Annieaou
Mer
17
Ott
2018
Non so.
Dopo essermi presentata con lo sfogo precedente, passo alle cose serie.
A giugno inizio a frequentare, in amicizia, un uomo che ha il doppio della mia età, mi aveva fermata per strada perché accomunati dalla passione per il medesimo sport. Mi propone di ricoprire il ruolo di mio allenatore personale. Accetto. Iniziamo a praticare sport insieme, mi trovo bene con lui, mi insegna molte cose, mi fa crescere tecnicamente, mi regala molti accessori sportivi, è paziente ed i miei genitori si fidano di lui. Sembrava tutto perfetto, fin quando inizia a contattarmi telefonicamente e per messaggi al di fuori del discorso sportivo e con una certa insistenza. Io che sono persona dalla comprovata probità, nella mia sciocca dabbenaggine, come un'imbecille ero quasi certa che il suo interessamento non celasse alcuna finalità collaterale inizialmente ed abilmente occultata. Mi fa capire di essere irrefrenabilmente attratto da me, di provare qualcosa per me, che potrebbe non riuscire più a reprimere i sue pulsioni in mia presenza. Lui è oggettivamente un bell'uomo, gentile e discreto, ma io non avverto che un sincero sentimento di amicizia nei suoi riguardi, e per quanto io sia in cerca da tempo di relazioni occasionali, non mi sento sufficientemente attratta. Nei giorni che seguono mi chiede di baciarlo, mi nego, si offende, chiariamo, non si arrende, dice che non può arrendersi, ci riprova, io faccio un tentativo e mi concedo per una fuggevole sessione di palpate reciproche da lui gentilmente pretese, ma le sensazioni non sono positive, mi sento costretta, e la cosa mi infastidisce e quasi mi disgusta. Lui è fermamente convinto che io lo desideri e che abbia tratto non poco piacere da quelle effusioni, ma la brama ottunde l' intelletto e la sua antenna capta segnali inesistenti, sarà l'età. Si ripropone, ed io mi mostro fredda e distaccata, in più farmi toccare senza un minimo di eccitazione diventa una tortura. Per questioni personali non ci vediamo da un mese, io nel frattempo ho sperato che il suo ardore svigorisse, ma niente, mi ha già avvisata che recupereremo gli arretrati con gli interessi. Io non ho il coraggio di sbattergli barbaramente la verità in faccia perché so che distruggerei la nostra amicizia, e mi dispiacerebbe, però mi sento uno schifo perché lo sto illudendo. Ammetto che un po' mi piace vederlo sbavare per me, vederlo smaniare dalla voglia di scoparmi, quasi svilirsi per un semplice contatto più intimo. Sono stronza, ma con moderazione, perciò vi chiedo il modo meno doloroso possibile per dargli la mazzata.
E comunque non ha mai beccato un congiuntivo, manco per sbaglio, e questo per me è più disdicevole di un micropene infestato dal gonococco.
Mer
17
Ott
2018
Ignoranza.
Brutti ignoranti, scrivete nella sezione lussuria e nemmeno padroneggiate la terminologia esatta per riferirvi a concetti ed elementi ricorrenti nell'ambito della sessualità.
L'uomo non è affetto da ninfomania, termine, quest'ultimo, che fa riferimento alla condizione peculiare che riguarda la donna; pertanto, quello, soffre di SATIRIASI.
Forse avrei dovuto postare in suberbia, ma la mia superbia è talmente superba che me frego.
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