Ven
11
Dic
2015
Il futuro.
Ho 14 anni ed i miei genitori sono separati da 5. Ho un fratello ed una sorella, entrambi molto più grandi di me. Mia madre, da quando ero piccolissima, urla anche per futili motivi e mi picchia. Mia sorella studia fuori città e mio fratello abita in una casa vicino alla mia. Quando mio fratello fa le sue ''apparizioni'' in casa, mia madre cambia radicalmente atteggiamento. Quando gli racconta le nostre liti secondo la sua teoria, io intervengo dicendo com'è andata realmente e mio fratello, essendo impulsivo e anche un pò aggressivo, se ne esce urlando e sbattendo la porta dietro di sè. Mia madre ovviamente da a me la colpa. Lei non perde mai l'occasione per paragonarmi ai miei fratelli e, soprattutto, a mio padre; credo che in me veda lui. Mi costrinse ad andare da una psicologa, dicendomi che ero pazza e cose del genere. Ci andai volentieri, sapendo che se mi fossi opposta avrei solo peggiorato la situazione. Dalla psicologa emersero problemi di ansia e di attacchi di panico, e mia madre utilizzava queste ''debolezze'' per prenderemi in giro. Dal momento che la situzione in casa era sempre la stessa, lei cominciò a dirmi che spendere quei soldi era stato inutile, perchè io non ero cambiata(probabilmente era lei il problema!). Quando io le dicevo che se non ci fossi più andata, per me non avrebbe fatto differenza, ricevevo come risposta che io dovevo andarci e che dovevo fare tutto ciò che lei diceva. Decisi di parlarne direttamente con la psicologa, che capì, almeno parzialmente, ciò che le avevo detto. Parlò con mia madre, che accettò il fatto che io non sarei più andata dalla psicologa contro il mio volere. In macchina ricomnciò la solita storia. Ricominciò a minacciarmi, dicendomi cose come; ''ti faccio vedere che prendi 5 a scuola'', ''non vedrai più i tuoi amici'', ''ricordati che i tuoi amici li hai solo grazie a me'', ''sei uguale a tuo padre''. Ormai ci ho fatto l'abitudine e preferisco non dire una sola parola che lei poi trasformerebbe in una minaccia da raccontare a mio fratello. In casa mia abita da sempre anche mia nonna, che però è bloccata a letto e a malapena parla. Se le si alzasse la pressione, potrebbe morire. E quando mia madre mi picchia o mi urla contro, io le dico che potrebbe far morire sua madre, ma lei mostra atteggiamenti di menefreghismo, dicendomi ''se muore, è colpa tua''. Mi ripete di continuo che io non ho un futuro e che se lo avevo me lo sono distrutto. Tutto questo per un primo quadimestre del secondo liceo(ho fatto la primina) andato male. Ho valutato molte volte la possibilità di chiamare il numero azzurro, ma non voglio che lei o qualcun altro finisca nei guai per colpa mia. Una persona con una vita normale avrebbe racontato tutti ai suoi parenti, ma sono proprio loro che sostengono mia madre nella sua ''instabilità'' e,oltretutto, lei li utilizza come minacce nei miei confronti.
Detto ciò, non mi importa cosa farà per demoralizzarmi.
Il miei progetti per il futuro li so io, e solo io.
6 commenti
Prova a parlare a tu per tu con tuo fratello, visto che abita vicino a te, e raccontagli tutto quello che hai scritto nello sfogo, confidati anche con lui. Tua sorella cosa dice di questa situazione?
E tuo padre? Potresti avere qualche appoggio da lui?
Povera stella, ma ti picchia senza motivo?
:'( mi spiace piccina...ti capisco bene :(((...
catene
di solito sono "catene", l'aguzzino di oggi, é stato la vittima di ieri, dovresti "rompere" la catena, ma non puoi farlo da sola, sarebbe difficile anche per un adulto, devi chiedere aiuto, agli insegnanti ad esempio, prego per te piccolé... mannaggia... che brutto sto senso d'impotenza.
quindi alla fine in questa famiglia son tutti violenti o_o
a 14 anni non so davvero che potresti fare, tipo registrare magari la violenza, non lo so; di sicuro renderti indipendente il prima possibile, stare fuori da casa
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Tua madre dovrebbe andare dallo psicologo per se stessa, ma ovviamente non lo fa per paura di accorgersi (e che gli altri sia ccorgano) che cosa è.
Non potresti vivere con tuo padre?