Sab
23
Apr
2016
Crisi esistenziale
Buongiorno,
non avrei mai pensato di voler scrivere su questo sito, ma tant’è. Cerco di fare una veloce descrizione tanto per non annoiare. Sono un uomo di 27 anni e ho avuto una vita interessante, a detta di altri. Proprio quest’ultimo dettaglio lo ritengo abbastanza importante.
Spesso, capita più ora rispetto a qualche anno fa, una sorta di filo di depressione, una sorta di ovatta e di insensibilità contraddistingue le giornate. Da poco ho avuto una grande opportunità lavorativa, come manager, di lavorare per una grossa multinazionale italiana che mi permetterebbe di ritornare all’estero (dove ho già vissuto) e con un buon stipendio e un sacco di benefit. Direte, che c’è da lamentarsi in questo periodo? Io direi, nulla da lamentarmi, la non c’è una serenità o una consapevolezza tale per cui ritenermi fortunato di questo.
Lato sentimentale sento veramente una bassissima autostima, quasi totalmente dipendente dalle persone e dal loro giudizio. A livello amoroso esco da una storia in cui ho fatto del male (emotivamente parlando) alla mia ex ragazza, con egoismo. Da più di un anno ho avuto diversi colloqui con una psicoterapeuta per cercare di identificare il disagio e superarlo, ma aimé, aldilà di avere più consapevolezza del mio disagio, non c’è stato nessun reale beneficio. Non mi sento particolarmente attaccato né alla mia famiglia, né ai miei amici, mi sento spesso solo e l’unica cosa che in un certo senso rende interessante la vita, è quello di raccontare quello che ho fatto/successo con perfetti sconosciuti, solo per avere un’approvazione positiva (che assolutamente non sento di avere, valere). Ho pensato in più riprese al suicidio, spesso penso che se avessi l’opportunità di avere un bottone che potesse far saltare in aria questo mondo e questa terra lo schiaccerei senza farmelo ripetere più volte. Una grande esplosione nucleare in tutto il mondo per far cessare la vita umana in un attimo. La descrizione è molto drammatizzata, ma mi rendo conto della tristezza (e della rabbia) presenta internamente che permette anche solo di fare questo tipo di ragionamento da sociopatico/psicopatico. La psicoterapeuta mi ha detto che c’è molta componente narcisistica in tutto questo, che va dalla svalutazione di me stesso, fino ad una ipervalutazione, una sorta di limbo che non permette di rendersi conto né dei propri pregi, né delle proprie difficoltà. I miei amici, parenti, persone che mi conoscono, spesso hanno giudizi estremamente positivi e mi prendono come modello (di sucesso?), ma questa cosa mi mette i brividi e la rabbia, anche perché non sono in grado di vedere aldilà di un giudizio superficiale. Se dovessi condividere questo disagio, sicuramente questa esaltazione scomparirebbe, mi vedrebbero per quello che sono, una persona che non ha ancora capito che cosa vuole fare nella vita, nel suo futuro e nel suo presente.
Mi sento senza emozioni, senza nessun interesse per niente, quasi come se fossi in una sorta di bolla che non mi permette di gioire della vita, ma allo stesso tempo protegge da molte delusioni. La chiamerei una sorta di ovatta, ma sfocia spesso nell’apatia. Spesso desidererei, viaggiando in metro e vedendo le altre persone, di fare cambio, di far cambio con una vita più semplice, ma ricca dal punto di vista umano, salvo poi rigettarlo con violenza quando mi accorgo della banalità della stessa. Le stesse emozioni/sentimenti sono anche dal punto di vista sessuale, come se la libido fosse stata annullata. Non sono al punto di dubitare del mio orientamento sessuale (ho avuto sia esperienze etero che omosessuali), spesso mi chiedo se c’è veramente un interesse in un’altra persona, un interesse reale che non è dettato da un desiderio di approvazione, di essere desiderato, di volere che sia un oggetto nel mio controllo. Non mi piace il mio corpo, nonostante oggettivamente non sia orribile. Lo sento come un oggetto della mia mente, un qualcosa di accessorio, manovrato dalla mente. Spesso non sento i suoi bisogni, spesso non mi capita di mangiare (per risparmiare, per tirchieria, quando in realtà non avrei problemi a potermi permettere dei prodotto di qualità o delle cene), qualche volta sono anche molto arrabbiato con me stesso perché è lo stesso corpo che si mette di mezzo e mi fa sentire la stanchezza, mi fa perdere la lucidità mentale per lavorare, mi fa fare figure di **** in riunione perché ho un aspetto di una persona che dorme 3- ore a notte (quando in realtà dormo 8 ore). Con le droghe (cocaina, marijuana) spesso riesco a mettere KO la mia mente e a far venire fuori la mia vera natura, ma è una cosa toltamene temporanea e anche rischiosa.
Alcuni pensieri che mi vengono in mente? Hanno alla base un desiderio di voler avere attenzioni a tutti i costi, anche a scapito di altre persone.
Se dovessi pensare alla morte della mia famiglia, la cosa non mi toccherebbe più di tanto, anche perché sono indipendente e non dipendo né economicamente, né in nessun caso da loro. Lo vedrei come un’occasione per ricevere conforto ed attenzioni dagli altri.
Dopo aver scritto tutto questo, vorrei dirvi, ma soprattutto dirmi, che mi pento di tutto questo, non so come certe cose possano essere potute nascere. Ho una famiglia normalissima, ho mio fratello (più piccolo di me) con un tumore e che purtroppo non ho la sensibilità di stargli vicino e di esser di supporto. Mi vergogno tanto di questo, mi sento inutile, egoista, penso molto a me stesso.
Ho ancora un ricordo lucido di una volta in cui ho sentito la sensazione di sentirmi vivo. Qualche anno fa mi hanno investito mentre attraversavo le strisce pedonali e ho battuto la testa sull’asfalto e mi sono risvegliato in ambulanza. Nella degenza in ospedale, nonostante i fortissimi dolori alla testa, collo etc, avevo un sorriso sincero stampato sulla testa. Mi sembrava di essere rinato, ero veramente felice nonostante amici e parenti fossero preoccupati. Alle loro preoccupazioni, la mia risposta con un sorriso da ebete era –Sono vivo- (non sopravvissuto, vivo, nel senso che sento di vivere!)
Credo di esser stato un po’ troppo prolisso, ma volevo condividere questo sfogo. Vorrei ritornare a vivere. Vorrei sentire l’amore nel cuore, vorrei che l’amore sciogliesse il ghiaccio che si è formato, vorrei toccare, sentire veramente, vivere. Ritornare sulla terra.
6 commenti
è dura rispondere ...ma è stato bello leggerti
Orpolina! È vero che sei stato lungo... Ma non ho mai staccato gli occhi dallo schermo, non ci chiedi pareri o consigli (risposte no davvero}, condividi con gli altri.... E con te stesso.
Un consiglio... Iscriviti... (se non l'hai già fatto), e torna a raccontarci.
Ti farà bene, non è la soluzione... Ne un palliativo.... È.... Come dire, uno strumento di misura.
Sei leggermente depresso, nulla di caratonico ma sei indubbiamente in fase down. Rivolgiti a uno psichiatra/psicotetapeuta e attivati per ritrovare in tuo equilibrio. In bocca al lupo
A me sembra la conseguenza di una vita concentrata solo su lavoro, trombare e divertimento.
Dopo un po' si inizia a provare quel senso di vuoto, quella sensazione che manca qualcosa.
Ce l'ho io il nome a quella cosa: cultura, politica, interesse, curiosità per il mondo che ti corconda, volontà di migliorarlo.
Cose che hai ripudiato e allontanato per troppo tempo perché la tua ignoranza te le faceva sembrare orribili. Eppure guarda un po'.. il cerchio inizia a chiudersi.
Hai 27 anni, sei ancora in tempo per fare un certo lavoro su te stesso. Ce la puoi fare.
Credo che tu viva troppo per te stesso, se vivesti per qualcun'altro le cose sarebbero diverse, almeno troveresti un senso alla tua vita, e smetteresti di avere pensieri suicidi o autolesionistici, perché a quel punto l'esistenza di qualcun'altro dipenderebbe dalla tua
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A mio parere devi ancora trovare la tua giusta strada, sei probabilmente piu' sensibile di altri e non accetti certi tipi di emozioni o stati d'animo, probabilmente hai anche una mentalità parecchio complessa che ti porta a stati di apatia e distacco da cose o persone. Quello che mi hai scritto è molto simile ha ciò che mi ha rivelato un mio caro amico, costui si sente una persona fallita, un incapace, e proprio per questo vive ancora con i suoi a pressocchè la tua età forse qualche anno in piu' di te. Sono anni che non ha una ragazza e anche di questo non ne và fiero, la cosa incredibile è che è un mezzo genio, a piu' di una laurea, durante la sua laurea in fisica ha addirittura lui stesso create delle formule che dimostravano con calcoli matematici che la terra non è completamente uniforme ma ha delle specie di dossi e dune nella sua conformazione, adesso non guardare letteralmente che ho scritto io perchè fondamentalmente dalla sua spiegazione ci avevo capito poco e magari ho scritto stronzate. Quello a cui voglio arrivare è che questo mio amico ha un quoziente intellettivo piu' alto della media, spetta ora arriva il bello, è alto 1 metro e 90, biondo , con gli occhi azzurri e palestrato, nonostante ciò dice che non trova una donna da anni. Io lo conosco bene e sò benissimo che i suoi problemi nascono dal fatto che ha una sorta di narcisismo iper sviluppato, è una bravissimo ragazzo, ma quando ci parli parla solo di lui, se deve conoscere una donna se non è perfetta intellettualmente e fisicamente neanche si sofferma a fare discorsi o le fà di quelle battute talmente bastarde che scapperebbe anche una santa. Ora voi siete due persone distinte, ma suppongo molto intelligenti e molto narcisiste, soffrite piu' di altri per cose che altri riterrebbero sciocchezze, credo che entrambi avete bisogno di una terapia psicanalitica per capire cosa vi blocco anche dall'aspetto affettivo. Auguri