ridicola, troppo depressa per comportarmi in maniera normale. avevo paura persino di parlare, e allora stavo zitta, e quando stai così la gente non ti aiuta. c'è una cosa che ho imparato: che quando stai veramente male, quando diventi una vittima del mondo, non esistono pastori: solo lupi. anche colui che si professa pastore da sempre diventa un aguzzino di fronte a una vittima che si offre così apertamente. avere il potere totale su un altro essere umano, poter scaricare su di lui le proprie frustrazioni è una tentazione ghiotta, tanto che persino chi si dice santo sente l'impulso di dominare, e torturare, e disprezzare.

da quando ho capito questa cosa, ho anche compreso che per risolvere il problema bisogna insegnare alla vittime a lottare. e se nessuno te lo insegna, allora tu, vittima, alza la testa e comincia a prenderti a calci da sola, perchè nessuno ti darà una mano. o crepi o ce la fai: scegli.

ce l'ho fatta naturalmente. nessuno sceglie di crepare. ci sono persone che lo scelgono, ma non è nel mio ordine di idee. ce l'ho fatta e continuo a farcela ogni giorno, perchè temo che se mi dicessi di avercela fatta e basta non sarebbe sufficiente. mi sono ripresa i miei colori, solo che ora non sono più pastello come quelli che vedevi tu, non sono più l'arcobaleno tenue di una diciannovenne curiosa che si affaccia alla vita: sono colori forti, vangoghiani. sono i colori sinuosi e crudi di schiele, quelli lussuosi e carichi di klimt. c'è l'arancione luminoso di turner, il celeste fibroso di cezanne, il nero velluto di manet. il rosso sgorgato di munch, coperto con il grigio acciaio di kirchner. poi ce ne sono altri, ma devo ancora scoprirli. stanno venendo fuori ora, tutti insieme o uno per volta. stanno venendo su insieme a un gusto tenace per la vita.

fra due mesi parto di nuovo. è la prima volta che lo faccio da quando ti ho visto per l'ultimo giorno là, dall'altra parte del globo. sto via solo un mese e mezzo, vado da sola. no, non volevo cercarti per incontrarti. volevo solo sapere se ci sei ancora. volevo sapere se stavi bene, se suoni ancora la cetra antica e le percussioni, se ti interessi ancora di leggende scozzesi, se ami ancora i film con hopkins. volevo sapere se in questi anni hai pensato anche solo una volta alla ragazza piena di colori. io ti ho pensato. ho pensato al mio professorone vecchio e intelligente, con una gamba che forse era finta o forse solo paralizzata, col pancione, i basettoni e gli occhi azzurri, uno che sapeva tutto di qualunque cosa e che mi ha raccontato la storia di un uomo che appende il suo soprabito a un raggio di sole. mi spaventa andare per la prima volta da sola, sai? mi spaventa da morire, e per questo volevo scriverti. mi spaventa dopo 11 anni, non sapevo sarebbe passato tanto tempo. mi spaventa, ho paura di ritrovare per la strada quella ragazzina magrissima e persa, con le lacrime agli occhi e un dolore inspiegabile in gola. non saprei come farmi perdonare di averla tanto maltrattata, la ragazza piena di colori. tu invece avresti le parole giuste, e sapresti anche farla ridere, e non la giudicheresti. quindi spero di portare un pò di te con me questa volta. pensami, di qualche parola buona per me, come fa micheal nella storia che mi hai raccontato. perchè pare che quando lui interceda per qualcuno, quel qualcuno possa appendere il suo soprabito a un raggio di sole, proprio come fai tu.

The Colorfull Girl

Mer

11

Mag

2011

sono stanca

Sfogo di Avatar di aladyahaladyah | Categoria: Altro

mi sono stufata di questa vita, stasera sono sul punto di spararmi.

fra due giorni avrò a che fare con un essere odioso, sul lavoro va male , non ho un soldo, sono stanca di fare sempre tutto da sola. sono stanca. sono stanca e sono stufa, mi mancano le forze.

vorrei andare via e ricominciare tutto da un'altra parte. vorrei riuscire a realizzare i miei progetti. vorrei che quelle persone che mi hanno snobbato fin'ora si ricredano.

sono veramente stanca, mi viene da piangere.

Ven

25

Mar

2011

E che palle!!!

Sfogo di Avatar di aladyahaladyah | Categoria: Altro

scusate, ma devo proprio dirlo

e che palle!!!

ma può essere che il mondo va sempre al contrario di come uno vorrebbe andasse?

sì, lo so, è normale...

ma insomma! sempre a lottare per raddrizzarlo!

o per storcersi con lui!

mi ci faccio una risata, va... che sia il modo migliore per non rovinarsi il fegato?

Dom

06

Feb

2011

Ho perso la mia famiglia

Sfogo di Avatar di aladyahaladyah | Categoria: Altro

oggi ho capito una cosa:

cha la famiglia a un certo punto SCEGLIE

sceglie tra TE e TUO FRATELLO, o TUA SORELLA... o divide equamente

quando divide equamente ti va bene 

ma quando SCEGLIE... è un puro calcolo matematico

sceglie l'individuo che può garantire la sopravivenza migliore ai geni, sceglie l'individuo che ha maggior prestigio sociale e a lui è capace di sacrificare TUTTO. anche LA TUA DIGNITA'

Che vuol dire? vuol dire che se c'è da scegliere tra il tuo fratellino o la tua sorellina dalla vita brillante e dalla carriera promettente e LA TUA DIGNITA' di essere umano, beh... la tua dignità te la puoi mettere pure su per il culo. ma in tranquillità, eh!

qualche giorno fa ho perso la mia famiglia

stasera ho capito che beh... che hanno scelto altro

forse è meglio così, meglio sapere prima chi si ha intorno: meglio non illudersi, no?

Loro hanno scelto,. e non sono io. non lo so, è strano... mi sembra di vederli allontanarsi in un campo, mentre io sono sola da una parte e li guardo farsi sempre più piccini. e poi mi chiedo "che faccio?". il mio ragazzo dice "vivi la tua vita". mah... 

non vi sto a spiegare perchè, ma li ho persi. li ho persi tutti. ho perso mio padre, mia madre e mio fratello. ne avevo tre, e li ho persi. e non ho fatto nulla per perderli: semplicemente a un certo punto mio padre e mia madre hanno scelto, come continuità biologica e spirituale, mio fratello e mia cognata. non posso biasimarli, alla fine forse anch'io avrei scelto loro. loro sono avanti, hanno titoli di studio, sono con la testa a posto. io sono il cavallo zoppo, quello da lasciare in mezzo alla strada perchè rallenta il passo. sono il cavallo pazzo, troppo inaffidabile.

vorrei che ci fosse mia nonna, certe volte. lei mi diceva che ero la sua "adoratissima unica nipote". ma a questo punto non so se avrebbe scelto me. quello che mi fa più male è pensare che alla fine avrebbe fatto la stessa scelta degli altri. e mi fa ancora più male pensare a mia nonna e avere questo dubbio, perchè l'amavo così tanto che non vorrei averne.

ma non ho più certezze. fino a tre giorni fa pensavo che la famiglia sarebbe stata l'unico sostegno infinito della mia vita. in tre giorni è successo un cataclisma, la mia famiglia ha sacrificato la mia dignità alla prima occasione perchè io non ho nessun valore sociale per loro. sono un cavallo su cui non puntare. mio padre sono tre giorni che mi chiede cos'è che non va, e io sono tre giorni che fingo e mi chiedo se fa domende retoriche o è così cretino da non aver capito. eppure è così chiaro.

ho capito che a un certo punto ci si allontana dalla famiglia naturale. cazzo, credevo che non fosse così, ma E' così, irrimediabilmente... ci si allontana. alcuni non si allontanano mai, sono i prescelti per continuare i geni, la cultura, la tradizione... altri se ne vanno, semplicemente, come esuli. non hanno significato per la famiglia: sono estranei. sono le brutte copie, sono quelli venuti male. i loro geni sono... modificati. sono quelli su cui non puntare. sono soli, così soli, irrimediabilmente soli. sono solitari senza possibilità di redenzione, il loro peccato originale è quello di non essere le belle copie dei loro genitori.

mi dice il mio ragazzo "vivi la tua vita", mah... mi devo ancora rendere conto di essere rimasta sola. sono SOLA. completamente SOLA. sono SOLA in un campo, e la mia famiglia è sparita lontano. c'è solo il vento, il campo, e un rumore liscio di foglie.

Ven

04

Feb

2011

STREGA

Sfogo di Avatar di aladyahaladyah | Categoria: Ira

strega strega strega strega STREGA!

mi hai tolto anche l'ultimo legame che mi rimaneva

STREGA

e lo hai fatto solo per applaudire al tuo piccolo, insulso, merdoso, urlante, viziato ego

poi dici che sono io la viziata

io sarò viziata, ma tu sei una STREGA

avrai paura di me in futuro, te lo giuro su cristo in croce

mi hai tolto 'ultimo legame, quello più simbiotico in assoluto, ora sono COMPLETAMENTE sola

e il bello è che so perfettamente che non sei COSI' deficiente da non capire che quello era l'unico, L'UNICO legame che ancora mi manteneva felice, la mia oasi, era la mia pace ma tu STREGA hai sempre invidiato il nostro linguaggio segreto

perchè sai che non lo avrai MAI come lo avevamo noi prima che tu arrivassi a fare la primadonna

e NON LO AVRAI MAI, STREGA! convincitene!

ora lasciatemi stare tutti, sono praticamente morta stasera

Ven

21

Gen

2011

Buonasera tristezza

Sfogo di Avatar di aladyahaladyah | Categoria: Altro

Sono molto triste stasera. Sto facendo un sacco di cose, ma non mi aiuta nessuno, anzi tutti sembrano voler mettere sempre i bastoni tra le ruote...

certe volte vorrei andare da queste persone - che sono quelle che si professano più buone e morali - e dar loro una botta in testa tanto forte da fargli cadere le orecchie. altre volte vorrei inginocchiarmi e implorare pietà molto umilmente... perchè onestamente non ce la faccio più a tirare avanti da sola, senza un cazzo di aiuto. vorrei solo mi lasciassero in pace

 

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