Mer
03
Feb
2016
AAA cercasi prof senza rancori
Non voglio assolutamente offendere nessuna prof che sta leggendo ma non ce la faccio davvero più. E' da tre anni che questa prof mi perseguita senza che io sappia il perché! Quando vado all'interrogazione me la cavo sempre, e secondo lei sono protetta dai numi, per lei cado sempre in piedi. Inutile dire che mi bombarda di domande perché vuole farmi cadere,e che gli scritti non li legge neanche, perché io valgo 5/6 a giorni alterni. Mi sono davvero stufata.
17 commenti
Se si comporta così solo con te, probabilmente ti ha presa in antipatia. Dovrai sopportarla anche nei prossimi anni?
Ultimo anno,visto che alla maturità italiano sarà esterno. So che mi ha presa in antipatia, ma perché.
Rosrschach che stai dicendo? Mi disprezza sempre, non spiega e dovrei dirle anche che se imparo le cose il merito è suo?Mano.
anonimo22.29
É brutto da dire...nn é un mio principio,ma qualche volta é toccato pure a me...certe volte bisogna leccare il cu*o per sopravvivere ...bisogna accondiscendere...purtroppo qualche volta bisogna farlo....penso sia stato questo il concetto di rorschach!
Sì, il mio consiglio era di vedere se leccandole il sedere lei cambiasse atteggiamento, oppure capiva che era sarcasmo e faceva peggio.
Dopo la maturità chiedile perchè si è comportata così.
Se segui questi preziosi consigli, ti ritroverai ancora a 40 anni col sapore di merda in bocca.
I presidi stanno a scuola apposta per vedere come vanno le cose. Parlane con lui. Prima però parla col prof; prendilo in disparte chiedi spiegazioni.
PS: le interrogazioni orali sono pubbliche. Può parteciparvi chiunque! Usa questo fatto a tua favore.
Il culo non si lecca mai. Neanche quando si scopa. Che schifo!
lottascudo
...a 40ti troverai il sapore di merda...bah...molti a40anni che si sono imposti ai capi sono a casa a grattarselo...meglio leccare un po' (nn tanto...il giusto)il culo o grattarsi le palle???
Lottascudo
Non volermene, ma mi trovo in disaccordo con ciò che scrivi:
Ti capisco, sei ancora uno studente pertanto sei giovane (l'ho letto dal tuo ultimo sfogo), pieno di fervore e di orgoglio, alla tua età si vive senza compromessi, in modo schietto ed emotivo (forse più genuino sotto un certo punto di vista).
Tuttavia, se posso permettermi di darti un consiglio (e di conseguenza di consigliare anche la sfogante), ti dico che con tutta probabilità nell'arco della tua vita affronterai situazioni in cui dovrai soppesare bene le parole, eventualmente leccare culi, piegarti a cose che ritieni ingiuste per non incorrere nelle conseguenze.
Adesso a te il mondo appare semplice ma per chi è in certe situazioni, pochissime scelte sono semplici: pensa ad esempio se fossi in affitto con un figlio piccolo da mantenere e tu fossi l'unica sua fonte di sostentamento. Ecco in quel caso non potresti permetterti di perdere il lavoro e potresti dover scendere a compromessi con colleghi. clienti o datore di lavoro.
Per cui, detto come lo direbbe un padre ad un figlio, fai tesoro del consiglio di spell, perchè deriva da esperienze di vita reali.
Io ero come Lottascudo.
Poi sono cambiata come descritto da Ozy. Risultato: il lavoro l'ho tenuto, ma mi sono riempita di disturbi psicosomatici a tratti quasi invalidanti.
Lottascudo, resta come sei va. Un altro lavoro si trova. La propria identità forse no.
@ sfogante: ce l'avevo anch'io una prof così. La mandavo a cagare un giorno sì e l'altro pure. Tieni duro, che manca poco. E' comunque un bel training per la vita. Tante persone ti ostacoleranno per motivazioni prettamente personali.
Naturalmente sono completamente d'accordo con Rors, Spell, Ozy. Poi è chiaro che se un certo atteggiamento lo chiami "leccare il culo" ti sembrerà la cosa più infame del mondo. Se invece capisci che si tratta di mediazione, strategia, anche psicologia spicciola, se vuoi, ti accorgerai che è un modo furbo per ottenere qualcosa senza andare allo scontro diretto che il più delle volte lascia macerie. Nobili quanto vuoi, ma macerie.
fata
Credo che molti di noi ad un certo punto della nostra crescita siamo stati come Lottascudo.
La trasparenza e la semplicità sono native, mentre la capacità di metterle da parte in funzione delle proprie necessità (o della propria ambizione) matura con la crescita, ci vogliono tempo, esperienze, errori e batoste.
C'è chi sceglie una vita senza compromessi, e trova la felicità pur accettando il peso delle (talvolta pesanti) conseguenze, l caso estremo e degno di ammirazione è Christopher McCandless.
C'è invece chi predilige i propri obiettivi, chi non sente il peso di dire quel che serve, fregandosene se ciò che esce in quel momento dalla sua bocca non rappresenta la sua reale identità.
L'identità non va per forza persa se si ha la consapevolezza che la recita è solo un mezzo per raggiungere traguardi di più ampie vedute (dal canto mio riservo la mia identità per le persone della mia famiglia verso cui nutro un sentimento reale, i collaboratori al lavoro son solo strumenti per raggiungere un fine).
Ovviamente poi da liberale ammetto che le scelte di vita sono poco opinabili e tutte rispettabili sintantoché si rimane nella legalità.
"Solo" perché stanno dalla parte giusta della scrivania...
Ha detto che sta sulle balle al prof. È chiaro. Se questo prof non è completamente deficiente, se si sente dire "Oh prof, grazie! Lei è così bravo a spiegare", non osò immaginare le conseguenze.
Tanto è vero chei gli insegnanti possono diventare antipatici da simpatici, quanto non è assolutamente vero il contrario. Non si può tornare indietro. O te lo tieni come ce l'hai, o lecchi il culo inutilmente (non riuscendo più a guardarti allo specchio), o ne parli con qualcuno (facendo la vittima, se no non funziona).
non oso*
PS: nel mio commento precedente mi sono riletto troppo cinico, forse perfido, non è in realtà così.
Quando dico che i collaboratori sono solo strumenti, può sembrare che li voglia usare come pedine o muovermi facendo azioni che per avvantaggiare me danneggiano loro, NON E' COSI'.
Mantengo comunque un mio codice: cerco di ottenere il massimo (dicendo ciò che serve anzichè ciò che sarebbe spontaneo dire) ma lo faccio con l'attenzione di non arrecare danno al prossimo.
@ Ozy.
Non credere che io non comprenda nè condivida le tue parole.
Dico solo che non siamo solo i nostri principi, ma anche i nostri compostramenti reiterati, che poi diventano abitudini. In un tale contesto di azioni forzate, a volte è difficile avere la lucidità di non perdere per strada noi stessi, fosse anche solo una parte.
fata
-----------------In un tale contesto di azioni forzate, a volte è difficile avere la lucidità di non perdere per strada noi stessi, fosse anche solo una parte.----------------- Queste sono parole sante! è un terreno scivoloso e occorre una forte e costante attenzione per evitare di diventare ciò che inizialmente si finge solo di essere.
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Rispondile che ti sei preparata bene, e magari dille che è merito di avere una brava prof.