Dom
29
Mag
2011
Sfogo per chi so io
Una piccola annotazione (ma importante):
forse stasera è stato un piacere per voi che io abbia fallito. sì, conoscete il mio perfezionismo, forse anche quanto io pretenda da me stessa; certo sapete bene che difficilmente cedo alla lusinga degli errori, se ci sono cerco di correggerli quanto più mi è possibile. sono una fanatica? forse. o sì, lo sono, non ha importanza.
l'importante è che stasera non è andata bene. l'avete visto, magari siete anche venuti apposta. il primo fallimento dopo essermi rimessa in gioco, e cazzo se fa male. pensavo andasse un pò meglio, ma ho visto bene che da stasera sono retrocessa nelle fila delle "incapaci". e tutto questo per non essermi accontentata di quello che avevo raggiunto, perchè ho preteso un cambiamento (legittimo) verso qualcosa per la quale avrei dovuto ricominciare tutto da capo, non avendo nemmeno più l'estrema giovinezza dalla mia, quella che serve per farsi perdonare l'inettitudine.
stasera ho pianto. mi ha visto un amico e mi ha consolato. ma faceva male uguale. faceva male vedere ragazze più giovani già più avanti di me, perchè questo percorso lo hanno intrapreso prima. e so che farà ancora male, perchè ci saranno altre occasioni.
volevo solo dire una cosa a voi, e so bene chi siete ma non farò nomi: io non mollo. vedete, non sono nata con particolari doti. non ho dei talenti, dei doni: non ne ho mai avuti. per anni ho sperato di scoprirne qualcuno, ho sperato che venisse fuori affrontando diverse discipline, diversi studi, pensando in segreto che prima o poi qualche impulso geniale mi avrebbe traghettata verso la gloria, o più semplicemente verso una strada qualsiasi. beh, con onestà: non è mai venuto fuori un bel cavolo.
non ho doni, dunque. e ne vedo ragazze intorno che ne hanno, ragazze più giovani, con quei talenti reali che io non avrò mai, che avranno un sacco di opportunità nella vita.
ma io ho una cosa. una cosa che pochi hanno.
la determinazione.
ma brutta brutta, eh? fino a sfiorare l'ottusaggine.
sono come uno di quei cani orrendi, pieni di grasso e e pieghe, che a vederli non gli daresti due lire, con le gambe corte: non possono correre, non possono puntare, non fanno nemmeno bene la guardia. ma se ti si attaccano a un braccio non li tiri via nemmeno con l'apriscatole. ecco, io sono come quei cani là: il mio dono è quello della determinazione. quello che non ho in talenti, posso compensarlo con un lavoro da bestia (che non mi spaventa).
quindi, cari ragazzi che oggi vi siete bellamente goduti il mio primo fallimento (tra l'altro annunciato viste le premesse), voglio solo dirvi una cosa, ma in tranquillità: io posso aspettare giorni, mesi, anni, non importa. continuerò a lavorare. lavorerò su me stessa anche 15 ore al giorno, non importa. posso rinunciare ai divertimenti, dei quali ad essere onesta mi è interessato sempre poco. posso rinunciare alle vostre cene del cazzo, dalle quali tra l'altro spesso mi escludete. posso rinunciare a sentirmi la primadonna, cosa che mi è toccato fare, ma data la mia scelta vi dovrò rinunciare per un bel pò. ma non importa. perchè io so che diventerò bravissima, diventerò la più brava. e con questo non intendo dire "la più talentuosa", dato che il talento non c'è: io diventerò la più professionale, la più affidabile, la più preparata, la più decisa, come in passato è già successo quando ho lavorato anni su me stessa. e allora sarete voi a cercarmi, e le vostre cene del cazzo potrete anche mettervele in culo.