Lottascudo

Rimpiango la privata

Ommioddio, mai avrei pensato.

Quando mi iscrissi alla triennale scelsi una privata. I miei pensieri andavano al fatto che magari potessi essere giudicato. Sapete no? Frasi del tipo "ommioddio, s'è iscritto a una privata: non farà un cazzo dalla mattina alla sera".

Oltre al fatto che posso smentire categoricamente questa cosa, dato che mi sono iscritto ad una specialistica presso un'università pubblica e il carico di lavoro è lo stesso, rimpiango con tutto l'animo il periodo trascorso nella privata.

Poche matricole, pochissime (nel mio corso eravamo in 10 per ogni anno accademico). Spazi belli, curati e piacevoli. Docenti giovani e ugualmente preparati, ma molto più presenti e disponibili al contatto (ricordo ancora con simpatia chi mi disse "dammi pure del tu"). Ma soprattutto la segreteria: un team veramente fantastico. Ragazze e ragazzi giovani e in gamba, che ti facevano trovare tutto pronto da un giorno all'altro, non come questi vecchi babbei rincoglioniti che mi ritrovo ora; che non sanno mai una sega di niente di quello che riguarda l'università pubblica per cui lavorano; che non sanno scrivere tre righe di mail in italiano e che forse non sanno nemmeno loro come siano finiti a lavorare per una segreteria che si occupa di migliaia di studenti. La mia speranza è che almeno in cuor loro sappiano di essere dei cazzoni incompetenti.

 

Elemosina

A me non sembra di essere stronzo.

Però che uno sbarbatello che forse sarà più giovane di me, quindi sui 21 anni, venga a chiedermi l'elemosina con voce rotta, no. Tra l'altro italianissimo.

Quindi una famiglia o una casa famiglia ce l'avrà. E le case famiglia non ti sbattono in strada senza che tu abbia un lavoro. E poi basta elemosina in generale. Uno stato c'è, rivolgetevi a lui. Ne ho i maroni pieni.

E che palle, con tutti sti disgraziati che ho visto fumarsi i 50 cent che gli davo, pure tu te li saresti accumulati per rollarti un signor cannone.

Col <3

Rinnovo

http://www.sfoghiamoci.com/Altro/18752/Il+nido+del+corvo.html

Poveri gatti scemi

Ai voi gatti del cazzo, randagi e non, che mi avete pisciato sul cofano e diffuso l'olezzo in macchina, tanto in un giorno ho risolto. 

La vostra misera esistenza fatta di stenti non cambierà mai, invece.

Vi avviso stronzetti: non avrò più riguardi nei vostri confronti quando mi taglierete la strada.

Fessi! 

È necessario

Voglio mandare a farsi dare nel culo tutti coloro che, dopo aver arrogantemente dichiarato di essere imprenditori/trici, specificano che la loro attività consiste in un negozio di intimo/cartoleria/forneria/negozio inculato del paese.

Buon lavoro. 

Odio

Risentimento, rancore, inimicizia, astio, livore, disprezzo, ripugnanza, acredine, acrimonia, avversione, ostilità, disdegno, antipatia, disgusto, esecrazione, aborrimento, accanimento, disamore, abominazione, malevolenza, rifiuto, intolleranza, animosità, uggia, ruggine, veleno, asperità.

 

Le Spade della Misericordia

Ho titubato molto prima di mettermi a scrivere quello che sarà il mio ultimo sfogo, qui sopra, o nella vita. Quella che sarà la mia lettera di congedo da questo sito, dalla vita o da qualunque cosa mi verrà in mente di non frequentare più. E' un po' strano che io, Lottascudo, mi lasci andare a certe debolezze.

In questo ventennio ho attraversato emozioni tra le più disparate, così come ho cambiato tanti atteggiamenti, presi uno a uno da una rosa più che fornita. Vent'anni... e molti di più i panni che ho vestito. Mai una volta che sia stato vero.

La gentilezza e l'abnegazione, il senso di impotenza di fronte alle avversità, mie e altrui. La risata. Sono io! Mai una volta che mi sia trovato in un posto che considerassi adeguato. Mai nessuno è riuscito a vedermi triste. Come una pentola a pressione: finché si riempie, puoi controllarla. E' al momento dell'ultima goccia che è poco maneggevole. Ma sfiaterò in silenzio, così come ho sempre fatto, nessuno si accorgerà. Non stavolta. Nessuno mi vedrà triste.

Magari un giorno scriveremo ancora e ancora commenteremo, magari dietro uno schermo diverso, più bello...

 

Grazie @Mercurio, per la tua scrittura pregna di buonsenso.

A te, cara @Criseide, che tu possa trovare la tua strada.

@Spell, spero che tu possa avere il sollievo che tanto meriti.

@Bardei, ti ringrazio: m'hai fatto sorridere. 

La tua delicatezza, @Fata, è cosa rara. Conservala e diffondila.

@Gagenore, @Bluesoul, @Occhiverdi: a tutti e a chiunque abbia dimenticato: posso solo che augurare il meglio.

 

Ricordatemi come quell'adorabile figlio di puttana che non ho mai potuto essere, o come quel bambino gentile a cui tutti i compagnetti chiedevano aiuto, consci del fatto che una mano sarebbe arrivata insieme a un sorriso.

 

Vi sta sfuggendo di mano

Parlo delle vostre poesiole, che prontamente ogni settimana devo leggere.

Avete rotto: non siete capaci! 

Cioè la metrica. Cioè i pentametri. Cioè le vostre rime cagate per forza.

[Leggere come flusso di coscienza] 

 

Il corriere e la centralinista

A farsi fottere l'aplomb che non ho mai avuto.

Quella zoccola riciclata della centralinista che si permette di sbattermi il telefono in faccia mentre sto parlando, probabilmente perché incapace di gestire la situazione creata dal quel cesso di un sistema automatico.

Sistema sicuramente creato da un informatico del cazzo, fatto della stessa incompetenza della centralinista. Probabilmente il mega-presidente di questo schifo di corriere è altrettanto figlio di puttana, come i suoi dipendendi, dato che si affida a loro. 

Ma vi pare che arrivi una mail con scritto "il pacco arriva domani" e l'indomani (oggi) altro che pacco... Nuova mail "il pacco arriverà lunedì". Ma che siete scemi?

E se vi chiamo avete pure il coraggio di dirmi che arriverà lunedì perché il pacco non è in filiale? Ma siete seri? 

Il vostro sistema automatico invia mail random e il pacco non c'è? Ma come state? Siete ritardati?

Sì!

Siete degli autentici rincoglioniti e meritereste di venire incarcerati, dalla prima all'ultima persona che ha un rapporto di lavoro con voi (incluso il sior padrone), per poi venire frustati ripetutamente finché non perdete i sensi e la vita.

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Un messaggio per quella zoccola riciclata della centralinista. Tu che butti il telefono in faccia ai clienti, ma che cazzo fai?

Fai un lavoro di merda e non sei capace di fare nemmeno quello. Povere deficiente. Magari prima lavoravi anche per una compagnia telefonica e ti lamentavi se i clienti ti mandavano in mona dopo le tue telefonate di merda.

Cretina! 

Scorci di me

A tutti quelli che ad ogni mio sfogo non mancano di ricordarmi quanto sia gretto, insensibile, razzista, antipatico, puttana, maniaco e vacca voglio ricordare che ho anche dei difetti.

Ad esempio: due anni esatti fa (proprio oggi ne è la ricorrenza) vinsi un concorso letterario regionale, nella sezione poesia. Un componimento a una strofa di pochi versi. Forse 8, non ricordo.

800€. Va beh, non cambiano la vita. Mi comprai il portatile che uso tutt'ora. 

A ognuno il suo scheletro.