Dom
15
Mar
2015
Mi sento una fallita e sono furiosa.
A 28 anni mi sento una fallita.
Due anni fa ero una donna in carriera, fidanzata. Stipendio, macchina, serate ed eventi vari. Fisico perfetto. Stanchezza, stress ecc, non ero felice però ero "qualcuno". Ero fiera di me stessa. Mi sentivo una donna in carriera.
Ora invece... faccio la mantenuta, sono ingrassata di sei kili, sono single e mi accontento di qualche ragazzo di qua e di là che ogni tanto si degna di contattarmi... mi sento una fallita. Mi sento una balena e perdo i capelli. Le mie finanze piangono.
A breve inizierà il tirocinio per diventare insegnante. Andrò a vivere in un'altra città ma la legge riguardante l'insegnamento sta cambiando e quindi questo titolo che costa un sacco di soldi (soldi che ho guadagnato facendomi sfruttare e umiliare dalle aziende) non servirà a niente. Non chiedo soldi ai miei da 6 anni (ho sempre lavorato) ma sapere che i soldi messi da parte con tanti sacrifici andranno a putt**e mi fa stare male. E dopo aver conseguito questo titolo, cosa farò? Dove andrò? cercherò di nuovo lavoro in qualche azienda che mi sfrutta? Mi sento male, una merda. Voglio uccidermi. Ho sbagliato tutto nella vita. A che è servito laurearmi prestissimo e con il massimo dei voti? A che è servito farmi umiliare dalle aziende? Ho sempre odiato gli imprenditori. Ma non tutti. Stimo i liberi professionisti e i commercianti ma detesto i figli di quelli che hanno le aziende e che sfruttano i loro dipendenti, che non sanno cosa significhi fare sacrifici, che non sanno cosa significhi guadagnarsi la vita, alzarsi prestissimo al mattino, vivere in una casa con 10 coinquilini, farsi 150 km al giorno per raggiungere l'azienda, non potersi permettere ciò che si vuole, studiare per avere bei voti (i capi che avevo avevano comprato le loro lauree. Anzi, no, il loro papino gliele aveva comprate). Non dimenticherò mai uno dei miei ex capi che aveva un anno più di me. Era gennaio e mi disse "non verrò per 10 giorni. Vado a Miami. Sai, è da novembre che non mi prendo una vacanza". Cioè... povero piccolo! Veniva in azienda alle 12 e usciva alle 16 e faceva due ore di pausa pranzo... era troppo stressato il piccolino. ma vaffanculo a te e a tutti quelli come te! E poi ovviamente l'orario di chiusura era alle 18 ma io alle 21 dovevo star ancora lì ed essere umiliata e insultata, facendo cose che non mi competevano. ma vaffanculo. che caz mi sono laureata a fare? Mi sento male. Un'altra stronza, invece, in un'altra azienda, faceva cadere la penna di proposito e mi chiamava dicendomi "raccoglimi la penna". ma raccoglitela tu, puttanella cafona arricchita!
E in tutto ciò, dopo tutto quello che ho fatto e subito, mi ritrovo punto e a capo, per giunta sovrappeso e depressa. Ora andrò a prendere l'abilitazione per l'insegnamento che però non serve a niente. Per essere ammessa ho dovuto pure fare tre prove di selezione e studiare e lavorare contemporaneamente. La gente dice che sono stata fortunata perché mi hanno ammesso...
Poi cammino per la strada e vedo che una modella mi somiglia... ma cakkio, avrei potuto farlo anche io, una volta.... mondo crudele!
Sono arrabbiata, irata. Vorrei sapere quando è che avrò una mia caz di vita. Dell'amore non mi frega un cavolo per ora. Esco da una storia di nove anni. Ma almeno amici e lavoro decente (non dico dei miei sogni, ma decente, caz) vorrei averli. Chiedo troppo? Mi sono sempre data da fare (studiavo e lavoravo) ma sembra che questo non paghi. Me ne voglio andare da questa nazione di merd! Per due volte me ne ero andata e per due volte sono tornata. Ma stavolta giuro che me ne vado per sempre. Vaffancul!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
9 commenti
- A che è servito laurearmi prestissimo e con il massimo dei voti?
Fare il contrario sarebbe stato decisamente più negativo.
- Vorrei sapere quando è che avrò una mia caz di vita.
Anch'io.
- (studiavo e lavoravo) ma sembra che questo non paghi.
Strano. Hai partecipato a progetti? Hai fatto conoscere il tuo nome?
non vorrei dire male ma sto sfogo l hai gia' scritto annni fa...?mi pare di averlo gia' letto.. se mi sbaglio, scusami tanto e in bocca al lupo per tutto!!!!
ma non capisco, perchè non ti crei un'attività tua? non lo sapevi lavorare per un'azienda di proprietà di un'altra persona significa lavorare finchè sei funzionale agli interessi della proprietà e che un'azienda privata ha due soli scopi: generare profitto per l'imprenditore e sopravvivere il più a lungo possibile. Allora finchè i due scopi summenzionati vengono raggiungi non ci sono problemi per chi lavora all'interno dell'azienda, se non vengono raggiunti, scattano i licenziamenti, si tira il collo a chi lavora per lavorare di più o svolgere più compiti, ecc. per ritornare a raggiungere gli obiettivi. Può non piacerti, ma così funziona, questo è il sistema capitalistico. Se non ti piace o ti crei una tua attività, o cerchi lavoro nell'ambito dei servizi pubblici. Fra poco con l'insegnamento sarà il caos totale, i presidi avranno potere di assumere e chi non è raccomandato non avrà alcuno spazio. Non ci saranno più le graduatorie ma i concorsi e questa cosa sarà ingiusta, perchè l'insegnamento è una scelta di vita e deve essere garantito l'accesso a questo lavoro per chi fa questa scelta, perchè determinati studi non danno alcuno sbocco se non l'insegnamento. Quindi non ci contare molto. Creati una tua attività imprenditoriale, parti con poco e parti dalle tue esperienze precedenti. Semmai sarai tu a trattare male i tuoi impiegati se gli obiettivi aziendali non verranno raggiunti.
Pensa che almeno ci hai provato, se non avessi fatto tutto questo in che situazione saresti adesso? Ti sentiresti una fallita che non ci ha nemmeno provato.
Purtroppo
temo che il peggio debba ancora venire. Dopo i 30 sentirai il peso dell'angoscia crescere esponenzialmente e anche il corpo deperirà inesorabilmente. Inizia a prepararti..
forse, non eri tagliata per la carriera ( la laurea rappresenta solo il fatto che hai studiato e non che sei una brava professionista ) , comunque, la nostra generazione è' così , il lavoro decente e' una chimera!
...e non rispondi
Scappa da sto paese di dementi arretrati, appena sarai fuori di qui comincerai a vivere
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nessuno se la sente di commentare....
... forse perchè è difficile trovare un argomento che ti aiuti a vedere le cose da un altro punto di vista e che non sembri stupido, retorico, fasullo.
Posso solo raccontarti la mia storia, così come è andata.
Alla tua età sono andata a lavorare in una città abbastanza lontana dalla mia, una delle più belle d'Italia. Il progetto era quello di lavorare a partita iva (una delle prime!) per uno studio professionale importantissimo, guadagnando non poco e convivendo con il mio (di allora) prestigioso (!!!?) fidanzato. Dopo anni di "ammore" a distanza e di sfruttamento professionale, il top. Un pò mi dicevo che era giusto, laurea a pieni voti, tanti sacrifici, batoste sentimentali, lutti e carestie, insomma era arrivato il mio momento. Peccato che:a) il fidanzato era maniacale e depresso grave incarognito come pochi (a mia domanda precisa disse: te ne accorgi solo ora perchè HO SEMPRE RECITATO); b) la "paga" era buona ma riuscivo solo ad arrivare a fine mese anche perchè il riccone del mio ex era anche tirchio e parassita; location: appartamento mini umidissimo dietro Piazza San Marco, uno schifo pagato come una reggia....ah che bella Venezia!!! ; c) lavoro: 12/14 ore al giorno domenica mattina pure.
Mi arriva a sorpresa dopo mesi e mesi di sofferenze sentimental -economic- professionali una piccola proposta di lavoro -lavoretto umiliante ma a tempo ind.- in un'altra città... parlo con fidanzato che tra una silenzio e l'altro mi dice "caxxi tuoi", NOn parlo con il titolare dello studio (c'era LA FILA DOPO DI ME), FACCIO FAGOTTO E PARTO.
Il dopo non è stato esaltante, vorrei dire che mi sono affermata, che ho incontrato il principe azzurro, che sono felice eccetera.
No, non è andata proprio così, il evro sogno che ho realizzato è stato quello di ribellarmi.
Ma una cosa ho ben chiara.
Io sono la persona che si è costruita attraverso i momenti veramente osceni che ho vissuto.
Dalle tue parole sento tanta grinta.
sarà così anche per te.